Da anni i tassisti dell’Upper West Side, quartiere di New York, lasciano i taxi in doppia fila (anche tripla) per andare a pregare in una moschea nei dintorni. Gli abitanti della zona si lamentano, sostengono che venerdì scorso ben 311 taxi erano fermi bloccando la strada. La polizia non avrebbe mai fatto nulla, perché il problema era contenuto, ma negli ultimi tempi il fenomeno è esploso.
Luciano Vanciu
Questo tipo di problema non può dipendere dalla sua misura, del tipo se sono tanti si interviene, se sono pochi, no.
Il problema è che le religioni non devono avere privilegi.
Sapendo data e ora, con un po’ di carri atrezzi, si portano via i mezzi e si fa pagare (cara) la rimozione. Perchè quando gli tocchi i soldini, la religione passa in secondo piano.
Se, tra i pizzardoni dell’Upper West Side, c’e’ qualche ateo, immaginati la goduria… 🙂
Inequivocabile.
Concordo.
20 agenti di polizia, scriverebbero le dovute multe ai 311 mezzi, ancora prima che i tassisti mussulmani finiscono di togliersi le scarpe per entrare in moschea.
Multa oggi, multa domani, multa dopodomani, sono certo che alla fine della settimana o del mese, tutti i taxi troverebbero un parcheggio. 😉
Come non quotare maxalber, e non è solo una questione di principio, se non si interviene i numeri sono destinati inevitabilmente a crescere.
Concordo pure io con Maxalber.
Capita, quando la religione è creduta un motivo valido per qualunque cosa, mentre non è valido mai.
Ganasce e revoca della licenza.
Io, per evitare problemi di traffico e per non impedire loro di praticare la loro religione, trasferirei la moschea in una delle due torri gemelle. 🙄
Mah…
quando andai in vacanza qualche anno fa in Tunisia, in uno dei paesi dell’interno, non appena sentii il muezzin richiamare alla preghiera, mi misi in allerta incuriosito per osservare che succedeva.
Niente! non successe niente!!
Tutti continuavano tranquillamente a fare quello che stavano facendo. Chi andava in motorino continuava senza problemi. I venditori idem.
Quindi, queste rivendicazioni in occidente mi paiono sospette. Forse questi mussulmani provengono da Stati con una ortodossia maggiore. Oppure… non so.
Ma l’impressione è che sentano il bisogno di farsi vedere e sentire e influire politicamente, anche con questo tipo di azioni.
Sono sicuro nella secolarizzazione anche dell’Islam, ma sul breve periodo, se non si laicizza la società, la vedo veramente dura… Diventeremo un califfato senza nemmeno rendercene conto.
idem a Istanbul, sembra che li unici islamici che fanno i immigrati sono quelli molto religiosi che non riesco a vivere senza fare la loro preghierina 🙁
Basta revocargli a tutti la licenza, e il problema è risolto. Se la tua religione non è compatibile con il lavoro che fai, vai a fare altro, ma non puoi rompere le scatole alla gente, altrimenti te ne ritorni al tuo paese dove si presume che la società sia più conforme alle tue esigenze religiose.
Quoto.
Quoto e straquoto anch’io!
Creano un danno alla cittadinanza? Revoca della licenza. Nessuno gli impedisce di pregare, facciano un altro lavoro.
Parcheggiano in doppia fila? Basta un vigile che distribuisca multe salate per divieto di sosta, e vedi come la preghiera diventa meno prioritaria.
Anche a Milano lasciano i taxi e i suv in doppia fila per andare a bere il caffè o coprare le sigarette. La cafoneria e la religione hanno qualcosa in comune, saranno due figli della stessa madre ?
Non si possono semplicemente multare come accadrebbe a qualunque altro tassista?
Si rischia di avere una guerra di autobombe dopo. Allah il misericordioso è un amante della pirotecnica e Maometto la sua miccia.
Questo è vero. Però così significa cedere ai ricatti psicologici dei terroristi.
Che poi dico io, sai quando c’è la preghiera, quindi 1 ora / mezz’ora prima parcheggi in un luogo idoneo e vai a pregare.
Eh no! Se fai così non rompi le scatole agli infedeli che NON vanno a pregare. Che gusto c’è?
Ormai a New York per trovare un tassista bisogna pregare.
Perché non scivono TAXI musulmano, sopra la macchina?
Così un cliente è libero di scegliere… quando poi saranno loro a perdere i clienti, allora potrebbe cambiare la musica.
Gli islamici stanno offrendo un contributo essenziale per convincere la gente a mandare a.f.c. la religione e i papponi che ci vivono sopra. Per questo vanno sostenuti e incoraggiati.
Il problema é presto risolvibile: vadano a fare i tassisti a Kabul! E basta con questi islamici che vogliono questo, vogliono quello, vogliono quell’altro! In realtà la maggioranza dei mussulmani che vivono in Paesi non mussulmani pensano esclusivamente ad imporre le loro abitudini infischiandosene di tutto il resto. E poi senti il Presidente il capo della Chiesa i vari politici di sinistra che si sciacquano la bocca col concetto di integrazione! Ma non avete ancora capito che alla maggioranza degli islamici interessa solo distruggere la nostra società!
Se dovevano passare atei hanno fatto bene.
“passare atei” non significa niente, Aluccio, perfino per i tuoi standard.
neanche se avesse voluto dire “passare per atei” la frase non ha senso, ma per i suoi standard si, credono all’eucarestia…, vedi tu. Forse spera che qualche miracolo dia senso alle sue parole.
aspettate, aspettate, per capire il pensiero di ale ci si deve immedesimare in lui.
……
(passano 10 minuti a bere alcool finchè non ha raggiunto il livello minimo di stupidità necessaria. cioè all’incirca 5 bottiglie di rum e 3 craniate contro il muro perchè l’alcool da solo non basta, quindi passati 5 minuti a sniffare incenso)
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ale voleva dire che “sè d0vevanò pa$$are degl1 4tei in $trada a£ora ano fato bène a bloççarli” . (questo incenso ti dà proprio una bella botta…và che figata, sono un diacono ora….morte e tortura agli atei, che sono esseri inferiori, come ci insegna l’infinito amore di gesù e il suo esempio di misericordi…)
L’ora della preghiera non arriva a sorpresa. Lo sanno prima, si adeguino parcheggiando regolarmente i veicoli.
Ho dipendenti tunisini, uno praticante. Con il massimo rispetto cerco di conciliare gli impegni con le sue necessità e abbiamo trovato un equilibrio che sta funzionando. Uno stato però non può venire a patti con milioni di casi diversi. Se le regole non funzionano le si cambia e per tutti ma nel frattempo si organizzino i tassisti.