Sono stati diffusi i dati ufficiali delle elezioni in Egitto. I partiti di ispirazione islamica hanno ottenuto due terzi dei voti nelle consultazioni. Libertà e Giustizia, il partito dei Fratelli Musulmani, ha ottenuto il 36,62% (circa 3 milioni e 560mila voti), mentre quello salafita Al Nur ha guadagnato il 24,36% (2 milioni e 370 voti). Rispetto ai pronostici e ai risultati parziali, si nota un’affermazione più sostanziosa del gruppo salafita.
I moderati dal Al Wasat si fermano al 4,27% (poco più di 415mila voti). La coalizione liberale del Blocco Egiziano ha ottenuto solo il 13,35% (circa 1 milione e 290mila voti): all’interno del cartello elettorale, Wafd ha conquistato il 7,1% dei voti. Il partito Rivoluzione Continua, formato soprattutto dai giovani attivisti di piazza Tahrir, si è fermato al 3,5%.
Ma le consultazioni non sono finite, da domani cominceranno 52 ballottaggi, per un terzo dei seggi della Camera Bassa.
Si segnalano comunque già attriti tra i gruppi di ispirazione islamica. Nella provincia di Assiut, sostenitori del gruppo islamista Gamaa Islamiya, che fa parte dei salafiti di Al Nur, hanno aggredito attivisti dei Fratelli Musulmani. Nella provincia, Gamaa Islamiya di fatto ha imposto una stretta osservanza della legge islamica, anche con cartelli nelle strade con ingiunzioni quali “l’hijab è obbligatorio”.
Valentino Salvatore
poveri egiziani, siete decisamente fottuti
La democrazia è una forma di religione. E’ l’adorazione degli sciacalli da parte dei somari.
Henry Louis Mencken
come si dice: dalla padella alla brace !!! ahahahahahaah !!!
c’è poco da ridere. schiavi che, dopo essersi liberati da padroni moderati, invece di correre liberi corrono a sostituire le corde con catene e ad offrirle a padroni sadici e violenti. che tristezza.
Era da aspettarsi, che partiti alternativi avevano da votare?? Il disastro che hanno creato le dittatura nordafricane è stato proprio questo; hanno fatto piazza pulita del pensiero libero laico del paese invece il pensiero religioso non lo ha mai attaccato nelle sue fondamenta, aggiungi poi tutto il resto e fai bingo 🙁
I partiti islamici egiziani ringraziano la Cia.
I prossimi saranno quelli libici dove sono stati addestrati i “rivoluzionari” alla frontiera tra Egitto e Libia dall’ Intelligence (si fa per dire) di Francia, Inghilterra e Cia americana.
Gli arabi? Servi in cerca di padrone.
E non si dica più che se non c’è la democrazia nel mondo arabo la colpa è dell’Occidente.
L’assurdo e’ che il partito dei fratelli mussulmani, si chiama libertà e giustizia…!! 😯
Come e’ possibile far proprio il concetto di libertà, quando si rappresenta una religione che testualmente significa “sottomissione”??? 😯
Come e’ possibile concepire una vera giustizia, sulla base di un’eventuale riferimento alla Sharia nelle leggi egiziane??? 😯
Avranno pur vinto le elezioni, ma per come la vedo io, l’Egitto sarà governato da un’ossimoro…! 😉
Paul, ricordati sempre la frase di Salvemini sui clericali e la libertà.
Essa vale per tutti i clericali di tutte le religioni; clericali che, si badi bene, è concetto che (a parer mio) di fatto non implica automaticamente tutto il mondo dei credenti, nel senso che esistono per fortuna anche credenti laici, al di là delle contraddizioni con la dottrina che è altro discorso il quale qua non c’entra.
A Paul Manoni
E’ lo stesso ossimoro che ci ha governati per 17 anni da un tale di Arcore con il suo “popolo delle libertà”.
Esatto ser joe…Come sospettavo. 😉
Il “pifferaio magico” di Arcore, ha dato quel nome al suo partito ma le uniche libertà pervenute durante i suoi governi, sono di fatto, solo le sue. 👿
Peggio che mai!
Le rivoluzioni le fanno le minoranze, minoranze di massa che hanno raggiunto la massa critica, la maggioranza sta ad spettare in attesa benevola o impaurita, quando poi si va alle elezioni vota anche la maggioranza. In Italia la resistenza fu fatta da una minoranza composta prevalentemente da: comunisti, socialisti, partito d’azione ,repubblicani, c’erano come ovvio anche liberali, monarchici e cattolici, ma in parte minore. Alle elezioni del 48 la D.C. (allora alquanto clericale) vinse con maggioranza assoluta.
I rivoluzionari sanno queste cose perciò spesso nella storia , abbattuto il potere la minoranza rivoluzionaria si costituisce in dittatura,è l’altra possibilità quella spesso praticata nel 900, dovremo attendere ancora , forse qualche decennio per assistere ad un laicizzazione effettiva in questi paesi, ora l’importante e difendere la libertà di espressione della minoranza che ha fatto la rivoluzione e perso le elezioni.