Un editoriale del direttore di Avvenire Marco Tarquinio oggi si scaglia contro chi contesta alla Chiesa di non pagare l’Ici sulle attività commerciali. Si tratterebbe di un sospetto, “un fantasma che si aggira per l’Italia”. Tarquinio però rassicura: i “fantasmi non esistono”, anzi, si tratta di una “pura invenzione”. “Nessuna legge stabilisce un simile ‘privilegio'”, poiché “le attività commerciali svolte da enti e realtà riconducibili alla Chiesa sono tenute a pagare l’Ici sugli immobili che le ospitano”. “Chi dice il contrario mente sapendo di mentire”, attacca il direttore, “chi riaccende ciclicamente la campagna di mistificazione sull’Ici non pagata non lo fa per caso, ma perché intende creare confusione, colpire e sfregiare un doppio bersaglio: la Chiesa e l’intero mondo del non profit”. Personaggi che “non sopportano l’idea che ci sia un ‘altro modo’ di usare strumenti e beni” e anzi “vorrebbero riuscire a tassare anche la sussidiarietà, facendo passare l’idea che sia un business”. E punta il dito contro i “militanti del Partito radicale e politicanti male ispirati e peggio intenzionati”.
Utile ribadire che l’esenzione Ici di cui godono le proprietà della Chiesa, che viene denunciata dall’UAAR e da altri, è quella che riguarda edifici destinati ad “attività non esclusivamente commerciali”. Una dicitura ambigua che di fatto permette a tanti enti religiosi di non versare il dovuto nonostante i lauti guadagni e che distorce la concorrenza, favorendoli nei confronti degli altri imprenditori privati. Per una somma totale stimata (dall’Associzione dei comuni italiani, non dall’UAAR) a mezzo miliardo di euro. Circostanza su cui Tarquino tace, agitando come spauracchio (anzi, appunto, come “fantasma”) una presunta volontà da parte dei ‘laicisti’ di tassare le attività benefiche senza fini di lucro. Ma il tutto è ben documentato anche nell’indagine UAAR sui costi della Chiesa, alla voce ‘Esenzione Ici‘.
Valentino Salvatore
Ma esiste qualche esempio da portare? Magari i più clamorosi, i meglio documentabili. Sarebbe un ottimo modo per ribattere.
Una nota sul sito http://www.icostidellachiesa.it : ottimo lavoro documentativo, complimenti. Senza volerlo sminuire, mi permetto di suggerire una revisione dal punto di vista grafico. Quei lunghissimi paragrafi di testo senza alcuna interruzione o enfasi, il font piccolo e grigio, rendono ben poco appetibili le informazioni presentate. Detto in altri termini: per quanto interessati all’argomento, si fatica ad arrivare in fondo senza addormentarsi.
Se lo scopo è avere un documento formale ok, ma se l’obiettivo è comunicare in maniera efficace, forse si dovrebbe intervenire.
Ciao,
Alb
Per i font piccoli ti basta usare CTRL +
E per i colori basta usare un evidenziatore sullo schermo, si. Ma non è questo il punto. Quel sito è potenzialmente utilissimo, molto pulito graficamente, sicuramente accessibile (WSAG e simili) ma ben poco invitante nella fruizione dei contenuti. E dico questo senza voler sminuire il lavoro di chi l’ha realizzato.
Alb
sono d’accordo. Una tabella riassuntiva, con poche e chiare cifre, secondo me renderebbe di piu’.
senza nulla togliere ovviamente al valore del lavoro pubblicato eh…
a rileggerlo devo ammettere che è ben fatto, anche il titolo: si parla di costi intesi come spesa sociale. Lo trovo corretto
@alb: per il discorso della documentazione sull’evasione dal pagamento di immobili commerciali, condivido il tuo commento. Sarebbe da documentare i casi, con relative sentenze definitive. Sicuramente ve ne sono, si tratta appunto anceh di vedere il numero delle evasioni di cui si parla, per fasri una idea dell’entità del fenomeno.
Quell’articolo è un falso in atto pubblico, si potrebbe anche cominciare da lì.
Il problema è che la chiesa è una casta molto forte. Non si riesce ad arrestare un prete pedofilo, potete immaginare quanto sia difficile riuscire a fargli pagare le tasse, ma io non smetterò mai di sostenere le denuncie come quelle supportate dall’UAAR
Vero, i fantasmi non esistono esattamente come non esiste Dio: si tratta di pure invenzioni.
Come fa il Tarquinio a dire che i fantasmi non esistono? Quale sarebbe allora la differenza tra “anima” e “fantasma”, se non quella che un fantasma è l’anima di un defunto e non di un vivente?
Basta ricordare che in inglese Spirito santo si dice “Holy Ghost”, cioè per l’appunto “fantasma”.
La chiesa paga ICI su attività commerciali, è vero come è vero dio 🙂
Si potrebbe semplificare il tutto facendo pagare l’ICI su TUTTI gli immobili, chiese et simila comprese.
Così non ci sarebbero più dubbi e distinguo inutili.
Sono amico delle persone che fanno la denuncia ICI dei beni della mia diocesi, e so per verifica diretta che l’articolo de l’Avvenire dice la verità.
Per favore, portate un controesempio invece di facezie e prese per i fondelli.
Non siete voi i paladini della scienza e del metodo galileiano?
Se lo trovate lo potete tranquillamente denunciare alla Finanza o al comune, perché è una frode.
La legge prevede che i beni delle diocesi siano soggetti a ICI.
Che vi piaccia o no.
Noto che “che vi piaccia o no” è la chiusura preferita di molti amici cialtroni
Seconda conseguenza in pochi giorni dello studio fatto dall’UAAR. Addirittura sull’Avvenire: una mossa del genere è provocata dalla paura della verità.
Poverini…
si consiglia di ricorrere anche ad una sottoscrizione per pubblicizzare i numerosi benefici di cui gode la chiesa. sono il primo a versare con sommo piacere il mio contributo. non se ne può proprio più!!!! quale triste eredità lasciamo ai nostri figli !!!!! con i sei miliardi di euro donati alla chiesa ogni anno quante cose si potrebbero fare…….. purtroppo il popolo italiano è fatto così…. ma bisogna anche riconoscere che quei signori sanno bene come agire… sono 2000 anni che comandano facendo il brutto e il bel tempo. direi soprattutto il brutto….. sanno bene che il lavaggio del cervello, fatto nei primi anni di vita di un bambino con l’insegnamento della dottrina cattolica, condiziona in modo totale e costante il pensiero dell’adulto. liberarsi da quel retaggio è quasi imposibile. parlo per esperienza personale, essendo stato educato in un convento.
Antonino: «[…] sanno bene che il lavaggio del cervello, fatto nei primi anni di vita di un bambino […] condiziona in modo totale e costante il pensiero dell’adulto»
C’è chi lo sapeva bene già da prima.
Adolf Hitler: «La mano che spinge la culla è quella che domina il mondo.»
E magari esistono anche esempi precedenti, ma mi piaceva evidenziare questo perché è vincente da un punto di vista espressivo.
“datemeli da piccoli e saranno cattolici per sempre”, come dicevano i gesuiti…..che conoscevano bene il lavoro di brainwasher….
Che faccia tosta!!!
e quale sarebbere le attività svolte dalla CCAR senza fini di lucro ????? io non ne conosco qualcunio le conosce ?????
La caccia al chirichetto? :-k
Ascriverei il discorso di Tarquinio ad almeno due meccanismi di difesa (Negazione, Idealizzazione), cinque stratagemmi prettamente eristici (Generalizzazione, Ad Hominem, Ab Utili e una velata Mutatio Controveriae) più altre fallacie logiche (Evidenza Soppressa, velata Petitio Principii, Non Sequitur/Argomento a Catena/di Brutta China, Falsa Dicotomia)…
😐 😉
” attività benefiche senza fini di lucro ”
Si certo, anche la Cicciolina faceva attività benefiche.
Tutti, pagando l’8×1000 facciamo attività benefiche, allora niente ICI per nessuno.
Il Male ha appena pubblicato i nomi di strutture, 306 a Roma e 42 a Milano, di proprietà della Chiesa e che svolgono attività commerciali, che non pagano l’ICI. Se a Tarquinio preme fare chiarezza contro presunti diffamatori, può semplicemente procurarsi le cedole di pagamento e pubblicarle. Fino ad allora le sue sono chiacchiere, inconsistenti come i fantasmi che evoca.
La crisi delle istituzioni ed il collasso civile e finanziario dello stato italiano sta tutto su questo privilegio illegale: per quanto male possano avere gia` compiuto, i cattolici sono sicuri che saranno sempre e comunque finanziati con il denaro pubblico, anche senza alcun merito, ed anche in modo occulto e attraverso fondi neri.
L’origine della corruzione e della disonesta` nelle istituzioni italiane e della debolezza della legalita` e dello stato di diritto in Italia parte tutta dall’imposizione di questa ideologia clericale fasulla ed ingannevole, che impoverisce, vanifica e mortifica la fiducia, il lavoro onesto e le iniziative per risanare lo stato dei cittadini italiani.
… e la libertà di decidere della propria vita, come illustrato nella striscia di Disegni:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/05/nessuno-perfetto/175236/
Certo, e questa malafede cattolica clericale incentiva i politici una volta eletti a disinteressarsi dei cittadini che invece dovrebbero rappresentare con il loro mandato, facendosi carico e prendendosi la responsabilità nelle loro azioni di governo, ritenendosi in qualità di eletti onorevoli degli “unti dal Signore”, in omaggio alla teocrazia cattolica.
Invece di governare si disinteressano e si allontanano alienandosi e svincolandosi più che possono dalla realtà contingente e dalle condizioni concrete del Paese, ritenendosi una casta superiore ed immune da qualsiasi verifica e rendiconto del loro operato, visto che la loro unica preoccupazione è quella di andare d’amore e d’accordo con la gerarchia vaticana della CCAR.
Per Valentino Salvatore: io ho provato a leggere l’articolo di Tarquinio, ma il collegamento mi manda ad un articolo di Giacomo Galeazzi della stampa, che parla dei contributi dei giornali di partito e diocesani.
Abbiamo corretto il link [admin]
Stamattina il giornalista Oscar Giannino, nella sua trasmissione quotidiana su Radio 24, ha ospitato il cardinale di Milano Angelo Scola. Nel preambolo, Giannino ha difeso l’esenzione, citando (sic) l’Avvenire come fonte informativa (ahahah!!) e dicendo che l’esenzione è genericamente data alle attività senza fini di lucro. Peccato che l’esenzione per le attività “che non abbiano esclusivamente natura commerciale” sia SPECIFICA della Chiesa Cattolica e basta.
Giannino mi ha persino signorilmente omaggiato di una risposta personale alla mia mail alla sua trasmissione:
Il giorno 07 dicembre 2011 11:16, oscar fulvio giannino ha scritto:
ma impara tu, e del Giuda dallo a tua sorella
Da: Mauro Ghislandi
A: noveinpunto@radio24.it
Inviato: Mercoledì 7 Dicembre 2011 9:28
Oggetto: Esenzione ICI
Oscar, mi spiace, ma stavolta o sei disinformato o sei falso come un Giuda. Propendo per la seconda ipotesi per la stima che ho.
Leggi qui e impara:
http://www.icostidellachiesa.it/
Mauro Ghislandi
Trasmissione Ballarò del 6.12.2011 : viene presentato un cartello indicante la consistenza dei beni immobili della Chiesa in Italia, vale a dire di tutti gli enti facenti capo in qualche misura alla Chiesa (CEI, diocesi, parrocchie, IDSC, ICSC, ordini e congregazioni religiose, fondazioni, associazioni, tutto insomma). In Italia detto patrimonio ammonterebbe a 1200 miliardi di Euro.
La buona notizia: detti enti dovrebbero essere disposti a ‘cartolizzare’ questo immenso patrimonio. In tal modo si ridurrebbe il debito pubblico italiano da 1900 a soli 700 miliardi di Euro, cioé di quasi due terzi. Lo Stato italiano vedrebbe diminuire il servizio del debito in modo consistente i mercati si fiderebbero dell’Italia e lo Stato potrebbe dare alla Chiesa una parte degli interessi risparmiati (su 100 miliardi se ne risparmierebbero due terzi, cioé 60 miliardi e la Chiesa si acconterebbe di molto meno, diciamo la metà).
In ogni caso con un patrimonio di 1200 miliardi e con una rendita al 3% di detto patrimonio ‘cartolarizzato’ la Chiesa (gli enti ecclesiastici) avrebbe a disposizione ogni anno 36 miliardi di euro. Il miliardo di Euro annuo derivante dal sistema dello 0.8% sarebbe una entrata infima al confronto e anche gli ipotizzati ammanchi (e quindi guadagni per la Chiesa) di non pagamento dell’ICI sui beni non produttivi (atteso che su quelli produttivi, de rapport essa é già pagata da detti enti) di 700 milioni non sarebbero poi molto.
La cattiva notizia (purtroppo per l’Italia) : il patrimonio produttivo di tutti gli enti ecclesiastici probabilmente non arriva neanche al 5% della cifra del cartello.
A meno che per aumentarlo un po’ si voglia, che so, demolire nel centro di Firenze la cattedrale e il battistero per costruirci degli immobili de rapport.
Le leggende metropolitane sono dure a morire.
[…] di una cerimonia col sindaco di Roma Gianni Alemanno presso la basilica dell’Ara Pacis. Ma sulla questione dell’Ici non pagata dalle attività commerciali della Chiesa, glissa: “è un problema particolare, un […]
Voi volete imporre l’ateismo,quinon siamo in Corea delNord,voi pensate che la gente creda alle balle che scrivete e dite,anche se vi fa schifo ognuno i propri soldi li da a chi vuole,questa una tiritera come quella che i preti sono pedofili,i preti pedofili sono meno del 2%.molto meno dei genitori,insegnanti,pedofili,prima di criticare la Chiesa perch non parlate degii scontriper denaro dentro la vostra associazione,se eravate un p intellIgenti guardavate la trave che nei vostri occhi,uaarini,poi tolte le travh dai vostri occhi ,cosa impossibile,forse potreste levare la pagliuzza dagli occhi di un altro,la gente conoscendo la vostra bramosia di denaro non si fiderpi di voi neanche per i soldi della tessera a qualunque vostra associazione.
Secondo te criticare lo spreco di 6 miliardi di denaro pubblico sarebbe ateismo di stato. E i preti pedofili solo il 2%, strano che fonti ecclesiastiche ammettessero il 5%. (e la pedofilia l’hai citata tu: coda di paglia?)
I propri soldi uno li da a chi vuole, i propri, non quelli degli altri. E poi ti sembra che il 2% sia poco. Mi sembra che in italia ci siano 35000 preti, quindi il 2 % fa 700 pedofili, nel mondo 100.000 preti, quindi fa 2.000 pedofili. Su 60 milioni di italiani, il 2% farebbe 1,2 milioni di pedofili. Non esiste nessuna categoria umana che ha al suo interno il 2% di pedofili. E la percentuale l’hai data tu. A mio avviso è per difetto.
Ma perchè non chiedi a Babbo Natale una tastiera nuova ed un corso per imparare ad usarla?
@aletroll
La volta buona che avrai argomenti logici da proporre fa’ un fischio…
Goethe scrive:
7 dicembre 2011 alle 15:41
———————–
Più dati meno chiacchere.La stima aggiornata dei costi annui della Chiesa è
€ 6.086.565.703 , la cifra che i cittadini italiani regalano ai Vat.
Negalo se puoi.
Crozza non ha mai ricevuto un applauso così intenso e prolungato come quello di ieri sera a Ballarò quando ha ricordato a modo suo (cioè, alla grande) la truffa dell’ICI evasa dalla chiesa cattolica.
Qualcosa si sta effettivamente muovendo in vaticalia se addirittura nel PDL qualcuno sta sollevando il caso.
Solito deprimente silenzio assordante, invece, dai vertici PD…
Eppure Avvenire ha ragione e dice la verità. Oltrettutto invita a pagare quegli enti religiosi che, tenuti, non lo facessero. Invita gli enti preposti al controllo e alla riscossione ad osservare la legge facendo pagare quando la legge esige ed esimendo quando la legge lo prescrive Il resto sono facezie per buontemponi. O balle se si preferisce.
ah ah, le matte risate… dunque, ricapitolando, c’e stata una causa tra un ente religioso e un comune che per una volta in ventanni voleva riscuotere l’ici, ma l’ente non ne voleva sapere. si e’ arrivati alla cassazione che ha detto all’ente di pagare, stabilendo un importante precedente. ecco che con uno scatto da centometrista il governo berlusconi, sempre pronto a compiacere il vaticano, tira fuori una clausola per l’esenzione totale perfino per gli immobili ad uso totalmente commerciale, una roba talmente indegna che il governo prodi e’ corso all’impazzata per coprire tutto con la foglia di fico del “non esclusivamente commerciale”. nel frattempo gli enti continuano ovviamente a non pagare come prima, rispettando in pieno la legge che si sono praticamente fatti fare su misura dai governi clericali di turno. ma questa e’ ordinaria amministrazione, la parte esilarante arriva quando i giornalistoni cattolici, sempre a spese nostre tramite abbondanti contributi pubblici all’editoria, ci “informano” che gli enti cattolici stanno gia rispettando una legge che si sono fatti da soli per non pagare l’ici, e che quindi non c’e nessun motivo per cambiare la legge! e dulcis in fundo poi arrivi pure tu, gratis, a “spiegarci” che non bisogna eliminare una legge iniqua, sono i comuni che dovrebbero far rispettare la legge che gli impedisce di riscuotere i 500 milioni di euro che chiedono!
Si arrampicano sugli specchi per mantenere privilegi medievali. Più che “avvenire”, il giornale si dovrebbe chiamare “passato remoto”.
Mentre la valutazione del patrimonio immobiliare degli enti ecclesiastici a 1200 miliardi di Euro é semplicemente una cretineria (nel 1978 il patrimonio della Chiesa cattolica più ricca al mondo, quelle degli USA ammontava a 40 miliardi di dollari) , il calcolo prospettato sui costi della chiesa non ha fondamento scientifico, non é corredata da fonti e sotto il profilo economico dilettantesca. Vale solo come brochure, libello di propaganda.
I beneficiari sono comunque cittadini italiani che pagano a loro volta le tasse e che decidono democraticamente come esse vadano spese.
Le spese belliche sostenute dai contribuenti italiani sono molto più ingenti, quelle per l’educazione statale ingentissime, quelle per il debito pubblico ancora maggiori, quelle per le pensioni pari a 300 miliardi. Sono costi anch’essi, ma la scelta é stata fatta democraticamente.
Ad esempio democraticamente la Rivoluzione francese vendette come beni nazionali la proprietà della Chiesa di Francia, nel corso del XIX praticamente tutti i beni della Chiesa in Germania, Spagna, Portogallo. Italia. America latina vennero incamerati dallo Stato borghese sempre democraticamente (la cosa non avvenne solo in Inghilterra e negli stati scandinavi). I comunisti democraticamente espropriarono tutti i beni della Chiesa nei paesi ove arrivò l’armata rossa e anche nei balcani, chi più ne ha più ne metta.
Lei fa affermazioni molto generiche, accusando gli altri di dilettantismo, ma non cita alcuna fonte a supporto delle sue dichiarazioni e riporta un solo dato vecchio di oltre 30 anni e peraltro riferito ai soli USA.
Sul sito dell’UAAR, Marco Accorti ha recentemente effettuato stime ragionate, ben argomentate e abbastanza plausibili sulla consistenza del patrimonio ecclesiastico in Italia (anche se non possiamo essere certi che i suoi conti siano esatti al miliardo di euro: potrebbero essere errati per difetto o per eccesso supponiamo pure anche di 100 – 200 miliardi di euro, ma la sostanza non cambierebbe molto).
Se volesse cortesemente esaminare il documento di Marco Accorti al link
http://www.uaar.it/uaar/ateo/archivio/2011_5_art2.html
potrebbe poi esercitarsi a contestare punto per punto:
– le sue stime e i dati di base da lui indicati;
– il processo logico che lo ha portato alla conclusione che il patrimonio ecclesiastico italiano valga ATTUALMENTE (e non oltre 30 anni fa) circa 1000 miliardi di euro;
– le fonti documentali citate nel testo e alla fine del suo articolo.
Le saremmo poi grati se a sua volta ci volesse cortesemente indicare le fonti documentali a supporto delle sue affermazioni, o quanto meno potesse sviluppare in modo convincente un procedimento logico di stima basato su dati plausibili (ricavabili da fonti ufficiali, per quanto possibile)
“non é corredata da fonti”
va bene essere ottenebrati dal cattolicesimo al punto di rifiutare di informarsi, ma pure mentire spudoratamente? ti risparmio pure la fatica di cliccare su http://www.icostidellachiesa.it/ , guarda qua:
-“stando al sito8xmille.it creato dalla Chiesa cattolica”
-“L’ultima ripartizione, pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 282 alla Gazzetta Ufficiale del 22 dicembre 2010”
-“elenchi ufficiali (oltre a quello dei comuni), pubblicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate”
-“Nel 2009, secondo dati forniti dal sito cattolico Sovvenire”
-“Secondo le stime dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, diffuse nel settembre 2005,”
-“nella sintesi dei dati pubblicata dal MIUR per l’anno scolastico 2009/2010”
eccetera
le attività commerciali o prevalentemente tali devono pagare.
(anche gli arretrati)
non potete spacciare degli “evasori” per dei “privilegiati” solo per spargere veleno
quando la legge prevede che un albergo con la statuina della vergine maria non debba pagare l’ici c’e’ un evidente caso di privilegio. Ben venga il veleno contro i privilegi della feccia ecclesiastica.
@firestar: sono d’accordo. hai la fonte del caso di cui parli? e di quanti casi parli?
teologo, non e’ che basta dire “no” e ti si crede, almeno non su questo blog. Ci sono inchieste sul dei Radicali, de L’Espresso, ecc che scoprono alberghi super lusso esenti da Ici. Sei su internet, informati.
Prometto di non dire più che i preti sono dei parassiti. In cambio potrebbero cominciare a lavorare.
C’è chi li spaccia per guide morali, pensa un po’.
Petizione di Micromega:
“Presidente Monti,
Lei ha appena presentato una manovra “lacrime e sangue” in cui si chiedono pesanti sacrifici ai cittadini, tra le misure previste anche la reintroduzione dell’Ici (in futuro Imu). Eppure i privilegi della Casta e della Chiesa non vengono intaccati: rimane in vigore quella legge simoniaca approvata dal governo Berlusconi per cui il Vaticano è esente dal pagamento dell’Ici.
Per questo chiediamo al suo governo, affinché vengano mantenute quelle promesse di equità nella manovra, di abolire questo ignobile privilegio.”
http://temi.repubblica.it/micromega-appello/?action=vediappello&idappello=391231
Chiamare privilegio una legge dello Stato – e rispettarla – mi sembra inappropriato.
Dunque per micromega i privati cittadini che non hanno pagato le tasse sulla prima casa fino a ieri erano privilegiati immorali??? dovevano invece pagarla comunqune senza che vi fosse una legge che glielo imponesse??
e sono privilegiati perchè pagano la cifra imposta e non invece il doppio??… che strani questi atei..
I privati cittadini nella prima casa ci abitano e non l’affittano ad altri, quindi non guadagnano e non vanno tassati. Sulla seconda casa che il privato cittadino può affittare, l’ICI non è stata tolta neanche se questa risulta sfitta. Quindi per il semplice fatto che potrebbe ricavarne un reddito paga l’ICI e in % ben più alta che sulla prima casa. Concetto chiaro? Capito la differenza? I preti purtroppo hanno difficoltà con le leggi dato che si sentono al di sopra.
… MIRACOLO !!! quasi incredibile: 20 deputati del PD hanno appena presentato una mozione in parlamento, al fine di far valutare dal Governo l’eventuale gettito che deriverebbe dalla tassazione del patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica, richiedendo il pagamento di una quota pari al 30 per cento del totale del gettito stimato; vedere al link seguente:
qn.quotidiano.net/politica/2011/12/07/633345-mozione_chiesa_paghi_sugli_immobili.shtml
Leggetevi anche lo stizzito e acido commento di Famiglia Cristiana (naturalmente senza un solo dato a supporto del loro rabbioso sarcasmo): che comincino davvero “a stringere” ?
Bruno: se può interessarti ti dico in anticipo che si mettono nuove tasse o si aumentano quelle presenti, si aumenta in proporzinoe il gettito di denaro nella casse dello stato. Ci ho pensato per diversi giorni, ma ho concluso che è così..
il senso del tuo commento sarebbe…..?
nella camera cominciano a calcolare QUANTO denaro si otterebbe tassando la chiesa su quello che DOVREBBE GIA’ PAGARE MA NON PAGA GRAZIE AD UNA LEGGINA “AD HOC”. il che è un segnale del fatto che prendono in considerazione l’idea di far finalmente pagare alla chiesa quelle tasse che tutti i comuni mortali devono pagare ma essa no, cosa grazie la quale tra l’altro le permette anche di far concorrenza sleale alle attività commerciali che le tasse devono pagarle……
Tutto questo privilegio si riduce ad un avverbio. Quel “attività non ESCLUSIVAMENTE commerciali” per l’appunto. Ad ogni modo sembra che i Radicali vogliano ripresentare un emendamento, già bloccato dalla partitocrazia nel 2006, per rivedere la legge e fare in modo che gli immobili legati alle attività commerciali della CCAR, siano soggetti all’ICI (o più propriamente IMU).
Visto anche come si stanno muovendo alcuni esponenti del Pdl (Verdini su tutti), ed alcuni esponenti del PD, forse che ma forse e’ la volta buona che cominciano a tassarli a dovere!! 😉
@Paul…”e’ la volta buona che cominciano a tassarli a dovere!!”…
faccio una banale precisazione: non è che puoi tassare solo la Chiesa (in maniera discriminante)..l’ICI/IMU non è diretta alla tassazione di una associazione particolare o privati particolari, ma è un tassa su una tipologia/funzione di IMMOBILE e solo di conseguenza tassi il proprietario. Se si cambia la legge sulla esenzione degli immobili, pagheranno tutti i proprietari degli immobili non più esenti, ma NON SOLO la Chiesa.
Se togli l’esenzioni dai campi sportivi, pagherà la parrocchia che ha il campo da calcio e l’associazione polisportiva che ha i campi da tennis…non solo la Chiesa
Ma se in Vaticano non vogliono pagare neanche le bollette di luce e acqua! 😆
Torniamo al discorso fatto nel thread precedente.
La legge e’ ingiusta perchè offre il fianco ad un privilegio, e quindi va cambiata.
Cambiandola, chi e’ esente dal pagamento dell’IMU, verrà “tassato a dovere”.
CHE FACCIA TOSTA!
gli enti ecclesiastici o no profit cattolici esentati da Ici sono appena il 4% di tutti gli enti esentati.La grande maggioranza sono di ispirazione lai ca e di sinistra come i circoli Arci,case del popolo,circoli cuturali e ricreativi ,fondazio ni varie che svolgono anche attivita’ commerciali come gestione campi di clacetto.tennis,csare per ferie ecc.E che dire delle sedi dei sindacati pure esenti da tasse? Allora perche si parla solo di far pagare l’Ici alla Chiesa? Perche’l’ente no profit laico va’ bene e quello cattolico suscita scandalo in qualcuno? E’stato piu’ volte ribadito che la Chiesa ha sempre pagato le tasse su immobili affittati o per attivita’ commerciali senza finalita’ sociali e i Vescovi hanno sollecitato i comuni a ferivicare se ci fossero casi anomali,ma le stesse verifiche andrebbero fatte anche sugli enti laici.
I radicali che hanno imbastito questa campagna demagogica dovrebbero guardare a casa loro e rinunciare a quei 10 milioni di euro che ricevono ogni anno dallo stato per “Radio radicale” che fa’ poco servizio pubblico e molta propaganda ai digiuni di Pannella. Non gli bastano i 4 milioni di euro come contributi dell’editoria? Da quale pupito viene la predica? I poveri vanno a bussare nelle Parrocchie o alla Caritas,ma non a Radio radicale!!
“E’stato piu’ volte ribadito che la Chiesa ha sempre pagato le tasse su immobili affittati o per attivita’ commerciali senza finalita’ sociali”
bravo, ribadiamolo:
http://www.youtube.com/watch?v=QRKYAXhCf0U
[…] cattolici minimizzano, negando che la Chiesa abbia dei privilegi sull’Ici. Come ha fatto oggi il direttore del quotidiano dei vescovi Avvenire, Marco Tarquinio. Paola Binetti (Udc), […]
“Allora perche si parla solo di far pagare l’Ici alla Chiesa?”
Perché la CCAR evade qualcosa come 1,5 MLD di € all’anno: non è giusto evadere queste tasse in un periodo di crisi economica come questo, ricevendo miliardi di finanziamenti dalle tasse degli italiani, ogni anno, senza mai rendere conto a nessuno.
vecchio giochino, alquanto logoro.Certo che Il Manifesto ha fatto scuola!… C’è chi ha scritto dello spettro del laicismo che s’aggira per l’Europa e adesso Tarquinio parla di fantasmi.Possibile che in quasi duemila anni la chiesa, che ha preso riti e configurazioni divine dalle precedenti religioni e che, con un continuo rimescolamento dei dati storici, s’è appropriata e s’appropria delle altrui idee, a parte lo svilimento dell’individuo, la persecuzione dei dissidenti e dei diversi e le non irrilevanti insistenze sull’infirmitas carnis e sull’obbedienza, non abbia saputo inventare niente di davvero, completamente originale, se non un sepolcro vuoto puntualmente smentito e tradito dal culto delle reliquie e dall’edificazione di santuari ? Possibile. E tanto più intollerabile. E ci va bene che, in media con il paese, anche il livello della cultura ecclesiastica sia in questi anni molto diminuito. Altrimenti ci avrebbero già accusato di occulta conventicula e blasfemie orgiastiche varie, di latria al perfidissimo demone Ici e di spegnimento del lume prima di abbandonarci ad oscene dissertazioni umanistiche, scientifiche e statistiche.
E se si facesse come in altri stati dove le religioni TUTTE non hanno alcun trattamento privilegiato e i lor aderenti si autotassano per finanziarle?
Perchè un cristiano cattolico deve avere tutte queste “facilitazioni” per la sua chiesa mentre un cristiano non cattolico no?
Alla fine è un discorso di ecquità perchè è così difficile da capire?