Bologna, cattolici lasciano consulta per la famiglia: “Non vogliamo gruppi gay”

Le associazioni cattoliche non hanno gradito l’entrata di Agedo (associazione che rappresenta coppie con figli omosessuali) e Famiglie Arcobaleno (che invece rappresenta famiglie omosessuali) nella consulta per la famiglia, istituita dal Comune di Bologna. E così una dozzina di gruppi cattolici ha abbandonato la stessa consulta e intende crearne una a parte, religiosamente orientata. Avrebbero al limite accettato Agedo, ma non le Famiglie Arcobaleno, si apprende. Ma Agedo ha fatto sapere che non avrebbe accettato di entrare se fosse stato escluso l’altro gruppo.

Il consigliere Idv Pasquale Caviano, che aveva cercato di mediare, assicura di aver fatto “il possibile”. Ma “il cardinale Carlo caffarra, con quell’articolo su Avvenire, ha quasi intimato loro di uscire”, ha chiarito riferendosi in realtà ad un editoriale di domenica scorsa su Bologna Sette, “Se la Chiesa te lo chiede, tu lo fai”. Anzi, non “quasi”, visto che l’editoriale in prima pagina era chiaro: “le associazioni cattoliche devono uscire”.

Rimangono nella consulta, il cui destino ora è incerto, 5 associazioni su 18. Una si era defilata prima, le altre 12 hanno compiuto lo strappo in maniera ufficiale durante la prima riunione a Palazzo d’Accursio, leggendo un comunicato e lasciando quindi la sala.

Valentino Salvatore

Archiviato in: Generale, Notizie

55 commenti

faber

Di per sè non sarebbe una cosa negativa: vivono nel medioevo? Bene che si isolino, che si chiudano nelle loro roccaforti e tra qualche decennio saranno più o meno un gruppuscolo fuori dalla società come gli amish. Il problema è che, mettiamo che si crei una seconda consulta di matrice cattolica, scommettiamo quale delle due riceverà il maggiore supporto dalle istituzioni? Il problema è che la CCAR si è insidiata nel potere politico, economico ed istituzionale come un cancro. A volte la chemioterapia può provocare dei gravi effetti collaterali, ma quando si rende necessario bisogna utilizzare il principio machiavelliano!

firestarter

sono questi pezzi di m a doversi sentire inadeguati insieme a tutti i loro fiancheggiatori e fascistelli striscianti.

faber

Sono d’accordo. Il problema è che a loro non gliene frega una cippa di essere adeguati o inadeguati. Loro hanno il potere e lo esercitano. Per questo penso sia perfettamente inutile adottare soluzioni di dialogo. Il dialogo o la trattativa che dir si voglia, si può fare quando entrambe le parti sono disposte a “patteggiare”. Ciò avviene solo e soltanto quando entrambe le parti esprimono dei rapporti di forza più o meno equilibrati. Nel caso della CCAR ciò non avviene per due motivi. Primo è caratteristica imprescindibile delle religioni il ritenere di avere ragione in maniera assoluta. Secondo, e più importante a mio modo di vedere, i rapporti di forza sono completamente sbilanciati. Come ho già detto prima, loro hanno il potere e lo esercitano.

Luca

Se 13 gruppi su 18 se ne vanno dalla Consulta per la famiglia perchè non vogliono 2 gruppi che sostengono la famiglia omosessuale, alla fin fine non è che la Consulta fosse poi un circolo di illuminati eh.

Giuliano

Il cardinal Bertone dovrebbe semmai prepararsi a fare il mea culpa visto che con l’arresto di Cosentino stanno per uscire allo scoperto i legami tra Comunione e Liberazione alias P3 e la camorra. Bufera giudiziaria di sano Laicismo.

Roberto Grendene

come razzisti che si indignano perché si siedono al loro tavolo quelli che considerano razza inferiore

federico (ma non troppo)

Peccato che non c’è il tasto “mi piace” 🙂

Paolo

Non siete soli. Ci siamo noi al vostro fianco, siate coraggiosi, siate laici, sempre; anche se vi sembra che il lerciume vi sovrasti, noi vi sosterremo, io vi sosterrò.

elisa

Spero che atteggiamenti come questi contribuiscano a far capire alla gente quanta intolleranza e superbia c’è nei cattolici. Se li conosci, li eviti.

ser joe

Meno male che per i dementi cattofascisti i fanatici fondamentalisti sono sempre gli altri.

Otzi

“Extra Ecclesia nulla salus” ha gridato il pavonazzo cardinale impedendo che uomini trattino con altri uomini. E’ sempre la stessa frittata: prima dio e poi l’uomo. Da qui il razzismo.
Buttare il dio delle dottrine religiose nel cestino è il primo dovere umano per essere autenticamente umani.

Paul Manoni

Un classico…
Il pastore Caffarra ORDINA….E la pecorella priva di cervello pensante, ESEGUE.

whichgood

Rispettino la famiglia. Si tengano pure la loro “tradizionale” e lascino vivere.
I bambini hanno diritto di crescere in un nucleo dove l’amore è la base dell’unione, non le “tradizioni” imposte prepotentemente.

whichgood

E anche le famiglie semza bambini hanno lo stesso diritto di esistere. Le famiglie non sono fabbriche di gente, il sesso non è puramente riproduttivo, le unioni non sono capricci papali.

redicoppe72

@ whicgood

I bambini hanno diritto di vivere in una famiglia normale.

Paul Manoni

Appunto. Quindi la presenza di associazioni gay alla Consulta, e’ pienamente motivata.

antoniadess

chiamasi “carità cristiana”! non contano l’affetto, le cure, i sacrifici tra persone che si vogliono bene…contano le formule vuote di astratti “dover essere” 🙁

kundalini444

ho la vaga idea che 12 associazioni contro 5 siano maggioranza… quindi la fotografia della società italiana è quella li… una società che ANCORA NON E’ PRONTA alla consulta con i gay… triste e desolante, oltre che costituzionalmente vergognoso, ma vero…

dysphoria_noctis

ma la cosa più divertente è che l’Agedo, una delle due associazioni “incriminate”, è costituita quasi solo da genitori eterosessuali regolarmente sposati… ma evidentemente i due neuroni di cui dispongono i cazzolici funzionano come la loro coerenza: zero assoluto.

luigi

Siamo alle solite: il disco si è incantato. La ccar attacca sempre i più deboli! NON SE NE PUO’ PIU’!

mirko

Sono di Bologna (provincia) e ho seguito questa triste storia, il problema è che il loro gesto ha mandato in fibrillazione i politici e di fatto stanno rischiando di far saltare tutta la consulta con il loro agire.
Una vera pressione sociale e politica da sindacato “dei giusti”.
La rappresentante di Aido è stata molto delusa e amareggiata sui giornali locali, e ha sottolineato che basta la parola “omosessuale” a far scomparire quello che id buono fanno le le associazioni come Aido ad esempio che è una ass. di genitori di omossesuali (se non è un problema famigliare quello!)
Ma su Avvenire Bologna la diocesi è stata durissima e di certo tutt’altro che Cristiana o caritatevole, tanto che alcuni esponenti cattolici laici hanno avuto il coraggio di tacciarli di comportamenti “farisei”.
Una triste sotria di gnobiltà e bigottismo medievale!

teologo cattolico

beh, visto che siamo ni italia e per la costituzione italiana (art 29) la famiglia è fondata sul matrimimonio, e la corte di cassazinoe ha stabilito che non si possa considerare matrimonio quello omosessuale (ordinanza 4/2011 e prima 138/2010 e 2716/2010), la conclusione del sillogismo dice che gli omosessuali con la famiglia non c’entrano tanto.. o più limitatamente che non esistono famigli omosessuali, al di là delle autodichiarazioni personali (io posso dichiararmi anche l’uomo più ricco del mondo, ma sono sicuro che il mio conto corrente non cambia..)

Giorgio Pozzo

Teologo,

non é tutto bianco o nero: quoto un altro sillogismo, non da meno del tuo, in quanto sottolinea una contraddizione:

Essendo il diritto di avere una famiglia un principio inviolabile dell’uomo, e dato che la Costituzione all’art. 2 tutela i diritti inviolabili del’uomo, al momento la legislazione italiana in materia di famiglia, oltre ad essere elusiva di una serie di trattati internazionali, di raccomandazioni e risoluzioni del Parlamento Europeo, è incostituzionale in quanto contraria all’art. 2 della stessa Costituzione.

Airon90

Difatti la consulta dovrebbe cambiare giustamente il nome in Consulta per le famiglie, dato che – come si sa – non esiste solo la famiglia uomo-donna.

pastore tedesco

per il TEGOloco cattolico
Supponendo che gesù cristo sia esistito (per assurdo), che i vangeli siano veri (per assurdo) lo descrivano come effettivamente è stato (per assurdo) e che raccontino ciò che predicava (per assurdo), cioè l’amore per il prossimo. Tu, al di là delle autodichiarazioni personali, puoi anche dichiararti un suo seguace ma il risultato non cambia. Puoi dichiararti il più cattolico del mondo ma sei solo un ipocrita incoerente e questo non per assurdo ma è la realtà.

dysphoria_noctis

ebbravo teologo mentecattolico, peccato che per famiglia anagrafica s’intenda pure la famiglia composta da due conviventi omosessuali… epperò se ti dispiace una bella macchina del tempo che ti riporti al medioevo te la regaliamo, no problem 😀

mirko

In una socecità moderna ed in evoluzione è doveroso tenere conto anche di altre forme di convivenza e famglia che di fatto si sono create. Mi spiace dirtelo ma le società umane evolvono, cambiano e non sono assoluti irrazionali come i dogmi di qualunque religione.
Pretendere che l’uomo si uniformi a una visione univoca di umanità contraria al buon senso e alle prove evidenti dell’atropologia e di altri studi è come viene fatto notare un atteggiamento medioevale!
SE poi sottolineamo che alla consulta, organo consultivo appunto, è dato di dare una visione completa della società, retednere che persone e stili di vita che non approviamo diventino invisibili solo perchè lo riteniamo giusto noi è un atteggiamento che hau chiaro nome e ben identificato nella storia: RAZZISMO!

Se per secoli i Cattolic isi sono macchiati dell’onta di antisemiti non vorrei che avessero sostituito una categoria di persone non un’altra.

Ricordiamoci il Vangelo, che di fatto è un maestro di vita, dove per appunto non si giudica MAI ne si esclude MAI l’altro!

Uscire dalla consulta in modo pretestuoso e bigotto è la prova evidente che i primi a non seguire le parole del “Maestro” sono certi cattolici!

Francesco

Vedi teologo un conto e’ dichiarare di essere ricco e non esserlo e un conto e dichiarare di fare parte di famiglia e sentire di esserlo, indipendentemente dai bigotti che ci sono in giro, certo che solo un povero disgraziato come te non puo’ capire certe cose, mi dispiace teologo capisco che hai bisogno d’aiuto ma le persone che hai vicino se ne fregano, probabilmente sono cattolici.

fab

Quindi, se i gay sono inermi, perché scappare dalla consulta per la famiglia?

paniscus

Quindi gli eterosessuali conviventi senza matrimonio, ma con figli, non sono famiglia nemmeno loro? E quei figli cosa sono, orfani da affidare d’ufficio ai servizi sociali?

Lisa

Karina

io non ho mai capito a cosa possa servire il matrimonio, probabilmente perchè sono atea dunque di formalizzare la mia unione di fronte ad un rappresentante di atahualpa o qualunque altro dio, non me ne frega niente, ma dato che sono pure tendenzialmente anarchica e comunque non ho alcuna stima per questo stato, nemmeno di formalizzare la mia unione davanti ad un rappresentante dello stato me ne frega qualcosa, anzi mi farebbe skifo… le coppie omosessuali invece pare tengano in alta considerazione lo stato e/o la religione e vogliono assolutamente che questi due enti, per me disprezzabili, sappiano che loro sono molto innamorati e vivono insieme, fa tenerezza questa cosa così naìf…

Senjin

Sul piano civile il matrimonio serve a regolare i diritti di successione. Storicamente nasce per siglare un alleanza fra clan\tribù diversi, garantire il possesso in esclusiva sulle femmine e garantire una discendenza certificata come legittime che erediti titoli e propietà.

Al giorno d’oggi serve a garantire i diritti di visita e decisione in ospedale e garantire l’ingresso in asse ereditario (beni materiali, pensione di reversibilità, successione nell’affitto, ecc). Direi che in una società dove esistono la quota legittima di eredità e la decisionalità in caso di malattia che renda incapace è stabilità su vincolo familiare (nominare un tutore è inutile) ha un suo senso.

Per quanto riguarda gli omosessuali credo la questione sia puramente relativa alla parità di diritto.

faber

Concordo, ed aggiungo che oltre al piano “pratico” il matrimonio rientra tra i riti portatori di un profondo significato sociale in quanto sanciscono i rapporti della persona all’interno della società. Non a caso molti di questi riti sono comuni a tutte le culture. Presentazione del nuovo nato alla società (il battesimo), passaggio all’età adulta (questo si è un pò perso nella cultura occidentale ma penso che in realtà il rito della cresima tragga origine antropologicamente da questo), costituzione del nucleo familiare (matrimonio), morte (funerale). Ogni cultura ha rappresentato questi momenti in modo differente e ovviamente anche la cultura religiosa.

Batrakos

Il fatto che lo Stato riconosca le unioni gay vuol dire considerare i gay cittadini con uguali diritti degli etero.
Poi ovviamente nessuno è obbligato a sposarsi, visto che si parla di un diritto e non di un dovere, e io sono uno che è sempre stato allergico al matrimonio e forse lo sarà per tutta la vita, ma queste concezioni personali nulla c’entrano col sancire un diritto.
Ho sempre notato come certo iperanticonformismo un po’ snob finisca spesso per fare indirettamente il gioco del più ottuso conservatorismo.

paniscus

faber: hai ragione sul piano storico, ma c’è da osservare che anche questa importanza culturale dei “riti di passaggio” cambia continuamente nel tempo in maniera spontanea e fluida.

Ad esempio, oggi, in Italia, la convivenza fissa e monogamica tra uomo e donna eterosessuali, che magari fanno anche figli, e che rimangono insieme stabilmente senza mai sposarsi o sposandosi solo dopo molti anni quando i figli sono già grandi, è sostanzialmente sdoganata.

Al massimo c’è qualcuno che disapprova l’aspetto della precarietà legale, ma nessuno si sogna di considerarle ANTROPOLOGICAMENTE diverse dalle coppie sposate. E per un motivo molto semplice: perché ormai ce ne sono talmente tante che tutti ce le hanno sotto gli occhi, e tutti hanno avuto modo di rendersi conto che vivono allo stesso modo, fanno le stesse cose e si smazzano gli stessi problemi e le stesse responsabilità quotidiane delle copie sposate.

Per cui, ormai anche l’abitudine alla quotidianità di coppia stabile è diventata socialmente accettabile come equivalente del “rito di passaggio”: qualunque genitore anzianotto con figli che convivono (anche se tradizionalista, anche se religioso) dice tranquillamente “mio genero” o “mia nuora” per indicare il partner del figlio, anche se non si sono mai sposati.

Nel campionario generazionale che posso vedere io, in qualità di quarantenne con figli in età di elementari, assicuro che non esiste differenza sociale tra coppie di sposati e di conviventi.

Io stessa (tranne qualche caso singolo di persone con cui sono in confidenza) mica lo so, quali coppie di genitori di amichetti dei miei figli siano regolarmente sposate e quali no!

Lisa

Brian di Nazareth

Ma non siamo tutti figli di dio? E se lo siamo tutti, ma proprio tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale, perché bisogna discriminare i gay? E se un giorno saltassi fuori che Gesù era gay, cosa direbbero questi cattofanatici?

(lo so, lo so, sono domande inutili).

distonico

Temo che per troppi cattolici la tolleranza sia un comportamento sconosciuto. Consiglierei loro di consultare il vocabolario e poi di mettere in pratica quel che il termine significa. Ma forse basta che a scoprirne il significato sia il loro pastore, visto che formano un gregge acritico e ubbidiscono ciecamente alle direttive. Vi rivelo una cosa eccezionale: avete un cervello che vi consente di essere autonomi. Mettete pure in cassa integrazione il pastore.

mirko

Per certe interpetazini dela Bibbia pensare “con la propria testa” è indice di superbia e frutto del peccato originale!!!!!!!

Per cui c’è poco da sperare

Maurizio_ds

Mi sembra che siano proprio i cattolici a cercare l’esclusione, quindi poi non possono più lamentarsi.

Syd

Cattolici, ma levatevi dai cog… una volta per tutte, e finitela di rompere!

ruggero romani

E’ una notizia meravigliosa! Così il comune di Bologna potrà tagliare i contributi a tutte le associazioni uscite dalla consulta. Maggiori risparmi e fine della propaganda religiosa finanziata dal pubblico.

Senjin

@faber

Veramente non tutte le culture celebrano in maniera particolare la “costituzione della famiglia” o hanno riti matrimoniali, così come ci sono culture che prevedono poligamia, poliandria, ecc. Ce n’è per tutti i gusti, certo il concetto centrale resta garanzia di discendenza legittime e controllo degli assi ereditari.

Il concetto come “matrimonio quale istituto portatore di diritti rispetto al coniuge” risale alla seconda metà del XX° secolo, prima era un istituto ad unica garanzia della legittimità della discendenza del maschio.

Al momento in Italia l’istituto del matrimonio è ancora legato ad una concezione pseudo romantica che non blocca solo l’approvazione di altre forme di contratto per regolare gli assi ereditari e il potere decisionale in caso di incoscenza (PACS, testamento su volontà esclusiva, elezione di tutori, ecc), blocca anche la contrattistica matrimoniale a tutela dei partner (i cosidetti contratti prematrimoniali).

Se la gente si staccasse finalmente dalla concezione tardo romantica del matrimonio sarebbe meglio per tutti. Primo perchè si smetterebbe di vederlo come “punto di arrivo e culmine” ma solo come uno dei vari momenti che una coppia può passare (troppa gente si adagia sugli allori con il matrimonio e fà andare in vacca la coppia). Punto secondo perchè si potrebbe finalmente iniziare a discutere di varie forme di tutela dei coniugi e dei minori più moderne funzionali.

paniscus

“Veramente non tutte le culture celebrano in maniera particolare la “costituzione della famiglia” o hanno riti matrimoniali, così come ci sono culture che prevedono poligamia, poliandria, ecc. Ce n’è per tutti i gusti, certo il concetto centrale resta garanzia di discendenza legittime e controllo degli assi ereditari.”

——-

Appunto: la mia opinione è che il matrimonio, spontaneamnete, perderà sempre più di significato, man mano che questo aspetto viene ad assumere sempre meno importanza (perché le leggi civili dei paesi moderni assicurano parità di trattamento ai figli legittimi e illegittimi, e perché l’indipendenza economica e la proprietà privata riguardano più i singoli individui che i clan familiari).

Il che non vuol dire che il matrimonio sia necessariamente un’istituzione reazionaria che va combattuta attivamente: vuol dire che finirà con l’estinguersi da solo, o comunque con il diventare sempre meno significativo e più irrilevante.

Per quanto riguarda l’aspetto “romantico” della cosa, ognuno ha il diritto di dargli personalmente l’importanza che meglio crede, ma non dovrebbe avere alcun effetto sull’aspetto giuridico e istituzionale del matrimonio. Legalmente, per contrarre un matrimonio civile valido, non è mica obbligatorio essere innamorati: è obbligatorio soltanto prendersi l’impegno di ottemperare a determinati obblighi di sostegno economico e morale. Se due vogliono fare un matrimonio di convenienza, purché ne siano consapevoli entrambi e ci sia il consenso libero di entrambi, non è mica viettato!

Lisa

Southsun

Toh, il KKK cattolico è uscito dalla porta. Oh, che perdita.

La lettera del rabbioso gonnellone con la bava alla bocca su “Avvenire”, poi, è la prova del nove che la Chiesa si immischia nelle faccende dello Stato come e più di prima.

Facessero queste cose all’estero, gli direbbero di accomodarsi fuori e di chiudere la porta quando escono.

Questi porci credono di essere padroni dell’Italia e del mondo. Stessa solfa vista a suo tempo nei confronti degli ebrei e delle donne, uguale uguale.

Syd

Eh già, il modo di reagire degno di un branco di cani idrofobi dei cattolici di fronte a tutto ciò che è “altro” è rimasto sempre lo stesso. Se possono ti perseguitano (sempre per interposta persona, eh, sia mai), ti minacciano e ti vomitano uno Zingarelli di insulti addosso. Nei rari casi in cui non possono fare ciò di cui sopra fanno in modo di farti passare per una sorta di mostro crudele, rifiutano il confronto (mancanza di argomenti?) o semplicemente scappano.

Gérard

Capisco veramente male questa reazione : che reagischino cosi con le coppie gays, non c’è niente di nuovo ma con le famiglie Agedo, genitori di figli gays,è veramente vergognoso .
Tale reazione sarebbe impensabile negli ambienti cattolici francesi fuorchè ben intenso quelli integralisti tipo i lefebvriani .
Uno si rende conto a che punto è arcaico il cattolicesimo praticato in Italia .

mirko

È l’enesima prova che c’è ben poco di cristiano nel cattolicesimo militante di certi ambienti!

Angelo ventura

Io credo che l’omofobia cristiana sia come il metaforico “occgio” che Gesù consiglia di cavarsi piuttosto che soccombere. Se la chiesa vorrà sopravvivere, dovrà rinunciare a sessuofobia e omofobia.

Commenti chiusi.