Tagli all’editoria, anche per riviste diocesane

La manovra del governo Monti prevede tagli anche alle piccole testate giornalistiche. Saranno coinvolti dal primo gennaio non solo giornali di partito e di cooperativa, ma anche molte riviste delle diocesi, si legge nel decreto. Già il governo Berlusconi aveva diminuito il fondo per l’editoria, passato da 170 a 45 milioni di euro. Dal 2014, nuovi criteri per l’assegnazione dei finanziamenti. Protestano Cgil e la Federazione nazionale della stampa.

Valentino Salvatore

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14 commenti

Tommaso

Radio radicale qualcuno l’ ascolta, i giornali delle diocesi non li legge nessuno
e vivono solo per intascare i contributi, in più le pubblicazioni diocesane, spesso ti arrivano a casa non richieste, con allegato l’ immancabile bollettino di versamento on c/c postale.

Bollettino di versamento che è “l’appendice naturale ed inscindibile” di qualunque libretto, libello, opuscolo, rivista, calendario ecc. che ti ritrovi nella cassetta delle lettere !

teologo cattolico

@Tommaso, non lo so..sarebbero da confrontare – se fosse possibile- gli indici di ascolti di radio radicale e radio maria

Francesco

Vorresti dire che ci sono piu’ cattolici bigotti che cattolici seri, e’ bravo teologo, ogni tanto.

Sandra

teologo,
sarebbero da confrontare i contenuti e l’utilità del servizio, l’impatto sull’informazione. Perché se si devono spendere soldi per l’informazione, e sono bei soldi, il minimo è che sia completa e il più possibile obiettiva. Su Radio radicale trovi tutto, anche le prolusioni di Bagnasco. Radio maria è una canale monotematico. Soprattutto quello che mi aspetto io dall’informazione è che mi fornisca il più possibile di fatti, in modo che io poi possa formarmi un’opinione. Purtroppo il giornalismo italiano è fatto da opinionisti, che danno il loro taglio alle informazioni in grado di corroborare la parte politica che li paga. E gli italiani conoscono le opinioni sulla realtà, non la realtà. In questo pessimo esercizio di pensiero e di lettura critica, la Chiesa cattolica ha giocato un ruolo “formativo” tutt’altro che secondario.

Tommaso

@ teolgo

radio radicale fa informazione civile, radiomaria parla di creazione e di Adamo ed Eva.

Non conosco i dati relativi all’ audience, ma quelli di radiomaria, qualunque essi siano, danno il termometro dell’ imbecillità degli ascoltatori.

maxalber

Non è che ogni volta che qualcuno nomina radio radicale si possa rispiegargli come, dove e perchè si tratta di qualcosa di diverso.
Anche perchè chi ha un pregiudizio le spiegazioni logiche neppure le legge.
Trattasi di troll…

Paul Manoni

Batserebbe anche solo visitare la pagina Wiki di Radio Radicale, per capire le cose…Ed invece questi vengono qui a perpetuare la loro immane ignoranza.
Condivido quindi il non fronire più spiegazioni a sti soggetti. 😉

Goethe

eppure che qualcuno l’ascolti o meno che chieda soldi o non li chieda taglieranno et sic finitur

daigoro

era ora.

oggigiorno la stampa dei giornali è un crimine ambientale,

ale cattolico

si taglino i soldi per l ateo,repubblica,quella è carta da cess….o

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