Secondo quanto riporta il Secolo XIX, mercoledì pomeriggio Bagnasco ha visitato il carcere di Sanremo e avrebbe incontrato Riccardo Seppia, ex parroco in carcere con l’accusa di tentata violenza sessuale su minore, tentata induzione alla prostituzione minorile, offerta di droga a minorenni e detenzione di materiale pedo-pornografico.
Seppia è un detenuto “protetto” e non ha diritti di visita, quindi l’incontro risulterebbe molto peculiare. Il portavoce del cardinale dice di non saperne nulla, e il cappellano del carcere non ha risposto alle domande dei giornalisti. L’incontro sarebbe avvenuto nella chiesa del carcere e in forma di confessione.
Luciano Vanciu
Certo che essere in galera e ricevere una visita di bagnasco…
Se la seppia aveva il morale basso, adesso è scivolato giù nel cesso.
Stupenda!!!
La piovra che fa visita alla seppia!
Bagnasco in carcere… la notizia poteve finire qui.
Fantastica anche questa. Purtroppo solo come battuta!
per un attimo ci ho sperato….
Anch’io, per un attimo che ho letto il titolo prima della virgola, ho gioito.
Vedi caso Zagaria, i detenuti sono fedeli come gli altri.
Il fatto che in questo caso Seppia sia un detenuto “protetto” passa canonicamente in secondo piano. Ovviamente… 🙄
Anche gli “infami” sono figli di Dio?
Sai cosa significa detenuto protetto?
Anche gli “infami” sono figli di Dio.
Sai cosa significa detenuto protetto?
@Enrico
Tralasciamo la storia della Macina e del Mare (λυσιτελεῖ αὐτῷ εἰ λίθος μυλικὸς περίκειται περὶ τὸν τράχηλον αὐτοῦ καὶ ἔρριπται εἰς τὴν θάλασσαν Lc 17,2)
e parliamoci chiaro: se la legge prescrive che il detenuto protetto non ha diritto di visita perché si dovrebbe fare eccezione in questo caso?
I protetti a mi parere possono avere colloqui coi famigliari salvo che non sussistano le esigenze citate da mè
http://www.autprol.org/public/news/news000312518112008.htm (non è un sito cattolico)
Si conosco il vangelo ma cosa c’è di male che un pastore vada comunque da un peccatore?
@Enrico
Però a quanto pare per lui hanno stabilito che le visite non sono ammesse:
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/12/09/AOZcfrTB-bagnasco_seppia_segreto.shtml
Art 33 ord penitenziario.
33. Isolamento.
Negli istituti penitenziari l’isolamento continuo è ammesso:
1) quando è prescritto per ragioni sanitarie;
2) durante l’esecuzione della sanzione della esclusione dalle attività in comune;
3) per gli imputati durante l’istruttoria e per gli arrestati nel procedimento di prevenzione, se e fino a quando ciò sia ritenuto necessario dall’autorità giudiziaria.
Mi risulta errato che un protetto non possa ricevere visite dall’esterno e che sia escluso dall’ assistenza spirituale.
@Enrico
Non so che dirti: vero è che hai citato una fonte del 2008 che però:
1: non definisce il concetto di “protetto”
2: la legge vigente potrebbe essere stata cambiata nel frattempo
Ti spiego protetto od “infame” sono quei detenuti che se messi a contatto con gli altri verebbero linciati, pertanto presso alcuni istituti si predispongono sezioni apposite dove vengono detenuti. L’assegnazione alle sezioni è decisa dal direttore secondo l art 14 il quale enuncia dei principi. La parola protetto probabilmante non la troverai da nessuna parte nella normativa perchè è una parola gergale che sostituisce la parola più chiara ed esplicita “infame”.
@Enrico
Ho trovato la dizione infamia. Solo che me la ricollega al Diritto Romano-germanico.
Ma che codice penale usi? Quello del 500? 😐
Come vedi ho usato sia il termine burocratico amministrativo che quello di uso comune.
@Enrico
Che c’entra?
Forse non hai letto la mia mia obiezione?
Infame è un termine di uso comune tuttora.
@Enrico
la pianti con queste Mutationes Argumenti? 👿 🙄
Chi ha discettato di linguistica non sono io, comunque i protetti non sono in isolamento.
@Enrico
Vs
e
Dicevi?
Mai osato dire ciò. Coda di paglia o malafede?
“Vedi caso Zagaria, i detenuti sono fedeli come gli altri.”
Pare invece che non tutti i preti, anche quando peccatori, siano uguali agli altri: Bagnasco perdona quelli che non sanno trattenere la mano (e altro), ma non quelli che non hanno tenuto a freno la lingua. Don Pier Carlo Casassa, secondo te, in che rapporti sta con Bagnasco? O forse Bagnasco confidi che stia facendo anche lui “il suo cammino”, di penitenza (però per aver detto la verità).
http://genova.repubblica.it/cronaca/2011/06/10/news/don_seppia_le_accuse_del_parroco_ho_parlato_la_curia_mi_emargina-17482534/
Premesso che non sappiamo cosa si siano detti lui e Don Seppia inoltre il perdono è dato in nome di Dio tramite il sacerdote. Lei confonde l’ordinario diocesano che gestisce il suo clero col confessore.
Cosa aveva il cappellano del carcere che non fosse adatto a Seppia? O il vescovo vicario di Bagnasco, Palletti, che l’ha visto due volte… Strano che si sia scomodato Bagnasco, e che fino a che ha potuto abbia cercato di sbrigare la faccenda alla chetichella… Cosa si saranno detti, infatti, da richiedere la presenza di Bagnasco in persona personalmente? Lo stesso Bagnasco che diceva di non aver vigilato per i molti impegni… Non si dovrebbe occupare di andare tra i parrocchiani per vedere se, per caso, non ci sia un altro Seppiolone che agisce indisturbato? Dovrebbe occuparsi piuttosto dei preti pedofili liberi, non di quelli già individuati.
Può essere che il peccatore abbia richiesto lui la presenza del suo vescovo, ricordo poi che alcuni peccati necessitano del vescovo per essere rimosso od addirittura della Sede Apostolica.
secondo me, Bagnasco gli ha chiesto se quello ha fatto i nomi degli altri prelati coinvolti (Devono Essere Parecchi). Per chi ne vuole sapere di più: Andrea Camilleri, “La Setta degli Angeli”. Un ottimo libro per capire come funzionano certe cose
Tutto può essere… A me sembra strano che il direttore dell’ufficio stampa di Bagnasco dichiari prima di non sapere niente della visita, e poi dopo una certa pressione dei giornali, la Curia esca con un comunicato due giorni dopo. Don Grilli poi è uno che alla comunicazione ci sta attento, ai tempi dell’ateobus a Genova aveva detto che era una pubblicità “svantaggiosa” per la città…. ah ah. Invece la faccenda di Seppia trasuda trasparenza, vantaggiosissima per la città…. Secondo te può essere che Bagnasco abbia problemi di comunicazione con Grilli, o piuttosto sperasse che non se ne accorgesse nessuno? E perché, se bastava dire che ci voleva una confessione “speciale”??
Che poi sembrerebbe che di confessarsi a Seppia non interessasse granché:
Un parroco:«Da 10 anni sapevo i segreti di don Seppia» Lunga lettera all’arcivescovo di Genova:«Gli chiesi se si confessava,mi rispose con un ghigno…» Scrive all’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, «dopo una telefonata intercorsa con monsignor Luigi Palletti»ovvero il suo vicario. È il parroco della chiesa dei santi apostoli Pietro ePaolo a Rocca Grimalda (Alessandria), don Giovanni Ferrando, a prendere carta e penna per togliersi dalla coscienza un peso che lo affligge da troppo tempo. «Ho conosciuto don Seppia oltre vent’anni fa, ma all’inizio non ebbi sospetti». Seguono alcune insinuazioni su un altro religioso, sui suoi comportamenti «con i ragazzini». Elementi da verificare, ovvia mente. Poi però il passaggio più inquietante, forse una delicatissima e sottile excusatio per aver trovato la forza di raccontarlo soltanto oggi: «Ho saputo delle tendenze di don Riccardo circa dieci anni fa, quando invitato a “pontificare” come diceva lui, allo Spirito Santo mi ero trovato fra i piedi un giovanetto di Milano che bazzicava in canonica e in sacrestia. Alla mia richiesta su chi fosse quel tale, don Riccardo aveva affermato spudoratamente “il mio amico”. Io gli domandai se si andava a confessare e con un sorriso sardonico mi aveva risposto se serviva ancora a qualche cosa…Affermava anche che né rosario né breviario lui recitava: la mia affermazione fu “andrai a finire male, se non preghi”». Don Ferrando fa capire che, con il senno di poi, quei fatti andrebbero riletti in altro modo, sì. E chiede un colloquio.” (da Il Secolo XIX, 30 maggio 2011).
Che poi questo don Ferrando è un elemento interessante, ex-cappellano militare (esercito, polizia e finanza), e con il titolo di “archimandrita”, è uno che si fa notare, per esempio nel 2008:
“..monsignor Archimandrita don Giovanni Ferrando, cappellano delle delegazione delle Guardine d’Onore alessandrine e che ha ricordato le virtù cristiane di Re Umberto, la sua devozione alla chiesa cattolica, fino al lascito della Sacra Sindone al S. Padre…ha elencato la schiera di beati e venerabili della Real Casa di Savoia, che sono esempio per tutti noi.”
Ma soprattutto per certi comportamenti da bella vita che avevano infastidito i parrocchiani, già nel 2003:
http://archiviostorico.corriere.it/2003/gennaio/22/Rivolta_contro_parroco_Pensa_lusso_co_0_0301223752.shtml
Eh, certo Bagnasco un cappellano militare nel 2003, essendo Ordinario, doveva conoscerlo…. non si parlano, forse? Fare 2+2, no eh? Che a leggere in rete si trova che a questo don Ferrando piacesse proprio fare l’ordinario militare nelle caserme….
Bello “La setta degli angeli”!
Loro, ipocritamente, hanno sempre una scusa buona per fare ciò che agli altri è vietato.
Strano. Ogni volta che il papa o i cardinali tirano un sospiro, tutte le televisioni ce li mostrano. Questa volta si voltano dall’altra parte.
Ragioniamo
Seppia è un detenuto “protetto” e non ha diritti di visita, perchè è accusato di crimini condotti svolgendo un dato mestiere in una data organizzazione
e con chi lo fanno incontrare?
con il suo superiore, di quella organizzazione!!!
siamo nel paese dei cachi
Protetto perchè gli altri detenuti i comuni lo vogliono morto.Gli infami oppure protetti sono detenuti i quali fanno socialità ed altro solo che non possono incontrare per la loro incolmità gli altri detenuti.
L’isolamento disposto per motivi:sanitari, dal giudice in fase di indagini preliminari oppure per motivi disciplinari è altra cosa, come è altra cosa l’isolamento diurno.
Vedi sopra.
”…Protetto perchè gli altri detenuti lo vogliono morto…”
I detenuti hanno più sensibilità etica delle gerarchie?
“l’arrivo del cardinale a bordo della sua Croma d’ordinanza, con tanto di scorta.”
Protetto anche lui, eh? Chissà, forse coscienza sporca, o poca fede….
@Diocleziano
Beh, il detenuto medio non ha mai protetto dei pedofili…
È come dire, Buscetta fa visita a Badalamenti:-)
Sarà stato un incontro da vecchi amici per raccontarsi un po’ di esperienze vissute.
“Bagnasco in carcere”.
La notizia è che l’hanno lasciato uscire? 😆
“Seppia è un detenuto “protetto” e non ha diritti di visita”
Per la religione questo e altro, no? Perchè mai dei ciarlatan… volevo dire, dei saggi uomini della Vera Chiesa dovrebbero umiliarsi a rispettare le leggi di uno stato estero, che valgono per i comuni mortali?
Forse gli ha promesso, quando uscirà, di cambiargli parrocchia…
Avrà istruito il prete criminale a come conservare l’omertà. In cambio gli avrà garantito una comoda sistemazione uscito dal carcere.
Le diocesi liguri sono note per aver concesso ospitalità a preti pedofili e criminali, anche spretati (vedi i pedofili padre Youssef Dominic, condannato in Texas e don Nello Giraudo, spretato a Savona, entrambi rifugiati presso il convento benedettino di Finale Ligure (Finalpia)).
Chiarito il mistero della visita di mercoledi a don Seppia, confermata dallo stesso Bagnasco, resta il mistero dell’autorizzazione:
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/12/10/AOdhm6TB-diventa_bagnasco_giallo.shtml
Che sia perché come generale di corpo d’armata Bagnasco può entrare in un carcere senza previa autorizzazione? Ma allora perché non confermare subito la visita?
Che io sappia, Bagnasco ERA Generale di Corpo d’Armata…Dubito che sia sulla base di quello che abbia ottenuto l’autorizzazione, e comunque dubito anche che un qualsiasi Generale di Corpo d’Armata possa entrare in carcere, a prescindere dalla sua appartenenza o meno alla CCAR.
Penso che sia proprio per il suo ruolo di prete che abbia ottenuto l’autorizzazione. Se attraverso il cappellano del carcere, Bagnasco avesse espresso a Seppia il volere di incontrarlo e Seppia a sua volta ne avesse fatto esplicita richiesta al Direttore del carcere per facilitare l’incontro, con tutta probabilità rienrerebbe tra i diritti stessi del detenuto, anche se “detenuto protetto”. Dopotutto, un Seppia che chiede la confessione (esercizio del proprio culto) con Bagnasco, e pienamente ipotizzabile.
L’autorizzazione concessa non e’ un mistero…Con tutta probabilità, e’ stata firmata direttamente dal Direttore del Carcere. 😉
Dall’articolo che hai postato infatti….
“colloquio è avvenuto NELLA CAPPELLA del carcere. Un faccia a faccia di una ventina di minuti, sotto il controllo, SOLO VISIVO, delle autorità del penitenziario.”
Qui mi pare ovvio che sia per un’eventuale confessione del Seppia… 😉
Ad ogni modo, ti segnalo questo:
http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_3_6_4.wp;jsessionid=6040BCD4300DE291647231B15710A904.ajpAL02
A metà pagina c’e’ scritto:
“Il detenuto può ricevere anche visite da TERZE PERSONE, cioè persone diverse dai familiari e dai conviventi. Per essere autorizzato deve inoltrare una domanda scritta al DIRETTORE DELL’ISTITUTO, specificando i dati anagrafici completi delle persone che vuole incontrare e i motivi per i quali richiede il colloquio. La direzione, O l’autorità giudiziaria nel caso di persone in attesa di giudizio, effettueranno i controlli sulle persone indicate prima di concedere o negare l’autorizzazione.”
Quindi anche un semplice Direttore di carcere puo’ autorizzare la visita di persone che non sono famigliari o conviventi. Un’eventuale confessione di Seppia a Bagnasco, risulterebbe essere un motivo più che valido per concedere l’autorizzazione.
A me è sembrato di capire proprio che questa lettera, in questa occasione, non ci sia stata. A differenza delle due visite del vicario di Bagnasco, mons. Palletti. Certo che è un detenuto di riguardo, due volte il vescovo vicario, adesso Bagnasco, e tenuto nascosto per un paio di giorni…. cosa aveva di preciso da dire? Non c’è il cappellano i carcere (che lo paghiamo noi)?
Anche sul titolo di Bagnasco mi sembra che cessato il compito di Ordinario militare, resti la nomina a generale di corpo d’armata.
@Sandra
La nomina gli rimane per forza…Ci percepirà anche una cospicua pensione per quel “Generale di Corpo d’Armata”. Ma non e’ sicuramente per quello che e’ riuscito a far visita a Seppia…I militari col carcere centrano poco. Più probabile che il Direttore abbia tenuto conto che Bagnasco e’ a capo della CEI…. 😉
Secondo me e’ andata così. Il cappellano ha fatto sapere a Seppia che Bagnasco voleva vederlo. Seppia o il cappellano stesso, ha inoltrato la richiesta al Direttore, magari anche solo a voce. Il Direttore ha visto chi era la perosona che avrebbe fatto visita a Seppia, ed ha aperto le porte senza troppi paletti burocratici (sono sicuro che gli avrebbe aperto anche la porta della camera da letto della moglie, se e’ per questo!).
Concordo con Manoni è andata probabilemte cosi, salvo riferimenti alla moglie. Comunque i protetti od “infami” possono incontrare salvo disposizioni del giudice i famigliari.
Boh… naah, secondo me è Seppia che voleva vedere Bagnasco (per cose di prassi poteva bastare il vicario del vescovo, no? C’era quell’altra segnalazione finita in niente, la testimonianza dell’ex parroco, tutto un manto di omertà … mmmh, gatta ci cova) 😉
@Sandra
Che poi anzichè di una confessione, abbiano parlato del processo, degli affari loro o di calcio, e’ tutto un’altro apio di maniche… 😉
La Chiesa puttæna accorre al richiamo, ahem, “spirituale” di un suo figlio b@stardo che si è fatto beccare con l’uccello nel sacco.
A lui la dolce Euchessina, alle sue vittime un dildo per consolarsi.
Tutto qua.
Far pure visita a Kaworu.
Ne senti la mancanza che la cerchi così tanto???
Dopo tutto il guano che ti fa mangiare coi suoi commenti, da buon masochista sono certo che ne senti la mancanza…Avrai forse sviluppato la sindrome di Stoccolma??? 😆
Io spero di no. Per il vescovo.
Forse non sai che quella donna è nitroglicerina (in senso buono), citando J Ax…
ale devo darti una cattiva notizia: vedi quelle sbarre attorno a te? vedi come tu ti trovi al centro del poligono che tracciano? ecco, non è perchè sono gli altri ad essere dentro e tu l’unico fuori (se non in senso metaforico)…….