Il cardinale e segretario della Cei Angelo Bagnasco, intervenendo a margine di un incontro sul tema Elite di potere ed etica, si pronuncia sul tema dell’Ici sulle attività commerciali della Chiesa. “In linea di principio, la normativa vigente è giusta, in quanto riconosce il valore sociale delle attività svolte da una pluralita’ di enti non profit e, fra questi, degli enti ecclesiastici”, afferma durante l’incontro organizzato oggi dall’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) ligure. “Questo è il motivo che giustifica e al tempo stesso delimita la previsione di una norma di esenzione”, aggiunge. “Se vi sono dei casi concreti nei quali un tributo dovuto non è stato pagato”, continua, “che l’abuso sia accertato e abbia fine”. “In quest’ottica non vi sono da parte nostra preclusioni pregiudiziali circa eventuali approfondimenti volti a valutare la chiarezza delle formule normative vigenti”, assicura, “con riferimento a tutto il mondo dei soggetti non profit, oggetto dell’attuale esenzione”. Le sue dichiarazioni arrivano dopo quelle del segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, che aveva parlato di “problema da studiare e da approfondire”. Nonostante il quotidiano dei vescovi Avvenire, con un editoriale del direttore Marco Tarquinio, avesse negato che vi fossero “privilegi” a favore della Chiesa.
Anche il primo ministro Mario Monti, durante una conferenza stampa a Bruxelles, si limita a dire: “non abbiamo preso nessuna decisione e mi fermo qui”. “Sono anche a conoscenza di una procedura UE sugli aiuti di Stato”, ha concluso, interpellato sulla possibile applicazione dell’Ici sugli immobili di proprietà della Chiesa. Sulla questione è intervenuto anche il ciellino Maurizio Lupi (Pdl), parlando di “gran confusione”. “In discussione non è infatti un privilegio, ma un principio di libertà e di sussidiarietà che interessa tutti quei soggetti che svolgono una funzione pubblica”, sostiene. Per questo “è giusto che determinate attività, in parte svolte dalla Chiesa, in parte da altri soggetti, siano esenti” e “se ci sono violazioni è giusto che vengano punite”. Secondo l’esponente di centro-destra “la discussione di questi giorni è viziata da rigurgiti di anticlericalismo che appartengono al passato”. Anzi, “oltre che inutile rischia di essere dannosa perché mette a repentaglio la libertà di ogni singolo cittadino”.
Da più parti arrivano appelli e prese di posizione politiche per invitare il governo Monti ad introdurre l’Ici-Imu anche per le attività commerciali della Chiesa, come ha fatto anche l’UAAR con una lettera diretta al neo-primo ministro. Si ricorda che l’UAAR ha pubblicato di recente un’inchiesta sui costi della Chiesa, stimati ad almeno 6 miliardi di euro l’anno.
Valentino Salvatore
Un Ad Conseguentiam innestato su un Ad Hominem. Che altro ci si poteva aspettare? 🙄
Lupi è un ciellino falso come una banconota da 6 euro. Bravissimo ad arrampicarsi su vetri lisci strapiombanti per difendere l’indifendibile, ma credo i suoi sforzi siano vani. Il suo messia miliardario è caduto e lui dovrebbe un po riciclarsi.
Ammettere è già il primo passo.
Peccato che sia un ammissione vaga e sulla difensiva…
In parlamento cresce il numero dei deputati favorevoli a far pagare l’ICI alla chiesa. I figli di lazzaro (lazzaroni) sono abilissimi nell’avvertire il vento che tira.
Deduco che il popolo italiano stia cominciando a svegliarsi sui preti e sui loro privilegi.
magari sperano di far dimenticare la partita più importante. L’8×1000
Anche voi insistete per chiedere… l’acqua calda! Cioè quello che esiste già: Chiesa, religioni varie ed enti laici non profit GIA’ pagano Ici e quant’altro per gli immobili che producono reddito. Come tranquillamente affermato da Bagnasco, se gli abusi ci sono vanno individuati, sanati e sanzionati! Leggete questo link, non da media religiosi ma dal blog del vaticanista del laicissimo Espresso, che è ben informato e chiarisce la questione:
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/12/09/chiesa-e-ici-quellesenzione-che-vale-miliardi/
Potrebbe non affrontare il problema. Magari anche quell’autore lì è ben informato e chiarisce la questione. Veniamo ai fatti.
“Non abbiamo pregiudiziali a rivedere norme vigenti su esenzione”
Si, certo. E mio nonno è Peter Pan.
Non abbiamo pregiudiziali a rivedere norme vigenti su esenzione…
Ma come? da quando sono i soggetti di imposizione fiscali a “rivedere” le norme che li interessano?
E’ come se io dicessi all’erario “quest’anno voglio rivedere il calcolo del mio bollo auto”
a me preoccupano ben di piu’ i rigurgiti di clericalismo,
poi non ho capito cosa e’ che metterebbe a repentaglio la liberta’ di ogni singolo cittadino….
“In quest’ottica non vi sono da parte nostra preclusioni pregiudiziali circa eventuali approfondimenti volti a valutare la chiarezza delle formule normative vigenti”
E’ il punto di vista che è completamente sbagliato: Bagnasco parla come se stesse dando il permesso allo Stato di far luce sulla questione, quando nessuno deve chiedergli il permesso di niente perchè lui è soggetto, come tutte le persone, alla SOVRANITA’ dello Stato.
Certo, questo sulla carta, nei fatti…
esatto
e nessuno dalle parti delle nostre istituzioni che glielo dica
Nella mia ignoranza credevo che il popolo fosse “sovrano”, invece adesso scopro da Gianluca che non è vero. Lo stato è sovrano e noi siamo solo sudditi, compreso Bagnasco.
Grazie della precisazione!
Lo stato è sovrano nel senso che l’apparato statale ha il potere di esercitare la sovranità sul singolo individuo per quel che riguarda l’esercizio delle funzioni dello stato stesso. Altrimenti una persona potrebbe rifiutarsi di mostrare i documenti alla polizia quando fermato, rifiutarsi di pagare le tasse o le multe, potrebbe rifiutarsi di riconoscere l’autorità dei tribunali se chiamato in giudizio, ecc. ecc. In questo senso lo stato è SOVRANO, perchè obbliga il cittadino ad attenersi alle regole. Il mio intervento di prima verteva proprio su questo, non è Bagnasco a dover dare il permesso allo stato di rivedere le sue leggi ed esenzioni in materia fiscale.
Poi, il popolo è sovrano quando va a votare, perchè – sulla carta – dovrebbe essere rispettata la volontà popolare riguardo le scelte elettorali.
Se il giudice Tosti (o chiunque che ne sappia di pi) è online potrà confermare o spiegare meglio la questione.
Mi trovo daccordo con Gianluca. D’altronde basta leggere la Costituzione per apprendere attraverso quali forme il Popolo Sovrano esercita il Potere che si fonda su di esso.
Ma ci sono individui, come Bagnasco, rappresentante di tutto il clero italiano, che si ritengono al di fuori e al di sopra dell’autorità di questo democratico potere per via di VERITA’ NON NEGOZIABILI.
TUTTO QUI L’INGANNO: la causa di un di più di MALE per la democrazia è sempre in nome di dio. “Dio, dio! Ma chi è questo dio!?…” Per carità Bagnasco, non me lo spieghi. E’ la bugia degli IMPOSTORI contro la qualità della vita dell’umanità per luridi scopi personalissimi.
… stavo per dimenticare l’ovvia conclusione: Bagnasco, un italiano, si sente quindi in autorità di dover dare permessi…
Capito quanto sono trattati da stupidi i cittadini italiani?
Nella mia ignoranza, no sapevo che in Italia fosse Bagnasco a “dare il permesso allo stato di rivedere le sue leggi ed esenzioni in materia fiscale”. Grazie a Gianluca dell’informazione.
E l’autorevole Otzi conferma che è così: “Bagnasco, un italiano, si sente quindi in autorità di dover dare permessi…”. Allora non resta che andare da Bagnasco. Beh, in fondo che ci vorra mai!?
aspettiamo che alle parole seguano i fatti allora.
Conosciamo il nostro pollo CCAR che fin quando non si vede costretto a rinunciare ai propri privilegi.
Il nostro problema è sempre stato la politica genuflessa davanti al vaticano, Monti non è meno genuflesso della politica, anzi, peggio, il premier manifesta di essere infastidito da chi gli chiede di far pagare l’ICI-IMU alla CCAR, come se gli si chiedesse di far pagare l’ICI a Dio in persona. Monti non mi convinceva prima, non mi convince affatto adesso, Addirittura un suo ministro che si addormenta mentre in Commisisone Bilancio della Camera si discute di una proposta dell’IDV, Una Fornero che piange lacrime di coccodrillo in Conferenza e che se l’era presa con il forum dei giovani industriali solo perchè non c’erano le donne elette a parlare.
Ma Monti sembra sempre più cascare dalle nuvole quando gli si chiede di avere coraggio nel mettere mano a riforme davvero eque, perchè le sue di adesso sono di una iniquità sconvolgente, ma lui riponde che al momento la sua è loa riceta che salva il malato ucicdendolo o rendendolo ancora più debole, quindi, potenzialmente un moribondo e destinato a chiedere le bricciole che cadono dalla tavola dei “nuovi padroni”.
non per niente il commendatore “vecchio infatuato” del Don Giovanni di Mozart, espressione di una becera morale, ha cantato la sua parte alla destra di Monti dal palco reale della Scala di Milano il 7 scorso…
Diversi spettatori all’uscita esprimevano più o meno il tuo stesso pensiero Perché?.
La mafia vaticana difficilmente si lascerà toccare su ciò che di più caro idolatra, il danaro (altro che divinità). Probabilmente, consapevoli che nel paese serpeggia il malumore per le esenzioni di cui godono, si accorderanno con il governo per introdurre una qualche modifica per dare al popolino una parvenza di cambiamento.
@Arnaldo
anch’io penso che andrà finire così. Magari il pretume farà passare la cosa come una gentile concessione, incartata a dovere dalle televisione come un’opera caritatevole da parte di santa romana chiesa. Mi aspetto anche un “porta a porta” con un plastico di don Vespa.
Mi risulta che Vespa abbia un fratello arcivescovo impiegato in Vaticano da una vita. Pertanto non dare del “don” a Vespa, basta suo fratello. Vespa è IL LAICO. E che laico!!!
Da quando ‘sto Bagnasco ha ufficialmente voce in capitolo per decidere se una legge dello Stato va bene o deve essere soggetta a pregiudiziali? La legge dovrebbe farla il Parlamento, mica Bagnasco & C. Quelli, alla legge, dovrebbero solo attenersi.
Da quando c’è la VERITA’ del SUO DIO. Ovvio no? LUI E’ COL SUO DIO UN VALORE NON NEGOZIABILE al di fuori di qualsiasi laicità democratica statale.
Dio è l’auri sacra fames del passato, presente e futuro. Amen
Da quando Bagnasco in unum col suo dio E’ UN VALORE NON NEGOZIABILE. Avverso il quale nessuna laica democrazia può rivestire autorità e potere.
Egregio Signore Otzi, ma la “democrazia laica”, come la chiama Lei, è un valore negoziabile? Se si, desiderei sapere con che cosa.
La democrazia laica è un valore sempre negoziabile ed in divenire secondo la realtà evolutiva del tutto di cui l’uomo è parte, e non padrone che può stabilire per rivelazione (balle della fantasia di potere, di dominio dell’uomo sull’uomo e su tutto!) che ci sono valori non negoziabili. Chi dice che ci siano valori non negoziabili dice due cose: nega l’evidenza di un’evoluzione e decreta se stesso come valore non negoziabile, cioè un tiranno nemico di qualsiasi democrazia. Classicità greca docet!
Ogni Io è in Atto. Le verità stabili e permanenti sono scorie evolutive dolorose. Sono parte di quel Male (“scarto doloroso, sofferenza”) che solo la visione evolutiva di Darwin ha cominciato a dare una concreta spiegazione. Non la poesia delle visioni mitiche, ma soprattutto: non la verità delle dottrine religiose, inganno dell’impostore di turno.
Grazie della concessione, padrone. Ma è lui che ce lo concede? Lo Stato italiano gli deve chiedere il permesso?
Che cosa è l’uaar… -.-
un ruggito.
e dio cos’è? perchè non ti riveli?
Dacci un ASsegno della tua presenza!
“Non abbiamo pregiudiziali a rivedere norme vigenti su esenzione”
non hanno piu’ ritegno
mica sono loro a dover “rivedere” le norme della Repubblica!
nemmeno rispettano quel poco che il Concordato dovrebbe garantire all’Italia, ossia che l’ordinamento dello Stato non e’ affar loro
-.- si come no…
così è, anche se non ti piace sentire dire la verità e preferisci credere alle favole più piacevoli….
Non mi pare sussista contraddizione tra quanto ribadito da Tarquinio su Avvenire con quanto dichiarato dal presidente della CEI. L’esenzione dall’ICI per gli immobili non produttivi degli enti ecclesiastici é prevista per il momento dalla legge (per quelli produttivi non vi é nessuna esenzione, con o senza la famosa cappellina da leggenda metropolitana).
La legge si può cambiare ed escludere l’esenzione dall’ICI per gli immobili non produttivi di detti enti, ma per cambiarla ci vuole la maggioranza dei voti.
Coraggio dunque, si faccia propaganda, si vincano le elezioni mettendo nel programma tale modifica.
Se gli altri mettono nel programma che la legge va bene com’é e poi vincono, basta piagnistei.
Vedremo la prossima volta et ita porro
Casa tua è produttiva?
O sei ignorante o in malafede:
Art. 39. Modifica della disciplina di esenzione dall’ICI
1. All’articolo 7 del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, il comma 2-bis è sostituito dal seguente: «2-bis. L’esenzione disposta dall’articolo 7, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, si intende applicabile alle attività indicate nella medesima lettera che non abbiano esclusivamente natura commerciale.»
Questa geniale Bersanata, ha permesso che finti alberghi con uno spazio per la cappella,
abbiano goduto dell’esenzione Ici. E’ ora di finirla con la vostra cristicola disinformazione.
E’ normale che in uno Stato democratico chi e’ colpito da mutamenti delle leggi vigenti in senso a lui sfavorevole protesti e si adoperi per stornare la stangata dal proprio capo. Se la Chiesa afferma di non avere intenzione di farlo dovrebbe essere lodata da chiunque non sia cieco di livore ideologico. Certo capisco che vedersi squagliare tra le mani questa bell’arma polemica e magari vederla trasformare i qualcosa che magari giovera’ al buon nome della Chiesa presso il “popolino” (grazie: sono fiero di farne parte) e’ un rospo difficile da mandar giu’.
Saluti.
@ Cesare b
“Certo capisco che vedersi squagliare tra le mani questa bell’arma polemica e magari vederla trasformare i qualcosa che magari giovera’ al buon nome della Chiesa presso il “popolino” (grazie: sono fiero di farne parte) e’ un rospo difficile da mandar giu’.”
Un rospo difficile da mandar giù???
Ma magaaaaari non ci fosse motivo di polemizzare contro la chiesa!
Saremmo iprimi a esserne felici. Ci basterebbe semplicemente che la chiesa si rivolgesse ai suoi fedeli (e non a tutti) nelle sedi che le competono (le chiese e non i telegiornali) e che venisse finanziata volontariamente dai suddetti fedeli e non dallo Stato (tutti noi).
Tutto qui. Così difficile? Che lo faccia e ti assicuro che l’UAAR si scioglierà e sarà anche ben felice di farlo.
A me sembra che difficili da mandar giù fossero le inchieste, come quella di Curzio Maltese, per la quale Avvenire aveva provveduto con la sua versione.
Il “popolino” ormai sa leggere (grazie all’istruzione obbligatoria a cui Pio IX si oppose), e sono anni che leggiamo richieste di maggiore giustizia. A cui la Chiesa ha risposto con accuse di calunnie e “chiacchiericcio”.
“Varato nel ’92, bocciato da una sentenza della Consulta nel 2004, resuscitato da un miracolo di Berlusconi con decreto del 2005, quindi decaduto e ancora recuperato dalla Finanziaria 2006 come omaggio elettorale, il regalo dell’Ici alla Chiesa è stato in teoria abolito dai decreti Bersani dell’anno scorso.
Molto in teoria, però. Di fatto gli enti ecclesiastici (e le onlus) continuano a non pagare l’Ici sugli immobili commerciali, grazie a un gesuitico cavillo introdotto nel decreto governativo e votato da una larghissima maggioranza, contro la resistenza laica di un drappello di mazziniani radicali guidati dall’onorevole Maurizio Turco.” (Maltese, 2007)
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/esteri/ue-ici-chiesa/ue-ici-chiesa/ue-ici-chiesa.html
Hai fatto discorsi ognuno piu’ meschino dell’altro, Cesare b.
cesareb,
ci vorrà ben altro che pagare l’ICI per dare un minimo di dignità alla spu††ana†issima chiesa cattolica. Con buona pace del popolino…
@Cesare b
Il sofisma della Vittoria Annunciata Anzitempo. Un classico… letteralmente visto che l’aveva già identificata Shopenhauer
FSMosconi,
invidio (benevolmente!) la tua padronanza delle fallacie logiche.
@Gianluca
Be’ invero devo ringraziare Shopenhauer e il suo L’Arte di Ottenere Ragione. In un certo senso è un ottimo vademecum 😀 😉
@ FSMosconi
Grazie, lo leggerò 😉
ragazzi, lasciamogli l’ici altrimenti trovano la maniera di fotterci ancora di piu’!
da quand’è che lo Stato “discute” di tasse con chi poi dovrà pagarle?
discuterne lo fà spesso, almeno come spesshio per allodole. è fregarsene un minimo dell’opinione dell’interessato che non capita mai…tranne quando l’interessato ha la tunica porporata….
Non necessariamente: con chiunque ha molto da pagare generalmente concerta quanto il tassato deve pagare è un pò la logica dei pochi maledetti e subito.
“Da più parti arrivano appelli e prese di posizione politiche per invitare il governo Monti ad introdurre l’Ici-Imu anche per le attività commerciali della Chiesa,…”
queste tasse ci sono GIA’
è incredibile la malafede di certa gente.
Poi avranno la faccia di bronzo di dire che avranno ottenuto … l’introduzione di una legge che in realtà è in vigore da anni.
parroco, è incredibile la TUA malafede. le leggi ci sono, ma è stato introdotto al loro interno VOLUTAMENTE un cavillo per permettere alla chiesa di aggirarle.. lalegge sull’ICI và CAMBIATA, non creata da zero, in modo da togliere quel “ESCLUSIVAMENTE commerciale” che permette alla chiesa di aggirarla.
Caro Funese, questo è solo l’inizio, ormai non esiste più il dogma che non si può parlare
della ccar e le sue prebende, finalmente si può contestare.
Questo è solo l’inizio di una sensibilizzazione che porterà all’abolizione
del vero dramma che si chiama concordato.
Andate a lavorare .
parroco fai tenerezza nel ripetere ossessivamente che la chiesa paga
e per quanto riguarda la cappellina nell’albergo, paga l’ici anche lei (oltre atuuo il resto dell’albergo) perché gli alberghi non sono esenti.
siete dei maestri.
Maestri della disinformazione siete voi. Ma perchè non la fatte finita e tirate fuori le ricevute, così si placcano gli animi?
parroco, noi abbiamo le prove, voi le petitio principi (“gli alberghi non sono esentati quindi dovete esservi inventati tutto”. peccato che non sia vero che gli alberghi non siano esentati, basta che dicano che lo scopo non è ESCLUSIVAMENTE commerciale ma ci fanno dentro anche le messe in una stanza per ottenere l’esenzione). chassà chi dice le bugie tra i due gruppi……
questo perchè pensi che un attività è “non esclusivamente commerciale” se si considera l’insieme di due diverse attività (in questo caso quella commerciale dell’albergo e quella non commerciale della messa), mentre invece tale definizione si applica per attività commerciali che non presentano carattersitche fondamentali del sistema mercato come il fine di lucro e la concorrenza
evidentemente le cose non stanno affatto come dici tu, visto tutti gli alberghi e pensioni gestiti da suore (documentati) che non pagano l’ICI appunto per tale motivo.
se hai le prove per dimostrare che le cose non stanno così e che tali alberghi evadevano le tasse, invece di sfruttare il truffaldino modo in cui è formulata la legge, mostrale.
e tra l’altro, se le cose stessero come dici tu, la parte “ESCLUSIVAMENTE commerciale” non avrebbe avuto senso inserirla nella legge, in quanto secondo la tua definizione una attività O è ESCLUSIVAMENTE commerciale o NON E’ commerciale, in quanto le due parti per te sono divisibili. poichè invece la precisazione è stata messa, EVIDENTEMENTE le cose, almeno per tale legge, non stanno esattamente così….
evidentemente sì invece, non mi invento le cose, io ho riportato ciò che ha detto il ministero delle finanze nel 2009 in merito ai dubbi presentati sulla materia.
visto che i fatti e le prove indicano tutt’altro, O il minstero delle finanze ha mentito O non sapeva quello che diceva (e non sempre i ministri hanno idea dell’argomento di cui parlano, ti basti pensare al tunnel ginevra-gran sasso della gelmini) O TU non hai capito quello che ha detto. quando ci sono delle dichiarazioni da una parte e delle prove (alberghi con tanto di tariffari e portieri chi NON pagano l’ICI e la dimostrazione FILMATA E DOCUMENTATA che non li pagano) dall’altra, sono sempre le prove a vincere.
Ma sai che esistono anche gli evasori a questo mondo?
se vado in un negozio e non mi fanno lo scontrino devo dedurne che in Italia non si fanno scontrini?
@GUGLIELMO
gli evasori le tasse non le pagano nascondendo la cosa, non rivelando che non le pagano al primo cliente che entra nell’albergo. se dicono apertramente che non pagano una tassa dicendo che non lo fanno grazie all’esenzione, e lo dicono al primo che passa che lo chiede, EVIDENTEMENTE non è un’evasione…
…tra laltro tali cose sono state documentate da anni, quindi lo stato lo sà bene di questi posti, eppure questi posti tali tasse non le pagano comunque perchè, appunto, PER LORO E’ LEGALE NON PAGARLE GRAZIE AL MODO IN CUI E’ STATA FORMULATA LA LEGGE.
e se ancora non ci credi che questi non siano evasori ma siano esentati per davvero dal pagamento, guarda che sono documentate queste cose anche con i documenti dei comuni stessi, che indicano gli edifici esenti dall’ICI (e quindi i comuni LO SANNO di tali edifici e SANNO che non pagano l’ICI e SONO PERFETTAMENTE DACCORDO con questo fatto).
http://www.radicali.it/comunicati/20111208/manovra-cappato-ecco-l-elenco-delle-strutture-ricettive-ecclesiastiche-che-non-p
che quella struttura è esente è vero, ma è esente proprio perchè non è un albergo, ma perchè è un collegio studentesco per studenti fuori sede. Leggi quello che ha detto Cappato sul corriere
«La legge vigente – commenta Cappato – esenta dal pagamento dell’ imposta sugli immobili chi affitta una camera per “fini d’ istituto”, ad esempio agli studenti. In realtà, come documentato dalle nostre video inchieste, in numerose di queste strutture si affittano camere anche a turisti e lavoratori. E ciò nonostante non pagano l’ Ici.” in questo sta la disonestà, nel dichiararsi studentato e operare da albergo.
Non c’entra niente la cappellina annessa come dicevi sopra, c’entra il fine per cui si utilizza l’immobile e la modalità che nel caso di un collegio gestito da un ente senza fine di lucro è “non esclusivamente commerciale” perchè non c’è lucro, appunto, e non c’è problema della libera concorrenza.
http://www.vaticanopagatu.org/le-attivita-commerciali-della-chiesa-pagano-gia-lici/
Funese vai a lavorare.
Mitico!
Magari ci devolvono l’8 per mille Vaticano.
qualcuno vuole scommettere con me che tutta questa gran “disponibilità” si concluderà con qualche spicciolo ai comuni per gettare fumo negli occhi? sono campioni nel rigirar le frittate, le istituzioni nel prenderle in faccia con un bel sorriso per rigettarle sui soliti polli che devono pagare; oltretutto la questione è controversa perchè la normativa è talmente fumosa che si presta alle più svariate interpretazioni, la formula “ad uso non esclusivamente commerciale” che vuol dire? è un pasticcio fatto apposta per favorire l’evasione, che appunto continuerà imperterrita, almeno che…non si cambi la legge, ma i tempi saranno lunghi quanto cambiare la 222/85 dell’8xmille 🙁
POSSIBILISTA ??? Se facessi io il “possibilista” col fisco, quelli mi farebbero male davvero. Non si può patteggiare con il dovere di pagare le tasse! Ma che razza di personaggio !!!
Telefonata di Monti a Bagnasco: è meglio che parliate voi prima che io sia costretto a intervenire.
“”Pronto ?
Eminenza, ormai non posso più far finta di niente. Sarò costretto dall’ indignazione popolare
a mettere mano al discorso fiscale e contributivo nei riguardi della chiesa, le consiglio di affrontare l’ argomento facendo finta di essere voi ad offrirvi per una revisione della faccenda, in modo, almeno da salvare la faccia””
(e Bagnasco, ieri, ha accolto il consiglio)
Questa telefonata nessuno (forse) potrà mai provare che ci sia effettivamente stata, però….
a pensar male si fa peccato, ma….
La tracotanza del gelatinoso bagnasco è pari alla pusillanimità dei nostri politici.
Dice Bagnasco:
“In quest’ottica non vi sono da parte nostra preclusioni pregiudiziali circa eventuali approfondimenti volti a valutare la chiarezza delle formule normative vigenti”.
Egregio prof. Monti, lei che si è presentato agli italiani dicendo che voleva eliminare i privilegi, possiamo dirle anche noi cittadini “normali” quello che ha detto Bagnasco (che in Italia è un cittadino normale), ovvero:
“In quest’ottica non vi sono da parte nostra – cittadini normali – preclusioni pregiudiziali circa eventuali approfondimenti volti a valutare la chiarezza delle formule normative vigenti sulla reintroduzione dell’ICI; parliamone e trattiamo”
Salve,
vi segnalo questo articolo in difesa dell’esenzione dell’ICI alla chiesa cattolica:
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/12/09/chiesa-e-ici-quellesenzione-che-vale-miliardi/
…é sempre bene conoscere le argomentazioni “avversarie” 😉
argomentazioni del cazzo, loro dicono che le attività commerciali pagano l’ici, cosa che non e’ affatto vera, ci sono moltissimi immobili che continuano indefessamente a non pagare.
APPROFONDIMENTI E VALUTAZIONI UN CAZZO!!!!!!!!
PAGHINO E TACCIANO, CHE L’HANNO FATTA FRANCA ABBASTANZA A LUNGO!!!!!!!!!!!!!!!!
Questa fissazione sull’ICI ci farà più male che bene.
E’ come chiudere il ladro in prigione dimenticando che le chiavi ce le ha lui! 🙂
Se la Chiesa sarà costretta a pagare l’ICI, sicuramente vorrà qualcosa in cambio dallo stato (non necessariamente soldi).
Non voglio l’ICI, voglio la democrazia.
ma che dici, vuoi stare sempre a pagare per quei quattro mafiosi? Io mi sono stancato, tu fai un po come ti pare.
“Benvenuti nel Portale degli Istituti Religiosi delle Case d’Accoglienza e Case per Ferie dove l’incontro con la natura la storia e la cultura si sposa con il significato più profondo della spiritualità.
Soggiorna con noi in tutta Italia alle tariffe più convenienti in assoluto.
Il sito presenta la mappatura di oltre 800 strutture ricettive, corredata di descrizioni tecniche, immagini, informazionii storico-culturali e turistiche, recapiti e accessi diretti ai relativi siti. Il popolamento è in continua e progressiva evoluzione grazie al capillare lavoro di ricerca e al contributo informativo fornito da molti Enti locali.
Il progetto nasce dalla volontà di valorizzare questo patrimonio caratteristico del nostro Paese, legato alle antiche tradizioni di accoglienza e di spiritualità che si sono sviluppate sui grandi itinerari religiosi della cristianità, dalle vie per Roma e per la Terra Santa a quelle dirette verso i Santuari presenti sul nostro territorio.
Oggi, gli Istituti religiosi e le Case di accoglienza concorrono al rinnovamento del turismo religioso, artistico e culturale, anche grazie ad uno standard qualitativo molto alto e ad un eccezionale rapporto qualità/prezzo.” (dal sito istituti-religiosi.org)
Perché mai non dovrebbero pagare l’ICI e non dovrebbero essere rivalutati a catasto?
http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/12/10/news/turismo_ecco_le_suite_con_vista_della_chiesa_gli_hotel_de_charme_gestiti_da_istituti_religiosi-26361951/?ref=HREA-1
Beh, per i cattotalebani presenti sui thread di Ultimissime che esigevano delle (ennesime) prove su come vanno le cose, questa lo e’ a tutti gli effetti…Tutti i dubbi sulla loro malafede finiscono nel momento in cui mia ccorgo che nessuno ti ha risposto. 😉
E’ ovvio che se accolgono chiunque, senza fare beneficenza od attivita’ propriamente culturali o religiose, siamo in presenza di un’attivita’ “esclusivamente commerciale”. Se non e’ stata assoggettata a ICI la colpa e’ dei singoli gestori, che hanno fatto i furbi (e sono sempkicemente dei CITTADINI che hanno fatto i furbi, che siano eventualmente preti frati o monache non rileva). ed e’ colpa dei Comuni che non hanno fatto il proprio dovere. E forse non lo hanno fatto per non trovarsi a dover agire nello stesso modo nei confronti dei vari Circoli d’origine politica che ormai sono solamente dei bar, in qualche caso serviti da personale volontario perr finta, al fine di retribuirlo in nero e senza contributi.Questa fenomenologia rientra perfettamente nella “revisone” auspicata da Bagnasco. Tuttavia se si tratta di antichi conventi o monasteri, godranno di un regime fiscale d’assoluto favore, ma non in quanto edifici della Chiesa, ma in quanto immobili storico-artistici, un privilegio condiviso da grandi famiglie, banche, compagnie di assicurazione, e altri poveracci.
Non sono immobili di categoria b, per cui la rivalutazione delle rendite catastali li colpira’, mentre risparmiera’ le cliniche e case di riposo private “laiche (ce ne sono, specialmente al Sud), i cosiddetti “diplomifici”, le cappelle gentilizie delle grandi famiglie, i magazzini sotterranei del grande commercio alimentare e vinicolo, e altri “bisognosi”.
Per fortuna risparmiera’ anche le scuole materne private. Spero che converrai che questo sia un bene, considerando la carenza di scuole materne pubbliche.
Saluti.
“in quanto immobili storico-artistici, un privilegio condiviso da grandi famiglie, banche, compagnie di assicurazione, e altri poveracci.”
Appunto, come hai detto bene, un privilegio condiviso. Due parole chiave, privilegio E condiviso, così deve essere per reggere la “struttura”. Una struttura che NON è equa.
Per Cesare b
“Per fortuna risparmiera’ anche le scuole materne private. Spero che converrai che questo sia un bene, considerando la carenza di scuole materne pubbliche.”
Se lo stato italiano la smettesse di regalare soldi alla chiesa lo sai quante scuole materne pubbliche potrebbe aprire?
Moltissime e senza ringraziare nessuno con i nostri soldi, quello che tu consideri un vanto (della chiesa) e solo parassitaggio.
Nessuna mediazione. O pagano come gli altri o confisca dei beni.
I soliti messaggi mafiosi lanciati dalla chiesa e dai suoi accoliti. Quella di bagnasco è semplicemente una finta per guadagnare tempo: per la serie, facciamo una commissione, studiamo il problema e poi si vedrà. Ipocrisia allo stato puro.
Io ho visto e toccato con mano alcuni “casi” isolati!
Che poi quelle realtà siano fatte di brava gewnte che i soldi risparimati li usi peri poveri o similia, poco importa!
La verità è che non c’è chiarezza e nella mancanza di chiarezza c’è posto nache per il lazzarone e il faccendiere.
Si faccia un censimento chiaro, si guardi bene caso per caso e dove c’è da pagare SI PAGHI! Sono certo che se faranno così ne salteranno fuori parecchie di situazioni irregolari!!!!
Consimento Chiaro??? :shcok:
Qualcuno ci ha provato per ben 2 anni consecutivamente, e ci e’ diventato matto!! 😉
http://www.controlacrisi.org/notizia/Economia/2011/12/9/17996-se-dio-pagasse-lici/
Cardinal Bagnasco: “La è disposta a fare la sua parte pagando l’ICI, in cambio chiediamo solo il passaggio dall’attuale 8 al 18×1000”
O la deportazione di Atei, omosessuali, Radicali nei campi di concentramento!
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/12/09/chiesa-e-ici-quellesenzione-che-vale-miliardi/
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/12/09/chiesa-e-ici-quellesenzione-che-vale-miliardi/
Io leggo solo intento polemico:
il fatto che la cosa sia denunciata da un giornale solo implica che quella cosa sia a prescindere errata?
E poi ci risiamo con la generalizzazione indebita: mi chiederei, come mai né Tele ton né le ONLUS né gli altri si son lamentati?
Presentati gli emendamenti radicali alla manovra…
http://www.radicali.it/comunicati/20111209/emendamenti-radicali-alla-manovra-28-miliardi-di-equit-risparmi-trasparenza
C’e’ un capitolo interamente riguardante la CCAR, ossia:
-Pagamento dell’ICI negli immobili adibiti a attività commerciali perché “tutti facciano la loro parte”, come affermato il 20 agosto dal Cardinal Bagnasco a proposito di evasione fiscale.
-Abolizione di tutte le esenzioni fiscali e tributarie di cui gode la Chiesa cattolica.
-Vendita alla Chiesa degli edifici di culto ora in proprietà -e pesanti sulle casse- dello Stato.
Certo che bagnasco,bertone,lupi e tantissimi altri hanno LA FACCIA COME IL DERETANO! Vergognatevi IPOCRITI!
A bagnasco ! Guarda che le abitazioni private non hanno fine commerciale eppure pagano l’ICI.
Se la paghiamo noi cittadini, la pagano tutti, anche le chiese, i circoli arci, i partiti ecc. ecc.
Senza distinzioni e senza trattare perchè sulla materia fiscale non è previsto nemmeno il referendum.
Ma Paul: Grande! Solo se atei,omosessuali e radicali verrano deportati nei campi di concentramento la chiesa pagherà tutte le tasse. Cavolo NESSUNO CI AVEVA PENSATO! Che la chiesa faccia subito delle retate per prendere atei,omosessuali e radicali e deportarli così pagherà subito tutte le tasse!
Io so solo che il vescovone intrallazzone della mia miserabile cittadina sarda si è rifatto la sua “umile” magione con giardino interno a spese dello Stato.
Gli inquilini delle catapecchie ex-IACP, invece, non possono alzare il telefono e ottenere tamburo battente i soldi per fare lo stesso. Per loro, cinghia (in faccia).
QUESTA è la differenza.