La manovra economica del governo Monti, che comprende numerosi ministri già dirigenti cattolici, ha esentato le proprietà ecclesiastiche a destinazione commerciale dalla rivalutazione delle rendite catastali. Lo rivela un articolo di Eugenio Bruno e Marco Mobili pubblicato dal Sole 24 Ore. Il mancato introito per le casse pubbliche derivante dalla decisione ammonterebbe, sostengono gli autori, a circa quattrocento milioni di euro.
Raffaele Carcano
Gli immobili di classe (catastale) b sono;
B/1 collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari, caserme.
B/2 case di cura ed ospedali
B/4 uffici pubblici
B/5 scuole, laboratori scientifici
B/7 cappelle e oratori non destinati all’esercizio pubblico del culto
B/8 magazzini sotterranei per deposito di derrate
Quindi non e’ un privilegio accordato unicamente alla Chiesa.
NON E’ VERO che “Il Sole 24 Ore” quantifichi in 400 milioni il mancato introito per lo Stato per questa particolare voce, ma scrive, anzi, che non e’ possibile quantificarlo. E credo che sia parecchio modesto, perche’ non vedo quanto “sangue” si potrebbe trarre da “rape” (fiscalmente parlando) come ospedali, case di cura, orfanotrofi, ricoveri e ospizi.
Un po’ di buona fede (nel senso civilistico del termine), ogni tanto …
Saluti.
Fiscalmente parlando non si dovrebbe nemmeno estrarre sangue dal bilocale nel quale molti hanno investito i risparmi di una vita… Eppure si fa, e non solo in Italia. Sulla proprietà si paga una tassa, al di là che sia commerciale o meno: non so tu in casa tua, ma di solito nelle abitazioni non si svolge attività commerciale, e nemmeno di culto (anche se molti potrebbero pensare a sistemare un altarino ad uso di culto per i conoscenti, come si dice, fatta la legge gabbato lu santu..). Sarebbe abbastanza semplice: la Chiesa paga la sua bella ICI, e poi la mette tra le voci di spesa della propria contabilità, liberissima di aumentare lievemente i prezzi per coprire la spesa. Se poi alla fine dei conti, mettiamo un miliardo di introito, la Chiesa dovesse avanzare duecento milioni, e dato che le facilitazioni e i contributi che le provengono sono dei contribuenti italiani, sarà ovvio che come non profit questi soldi ritornino a essere investiti in Italia, e non vadano a foraggiare lo stato estero del Vaticano.
“Quindi non e’ un privilegio accordato unicamente alla Chiesa.”
già
perche’ ce ne sono tante di organizzazioni con reti di cliniche, convitti, ospizi, educandati
la riprova: quante voci oltre la Chiesa cattolica si sono levate per protestare contro l’eliminazione dell’esenzione dall’ICI?
nessuna
Cliniche e case di riposo private (non ecclesiastiche) ne esistono eccome. Ed anche le scuole di questo genere non mancano. Le cappelle non destinate al pubblico esercizio del culto riguardano in genere famiglie d’ascendenza nobiliare (o di recente ricchezza che ne hanno acquistato i beni), comunque non rendono una cicca. i depositi sotterranei per le derrate riguardano imprenditori dell’agricoltura e del commercio. Collegi e educandati sono scomparsi o in via di sparizione. Gli “ospizi” servono per soggetti svantaggiati. I seminari e i conventi di solito sono in immobili storico-artistici soggetti a un regime fiscale particolarmente favorevole (a chiunque appartengano).
NON E’ VERO che la Chiesa abbia protestato per difendere quanti, eventualmente, anche nel suo seno, abusavano dell’esenzione dall’ ICI destinata ad attivita’ di culto, istruzione o beneficenza per applicarla ad attivita’ prettamente commerciali.
Persino in questo sito se ne prende atto.
Saluti.
Invece si salutare porta le prove di quello che dici.
Anche casa nostra “rende una cicca”. Le proprietà immobiliari vanno tutte tassate, indipendentemente dall’uso, in quanto proprietà. E la proprietà è comunque una forma di investimento.
ma Cesare, non dire fregnacce, lo sai quanto guadagnano gli ospedali cattolici? Molto piu’ dell’abitazione principale di noi poveri fessi. E gli altri comincino ad aumentare le rette per pagare l’ici, se noi li troviamo che li trovino pure loro.
Cesare ma credi che la favoletta dei collegi e convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari,case di cura ed ospedali della chiesa destinata ai bisognosi possa fare colpo qui?
Cito dall’articolo:
“Secondo l’Anci, a dati 2007 (quando esisteva ancora l’Ici prima casa che da gennaio tornerà come Imu, ndr), l’esenzione vale 400 milioni. “
Insomma, dal governo del delinquente siamo passati al governo dei delinquenti: garzie Napolitano!
Il commento perfetto! 🙁
Che strano, a questo hanno pensato e a quell’altro no. Una curiosa settorialità solo casualmente favorevole a… a chi?
hanno esentato le proprietà immobiliari del piu’ grande immobiliarista d’Italia?
altro che conflitti di interessi di Berlusconi!
qua continuano ad aggrapparsi svergognatamente dal fatto che la Chiesa “fa benecifenza”. Sarebbe ora di far valere i nostri diritti, visto che tutti noi facciamo beneficenza con l’8×1000.
Si, facciamo beneficienza proprio alla Chiesa che “gestisce” ciò che accumula per il proprio interesse. Sono 2000 anni che turlupina il volgo con l’eccezione di qualche pensietro isolato.
che balla questa faccenda leggenda metropolitana dell’altarino che esenterebbe gli enti commerciali dall’ICI: Tutto l’immobile deve essere utilizzato per lo svolgimento dell’attività esente. È falso, ad esempio, che se in un albergo c’è una cappellina, tutto l’immobile diventa esente. È vero anzi il contrario. Tutto l’albergo (compresa la cappellina che di per sé sarebbe esente) deve pagare l’Ici
senti cocco, tutti i commercialisti conoscono la storia infinita dell’esenzione ici.
Una legge che ha portato un infinito contenzioso, visto che i cristicoli non volevano pagare sugli immobili su cui facevano attività commerciale, travestendosi da non profit.
E la legge allo stato dell’arte, con le modifiche introdotte da bersani, e’ fatta apposta per favorire il contenzioso, scritta in maniera canina.
E il contenzioso purtroppo sembra essere a sfavore dei comuni, quindi ci vuole una legge che dica con chiarezza che quando c’e’ l’attività commerciale, ci deve essere il pagamento
dell’ici.
quello che scrive Goethe lo, puoi trovare in bocca all’avvocato della curia milanese,
quindi mi pare una fonte non sospetta, visto che parla “contro” i propri interessi
peccato che infinite prove documentate e processi dimostrino l’esatto contrario…..
@ il parroco di Funo
@ Goethe
Bene, e allora quale è il motivo di discussione?
Se la Chiesa fosse convinta di questo (che è esattamente quello che chiedono i laici) non ci sarebbe motivo di conyendere.
Dove le attività sono svolte a pagamento si pagano le tasse.
Punto e basta.
due link:
http://www.repubblica.it/economia/2011/12/10/news/chi_non_paga_l_ici-26368886/
http://www.ilfattoquotidiano.it/tag/liviadotti/
Toh, parla di leggende metropolitane chi basa tutta la sua impalacatura su leggende beduine.
Ops, prova a cliccare la faccina incredula: D:
Vengono tassati i poveri pensionati e la Chiesa miliardaria no. Spero che i pensionati riescano a vedere obbiettivamente queste differenze e prendere le dovute distanze dalla Chiesa. L’UAAR farà certamente la sua parte per informare le persone anziane da questa truffa di Stato.
qualcuno vuole scommettere con me che tutta questa gran “disponibilità” di bagnasco o bertone si concluderà con qualche spicciolo ai comuni per gettare fumo negli occhi? sono campioni nel rigirar le frittate, le istituzioni nel prenderle in faccia con un bel sorriso per rigettarle sui soliti polli che devono pagare; oltretutto la questione è controversa perchè la normativa è talmente fumosa che si presta alle più svariate interpretazioni, la formula “ad uso non esclusivamente commerciale” che vuol dire? è un pasticcio fatto apposta per favorire l’evasione, che appunto continuerà imperterrita, almeno che…non si cambi la legge, ma i tempi saranno lunghi quanto cambiare la 222/85 dell’8xmille 🙁
Si può essere daccordo ad occhi chiusi che qualsiasi ingiustizia, qualsiasi male sociale trovino la loro fonte benedetta proprio negli uomini di dio. Cioè in esseri furbi nella conoscenza della teodicea e dogmatica morale.
quindi per non pagare l’ici dovremmo fondare una nostra religione e mettere un altarino in casa?
No, dovremmo essere pappa e ciccia con chi stabilisce le leggi fiscali.
Secondo me l’interpretazione più semplice è che il governo non si è posto la questione…
Trovata su twitter : ” la chiesa è obbligata dalla carità, quindi paga l’ici e tutte le tasse” Qualche cattolico stupido ha pensato che pagare le tasse sia “la carità” non hanno capito che la carità deve essere un aiuto spontaneo non un obbligo.
Per questo sono cattolici per dimostrare che “per essere accettati nel grembo della chiesa” , bisogna aver perduto un pezzo di cervello.
un pezzo? No! Tutto completamente. Non c’è speranza di razionale ragionamento. Un loro santo pazzo infatti ha scritto: L’amore (Charitas) tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Anche che te lo mettano in c… nolente.
Scrive “don” Mauri su “la bottega del vasaio” in un lungo articolo : ” il problema dell’esenzione dell’ICI alla Chiesa cattolica non è altro che un pretesto per attaccare quest’ultima ed è portato avanti con un accecamento pari solo all’odio per chi da due millenni proclama incessantemente Gesù Cristo al mondo intero.”
Peccato che ha dimenticato che Gesù ha detto : “date a Cesare quello che èdi Cesare” ( Mt. 22.21) – “Dà a chi ti chiede” ( Mt. 5.42) e così si risparmiava la fatica di scrivere e avrebbe fatto un pò di “carità” senza trovare scuse per evitare.
“Legano gravi carichi e li mettono sulle spalle degli uomini, ma essi stessi non li vogliono muovere neppure col dito. “ (Mt.23.4)
Diceva Tolstoj:”I preti sono disposti a tutto, perfino a morire, ma non a scendere dalle vostre spalle!”
@Paolo
Tra le tante letture di Tolstoj non ho incrociato una preposizione del genere.
Potresti darmi il riferimento?
Il clero non ragiona. Identifica l’odio con la sete di GIUSTIZIA. I preti sono i primi blasfemi di una GIUSTIZIA che essi dicono di conoscere.
come volevasi dimostrare! 🙁
Giuseppe Dalla Torre: l’esenzione è vantaggiosa anche per lo Stato visto che serve a gestire «tutti servizi di alta rilevanza sociale che lo Stato non è in grado di gestire».
Possiamo fare un esperimento…
Con lo stesso identico motivo, Paola Concia (PD) + altri 20 esponenti dello stesso partito, presenteranno una mozione rivolta a far pagare l’ICI agli immobili destinati ad uso commerciale della Chiesa…Con uno sconto del 70%.
Ieri la Concia dalla sua bacheca FB ha dichiarato:
“Il Cardinale Bagnasco apre alla possibilità che la Chiesa paghi l’ICI. Bene, andiamo avanti con la Mozione ;-)”
Gli ho direttamente chiesto se aspettavano l’ordine ed il via libera di Bagnasco per presentare la mozione. 😯
Condivido tutti i commenti.
Un miracolo ? Il professorone non ci ha pensato ?