Ici sulle proprietà ecclesiastiche commerciali: l’appello di MicroMega oltre 117.000 firme

L’appello di MicroMega che chiede di abolire l’esenzione Ici sulle proprietà ecclesiastiche a uso “non esclusivamente commerciale” ha raggiunto la ragguardevole cifra di 117.565 sottoscrittori. L’UAAR invita i soci e i simpatizzanti che ancora non l’avessero fatto ad aggiungere la loro firma.

L’associazione

96 commenti

Roberto Grendene

I gerarchi della Chiesa precisano sempre che le agevolazionivalgono per tutto il mondo no-profit

curiosamente nessuna voce del no-profit ha protestato contro la proposta di assoggettare ad ICI proprietà adibite ad attività commerciale, anche parziale

sarà mica che solo la Chiesa possiede immobili in cui si pagano lautamente servizi (reti di cliniche, ospizi, convitti, studentati, cinema ecc.) ?

teologo cattolico

se qualcuno postasse la legge in cui si afferma che vi è una esenzione per le proprietà ecclesiastiche della Chiesa cattolica, avrebbe senso anceh chiederne l’abolizione. a che ne so, l’ICI è una tassa su immobili e l’esenzione riguarda la tipologia degli immobili, non al tipologia del proprietario. Posso sbagliarmi e spero di imparare qualcosa nella falsificazione di questa mia opinione

http://www.dossier.net/guida/immobili05.htm

Barbara R.

Firmato!
Inoltre ritengoche debba essere abolito il Concordato tra stato Vaticano e stato italiano,fonte di ulteriori previlegi.

Paul Manoni

Quella sul pagamento dell’ICI da parte della Chiesa e’ come la salita di una collina….
Quella sull’abrogazione del sistema dell’8×1000 e’ una scalata di un monte dell’appennino…
L’abolizione del Concordato e’ l’EVEREST! 😯
Magari fosse semplice e magari fosse una richiesta accoglibile con un semplice appello di Micromega! 😉

Barbara R.

Ne sono consapevole ma è sempre ora e tempo che la gente si svegli,si renda consapevole di ciò che non và ed inizi a farsi sentire….

Lorenzo Galoppini

Allora almeno l’8×1000 non dovrebbe essere così difficile toglierlo: i monti dell’Appennino sono alla portata di tutti, anch’io ne ho scalati diversi.. 😉

Valerio

L’everest è stato scalato, più e più volte.
Non si credeva che l’uomo potesse arrivare a più di un centinaio di metri di profondità, e ci è arrivato addirittura in apnea.

Markus

Non solo…

Ma perchè le abitazioni private sono attività commerciali ?

Cominciassero a sganciare soldi e basta.

firestarter

ho visto anche la firma del parroco di funo che ha firmato solo per poter scrivere il solito commento ossessivo “non e’ vero che la chiesa non paga l’ici sulle attivita’ commerciali”

il parroco di Funo

ehhhhh, la verità, questa ossessione!

ma voi sapete bene come sbarazzarvene

Batrakos

Insomma, Parroco, secondo te è giusto che la Chiesa non paghi l’Ici sui luoghi non esclusivamente di culto? Ovvero, che in un albergo basta una cappella con una messa ogni tanto e tutto l’albergo non paga l’Ici?
Se non sono male informato, a me pare squallido…

firestarter

certo mentitore, ancora aspetto la verita’ sugli ultrasettantenni danesi. Chi e’ abituato a pontificare dal pulpito non puo’ apprezzare il valore dell’evidenza

FSMosconi

@Parroco

ehhhhh, la verità, questa ossessione!

Scommetto che non hai letto il libro più famoso si Eco, nevvero?

firestarter

il parroco semplicemente non si rende dell’ironia di certe affermazioni in quanto fatte da un prete. E’ come quando bagnasco parla di equita’ o ratzingher di giustizia sociale.

firestarter

scusa prete, ti faccio una domanda visto che sembri un esperto: mia nonna ha ricevuto in regalo dal prete locale una statua della vergine maria che e’ stata appositamente collocata in giardino. Pensi che mia nonna debba pagare l’ici sulla casa o no?

Sandra

Non capisce nemmeno la differenza tra una petizione e un blog… Visto che c’era poteva anche scrivere la sua imperdibile e impagabile uscita sul welfare danese, la ricopio, nel caso qualcuno voglia valutare lo spessore delle affermazioni di don Alberto:

il parroco di Funo scrive:
13 ottobre 2011 alle 17:52
Danimarca?

quello stato che a 70 anni sospende l’assistenza medica gratuita?

wow!

Southsun

@ parroco.

Voi siete 2000 anni che della verità ne fate strame e carne di porco.

Ma con Internet avete poco da nascondere e falsificare, caro.

nightshade90

noi le paghiamo, ma molto evidentemente la chiesa si fà fare le leggi apposite per non pagarle.

fab

Hai usato i soggetti a rovescio, Aluccio; d’altronde, qualcosa a rovescio devi sempre fare, in modo da distinguerti per perfetto cattolico.

FSMosconi

Ma allora usare il sofisma Tu Quoque è un vizietto di tutti i troll! 🙄 🙄 🙄

Alecattolico

Con quale faccia i Massoni di Micro Mega chiedono che laChiesa che agisce alla luce del sole,se qualcuno si scaglia contro il segreto confessionalem deve sapere che anche gli avvocati sono tenuti al segreto professionale,se un fedele si confessa ,moltoprobabilmente ha fede,piaccia o no chi commette un assassinio e si confessa avr comePenitenza la recita del SantoRosario,invece lo stato lo condannerebbe a 15 anni,come minimo

Alecattolico

L’idea che basti pentirsi per essere assolti non vi piace perchvoi ateinon siete capaci di pentirvi delle vostre nefandezze,anche quando fate del bene lo fate per essere ammirati,invidiati da altre persone,voi non sietebuoni ma ipocriti.

nightshade90

che curiosità, tutto quello che hai appena detto vale 10 volte di più per i credenti che per gli atei, 100 volte di più per i cattolici e INFINITE VOLTE DI PIU’ per te. curioso come funzioni la proiezione, vero? 😉

FSMosconi

@aletroll

Peccato che il Segreto Professionale possa essere violato quando c’è di mezzo la rilevanza penale.

,piaccia o no chi commette un assassinio e si confessa avr� comePenitenza la recita del SantoRosario,invece lo stato lo condannerebbe a 15 anni,come minimo

Hai un concetto di giustizia assolutamente fuori dal mondo: l’equità si misura in base alla clemenza della pena per scala discendente?
Dici che l’assassinio vale quanto un rosario? Sei disumano…

L’idea che basti pentirsi per essere assolti non vi piace perch�voi ateinon siete capaci di pentirvi delle vostre nefandezze,anche quando fate del bene lo fate per essere ammirati,invidiati da altre persone,voi non sietebuoni ma ipocriti.

Hai bisogno di uno bravo. Temo tu stia usando il meccanismo della Proiezione. Ma anche fosse, visto che non mi susciti alcuna pietà, mi limiterò a non guardare lo schifo (見ざる Mizaru)…

FSMosconi

@aletroll

E ad ogni modo fatti vedere da uno bravo. Questa ossessione compulsiva per la massoneria non fa mica bene. E allo stesso modo fare l’apologia della chiesa-che-agisce-alla-luce-del-sole mentre subito dopo si smentisce con l’apologia del segreto confessionale rivela delle tare nella comprensione dei propri discorsi mica da poco…

fab

Fidati, Aluccio, anche se tu invidi la nostra normalità non è che ci sentiamo meglio.
E una professione, per essere tale, deve almeno rendere un servizio, mentre i preti fanno soltanto danni.

Southsun

@ Ale.

Povero cattotrojone, ma torna in sacrestia a baciare il cordone a chi ti “allatta”!

Mai viste tante minchiate sgrammaticate messe in fila in un unico post.

mirko

Bè preferisco andare all’inferno nella mia ipocrisia che essere santificato dal potere che tu pedissecuamente ti costringe a genuffletterti incosapevolemente.
Personalmente consiglierei sempre di leggersi il vangelo come sta scritto invece di affidarsi ai primi pretozzi che passano!

Verificare e fare chiarezza sull’ICI dovrebbe essere una cosa naturale e non dare scandalo, altrimenti forse qualcosa che si nasconde c’è!

Prova a ragionarci un attimo prima di scagliarti a difesa della chiesa senza ragionare!

Alfonso

Le chiese, le parrocchie sono vere e proprie attività commerciali e devono essere tassate! Ricordo tempo fa il commento in questo blog di tale Don Alberto il quale affermò che a fine anno nella sua “parrocchia di campagna” gli AVANZAVANO 44mila euro e che con quei soldi averebbe fatto un parcheggio per la sua chiesa. Qualcuno ricorda, o meglio può ricuperare quel post?

ps. provo a cercarlo anche io, ma col pc sono proprio una frana!
Sandra se ci sei batti un colpo, questo è pane per i tuoi denti!

Bruno Rapallo, apostata e ateo

.. ho appena firmato, inviando il testo che segue (anche se di una parte di quello che ho scritto non sono troppo convinto: voglio proprio vedere se Monti riesce a comportarsi da cattolico con senso laico dello Stato, ma non si sa mai, … spero che mi stupisca …)

Gentile Presidente Monti,
come cittadino/tecnico onesto che per tutta la vita ha pagato regolarmente le tasse e negli ultimi 20 anni ha svolto (e svolge tuttora) attività di supporto tecnico gratuito a favore di Associazioni ambientaliste e da 4 anni anche dell’Amministrazione Comunale della propria Città, le chiedo di prendere in seria considerazione le stime documentate dall’UAAR sul sito http://www.icostidellachiesa.it/ ; suppongo che gli specialisti del suo Governo abbiano gli strumenti per verificare quanto siano realistici i pesanti costi annuali riportati nel sito e per valutare se e in quale misura si tratti di indebiti privilegi o elusione o evasione fiscale, nel qual caso, avendo Ella ripetutamente fatto appello all’EQUITA’ delle durissime misure del suo Governo, mi auguro che da cattolico intellettualmente onesto e con senso laico dello Stato voglia essere coerente con se stesso e far partecipare allo sforzo comune di salvataggio dell’Italia anche la Chiesa Cattolica, il Vaticano e/o le varie strutture con attività non solo assistenziali ma prevalentemente commerciali in Italia che a tali Istituzioni facessero capo.
La mia richiesta vale anche per tutte le altre confessioni religiose che si trovassero in situazioni analoghe di indebito privilegio nel nostro Paese.
Grazie e molti auguri per il suo difficile compito.

enrico

“La mia richiesta vale anche per tutte le altre confessioni religiose che si trovassero in situazioni analoghe di indebito privilegio nel nostro Paese”…..

Oppure qualche organizzazione non governativa..a caso.

enrico

“La verità è che non dovrebbe esserci problema ad approvare un emendamento semplice semplice, più volte proposto in passato: esenzioni come quella dall’Ici dovrebbero essere riservate esclusivamente a luoghi come chiese, santuari, sedi di diocesi, parrocchie, biblioteche e centri di accoglienza. Stop”

Il suo amico è mal informato.
La situazione è già questa.
Non so di cosa si lagni Filippo Facci.
Se poi vi sono situazioni diverse…ovvero strutture che nominalmente sono altro da ciò che praticamente fanno, sono illeciti.

Lorenzo Galoppini

120154 alle 21:05

Una piccola boccata d’aria fresca…

Il vantaggio del bosco.

Anche questa “bestia” é stata fermata.
La Chiesa cattolica cavalcando la tigre la sta addomesticando.
Salutatemi i radicali e gli altri seminatori di zizzania!

whichgood

Firmato. Ha firmato anche mia moglie, mia nonna e 6 vecchietti del mio condominio che hanno capito (grazie alla mia modesta spiegazione) che se vogliono aiutare le nuove generazioni abbattere i privilegi della Chiesa è la via maestra. Mi hanno ringraziato e promesso che non lasceranno neanche un euro in più in chiesa, piuttosto ci sono tante altre associazione benefiche (vere) di aiuto umanitario.

whichgood

Firmato. Ha firmato anche mia moglie, mia nonna e 6 vecchietti del mio condominio che hanno capito (grazie alla mia modesta spiegazione) che per aiutare le nuove generazioni abbattere i privilegi della Chiesa è la via maestra. Mi hanno ringraziato e promesso che non lasceranno neanche un euro in più in chiesa, piuttosto ci sono tante altre associazioni benefiche (vere) di aiuto umanitario.

Alecattolico

Un magistrato non pu obbligareun prete a violare la coofessioneleggete invece di inventare fandonie,siete ,in particolare tu esaltato.

FSMosconi

Tu hai paragonato il segreto confessionale con quello professionale. Se il paragone è esatto allora dimmi perché non dovrebbe visto che con quello professionale può.

in particolare tu esaltato.

Stai calmo, e non prendertela troppo con te stesso. va be’ che è vero, l’hai detta giusta: sei un esaltato. Ma non sbraitare troppo, non ti fa mica bene…

fab

Non a caso la legislazione italiana è da medioevo. Ah, Aluccio, continua a non usare il tasto “rispondi”, così dimostri ancora meglio i tuoi pazzeschi problemi cognitivi.

manimal

“Un magistrato non pu� obbligareun prete a violare la coofessione”

uno dei tanti esempi degli ingiusti privilegi dati alla “religione di stato”.

enrico

decreto legislativo n. 504/1992

l’esenzione riguarda tutti gli immobili utilizzati da un “ente non commerciale” e destinati “esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive”

Il proprietario dell’immobile deve essere un “ente non commerciale”, ossia non deve avere per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività economica. Dunque tutti gli enti pubblici e gli enti privati quali:
associazioni di promozione sociale
le organizzazioni di volontariato
le organizzazioni non governative
le associazioni sportive dilettantistiche
tutti gli enti che acquisiscono la qualità fiscale di Onlus

l’immobile deve essere destinato “esclusivamente” allo svolgimento di una o più tra le otto attività di rilevante valore sociale individuate dalla legge

—————————————————————————————————-

Prime considerazioni:
Perchè dunque si parla esclusivamente di privilegi della Chiesa o del Vaticano?…mistero della fede laicista, tuttavia per correttezza d’ informazione coloro che qui affermano di essersi prodigati a informare vicini, parenti mogli e quant’altro potrebbero almeno spiegare la questione in modo più esaustivo.

L’intervento spero almeno giovi al signor Batrakos per evitare di ripetere in futuro che basti una cappelletta..poichè il problema è affatto centrato su cappella sì cappella no ma sul tipo di struttura ricettiva caso mai.

Di tutta evidenza che possano esistere situazioni irregolari, ovvero strutture che nominalmente svolgono una funzione ma di fatto non sono strutture ricettive ma alberghiere.
Per queste situazioni bastano e avanzano controlli e far applicare le leggi vigenti.

Batrakos

Non ho ben capito; vediamo in pratica.

La Chiesa, o qualche ente ad essa afferente cioè un ente ‘non commerciale’, detiene un albergo, dove costruisce una cappelletta in cui svolge anche saltuariamente attività di culto, ma la ragion prima di quel posto (albergo) resta il guadagno e dunque il commercio .
Lo deve pagare o no l’Ici?
Credo che la legge -e credo che sia questo il punto centrale- consenta di non pagare l’Ici, anche se l’ente non commerciale svolge in realtà un’attività precipuamente commerciale.

Per quel che riguarda circoli arci e gruppi di dopolavoro che all’interno hanno anche un bar (dove, per esperienza di circoli arci, solitamente i baristi pagano un affitto, oppure, in casi più rari, possono essere stipendiati con un fisso mensile), l’attività non è precipuamente economica, visto che i soci tesserati devono poter avere il diritto di non consumare nulla (e addirittura portare e consumare, se vogliono, da mangiare e da bere dall’esterno), ed ugualmente poter usufruire dei servizi del circolo stesso (carte, bocce, internet, sala per organizzare feste e cene su prenotazione); almeno all’arci dove sono tesserato io (e negli altri della mia cittadina), funziona così.

Dunque, da una parte abbiamo una struttura prevalentemente economica, l’albergo delle suore, che non paga l’Ici ricorrendo all’escamotage del culto e al fatto che sia di proprietà di un ente definito non commerciale ma che sta facendo del commercio la ragion prima di quel posto; per i circoli viceversa abbiamo correttamente la natura non precipuamente economica, visto che la consumazione non è mai obbligatoria, ma lo è la tessera associativa.

Se ho capito bene, consegue che non sembra molto giusto e che dunque non mi sono sbagliato di tanto; se ho capito male mi scuso.

enrico

@ Batrakos

Rapidamente.
Un albergo gestito da qualsivoglia ente ecclesiastico non è esente anche ci fosse una cappelletta.
Una struttura ricettiva, ad esempio per studentesse o pellegrini, è esente anche senza cappelletta.
Non è la cappelletta a fare la differenza bensì la finalità della struttura.
Entrambe svolgono una prestazione a pagamento ma si tratta di strutture diverse.
Se una struttura nominalmente ricettiva opera da albergo, ovvero non affitta camere alle categorie previste ma ad altri, si tratta di un illecito.
Possono esserci illeciti ma il problema è in questo caso diverso.

Poi si può decidere di mutare la legge e far pagare a tutti, e sempre l’ICI..ma non è un problema che coinvolgerebbe esclusivamente la Chiesa ma tutte le associazioni non a fini di lucro.

Batrakos

E allora, scusa, ma perchè una struttura ricettiva a pagamento non sarebbe un ente precipuamente commerciale?
Quali sono i parametri che stabiliscono la natura non esclusivamente commerciale?
Il costo della retta?
Sulla cappella…io non so, mi pare strano che Bagnasco allora non abbia detto nulla, ma si sia mostrato disponibile (non a punire l’illecito, ma a rivedere la legge); oppure sono male informato anche qua.

enrico

@ Batrakos

Mi pare semplice.
Lei ha portato l’esempio del bar dell’ ARCI (a parte il dato che finite le partite di calcetto ci bevevo e nessuno di noi era socio).
In tal bar le consumazioni sono affatto gratuite ma viene considerato come una attività che svolge un ruolo sociale.
Allo stesso modo una struttura ricettiva per studenti e studentesse, un ricovero per pellegrini etc etc.
Ha presente le agevolazioni fiscali delle coop?
Qual è la differenza rispetto ad un normale negozio, commercialmente parlando, se ragiona in questo modo.
La rimando all’intervento postato qui sopra da Bruno Rapallo ripreso da un articolo di Filippo Facci…che ironizza, come fate voi qui, ma forse ignora che la situazione è già quella che lui vorrebbe fosse..ovvero

“La verità è che non dovrebbe esserci problema ad approvare un emendamento semplice semplice, più volte proposto in passato: esenzioni come quella dall’Ici dovrebbero essere riservate esclusivamente a luoghi come chiese, santuari, sedi di diocesi, parrocchie, biblioteche e centri di accoglienza. Stop”

Chi è esente secondo la legge?

Ripetiamo

“attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive”

Filippo Facci…ma che sta a dire?

enrico

Altra considerazione…
E’ di tutta evidenza che alterare la situazione esistente, per carità tutto si può mutare, non avrebbe un impatto esclusivamente sulla Chiesa ma anche su tutte le altre realtà sopracitate, che specie le più piccole potrebbero soccombere…

o potrebbe portare

semplicemente ad aumentare il costo della prestazione…sull’utente

o

Semplicemente a tagliare qualche posto di lavoro

Che poi non ha effettivamente una gran importanza vista la florida situazione italica…….

fab

Primo: serve altro che il pagamento di un’ICI per far chiudere un’impresa.
Secondo: se anche questi falliscono a beneficio di qualcuno che sa stare sul mercato, e magari non è infarcito di ideologia, è soltanto un bene.

Goethe

Sono d’accordo, tuttavia mi consta che su detti beni produttivi gli enti ecclesiastici debbano già pagare l’ICI e quindi non é necessaria alcuna ulteriore previsione ormativa. Se ve ne siano che benché tenuti non la pagano vanno perseguiti come qualsivoglia contribuente non adempiente. Per contro non sono d’accordo di introdurre l’imposizione qualora si tratti di beni non produttivi posseduti da enti ecclesiastici afferenti al terzo settore. Se i membri dell’associazione e affini sono in grado di avere la maggioranza democratica potranno mutare la normativa e stabilire che gli enti ecclesiastici debbano pagare l’imposta fondiaria anche per gli edifici di culto e assimilati (ad esempiola basilica di San Marco a Venzia, la torre di Pisa, il campanile di Giotto a Firenze) o se non in grado di pagare demolire detti edifici per costruire al loro posto degli immobili produttivi, uffici, abitazioni di lusso ecc.

Emanuele

Scusate, ma se la chiesa sostiene di pagare già l’ICI per le attività non esclusivamente commerciali, dove é il problema a mettere una legge che lo ricordi? A rigor di logica dovrebbero essere indifferenti ad un eventualelegge che ribadisce la cosa……oppure hanno la coda di paglia?

crebs

Ho cliccato sul nome di alecattolico per vedere il suo sito.
Il mio browser ha aperto una finestra con questa scritta:

Ci si sta autenticando sul sito “pongle.it” con nome utente “Alessandrofaa” ma il sito non richiede autenticazione. Potrebbe trattarsi di un tentativo di truffa.
“pongle.it” è il sito che si desidera visitare?

Qualcuno sa cosa significa e i rischi (per il computer) che si corrono?

calogero

solo per scetticismo;: quanti uaarini o non credenti avranno firmato? mi piacerevbbe saperlo.

FSMosconi

@Calogero

Fossi in te mi preoccuperei di più del numero dei credenti.. 😉

ALESSIO DI MICHELE

Magari saltasse l’ esenzione ICI ! Però non facciamo i soliti italiani, quelli che vedono l’ ICI soltanto perchè colpisce la casa (ed è meglio, per l’ italiota medio, farsi ingravidare la moglie che farsi colpire la casa): la lista delle esenzioni fiscali (vogliamo parlare delle attività commerciali che hanno una micro cappella al loro interno ? Tra l’ altro miracolate da D’ Alema: non ci sono piùi comunisti di una volta) e delle prebende che i gonnelloni si pappano va ben oltre l’ ICI, e di molto. Evitiamo che i cardinali possano dire: vi abbiamo concesso l’ ICI, ora basta e che gl’ italiani ci credano.

Cesare b

Vedo con piacere che cominciate a rendervi conto di come questa faccenda si stia rivelando una bolla di sapone.
Volevate svergognare la Chiesa, e non ci riuscite perche’ NON E’ VERO che questa SI OPPONGA alla rigorosa applicazione dell’attuale legge sull’ ICI, né a riformulazioni di essa che eliminino “zone grigie” favorevoli all’ elusione. Quanto alla vera e propria evasione, la Chiesa ripete fino alla noia che va combattuta. Nulla di simile avviene riguardo ad altre organizzazioni che gestiscono “circoli” i quali si avvalgono di facilitazioni del tutto analoghe a quelle della Chiesa, pur senza esercitare, in realta’, altra funzione che quella di bar, aperti, in teoria, (MOLTO in teoria) ai soli soci.
Ben venga, dunque, una disciplina fiscale piu’ rigorosa in questa materia. Hanno tutto da guadagnarci sia la Chiesa, in termini d’apprezzamento da parte dell’opinione pubblica (in particolare la sua Autorita’ centrale intervenuta ad infrangere possibili resistenze di realta’ periferiche), sia lo Stato, in termini di denaro. Forse, invece, qualcun altro ci rimettera’ sotto entrambi gli aspetti …
Saluti.

ser joe

Guarda che bagnasco ha solo detto che ne vuole discutere. I cittadini invece devono pagare senza discutere. Noti la ” leggera “differenza?.

whichgood

Non è proprio così, anche tu come cittadino puoi discutere quanto vuoi negli uffici di Equitalia estratri, la differena è che una volta che avrai finito di discutere dovrai pagare in ogni modo mentre Bagnasco vuole soltanto ed esclusivamente discutere.

🙂

Francesco

Per Cesare b.

“NON E’ VERO che questa SI OPPONGA alla rigorosa applicazione dell’attuale legge sull’ ICI”

Perche’ l’attuale legge fa comodo alla chiesa grazie all’integrazione del non esclusivamente commerciale, fatta oppositamente per lei, e’ ottima cosi’, anche se poi anche cosi’ hanno sempre voglia di rubare e cercano di fare i furbi i tuoi sacerdoti, ma poi cosa avrebbe potuto dire? Siamo contrari all’applicazione rigorosa, ripeto far di necessita’ virtu’, come fai tu adesso.

FSMosconi

@Cesare

Stai applicando il quattordicesimo stratagemma dell’Arte di Ottenere Ragione. Ti devo spiegare in che consiste o hai letto il libro in questione? 🙄

Batrakos

Cesare B.

Se, riguardo all’arci, un circolo è solo bar interno, ciò è inadempienza dei consiglieri e alle successive elezioni si possono votare differenti consiglieri, o con lo stesso consiglio inadempiente, portare proteste e proposte alle assemblee dei soci, proposte che i consiglieri sono costretti a tenere in considerazione.
Come in ogni organismo democratico, se la gente ha voglia di partecipare, ci sono già gli anticorpi.

Sul tuo discorso, ho scritto qualcosa alle 10,12 di stamane per evidenziare quella che mi pare essere la differenza sostanziale; se ti va, leggilo e dimmi se secondo sbaglio e dove…te lo dico senza polemica, solo per voglia di confronto.

Cesare b

In questo caso non pretendo di avere ragione. Mi limto a prevedere l’esito della faccenda, che mi sembra previsto in termini analoghi anche da alcuni di voi, con la differenza che io lo reputo altamente positivo, voi disastroso.
Precisamente.
La vera e propria evasione dell’ICi, ancorche’ commessa da ecclesiatici, sara’ stroncata da un governo formato in prevalenza da cattolici e con la benedizione del Vaticano.
Per iniziativa dello stesso governo e con la medesima benedizione la normativa sull’ ICI sara’ rivista in modo da evitare le lamentate “elusioni”, cosa che colpira’ giustamente (ed io ci avro’ particolare gusto) anche certe realta’ associative che con la Chiesa non hanno nulla a che vedere.
Tutto cio’ portera’ un po’ di soldi nelle casse dello Stato (o dei Comuni) e l’ennesima bomba propagandistica anticlericale sara’ depotenziata. Se le cose andranno cosi’ saro’ soddisfatto, sia come cittadino perche’ lo Stato incassera’ qualcosa, sia come cattolico, perche’ sara’ stato rimosso, IN COLLABORAZIONE CON LO STESSO VATICANO, un motivo in qualche misura giustificato (sebbene non senza esagerazioni) per polemizzare contro la Chiesa.
Tuttavia se le mie previsioni sono esatte, potra’ dirlo soltanto il corso degli eventi.
Saluti.

FSMosconi

@Cesare

In questo caso non pretendo di avere ragione. Mi limto a prevedere l’esito della faccenda, che mi sembra previsto in termini analoghi anche da alcuni di voi, con la differenza che io lo reputo altamente positivo, voi disastroso.

No, guarda: hai frainteso. Il titolo dello scritto si chiama l’Arte di Ottenere Ragione ma non tratta dell’eristica non dell’ottenere ragione in sé. O meglio, sì: ma unicamente nelle dispute prescindendo dalla ricerca della verità (dialettica “pura”). Non per niente il titolo originale è Eristische Dialektik – Die Kunst, Recht zu Behalten. Ad ogni modo, il quattordicesimo stratagemma è proprio quello di dichiarare vittoria anzitempo. 🙄

Francesco

Cesare b, ormai e’ stai ripetendo le stesse cose (sempre senza dimostrarle ma questo e’ tipico dei superstiziosi), abbiamo capito si chiama far di necessita’ virtu’.

Cesare b

Pero’ non ho risposto alle tue considerazioni sui circoli ARCI (e simili).
La mia opinione in proposito e’ che con i criteri che tu esponi l’esenzione rimarrebbe totale sia per essi, sia per le iniziative cattoliche, anche le piu’ discutibili. Se basta la possibilta’ che legittime autorita’ interne dell’organizzazione siano in condizione di rendere effettive le finalita’ “esentanti” disattese … campa cavallo (sia per l’ ARCI che per la Chiesa).
Se basta che i soci dell’organizzazione possano accedere gratuitamente alla struttura, il famoso, ipotetico, albergo gestito dalle suore con cappellina e’ a posto: basterebbe che la suddetta cappellina fosse aperta al pubblico. Io sarei ben piu’ rigoroso di te. Vorrei concedere l’esenzione soltanto ad attivita’ comprovate, sistematiche, regolari e significative di culto, oppure di beneficenza, oppure di cultura.
Saluti.

Batrakos

La differenza a me pare grossa e provo a renderla con un parallelismo: in un circolo -parlo solo di arci, chè il funzionamento di altri circoli non lo conosco e non vorrei dire cose che non so- non è che i non soci sono soggetti al normale regime di un bar privato, i non soci non possono consumare al bar (non so se al limite possono per il solo asporto, dovrei chiedere al nostro presidente) nè usufruire di alcun servizio del cricolo, dunque, mantenendo il parallelo e se ho ben capito il tuo discorso, potrebbero entrare solo quelli che vanno a pregare in cappella ma non chi vuole usufruire dell’albergo (dove c’è il guadagno, come nel bar del circolo), rendendo inutile l’albergo per il quale era stata costruita la cappella.
Che poi, al limite, si potrebbe del tutto scorporare il bar ci può stare (anche se un bar in un circolo è comodo per gli stessi soci, e aggiungo che un bar di un circolo ha i prezzi calmierati), ma non sono d’accordo che un circolo sia solo un bar per soci, quello succede per la meschinità di alcuni dirigenti, ma anche per l’ignavia di molti soci che nemmeno si interessano ai loro diritti.

Goethe

Voi scrivete»: in pratica, è sufficiente che all’interno dell’immobile destinato ad attività commerciale si mantenga una anche piccola struttura destinata ad attività religiose per garantire l’esenzione dall’ICI all’intero edificio

Leggo su La Stampa 12.11.2011
L’Hotel Giusti paga l’Ici
A rettifica di quanto affermato venerdì scorso a pag. 9 si precisa che l’Hotel Giusti sito in Roma e di proprietà della nostra Congregazione è un albergo a una stella che paga regolarmente l’Ici.
L’Ici viene pagata addirittura su tutto l’immobile, nonostante questo sia in parte destinato a convento e a cappella.

La nostra Congregazione, così come tantissimi altri enti ecclesiastici, non si sottrae certamente al proprio dovere tributario e anzi lo fa con senso civico in un momento di grande difficoltà del Paese.
Non chiediamo privilegi ma solo il riconoscimento della verità e il rispetto per tante attività che, diversamente, svolgiamo sottocosto o gratuitamente a favore della cittadinanza, particolarmente bisognosa in momenti di crisi come questi.
CONGR. SUORE DI SANT’ANNA

Chi scrive il falso ? i razionalisti o le suore. Grazie.

Sandra

Non ho trovato la notizia su La stampa, ma su Avvenire e Famiglia Cristiana: un link? Manca un’informazione fondamentale, quanto pagano di ICI? La palazzina è su cinque piani in via Giusti, l’ammontare del versamento è stato reso pubblico? Non conta solo il “se” ma anche il quanto. Per poi confrontare quanto paga di ICI la coppia di pensionati sul proprio appartamentino in periferia, per esempio.
Anche spuntando questo albergo, restano non pervenute le notizie sull’ICI per le altre 305 strutture religiose a Roma, esenti secondo l’elenco del Male.

Goethe

Ho letto I costi della Chiesa sperando di trovare finalmente una ricerca scientifica. Che delusione.
Mi soffermo sull’ICI. Quanto scritto non é degno di razionalisti. Nessuna fonte sceintificamente affidabile, tutti approssimativo, tutto su stime senza supporto tecnico, un mucchio di balle:il 23% del patrimonio immobiliare sarebbero più di mille milardi di euro, una rendita annua (al 3%) di 30 miliardi, da far impallidire il miliardo dello 0.8% di Mandatsteuer. Da razionalisti ci si aspettano calcoli scientificamente e razionalmente fondati, non approssimazioni velleitarie,

Sandra

Il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, ha integralmente ripubblicato ieri il suo editoriale del giorno prima nel quale definiva un «fantasma» quello dell’Ici sulla Chiesa. Mentre per il PRESIDENTE del TRIBUNALE VATICANO, Giuseppe Dalla Torre, l’ESENZIONE è VANTAGGIOSA anche per lo Stato visto che serve a gestire «tutti servizi di alta rilevanza sociale che lo Stato non è in grado di gestire».

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-08/rivalutazione-rendite-esclude-chiesa-222320.shtml?uuid=AavyeeSE

ANCIA LIBERA

ho firmato ed ho segnalato anche il sito dell’UAAR – fate altrettanto !!

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