“Nascita, unione, commiato: il diritto al rito” (video)

E’ stato pubblicato online il video integrale del convegno Nascita, unione, commiato: il diritto al rito, svoltosi presso la Sala delle Feste di Palazzo Bastogi a Firenze il 16 novembre 2011 scorso. Sono intervenuti: Mauro Romanelli (Consigliere regionale), Monica Sgherri (Presidente del Gruppo consiliare Federazione della Sinistra/Verdi), Mariella Orsi (Sociologa), Valentina Calvelli (celebrante laica, UAAR), Vera Pegna (celebrante laica, UAAR, Federazione Umanista Europea), Matteo Galletti (Filosofo), Pawel Gajewsky (Pastore Chiesa Valdese Firenze), Sergio Tamborrino (Laboratorio per la Laicità), Emanuele di Giacomo (Schegge di Cotone), Maria Grazia Campus (moderatrice).

La redazione

Nascita, unione, commiato: il diritto al rito from UAAR on Vimeo.

63 commenti

Roberto Grendene

Funerale di mia mamma, 10 giorni fa.
Era cattolica dunque messa.
La sintesi di mio figlio, 10 anni: “parlano molto di Dio e poco della nonna”.
Per fortuna ci ha pensato mia figlia, 12 anni, a parlare della nonna: le ha scritto una lettera che ho letto al cimitero, lontano da discorsi vuoi e da un prete che durante l’omelia, disgustosamente, ha parlato male del suicidio di Lucio Magri.

Per un paese migliore va garantito il diritto a cerimonie laico-umaniste.
L’UAAR si impegna anche su questo fronte

Paul Manoni

Innanzi tutto ti faccio le mie più sentite condoglianze. 🙁

“un prete che durante l’omelia, disgustosamente, ha parlato male del suicidio di Lucio Magri”

…Poi in merito a quanto racconti, se sicuro che il disgustoso non abbia citato il suicidio assistito di Magri, proprio perchè conosceva la tua appartenenza all’UAAR o le attività che tu, presente in chiesa, porti avanti?

Paul Manoni

..E ad ogni modo, tuo figlio di 10 anni ha raggiunto le conclusioni più appropriate. 😉

Roberto Grendene

no, penso non conoscesse la mia appartenenza all’UAAR

e sì, la sintesi di mio figlio è stata eccellente

Lorenzo Galoppini

“…e sì, la sintesi di mio figlio è stata eccellente”

Buon sangue non mente! 🙂

Sentite condoglianze per la tua mamma.

Bigalfry

Anche io ti faccio le mie condoglianze.
Detto questo trovo del tutto inappropriato fare polemiche gratuite ai funerali come ha fatto quel prete. Forse però, in questo specifico caso, dipende dal prete in questione. Mi dispiace.

Mauro Quercia

Le mie più sincere condoglianze.

Tuo figlio ha proprio colto la differenza fra una cerimonia religiosa ed una cerimonia laica: la prima è una celebrazione incentrata sulla divinità e l’aldilà, la seconda è una celebrazione della vita del deceduto, il momento nel quale i vivi lo ricordano e gli danno l’ultimo saluto.
Ritengo che la prima fornisca un falso conforto, perché in fondo in fondo alla vita eterna anche i fedeli più devoti ci credono fino ad un certo punto.

Usare un funerale, per fare propaganda e comizi, poi, è veramente ignominioso.

Perchè?

Le faccio le mie Cordoglianze.

Si, è davvero troppo disgustoso il fatto che il prete abbia fatto delle considerazioni su Magri, inappropriate in quel momento delicato per voi, fuori luogo e assoluta mancanza di rispetto.

Otto Permille

I funerali vengono trasformati in pulpiti di propaganda, in spot pubblicitari.

Sandra

Condoglianze anche da parte mia. La spontaneità e la sensibilità dei tuoi ragazzi compensa ampiamente l’inutile squallore del prete.

Southsun

Condoglianze anche da parte mia, e complimenti per la fulminante sintesi di tuo figlio.

Il prete ha fatto solo il solito suo lurido lavoro di trombetta dei suoi padroni, da brava marionetta quale è.

La mia bara non la vedrete mai in una chiesa cattolica. Non voglio stare in un bordello manco da morto.

Vittorio

Condoglianze sincere per la perdita di tua mamma, Roberto! Ahimè non la ritroverai più. Per tutta la fuffa inerente al caso se ne riparlerà in seguito. Adesso rispetto e sono vicino al tuo dolore..

Roberto Grendene

grazie a tutti per la solidarietà

quello che volevo mettere in luce non era comunque un caso personale: da esso e’ solo utile partire perché è la prassi in questo paese in cui i momenti di passaggio della nostra esistenza sono monopolizzati dai riti religiosi

era la possibilità di superare questo condizionamento sociale ed essere un paese civile

in questo le nuove generazioni, soprattutto se non indottrinate, possono fare molto

Irregolare

In effetti non è un caso personale: in quasi tutti i funerali cattolici a cui ho assistito ci sono state omelie di propaganda; so per certo che anche i matrimoni sono usati spesso come occasioni in cui attaccare tutte le forme di convivenza non riconosciute dalla chiesa.
La vetta poi credo l’abbia toccata un sacerdote che, durante il funerale di un mio amico (morto giovanissimo) ha ritenuto di dover incentrare l’omelia sul fatto che il modo migliore per contribuire alla salvezza dell’anima del ragazzo fosse fare un’offerta durante la messa (per non per parlare delle allusioni fatte durante quella stessa omelia alla scarsa religiosità del defunto…)

Federico Tonizzo

@ Roberto Grendene:
Avevo inizialmente “saltato” questa ultimissima e la leggo solo ora…
Mi dispiace molto per tua mamma. Comunque stai allevando degli ottimi figli.
P.S.: l’anno scorso sono stato a tre funerali “cattolici” in due settimane consecutive: ne ho ricevuto un’impressione soffocante di “persistenza di medievo”…

massi

Ero presente a questa iniziativa, Romanelli, eletto nella lista Unione-Verdi per il Consiglio regionale della Toscana e nostro associato, sta facendo un lavoro egregio a favore della laicità e dei diritti e della libera scelta di tutte e di tutti (ma, appunto, è importante esserci).

Elena Finelli

Mi dispiace per il dolore che hai avuto pochi giorni fa. Il comportamente del prete è stato assolutamente fuori luogo. Ottima la riflessione di tuo figlio, i bambini riescono a cogliere le situazioni molto meglio di noi adulti

nightshade90

disse quello che appartiene alla religione dei necrofili (glia doratori di pezzi di cadaveri di persone morte secoli fà, al punto da presentarli come trofei sotto teche di cristallo e fare feste e pellagrinaggi per baciarli….) e di coloroc eh affermano di mangiare ogni domenica pezzi di un ebreo morto 2000 anni fà e di berne il sangue…

FSMosconi

@aletroll

Se fossi (solo 😉 ) un Discordianista ti direi: va’ a farti un giro e consulta la tua Ghiandola Pineale un po’ più spesso

Se fossi (solo 😉 ) un Pastafariano ti direi: ma trovati una madamigella in pericolo e perquisisciti una nave

Se fossi (solo 😉 ) un Buddhista Zen o filo-tale to bacchetterei sulla vacuità dell’amor per le opinioni. O seguirei l’ammonimento della prima delle Tra Sagge Scimmie [“non vedo il male” ➡ non voglio venir toccato dal tuo livore]

Se fossi uno Zoroastriano ti direi di calmarti prima che mi scappi una brutta frase riguardante i demoni dell’ignoranza, Daiwa, e la tua condizione

Se fossi solo un pochetto più burino alla romana ti manderei semplicemente a quel paese

Gérard

Pensi che gli abitanti di paesi come Francia, Scandinavia, Repubblica ceca etc dove la maggioranza degli cittadini non credono in dio e nell’ aldilà siano strani ?
Daci la tua opinione se ne sei capace ….

Vittorio

Seccato perchè non si è mai citato per la mesta occasione il Luogo dell’Eterna Beatitudine, dove svolazzano creature pennute, dove si gode l’ascolto di una musica celestiale e la vista di colui che…..

Mauro Quercia

L’avessi saputo prima, avrei sicuramente partecipato.

Proprio la scorsa settimana ho aiutato a celebrare una cerimonia di commiato, organizzata grazie al circolo UAAR di Varese. Sono rimasto sorpreso dalla risposta estremamente positiva delle tante persone che hanno partecipato. Era la prima volta che si svolgeva una funzione laica in quel paese, e tutti ne sono rimasti favorevolmente colpiti. Alcune persone sono venute a chiederci informazioni e biglietti da visita sia prima che dopo la cerimonia.
Nei giorni successivi chiunque, dai collaboratori, agli amici, ai parenti del defunto hanno contattato la famiglia esprimendo il loro giudizio positivo all’evento.
Le parole della figlia esprimono bene la situazione:
“la commemorazione è stata meglio di quanto ci aspettassimo all’inizio di questa triste vicenda, quando ancora brancolavamo nel buio senza sapere come si potesse realizzare qualcosa di degno per nostro padre senza appoggi religiosi.”

Quello che ho vissuto in prima persona quel giorno mi ha entusiasmato e mi ha reso più forte la convinzione che la celebrazione di cerimonie laiche di commiato, di unione eccetera sia la strada giusta che l’UAAR debba percorrere per venire incontro alle esigenze di una larghissima parte di popolazione.
La gente non crede nemmeno di poter avere un’alternativa laica alle cerimonie religiose. Mi è stata persino rivolta la domanda: “un funerale laico??? MA, SI PUO’ FARE?”
La risposta è SI’, e il risultato è qualcosa di intenso, partecipato ed emozionante.

Senjin

Parlando di funerali laici posso solo immaginare che quello di mia nonnna materna abbia scandalizzato qualche decina di benpensanti.
Al cimitero di Lugano c’è una sala del commiato (in cui fra l’altro si svolgono tutti i riti con cremazione in quanto collegata con l’inceneritore) molto graziosa e sobria.
Onestamente eravamo già parecchio seccati dalla presenza di un discreto numero di estranei (fra i quali la vicina che negli ultimi mesi di agonia ha cercato di fare firmare a mia nonna un testamento che la includesse) venuti solo per fare atto di presenza. Abbiamo quindi optato unicamente perchè venissero trasmessi i suoi brani di musica classica preferita (Alleluya di Hendel, Il duetto dei fiori di Delibes e tutto il requiem di Mozart), dopo con parenti e amici ci siamo riuniti per ricordarla. Niente discorsi preconfezionati, solo ricordi e aneddoti della nostra vita con lei.

Non ti dico i commenti dei vari so tutto io…..

Florenskij

@ Senjin. Tutto bene; però l'”Alleluja” di Haendel e il “Requiem” di Mozart sono musiche religiose, per la precisone cristiane. O no?

Francesco

Florenskij, solo un rigo e mezzo di commento? Ti vuoi fare perdonare.

Nathan

Le personalità veramente laiche non sono ossessionate dalla dialettica amico-nemico. dalle proscrizioni, dall’Indice dei libri proibiti, dai film “buoni” vs. quelli “cattivi”, neppure a ruoli invertiti rispetto a quelli cattolico-inquisitoriali. Si, ad un certo punto tale deleterio atteggiamento aveva incominciato ad attecchire tra i marxisti, che ovviamente non coincidono con gli atei e nemmeno coi laici (per voi cattotroll bisogna ripeterlo per la (n+1)-esima volta, con n tendente ad infinito), ma questo fatto ha costituito un eloquentissimo sintomo di quanto il marxismo stesse degenerando, horribile dictu, in una nuova religione.
Tornando al discorso iniziale, anche quando ero ancora abbastanza cattolico, non riuscivo a tollerare che un qualche prete si permettesse di dirmi cosa dovevo leggere o non leggere, guardare o non guardare al cinema, e infine votare o non votare. Per ovvia generalizzazione di questa sacrosanta allergia anti-autoritaria, tale istintivo rifiuto si estendeva ai compagni e compagniucci autonominatisi custodi e guardiani della “linea corretta”.

Lorenzo Galoppini

Tutto quello che dici accade ancora, purtroppo, e molti atei non ne sono immuni (non mi sto riferendo a nessuno di qui, ma in rete ne ho trovati e ne trovo, eccome).

FSMosconi

@Flo’

Il classico Tu Quoque basato sull’Appello all’Autorità.
Sei prevedibile ormai… 🙄

Gérard

Florentin …

Sono ateo e ho amici cristianissimi . Dove c’è qualcosa che non va ???

john

Scusate, ma che vuol dire “Celebrante laica”… cioè, voglio dire, io che l’Uaar fosse una Chiesa l’avevo capito da tempo, ma non pensavo che arrivaste ad ammetterlo in modo così palese. Tutto sommato mi fa piacere questa chiarezza.

Mauro Quercia

Un celebrante è colui che celebra, commemora, dirige un rito. Ci sono celebrazioni, riti e commemorazioni non religiose.
In paesi più avanzati culturalmente e laicamente, nessuno si scandalizza o ironizza sull’esistenza delle cerimonie laiche e umaniste.

Roberto Grendene

un pensiero, una poesia, un elogio funebre potrebbero essere letti da chiunque

ma non tutti sono portati, oppure non tutti possono reggere il peso emotivo di parlare in ricordo della persona cara scomparsa

per questo persone preparate a fronteggiare tali emozioni e a saper comunicare possono offrire un servizio utile, naturalmente a chi lo voglia

essere una chiesa e’ altro: in quel caso si parla di divinità, di religioni, di credenze soprannaturali, di angeli, di paradisi illusori
chi vuole avere riti religiosi deve naturalmente essere libero di farlo

john

E c’è forse un posto dove si parla di divinità, di religioni, di credenze soprannaturali ecc. più di quanto lo si faccia nel sito dell’uaar?
Allora l’uaar è proprio una chiesa, confermo.

Florenskij

@ Senijn. Ancora tutto bene; ma che succede se il defunto era un caratteraccio, o magari ha avuto turbe psichiche, oppure vicende sfortunate dal punto di vista patrimoniale o legale? Che si fa? si mette il sale sulla ferita? Nel funerale religioso si affida il tutto a Dio; ma in quello laico come si fa quando ci sono queste situazioni d’emergenza?

Paul

Semplicemente: da adulti quali dovremmo essere, si accetta la realtà cercando di imparare dagli errori, nostri e degli altri. Ed eventualmente rimediare se vi sia qualcosa di rimediabile.

Il resto è superfluo….

Mauro Quercia

@Florenskij
Si affronta la situazione usando un approccio umano e affidandosi alla sensibilità propria e altrui.
Non c’è alcun bisogno di chiamare in causa divinità varie ed eventuali.

GIANCARLO

In segito alla volontaria mancata comunicazione da parte del responsabile dei registri parrocchiali
del luogo dove sono stato sottoposto a pedobattesimo ho deciso, nell’eventualità che i miei genitori cattolici se ne vadano prime di me di non partecipare al rito funebre cattolico –SEBBENE loro attualmente appartengano ad altra parrocchia–
La parrocchia dove sono stato macchiato con il rito della religione dell’omino inchiodato è quella di andrea il pescatore ,viterbo– attuale responsabile signor alfredo cento, umanissima persona che durante uno scambio verbale mi ha proferito un “MO TE MENO” CHE ME LO HA RESO QUASI SIMPATICO. giancarlo goletti

Rainbow Eyes

Condoglianze a Roberto e sentiti complimenti per il modo in cui evidentemente ha educato i suoi figlioli. Il piccolo è stato sagace e arguto nel rilevare l’incongruenza del funerale cattolico, la più grande avrà espresso il suo amore per la nonna senza le tante chiacchiere false dette da un prete che, con ogni probabilità, non si sarà mai preso la briga di conoscere veramente la persona per la quale celebrava il funerale.

joseph

Posso trovarmi d’accordo sulle cerimonie laiche per nascita e unione. Trovo incomprensibilmente incoerente, per un ateo, la cerimonia di commiato: non in quanto tale, ci mancherebbe. Ma a che serve la presenza del corpo del defunto? Per quanto vi riguarda è solo un ammasso di cellule in via di putrefazione. Non è strettamente necessaria la sua presenza per ritrovarsi a commemorare chi ormai non è più.

FSMosconi

Mi posso trovare d’accordo in una certa maniera ma in disaccordo in un’altra.
Ricordo infatti che l’approccio visivo è quantomeno importante nei rapporti umani. Non vedere per l’ultima volta un caro sarebbe come negare a chi non era al suo capezzale di poterlo vedere (in senso proprio o meno) almeno al suo funerale… o entrambe visto che probabilmente a tali eventi partecipano entrambe le categorie.

Però di principio non posso dire che tu abbia tutti i torti.

joseph

in effetti pensavo più a copartimenti stagni, del tipo “funerale ateo, presenti solo atei” e viceversa. La presenza al “commiato” servirebbe quindi a far sentire ai congiunti (che magari non condividevano le idee del defunto) la vicinanza di altre persone. Mah. Resto dubbioso, anche se mentre scrivo mi sovviene che l’opera di misericordia corporale recita “seppellire i morti”, senza specificare se cristiani o meno (come tutte le altre, del resto). Però riguardo al culto del corpo defunto da parte vostra, rimango scettico, che ci posso fare? Ho una mia idea di come dovrebbe essere un ideale “commiato ateo”, che ovviamente non prevede la presenza del defunto, ma ho bisogno di rifletterci ulteriormente.

Francesco

Per quanto vi riguarda è solo un ammasso di cellule in via di putrefazione.

Guarda che non lo devi stabilire tu cosa riguarda agli atei, essendo tu un superstizioso non hai la sensibilita’ per capire certe cose joseph.

manimal

ma veramente tu vedi così gli atei?

non è che ci cibiamo dei nostri defunti in quanto ormai sono solo carne…

personalmente ho praticamente smesso di andare al cimitero.

non ho bisogno di una lapide per ricordare chi mi è stato caro.

joseph

debbo ammettere che un po’ vi vedo così davvero. Cioè, mica necrofagi, intendo. Ma mi stupisce il fatto del vostro celebrare un commiato in presenza di pura materia inerte. Voglio dire, che senso ha? Ha un senso che tu non vada al cimitero, di fronte a una lapide, una foto in casa tua è piu che sufficiente per te. Ma allora, perche non comportarsi similmente anche con il commiato? perchè lasciare disposizioni per quando non esisterai più? Se fossi ateo, una volta morto, della mia carcassa potrebbero farne ciò che più farebbe comodo, che potrebbe interessarmi? Anche del parere di chi resta, nel caso non approvasse le mie idee (di ateo), perchè preoccuparsene? Morto io, finito il mondo…

come dicevo a fsmosconi, devo rifletterci ulteriormente, ma la direzione è quella.

manimal

chiaramente, per come la penso io, una volta morto finisce il mondo.
ma le disposizioni si lasciano da vivo, e in quanto tale i sentimenti e gli ideali sono ancora presenti…
credo che gli stereotipi su chi non crede siano molti.
abbiamo sentimenti e valori etici, anche se a qualcuno piace pensarla diversamente. e la morte di chi ci è caro forse è più gravosa per noi, in quanto separazione definitiva…
quindi non stupirti se vogliamo salutare un’ ultima volta il corpo di chi sappiamo non può più sentirci: é inutile per lui ma addolcisce il nostro dolore.

Francesco

Joseph, se tu fossi ateo non sarebbe una carcassa ma un corpo umano senza vita, questa e’ una delle tante differenze che esistono tra atei e superstiziosi.

Fedele Razio

Possibile che non vi rendete conto che questa ricerca del rito è la prova provata che il sentimento religioso fa parte della natura dell’essere umano?

Possibile che non capiate che una ritualità atea è comunque l’espressione di una visione religiosa dell’essere umano?

Certo che razionalismo e razionalità vanno per strade diverse eh?

Francesco

Possibile che non ti rendi conto che una persona ha il diritto di stabilre cosa se ne debba fare del proprio corpo? Per evitare, magari che qualche prete in cerca di denaro voglia comunque fare una cerimonia religiosa?
Che se si deve ricordare la scomparsa di una persona la presenza del corpo senza vita rappresenta comunque un punto di riferimento, resta sempre cio’ che rimane di quella persona?
Possibile che non ti rendi conto…., si e’ possibile visto che sei un superstizioso.

Vittorio

Certamente, anche quando partecipi al “rito” dell’esame di laurea di un parente e/o conoscente, quando partecipi al “rito” di inaugurare la casa nuova di qualcuno, oppure altre situazioni simili sono la prova provata che il sentimento religioso…. Ah! se non ci fosse questa religione….

ser joe

La ricerca del rito e del sentimento religioso fa parte della natura dell’essere umano cavernicolo. Forse ti è sfuggito che siamo nel 3° millennio.

Un commiato ateo è solo l’ultimo saluto di rispetto alla persona e non la cerimonia fatta da un tizio vestito da mago otelma che predica un lugubre pensiero a un essere inesistente.

Certo che un cervello blindato non vede oltre il proprio naso.

ser joe

Ops! scusate doveva essere una risposta a Fedele Razio che pensa di essere Razio…nale.

@ R. Grendene, anche se in ritardo, condoglianze.

teologo PAGANO

@ FEDELE RATIO

-“Possibile che non vi rendete conto che questa ricerca del rito è la prova provata che il sentimento religioso fa parte della natura dell’essere umano?”

Caro cattolico, possibile che non vi rendiate conto che il vostro tentativo più o meno riuscito di spiegare razionalmente un evento estremo (come la morte) è la prova provata che l’istinto alla razionalità fa parte della natura umana?

-“Possibile che non capiate che una ritualità atea è comunque l’espressione di una visione religiosa dell’essere umano?”

Possibile che non capiate che una procedura religiosa è comunque l’espressione di una visione razionale dell’essere umano?

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