Berna, tribunale conferma: gli atei continuino a pagare gli stipendi dei pastori

Una cittadina atea bernese, che nel 1991 formalizzò l’uscita dalla Chiesa evangelico-riformata del suo cantone, nel 2006 chiese che le sue imposte cantonali fossero ridotte dell’8 per mille, corrispondente alla quota che l’amministrazione cantonale preleva dalla cassa generale per pagare gli stipendi ai 445 pastori riformati. Il tribunale federale, facendosi forte anche di alcune sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo, le ha tuttavia dato torto: secondo quanto riporta il sito Bluewin, “il Canton Berna non viola in alcun modo la sua libertà di coscienza dato che dall’imposizione fiscale non deriva alcun obbligo religioso”, perché “il gettito delle tasse per principio non ha scopi precisi”, e “i doveri fiscali dei cittadini non possono quindi essere contestati con argomenti relativi alla finalità delle imposte”. Il tribunale ha inoltre stabilito che “una modestissima partecipazione dell’otto per mille, tenuto conto anche del gran numero di contribuenti bernesi, non può essere considerata un sostegno effettivo a una comunità religiosa”. Il provvedimento, da quel che si può leggere nella sintesi del sito, sembra tuttavia negare soprattutto la possibilità di un’autoriduzione fiscale, piuttosto che un eventuale uso delle imposte in senso meno marcatamente confessionale.

Raffaele Carcano

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56 commenti

Congo

In pratica, se invece di chiedere la riduzione delle tasse avesse chiesto un loro diverso utilizzo non confessionale probabilmente adesso la sentenza sarebbe stata a suo favore.

Giordano Bruno Mazzacurati

Un bell’assist al vaticano hanno fatto ‘sti svizzeri!
D’altra parte, con tutti i soldi dei preti che hanno in cassaforte, stupirebbe il contario….

Giordano Bruno Mazzacurati

Sempre preti sono. Quelli di Roma hanno un argomento in piu’: perche’ agli svizzeri si’ e a noi no?

Otto Permille

Nel mondo protestante i preti sono dipendenti pubblici e non dipendenti del vaticano

teologo catolico

in effetti non ci azzecca niente,…d’altro canto io con le mie tasse pago gli stipendi anche a dipendenti statali atei…non mi sono mai scandalizzato di questo.

davide p2

i dipendenti statali atei o religiosi fanno un lavoro vero… mica come i preti…

thyestes

Buffone di uno studioso di idiozie, i dipendenti statali sono dipendenti dello Stato italiano scelti dallo Stato italiano. I parassiti vestiti da carnevale sono untori dipendenti di un’organizzazione criminale e scelti dalla stessa. Vergognati.

Roberto Grendene

“una modestissima partecipazione dell’otto per mille, tenuto conto anche del gran numero di contribuenti bernesi, non può essere considerata un sostegno effettivo a una comunità religiosa”

ah no?
e cos’è?

Goethe

Non solo ma la poveretta (si fa per dire visto l’imponibile) che avrebbe risparmiato circa 85 franchi delle sue tasse cantonali (benestante la signora, imponibile circa 100.000 franchi, imposta cantonale oltre 9.000 franchi, 1 EUR = 1.22 CHF) ne ha dovuto sborsare duemila per le spese del Tribunale federale (bundesgerichtliche Kosten).

Ma non aveva chances, neppure chi é antimilitarista può pretendere che non si paghino con parte delle sue imposte i generali di corpo d’armata.

In nessun Stato é permesso di decidere come destinare le proprie imposte: lo si fa in Italia (e lo fanno in Spagna) con la scelta dello 0.8% per la chiesa cattolica e le chiese/comunità religiose che hanno stipulato una intesa con lo stato italiano secondo le modalità stabilite dalla legge vigente, modalità che a taluni piacciono poco (si adoperino costoro per cambiare la legge secondo le loro convinzioni) ed anche per lo 0.5% a favore di enti non-profit che rientrano tra quelli previsti dalla legge (tra i quali anche associazioni religiose e filosofiche) con altre modalità, sempre previste dalla legge.

FSMosconi

Il fatto che la legge sia proporzionale invece che diretta (solo l’8% ha votato per Chiesa, l’80% invece no? La Chiesa si prende comunque l’80% di quella fetta) non dice niente, ovviamente… 🙄

Gianluca

“Ma non aveva chances, neppure chi é antimilitarista può pretendere che non si paghino con parte delle sue imposte i generali di corpo d’armata. ”

Il paragone non è pertinente, l’esercito è parte dello stato, mentre le confessioni religiose sono equiparate alle associazioni private.

mistergrey

Nei paesi che hanno accolto la Riforma protestante le chiese evangeliche sono chiese di stato e pertanto vengono mantenute dalla comunità.
Ricordiamo che il sovrano britannico è anche il Capo della Chiesa d’Inghilterra.

dissection

Bravissimo. Non solo: l’esercito ha una qualche sua utilità che, volenti o nolenti, è indiscutibile; la chiesa, invece, è utile solo per la marea di bigotti che ci vanno solamente per sprecare qualche ora del loro tempo a sparlare di tizio e di caio…

giulio

@ mistergray

“Nei paesi che hanno accolto la Riforma protestante le chiese evangeliche sono chiese di stato e pertanto vengono mantenute dalla comunità.”

Questa non è una giustificazione, è un ulteriore assurdità. Non ci devono essere nè chiese di Stato nè soldi pubblici alla religione (di stato o no).

RobertoV

mistergrey
Non è vero che le chiese protestanti oggi sono chiese di stato, basta vedere la Germania. Nella Svizzera in alcuni casi è successo e resta questo retaggio di accordi di un’epoca passata. Ma nella maggior parte della Svizzera c’è la Kirchensteuer come in Germania ed Austria. Gli stipendi vengono pagati dallo stato in virtù di accordi che risalgono a tanto tempo fa (al 1803 in Germania), ma anche ai cattolici.
Gli Anglicani hanno una storia completamente differente dalle chiese riformate.

Federico Tonizzo

“Il tribunale ha inoltre stabilito che “una modestissima partecipazione dell’otto per mille, tenuto conto anche del gran numero di contribuenti bernesi, non può essere considerata un sostegno effettivo a una comunità religiosa”.”

MA COME, NON PUO ESSERE CONSIDERATO UN SOSTEGNO EFFETTIVO? VORREI VEDERE SE TUTTI I BERNESI, ANZI, TUTTI GLI SVIZZERI, NON VOLESSERO PIU’ DARE QUELL’ 8/1000 ALLA CHIESA!!! 👿

Florenskij

Come dichiarato dai relatori ( bravi ) alla conferenza fiorentina sul diritto al rituale, le associazioni per il commiato laico in Belgio e in Norvegia hanno una sovvenzione statale.

Federico Tonizzo

Le associazioni per il commiato laico in Belgio e in Norvegia non hanno certo un passato e un presente criminale come la chiesa cattolica.

Goethe

Due osservazioni: talune chiese nel cantone di Berna sono enti di diritto pubblico, ove tuttavia non vige l’imposta ecclesiastica (Kirchensteuer) ma in sistema di Staatskirchenhoheit o addirittura secondo alcuni di Staatskirchentum.
Non é qui il caso di scrivere un trattato di Staatskirchenrecht, incomprensibile per molti e scusabili.

Ma il punto non é questo: il punto é il principio di indeterminatezza della destinazione d’imposta, qualunque sia detta destinazione, a enti statali, pubblici, privati.

Negli USA é noto che le imposte prelevate sul telefono sono destinate a spese militari. Il vescovo cattolico di Seattle volle fare obiezione di coscienza e non pagare detta imposta (un po’ come gli aderenti di questa associazione che non vorrebbero che con le loro tasse si finanziassero le chiese, in particolare quella cattolica, se ho ben capito, quella valdese sarebbe più simpatica, ma sarebbero contenti se si finanziassero associazioni filosofiche come la loro e per questa ragione avrebbero sollecitato i’intesa, ma al momento senza successo) ma dovette pagare, come la signora svizzera, a causa del principio di indeterminatezza della destinazione delle imposte.
Una eccezione a questo principio é prevista ad esempio in Italia (non in Svizzera) ove una parte minima (o della propria imposta come nel caso delo 0.5% a enti no-profit o dell’imposta in generale come nel caso dello 0.8% per chiese e associazioni religiose con intesa) può essere destinata : Mandatsteuer o destinazione d’imposta la definisc la dottrina asvizzera.

giulio

Mi sembra giusto il principio che la gente non può rifiutarsi di pagare le tasse perchè non ne approva la destinazione.
Quello che è sbagliato in questo caso è la destinazione. I soldi pubblici non dovrebbero andare alla religione, punto.

giuseppe

Giustissima la risposta del tribunale. Ma l’idea di fondare un’isola tutta per voi ? Sarebbe la soluzione per evitare questo spreco di carte e di energie per battaglie inutili. Battaglie che tutti i contribuenti siamo obbligati a pagare con le nostre tasse.

alesssandro

io con le mie tasse devo pagare dei parassiti venditori di fumo….

fab

Volentieri, ma siete voi che non ci lasciate andare; è tanto comodo sfruttare gli altri…

FSMosconi

@Giuseppe

Parimenti ai cortei e ai rosari contro la 194 o le contro-manifestazioni gay, direi… 🙄

Southsun

@ giuseppe.

Abbiamo già invitato più e più volte te e quelli come te a trasferirvi in IRAN.

Sì, l’Iran: la nota “isola di pace e letizia teocraticamente corretta” che vi manda in smanie.

Così da queste parti non ci sarebbe più bisogno di battaglie per la laicità e di “giri di carte”.

whichgood

Le tue gerarchie religiose la loro isoletta felice c’è l’hanno, perchè non invitano tutti voi a unrivi e magari lavorare per loro?

Giordano Bruno Mazzacurati

A proposito di isolette: IOR & C alle Cayman secondo me ci stanno da un bel po’…..

Francesco

Giuseppe, e’ giusta per te perche ‘ come tutti i superstiziosi sieyte parassiti per natura, vuoi mandarci un un isola? Paura?

davide p2

la risposta del tribunale è giusta… era la domanda della signora ad essere sbagliata!
non doveva chiedere che le fossero ridotte le tasse me che fosse ricalcolato il contributo erogato dall’ente in base agli effettivi sostenitori della chiesa e non un secco 8×1000 messo li a caso….

Southsun

La signora è stata mal consigliata, temo.

In tutti i casi, il regime di tassazione in Svizzera non ha il sistema truffaldino dell’assegnazione delle quote statali dell’8 per mille alle Chiese, con ripartizione iniqua a favore della cattolica.

Se qua in Italia si adottasse il sistema di sostentamento delle Chiese in vigore in Germania, con prelievo alla fonte dai SOLI fedeli delle stesse, ci sarebbe un’apostasia di massa.

Gianluca

@ Southsun

“Se qua in Italia si adottasse il sistema di sostentamento delle Chiese in vigore in Germania, con prelievo alla fonte dai SOLI fedeli delle stesse, ci sarebbe un’apostasia di massa.”

E’ molto probabile, ma anche così la tassazione ritengo sia sbagliata.

Che c’entra la fede con il sostentamento di chi la diffonde? O meglio: c’entra, ma comunque il sostentamento non dovrebbe essere automatico, ma volontario.

Se io sono tifoso della Juventus non per questo lo Stato mi deve prelevare una tassa per il suo sostentamento. Per me i giocatori della Juve possono benissimo andare a lavorare altrove e nel tempo libero allenarsi e disputare le partite (la juve come qualsiasi squadra).

Immagina se si prospettasse una situazione simile in Italia: sarebbe senz’altro meglio di quella attuale, ma penso che la legislazione inserirebbe tante scappatelle giuridiche favorevoli alla CCAR, insomma andrebbe a finire come l’ora di religione, che è facoltativa ma ti viene appioppata di default a meno che non sia tu (tra mille difficoltà e ostracismi) a volerci rinunciare.

Sono intervenuto perchè mi sembra sbagliato il principio che sta alla base. Come ho detto in altri post, il cattolico per la dottrina deve andare a una messa a settimana più le ricorrenze importanti, non è tenuto, ad esempio come i musulmani, a pregare 5 volte al giorno e il venerdì in moschea, per cui un sacerdote potrebbe benissimo andare a lavorare e di domenica dire la messa. Tutto il resto (che mi ha elencato punto per punto il parroco di funo), ossia aggiornamenti, ritiri spirituali, catechismo per gli adulti, gestione dell’oratorio ecc. è assolutamente facoltativo, o meglio viene DOPO la messa.

Conosco un prete (mio coetaneo) da quando eravamo ragazzi e cioè da prima che si facesse prete. Alla sua ordinazione, vista la penuria è stato mandato a reggere 2 parrocchie contemporaneamente in 2 paesi diversi e dopo un po’ si è reso conto che non ce la faceva più. Andatosi a lamentare dal vescovo, è stato rimproverato per le attività che aveva istituito, come riunioni per i giovani, corsi di musica in parrocchia, insomma lui cercava di fare del bene e di coinvolgere i ragazzi. Il vescovo gli ha detto: “Tu solo la messa devi dire, tutto il resto levalo da mezzo”.

davide p2

ma… hai capito cosa è successo? hai capito qul’era la richiesta e la motivazione della sentenza?…
allora potrei dire ben vi stà cattolici che vi anno crocifisso il vostro dio….
ma come ragioni????

fab

Guarda, Aluccio, con le tue tasse paghi anche me, che sono un insegnante ateo. Ben ti sta, cattolico.

MetaLocX

dato che dall’imposizione fiscale non deriva alcun obbligo religioso

Ottimo. Allora come risarcimento, i cittadini cristiani potrebbero pagare un altro otto per mille verso i cittadini atei. Tanto, come risulta dalla sentenza, dall’imposizione fiscale non deriva alcun obbligo.

Paul Manoni

Mi auguro che faccia ricorso…Magari a Tribunali internazionali, perchè e’ evidentissima l’ingiustizia!

Elvetico

eh no, l’ingiustizia non è evidentissima.
Come ben spiegato sia nell’articolo su bluewin sia dal commento di Goethe, tutto verte sul fatto che il cantone non preleva un importo per conto della chiesa riformata ma utilizza una parte delle imposte per sostenere i pastori protestanti.
Così un pacifista non può chiedere una riduzione delle sue imposte per la parte usata per l’esercito, un vegetariano togliersi la quota del macello pubblico…

Però girano gli zebedei…

Paul Manoni

L’ingiustizia e’ esattamente come quella del caso 8×1000 vers. Italia.
Perchè un non credente dovrebbe finanziare un pastore protestante, o un prete cattolico?…Più a monte, perchè un cittadino senza una religione, dovrebbe dare soldi allo Stato Laico, affinchè questo finanzi delle religioni? 😉
Girano parecchio gli zebedei… 😉

Sandra

La sentenza è in funzione della legge, e quindi non c’è niente da dire. In Svizzera però se si raccolgono firme a sufficienza, si può proporre un cambiamento alla legge, forse il caso della signora in questione potrebbe servire per tastare il polso degli svizzeri in materia di clero stipendiato dallo stato.

whichgood

Faccio una parentesi

STASERA GUARDATE REPORT CHE PARLERA’ DI DON VERZE’ E IL SAN RAFFAELE.

21:30 RAI 3

😉

G.B.

Distinguerei il discorso giuridico da quello politico. Sul piano giuridico la sentenza mi sembra corretta(ad esempio, purtroppo, anche in Italia io non posso rifiutarmi di versare la mia percentuale di tasse che va a finanziare le scuole private), sul piano politico è chiaro che sarebbe sempre tempo e ora che gli stati la smettessero di appoggiare le religioni e soprattutto di appoggiarsi sulle religioni come il paralitico sulla stampella(tanto per citare Gramsci).
Inoltre vorrei aggiungere che in materia di laicità, se l’Italia piange, l’Europa non ride(e, a giudicare dalle recenti “ultimissime”, mi pare che quanto affermo non sia certo privo di fondamento)

mistergrey

“@ mistergray

“Nei paesi che hanno accolto la Riforma protestante le chiese evangeliche sono chiese di stato e pertanto vengono mantenute dalla comunità.”

Questa non è una giustificazione, è un ulteriore assurdità. Non ci devono essere nè chiese di Stato nè soldi pubblici alla religione (di stato o no).”

Non voleva essere una giustificazione ma una risposta a Gianluca , secondo il quale “l”esercito è parte dello stato, mentre le confessioni religiose sono equiparate alle associazioni private.”

“Non ci devono essere nè chiese di Stato nè soldi pubblici alla religione (di stato o no).”

Sono d’accordo . Ora vallo a spiegare alla regina d’ Inghilterra. 🙁

mistergrey

“Bravissimo. Non solo: l’esercito ha una qualche sua utilità ….”

Anche le religioni sono “utili” a chi comanda, esattamente come l’esercito (almeno finchè quest’ultimo gli non si rivolta contro).

Southsun

C’è anche un giudice per Don Verzè e la sua cricca di lestofanti bancarottieri. Bancarottieri CATTOLICI, ovviamente, sedicenti timorati del dio uno, trino e quattrino.

In Svizzera, invece, le tue chiappe hanno già preso sonore sculacciate con gli ultimi referendum.

Giordano Bruno Mazzacurati

“dio uno, trino e quattrino”

🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 !!!!!!

Bella, non la sapevo!

mistergrey

“L’ingiustizia e’ esattamente come quella del caso 8×1000 vers. Italia.
Perchè un non credente dovrebbe finanziare un pastore protestante, o un prete cattolico?…Più a monte, perchè un cittadino senza una religione, dovrebbe dare soldi allo Stato Laico, affinchè questo finanzi delle religioni?
Girano parecchio gli zebedei… ”

E’ vero, girano più veloci delle pale degli elicotteri. Ed è questo il punto : non dobbiamo dimenticare che anche nei paesi più secolarizzati le chiese mantengono importanti rendite di posizione ( rendite anche in senso letterale).

Probabilmente ai cittadini di questi paesi vengono risparmiati da parte dei loro politici quei grotteschi episodi di sottomissione ai diktat papali di cui è pieno lo sciagurato ventennio berlusconico.
Però, alla fine della fiera, padroni di banche e pastori di anime stanno dalla stessa parte della barricata(quando non sono addirittura la stessa persona : Hyde+Hyde, Marcinkus+ Marcinkus :-)) .

Ritengo un sopruso che i tedeschi,cattolici ed evangelici compresi, debbano pagare una tassa per il culto (a quanto mi dicono tutt’altro che simbolica).D’altronde non dimentico che l’aborto in Germania Ovest è stato legalizzato molti anni dopo la promulgazione della 194; per non parlare dell’omosessualità, depenalizzata nella Bundes Republik solo alla fine degli anni 60.

E che dire della grottesca “autosospensione” di re Baldovino per non firmare la legge sull’aborto, votata dal parlamento Belga?

In un post precedente ho ricordato che il sovrano inglese è il capo della Chiesa anglicana.
“Una pura formalità” , potrebbe osservare qualcuno. “residui folcloristici di epoche lontane e per certi versi rimpiante”.
E invece significa che nell’anno di grazia 2011 D.C l’alleanza tra trono e altare viene considerata dai notabili britannici una cosa della massima importanza. 🙁

RobertoV

I tedeschi pagano la Kirchensteuer, ma solo chi è iscritto alle religioni riconosciute (e se ne può uscire mediante l’Austritt), così circa il 40% della popolazione tedesca non la paga, stessa cosa in Austria (circa il 30%), ma anche in buona parte della Svizzera vige questa regola. In Germania il valore medio per contribuente è di circa 175 euro per i protestanti e di poco superiore ai 200 Euro per i cattolici. Il pagamento degli stipendi da parte dello stato è invece dovuto ad accordi molto datati o ai concordati. Così in Germania lo stato paga gli stipendi ai preti per entrambe le confessioni per un accordo del 1803 per indennizzarle degli espropri fatti allora, col risultato che l’indennizzo ha ormai superato di alcune volte il valore dei beni sottratti: leggevo tra l’altro che formalmente questi beni erano in uso alla chiesa, ma erano di proprietà della monarchia, quindi, non avrebbero dovuto neanche indennizzarla.

Southsun

Questo dimostra solo che la religione come istituzione è paragonabile a una sgualdrina mantenuta non da suoi clienti-fedeli, ma dallo Stato.

E si permette pure di fare l’arrogante sciantosa dispensatrice di “morale”!

Diocleziano

Southsun

Non c’è pu††ana che non sia maestra di vita.

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