Turchia: Darwin? Censurato come il porno

Secondo quanto scrive il Telegraph, l’Authority turca per le telecomunicazioni (BTK) avrebbe predisposto un sistema di filtri per internet il 22 novembre. Tra le parole bandite nel caso i genitori attivassero il filtro per i bambini, non solo il porno o termini legati al separatismo curdo, ma anche siti che includono termini quali “evoluzione” e “Darwin”. Nel mirino del filtro anche il sito di Richard Dawkins, mentre via libera per quello di Adnan Oktar, creazionista islamico. Preoccupazione anche da Reporters Sans Frontières. Nonostante sia una paese formalmente laico, la Turchia vede soprattutto nei tempi recenti una crescita del peso degli islamici e una generale ostilità nei confronti dell’evoluzionismo (si veda ad esempio l’Ultimissima dell’11 marzo 2009).

Valentino Salvatore

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92 commenti

nellettodilucia

Mi piange il cuore nel vedere che la Turchia, uno degli Stati che per primo fece della laicità uno dei suoi punti forti, sta perdendo pezzi di libertà in nome della religione.

🙁

Francesco S.

Penso che questo sia anche dovuto all’europa che non ha accelerato il processo di entrata nell’UE della Turchia, che così tende ad isolarsi, o meglio a prendere esempio dalle vicine teocrazie.

nellettodilucia

Penso che l’Europa c’entra poco: considera che l’AKP, che governa il paese da quasi 10 anni, nonostante sia il partito che più preme per l’ingresso della Turchia nella UE, è il fautore delle peggiori leggi liberticide: tassazione disumana sulle bevande alcoliche e superalcoliche, direttive per aborto solo con certificato di matrimonio (malgrado la legge turca permetta a qualsiasi donna di abortire), censura del web (dal 2007 in Turchia non si può accedere a Youtube, fatti salvi dei brevi periodi di tregua), repressione.

Francesco S.

Io penso che l’entrata nell’UE favorirebbe la secolarizzazione della Turchia.

Paolo

inutile negarlo: l’islam sta avanzando.

regoliamoci di conseguenza.

Giuliano

Ma forse la verità è che la Turchia non si è mai veramente laicizzata, come società. Comunque la reislamizzazione iniziò proprio con il golpe del 1980, segno che a volte le cose non sono come appaiono. A riprova, so per certo che le milizie rurali governative Turche sono un covo di Integralisti Islamici (alla faccia della Laicità).

Roberto

giustamente censurato….bravi i turchi, molto più avanti di noi!

FSMosconi

@Roberto

Giustamente se per sostenere un’idea “evidente” hai bisogno di tappar la bocca ai suoi contestatori significa che c’è qualcosa che non va nel tuo modo d’agire e/o direttamente nella tua testa…

FSMosconi

@andrea

Infatti quando dico “nella tua testa” mi riferisco a quell’infantile meccanismo di difesa secondo cui si porta avanti un’idea intrinsecamente coscienti che tale idea sia errata del tutto o in parte 😉

Comunque grazie della precisazione 😀

Jeeez

“Ma se l’evoluzione non esiste e Adamo ed Eva erano bianchi, come mai esistono i neri?”

Roberto

Tu praticamente stai sostenendo un’ argomentazione fortemente razzista, come se i neri fossero di un altra razza!!! vergognati

FSMosconi

Veramente non ho trovato insulti di sorta riferiti alla seconda “categoria”, ma solo la presa d’atto della differenza di una sola caratteristica (la presenza massiccia o meno di melanina nella pelle). Poi sai come si dice: la malizia è in chi guarda…

FSMosconi

Ovviamente quando dico “categoria” e “caratteristica” è implicito a chiunque abbia fatto perlomeno la scuola dell’obbligo il palese assunto che carattere ≠ specie (non razza, come questo inscientemente ritiene), allo stesso modo in cui gatto ≠ tigre ma gatto maculato ≈ gatto tigrato appunto per la caratteristica del pelo e non per altro..

Southsun

@ Roberto.

Se il post di Jeez è razzista tu come cervello hai un nido di moscerini. Ripigliati.

Senjin

Secondo la bibbia i neri discendo da Cam (ragion per cui sono chiamati camiti) il figlio che Noè maledisse perchè gli scappò da ridere vedendolo ubriaco fradicio.
E’ poi la giustificazione che usarono gli schiavisti bianchi: siccome maledetti da dio erano meno umani quindi se ne poteva fare quel che voleva.

Reiuky

Be’… quando dio ha dettato la bibbia ai pastori dell’arabia, mica poteva sapere che sarebbero venuti in contatto con altre sfumature della pelle.

Karina

Secondo la scienza gli europei bianchi sono frutto di un incrocio tra sapiens e neandertal circa il 4% del nostro dna è neandertal ed è un’enormità visto che solo il 2% ci differenzia dalla scimmia, gli asiatici invece sono frutto di un’altro incrocio tra sapiens e gli uomini di Denisova, i negri sono solo sapiens.

Federico Tonizzo

In una puntata di un programma di Piero o Alberto Angela fu detto che nella popolazione della Gran Bretagna ha una certa diffusione un gene peculiare di alcuni Africani neri, e non presente in altri popoli Europei: se ne dedusse che probabilmente vi fu “portato” da qualche soldato africano arruolato nell’esercito di Roma, durante la permanenza dei Romani in Gran Bretagna…

MetaLocX

Mi viene da pensare a quei buffi omini che dalle nostre parti parlano di “sana laicità”. Si staranno ispirando al modello turco?
:-s

Nikolaus

E i turchi vorrebbero entrare in Europa? Io prima ero d’accordo, ma era anche un periodo nel quale credevo nell’esistenza di un islam moderato. Ora non ci credo più, penso solo che nei paesi islamici esistano alcune (meglio dire poche) persone laiche o atee/agnostiche oppresse da una maggioranza fondamentalista.

Felix

Tutte le religioni di origini mediorientali si basano sul Peccato originale con conseguente cacciata dal paradiso terrestre.
Senza di esso non avrebbero ancuna ragione di esistere.
La conseguenza é che i fedeli delle tre grandi religioni monoteise sono OBBLIGATI a rifiutare ogni concetto di evoluzione per “selezione naturale” ed a condannare Darwin + neodarvinisti come mentecatti.
Diversamente le loro fedi perderebbero tutto il loro significato.
Ho una zia ultraottantenne che tutte le mattine della sua vita sono consitite in : messa + comunione.
Riesco ad immaginare cosa significherebbe per lei capire che Adamo ed Eva, il paradiso terrestre, il peccato originale e la conseguente cacciata non sono mai esistiti, se poi aggiungiamo che Gesù morendo sulla croce non ha redento alcunchè perchè nulla c’era da redimere, ecco che il quadro é completo.
L’ unico motivo per cui a Darwin ed ai neodarwinisti non gliela perdoneranno mai.
Gli hanno rotto il giocattolo.

Lyra

“Diversamente le loro fedi perderebbero tutto il loro significato.” Io direi piuttosto che dovrebbero essere rimodernate, che la dogmatica dovrebbe essere completamente rivista e modificata, ma la fede manterebbe comunque un certo significato.
Il peccato originale potrebbe essere letto come metafora della condizone umana, come mito esistenziale, come un modo per dire che l’uomo, per natura, può compiere il bene ed il male, e che Dio vuole che si compia il bene.

Si, comunque il giocattolo è rotto: nessuno sano di mente può credere che Adamo ed Eva siano persone realmente esistite e che tutti gli esseri umani discendono da loro, e per colpa delle loro azioni sono macchiatri dal peccato originale. La teoria darwiniana si basa su solide prove e non volerle accettare per ragioni di fede è un comportamento irragionevole!
E’ assurdo che si tenti di censurare Darwin e la scienza, come sta facendo la Turchia!

Gérard

Non pochi anni fa, venivano in Francia studentesse maghrebine per prosseguire studi univertari più importanti di quelli che potevano fare nei loro paesi :
Ebbene queste studentesse universatarie credevano duro come ferro che Adamo ed Eva fossero esistiti davvero .
Ovviamente queste ragazze venivano prese in giro ….

Nell’ Islam, Adamo è un profeta allo stesso titolo di Gesu …

Federico Tonizzo

@ Gérard
Molto interessante. E come reagivano queste ragazze quando venivano prese in giro?

Silvana

@Gérard

Curioso il fatto che considerino Adamo un profeta. Deve essere stato un profeta molto debole vista la sua scarsa resistenza alle tentazioni… ovviamente, tutta colpa delle donne!!!

Aaaaaaaaah, le religioni… che cose inutili e deleterie!

Federico Tonizzo

@ Silvana e Gérard
E inoltre: Adamo cosa avrebbe profetizzato?

Francesco

Conseguenze della censura in Turchia.

Papa’ al figlio: Perche’ ti chiudi sempre con “L’origine della specie” in bagno?

Florenskij

@ Felix
Una prima domanda: in genere, ma lei in particolare

1) si crede all’evoluzione per SOLA selezione naturale secondo il concetto darwinista perchè è la scelta più logica e più corrispondente al buon senso ( in questo caso si tratta di una OPZIONE SCIENTIFICA );

2) oppure si crede all’evoluzionismo darwinista perchè così si fa fuori ogni visione teologica o semiteologica? ( In questo caso si tratta di un’OPZIONE prevalentemente IDEOLOGICA .)

Io personalmente penso che si possa essere lamarckiani o qualcosa del genere senza credere alle religioni abramitiche, anzi rimanendo agnostici. Per di pù, a prescindere da ogni convinzione religiosa, non riesco a capacitarmi come possano venir fuori dal caso apparati funzionali di animali e piante che secondo il buon senso, aiutato dal microscopio elettronico, richiedebbero la progettazione di un team di scienziati ( tecnologi e teorici ) del genere Los Alamos o MIT. Il che risponde al concetto di “complessità” irriducibile. Finora gli esempi di selezione naturale all’opera che mi sono stati indicati riguardano la selezione di UN SOLO CARATTERE, non di un set complicatissimo di caratteri , come nel caso delle farfalle bianche e nere. Così l’usatissimo esempio della gazzella che si trasforma in giraffa sembra esaustivo per il semplice motivo che si tiene conto del solo elemento della lunghezza del collo e non deglialtri necessariamente correlati in “set”, come il potenziamento del cuore e via dicendo.
Quanto a Charles Darwin,ipotizzo che possa essersi accontentato della rozza metafora dell’allevatore perchè, pur essendo un grande studioso osservatore, poco o nulla sapeva di filosofia.

Ovviamente nelle scuole non si può non presentare il modello darwinista, non solo perchè è quello oggi prevalente, ma anche perchè il confronto fra modelli diversi stimola il ragionamento.

Non riesco a capire come lei e altri come lei insistano nel credere che in ambito teologico si creda ancora che la storia di Adamo ed Eva, la creazione in sette giorni e quant’altro sia una telecronaca diretta e non
un racconto di eventi oggetivi attraverso un linguaggio simbolico, come usavano al tempo i “civili” Egiziani e Babilonesi, che oggi nessuno si sogna di irridere per questo. Siamo nel genere del mito di Proserpina rapita da Plutone, inventato per razionalizzare in qualche modo l’alternanza delle stagioni, fatto assolutamente oggettivo.

Redenzione significa riscatto, liberazione ( o meglio, inizio del riscatto e della liberazione ) del mondo e dell’uomo dalle forze oscure da cui sono dominati. Dando una scorsa alla storia e alla cronaca umana, compresa anche la storia naturale e la psicanalisi ( vedasi il caso Hitler ), non le sembra che queste forze oscure ci siano effettivamente, impersonali oppure con le corna e il forcone ( metaforici ) del Diavolo? “Non c’era nulla da redimere.”: mi sembra un po’ forte.

FSMosconi

non riesco a capacitarmi come possano venir fuori dal caso apparati funzionali di animali e piante che secondo il buon senso, aiutato dal microscopio elettronico, richiedebbero la progettazione di un team di scienziati ( tecnologi e teorici ) del genere Los Alamos o MIT.

Forse che fai come Platone che non distingueva tra emotività e fatto e pretendeva che il bello (per sé) esistesse in assoluto?
Forse che non ti sai capacitare che la scienza non “scopre leggi” ma determina con un margine di approssimazione dei modelli della realtà?
Forse entrambe?

Il che risponde al concetto di “complessità” irriducibile. Finora gli esempi di selezione naturale all’opera che mi sono stati indicati riguardano la selezione di UN SOLO CARATTERE, non di un set complicatissimo di caratteri , come nel caso delle farfalle bianche e nere. Così l’usatissimo esempio della gazzella che si trasforma in giraffa sembra esaustivo per il semplice motivo che si tiene conto del solo elemento della lunghezza del collo e non deglialtri necessariamente correlati in “set”, come il potenziamento del cuore e via dicendo.

Contemporaneità degli eventi e Rasoio di Occam, coso sono costoro?

Ovviamente nelle scuole non si può non presentare il modello darwinista, non solo perchè è quello oggi prevalente, ma anche perchè il confronto fra modelli diversi stimola il ragionamento.

La scusa di Bush. Il fatto che è quello attualmente accettato nonché il più semplice.
Inoltre il mettere sullo stesso piano un’ideologia e una teoria scientifica è appunto antiscientifico: anzitutto perché il creazionismo e l’ID avrebbero la (illecita) carta del ricatto morale “O credete così o inferno per voi” e in secondo luogo perché è palesemente spinta come cosa, visto che entrambe le teorie partono da un assunto e poi cercano le prove in favore…

Non riesco a capire come lei e altri come lei insistano nel credere che in ambito teologico si creda ancora che la storia di Adamo ed Eva, la creazione in sette giorni e quant’altro sia una telecronaca diretta e non
un racconto di eventi oggetivi attraverso un linguaggio simbolico, come usavano al tempo i “civili” Egiziani e Babilonesi, che oggi nessuno si sogna di irridere per questo. Siamo nel genere del mito di Proserpina rapita da Plutone, inventato per razionalizzare in qualche modo l’alternanza delle stagioni, fatto assolutamente oggettivo.

Quindi è oggettivo che ogni essere umano è c*****to e cornuto sin dalla nascita o nel senso eziologico come quello si Dahaka e Yima o Adapa e gli Elohim (no: non ti dico chi sono, a te l’amara sorpresa)?

Redenzione significa riscatto, liberazione ( o meglio, inizio del riscatto e della liberazione ) del mondo e dell’uomo dalle forze oscure da cui sono dominati. Dando una scorsa alla storia e alla cronaca umana, compresa anche la storia naturale e la psicanalisi ( vedasi il caso Hitler ), non le sembra che queste forze oscure ci siano effettivamente, impersonali oppure con le corna e il forcone ( metaforici ) del Diavolo? “Non c’era nulla da redimere.”: mi sembra un po’ forte.

Siamo in temi essonico-avestici mi sembra di capire…

nightshade90

1 dubito che esista al mondo qualcuno che crede al darwinismo perchè demolisce il pensiero religioso. prima di tutto perchè il darwinismo demolisce solo un particolare pensiero religioso, molte religioni non pongono la divinità come creatrice della razza umana così come è ora (ad esempio il buddismo) o possono fare facilmente un passo indietro per accettare l’evoluzione relegando dio al ruolo di “direttore d’orchestra” dietro a tale fenomeno, in secondo luogo perchè in genere chi crede all’evoluzione è un razionalista, che quindi conosce bene l’argomento così come conosce anche le altre teorie scientifiche che non centrano nulla con la religione, e raramente accetta l’evoluzionismo rigettando le altre.

2 gli unici esempi di selezione che abbiamo visto riguarderebbero un solo carattere?
in primo luogo, se una selezione riguarda un solo carattere in un ristretto arco di tempo, non esiste alcuna ragione logica per dire che non dovrebbe riguardare un gran numero di caratteri in un grande lasso di tempo (anzi, la conclusione logica sarebbe semmai che, se in poco tempo può riguardare un carattere, in tanto tempo può riguardarne anche tutti).
in secondo luogo, ma lei li ha visti i cani? ha visto quante razze ci sono?
20.000 anni fà esistevano solo i lupi, tutte le razze di cani esistenti fino ad oggi sono fruttop di un lavoro di mutazione e selezione. e NON fatto da un team di espertrissimi scienziati. certo, la selezione è stata fatta dagli umani, ma essa diverge da quella naturale solo per sistematicità, e quindi rapidità con cui procede. le razze di cani di taglia minuscola che esistoto si sono sviluppate selezionando nelle cuccolate i cani di altezza minore e facendoli accoppiare tra loro. lo stesso avcviene in natura quando l’ambiente cambia e favorisce gli individui di altezza minore. la differenza con la selezione umana è solo che quella umana permette la roproduzione SOLO ai più bassi, è quindi è più rapida, in quella naturale anche quelli meno bassi hanno qualche ragionevole pronbabilità di riprodursi e quindi è più lenta, ma il principio E’ IL MEDESIMO. e se in 20.000 anni ha portato ad una tale varietà e differenza di razze di cani, e senza nemmeno dover arrivare alla speciazione, è abbastanza evidente che in milioni di anni la natura, con tutti i suoi mutamenti ambientali, può tranquillamente fare ben di peggio.

3 con lòa stria della giraffa, stà mostrando un’ignoranza non da lei: a parte il fatto che la storia della giraffa è una semplificazione per bambini, E’ OVVIO che il potenziamento dell’apparato cardiaco vada di pari passo con quello del collo:
a) le giraffe col collo lungo sono avvantaggiate: si allunga il collo nell’arco delle generazioni.
b) l’apparato cardiaco fatica a sostenere colli più lunghi: l’allungamento del collo si ferma, perchè gli individui col collo più corto della norma sono svantaggiati, mentre quelli con il collo più lungo sono anche essi svantaggiati a causa dei problemi cardiaci. si è giunti ad un equilibrio tra i vantaggi offerti dal collo lungo e i problemi cardiaci che ciò comporta.
c) in una tale situazione, gli individui con il cuore più forte sono avvantaggiati perchè, a parità di lunghezza di collo, hanno meno problemi cardiaci. le generazioni successive avranno cuori più forti.
d) il cuore è abbastanza forte da reggere colli più lunghi, il processo riparte.

lo stesso discorso vale per ogni altra caratteristica del “set”.

4 è mai stato su pontifex? lì ci sono addirittura dei VESCOVI che sostengono che il mito della genesi è vero letterealmente al 100%. quindi evidentemente per i cattolici non è poi così chiaro il fatto che sia solo un mito, aldilà del fatto che ufficilamente la chiesa si sia spostata su posizioni IDiste. e questo per non parlare dei vari de mattei, VICEPRESIDENTE CREAZIONISTA DEL CNR che non è certo arrivato a tale posizione per i suoi meriti scientifici e senza l’appoggio ecclesiastico, o dei vari creazionisti cristiani che spopolano tanto in america (ma anche qui in europa, pur essendo meno diffusi, non è che siano assenti). come vede in ambito teologico sono ancora in molti a credere nel creazionismo, e non solo fuori dal cattolicesimo….

Felix

Egregio sig. Pavel.
Credo di essermi espresso nelle due righe appena scritte.
In ogni modo ritengo che la selezione naturale sia l’ unica spriegazione scientifica, anche se Lamarck ha affascinato non poco.
In quanto a definire le deduzioni di Darwin rozze, bisogna proprio odiarlo tanto per pensarla a questo modo.
Arrivo al punto centrale dove lei mi fa osservare quanto sia assurda l’ evoluzione di apparati tanto complessi come l’ occhio o le ali e tanti altri ancora.
Concordo.
Non potrebbero mai nascere lì per puro caso, griderei al miracolo.
Il “caso” in effetti c’ entra assai poco se non con la stragrande maggioranza di mutazioni negative per la sopravvivenza.
In realtà la grande spinta propulsiva all’ evoluzione é data dalla selezione naturale, come avevo già detto sopra.
Ma questo é ampiamente descritto in qualsiasi testo di evoluzionismo, le consiglio, per esempio “Il più grande spettacolo della Terra” di Dawkins, io ho comprato l’edizione da 11 euro.
Tuttavia ce ne sono moltissimi altri.
In quanto al mito di Adamo ed Eva e della creazione del mondo sono felice di saperla concorde.
Per quanto riguarda il “non c’ era nulla da redimere” mi pare che stessimo parlando di peccato originale e di cacciata dal paradiso terrestre ed in questo contesto non mi pare per niente troppo forte, dal momento che il crederci é servito a fondare almeno tre religioni con tre dei unici al cui comando milioni di fedeli si sono scannati allegramente.
Con stima,
Felix.

Gianluca

Florenskji,

lei continua a citare il darwinismo (e in questo caso è corretto, perchè la notizia parla di Darwin censurato) come se “L’evoluzione della specie” fosse la teoria più accreditata e recente sull’evoluzione. In realtà pensare a evoluzione citando Darwin è come pensare all’astronomia prendendo gli studi di Galilei, che sì, scoprì che la Terra non era immobile al centro dell’universo, ma da lì a considerarli ATTUALI ce ne vuole…

Ho letto un interessantissimo articolo su “Le scienze” del marzo scorso (mi sembra…) sull’evoluzione (se c’è un biologo sarei lieto che intervenisse) che grazie ai miei studi di biologia riesco a comprendere. Ebbene, l’evoluzione in realtà ha preso un po’ da Darwin e un po’ da Lamarck, perchè come giustamente fa notare lei com’è possibile che tra le farfalle bianche ne nasca CASUALMENTE una nera? In realtà le mutazioni genetiche avvengono in seguito a stimoli ambientali, altrimenti non si spiegherebbe nemmeno il fenomeno della convergenza evolutiva – ossia quello secondo cui animali filogeneticamente molto diversi posti nello stesso ambiente gli si adattano in modo simile. Qual è la probabilità che un insetto nasca casualmente in modo identico alla foglia sulla quale di solito si posa? Se l’evoluzione fosse spiegata solo dal modello darwinista penso che neanche in 150 miliardi di anni si sarebbe formata la natura com’è ora, procedendo così, per mutazioni casuali.

Oltre questo, a me sembra che lei ritienga (e lo ha sottolineato più volte) che la teoria dell’evoluzione di Darwin sia stata presa dagli atei come una sorta di anti-bibbia, o di “bibba scientifica”, mi passi il termine, ma non è così.

Lyra

@ Florenskji,

“Per di pù, a prescindere da ogni convinzione religiosa, non riesco a capacitarmi come possano venir fuori dal caso apparati funzionali di animali e piante che secondo il buon senso, aiutato dal microscopio elettronico, richiedebbero la progettazione di un team di scienziati ( tecnologi e teorici ) del genere Los Alamos o MIT. Il che risponde al concetto di “complessità” irriducibile.”

Di sicuro capirà se userà un po’ del suo tempo libero per fare una buona lettura scientifica a tal riguardo.
Le consiglio “La vita inaspettata” di Pievani o “Perchè non possiamo non essere darwinsti” di Boncinelli

Lyra

ops, ho sbagliato il tasto “rispondi”!
L’unica scusante è che sono esasperata a ripetere per la trecentesima volta a Florenskji che la teoria delle mutazioni casuali è scientifica e comprovata!

Florenskij

@ Gianluca. Inizio dal fondo. Che Darwin sia considerato come un’antibibbia non mi sembra un’illazione mia, ma una constatazione: basta riandare al post recente in cui alla diffusione gratuita della Bibbia nelle scuole GB si contrapponeva la richiesta di distribuire Darwin per pari opportunità. Idem per il “Darwin Day”: perchè non alternarlo con gli “Einstein Days” o gli “Heisenberg Days”? Di questo non mi scandalizzo affatto, perchè attribuisco al concetto centrale del Darwinismo un valore eccezionale, direi epocale: appunto il trasferimento al caso della configurazione di generi e specie, prima considerata prerogativa della Divinità. Ditemi se è poco… In ogni caso l'”Origine delle specie” entusiasmò Marx, che vi riconobbe l’espressione al livello biologico del principio”la violenza è la levatrice della storia”, con esclusione di qualsiasi provvidenzialismo parareligioso.

Mi consola la sua accondiscendenza dell’attribuire un ruolo anche a Lamarck in ordine al fenomeno della reazione agli stimoli ambientali ( da cui la convergenza evolutiva ); però rimane la questione di come gli stimoli ambientali influiscano sul corredo genetico del fenotipo o dei fenotipi da cui parte la mutazione orientata. Ci sono fenomeni che sembrano dipendere da un passaggio di informazioni MOLTO COMPLESSE o addirittura SUPER RAFFINATE dall’ambiente esterno al fenotipo o all’intera specie. Ripeto gli esempi fino alla nausea: le piante che producono finti organi sessuali di particolari insetti per attirarli, i serpenti che secernono veleni assolutamente specifici per bloccare la respirazione delle loro prede usuali, il mimetismo non fisso, ma cangiante come quello dei camaleonti, i fiori con i petali macchiati da piste di cerchietti colorati per attirare gli insetti impollinatori, gli uccelli migratori con la magnetite nel becco per dirigersi a Nord… In che modo ci si può fare un quadro dell’ambiente? Se si è ciechi, si può conoscere la mappa di un tratto di bosco a testate, se ci si vede con una esplorazione ottica; in qualche caso non basta nemmeno l’esplorazione ottica: occorre partire da assunzioni teoriche, sia pur da verificare con l’esperimento, come nel caso di Marconi che costruì il suo telegrafo senza fili sulla base della conoscenza delle onde hertziane ( cito da profano ), oppure nel caso della scoperta del radio da parte dei coniugi Curie. Per me il Darwinismo classico sembra considerare una conoscenza dell’ambiente… a testate; il che non mi convince affatto. Nei viventi ci sono apparecchiature diciamo elettroniche o cibernetiche di una sofisticazione tale da lasciare senza fiato. La Marina americana è arrivata perfinio a studiare i movimenti della coda dei cetacei per copiare la meccanica del loro straordinario apparato propulsivo. E allora uno sarebbe un povero sciocco se non si accontenta del Darwinismo? Del resto l’esperienza comune è che la scoperta teorica e l’invenzione si basano sull’incontro fra teorie scientifiche “pure” che si attingono da trattati di livello universitario scritti da altri e filtrati da un lungo lavorio della comunità scientifica e abbozzi configurati sul terreno dell’empiria: insomma l’incontro di una “via dall’alto” e di una “via dal basso”. Nella cultura antica, fin quasi all’800, si pensava che il contributo dall’alto venisse da “geni” o “angeli”; il che appare del tutto ridicolo a meno che non si usino i termini equivalenti ma non repulsivi di “entelechie” e “campi morfogenetici”. All’inizio del ‘900 il biologo tedesco Hans Driesch, direttore della stazione oceanografica di Napoli non esitava appunto a parlare di “entelechie”. Oggi in campo umanistico si ride degli angeli e dello Spirito Santo; però per la creatività letteraria si continua a parlare tranquillamente di “genio”, vale a dire di una forza che “possiede” quasi medianicamente l’autore e si esprime attraverso di lui.

@ Felix. Grazie della stima, ma non merito di essere chiamato Pavel, perchè il vero Florenskij era un personaggio di ben altra statura, dotato della cultura scientifica in cui io balbetto.
Ho letto Dawkins e lo rileggerò, ma anche nel suo caso mi chiedo se l’ideologia e na certa attitudine al protagonismo non abbiano un ruolo cruciale, in corrispondenza a una competenza filosofica molto scarsa. I suoi esempi della teiera volante, risalente a Russell, e della gru per spiegare il moto ascendente dell’evoluzione, mi sembrano tali da far sorridere. Quanto alla fierezza nel proporre l’ossimoro “L’orologiaio cieco” ci vedo più ostentazione che logica.
Non odio affatto Darwin ( estraneo agli orrori del “Darwinismo sociale” ), tant’è vero che ho letto ( e rileggerò ) il grosso e importante romanzo biografico “L’origine” di Irving Stone e che tengo in casa il film su “Il processo della scimmia” ( “E l’uomo inventò il diavolo”.

@ Lyra. Per la trecentesima volta le ripeto che ci sono testi ( non scritti da me ) che dichiarano la spiegazione paleodarwiniana una bufala ( Giuseppe Sermonti “Dopo Darwin” ) oppure una teoria che presenta una grossa “scatola nera”, vale a dire un insieme di processi privi di spiegazione, postulati e basta ( Piattelli Palmarini-Fodor “Gli errori di Darwin” ).
In ogni modo, proprio le sue obiezioni su De Mattei – terremoti mi hanno fatto meditare sulla causalità. Se tutto è rigorosamente determinato, è determinata anche ogni singola azione umana: dalla “singolarità originaria” in poi tutto è destino; la libertà è solo un’apparenza.

Del prof. Pievani ho letto su Micromega la recensione sul convegno antidarwinista De Mattei: l’ho trovata un libello di basso conio, basato più sulla difesa di un’ideologia progressista contro i reazionari, con irrisioni e sberleffi, che una vera dismina critica. Inoltre ho letto “Nati per credere”, in cui si sostiene la brillantwe tesi per cui credere che un orologio possa essere costruito solo da un essere intelligente è una specie di “peccato originale” della mente, retaggio del pensiero primitivo; oggi invece ubna mente evoluta piò credere che gli orologi si costruiscano grazie al lavorio del caso.
Comunque leggerò gli altri libri di T. P.

@ Nightshade. Come presentivo, l’esempio della giraffa è mal posto, nel senso che gli elemnti evolutivi in gioco sono solo due. Se avessi una conoscenza ornitologica maggiore, potrei indicarle più minutamente le stupefacente differenziazione e distribuzione del piumaggio degli uccelli, senza escludere le loro strutture miscroscopiche e in più l’aereodinamica, il sistema propulsivo e quant’altro dell’apparato interno; il tutto con apparenza di progettazione non inferiore, anzi direi superiore a quello di un B 17.

Florenskij

@ Gianluca. Inizio dal fondo. Che Darwin sia considerato come un’antibibbia non mi sembra un’illazione mia, ma una constatazione: basta riandare al post recente in cui alla diffusione gratuita della Bibbia nelle scuole GB si contrapponeva la richiesta di distribuire Darwin per pari opportunità. Idem per il “Darwin Day”: perchè non alternarlo con gli “Einstein Days” o gli “Heisenberg Days”? Di questo non mi scandalizzo affatto, perchè attribuisco al concetto centrale del Darwinismo un valore eccezionale, direi epocale: appunto il trasferimento al caso della configurazione di generi e specie, prima considerata prerogativa della Divinità. Ditemi se è poco… In ogni caso l'”Origine delle specie” entusiasmò Marx, che vi riconobbe l’espressione al livello biologico del principio”la violenza è la levatrice della storia”, con esclusione di qualsiasi provvidenzialismo parareligioso.

Mi consola la sua accondiscendenza dell’attribuire un ruolo anche a Lamarck in ordine al fenomeno della reazione agli stimoli ambientali ( da cui la convergenza evolutiva ); però rimane la questione di come gli stimoli ambientali influiscano sul corredo genetico del fenotipo o dei fenotipi da cui parte la mutazione orientata. Ci sono fenomeni che sembrano dipendere da un passaggio di informazioni MOLTO COMPLESSE o addirittura SUPER RAFFINATE dall’ambiente esterno al fenotipo o all’intera specie. Ripeto gli esempi fino alla nausea: le piante che producono finti organi sessuali di particolari insetti per attirarli, i serpenti che secernono veleni assolutamente specifici per bloccare la respirazione delle loro prede usuali, il mimetismo non fisso, ma cangiante come quello dei camaleonti, i fiori con i petali macchiati da piste di cerchietti colorati per attirare gli insetti impollinatori, gli uccelli migratori con la magnetite nel becco per dirigersi a Nord… In che modo ci si può fare un quadro dell’ambiente? Se si è ciechi, si può conoscere la mappa di un tratto di bosco a testate, se ci si vede con una esplorazione ottica; in qualche caso non basta nemmeno l’esplorazione ottica: occorre partire da assunzioni teoriche, sia pur da verificare con l’esperimento, come nel caso di Marconi che costruì il suo telegrafo senza fili sulla base della conoscenza delle onde hertziane ( cito da profano ), oppure nel caso della scoperta del radio da parte dei coniugi Curie. Per me il Darwinismo classico sembra considerare una conoscenza dell’ambiente… a testate; il che non mi convince affatto. Nei viventi ci sono apparecchiature diciamo elettroniche o cibernetiche di una sofisticazione tale da lasciare senza fiato. La Marina americana è arrivata perfinio a studiare i movimenti della coda dei cetacei per copiare la meccanica del loro straordinario apparato propulsivo. E allora uno sarebbe un povero sciocco se non si accontenta del Darwinismo? Del resto l’esperienza comune è che la scoperta teorica e l’invenzione si basano sull’incontro fra teorie scientifiche “pure” che si attingono da trattati di livello universitario scritti da altri e filtrati da un lungo lavorio della comunità scientifica e abbozzi configurati sul terreno dell’empiria: insomma l’incontro di una “via dall’alto” e di una “via dal basso”. Nella cultura antica, fin quasi all’800, si pensava che il contributo dall’alto venisse da “geni” o “angeli”; il che appare del tutto ridicolo a meno che non si usino i termini equivalenti ma non repulsivi di “entelechie” e “campi morfogenetici”. All’inizio del ‘900 il biologo tedesco Hans Driesch, direttore della stazione oceanografica di Napoli non esitava appunto a parlare di “entelechie”. Oggi in campo umanistico si ride degli angeli e dello Spirito Santo; però per la creatività letteraria si continua a parlare tranquillamente di “genio”, vale a dire di una forza che “possiede” quasi medianicamente l’autore e si esprime attraverso di lui.

@ Felix. Grazie della stima, ma non merito di essere chiamato Pavel, perchè il vero Florenskij era un personaggio di ben altra statura, dotato della cultura scientifica in cui io balbetto.
Ho letto Dawkins e lo rileggerò, ma anche nel suo caso mi chiedo se l’ideologia e na certa attitudine al protagonismo non abbiano un ruolo cruciale, in corrispondenza a una competenza filosofica molto scarsa. I suoi esempi della teiera volante, risalente a Russell, e della gru per spiegare il moto ascendente dell’evoluzione, mi sembrano tali da far sorridere. Quanto alla fierezza nel proporre l’ossimoro “L’orologiaio cieco” ci vedo più ostentazione che logica.
Non odio affatto Darwin ( estraneo agli orrori del “Darwinismo sociale” ), tant’è vero che ho letto ( e rileggerò ) il grosso e importante romanzo biografico “L’origine” di Irving Stone e che tengo in casa il film su “Il processo della scimmia” ( “E l’uomo inventò il diavolo”.

@ Lyra. Per la trecentesima volta le ripeto che ci sono testi ( non scritti da me ) che dichiarano la spiegazione paleodarwiniana una bufala ( Giuseppe Sermonti “Dopo Darwin” ) oppure una teoria che presenta una grossa “scatola nera”, vale a dire un insieme di processi privi di spiegazione, postulati e basta ( Piattelli Palmarini-Fodor “Gli errori di Darwin” ).
In ogni modo, proprio le sue obiezioni su De Mattei – terremoti mi hanno fatto meditare sulla causalità. Se tutto è rigorosamente determinato, è determinata anche ogni singola azione umana: dalla “singolarità originaria” in poi tutto è destino; la libertà è solo un’apparenza.

Del prof. Pievani ho letto su Micromega la recensione sul convegno antidarwinista De Mattei: l’ho trovata un libello di basso conio, basato più sulla difesa di un’ideologia progressista contro i reazionari, con irrisioni e sberleffi, che una vera dismina critica. Inoltre ho letto “Nati per credere”, in cui si sostiene la brillantwe tesi per cui credere che un orologio possa essere costruito solo da un essere intelligente è una specie di “peccato originale” della mente, retaggio del pensiero primitivo; oggi invece ubna mente evoluta piò credere che gli orologi si costruiscano grazie al lavorio del caso.
Comunque leggerò gli altri libri di T. P.

@ Nightshade. Come presentivo, l’esempio della giraffa è mal posto, nel senso che gli elemnti evolutivi in gioco sono solo due. Se avessi una conoscenza ornitologica maggiore, potrei indicarle più minutamente le stupefacente differenziazione e distribuzione del piumaggio degli uccelli, senza escludere le loro strutture miscroscopiche e in più l’aereodinamica, il sistema propulsivo e quant’altro dell’apparato interno; il tutto con apparenza di progettazione non inferiore, anzi direi superiore a quello di un B 17.

FSMosconi

@Flo’

In ogni caso l’”Origine delle specie” entusiasmò Marx, che vi riconobbe l’espressione al livello biologico del principio”la violenza è la levatrice della storia”, con esclusione di qualsiasi provvidenzialismo parareligioso.

Di là del fatto che non c’entra nulla. Mi risulta che quando il filosofo chiese a Darwin se volesse che dedicasse il Capitale a lui, Darwin rifiutò…

Detto questo: ma tutti i “troll” (citazionisti o meno) hanno la mania per il comunismo? 🙄

FSMosconi

@Flo’

Nei viventi ci sono apparecchiature diciamo elettroniche o cibernetiche di una sofisticazione tale da lasciare senza fiato. La Marina americana è arrivata perfinio a studiare i movimenti della coda dei cetacei per copiare la meccanica del loro straordinario apparato propulsivo. E allora uno sarebbe un povero sciocco se non si accontenta del Darwinismo?

Sullo stupore vedi il mio intervento sopra. Al quale noto con un non velato piacere malizioso che non hai ancora risposto…

FSMosconi

@Flo’

Oggi in campo umanistico si ride degli angeli e dello Spirito Santo; però per la creatività letteraria si continua a parlare tranquillamente di “genio”, vale a dire di una forza che “possiede” quasi medianicamente l’autore e si esprime attraverso di lui.

Se proprio parlare in questi termini pure i cristiani usano ancora il termine demoni, e Paolo ha usato in una strana maniera Arconti in Efesini 6:12 e 1-Corinzi 2:8. Vogliamo parlare di platonismo cristiano?

FSMosconi

@Flo’

De Mattei – terremoti mi hanno fatto meditare sulla causalità. Se tutto è rigorosamente determinato, è determinata anche ogni singola azione umana: dalla “singolarità originaria” in poi tutto è destino; la libertà è solo un’apparenza.

ma anche con un dio che prima ti concede la libertà e poi ti fa un ricatto mica da poco non è tutta questa coerenza. Inoltre: temo tu stia cadendo nel Post Hoc Ergo Propter Hoc…

FSMosconi

Pievani ho letto su Micromega la recensione sul convegno antidarwinista De Mattei: l’ho trovata un libello di basso conio, basato più sulla difesa di un’ideologia progressista contro i reazionari, con irrisioni e sberleffi, che una vera dismina critica.

Come disamineresti uno come De Mattei? Basta aver sentito le sue “critiche” su Radio maria per capire che il massimo ragionamento a cui può arrivare è un sofisma di bassa lega malamente camuffato…

Inoltre ho letto “Nati per credere”, in cui si sostiene la brillantwe tesi per cui credere che un orologio possa essere costruito solo da un essere intelligente è una specie di “peccato originale” della mente, retaggio del pensiero primitivo; oggi invece ubna mente evoluta piò credere che gli orologi si costruiscano grazie al lavorio del caso.

Fammi capire: e come lo relazioni questa storia dell’orologiaio con la tesi secondo cui Dio dovrebbe essere l’unica entità non formata da parti? Se l’orologio è complesso l’orologiaio dovrebbe quantomeno essere il triplo più complesso? Altra domanda: se si prende per buono quanto detto prima e si ri-applica il “ragionamento” dell’orologiaio, chi ha costruito questo? E il costruttore del costruttore chi l’ha costruito? E così via…

schiaudano

” perchè come giustamente fa notare lei com’è possibile che tra le farfalle bianche ne nasca CASUALMENTE una nera?”

Non ne nasce casualmente una nera: farfalle nere, come leoni albini, ne esistono ma sono in numero ridotto in quanto il loro fenotipo non è vantaggioso, per esempio perché rende l’animale più individuabile.
Qualora cambiassero le condizioni dell’ambiente (piante più scure a causa dell’inquinamento o savana innevata a causa di una glaciazione) il fenotipo prima svantaggioso diventerebbe vincente e il genotipo che lo esprime prolificherebbe.

Stefano

@ Florenskij

” I suoi esempi della teiera volante, risalente a Russell, e della gru per spiegare il moto ascendente dell’evoluzione, mi sembrano tali da far sorridere”

Florenskij, per l’ennesima volta: quel che fa sorridere è la sua “interpretazione” della teiera. E non solo quella.

E la pervicacia con cui si ostina a non comprendere espressioni come “orologiaio cieco”.
Del resto le capisse non proporrebbe gli esempi che riporta.

Fa specie che non abbia ancora compreso che l’evoluzione si propone di spiegare i risultati che lei attribuisce all’orologiaio senza bisogno di quello. E che quello, esistesse, non avrebbe bisogno dell’evoluzione per fare alcunché. Tanto meno telecomandarla.

Parlare di sorrisi e proporre queste tesi è diventato francamente imbarazzante.

Lyra

@ Florenskij

Se mi paragona studiosi come Boncinelli e Pievani a Sermonti (pseudoscienza) io non so che farci! Posso solo sperare che prosegua veramente la lettura di Pievani, come mi ha precedentemente scritto.

“Se tutto è rigorosamente determinato” e questo chi l’ha mai detto?! O.o Riguardo i terremoti non si parla di predestinazione, ma di principio causa-effetto: nella scienza non c’è nessun “disegno”, nessun cammino già scritto da un qualche autore, ma solo una serie di fatti che nel loro succedersi ne determinano altri.

“la libertà è solo un’apparenza.” Peccato che l’uomo possa sfuggire alla mera logica della necessità naturale, arrivando a compiere azioni contro il proprio interesse e a favore del prossimo, del bene comune. L’uomo crea la libertà, di cui la naura è sprovvista.
Trovo singolare che un credente neghi l’esistenza della libertà, dato che Dio ci ha dotati di libero arbitrio, secondo ciò che dice il mito contenuto nella Genesi!
Ad ogni modo faccia lei, ma pensare che tutto è già predestinato nella nostra vita e che non abbiamo potere di cambiar niente, secondo me, porta a conseguenze nefaste.

firestarter

fascistello, quando lei interviene in ambito scientifico fa delle figure di m memorabili (a dire il vero anche in altri ambiti ha dato). E’ imbarazzante, e continuo a chiedermi se e’ ignoranza o carenza cognitiva.

Felix

Mi viene in mente che é proprio l’ anti-darwinismo che può essere visto come una scelta IDEOLOGICA.

Gianluca

@ Florenskji

“Mi consola la sua accondiscendenza dell’attribuire un ruolo anche a Lamarck in ordine al fenomeno della reazione agli stimoli ambientali ( da cui la convergenza evolutiva )”

Giusto per precisare, non è una mia accondiscendenza, mi limitavo a riportare il succo dell’articolo de:”Le scienze”. Se vuole, domani cerco la rivista e le dico anche che numero era e a che pagina, mi faccia sapere.

“però rimane la questione di come gli stimoli ambientali influiscano sul corredo genetico del fenotipo o dei fenotipi da cui parte la mutazione orientata.”

Beh, sempre secondo l’articolo, questo è ancora da scoprire, il che non vuol dire che non ci si arrivi…

Stefano

@ Gianluca

Florenskij ha bisogno che l’evoluzione sia orientata. Non capisce che così facendo sta ridicolizzando il suo dio onnipotente.

Creazionista o evoluzionista orientato non è in grado di spiegare NIENTE senza presupporre “dio l’ha fatto”. Male.

FedeB

@Flo
Magari non lo sa ma ci sono degli algoritmi basati sull’evoluzione per selezione naturale che nel corso delle generazioni trasformano un parallelepipedo in un’ala ad altissima efficienza.

FSMosconi

Però ricordiamo che questi algoritmi sono comunque tendenti a eliminare gli errori che normalmente avverrebbero (si eliminano i rami evolutivi non funzionali da principio e così via) quindi non si può dire siano presi pari pari. D’altronde anche questa è la dimostrazione che l’evoluzione al contrario di quanto dice Flo’ va eccome a testate. 😉

FedeB

L’eliminazione dei rami non funzionali avviene perché sono meno efficienti di altri, quindi per selezione del “migliore” come avviene in natura… Che poi non si simuli la complessità della natura sono d’accordo.
Era solo per dire che anche a testate si arriva ad un risultato che sembra progettato direttamente…

Francesco

Coppia di anziani, riescono a far scappare i ladri dalla propria abitazione leggendo loro un commento di Florenskij

Brian di Nazareth

Questo sarebbe il modello turco dell’Islam moderato? E vorrebbero entrare in Europa dando un tale esempio di tolleranza? Mi sa che dovranno aspettare ancora parecchio. Nel frattempo -come diceva un noto gentleman- que la sigan mamando.

Ratio

@ Florenskij :

Non c’è bisogno di Darwin per essere atei, atei si nasce, tutti.
I piu’ creduloni diventano credenti, fanatici e integralisti.

Felix

Non sono daccordo.
Da bambino ho subito un indottrinamento religioso di prim’ ordine.
Ateo lo sono diventato dopo i vent’ anni, quando uscendo di casa ho cominciato a ragionare con la mia testa.
Devo dire che l’ aver capito subito il significato dell’ evoluzionismo mi ha aiutato parecchio.

Gianluca

Felix,

io penso che Ratio intendesse, con “si nasce atei” che se nessuno indottrinasse forzatamente i bambini con la religione, quanti REALMENTE si porrebbero le domande esistenziali? Quanti farebbero il ragionamento “Chi mi ha creato”?

Ma anche se qualcuno arrivasse a ipotizzare l’esistenza di un essere creatore, chi è che ipotizzerebbe le assurdità delle religioni rivelate?

Ratio

@ Felix :

Ti ha risposto Gianluca e io aggiungo che evidentemente, ragionando con la tua testa, non sei un credulone. 🙂

andrea di gregorio

certo, se flo non esistesse bisognerebbe inventarlo.
Quando interviene lui tutto diventa piu’ divertente.
Il fatto che Sermonti sia per flo uno scienziato attendibile
e Pievani e Dawkins due illusionisti e’ tutto dire…
Il fatto e’ sempre il solito: ci si permette di parlare di biologia
evoluzionistica come fosse una materia stupidotta e non
come di un campo scentifico complicatissimo a cui i migliori
cervelli del pianeta si applicano per cercare di capire come
” funziona” l’universo. Ad ogni buon conto io, che sono ignorante
ma curioso, per conoscere la natura mi affido a “Le Scienze” piuttosto
che a “Svegliatevi”!
Saluti

RobertoV

Concordo sul suo intervento.
E’ deprimente vedere uno assolutamente incompetente, non in grado di capire neanche l’abc del pensiero scientifico che sproloqui su argomenti che palesemente non capisce (e non vuole capire): non ha assolutamente le basi avendo una preparazione e mentalità umanistica per comprenderlo e lo dimostra in ogni momento. Purtroppo è in buona compagnia in Italia dove di scienza non parlano i diretti interessati, ma scrittori, giornalisti, attori e attrici, ballerine, tuttologi, filosofi e teologi. Continua, nel 2011, a confondere filosofia e scienza, due ambiti ormai distanti anni luce, e contesta a Darwin di non essere un filosofo come se per fare una teoria scientifica servissero conoscenze di filosofia e non in questo caso di paleontologia, biologia, genetica, zoologia e botanica. Ignora che ciò che chiamiamo teoria di Darwin oggi è differente da quella originale come succede normalmente per le teorie scientifiche che si evolvono, si modificano e si integrano sulla base dell’evoluzione delle conoscenze, conoscenze che Darwin non poteva avere 150 anni fa (vedi la genetica per esempio). Che centra Marx con la teoria di Darwin? Cita Fodor-Palmarini come se fossero dei luminari sull’evoluzione quando sono due filosofi (Palmarini lo è di fatto) che si occupano di evoluzione del linguaggio (una cosa molto differente quindi) ed hanno ottenuto una visibilità sapientemente e furbescamente pilotata (perché non scrivere gli errori di Galileo, gli errori di Lamarck, gli errori di Einstein, ecc.), cita Sermonti uno che ha scelto 25 anni fa di abbandonare la ricerca scientifica per fare l’ideologo e lo scrittore quando ci sono migliaia di scienziati che lavorano alle ricerche: e perché non cita Cavalli Sforza o Tattersall, o articoli di Le scienze o di riviste specialistiche, invece di contestare Pievani che essendo un filosofo della scienza si occupa solo di divulgazione del pensiero scientifico? Sempre su le Scienze nel mese di settembre c’era proprio un interessante articolo sull’occhio e sulla sua evoluzione e nell’ultimo numero veniva pubblicizzato un libro di un biologo, “Il biologo furioso” proprio per parlare dell’informazione in Italia su questo argomento.

RobertoV

Aggiungo inoltre che continua a mischiare e confondere gli effetti sulla cultura di una teoria scientifica con la formulazione e validità della stessa che sono due cose differenti e scollegate, cose sulle quali intervengono anche i filosofi. E’ ovvio che certe teorie scientifiche hanno un impatto sul nostro modo di pensare e per questo i fondamentalisti, gli amanti dello status quo vi si oppongono come è stato per la teoria Copernicana (che era “sbagliata” anche quella ed è stata modificata ed integrata con le conoscenze successive). Il fatto che la teoria piacesse a Marx e che ci trovasse dei legami con la sua visione sociale o che certi pseudostudiosi abbiano cercato di usarla per legittimare certe visioni sociali e culturali non centra niente con la teoria in se (che tra l’altro parla di più adatto, non di più forte), ma con le manipolazioni delle persone sulla base della loro cultura e dei loro pregiudizi (Watson ha fatto affermazioni razziste quindi la sua scoperta del DNA porta a questo?).

Giorgio Pozzo

La teoria dell’evoluzione tra l’altro piaceva anche a Hitler, non solo a Marx.

Proprio in virtù della errata interpretazione sulla sopravvivenza del più forte, invece che del più adatto.

Stefano

@ RobertoV

Concordo assolutamente con quello che dici su Florenskij.
La cosa peggiore è che non capisce e pretende di aver capito.
E su quella pretesa ne costruisce altre.
Incurante delle critiche.

firestarter

Roberto V

concordo con il tuo intervento ma considera che Florenskji ha fatto figure di m memorabili anche in campo umanistico (Ferrer ne ha fatto un elenco esaustivo in una ultimissima recente). Io mi convinco sempre piu’ che se uno e’ a corto di comprendonio questo emerge in tutti gli ambiti, ed il povero Florenskji ha dimostrato che non ne ha a sufficienza neanche in termini di umilta’ nello stare zitto. Lui non e’ qui in cerca di dialogo perche’ continua a ripetere le stesse imbecillagini nonostante gli sia stato fatto notare in tutte le salse (non solo da me che sono un noto maleducato, am anche da altri molto garbati). Continua ad imbarazzare se stesso e non e’ sufficientemente intelligente per accorgersene.

Stefano

@ firestarter

continua a ripetere le stesse imbecillagini nonostante gli sia stato fatto notare in tutte le salse

Non solo, ma le ripete immutate senza prendere in considerazione le obiezioni.
Il che, se possibile, è pure peggio.

firestarter

gli e’ anche stato chiesto diverse volte di eseguire per esercizio l’esegesi della teoria della gravitazione, ma per qualche motivo quella non lo disturba

Ferrer

@ Roberto V

Non è questione di cultura umanistica, ma di analfabetismo scientifico.
Anch’io ho una formazione principalmente storico-umanistica, ma questo non significa bersi qualunque stupidaggine pseudo-scientifica come fa il nostro Flo.
Non credo che, neppure tra i laureati in Lettere, ci siano tante persone così ignoranti da credere che la Scienza sia rimasta ferma all’ “Origine delle Specie” e non abbia fatto passi avanti da lì.
D’altro canto, come detto da firestarter, quel poveraccio ha rimediato una serie di figure barbine unica anche in ambito umanistico (vedasi la citazione di Quasimodo di qualche giorno fa) e inoltre sembra credere che anche la filosofia si sia sostenzialmente fermata all’ 800 (visto che cita Marx e Bergson come se fossero l’ultimo grido).
In realtà al fascistello non interessa nulla né della Scienza né di altre discipline, interessa solo trovare dei pretesti retorici per difendere disperatamente una visione sociale paurosamente reazionaria.

RobertoV

Ferrer
Quello che contestavo era il fatto che uno con preparazione umanistica pretendesse di entrare nei particolari di una teoria scientifica e di criticarla. Non può farlo uno con preparazione tecnico-scientifica che non si occupa di quell’argomento, figuriamoci uno che ha una preparazione umanistica che ha oggettivamente delle difficoltà a comprendere e discutere di argomenti tecnico-scientifici.
Mi fa piacere che da chi ne sa più di me venga confermata anche la sua conoscenza lacunosa a livello umanistico, conoscenza di livello citazionistico e mnemonica in cui manca la capacità di comprensione, analisi e contestualizzazione, cosa che dovrebbe essere basilare per un insegnante di storia.
Concordo che il nostro (io lo considero però più un monarchico con simpatie per il clerico-fascismo) sia alla ricerca disperata di appigli per sostenere i suoi pregiudizi e le sue idee conservatrici decise a priori ed è spaventato dai cambiamenti (cosa che, però, vedo diffusa tra i fondamentalisti).

pendesini alessandro

Mi sia concessa un’osservazione :
Anziché « le scienze » è meglio dire LA SCIENZA, che non puo’ essere che unica ! Se insisto su questo non è di certo per pignoleria ma perchè sono stato confrontato varie volte (a Bruxelles e non solo) a gente -con dubbie conoscenze e intenzioni oscurantiste- che ritiene non esite una ma « varie scienze » tra le quali….il creazionismo !! Visto i tempi che si profilano è preferibile evitare amalgame ed essere molto chiari.

RobertoV

Io citavo la rivista Le Scienze che si chiama così. Comprendo la sua preoccupazione, purtroppo i fondamentalisti si attaccano a qualsiasi cosa pur di denigrare il pensiero scientifico e chi è incompetente o in malafede fatica a distingure tra scienza seria e pseudoscienza (basta vedere il successo di trasmissioni tipo Voyager). Però oggettivamente le scienze sono molto differenti tra loro (basta pensare all’archeologia e alla fisica teorica moderna o alla matematica), differente il modo di operare degli scienziati. Quindi il termine “La scienza” mi lascia un po’ perplesso, mi sembra un concetto troppo filosofico ed astratto, che si presta anch’esso ad un’interpretazione pretestuosa di tipo “religioso” e dogmatico da parte dei suoi detrattori.

Francesco

Gesu’ a dio: Papa’, lo sai che i cattolici pensano che tu sia onnipotene?
Dio: Se non lo pensassero, dovrebbero ammettere che loro sono uno dei miei tanti errori.
E quante volte ti ho detto che non sei mio figlio!

pendesini alessandro

Per Darwin, la selezione naturale rende gli individui più propizi ad adattarsi sopavvivere e riprodursi, favorendo alcune variazioni. Ma lui ignorava l’origine di questa variabilità : i geni e le mutazioni.
Qualsiasi organismo modifica in permanenza il suo ambiente, e viceversa ogni ambiente modifica gli organismi che vi abitano. La contingenza domina largamente nella costruzione dell’individuo biologico.
Dal punto di vista della selezione naturale, non esistono « buoni » o « cattivi » geni, come non esistono buoni o cattivi ambienti ; è l’interazione tra i due che dà un vantaggio selettivo.
NB L’adattamento della nostra specie alle aree abitate dopo il rilascio recente, è stato possibile tramite la cultura, senza aspettare l’adattamento genetico che è molto più lento. Per esempio, per l’adattamento al freddo, il fuoco prima e il radiatore dopo sono stati più veloci che la crescita di un folto tessuto di peli.
Inoltre la manifestazione, inaspettata, della piccola quantità di geni nella specie umana (poco più di 20.000) ha dimostrato che le nostre caratteristiche non residono nelle parti elementari con le quali è costruito -cioè i prodotti dei geni-, ma nel modo in cui questi prodotti interagiscono per produrre le funzioni complesse degli organismi viventi.
Va inoltre precisato che i geni non sono, in generale, le unità di selezione nel corso dell’evoluzione, sono gli individui che lo sono !

Giorgio Pozzo

Florenskij ha scritto:

Se avessi una conoscenza ornitologica maggiore, potrei indicarle più minutamente le stupefacente differenziazione e distribuzione del piumaggio degli uccelli, senza escludere le loro strutture miscroscopiche e in più l’aereodinamica, il sistema propulsivo e quant’altro dell’apparato interno; il tutto con apparenza di progettazione non inferiore, anzi direi superiore a quello di un B 17.

Caro Florenskij, se lo lasci dire da un ingegnere aeronautico: lei avrà anche una piccola conoscenza ornitologica, ma quella aeronautica è nulla, anzi, negativa. Nessun uccello possiede un “apparato propulsore”. Se anche volessimo chiamare apparato propulsore l’insieme dei muscoli utilizzati per il volo, che poi trattasi di un sottoinsieme del sistema muscolare, abbiamo che un B-17 sviluppa quasi 5000 HP, mentre la potenza espressa per il volo di un uccello resta una frazione piuttosto piccola di un HP.

Stavolta con il suo bluff, che sono venuto a vedere (quindi il piatto è mio!) lei ha sbagliato solamente di qualche decina di migliaia di volte. Questo però non è poi così grave: molto più grave è che lei insista a voler vedere un disegno dove non c’è. Nessun uccello è progettato, come invece lo è un aeroplano. Nessun essere vivente è progettato, per il semplice motivo che avrebbe potuto essere molto meglio di quanto non sia effettivamente. Gli ingegneri, quindi, in termini di progetto, riescono meglio del Padre Eterno.

FedeB

Quando ho letto “sistema propulsivo” collegato agli uccelli ho riso veramente di gusto…
Il dramma è che questo qui crede di essere un’esperto e di avere la verità in tasca quando invece non conosce e non comprende neppure le basi del pensiero scientifico.

schiaudano

Dici che non li visiona per la fotografia o per la regia? 🙂

Andrea Di Gregorio

Ok, tutto quello che si sta dicendo sulla teoria dell’evoluzione rappresenta lo stato dell’arte delle conoscenze umane in questo campo. Cose che si possono leggere su qualunque libro di divulgazione scientifica, da Piero Angela a, appunto, Pievani, Gould, Dawkins.

Ma i tipi come Florenskii non riescono ad accettare che le scoperte che si son fatte finora non portano ad avallare le loro convinzioni. Florenskij avrà pure letto Pievani ma a lui non ha fatto nessun effetto perchè è duro come la pietra.

Sembrerebbe che abbia una cultura enciclopedica ma non si rende conto che quanto dice di Darwin eccetera rende per niente credibile tutto quello che sciorina di filosfia.
Un’altra cosa: ma perchè sapere che abbiamo un antenato comune con gli scimpanzè provoca a queste persone tali mal di pancia?

FSMosconi

ma perchè sapere che abbiamo un antenato comune con gli scimpanzè provoca a queste persone tali mal di pancia?

Shopenhauer avrebbe parlato di innata vanità umana, io propendo, oltre che per questa ipotesi, anche per un rafforzamento delle stessa con un’infantilismo mai superato e razionalizzato.
Poi, vedi te…

schiaudano

Quella dell’infantilismo mai superato è una tesi che pure io coltivo da parecchio.
Ho sempre definito la fede il “tocca-ferro”, il “piede-salva-l’altro” degli adulti che vogliono una zona franca in cui considerarsi intoccabili.

PS: ultimamente ricorre parecchio: mi sa che dovrò infilare uno Shopenhauer tra un Lem e un Edelman, in attesa sul mio comodino.

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