Due parlamentari ungheresi hanno recentemente proposto un emendamento mirato a cancellare i fondi (1.374 milioni di euro) per il supporto economico alle donne che non possono permettersi di pagare per un aborto. Poiché le assicurazioni mediche obbligatorie coprono solo gli aborti per motivi di salute, la proposta forzerebbe molte donne, ed in particolare le più povere e le più giovani, a portare a termine gravidanze indesiderate, con pesanti conseguenze sulla loro libertà di scelta, economica, di studio… Per questi motivi il Network Europeo Pro-Choice ha spedito una lettera, firmata anche dall’UAAR e da altre associazioni che fanno parte della Federazione Umanista Europea, al Primo Ministro ungherese e ieri ha rilasciato un comunicato stampa.
E’ di oggi la notizia che il governo ha deciso di non sostenere l’emendamento, che non è passato.
Massimo Redaelli, responsabile delle relazioni internazionali UAAR
In uno Stato dove regna un centrodestra stile PdL è una conquista
Ecco, rallegratevi, così potrete continuare a estinguervi con aumentata velocità!
Sei davvero convinto che solo gli atei abortiscano?
http://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_per_l%27estinzione_umana_volontaria
Vai e tesserati
Tranquillo, le pie donne abortiscono, fanno sesso prematrimoniale, usano i contraccettivi e convivono come e più delle atee. Poi sistemano tutto con due avemmarie e tre padrennostri.
Non sono poi tanti soldi: un milione e trecentosettantaquattromila euro diviso oltre quarantamila aborti all’anno sono poco più di 30 Euro di “supporto” ad ogni donna.
suppongo vengano concessi solo a chi è in condizioni economiche disagiate, e non, ad esempio, ad una imprenditrice milionaria…..
non che anche così risultino essere tanti, eh, ma almeno hanno un senso……
Come in Italia…milioni di cattolici sono costretti a pagare e sovvenzionare con fondi pubblici l’aborto …(che per altro non è una terapia contro la malattia della gravidanza..)
Come in Italia… milioni di atei sono costretti a pagare e sovvenzionare con fondi pubblici donazione sine causa alla Chiesa Cattolica …(che per altro non è il massimo dell’onestà, come dimostrano casi come il banco Ambrosiano e Propaganda Fide)
certo che hai la faccia di tolla, prima cagate i 6 miliardi di euro annui che ci fottete voi con la vostra religione del kaiser, e poi magari vi detraiamo gli spiccioli che pagate voi per gli aborti.
@mosconi…
esatto, è la stessa identica cosa….hai capito al “volo”
@teo
Forse non t’è chiaro:
Aborto su richiesta volontaria o per questioni di salute: servizio pubblico offerto dallo Stato ai suoi cittadini
Soldi elargiti a un’associazione extra-statale e/o a ad Enti facenti parte di uno Stato estero e fuori dall’UE (che per altro non ha nemmeno firmato la Carta di Diritti dell’Uomo): no
Devo essere più duro o i tuoi meccanismi di difesa non ti impediscono di capire così?
ho capito che per chi vuole abortire vi è un servizio pubblico offerto dallo Stato (con costi relativi)…vi è un fondo pubblico per gli oratori che ne fanno richesta e un contribtuo per gli edifici di culto, ecc.(PS: gli oratori non sono associazioni e ambasciate straniere..)
La questione che non capisco è perchè un servizio pubblico va bene, l’altro non va bene…
@teologo
Forse non è abbastanza chiaro che Fondo Pubblico ↛ Servizio Pubblico. Teoricamente infatti il Fondo Pubblico sarebbe un fondo di tutti destinato a qualcosa ma non implica un ministero.
Spiacente ma non la sfanghi…
teologo cattolico, e’ inutile sei un caso senza speranza.
E se io ti dicessi che in Francia milioni di cattolici non sono contrari all’ aborto .. e che si straffottano di quello che farnetica il papa, che ne diresti ??
anche in Italia
il referendum sull’aborto lo testimonia
Molti forse- come in Italia-.. certo non tutti. e questi comunque pagano..
@teo
Fammi capire: la contrarietà di alcuni deve impedire una libera scelta personale e/o riguardante la propria salute di altri?
@ teologo
Il parto gratuito è giustificato da una malattia?
@Gerard, perché in Italia no? Basta essere cattolici 2 volte all’anno e altre 5-6 nella vita…
e perchè dovrebbere essere una malattia partorire naturalmente?? (semmai è quanto impedisce il parto che dovrebbe essere considerato una malattia, e quanto mette a rischio la gravidanza)…. infatti io sostengo che la gravidanza sia una malattia da vincere con l’aborto. L’ipotesi è confutabile se mi si indca un manuale di medicina in cui la gravidanza è indicata come malattia. basta anche un manuale di pscichiatria, o quello che vuoi. Non servono tanti discorsi, sui quali si continua a ritornare. Basta l’indicazione del testo (di spero facile consulatazione) e della pagina.
@Teologo
Forse non hai capito: non si è mai sostenuto che la gravidanza sia una malattia per la partoriente ma che in certi casi possano esserci rischi che potrebbero con buona probabilità portarla alla morte con o senza il bambino. E da qui la necessità.
Ma non s’è mai detto malattia.
Evidentemente tu ragioni per fallacie, visto che hai usato la tecnica retorica dell’Estensione Indebita e dell’Uomo di Paglia (rispettivamente: caso proprio, caso generale):
http://www.linux.it/~della/fallacies/spaventapasseri.html
Al mio Paese questa chiamasi cieca ideologia e non quella che rinfacci ad altri.
“Come in Italia…milioni di cattolici sono costretti a pagare e sovvenzionare con fondi pubblici l’aborto”
Un ripasso della teoria degli insiemi ti aiuterebbe ad essere più chiaro, onde evitare di scrivere post che richiedono più domande di chiarimento che risposte.
PS: riesci ad usare qualche altro argomento che non sia quello del confronto delle dimensioni dell’organo sessuale maschile?
@schiaudano
dai, non è difficile capire dove voglio arrivare: vi sono atei anticlericali (metto insime concetti che in effetti sono nettamente differenti) che si lamentano delle spese pubbliche dirette a inizative religiose e specificamente cattoliche che non condividono.. si fa allora notare che vale anche la contraria, ossia che vi sono fondi pubblici, creati con le tasse anche di cattolici, dirette ad iniziative antireligiose e anticattoliche, ossia che i cattolici non condividono cmoe l’aborto e che sono costretti a sovvenzioare…è anche questa mancanza di laicità e democrazia? oppure la critica vale solo in un verso?
Oppure non ha senso nessuna delle due obiezioni? io propendo per quest’ultima tesi
Teologo sei ottuso come sempre e confondi diritti con privilegi.
Capito una cippa. E non è un’ipotesi.
Teologo,
la cosa non è affatto simmetrica, come pensi tu: le leggi dello stato devono valere per tutti, cattolici e non. I precetti cattolici valgono solamente per i cattolici e non devono valere per gli altri.
Questo in quanto tutti i cittadini fanno parte dello stato, mentre solamente un sottoinsieme di tutti i cittadini sono cattolici. La conclusione alla quale si riferiva schiaudano (studiare gli insiemi) è che l’insieme dei cattolici italiani è un sottoinsieme dei cittadini italiani.
Ergo, i cattolici, come tutti, devono sovvenzionare l’assistenza medica statale. I non cattolici, invece, non dovrebbero essere obbligati (e qui sta l’ingiustizia) a sovvenzionare la chiesa cattolica.
@ teologo
Evidentemente le tue facoltà sono in caduta libera….
Se obietti che l’aborto non deve essere sovvenzionato pubblicamente PERCHE’ non è una terapia per una malattia, la gravidanza (che è gratuita), di grazia, che malattia è?
Ti rammento che è gratuita SEBBENE non sia una terapia per una malattia. A prescindere dall’aborto.
Quindi, in fatto di gravidanze, l’assistenza è gratuita senza che, in un caso o nell’altro, si tratti di malattia.
Lasciando da un lato l’aborto terapeutico.
E’ troppo difficile?
Invece un’infima minoranza di parassiti, i cattolici, ingurgita la maggior parte dei
finanziamenti destinati alla solidarietà.
La madre degli ımbecıIIı è sempre incinta e non abortisce mai, vero proctologo?…
..”ripassa la teoria degli insiemi” (@schiaudano docet)….non capisco
Teologo,
vedi sopra mio post…
più del 30% degli aborti in Italia riguarda donne immigrate che ignorano o non possono accedere economicamente ai sistemi di prevenzione della gravidanza.
Cosa pagheresti tu ipocrita?
con l’8×1000 si potrebbe fare campagna di prevenzione per l’intero continente, altro che per l’Italia.
Ipocrita omertoso delle tue ciniche e criminali gerarchie mafiose !
@which
Ma perchè dovrei finanziare una campagna per sostenere qualcosa che non condivido??? Ma essere atei richiede necessariamente uno sbatezzo anche dalla logica? Ti hanno fatto firmare una impegnativa per dire solo idiozie? …putroppo lo Stao mi obbliga a pagare…ma tu che invece sei coerente, perchè non li finanzi con i tuoi soldi soltanto i casi di aborto o le campagne contro la gravidanza?
Teologo,
vedi sopra mio post….
@ teologo cattolico
” Ma perchè dovrei finanziare una campagna per sostenere qualcosa che non condivido??”
Allora non ci fai, ci sei proprio.
Lo devi fare (a parte che non lo fai) perche la causa dei 30% degli aborti in Italia è la mancanza di PREVENZIONE. Ora hai capito?. PREVENZIONE, proprio su quello che il tuo papa lotta contro e crea disinformazione svergognatamente anche in un paese povero come Africa. La tua Chiesa promuove la fame e la miseria e l’ignoranza per ottenere vantaggio politico ed economico. Raggirala come vuoi e credi pure a quello che vuoi.
@ whichgood
correzione: CONTINENTE povero come l’Africa (l’Africa nera, quella povera e umiliata dalle superpotenze e dalla Chiesa cattolica)
QUINDI SECONDO TE NESSANA DONNA CATTOLICA ABORTISCE E/O DIVORZIA ???? MA FAMMI IL PIACERE – SEI DA NEURO !!!
OPS: …NESSUNA DONNA…
Da ateo mi sento d’accordo con “teologo cattolico”, qui sopra. I fondi pubblici sono sempre sbagliati.
sono sbagliati i cosidetti finanziamenti “a pioggia” che cadono sempre in tasca alla mafia e ai politici annessi e connessi mentre in questo caso un aiuto economico ad una donna in condizioni economiche precarie mi sembrerebbe doveroso.
a te sembra doveroso..ad altri non sembra
Teologo,
vedi sopra mio post…..
antonietto,
quindi lo stato dovrebbe smettere di offrire servizi ai cittadini a prescindere?
I diritti lo stato li garantisce sostanzialmente con il finanziamento economico. E’ sbagliato lo spreco non il finanziamento in sè, altrimenti potrebbero godere dei diritti scritti sulla carta soltanto i ricchi.
Antonietto,
guarda che lo stato non regala soldi a chi vuol abortire così per sfizio:
è scegliere il male minore, perché quelle lo farebbero ugualmente,
e magari rischiando la pelle. (Cosa che certamente farebbe felici i benpensanti cattolici)
@antonietto
Guarda che il mio discorso è sempre un incipit per una altra conclusione. la conclusione non è l’eliminazione dei fondi pubblici, ma comprendere che i fondi pubblici fanno parte della vita di uno stato di democrazia, e non sempre si possono finanziare le spese che mi interessano direttamente, ma quelle che la Stato (ossia la maggioranza del popolo), atraverso la rappresentanza parlamentare decide utile per il bene comune.
La mia critica- banalissima e facilissima a coglier eper chi vuole- è diretta a coloro che fingono di non saperlo. Se la maggior parte degli italiani, o di un comune, decide di finanziare una inziativa anche religiosa (anche con una esenzione…), in democrazia si può fare. Se la maggior parte degli italiani decide che si debba finanziare la pratica dell’aborto (anche con l’esenzione della tasse sulle cliniche in cui si attua…), in democrazia si può fare.. alcuni fingono di non capirlo (almeno la maggior parte..per altri si tratta di ignoranza invincibile)
Teologo,
vedi sopra mio post……
La cosa non è così. Esistono dei pagamenti pubblici che sono retaggio di situazioni passate, vincoli dovuti ad epoche non democratiche e coercitive che hanno effetto sul presente e di cui si fatica a liberarsene. La chiesa cattolica ha fatto sistematicamente fuori in Italia ogni concorrente (in pratica le altre religioni sono state ridotte ai minimi termini) ed ogni dissenso, appopriandosi di un patrimonio immenso e fino al 1984 era religione di stato, cioè i cittadini non hanno potuto scegliere liberamente e democraticamente perché altrimenti si sarebbero divisi su più soluzioni. A mia madre luterana quando venne in Italia negli anni ’60 venne detto apertamente da un prete che le conveniva convertirsi perché qui siamo tutti cattolici e negli anni ’60 e ’70 era difficile porsi il problema se non educare al cattolicesimo i figli. Così la chiesa si è costruita una situazione di monopolio culturale, ma soprattutto strutturale che anche con la parvenza di democraticità dal 1984 richiede tantissimo tempo e fatica per un riequilibrio. E non la disturba che questi privilegi (come in Austria e Germania) siano stati ottenuti con concordati stipulati sotto il fascismo, ma che vincolino anche in epoca democratica e quando la religione non è più ufficialmente di stato?
Il mondo sta cambiando, ma volete conservare i privilegi nascondendo questi cambiamenti e cercando di frenarli utilizzando anacronistici privilegi. Anche in economia si è cercando di limitare le situazioni di monopolio aprendo al mercato, alla “libera concorrenza”.
E’ proprio sicuro di poter vantare ancora un’effettiva maggioranza a favore della chiesa? Con il censimento si è persa una buona occasione per sapere quanti si considerino cattolici, ma sarebbe interessante anche fare come il consiglio dei vescovi tedesco che nel rapporto 2010 ha pubblicato uno studio in cui risultava che solo il 17% dei suoi fedeli era sempre con la chiesa, mentre un 37% era vicino alla chiesa, ma in modo critico, gli altri si sentivano lontano dalla chiesa. La chiesa cattolica tedesca nei prossimi anni venderà circa il 25% delle proprie chiese a Berlino.
Quello che viene chiesto è un riequilibrio della situazione e, quindi, delle spese pubbliche che non possono essere frutto di questi privilegi ed essere troppo sbilanciate da una parte. Dovreste avere il coraggio di mettere a referendum anche molte spese effettuate dal comune per verificare se effettivamente erano il volere della gente o un privilegio di una lobby e se esistevano valide alternative.
@ Teologo cattolico: con i soldi pubblici, da atea, mi tocca pagare il crocefisso esposto nelle scuole statali (per non pearlare degli ospedali pubblici), questo è solo uno degli esempi.
esatto. A me tocca pagare radio radicale, a te radio vaticana.. e così via. Hai capito il senso
Teologo,
vedi sopra mio post………………..
Teo, ti ricordo che da noi il diritto non nasce da un libro scritto da
pecorari nomadi del deserto, il dirito nasce in concomitanza del
percepire degli uomini e non da dogmi .
E certo, si gioca ad armi pari, no? Uno schioppetto contro una divisione corazzata.
guarda che a me il fatto che lo stato ci consideri cattolici “a prescindere”, starebbe sulle balle anche se fosse gratis.
Sono davvero contento che anche in campo internazionale l’UAAR, all’interno del più grande Movimento Umanista europeo abbia ottenuto importanti conquiste civili e giuridiche.
Il fatto che l’Ungheria sia governata da un partito di destra non vuol dire che non si possa ottenere dei risultati sul piano dei diritti civili.
Alla Redazione è sfuggito questo:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/13/morte-delloperaio-jovanotti-segno-della-giustizia-divina-contro-libertinaggio/177256/
Ponticess ha di nuovo esondato il suo liquame fetente, da cloaca massima quale è.
Teologo, il bagno è pronto.
Assurdo, dal titolo avevo capito che Jovanotti asseriva che la morte del giovane era segno della giustizia divina…
Hanno anche strumentalizzato la sensibilità di Jovanotti (che ha annullato i concerti) per inventarsi un falso nesso di causalità tra la morte del ragazzo e la “potenza di dio”…
Io se fossi in lui mi incazzerei come una iena e riprenderei i concerti, non prima di aver spiegato ai genitori del ragazzo la volontà di non essere strumentalizzato da quei talebani cattolici.
Al momento il sito di Pontifex è sotto assedio di hacker….
Peccato non sia successo al raduno CL di Rimini!!!!
Cosa avrebbe detto Ponticess?
che ovviamente satana si stà impegnando di brutto per combattere contro CL perchè teme la loro sacra missione e che una tale morte è quindi appunto la prova di quanto il lavoro di CL sia sgradito a satana e quindi gradito a dio.
Ma la cifra è corretta? credo che sia 1,374 milioni, non 1.374 milioni.
dipende se usi il Sistema Internazionale o quello vecchio italiano.