Nella provincia di Aceh in Indonesia la polizia religiosa ha imposto una particolare ‘rieducazione’ ad un gruppo di punk. Ha arrestato, dopo un concerto di sabato ritenuto blasfemo svoltosi a Banda Aceh, una sessantina di giovani, tra cui 5 ragazze. Per la cronaca, il concerto era stato organizzato per raccogliere fondi per gli orfani. Portati in una scuola di polizia fuori città, ai giovani sono state rasate le tipiche creste, tolti piercing e catene, jeans e altri vestiti immorali. Non solo, ai giovani ribelli è stato imposto di pregare e sono stati immersi in una piscina come forma di purificazione. La ‘riabilitazione’ durerà una decina di giorni.
Nella provincia è infatti imposta la sharia, che punisce comportamenti ritenuti non corretti secondo l’islam. Il capo della polizia ha motivato così la terapia d’urto: “Non si lavano, vivono in mezzo alla strada e non recitano le preghiere”. Persino il sindaco di Banda Aceh, Illiza Sa’aduddin Djamal, ha sostenuto che i punk sono una minaccia per la morale islamica e spera che “mandandoli in riabilitazione abbiano modo di pentirsi”. Formalmente i giovani non sono accusati di alcun crimine. L’episodio ha destato le critiche delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani.
Valentino Salvatore
Cos’è che aveva detto Obama in visita in Indonesia? “Modello di laicità e tolleranza religiosa in Asia” ?
Obama ha in effetti vissuto parte della sua infanzia in Indonesia, forse ricorda un clima diverso da quello attuale.
o forse per un politico la convenienza politica trionfa sulla ragione propriamente detta….
“Obama ha in effetti vissuto parte della sua infanzia in Indonesia, forse ricorda un clima diverso da quello attuale”
Quando ammazzavano comunisti e timorensi?
Davvero un bel posticino per apprendere fin da piccoli il valore della vita umana, quindi ottimo per un futuro presidente degli Usa. 🙂
Si vede che non hanno conosciuto i mitici CCCP con il loro “punkislam”.
Devono però aver saputo che il trattamento cattolico su Giovanni Lindo Ferretti ha funzionato ;-).
Raffaele, non toccarmi i mistici 🙂
Però ‘Punk in Aceh’ lo aveva omesso 🙂
Guarda Sofia, guarda la vita che vola via… e pure la speranza.
… e meno male che avevano organizzato il concerto a sostergno degli orfani ….
se consideri che l’Islam vieta l’adozione non c’è da stupirsi che diano contro a chi partecipa ad una manifestazione a sostegno degli orfani.
Non mi risulta almeno nei paesi arabi…
E vero che i non musulmani non possono adottare bambini nati di genitori musulmani ( regime di diritto coranico detto Kafala ) pero un bambino nato di genitori musulmani puo essere da persone di fede musulmana . Pero l’adottato non potra avere diritto all’ eredita dei genitori adottivi alla loro morte, salvo che il padre adottivo abbia fatto un testamento al suo favore .
Che novellini: da noi basta promettergli privilegi in cambio dell’ingresso a un’associazione a loro favorevole e il gioco è fatto…
In Giamaica i bianchi wasp tagliavano i dread dei neri appartenenti al movimento religioso/sociale rasta in segno di sottomissione ed umiliazione, figuriamoci coi punks cosa possono fare gli islamici, che già di loro guardano molto più il look e avendo davanti un movimento di critica radicale alle convenzioni, che nelle società religiose sono fondamentali …
Speriamo che il movimento punk si rafforzi e dia un bel colpo al bigottismo e al conformismo; in occidente credo che abbiano pressochè finito il loro compito storico (la più parte della gente che si incontra sono punkabbestia che coi punks original c’entrano poco), ma evidentemente il detto ‘punks not dead!’ ha la sua verità 🙂 .
“punk belongs to the punks. Not the business men” cantavano i Flux of Pink Indians.
Il compito storico del punk? Io credo Batrakos che prima di tutto sia stato un movimento musicale (che ha rivoluzionato il rock, dopo niente è stato più come prima). La rivolta sociale è stato un epifenomeno. Il look estetico una moda come tante.
E quando penso che 20 anni fa ca. l’Indonesia veniva dato come modello di tolleranza religiosa agli già turbulenti musulmani emigrati o naturalizzati ( o nati ) francesi !!
( vedi ” De l’ Islam et du monde moderne en général ” J.-C. Barreau 1991 )
E quando penso che 20 anni fa ca. l’Indonesia veniva data come modello di tolleranza religiosa agli già turbulenti musulmani emigrati o naturalizzati ( o nati ) francesi !!
( vedi ” De l’ Islam et du monde moderne en général ” J.-C. Barreau 1991 )
“il sindaco di Banda Aceh, Illiza Sa’aduddin Djamal, (…) spera che “mandandoli in riabilitazione abbiano modo di pentirsi”.”
POVERO ILLUSO!!!
Non si pentiranno, ma si incavoleranno!!! Al massimo opteranno per un’obbedienza formale e una sottomissione di facciata, ma non credo proprio che si pentiranno!!! Tanto più che il loro scopo era nobile!!!
@Gerard
Ha mai letto il Corano? Gli unici figli che Allah riconosce sono quelli naturali, se un mussulmano alleva un figlio non suo il bambino non ha diritti legali verso l’uomo e viceversa.
Alcuni paesi hanno adotatto dei regimi legali occidentalizzati in merito, me è una deviazione da quanto haram a termini di Corano.
La società nel complesso è responsabile degli orfani, infatti la Zakhat dovrebbe essere usata per il sostentamento di vedove e orfani… regola coranica, purtroppo, molto disattesa.
In merito ai testamenti:
non è permesso ereditare da non-Musulmani, né è permesso a dei non-Musulmani ereditare da dei Musulmani, in base ad un hadith esplicito del Profeta (sallallahu `alayhi wa sallam).
C’è una differenza comunque tra “eredità” e “lascito” (wasiyyah), quest’ultima essendo legata all’esplicita richiesta espressa nel testamento e riguardante fino ad un terzo dei propri averi (dei quali si può disporre liberamente), mentre l’eredità è qualcosa di “automatico”, le cui percentuali per ogni erede sono già fissate nella Shari`ah.
Ovvero se un parente non-Musulmano non lascia alcun testamento, un Musulmano non ha diritto ad alcuna parte della sua eredità.
Mentre – nuovamente, a quanto ho capito leggendo alcune fatawa – se il parente non-Musulmano esprime nel proprio testamento l’intenzione di lasciare ad un parente Musulmano una certa somma/proprietà (fino ad un terzo del suo patrimonio, che è la parte di cui si può disporre “liberamente”), questa sarebbe lecita al Musulmano che ne è destinatario.
Forse, se tutti gli altri parenti non-Musulmani a cui invece spetta di diritto parte dell’eredità sono d’accordo, il Musulmano potrebbe ricevere anche più di un terzo, nel caso vi sia un’esplicita volontà testamentaria del parente morto non-Musulmano in tal senso.
Il destinatario del lascito, fra l’altro, non può accettare il lascito se gli eredi legittimi non sono d’accordo.
In merito alla notizia posso solo dire che:
1) per quanto siano “starni” questi punk in fondo stavano rispettando il principio di Zakhat ed è quindi una cosa ammirevole
2) sono contrario a imposizione sopratutto se violente. La fede non nasce per imposizione, da essa nasce solo finzione. Allah ci ha lasciato la facoltà di libero arbitrio quindi anche di fare scelte sbagliate e pagarne le conseguenze.
Spero che perdonerete se faccio errori, lo italiano non è mia lingua madre.
@ Ayhan
Grazie per averci spiegato alcuni aspetti sociali dell’islam, è sempre interessante scoprire nuove cose. Fa piacere vedere che si può discutere civilmente con te, il che è anche una prova a sostegno del fatto che gli “islamici moderati” esistono davvero e quindi non sono dei personaggi di fantasia inventati da noi di sinistra.
E per quel che riguarda la grammatica e l’ortografia, non ti preoccupare affatto: scrivi 100 volte meglio di parecchi troll che infestano questo sito, come ad esempio il famigerato “alecattolico”.
bastardi! Punk not dead! Oi! Oi! Oi! sono davvero insopportabili, so io dove gli ficcavo la sciaria