Olanda, secondo commissione d’inchiesta sarebbero “decine di migliaia” le vittime di abusi da parte di sacerdoti

Secondo una commissione d’inchiesta sugli abusi commessi dai preti pedofili, istituita nel 2010 dalla Conferenza episcopale locale sull’onda delle proteste dell’opinione pubblica, i minori rimasti vittima di abusi sessuali compiuti da religiosi tra il 1945 e il 2000 in Olanda sarebbero “decine di migliaia”. Lo scrive il sito Swissinfo, precisando che le violenze sarebbero state perpetrate da 800 preti, di cui 105 ancora vivi.

Luciano Vanciu

Archiviato in: Generale, Notizie

33 commenti

Sandra

Il summary del rapporto è disponibile in inglese, cliccando sopra “Summary of the report in english”
http://www.commissiedeetman.nl/english-summery.html

e vi si legge:
“The number of victims that grew up as Roman Catholic, spent part of their youth in a Roman Catholic institution and reported being sexually abused by an offender working in the Roman Catholic Church before the age of 18 during the period between 1945 and 1981 is approximately 10,000 to 20,000. Their experiences ranged from very mild to severe.”

bruno gualerzi

Di fronte a questi dati, riportati tra l’altro da una ‘conferenza episcopale’, non ci si può più limitare alla critica di una chiesa che prende posizione contro il fenomeno pedoflia solo quando proprio non può più farne a meno, pretendendo tra l’altro di porsi come modello ineguagliato di istituzione capace di autocritica… non si deve nemmeno più accettare, in ossequio ad una melintesa oggettività, che si guardi al fenomeno come a qualcosa che si riscontra in fondo in tante altre comunità. Per niente!, il fatto che siano uomini ‘votati’ a testimoniare ‘amore e verità’ a commettere queste ripugnanti violenze li rende infinitamente più detestabili di quanto non siano già detestabili coloro che si macchiano di questo delitto… e non sono solo l’eccezione che dovrebbe confermare la regola, ma sono l’indice – sia pure il più clamoroso – di un fallimento più generale di chi pretende di disporre di una morale superiore, non ‘relativizzabile’.

Tommaso

Urka !!!

Solo 800 “casi isolati” ???????

“Casi isolati” o epidemia ??

Marco Uno

800 sono gli autori isolati, e decine di migliaia i casi isolati 😉

civis romanus sum

Eccoli qui i dati ,,, finalmente rivelati in tutta la loro cruda realtà.

E solo in Olanda, paese peraltro a maggioranza religiosa protestante.
Figuriamoci quali sono i numeri in Italia, dove per non farsi crollare il cupolone di schianto addosso i preti ancora riescono per le molte connivenze politiche, ma con molta più fatica di prima, a nasconderli.

Un esercito di preti catto-pedofili sguinzagliati dal vaticano per il mondo a stuprare i nostri bambini.

FSMosconi

precisando che le violenze sarebbero state perpetrate da 800 preti, di cui 105 ancora vivi.

Calcolando che il fatto è avvenuto dal ’45 al 2000, significa che durante quel tempo son riusciti a nascondere ben 665 pedofili e a far tacere tutte le loro vittime.
E dubito che per una tale operazione si siano organizzati unicamente “casi isolati”, sempre che per “isolato” non si intenda orwallianamente “numeroso”…

RobertoV

Ho stimato che i preti olandesi siano tra i 3000 e 4000, ma nel periodo considerato potremmo considerarne quasi il triplo, cioè circa 9000, quindi 800 preti rappresentano quasi il 9%. Dati simili del 6-7% vengono fuori anche in Austria e Germania, altro che contestare i dati del 4% del John Jay Report.
Anche in Irlanda del Nord due settimane fa erano stati pubblicati dei report con altri 80 preti (160 vittime).

enrico

@ Roberto V

Dando una letta al rapporto gentilmente indicato qualche intervento sopra da Sandra, il numero indicato non riguarda “preti” bensì

“priest, religious, pastoral workers employed by the church, lay persons and volunteers working for the church”

Poi si legge

” The use of therm “perpetrator” must not be taken as implynig that the comission regards this persons as actualy guilty of any criminal offence in the strict legal sense of the term.
In other words the Comission adherts to the presumption of innocence and make a distintion between an offender, who has been foud guilty of a criminal offence, and a perpetrator, whose guilt as actually been proved”

firestarter

enrico e’ come uno che beccato a passare con il rosso disquisisce del principio supremo di quanto sia giusto volere bene alla mamma.

enrico: stiamo parlando di gente che stupra e sevizia ragazzini. Le sue precisazioni tratte dal rapporto ricadono nella categoria “grazia, graziella e grazie al c”, e sappiamo tutti che c’e’ la presunzione di innocenza (infatti non mi pare che si stiano facendo nomi ne che qualcuno stia mostrando i forconi sotto la finestra).

enrico

@ firestarter

Le mie precisazioni sono affatto della categoria che lei menziona.

La prima indica che non si tratta affatto di preti bensì in generale di persone collegate ad attività della Chiesa.
Dunque le percentuali riportate da Roberto V, oltre a non rispecchiare i dati oggettivi poichè il numero di preti in Olanda in quel lasso temporale è di molto superiore alle 9000 unità, stando al rapporto stesso, non sono nemmeno corrette poichè il rapporto non prende in considerazione abusi di preti ma di un campione molto più ampio.

La seconda che si tratta affatto di casi acclarati bensì di persone che sono state tirate in ballo per molestie di tipo sessuale.

Capirà che vi è una diferenza fra subire un’ accusa di essere un molestatore e acclarare una simile circostanza.

Sandra

Che conticino da pizzicagnolo. Classico, invece di prendersi le proprie responsabilità, scaricarle trionfalmente quanto vigliaccamente sui pochi dipendenti laici. Quanti saranno stati, metà, di più di meno? Di quanto riesci a ridurre il numero di vittime? Ti senti davvero tanto meglio a pensare che magari “solo” tra 5 e 10 mila bambini sono stati violentati dal clero? Hai pensato ti rasarti il pelo dallo stomaco, adesso che viene il freddo può venirti utile.

“When the responsible superiors became aware that cases of abuse were probably or certainly occurring, one of the most common measures taken was to transfer the individual concerned, sometimes abroad.”

I superiori sapevano e trasferivano. Ed erano più, e molto più colpevoli, degli 800.

Il rapporto ha più di mille pagine, credo che non ci sia molto per arrampicarsi.

Francesco

Si enrico, sono convintissimo che se un fatto simile avesse coinvolto un’associazione atea, saresti sempre cosi’ puntiglioso.
Sicuro, sicurissimo.
Come e’ sicuro che Gesu’ sia esistito ed e’ resuscitato.

Sandra

enrico scrive: “Capirà che vi è una diferenza fra subire un’ accusa di essere un molestatore e acclarare una simile circostanza.”

A me sembra che la policy sistematica di trasferire gli accusati di molestie sia indice di colpevolezza.

“Contrary to what is commonly believed, up until the mid-1950s the problem of sexual abuse of minors received a relatively large amount of attention from the administrative authorities in the Roman Catholic Church, as well as elsewhere. Efforts were made by the authorities to get a grip on sexual abuse by officials and representatives of the Roman Catholic Church in the Netherlands. For example, from the end of the 1940s until the mid-1950s a succession of rules of conduct were issued pertaining to the moral life of religious and the problem was discussed at numerous administrative meetings.

When the responsible superiors became aware that cases of abuse were probably or certainly occurring, one of the most common measures taken was to transfer the individual concerned, sometimes abroad. Penance, transfer and, if necessary, treatment were apparently more appealing than expulsion from the order or congregation with a view to avoiding the loss of members or preventing a scandal. The administrative approach to the problem focussed primarily on office holders and representatives of the Roman Catholic Church.
The Commission found little evidence in the ecclesiastical archives of any help or after-care being provided for victims.”

Sandra

E anche il fatto che si parlava di problemi “psicologici”:

“Meanwhile, at the end of the 1940s and in the first half of the 1950s, administrators
themselves were finding that their candidates included a growing number of young men with psychological problems, usually referred to in terms of neuroses. These young men were already referred to a psychiatrist during their training period.
Psychological problems were often no impediment to joining the priesthood. This unwritten policy was contrary to guidelines from Rome with regard to the selection of candidates, at least if the psychological problems were also connected to sexuality or were expressed in physical sexual conduct.”

E così li mandavano in centri di contemplazione, gestiti da preti (per riposarsi in vista del trasferimento successivo):

“Since the 1930s bishops and superiors have consulted psychiatrists to learn more about
what they could and should do with perpetrators1 of sexual abuse. Psychiatrists provide them with a sounding board and a touchstone. Input from the psychiatric profession guaranteed that solely religious and moral frames of interpretation were expanded with insights from psychopathology.”
“From the second half of the 1950s Rome criticised the practice of seeking external
treatmenthelp. Rome preferred to leave the selection of priests to the clergy themselves. To parry this criticism, the bishops and superiors had to select psychiatrists and psychologists who could stand the test of church criticism for the evaluations and assessments.”

“At the end of the 1960s, help aimed at the resocialisation of perpetrators of sexual abuse
shifted from Roman Catholic psychiatric hospitals to out-patient treatment by independent psychiatrists and psychologists, who were also recruited for the existing practice of evaluating and assessing candidate priests and priests with specific problems. The Commission recommends a further investigation to determine what criteria these, usually independent, practitioners had to meet.”

Certo, dipende dal profilo dei professionisti: per esempio lo psichiatra che aveva “in cura” Geoghan (il protegé del card. Bernard Law) tra un trasferimento e l’altro, era stato riconosciuto colpevole di molestie sessuali su due clienti!! Un maniaco sessuale che dava l’ok al vescovo per trasferire un altro maniaco!

“It finds that in the 1970s and 1980s bishops and superiors in this situation also relied on new centres for contemplation and help, often established by orders and congregations of priests, both in the Netherlands and abroad. The Commission doubts whether these centres were actually equipped to treat perpetrators of sexual abuse with minors.”

enrico

@ Sandra

Leggo quanto mi ha postato.
Io non ho alcuna intenzione di scaricare responsabilità o minimizzare.
Ho rapidamente letto quanto lei ha postato.
Lo stesso intervento che lei ha qui sopra indicato non mostra comportamenti terribili anzi afferma un’attenzione al problema da parte delle autorità.

Certamente più grave dove si legge:

“The Commission found little evidence in the ecclesiastical archives of any help or after-care being provided for victims”

Sandra

Il “problema” era noto, infatti, fin dagli anni ’30! Persino Geoghan che aveva violentato 130 bambini era in cura, pensi un po’, da un maniaco sessuale per la precisione, questo non ha impedito al card. Law di riassegnare Geoghan nell’ultima diocesi dove ne aveva violentati una trentina. Proprio perché era ben noto, (e del resto è ovvio, chi si fa prete?), è ancor più grave. Perché non venivano riassegnati a pelar patate ma presso altri bambini, e non ci fu nessun aiuto alle vittime.
La Conferenza episcopale olandese ha già rilasciato una dichiarazione in cui si dispiace delle colpe commesse dai “perpetrators” E della responsabilità dei loro superiori.
E’ il sistema chiuso che rappresenta un problema. E soprattutto un sistema chiuso che si arroga prerogative di Bene. “Far del bene” è l’alibi perfetto, per attirare ecclesiastici e laici, in una struttura che garantiva impunità assoluta (anzi, il premio di disporre di nuove vittime).
Ci sono ancora 105 “perpetrators” viventi. Dove saranno?

Sandra

E la responsabilità, secondo il rapporto, non è solo della gerarchia olandese:

“While the Dutch archdiocese was aware of structural explanations for the dramatic decline in the number of ordinations and the growing of numbers leaving the priesthood, administrative bodies in Rome persisted in explaining the trend in terms of individuals, arguing, for example, that those who left the priesthood had been unable to fulfil their vocation, had lost their idealism or were unable to cope with celibacy. As already mentioned, Rome imposed restrictions on the intervention of experts in mental health care.”

kundalini444

e i preti che sono morti… la fanno franca, o vanno all’inferno!?

bruno gualerzi

No, niente di tutto questo. Saranno giudicati dal solo vero Giudice che giudica con giudizio… e che non tiene conto dei fallaci giudizi umani. Se prima di morire avranno chiesto perdono… naturalmente non alle vittime, ma a Lui… il loro peccato verrà cancellato e si apriranno anche per loro le porte del paradiso

Laverdure

@Gualerzi
Hai dimenticato la cosa essenziale:
per cancellare il loro peccato,o meglio accelerare la loro attesa in Purgatorio,sara essenziale la “grana” che durante il loro mandato hanno procurato a Santa Madre Chiesa in tutti i modi possibili,superfluo ricordarli.

whichgood

” Se prima di morire avranno chiesto perdono… naturalmente non alle vittime, ma a Lui ”

Naturalmente, il dio che giustifica le peggiori nefandezze. Niente di nuovo.

whichgood

Io spero che come minimo vengano pubblicati i nomi in tutti i giornali del paese. Poi, se le vittime vogliono pisciare sulle tombe di questi schifosi criminali può essere catartico, perchè no ?

firestarter

e basta con questa persecuzione della santa romana chiesa che umilmente si prefigge solo di annunciare la paternita’ di dio (come ci insegna il teologo restando serio mentre lo dice).

Il vero problema e’ l’omosessualita’ (ancora il teologo). E poi questi ragazzini provocatori con le minigonne se la sono cercata, anche perche’ molti fanno notoriamente finta di inciampare per potersi aggrappare alle parti intime del povero pretino che si trova per caso a passare di li’.

Stefano Grassino

E i bambini mussulmani che puoi trovare nei giardinetti a pregare a testa in giù e con il culetto in su? Ah piccoli tentatori figli di un dio minore, da punire per dare l’esempio alla società civile fatta di bravi cristiani.

whichgood

Tecnologo proctologo vorrà la lista dei nomi di tutte le vittime e gli atti di condanna, altrimenti non ci crede. Ma per credere ad altre cose le basta che un prete gli faccia due gesti d’avanti, poveretto.

Paul Manoni

L’occultamento sistematico di tutto ciò, e’ stato fatto solo ed esclusivamente per proteggere l’immagine della Chiesa. Nel nome di dio. A discapito di DECINE DI MIGLIAIA DI BAMBINI! 👿

dario colombera

Più dei numeri assoluti, mi interessano quelli relativi. Potrebbero esssere casi sporadici, una esigua minoranza, un 40%, una maggioranza, la quasi totalità.
In ogni caso, i vescovi non devono scusarsi,ma fare il mea culpa, pagare le vitttime e passare al laicato. Poi studiate la biologia culturale e le religioni9 dell’Estremo Oriente.
Più dei fatti, mi interessano le cause, le quali ritengo siano dovute alla focalizzazione della didattica cattolica sul peccato e non sulla disciplina interiore. Le virtù non piovono dall’alto, né per prelati né per atei, ma si ottengono tramite la pratica costante di una disciplina adeguata.

Sandra

Nel link che ho postato sopra c’è un documento in pdf:
16-12-2011: Requirement of celibacy: not a crucial factor, does create risk of sexual abuse

dove tra le altre cose si legge:
“Mental health care experts stress that this requirement of celibacy can make priests and
other religious susceptible to various forms of inappropriate behaviour.”

francesco

Si tratta di un problema di natura penale e non morale come spesso viene presentato dai mezzi i comunuicazione di regime.
Quindi non sono i gerarchi e manovali del clero a dover fare mea culpa. In un paese civile dovrebbe essere la giustizia a mettere queste persone in condizioni di non nuocere oltre.

francesco

Di notizie come queste se ne sentono ormai da parecchi anni.
Il fatto che non è più possibile nascondere è che il fenomeno della pedofilia è fisiologico all’interno della chiesa cattolica.
L’altro fatto incontestabile è che la l’organizzazione gerarchica della chiesa cattolica è direttamente coinvolta nella copertura e perpetuazione di questo tipo di reato.
E’ proprio l’abbinamento di queste 2 circostanze che rende particolarmete insidioso il fenomeno.
Di fatto la fiducia mal riposta e la diffusa ignoranza di tante persone fa sì che un organizzazione, che dal punto di vista della legge è un’associazione criminale, possa ancora fare tanti danni godendo di un impunità quasi assoluta.
Strano che chi dà queste notizie non si chieda come mai solo il clero degli USA, dell’irlanda, del messico, di qualche altro paese ed ora si ‘scopre’ anche dell’olanda sia pieno di pedofili.
Forse pensano che i membri del clero cattolico italiano siano diversi dagli altri, che siano più buoni ed inoffensivi.
Finchè in italia resterà salda l’alleanza tra regime e chiesa cattolica non potrà mai essere scoperchiato l’infame pentolone dei crimini della chiesa cattolica.

Commenti chiusi.