Ieri il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è recato ad Assisi per assistere al Concerto di Natale, eseguito nella Basilica superiore. Il Capo dello Stato, in presenza del custode del Sacro Convento, padre Giuseppe Piemontese, ha affermato di essere venuto “per rendere omaggio a San Francesco, patrono d’Italia”.
Il santo di Assisi è stato infatti nominato patrono d’Italia da papa Pio XII il 18 giugno 1939 da Pio XII: è inoltre patrono anche di animali, commercianti ed ecologisti. La legge n. 24/2005 ha successivamente riconosciuto il 4 ottobre “solennità civile e giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse, in onore dei Patroni speciali d’Italia San Francesco d’Assisi e Santa Caterina da Siena”.
Luciano Vanciu
Ho già commentato la notizia nel post precedente.
Qui vorrei solo ribadire che ormai è inutile sperare che chi ha in mano le sorti di questo paese esca da una condizione di sudditanza nei confrontidella chiesa che fa tutt’uno con l’esercizio stesso del potere. Non si governa questo paese- per laici, o anche atei, che ci si proiclami – se non si ha nel proprio dna questa sudditanza.
Una santa romana vaticalia napolitana. I pedolfili non contano anches e sono la maggioranza.
Visione pessimistica ma, purtroppo, realistica. La sottoscrivo.
“Il santo di Assisi è stato infatti nominato patrono d’Italia da papa Pio XII il 18 giugno 1939 da Pio XII”
il 10 giugno 1940, dopo meno di un anno dalla nomina di s.francesco a patrono, l’italia è entrata in guerra.
@ daigoro. Nel senso che il patronato di san Francesco non ha funzionato? Nel senso che il papa doveva fare di più, ad esempio scomunicare i combattenti cattolici? ( Hitler nel 1939 della scomunica se ne sarebbe fatto un baffetto. ) Nel senso che il discorso “Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra” era poco più che camomilla?
E se la minore combattività degli Italiani sottoposti all’invasione angloamericana fosse stata incentivata anche dalla presenza nel subconscio della figura pacifista di san Francesco? Certo diversa da quella degli Unni a cui a suo tempo l’imperatore tedesco Guglielmo II
aveva invitato i suoi soldati a conformarsi per contrastare ruddemente il “pericolo giallo”?
Ricordo che i Romani de Roma hanno avuto pochi bombardamenti anche e soprattutto per la presenza del Vaticano ( con sdegno del francese cardinale Tisserant, il quale ebbe a dire privatamente che questa esenzione era “une honte”, un’ignominia, quando altrove si soffriva molto più ).
Prova tu a stare nel bel mezzo di un conflitto dove vedi gente armata, proiettili che schizzano e case distrutte. Poi dimmi se non riterresti vantaggioso fare il meno possibile fin’a che le acque non si calmano… 🙄
Ovviamente la questione dei beni culturale, del fatto ch’era la Capitale e che quindi bombardarla sarebbe equivalso a dichiarare una volontà di conquista nonché del fatto che fosse una delle città più popolose passa canonicamente in secondo piano… 🙄
faascistello,
le rispondo con le parole di Hitchens dalla sua ultima intervista:
andatateglielo a dire ai più dei tremila morti e all’enorme quantità di feriti del solo San Lorenzo che Roma è stata risparmiata! e non erano le piccole bombe incendiarie cadute su Milano; hanno sventrato i Castelli, scuole distrutte, carneficine di studenti e maestri; hanno colpito tutta la zona naturalmente più distante dal Vaticano, Tiburtina, cintura periferica, scali ferroviari ecc.; e poi, a San Lorenzo, hanno sventrato un intero, povero, affollatissimo quartiere; non hanno risparmiato nemmeno il Verano, le sue tombe e i suoi morti; per giorni si è camminato tra il sangue, il fumo, le macerie e un orrendo fetore di morte; chi cercava un parente o un amico tra le rovine delle case, chi cercava inutilmente di entrare al Verano. Poi, dalla parte opposta della città, questa sì mai toccata, è arrivato Pacelli benedire e a farsi fotografare col bianco abito talare insanguinato…
Napolitano, che continua a predicare che in questo momento anche i ceti meno abbienti devono fare (ancora?) sacrifici, vuole renderci tutti nostro malgrado Poverelli, di Assisi o di altre città non fa nulla.
E per fortuna che è comunista pensa se non lo era.
Mi sa che in lui di “comunista” non c’è più nemmeno un neurone, gli sono stati tutti infettati dalla vaticanite: dev’essere una brutta malattia neurologica che si prende frequentando “certi” ambienti estremamente malsani 👿
Che si poteva mai pretendere da un migliorista?
Ah bene, siamo arrivati a raccomandarci ai santi…
Il mondo dei ruffiani è sempre attivo. Io do una cosa a te e tu dai una cosa a me.
@ Sal. Meglio raccomandarsi ai santi prima di rivolgersi ai passanti
( per l’elemosina ).
sono abbastanza furbi da fare entrambe le cose in contemporanea: la prima per l’immagine, la seconda per ottenere l’effetto reale……
Tra un pò parlerà con la madonna, come uno dei suoi predecessori.
Che schifo!
Perchè che schifo?
Parlare con la Madonna é un privilegio altissimo e rarissimo.
Ma tu Ratio di che?
nulla di nuovo, in questo decrepito paesello.
Guarda Fini con che faccia si ripresenta. Si è dimenticato che le cose in Tv le sentono tutti, solo lui se le scorda.
Io già non lo sopportavo ‘sto vecchio consociativista, ma dopo le ultime sparate mi sta fastidiosamente sulle paIIe!!
@ B. Gualerzi. Lei mi batte almeno per 12 a 0. Alle 8,48 già interveniva, mentre io sono uscito dai legacci di Morfeo alle 9. Scusante: avevo tirato tardi leggendo… Dawkins. Mi piace farle presente quanto segue:
– Giorgio Napolitano non è un “descamisado” stile “marcia del Quarto Stato”, sia per l’origine sociale ( famiglia di grandi avvocati napoletani, intellettuali come i pur meno danarosi Amendola ), sia per il fisico
( definito oggi “re Giorgo” da un giornale straniero, da giovane era detto “‘o principe” per l’innegabile somiglianza con Umberto di Savoia ). Come può non essere un aristocratico un signore che ha come signora una signora alla quale è stato imposto il nome di Clio, musa della storia? Semplicemente, credo che un tipo intellettuale come lui, non sentendosi di credere alla religione cattolica ( non volle far battezzare i figli ), abbia abbracciato in stile intellettuale quella comunista, succedaneo più avanzato della crociana “religione della libertà” e dell’eticità azionista, come appunto nel caso di Giorgio Amendola. Aggiungo l’ipotesi che chiunque, muovendosi tra le piacevolezze architettonico-ambientali del Senato e quelle ancor più opulente del Quirinale, con tanto di corazzieri luccicanti e tappeti rossi , non possa non sviluppare nell’intimo qualche attitudine regale ( eccezione: Sandro Pertini ). Con tutto ciò, considero G. M. il miglior presidente che io abbia mai visto.
– Aspetti eventualmente negativi del personaggio – mito san Francesco d’Assisi ( cerco di mettermi nella vostra mente ): foglia di fico, anzi di saio sulle malefatte ( NdT. vere, pompate o presunte ) della “Chiesa ufficiale” e suo semisdogamento come entità benefica o indulgente alla beneficenza, capace di volgere a più miti & dolci consigli qualsiasi ruvido capitalista ( magari figlio di Pietro, come l’eponimo dell’apparato gerarchico ).
– Aspetti positivi: effettivo varco di apertura al progressismo verde o arcobaleno, tanto in ambito italico quanto terzomondista, nel genere Giorgio La Pira, serafico difensore degli operai a rischio disoccupazione; mancanza di durezze dogmatiche nell’aura di un misticismo largamente condivisibile anche dai laici – laicisti; ispirazione di istanze estetizzanti ed artistiche, velleitarie o effettive, comunque largamente inscritte nella storia architettonica e pittorica d’Italia; funzione identitaria per l’immagine della nazione e fortissimo indotto turistico.
A parte ogni leggerezza di discorso, credo che effettivamente pochi altri personaggi come san Francesco siano l’espressione delle “radici cristiane” della civiltà italiana ( che ovviamente non sono le sole ). E’ vero che i Francescani furono prestissimo cooptati dalla Chiesa gerarchica, con esclusione degli “Spirituali” semianarchici e che agirono anche come inquisitori; però rimane il fatto imponente che svolsero una funzione importantissima di educatori ai “valori” del popolo cittadino nell’ambito della rivoluzione economica comunale che portò l’Italia ai vertici della civiltà europea. Questo non senza qualche raffinatezza culturale: francescano era Ruggero Bacone, preconizztore della moderna tecnologia, e come francescano è presentato da Eco il sagace investigatore Guglielmo da Baskerville. Francescani ( cappuccini ) erano quei padri Casati e Pozzobonelli che presero in mano le redini del Lazzaretto milanese nella peste del 1630, francescano il personaggio del giustizialista padre Cristoforo, evidentemente ricalcato sulla realtà.
Comunque io personalmente sono abbastanza infastidito da un certo francescanesimo superdolciastro e stucchevole nello stile dello zeffirelliano “Fratello Sole, sorella Luna”, anche perchè il vero san Francesco aveva le sue solidità dogmatiche: nel “Cantico delle creature”parla espressamente di peccato mortale e di prospettiva infernale, e nel famoso abboccamento con il Sultano riaffermò le ragioni dei crociati, sia pur caldeggiando come preferibile una soluzione pacifica. Inoltre era un “uomo dei dolori” ( lancinanti ) per via delle stimmate.
In ogni caso credo che il bilancio dei pro e dei contro torni amplissimamente a favore della figura di san Francesco e che le recriminazioni contro il concerto di Assisi e similari manifestazioni siano casa troppo amara. Per cui non vedo nulla di male nella presenza di Napolitano con relativo discorso.
Chiedo scusa ( blandamente ) per l’ampollosità da petulanza e deformazione professionale. Buon Natale o, se preferite, Buon Solstizio.
http://it.wiktionary.org/wiki/logorrea
ti piaci ti sei masturbato con la tua eloquenza di alto rango ma non ti accorgi che non dici niente
Come dicevo nell’altro post, il Napolitano devoto di san francesco dovrebbe almeno chiedere alla chiesa di… diventare ‘francescana’. Tra l’altro così nessuno potrebbe pretendere che pagasse l’Ici (Imu)…
Questa mia, anche se viene dopo, non è una replica a Florenskij, il cui intervento non non era ancora comparso.
Qui gli faccio solo notare che per la stragrande maggioranza degli italiani, credenti o non credenti, il suo san francesco… sulla vera dimensione del quale non mi pronuncio essendo sempre molto diffidente, quale che sia la documentazione prodotta, su queste attribuzioni riservate a figure avvolte nel mito… san francesco è il ‘Poverello’. E comunque si intenda questo Poverello, occorre sempre uno sforzo non indifferente per accostarlo alla chiesa. Che ha dovuto dare fondo a tutta la sua capacità di elaborare sofismi per far passare il concetto che la povertà non consiste tanto nella penuria di beni, ma nell”uso popvero’ degli stessi. Per la qual cosa che il Francesco storico sia poi stato consenziente o meno, per quanto mi riguarda non fa molta differenza.
E anche se Napolitano come persona non è certo ‘avvolto nel mito’, si tratta pur sempre dell’incarnazione di un ruolo che si presta come tale alla mitizzazione. Con i pro e i contro che questo comporta. E per chi, come me e altri, vede come sommamente negativo il modo con cui chi dovrebbe anche rappresentare me e altri, si rapporta alla chiesa… dei ‘pro’ ne vede molto pochi.
@ B. Gualerzi. Ouello della povertà totale, “pura e dura” per me è una specie di mito-antimito agitato da progressisti che, com’è nella logica della vita odierna, hanno non dico le superville, ma almeno una casa propria o in affitto, un’utilitaria, pagano vestiti e libri di scuola ai figli e li mandano in vacanza.
Tutto ciò con il denaro, “sterco del diavolo” secondo il pensiero almeno iniziale di san Francesco. Naturale che già durante la sua stessa vita si imponesse la necessità di conventi in pianta stabile, per evitare polmonite e tubercolosi, e di libri
( allora costosissimi, come lei ben sa ) per studiare, predicare, confessare, consigliare adeguatamente ( vedasi il francescano con pratica di mondo padre Cristoforo )..
Come usare le ricchezze in spirito di povertà? Ad esempio invitando in villa per soggiorni il maggior numero possibile di amici senza villa, tenendo duro nel fare stare a galla con patemi e angosce una fabbrica per non mettere in strada i dipendenti anzichè mollare tutto e trasferirsi alle Seychelles. ( NB : non è il mio caso ).
Da Milano: buon patetùn.
@ Florenskij
Ma guarda che non sono certo io che considero la povertà un valore (e se c’è una realtà tutt’altro che mitica è proprio la povertà, ‘pura’ non so, ma certamente ‘dura’) e, progressista o no, cerco, nel limite del possibile, di sostenere quelle forme di organizzazione politica che in una società civile si studiano, contando su una giustizia terrena e non certo divina, e ancor meno sulle opere di carità (cosa che in Italia non succede proprio), se non di abolirla, di alleviarne almeno le sofferenze… E’ invece un certo passo evangelico che parla di cammelli e di crune di aghi. E il vangelo, come si sa, può essere preso alla lettera o ‘interpretato’ a seconda della convenienze, e la chiesa è maestra in questo gioco del vedo e non vedo. Che poi, sempre la chiesa, per sopravvivere come istituzione, per adeguarsi a quel mondo nel quale intende operare per testimoniare il vangelo, debba comportarsi come qualsiasi altra istituzione storica, non occorre molto per capirlo, oltre che per verificarlo nella sua storia… e se si pensa anche solo al periodo rinascimentale, certamente non si è mai posta troppi problemi di crune e di cammelli. Del resto, l’esibizione di splendore e magnificenza che caratterizza tanti auoi rituali, (e si capisce bene il perchè) sono tali anche oggi. E quando polticamente (intendendo la politica solo come potere) ne vede i vantaggi… naturalmente per il bene di tutti e non certo per il bene della chiesa come tale… non guarda troppo per il sottile, e, mettendo avanti la sua natura di potere spirituale lucra tutto il potere temporale possibile. Che lo possa avere in dono da Berlusconi o da Napolitano.
(In quanto al panettone sono a dieta… e poi non mi piace gran che.)
patrono degli animali, dei commercianti e degli ecologisti nel paese degli animali maltrattati e abbandonati, dei commercianti evasori e delle ecomafie
non trovate che ci sia una certa ironia 🙂
sti patroni funzionano poco
Francesco d’ Assisi: un esmpio per tutti ! Punto e basta ! Il resto sono solo commenti per non fare i conti PERSONALMENTE con un esmpio umano che è di tutto rispetto, per credenti, atei e tutte le altre religioni e filosofie.
E di che ‘esempio umano’ si tratta? E seguire questo esempio, cosa comporta? O si tratta solo – come personalmente credo – della solita fogura tirata da tutte le parti per cui alla fine è di tutti e di nessuno?
@Sledge
In tutta onestà: preferisco il messaggio alla persona.
D’altronde questo non s’era già detto nei Vangeli?
In più: cos’è quel “punto e basta”? Non hai argomenti migliori?
Se Francesco d’Assisi è così tanto di esempio per tutti allora facci almeno 4 esempi dettagliati di cose meritevoli che Francesco d’Assisi ha fatto. Poi eventualmente ne discutiamo, anche se scommetto che non risponderai mai.
Rispondo io.
Uno : ha ammansito il lupo di Gubbio.
Due : ha fondato la Lipu.
Tre : è il capostipite della letteratura italiana in volgare.
Quattro : ha fornito per i secoli a venire un’idea maravigliosa all’eroe di Vendola e ad altri/e come lui.
Semplicità di cuore
Povertà di cuore
Umiltà di cuore
Amore di cuore
….. sono solo 4,
ma dovrebbero bastare a far capire che sarebbero le basi per un mondo migliore che non è lo scopo di questo sto e di questo blog che trapelano odio e gogna da tutti i post !!!!!!!!
(testo corretto)
Semplicità di cuore
Povertà di cuore
Umiltà di cuore
Amore di cuore
….. sono solo 4,
ma dovrebbero bastare a far capire che sarebbero le basi per un mondo migliore che non è lo scopo di QUESTO SITO e di questo BLOG che trapelano odio e gogna da TUTTI i POST !!!!!!!!
@Sledge
S’è per questo anche Zarathustra aveva detto qualcosa del genere molto tempo prima:
Buoni pensieri
Buone parole
Buone azioni
Ora dimmi se qualcuna di queste regole è stata mai applicata…
🙄
Davanti a figure come san Francesco nessuno ha la stupidità di dire certe bestialità. Tranne voi, evidentemente.
Eccone un altro senza argomenti.
Hai qualcosa da dire o sei solo qui per fare una magra imitazione di aletroll? 🙄
Pensa alle tue figure da cretino che fai tutte le volte che vieni qui.
@ giuseppe
E’ da “creduloni cattolici” non ammettere che Francesco d’Assisi fu palesemente un pazzo.
Figure come Francesco d’Assisi in che senso?
Nel senso di uno che parla alle bestie? Quando l’ha fatto Nietsche, l’hanno internato.
Nel senso di uno che ama la miseria? Quando l’ha fatto Savonarola, l’hanno bruciato.
Nel senso di uno che inventa dal nulla penitenze senza senso? Quando l’ha fatto von Sacher-Masoch, ha venduto un sacco di copie.
giuseppe, tanto per cambiare non c’è nessuna sostanza in quello che scrivi, ma soltanto luoghi comuni, banalità, sentito dire; cose così.
Che giusto voi parlate di luoghi comuni, quando in effetti ne sparate a iosa, mi lascia totalmente indifferente.
Guarda, è difficile sparare luoghi comuni quando si è controcorrente.
@ giuseppe
Fai molto male a rimanere “indifferente”, dovresti cominciare a PENSARE (ma sai cosa significa PENSARE? Mi pare di no…).
@ giuseppe
Tu SEI un luogo comune.
“E se la minore combattività degli Italiani sottoposti all’invasione angloamericana fosse stata incentivata anche dalla presenza nel subconscio della figura pacifista di san Francesco”
Ma anche per i baciapile esiste il “subconscio”?
CI spieghi in nome di che cosa un “cafone” ex-borbonico avrebbe dovuto immolarsi davanti alle preponderanti forze nemiche.
Per il duce e per il re?
Per un potere cialtrone che lo ha sempre mazzolato senza pietà, con le sue abiette tasse sul macinato e il ricorrente tritacarne del suo imperialismo straccione?
Non c’è bisogno di ricorrere all’influenza subconscica del poverello di Assisi per spiegare il fatto che non ci sono testimonianze su carretti siciliani kamikaze .
Adesso manca solo che il compagno presidente Napolitano presenzi al miracolo di san gennaro!
Lo ha fatto più volte il “compagno” Bassolino.
E’ quello che loro chiamano “andare verso il popolo”.
Tutti “compagni” (scusa, prima ho dimenticato le virgolette di rigore…).
E dire che ancora negli anni ’70 gridavano: La chiesa ti lava il cervello/Viva la falce e martello!
Meriterebbe di andare ad una di queste cerimonie e gridarglielo in faccia a telecamere accese!
Vero!
Comunque lo gridavano gli extraparlamentari, non i togliattiani.
Questi ultimi , declinatori italici del verbo staliniano, hanne sempre odiato cordialmente tutti coloro che si ponevano alla loro sinistra, tubando invece con prelati e capitani di industria.
Non contesto, pero’ ricordo di averlo sentito nel ’72 da uno della FGCI.
Se e’ come dici tu riguardo ai togliattiani, vuol dire che chi votava PCI per sostenere posizioni anticlericali e’ stato preso solennemente per il culo.
E che, di mangiapreti veri, nello schieramento politico, praticamente non ce n’erano nemmeno allora.
Devo ricordarti che i comunisti votarono per includere il concordato clericofascista nella costituzione democratica , mentre i socialisti di Nenni si opposero?
Dalla fine della seconda mondiale fino alla frantumazione del gran partito di gramscitogliattilongoberlinuer la ricerca di un accettabile modus vivendi con la chiesa e la dc è stata una costante della politica “comunista”.
“E che, di mangiapreti veri, nello schieramento politico, praticamente non ce n’erano nemmeno allora.”
L’hai detto, però in parlamento non mancavano forze disponibili a riforme laiche.
Tali forze divennero maggioritarie tra la fine degli anni sessanta e la fine degli anni settanta,
altrimenti adesso saremmo come l’Irlanda o addirittura come la Spagna franchista.
Lo stesso partito comunista italiano, messo alle strette dalla sua base (senza dubbio migliore dei camaleontici dirigenti), votò, “obtorto collo”, per introdurre le leggi sul divorzio e sull’aborto(in ogni caso più restrittive rispetto alle proposte dei radicali). Pare comunque che i togliattiani, in nome del loro immarcescibile opportunismo politico, abbiano cercato fino all’ultimo un compromesso con i cattolici sul divorzio.
Mistergrey; «Devo ricordarti che i comunisti votarono per includere il concordato clericofascista nella costituzione democratica , mentre i socialisti di Nenni si opposero?»
Ricordiamo anche chi è che rinnovò (peggiorandolo ulteriormente) il concordato nel 1984. Così, per completare il quadro.
“Gualerzi. Ouello della povertà totale, “pura e dura” per me è una specie di mito-antimito agitato da progressisti che, com’è nella logica della vita odierna, hanno non dico le superville, ma almeno una casa propria o in affitto, un’utilitaria, pagano vestiti e libri di scuola ai figli e li mandano in vacanza.”
Ma che sciocchezze va dicendo? Dove sarebbero questi “progressisti”?
Capisco che facendo un copia-incolla di quanro ha postato Florenskij sia comparso anche il mio nome… ma messo così sembra che sia io a dire qìuelle cose. E in un primo momento non ti nascondo che mi ha fatto un certo effetto… (^_^)
Grazie per l’esauriente lezione.
Magari qualche prof di storia ti legge e riprende l’argomento in classe. Mi farebbe piacere che ne discutessero i giovani.
Non sapevo esistessero già gli ecologisti ai tempi di san francesco
Sembra di assistere alla legge dell’inversamente proporzionale …. più l’Italia si secolarizza e più sembra clericalizzarsi, …. ma è solo apparenza, si tratta di omaggiamenti circostanziali, … la secolarizzazione avanza inarrestabile e più il confessionalismo sente il bisogno di ribadire i valori cattolici, più gli italiani se ne dimenticano.
Per essere circostanziali stanno durando un po’ troppo. E non si tratta di sola apparenza, se una donna, tanto per citare una delle situazioni meno drammatiche, a volte deve fare il giro delle sette chiese per procurarsi la pillola del giorno dopo. Influenzando una delle classi politiche più viscide d’occidente (dove , peraltro, il più pulito ci ha la rogna), le gerarchie ecclesiastiche ostacolano da tempo tutti i tentativi di ampliare le libertà civili, ma io , a differenza dei positivisti di stampo ottecentesco, non ce l’ho tanto con loro quanto con chi li asseconda.
In questi tempi di crisi intenzionalmente ed artificiosamente creata a danno dei soliti pagatori cronici, mi vien da chiedere quanti soldi pubblici sono stati sperperati per permettere a questo odioso vegliardo di farsi la gitarella fuori-porta con tanto di lecchinaggio di circostanza. Presidente (non mio), quand’è che, coerentemente con le sue stesse esortazioni, comincerà a fare dei sacrifici, lei? Dal confronto tra la sua esortazione al sacrificio, anzi, sagrifiscio, per “tutti” gli Italiani ed i suoi comportamenti posso dedurre una delle due seguenti cose: 1. lei non è Italiano; 2. lei è un bugiardo ipocrita della peggior specie. Faccia la sua scelta, o si adegui a quel che predica per dimostrare che ho torto.
Affinità fra inutili.
Napolitano non e’ il mio Presidente.
SE PER QUESTO NEMMENO IL MIO !!!!
Non pensate anche voi che Napolitano stia utilizzando la ben nota strategia del ‘lip service’?
Era di gran voga in epoca Vittoriana – e anche MOLTO dopo – perciò niente di strano che un ottuagenario come lui usi le cose a lui congeniali.