Il governo Monti ha accantonato l’ok alla vendita dei farmaci di fascia C con ricetta medica anche nelle parafarmacie. Il provvedimento era fortemente osteggiato non solo dai farmacisti, ma anche dal Vaticano. Infatti una “autorevole fonte vaticana” avrebbe rivelato a Vatican Insider che nelle parafarmacie e nei supermercati rischiava di sbarcare anche la pillola del giorno dopo, un contraccettivo non abortivo. Per questo la Chiesa si era attivata e la zelante azione del Movimento per la Vita e dei parlamentari cattolici ha limitato il provvedimento. Proprio per impedire che il Norlevo fosse distribuito in maniera più diffusa, rendendo così meno incisiva l’obiezione di coscienza esercitata dai farmacisti.
Valentino Salvatore
Sessuofobi frustrati, as usual…
”vaticano fa pressing sul governo”
Pressing è una parola grossa: telefonatina alla servitù e tutto va a posto…
amaramente vero.
medioevo itaGlia.
Non sapevo Citta’ del Vaticano avesse parafarmacie.
Oltre ad averne, nelle farmacie presenti sul territorio vaticano, si possono reperire dei farmaci che sul territorio nazionale della Repubblica delle banane Italia, non sono reperibili.
Ho un caro amico che e’ stato costretto a fornirsi di medicine in quelle farmacie, per cure specifiche…Prima che chiude il thread, lo chiamo e mi faccio dire il nome del farmaco. 😉
Lo scrivono chiaro e tondo sul sito della Farmacia vaticana:
“- possono essere spediti solo farmaci NON in commercio in Italia.”
http://www.vaticanstate.va/IT/Servizi/FarmaciaVaticana/
Ma pressing per che cosa?
Il Governo Monti vuole portare nelle parafarmacie soltanto quei farmaci di fascia C, cioè la cui spesa è a carico del paziente, per i quali è richiesta la ricetta ripetibile.
Per quanto ne so, la p. d. g. d. è sì un farmaco di fascia C, ma può essere data solo dietro presentazione di ricetta NON ripetibile.
Per cui i farmaci la cui dispensazione comporta la presentazione di ricetta NON ripetibile (oltre alla p. d. g. d. posso citare l’esempio dell’Aulin) e i farmaci prescritti con la ricetta ministeriale (quella rossa prestampata, che si usa per i farmaci di fascia A, cioè a carico del SSN, come ad esempio gli antibiotici) continueranno ad essere forniti soltanto dalle farmacie, come da sempre avviene.
I timori del Vaticano sarebbero fondati se il Governo Monti decidesse di cambiare il tipo di ricetta richiesta per dispensare la p. d. g. d.: da “NON ripetibile” a “ripetibile” (ma non mi risulta che abbia intenzione di fare ciò: per cui la p. d. g. d. nelle parafarmacie non vi arriverà).
E così le suore dovranno continuare ad abortire clandestinamente.
Comunque ricordo che la comunità scientifica è concorde su questo fatto: la p. d. g. d., oltre a bloccare l’ovulazione, può anche impedire l’annidamento uterino di un ovulo eventualmente fecondato (embrione).
Per cui la p. d. g. d. ha un non trascurabile effetto antinidatorio, effetto che la rende un po’ meno contraccettiva e un po’ più intercettiva (termine tecnico che, in soldoni, è sinonimo di “abortiva”).
Da quello che so gli effetti antinidatori della pillola del giorno dopo non sono mai stati dimostrati. Sono stati osservati in rari casi lievi mutamenti dell’endometrio e variazioni lievi del livello del progesterone, ma mai dimostrato che tali condizioni possono ostacolare l’annidamento dello zigote, tantochè l’OMS ha dato indicazioni di togliere da tutte le confezioni l’indicazione degli effetti contro l’impianto.
Ma del resto la stessa OMS afferma che la gravidanza inizia con l’annidamento, perchè la fecondazione giustamente è una condizione necessaria ma non sufficiente, perciò in qualsiasi caso non sarebbe abortiva (scientificamente parlando).
L’OMS avrebbe dato indicazioni di togliere dalle confezioni della p. d. g. d. l’indicazione degli effetti contro l’impianto?
Non mi risulta, anche perché se si va a questi link http://www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/NORLEVO.asp e http://www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/Levonelle.asp si trova ancora scritto, al Paragrafo “Proprietà farmacodinamiche”, che la p. d. g. d. “potrebbe anche impedire l’impianto” (Norlevo) e “può anche provocare delle modifiche nell’endometrio tali da renderlo inadatto all’impianto” (Levonelle). Per impianto, ovviamente, s’intende quello dello zigote nell’utero.
E poi: è vero quello che dice l’OMS, cioè che con l’annidamento inizia la gravidanza, ma è anche vero (e questo lo dice la biologia, non la Chiesa) che l’inizio della vita (vita umana in questo caso), cronologicamente, avviene prima di tale annidamento (cioè prima dell’inizio di quella che è la gravidanza propriamente detta), poiché la nuova vita inizia con la formazione di tale zigote (formazione che si ha con la fecondazione).
Ora: molti zigoti non riescono a impiantarsi in utero – e quindi muoiono – a causa di vari fattori che sfuggono alle conoscenze e alle capacità umane di farvi fronte (diciamo che è così “per natura”). Ma ben diverso è assumere un medicinale del quale si sa – dichiaratamente, come del resto c’era, c’è e sempre ci sarà scritto sul foglietto illustrativo della p. d. g. d. – che potrebbe sfavorire l’impianto di un eventuale zigote.
la biologia definisce vita la fecondazione?
la biologia non si attenterebbe neanche di cercare di definire la vita, anche perchè vitali sono lo spermatozoo e l’ovulo (trascrizione, sintesi proteica, consumo di atp…) e si dovrebbe sempre procedere a ritroso.
La biologia indica ed illustra dei processi e lo fa utilizzando il metodo scientifico. Tutte le considerazioni etiche derivano, o dovrebbero farlo, da queste osservazioni scientifiche, ma non sono competenza della scienza biologica.
Semmai la biologia può definire sia la fecondazione che l’annidamento come condizione necessaria ma non sufficiente allo sviluppo di una vita. Le osservazioni possono poi costituire una base di ragionamento per cercare una definizione di vita che sia condivisibile, anche se ad oggi, tutte le definizioni di vita sono ampiamente confutabili.
Personalmente, considero vita il momento in cui il feto potrebbe sopravvivere al di fuori del corpo materno, avendo un sistema nervoso sufficientemente sviluppato da permettergli una buona interazione con l’ambiente e l’apprendimento. Non si può stabilire una scadenza precisa, ci si può forse basare sulla statistica dei nati prematuri ad esempio al sesto mese e alle loro speranze di vita.
La maggior parte delle obiezioni verso chi fissa una scadenza a seconda dello sviluppo o delle speranze di vita, sta nel fatto che non è assolutamente detto che una gravidanza giunta fino ad un certo punto, vada a termine. Spesso, tali scadenze sono fissate talmente a ritroso nelle fasi di sviluppo, che diventa impossibile pensare a un individuo autonomo considerando il periodo di sviluppo fisiologico di un feto.
Di sicuro non è una considerazione che tradurrei in legge, vista la non definibilità di quel momento, ma almeno penso sia difficilmente attaccabile. Non pretendo di avere la verità in tasca.
Dire che la gravidanza inizia con l’annidamento (e non con la fecondazione) è difficilmente confutabile, e a quanto pare condividi.
Ma anche ipotizzando che la Norlevo impedisca (non è specificata la misura, è solo indicata la possibilità, segno che mancano degli studi che ne dimostrino l’effetto ma solo sospetti derivanti dal meccanismo di azione) l’impianto dello zigote nell’utero, impedirebbe l’inizio della gravidanza. Questo è ben diverso da costituirne un’interruzione (aborto).
Marco, so di chiederti molto, ma prova a ragionare:
il Levonorgestrel è un analogo del Progesterone, l’ormone che favorisce e permette l’impianto e la gravidanza.
Non dovresti dar retta ai bugiardini quanto piuttosto ai trial clinici: se esiste anche un minimo dubbio, anche solo una maldicenza, essa trova spazio sul bugiardino, soprattutto perché alle case farmaceutiche non piace rischiare di dover dare dei risarcimenti a qualcuno.
Meglio non nominare la pillola del giorno dopo… magari si rischia la scomunica solo nominandola…
Come sonoridotti male, … ma che credono di fare ?
Vogliono riportare tutti a messa ?
Naturalmente no, cercano solo di evitare che la secolarizzazione avanzi troppo rapidamente o meglio limitarne nelle apaprenze l’avanzare inarrestabile, ma più si comprime una molla e maggiore …. sarà lo catto.
E poi ci sono le solite ragioni di politica interna alla chiesa, dimostrare che in Italia la chiesa conta e che quindi i cardinali italiani hanno diritto a mantenere il potere in Vaticano, …. si sa che gli extracomunitari (cardinali) avanzano anche lì …. e poi dicono che non si deve essere razzisti !
…e per fortuna che sono ridotti male…
Non prendertela, tanto poi si perdona tutto, nella Chiesa cattolica!
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/stati-uniti-united-states-estados-unidos-aborto-abortion-10835/
avete poco da ridere, parassita di un teologo: guarda i numeri e ritirati in silenzio parassitico
Ratzinger: Nein pillolen del giornen dopen nellen parafarmacien, perchen paracontraccettiven ma esseren abortiven, non esseren ien uno granden spiritosonen Georg?
Segretario personale: Lei pare uno spirotoso ma in realta’ e’ un grande …
Ratzinger: Cosen?
Segretario personale: Teologo.
Ratzinger: Adulatoren.
Suggerisco a chiunque abbia letto queata Ultimissina di inoltrarla a tutte le donne che conoscono…
…”che conosce”…
(scusate la sgrammaticatura)
Parafrasando Luttazzi che ha detto:
se fossero gli uomini ad abortire potresti farlo anche dal barbiere…
se fossero le donne cattoliche, a poter decidere dove vendere la pillola del giorno dopo, la si potrebbe comprare anche nei supermercati…
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/18/ru486-piemonte-leghista-cota-record-interruzioni-gravidanza/178348/
La pillola del giorno dopo non è abortiva.
Questo e’ vero, ho confuso pillola abortiva con RU486 ma anche cosi’ non cambierebbe il comportamento delle donne cattoliche.
L’hai fatto di nuovo 😀
“Pillola del giorno dopo con RU486” stavolta mi ero fissato che la pillola del giorno dopo era la RU486.
Comunque per la gioia delle donne cattoliche (e non), vendiamole anche nei supermercati.
Non mi convince per niente questa notizia.
La pillola del giorno dopo non è un farmaco da banco e le parafarmacie non possono vendere medicinali con ricetta.
Nah nah, è il caso di ricontrollarsele le notizie prima di postarle!
Temo tu abbia letto male la notizia: ciò di cui si discuteva è proprio se dare alle parafarmacie l’autorizzazione a vendere farmaci di fascia C con ricetta…
i farmacisti sono cristiani ed obiettori di coscienza quando si tratta di vendere la pillola del giorno dopo, ma ladri – così io chiamo uno che non paga le tasse – quando si tratta di pagare le tasse !!
Che provino ad usarla come supposta con i vari bambini inchiappettati…
“Pressing” sul governo? Ma che bisogno hanno di “pressare” qualcosa che già li vede direttamente interni: Ornaghi, Balduzzi.
E poi ci sono i legami indiretti: Passera, Cancellieri, Fornero, Severino, Di Paola, Sant’Agata etc…
Il Vaticano dovrebbe essere condannato quando fa pressing politico sul governo italiano, così come i suoi politicil con una qualche misura disciplinare., come sospensioni, eccetera.
Altrimenti non potrà fare a meno dell’opposizione e del dissenso delle associazioni come l’UAAR.
Il Vaticano può esprimere una opinione, ma non può fare terrorismo mediatico , ideologico, teocratico, o altro.
Deve decidere il parlamento in autonomia di giudizio ed imparzialità, rappresentando i cittadini che lo hanno votato ma senza favorire una o l’altra confessione religiosa, né tantomeno il Vaticano.
Iil vaticano controlla e decide della nascita, della morte, della nostra salute (i ministri della salute dello stato italiano sono sempre graditi al vaticano o niente; i farmacisti e i medici sono loro servi), l’istruzione (anche qui i ministri della PI sono sempre decisi dal vaticano, per non dire delle scuole cattoliche) di tutti quanti noi.
Siamo, e da sempre, in uno stato di minorità; abbiamo chi decide per noi cosa è bene e cosa no sulle cose più importanti della nostra vita; cosa possiamo fare e cosa no.
Alla faccia della libertà di cui si riempiono la bocca questi venduti politici di m… che ci ritroviamo. Fino a quando non ci scrolliamo di dosso questo giogo clericale opprimente non diventeremo mai una nazione civile e libera.
La maggior parte dei politici, purtroppo, non ci considera cittadini ma pecore. Ci dirigono dove la chiesa vuole. Questo solleva un’inquietante interrogativo: siamo governati da un manipolo di plagiati? Temo proprio sia cosi’. Basta che dal vaticano giunga anche solo un sospiro, e i nostri entrano in fibrillazione. Ma non hanno mai provato la gioia che da’ il non essere condizionati, l’essere liberi e decidere con il cervello che abbiamo in dotazione. Per loro e’ solo un organo che serve ad aumentare il peso del capo. Naturalmente non mi sento certo rappresentato da questi automi manovrati dal vaticano, ma questo non toglie che le loro decisioni le subiamo tutti.
Nella nostra Italia, per colpa della losca ed eterna presenza del Vaticano a Roma, noi cittadini italiani abbiamo da sempre avuto menomata la libertà civile e l’autonomia decisionale; il tutto, però, molte volte dipende anche da noi che siamo laici solo a parole e non con i fatti. Si sperava in un Monti professore come me, non proprio ateo ed anticlericale al 100 per 100 come me, ma almeno che disponesse di equità nel pensare e nel rispettare tutti allo stesso modo nel pagare le tasse.
Perchè ho letto “Vaticano fa PISSING su governo”?
Scusate, ma da quando i farmacisti possono fare obiezione di coscienza?