Il Tribunale di Modena ha sentenziato: ergastolo per Khan Butt e vent’anni al figlio Umair, pakistani che vivono a Novi. I due sono stati condannati per aver lapidato e ucciso Shahanaz Begum, moglie di Khan e madre di Umair. E per aver pestato a sangue la figlia, nonché moglie dell’uomo, Nosheen. La ragazza, una ventenne, non voleva accettare le nozze combinate dal padre con un connazionale. La madre, che difendeva la scelta della figlia, voleva inoltre divorziare. I due ‘maschi’ della famiglia hanno quindi aggredito le donne. La ragazza è stata ospitata, in anonimato, in una comunità protetta. Anche i tre fratelli più piccoli sono stati affidati a comunità.
Modena, omicidio per matrimonio combinato: condannati i due pakistani
22 commenti
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Mi chiedo perchè continuano a far entrare in Italia cani e porci, si dovrebbe far fare prima un esame sul livello di civiltà, e solo se è compatibile col nostro allora accettarlo …… E’ davvero assurdo che continuiamo ad accettare bestie di questo livello nel nostro paese.
E’ vero, ma considera che insieme alle bestie (il padre e il fratello) ci sono anche le vittime (madre e figlia). Bisognerebbe avere un occhio di riguardo per tutti coloro che hanno una cultura liberale e/o laica che in quei paesi subiscono la violenza incivile dei fondamentalisti.
Perché, tutti quelli nati in Italia sono civili?
Lisa
@Paniscus
Sarebbe come dire che siccome siamo pieni di spazzatura che non riosciamo a smaltire ( e non e’ una metafora)non importa se anche i paesi stranieri mandano qui la loro spazzatura .
In Italia, almeno, i responsabili di quelle violenze sono stati debitamente condannati e la ragazza è stata aiutata dalle istituzioni. Probabilmente, se non fossero mai venuti in Italia e tutta la storia fosse successa allo stesso modo nel loro paese d’origine, sarebbe al cimitero pure lei (oppure chiusa in casa e ridotta definitivamente in schiavitù) e padre e fratello se ne andrebbero in giro indisturbati, onorati e liberi di fare altri danni.
Se pensi realmente che sia meglio…
Lisa
Quoto Lisa.
@ lisa
Ma almeno tutto questo non succederebbe sul nostro territorio.
E’ un dramma che certe cose accadano, ma è un doppio dramma che debbano accadere sul nostro territorio, perchè vuol dire che viene violata la nostra legge e turbata la nostra vita civile.
Giulio: scusami ma proprio non ti seguo. La “nostra” vita civile? “Nostra” di chi, esattamente? Mi sembra lo stesso genere di espressioni che mandano in belva noi laici quando si sente parlare della “nostra religione” o “della nostra tradizione”.
Il tuo auspicio e il tuo obiettivo ideale quali sarebbero? Che queste cose non avvengano più… oppure che possano tranquillamente accadere, basta che non sia tu ad avercele sotto gli occhi?
Lisa
E come si potrebbe fare un esame di civiltà? In questi casi basta applicare la legge, come è stato fatto qui.
Per i reati minori si potrebbe prevedere l’espulsione immediata.
questa però è ignoranza/tradizione/violenza… o applicavano la sharia fai da te?
La Hudood ordinance è una legge promulgata nel 1979 che criminalizza qualunque rapporto sessuale al di fuori del matrimonio. Secondo questa legge gli adulteri vengono puniti con lapidazione, frustate o carcere.
Anche le punizioni per il reato di stupro, in quanto rapporto sessuale al di fuori del matrimonio, sono regolamentate secondo questa legge. Ogni donna vittima di stupro deve portare 4 testimoni di sesso maschile perché lo stupro sia riconosciuto (la testimonianza di una donna vale la metà di quella di un uomo e in caso di stupro non è comunque accettata). Qualora lo stupro venga accertato, la donna resta comunque punibile con il carcere in quanto adultera che ha avuto un rapporto sessuale al di fuori del matrimonio. Anche le donne vittime di tratta, che spesso vengono costrette alla prostituzione, vengono punite con il carcere in quanto adultere.
Vani e Sawara invece sono tradizioni che derivano dalle usanze tribali, e che sono tuttora comunemente accettate in Pakistan.
Vani è il cosiddetto delitto d’onore: ogni soggetto colpevole o sospettato di adulterio viene punito con la morte per ristabilire l’onore della famiglia. In realtà ad essere punite con la morte sono quasi sempre le donne, doppiamente colpevoli perché oltre ad aver disonorato la propria famiglia hanno corrotto l’uomo. Inoltre non è necessario che sia stato realmente commesso un adulterio: la Vani tutela l’onore della famiglia che si basa sulla percezione che gli altri hanno della famiglia stessa. E’ sufficiente il sospetto che il comportamento di una donna non sia decoroso per infangare l’onore, e quindi la donna viene uccisa per mettere a tacere le voci. Molte volte sono gli stessi genitori ad incaricarsi di uccidere le figlie per ristabilire il proprio onore. La Vani è spesso utilizzata in veri e propri complotti all’interno di faide famigliari o di villaggio, o per eliminare o punire persone scomode.
La Sawara invece è l’usanza, molto diffusa, di utilizzare i soggetti femminili della famiglia per riscattare le colpe commesse da componenti maschili. Famoso è il caso della donna condannata dalla jirga (il consiglio del villaggio) ad essere stuprata dai componenti maschili del suo villaggio per riparare alla colpa di sospetta pedofilia del fratello.
Molto più spesso sotto la Sawara le bambine, anche piccolissime, vengono date in sposa a qualcuno degli uomini della famiglia offesa per riparare al torto inflitto.
Risulta chiaro che in un quadro del genere, non solo le donne sono private dei propri diritti fondamentali, ma spesso sono loro stesse a sottomettersi e a non denunciare stupri e soprusi in quanto temono di essere comunque colpevolizzate e punite.
Cavolo… costoro sono ad un livello di inciviltà bestiale fatta “legge”…
Io ho il massimo rispetto per tutte le culture e le persone del mondo, ma dopo aver letto questo, mi rendo conto di una cosa: nello specifico, i pakistani sono sono degli animali e come tali andrebbero trattati.
@ Nikolaus
Non criminalizzerei “i pakistani” in generale, ma chi li ha indottrinati e ridotti in quello stato di inciviltà orribile.
Se un dio, allah, budda, manitu, odino, shiva, kali o come bioparco volgiamo chiamarlo esistesse…
Sarebbe un essere vile e meschino che uccide lo spirito libero e l’innato desiderio dell’uomo di innalazarsi e migliorarsi.
Nel corano del barbitto e barbuto profeta maometto non si parla di matrimoni combinati ma ci sono pagine pagine dove la donna viene vista e considerata inferiore all’uomo.
Meno male che questa volta è arrivato l’ergastolo qui in Italia..ma quante donne subiscono ste porkate e sono uccise, stuprate o malmentate nei paesi dove la sciaria ( sciaaariaaa schiaria…. il mio cervello rifiuta questa parola 🙂 ..si dai ci siamo capiti) di fatto è la unica legge.
Mi avrebbe disgustato una sentenza del tipo: bisogna ricondursi al clima tribale e famigliare dell’inputato per cui si applicano tutte le attenuanti del caso…
Per una volta…giustizia è fatta.
Se poi all’allah barbitto e barbuto questa sentenza non gli va bene vada al tribunale di modena e con la sua onnipotenza liberi ed innalzi i due giustizieri divini a suoi compagni di giochi nel suo bordello o paradiso musulmano o giardino del piacere dove ci sono le 72 mogli vergini e barbittate varie…
DucaLamberti74
Stranamente viene data ampia risonanza (giustamente) su tutti i mass media quando ci sono questi fatti criminali relativi al mondo islamico, mentre, al contrario, vengono sapientemente occultati gli omicidi (per non parlare delle vilenze e sevizie in generale) che ogni due giorni si consumano ai danni delle donne all’interno della famiglia cattolica.
http://formazioneinrete.myblog.it/archive/2011/12/16/se-una-figlia-stuprata-e-meglio-di-una-non-vergine.html
Qual è l’unico modo accettabile di perdere la verginità?
Dichiarare che te l’hanno rubata. E qual è il ladro più gradito? Lo zingaro. Accusa lo zingaro e i tuoi amichetti avranno un’occasione per scaricare il testosterone in eccesso. La comunità in cui sei cresciuta non ti espellerà. Tua madre potrà girare a testa alta: una figlia violata da uno zingaro, vale quanto una figlia illibata. Anzi di più. Mette d’accordo i precetti della Chiesa e quelli di Telepadania.
@Whichgood
E il fatto che molto spesso gli zingari siano realmente protagonisti di azioni poco edificanti,dal furto all’omicidio,favorisce senza dubbio quest paratica.
Favorisce anche i pregiudizi,nojn ti pare ?
I precetti della chiesa dicono che la vrinità è una virtù da custodire.
@ Laverdure
Il mio post era indirizzato a dimostrare l’ipocrisia sulla sessualità femminile all’interno della famiglia cattolica italiana, come risposta affermativa sull’occultamento delle sevizie all’interno dei queste famiglie, come diceva giustamente Alfonso. E’ anche vero che qui salta fuori lo “zingaro” come capro espiatorio ed è altrettanto vero, come dici tu, che el azioni “poco edificanti” commesse da queste comunità contribuiscano ad aumentare i pregiudizi (e qui sottolineo il termine “pregiudizio” ) soptrattutto perchè le comunità rom in Italia sono minoranza e qualsiasi illecito commesso da uno dei suoi membri amplifica in maniera spropositata la percezione che sono tutti “cattivi”.
E’ meglio che non vi facciate illusioni :gli hanno dato si pene adeguate in primo appello,ma non illudetevi ,secondo la prassi consolidata,nel secondo appello le pene si ridurranno
vertiginosamente,approfittando anche,come sempre,del calo di attenzione della gente.
Ammesso che la Cassazione non sia poi in seguito in vena dei suoi soliti numeri.
Questo è l’islam, non hanno fatto altro che applicare la loro religione, i pakistani sono dei barbari violenti, l’intera comunità pakistana si è stretta attorno ai carnefici ed hanno minacciato ed emarginato la ragazza sopravvissuta, durante la lapidazione della povera donna e mentre il fratello sprangava la sorella NESSUNO dei vicini pakistani è intervenuto, ciò vuol dire che il pm non ha contestato il reato di favoreggiamento. L’immigrazione di barbari assassini dal pakistan deve finire, date un’occhiata alla cronaca di tutti i giorni sui giornali pakistani, di ieri una ragazza di diciassette anni è stata legata dal marito, il quale, con un rasoio, le ha tagliato il naso e le labbra, di un mese fa quella quattordicenne frustata a morte davanti a tutto il villaggio… i pakistani sono mostri, chiudere gl’occhi e non voler vedere la loro malvagità non li renderà civili, sono non integrabili non devono vivere in mezzo a noi, si può concedere l’asilo politico a quelle povere disgraziate che si ribellano, ma purtroppo spesso le altre donne della famiglia si comportano da kapò