Germania, cattolici e protestanti in calo: “è diventata terra di missione”

Secondo una indagine dell’Istituto Sinus di Heidelberg, un milione di fedeli ha intenzione di abbandonare la confessione cattolica o quella protestante. Ma se si considerano anche coloro che ci stanno pensando, il totale degli apostati sale a 5 milioni e mezzo di persone. La ricerca, ripresa da Vatican Insider, è stata pubblicata sul supplemento Christ und Welt del settimanale tedesco Die Zeit e si basa su interviste a 2.000 persone raccolte nell’ottobre 2011.

Una percentuale del 1,6% (per la Chiesa cattolica) e del 3,2% (per le confessioni protestanti) dei fedeli sopra i 14 anni vuole lasciare la religione di riferimento. Quelli che si stanno pensando sarebbero rispettivamente il 9,9% e il 12,1%. Nel complesso, i tedeschi si dicono per il 59% religiosi, ma solo il 21% va regolarmente a messa e solo il 10% prega quotidianamente. Secondo Bodo Flaig, direttore dell’Istituto Sinus, anche la Germania è “diventata terra di missione”. Già l’abate Godin, nel 1943, evidenziava il fenomeno in Francia e introduceva l’espressione col suo libro Francia: terra di missione? Di fronte ai massicci processi di secolarizzazione il fenomeno tende a consolidarsi in Europa, con viva preoccupazione espressa spesso da papa Benedetto XVI. Dalla riunificazione tedesca al 2008 la Chiesa cattolica ha perso l’11% degli aderenti, mentre i protestanti sono calati del 17%. Con aumento considerevole dei non appartenenti ad alcuna confessione, ormai almeno il 65% degli abitanti dei Lander orientali. Ma il processo è stato evidenziato in tutta la Germania, anche in zone che non facevano parte della Repubblica Democratica Tedesca, quindi estranee agli influssi del regime comunista.

Archiviato in: Generale, Notizie

65 commenti

FSMosconi

i tedeschi si dicono per il 59% religiosi, ma solo il 21% va regolarmente a messa e solo il 10% prega quotidianamente.

Ma to’, chissà che mi ricorda… 😀

libero

Davveroil21%va a messa regolarmente ?

Secondo me la percentuale è inferiore, ma il problema non è tanto la percentuale attuale di praticanti, ma la percentuale di calo annuale, presumibilmente il 2% come in Italia, -2% oggi, -2% domani, -2,2% dopodomani, …. etc….

In pratica in Europa la pratica religiosa è in via di estinzione e questo preoccupa molto i confessionalisti i quali d’altra parte non sanno che poter fare, …. non si può mica costringere la gente ad andare a messa, neppure nello Stato Pontificio si poteva, anche se c’erano delle sanzioni pecuniarie per la Pasqua e il Natale, se ben ricordo.

Stefano Grassino

Credo che venissero messi all’indice. I nomi di chi non andava a messa venivano scritti su di una bacheca che stava sul portale della chiesa.

RobertoV

Secondo i dati forniti dalla stessa chiesa cattolica nel suo rapporto del 2010 il 12,6 % dei cattolici tedeschi va regolarmente a messa, per i protestanti il dato dovrebbe essere inferiore, quindi solo un 10% circa dei religiosi va regolarmente a messa. I dati in molte nazioni vengono registrati regolarmente nelle chiese e si è riscontrato una notevole differenza tra ciò che dichiarano e ciò che fanno, sembra che lo facciano per perbenismo, quindi quel 21% va interpretato come dichiarato, ma non corrispondente alla realtà. Chissà cosa succederebbe se in Italia registrassero direttamente nelle chiese la frequenza, anzichè basarsi sulle dichiarazioni di intenti.

Batrakos

Potrebbe anche dipendere dal metodo tedesco di finanziamento delle religioni: quando c’è da mettere mano al portafogli i credenti diventano immediatamente più tiepidi.

Sal

Terra di missione ? Terra di missione quando quelli da cetechizzare non conoscono il catechizzante, ma ora che li hanno conosciuti, se si ripresentano, vedi i calci in c…. Errare umanum est ma perseverare… ? fregati si ma una volta sola, ma cadere due volte nella stessa trappola è stoltezza !

Paul Manoni

“Panda in via di estinzione” ci avevano definito… 😆
Non riesco a smettere di ridere… 😆

ALESSIO DI MICHELE

Forse dipende che in Germania viene applicato il principio “chi crede in dio se lo prega, chi vuole il prete se lo paga” ? L’ hanno inventato in Toscana, ma applicato nell’ Assia ! La UAAR ne potrebbe trarre però un insegnamento: niente ateobus come tentati a Genova, perchè servono solo a far stringere torme di pecorelle smarrite intorno ai maneggioni gonnelloni di turno. Invece “lo sai quanto ti potremmo aumentare la pensione se anche il clero pagasse ?”: un bel conflitto di interessi sano e vedresti quanto crollo di appoggio, prima di tutto elettorale, e, quindi, a seguire, su tutti gli altri fronti.

Losna

Credo che tu abbia ragione, molte sono le persone che cominciano a “pensare” solo quando sono toccate nel portafoglio!

Paul Manoni

Si ma una cosa e’ una campagna o una pubblicità…Un’altra e’ una legge che prevede il pagamento di una tassa se si affiliato ad una confessione religiosa. Le cose sono radicalmente diverse. 😉

RobertoV

Purtroppo non è proprio così in Germania.
Esiste la Kirchensteuer pagata solo dai credenti che ammonta complessivamente a quasi 10 miliardi di Euro (circa 200 € a contribuente), ma esistono finanziamenti pagati da tutti (circa 7-8 miliardi di Euro, quasi 5 alla sola chiesa cattolica) quali quelli agli asili e scuole religiose, per la manutenzione del patrimonio immobiliare, l’ora di religione e lo stipendio ai preti in virtù di un accordo capestro del 1803 integrato sotto il nazismo col concordato.

Francesco

Consiglio di tradurre il sito dell’Uaar in tedesco, cosi’ tanto per far capire ai tedeschi cosa si perdono ad allontanarsi non solo dalla religione cattolica ma dalle religioni in generale. 😆

whichgood

Perkogna, prekiera esserre fondamentale per sfiluppo del persona.
Io dikiarrare cuerra difina kontro laicismo.

Florenskij

whichgood. Lei essere krante tisinformato. Non sapere neanke che KULTUR ke afere fatto grante Ghermania essere legata krante tratizione ti pensiero relighioso: Bach organista in Kirchen protestanti, Kant fiGlio ti cenitori protestanti pietisti, Hegel und Schelling fiGli ti pastori, creto anke Nietzsche, Marx ti famiGlia rabbinika, Schopenauer sutioso ti pensiero induista… Krantissimo filosopho ‘900. Heidegger, volere fare ghesuita…
Radizi relighiosen e ultrarelighiosen !

Lei o non avere letto o avere frequantato solo kakkienbibliotheken:
Non spare ke kosì KULTUR deutsch ridotta ad amerikanaten pragmatisten: Fiene ta pensare a parzelltta su goturia zinese ( autolesionismen ).

Heil. Solitamente io essere faszistello: occi passare tal nero a atra camizia.

Francesco

Florenskij, mi fa piacere che anche tu prendi giro il tuo papa.

fab

Per quanto riguarda la presunta religiosità di Bach, consiglio la gustosa lettura del “Bach” di Buscaroli, di gran lunga il più informato e ragionato dei biografi del musicista, per quanto so. Tanto per evitare retropensieri, Buscaroli è critico musicale di “Il giornale” e decisamente schierato a destra.

FSMosconi

Radizi relighiosen e ultrarelighiosen !

Però rikprden ke loro kulturen relighiosen ezzere minimamenten invadenten un loro hoperez: l’ezempio di Schopenhauer ad ezemplum: atheo ya, e deffini penziero relighiosen kome ztoriellen (Eristische Dialektik, Ztarataghemma 30); Marx meghlio nich parlare… forze uniko Kant. Pekkato che a zeguire penzier zuo difeniren bipolaren. E infatti impazzi (un po’ come Nietzsche, ke però ezzere bipolaren chà di zuen)…

whichgood

@ FLorenskij

riprendo le parole di fab (venerdì 23 dicembre 2011 alle 16:02) e aggiungo che conosco e suono tantissime delle sue opere. Lei sosterrà naturalmente che cantava, suonava e dirigeva in chiesa ma in realtà aveva un grandissimo senso ironico nei confronti del clero (al quale odiava per la loro arroganza e spilorceria) e della stessa divinità; era costretto a creare opere su commissione dalle autorità della Chiesa, questo spiega la sua “religiosità”.

Io potrei essere disinformato ma lei è un disinformatore incallito.

Posso anche dimostrare l’ironia dell’autore in alcune sue opere ma dubito che lei sia in grado di poter afferrare un concetto tecnico sulla musica.

Paul Manoni

@Flo
Corretto Nietzsche figlio (e nipote da parte di madre) di pastore. Ma Schopenhauer, che io sappia era studioso di Induismo quanto di Buddismo…Quindi il so interesse non era religioso, ma più antropologico, visto anche che si fondava prevalentementemente sullo studio di concetti, piuttosto che su preghiere o meditazioni. 😉

@FSMosconi
Nietzsche mori in mezzo alle sue feci divorato dalla malttia mentale a sua volta derivante dalla sifilide…Bisogna andare a monte quindi del suo “bipolaren”. 😉

kundalini444

La questione rilevante è sempre quella dei soldi.
Penso che tutte le battaglie, anche quella dell’UAAR per la laicità, vadano alla fine a parare sui soldi e basta.
In Germania dichiararsi apostati basta per pagare meno tasse, e quindi, al di là delle chiacchiere, la fede COSTA soldi; in tempi di crisi qualcuno fa i conti di non poterselo più permettere, o semplicemente capisce che non vale la pena spendere denaro per qualcosa che non esiste nè restituisce alcun servizio.
Inutile fare battaglie ideologiche contro i venditori di aria fritta, quando basta semplicemente non comprargliela…

giuseppe

Una percentuale del 1,6% (per la Chiesa cattolica) e del 3,2% (per le confessioni protestanti) dei fedeli sopra i 14 anni vuole lasciare la religione di riferimento.

Magari quei protestanti cambiano religione e diventano cattolici ? In effetti negli ultimi anni i cattolici ( con grande dispiacere dell’uaar) hanno superato il numero dei protestanti.
E comunque nulla di nuovo sotto il sole; é un riflesso della crisi dell’occidente che passerà, come le altre, fino al rifiorire della fede sulle macerie lasciate dal laicismo aggressivo.
E’ inutile che vi aggrappate a certe illusioni contando il numero dei credenti. A parte il fatto che sono sempre il gruppo più numeroso rispetto a qualunque altra aggregazione, fate quattro conti in casa vostra, con i vostri quattro sbattezzati e vedrete che c’é poco da ridere.

mirko

Giuseppe senza offesa ma la scelta di fede è una cosa seria e personalissima, da non ridurre a questione di numeri micca è un club del calcio.
La fede non si misura a percentuali e la salvezza spirituale proposta dal cristianesimo lavora su ciascuno non sulle masse.
Se molti no si riconoscono nelle chiede di riferimento vuole solo dire che le persone non ci si riconoscono e quindi motivo di autocritica e analisi, non di conti della serva!

giuseppe

Hai ragione. Infatti mi chiedo perché l’uaar si ostina sempre a parlare di numeri aspettando i commenti.

serlver

Veramente siete voi che fatte sempre opere di celodurismo di conta quando volete imporre le vostre regole a tutti, salvo poi dire che sono tutti falsi cattolici quanto vi si fa notare le discrepanze tra quanto fatto di vostri fedeli e i dettami della Chiesa.

fab

Veramente il crollo accelerato dei monoteismi è un segno non di crisi, ma di affermazione dell’Occidente. E che non sia un fenomeno passeggero è evidente dalla sua plateale correlazione con l’aumento dell’istruzione.

rik

@ Giuseppe. Più di tutto sulla cisi del cattolicesimo in Germania parlano le statistiche sulla spretizzazione

Preti e seminaristi in Germania

1980: 25.063 – 2.695
1985: 23.367 – 3.444
1990: 22.368 – 2.827
1995: 20.896 – 1.757
2000: 19.290 – 1.330
2005: 18.239 – 1.132
2010: 17.274 – 1.151

giuseppe

Ti sfugge, pero’, che i preti nel mondo sono aumentati di molto, compresi gli occidentalissimi Stati Uniti, e nei seminari c’é una inversione di tendenza anche in Europa. Sarà che avete cantato vittoria troppo presto ?

rik

No, Giuseppe. I preti non sono aumentati per niente negli ultimi 40 anni. Erano 418.000 nel 1978. Nel 2009 erano 410.000. Nel frattempo la popolazione mondiale è raddoppiata.

Negli occidentalissimi USA (seconda nazione al mondo dopo l’Italia per numero di preti) i preti e soprattutto le suore calano. E di molto. E così in tutti i paesi del mondo occidentale. Stabile l’America Latina, dove avanzano gli evangelici. In aumento solo nelle regioni povere di Africa e Aisa. E la ragione è semplice: si fanno preti per sfuggire ai morsi della fame.

L’ignoanza è una brutta bestia.

Preti, seminaristi e religiose (suore e monache) in USA
1965: 58.632 – 8.325 – 179.954
1975: 58.909 – 5.279 – 135.225
1985: 57.317 – 4.063 – 115.386
1995: 49.054 – 3.179 – 90.809
2000: 45.699 – 3.474 – 79.814
2005: 42.839 – 3.308 – 68.634
2010: 39.993 – 3.483 – 57.544

firestarter

giuseppe e’ incredibile: risponde ad un intervento che mostra numeri affermando il contrario di quello che tali numeri mostrano. E’ una delle dimostrazioni piu’ tragiche del modo di pensare religioso.

DucaLamberti74

Caro Giuseppe

Ogni cosa ha un inizio…del resto i devoti del bimbo che ha scopato con sua madre per poi rinascere e mettere cornuto un padre…all’inizio erano molto pochi e poi si sono diffusi.

Quindi anche la laicità e l’agnosticismo vanno in questa direzione e stia tranquillo che anno dopo anno diventeremo sempre di più.

Anzi se continua così voi per poter pregare il vostro bambinello asceso al cielo (ma scusate e quando dio era sulla terra come bimbo figlio della madonna impestata…chi governava i miliardi di galassie ? 🙂 ) dovrete diventare barbitti e musulmani…

SCOMPARITE BRUTTI PRETACCI VIGLIACCHI…solo pochi esempi di cristianità sincera si salvano … per il resto voi siete tutta m@@@@ il cui scopo è frenare il progresso dell’umanità..

MA ANDATE AL BIOPARCO!!!

DucaLamberti74

giuseppe

Sei semplicemente volgare. Vai al porcile, perché é il luogo più adatto agli esseri come te.

giuseppe

E di nobile c’é solo il nome. Un duca cosi impoverisce la categoria.

RobertoV

Già un’indagine effettuata nel 2010 indicava che oltre il 20% dei cattolici tedeschi era in dubbio se lasciarla anche se poi solo 181200 l’hanno lasciata nel 2010 (contro i 123700 del 2009). La chiesa protestante negli ultimi anni è mediamente attorno ai 150 mila Austritt.
Contando gli ortodossi (1.2 milioni) e chiese minori circa il 62% dei tedeschi risulta cristiano, in alcuni stati la percentuale è addirittura attorno al 20%, il 75% nella Baviera (55% cattolici).
Nel Rapporto statistico 2010 tratto dal sito della Conferenza dei vescovi cattolici http://www.dbk.de si riporta in una indagine (della Allensbach) del 2009 (cioè prima dello scandalo pedofilia) che il 17% dei credenti si definiva vicino alla chiesa, il 37% si definiva critico, ma legato alla chiesa, quasi il 50% si definiva distante dalla chiesa, incerto o non religioso. Solo il 12.6 % (pag. 20 del rapporto) partecipa mediamente alla messa. I bambini battezzati cattolici rappresentano il 25% del totale, pari al 71% di quelli nati in famiglie con almeno 1 genitore cattolico. I nuovi preti sono 80 nel 2009.

RobertoV

Sul sito della chiesa protestante tedesca si dice che nei prossimi anni venderà circa la metà delle proprie chiese (circa 20 mila).
Anche la chiesa cattolica venderà diverse chiese nei prossimi anni: a Berlino si parla di circa il 25% del totale.

libero

In Italia chiude una parrocchia al giorno, ma su questo punto non si fanno trasmissioni …. eppure i dati sono ben evidenti, mi ricorda il fascismo durante la guerra che andava male, ma gli italiani non lo dovevano sapere.

giuseppe

Non credo. Magari ci sono preti che hanno più parrocchie. E poi dipende dalle regioni.

DucaLamberti74

Vendere le chiese ???

Sincero per sincero potrei gioire…a volte guardo le chiese e mi chiedo se l’umanità non avesse costruito teatri o scuole al posto di tutte ste robe in marmo e vetro (anche se…l’arte è sempre arte e come tale va trattata…fra 200anni mi auguro che la cappella sistina sia ancora li intatta e ben restaurata senza più pretacci vari) con buona probabilità si vivrebbe in un mondo migliore.

Perchè non gioisco…semplice perchè ci sono pronti i barbitti e barbuti di maometto che le comprerebbero per fare moschee e madrasse per i loro imam barbitti e barbuti…e con quelli non si ragiona per nulla se prendono piede.

Cmq sono ottimista…PRIMA via il bambinello figlio e padre allo stesso tempo della madonna addolorata e impestata e candida vergine…e poi l’umanità inizierà a mandare affankulo tutti gl ialtri …tra cui allah ed il suo profeta maometto barbitto e barbuto…

VIVA la razza umana e le straordinarie potenzialità del cervello!!!

DucaLamberti74

Maurizio_ds

Nessuna sorpresa: nei paesi più civili la religione non serve, alla faccia di quelli come amato, d’alema, il pdl e il pdmenoelle, che continuano a dire che la religione è un fattore di coesione sociale. La religione può essere un fattore di coesione nelle società arretrate e primitive (come l’Italia, purtroppo), nelle società civili i fattori di coesione sono altri.

libero

I politici parlano così solo perchè pensano di trarne un vantaggio momentaneo, si tratta per lo più di politici che hanno difficoltà di mantenimento di posizioni, ricollocazione o di galleggiamento, oppure di …. sciacallaggio calcolato di qualche partito per acquisire qualche voto in più dai pochi cattolici rimasti, che però non credo lo daranno facilmente.

giuseppe

Nessuna sorpresa: nei paesi più civili la religione non serve

Infatti, con la diminuizione della religione, stranamente coincide un aumento della violenza, della depressione, dei suicidi, dell’intolleranza, della povertà etc… Che belle conquiste che sta facendo l’Europa !!!

FSMosconi

E la diminuzione del numero di pirati coincide con l’amento della temperatura globale… 🙄 😆

pacamanca

Maddove? Ma in quale pianeta vivi? Ma se in tutto il mondo i paesi meno religiosi sono quelli più sviluppati… Dentro gli USA gli stati con indici più alti di violenza e criminalità sono da sempre quelli più religiosi. Ma vai a informarti, vai.

Brian di Nazareth

al contrario: più religiosità significa più intolleranza e più violenza. Non ci credi? Vai a farti un giro in qualche paese islamico (ad esempio Pakistan). Nemmeno negli Stati Uniti -in-God-we-trust- mancano episodi di violenza gratuita (pazzi che entrano nelle scuole con un mitra e fanno una strage).

nightshade90

@giuseppe

ad una diminuzione della religione corrisponde un aumento della voilenza?

giuseppe, esci dal catechismo ogni tanto e prova ad informarti per davvero: i paesi più credenti (e qeulli più cattolici) sono esattamente quelli PIU’ VIOLENTI E COL MAGGIOR NUMERO DI OMICIDI. quelli più atei sono invece quelli meno violenti. e se non ti basta, confronta le percentuali di cattolici e atei nelle carceri con quelle delle persone fuori dal carcere, vedrai come i criminali appartrengano di gran lunga più spesso alla prima categoria che alla seconda.

CosmoGioioso un Giorno

su depressione e suicidi si può discutere come di un fenomeno geografico/ambientale e perchè no anche legato alla secolarizzazione.
Il resto è talmente falso da essere indecente e palesa la tua malafede, oppure la tua trollaggine, oppure la tua….scemenza.

fab

giuseppe, le falsità che scrivi sono di gran lunga peggiori di qualunque possibile volgarità. Semplicemente indecenti.

ALESSIO DI MICHELE

@ Florenskij & avversari: cadiamo una volta di più nella balla idealistica che cultura sia solo arte & filosofia, mi raccomando ! Tanto i Gauss, gli Einstein, i Bosch, gli Otto, i Diesel, i Siemens, le Meitner, gli Strassman, gli Hahn, i Planck, gli Ehrlich, …, crescono a mazzi dappertutto ! Una volta che si diventa idealisti si è pronti per cadere mani e piedi nella trappola di quella favola, ehm, filosofia che parla di passeggiate sull’ acqua, vergini che partoriscono, morti che risorgono, … non mi ricordo come si chiami, ma penso avrete capito.

giuseppe

pacamanca risponde:

venerdì 23 dicembre 2011 alle 19:54

Maddove? Ma in quale pianeta vivi? Ma se in tutto il mondo i paesi meno religiosi sono quelli più sviluppati… Dentro gli USA gli stati con indici più alti di violenza e criminalità sono da sempre quelli più religiosi. Ma vai a informarti, vai

Ecco bravo, informati. I paesi più evoluti al mondo sono quelli venuti fuori dalla cultura cristiana. Che da qualche decennio, in seguito alla secolarizzazione, il fatto religioso é meno irrilevante non cambia la storia. Se dai uno sguardo a paesi con ateismo di stato le cose non sono andate cosi; e ora che si stanno liberando dell’ateismo cominciano ad emergere al meglio. Ma in che mondo vivi ? Forse in quello immaginario dell’anticlericalismo ad oltranza ?

FSMosconi

Se dai uno sguardo a paesi con ateismo di stato le cose non sono andate cosi

A me risulta che l’ateismo in quei paesi fosse imposto e non libero. Al solito: false controprove, false prove. Non per niente:

I paesi più evoluti al mondo sono quelli venuti fuori dalla cultura cristiana.

Eppure mi risulta che il Giappone li facesse crocifiggere i missionari e parimenti la Cina (il primo perché si opponevano al potere dei Daimyo, il secondo perché li vedevano come invasori stranieri. Non per niente entro pochi anni son stati presi in contropiede dagli Inglesi e compagnia bella)….

fab

giuseppe, non è mai troppo tardi per leggere “Armi, acciaio e malattie”. La mentalità cristiana non ha aiutato per niente i paesi evoluti, anzi: senza sarebbe stato ancor meglio. Sia per i paesi stessi, sia soprattutto per il mondo nel suo complesso.

pacamanca

@giuseppe

Se con “venuti fuori” vuoi dire che ne sono usciti di corsa, allora sì 😉

Cocco mio, io l’ho già detto prima ma lo ripeto ancora: se hai bisogno di un motivo esterno per fare la cosa giusta, invece di farla perché sai di per te che è giusto farla, allora sei un grandissimo pezzo di m e r d a che farà la cosa sbagliata appena ne avrai l’opportunità. Che una volta ci fosse il bisogno di minacciare le persone con l’inferno per far sì che si comportassero bene lo posso anche capire, perché quando non hai tempo di fermarti per filosofare un po’ visto che devi tagliare la legna, andare a caccia, bollire l’acqua per fare il bagno du’-tre volte l’anno, partorire in continuazione nel caso delle donne, difendere il proprio territorio ecc ecc certi ragionamenti più fini non li fai.

Oggi, volendo, uno si ritrova sempre un po’ di tempo per pensare, riflettere, imparare (parlo delle persone normali, non gli scemi che accettano ciò che dice uno che si autoproclama infallibile; non riesco ad immaginare un concetto più idiota al mondo), perché invece di andare a caccia basta aprire un pacco di tagliatelle ai funghi porcini 4 Salti in Padella Findus e in 6 minuti hai il pranzo pronto. Con un po’ di ragionamento e di studi e di letture anche di tipo non “serie” (non ti dico quanti concetti interessanti sull’etica ho imparato leggendo A Song of Ice and Fire) uno arriva da solo a capire che le cose giuste bisogna farle perché altrimenti la società non va avanti, e non perché c’è un inferno dall’altra parte. Inferno che tra l’altro si può evitare semplicemente pentendosi all’ultimo minuto prima di morire, anche se sei stato un assassino efferato in vita (o un prete pedofilo, visto che ci siamo). Convenientissimo; così andiamo proprio bene.

Con questo ti voglio dire che la funzione di regolatore sociale che una volta aveva la religione oggi esiste soltanto nei paesi di gente ignoranti, che poi è ignorante perché per la chiesa (o la religione dominante; tanto è così in tutti i paesi religiosissimi) è conveniente che sia così. Se la gente studiasse più scienze e storia e filosofia invece di questo diavolo inutile di IRC, non ci sarebbe bisogno della chiesa. I paesi civilizzati e attualmente meno religiosi possono anche avere delle radici cristiane (a me piace più il radicchio che le radici but that’s just me 😉 ) ma NE SONO USCITI perché hanno capito che con l’educazione non ce n’è bisogno. Ecco perché si sono evoluti di più dell’Italia, dove TUTTE LE PERSONE che conosco non sapevano che nell’emisfero sud le stagioni sono all’incontrario rispetto al nord, per esempio. Dico TUTTE, non solo i miei suoceri, semianalfabeti di un’altra generazione. Che un trentenne non sappia che mentre qui è inverno in Brasile è estate lo trovo la fine del mondo. Mio marito conferma che queste cose non le ha mai studiate a scuola. E io mi chiedo: ma allora che c a z z o studiate voialtri che non sapete niente di niente? Aaaaah, la vergine partoriente, ho capito. Ottimo scambio; avete fatto un affarone, guarda.

giuseppe

Brian di Nazareth risponde:

venerdì 23 dicembre 2011 alle 20:24

al contrario: più religiosità significa più intolleranza e più violenza. Non ci credi? Vai a farti un giro in qualche paese islamico (ad esempio Pakistan). Nemmeno negli Stati Uniti -in-God-we-trust- mancano episodi di violenza gratuita (pazzi che entrano nelle scuole con un mitra e fanno una strage).

Forse ti é sfuggito il titolo dell’articolo. Non si parla di paesi islamici ma della Germania.

Brian di Nazareth

Appunto. Il titolo dice: “Germania, cattolici e protestanti in calo“, e in questo momento la Germania è un paese direi abbastanza tranquillo. Quindi, meno religiosità = meno violenza.

Forse non hai notato che ho citato due paesi: uno a maggioranza islamica (Pakistan) e uno a maggioranza cristiana (Stati Uniti). Indipendentemente dalla religione, in questi due casi si verifica che più religiosità = più violenza (QED).

dysphoria_noctis

cmq mi stavo ponendo la domanda: ma la chiesa cazzolica che vende X percentuale dei propri immobili, è una cosa più positiva perché s’impoverisce di mattone, o più negativa perché s’arricchisce di moneta sonante?

buon Sole Invitto a tutti!

Paul Manoni

Tanto i soldini li cambiano allo IOR in lingotti d’oro, per metterli dalla crisi…
Non so quanto abbiano guadagnato in questi ultimi mesi, con l’oro che sale a livelli indicibili di giorno in giorno… 😯

giuseppe

buon Sole Invitto a tutti!

Buon Natale. Il sole invitto lo celebravano i romani, che avevano tante divinità. Il Natale é celebrato in tutto il mondo, anche se con connotazioni diverse.

Commenti chiusi.