La chiesa di Sainte-Catherine a Bruxelles, potrebbe essere ‘convertita’ in un mercato coperto. Visto ormai il diffuso e duraturo processo di secolarizzazione – cui contribuiscono in certi Paesi come il Belgio anche gli scandali sessuali coperti dalla Chiesa cattolica – infatti è ormai poco frequentata. Una struttura, di proprietà del Comune di Bruxelles, in cattive condizioni e troppo grande rispetto allo scarso seguito di fedeli. Per questo, dal 31 dicembre, sarà chiusa e forse al suo interno sarà installato un mercato coperto. Si stima che circa trenta chiese a Bruxelles potrebbero essere sconsacrate e vedere ristrutturazioni di questo tipo, da qui a vent’anni.
Nei mesi scorsi, si era pensato di demolirla per costruire abitazioni, poi ci si è orientati per un mercato concedendo un piccolo spazio ai fedeli. I fedeli cattolici si sono mobilitati per protestare contro l’utilizzo non religioso della struttura. Ma persino il vicariato di Bruxelles si sarebbe mostrato più disponibile. Ammettendo che i luoghi di preghiera della zona sono “sovradimensionati” rispetto al numero di fedeli. E sostenendo che occorre ridefinire con l’amministrazione, caso per caso, l’utilizzo di certe chiese per altre funzioni.
Il fenomeno delle chiese vendute ed adibite ad altre attività pur mantenendo la struttura originaria va diffondendosi nell’Europa del Nord. Soprattutto in Gran Bretagna, dove secondo circa 50.000 edifici di culto hanno problemi per costi di mantenimento e molti vengono ormai utilizzati per ospitare negozi, mercati o uffici.
Finalmente un po’ di buone notizie! Per noi ovviamente!!!
Già. éerò a me piacerebbe anche sapere a che prezzo il comune terrà in piedi la struttura della “chiesa di S. Caterina” che è “in cattive condizioni… Forse poteva veramente valere la pena di demolirla per costruire abitazioni – o un parco pubblico.
Riguardo alle chiese che, in Europa, vengono “vendute”, sarebbe interessante sapere se vengono vendute ad enti pubblici e a che prezzo per la collettività (anche se poi il costo può venir recuperato con gli affitti a negozi o altro).
A me interessa la causa, non la conseguenza! Se il comune è fesso, affari del sindaco e di chi l’ha votato!!
This is the end, beautiful friend
This is the end, my only friend, the end
Of our elaborate plans, the end
Of everything that stands, the end
No safety or surprise, the end
I’ll never look into your eyes
Again
The Doors, “the end”. 😆
:):):)
Il business è il motore del mondo !?
no, l’utilità e il buon senso lo sono. se un edificio è pressochè inutile (perchè sovradimensionato e poco frequentato dalle stesse persone che lo hanno richiesto) e può essere riconvertito in qualcosa di ben più utile alla società, è dovere dello stato convertirlo, visto che lo scopo dello stato è il massimo bene per la società. se poi il manetinemento di tale edificio inutile è pure costoso, a maggior ragione si opera la sostituzione, in quanto mantenerlo comunque consisterebbe solo in uno spreco delle risosrse dell’erario (e quindi dei cittadini tutti, non solo di quelli cristiani). come se non ci fossero gà abbastanza sprechi.
@Sledge
Dipende che intendi per motore del mondo: se intendi economico mi pare più che palese, d’altronde persino gli inventori del rosario elettronico ne sono a conoscenza o sbaglio?
@ Sledge.
Si, purtroppo, e Lourdes e Medjugorje sono lì a dimostrarlo. La religione è un ottimo affare.
Da noi il fenomeno ritardera’ qualche anno: i preti aspetteranno che risalga il mercato, da buoni affaristi. Tanto, con tutti i miliardi che gia’ si beccano, non hanno mica fretta di vendere….
un bel sexy shop ;P
Buona idea!! Immagino le facce dei credenti rimasti!!
@MarcellS
in vetrina una suora con autoreggenti e con un cero in mano…..
:mgreen:
Non mi stupisce una tale volgarità da parte di atei materialisti. Siete la società moderna messa allo specchio.
@ Mannaz.
A noi, invece, non stupisce la protezione ai preti pedofili accordata dalla gerarchia cattolica per decenni:
siete la religione specchiata su uno specchio d’argento.
Per maggiori informazioni, chiedi a Suor Minetti devota a Santa Prostituta.
Non so in Belgio, ma in Italia i Comuni stanno vendendo spesso beni pubblici per necessità di fare cassa visti i tagli che hanno subito e le necessità di bilancio.
Piuttosto che vendere stabili che potrebbero essere strutturati ad uso abitativo e magari per edilizia popolare, per me è meglio vendere una chiesa poco frequentata, visto che i pochi che ci vanno possono prendere la messa da un’altra parte, mentre chi ha bisogno di casa ha un’urgenza maggiore.
Ecco invece cosa fanno le nostre corrotte istituzioni pubbliche:
http://www.uaar.it/news/2007/06/04/finanziamento-47-milioni-euro-per-costruzione-chiesa-bolzano/
Eh già…
Peraltro, rileggendo, non sembra che qua il Comune abbia venduto la struttura, come pareva a me a prima lettura, ma ‘riconvertito’, non so in che termini, ma, credo, restando proprietario.
Batrakos, fortunatamente il progetto di riconversione dei “giardini del vescovo” in edifici per l’edilizia popolare che ben conosci, si e’ arenato per via della legge di stabilità.
Per quel progetto la regione marche (minusciole volute) ha sganciato 4 milioni di euro, ed altri due, presumibilmente sarebbero dovuti arrivare dal comune.
Il progetto in sè sarebbe anche buono, ma il problema e’ che:
1)I soldi sono pubblici ed il maggior beneficiario e’ la CCAR, che si vedrà finanziato un restyling di tutto rispetto, visto il degrado e gli edifici a rischio di crollo.
2)l’edilizia popolare in questione, e’ a tempo DETERMINATO. Significa che tra 20/25 anni (non ricordo di preciso i termini del bando), fine dell’edilizia popolare. Innalzamento del canone d’affitto. Sfratti degli inquilini, ecc, ecc. Con una diocesi che si ritroverà svariati appartamenti di svariate metrature e finiture moderne in pieno centro storico. Sussidarietà ciclica e violazione delle leggi del libero mercato. Hai idea a quanto ammonteranno gli eventuali affitti o i prezzi degli appartamenti qualora (improbabile) decidessero di venderli? 😯
Se penso che tutto viene fatto con soldini dei contribuenti, a me viene la nausea.
…Poi c’e’ la questione del parcheggio del seminario vescovile. Parcheggio che si, verrà costruito su terreno di proprietà della CCAR con la maggior parte dei finanziamenti della CCAR. Ma si tratta pur sempre di un parcheggio a pagamento, vicino ad un’ospedale (sempre a ciucciare quattrini a chi e’ in difficoltà!!), a cui il comune ha destinato non pochi soldini.
Ricordandoti che il fedeli, nella nostra città calano del 2% ogni anno, e che a malapena il 20% dei credenti frequenta le chiese locali, a me pare che la diocesi stia abbandonando il business delle “anime”, per dedicarsi a business, molto più redditizzi e lungimiranti. Tipo che stanno mettendo in cassaforte il loro futuro… 🙁
Grazie delle info cittadine; inutile dire che concordo su tutta la linea!
@redazione uaar
Si tratta di crimini di pedofilia commessi dai preti di santa romana chiesa e da essa sistematicamente coperti, e non di “scandali sessuali”. Vi sollecito a chiamare le cose con il loro nome. Ho l’impressione che abbiate dei sentimenti di riverenza nei confronti del pretume della chiesa cattolica……
Eh no, ci mancava solo questa! Non direi proprio che l’UAAR ha “sentimenti di riverenza” verso il clero.
Abbiamo spesso trattato la questione dello scandalo pedofilia della Chiesa cattolica in Belgio, quindi la critica è davvero fuori luogo:
http://www.uaar.it/news/?s=pedofilia+belgio
Si trattava di un inciso, scritto senza badare al dettaglio proprio perché chiunque frequenta le Ultimissime sa bene di cosa si parla e sa che la questione è stata diffusamente trattata.
@Valentino Salvatore
certamente che i frequentatori di questo blog (incluso il sottoscritto) sanno di che si tratta, ci mancherebbe! Però si potrebbe pensare (solo pensare eh!) che ci possa essere (anche) qualche nuovo lettore, così tanto per dire, visto che siamo sul web……… Chiaro che il mio commento sopra era provocatorio.
Alquanto sintomatico che sia lo stesso vescovo ad ammettere il fatto piuttosto che per primi i fedeli. Come dire: quando a puzzare (intellettualmente) non è la testa del pesce…
a me la notizia non stupisce, ad amsterdam infatti ero già entrato in una chiesa-mercato ( e quella volta mi stupii 🙂 )
Nemmeno a me. In Italia vi sono numerosissime chiese sconsacrate, ora ospitanti biblioteche, pizzerie, musei, ecc… non capisco perchè andare a cercare quelle a Bruxelles
Se sono notizie che ritenete importanti vi aiuto dicendo che è possibile trovare parecchio materiale in internet.
si provi per esempio:
http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Chiese_sconsacrate_di_Roma
Se ne è parlato perché è arrivata di recente e perché si tratta di una delle chiese più importanti di Bruxelles. Se arrivano anche casi dall’Italia, non mancheremo! 😀
Teologo, per fare brutte figure sei sempre il numero uno.
Teologo, quando metteranno all’asta la basilica di s.pietro, per questione di insolvenza nei risarcimenti alle vittime degli i n c u l a b a m b i n i a livello globale, comincerai a “capire” o continuerai a far finta di niente?
In ogni caso le chiese dismesse devono essere incamerate dallo stato a costo zero: sono state costruite con i soldi dei cittadini, e a loro deve tornare o l’edificio o il terreno.
con i soldi dei cittadini donati alla Chiesa per la costruzione di quell’edificio. Se la mia chiesa parrocchiale, pagata con anche i miei soldi, e sotruista per essere un edificio di culto, fosse incamerata dallo Stato per disporne quale mercato (tipo rivoluzione francese) sarebbe un furto; al pari del furto della mia casa, automobile, ed ogni mio bene (non siamo in un regime dittatoriale ateo comunista, anche se tii piacerebbe).
Ancora con le brutte figure teologo, ma perche’ fai finta di non vedere tutte le ultimissime che parlano degli “incentivi” statali (quindi di tutti i cittadini cattolici e non ) che riceve la chiesa per le sue strutture.
In attesa che mi dimostri che dio e’ stupido sempre, teologo.
Grazie tante. Il problema è: quante chiese sono state pagate esclusivamente con i soldi dei fedeli senza ricevere nemmeno un centesimo dallo stato?
Se ai cittadini fosse stata data la scelta tra costruire scuole e ospedali o cattedrali e chiese, secondo te, cosa avrebbero scelto? Poveracci, davano quello che potevano, non potendo fare altro. Quelli che potevano di più si compravano il diritto di mettere il proprio nome su un banco su cui pregare più comodi (molto cristiano tutto ciò).
Sono soldi rubati, comunque, le donazioni non erano frutto di una scelta libera né tanto meno informata, tutt’al più uno scambio di favori tra privilegiati.
Incredibile! Il patrimonio della chiesa sarebbe stato costruito solo negli ultimi anni? Tutti i beni immobiliari nei centri storici, i terreni, i monasteri e i conventi, le chiese, ecc. sarebbero stati pagati con 8 per mille, Kirchensteuer e libere donazioni?
Anche i castelli e le ville sono stati costruiti con i soldi dati „liberamente“ dai cittadini all’aristocrazia in un’epoca “libera e democratica“. Anche i “poveri“ aristocratici sono stati “derubati“ dallo stato.
Le varie chiese e monasteri sono stati donati dall’aristocrazia alla chiesa come pagamento della sua intermediazione con un dio al proprio servizio. Per non parlare di appropriazione indebita ed espropri. Immagino che per l’enorme monastero benedettino di Admont in Austria, la chiesa abbia comprato e pagato regolarmente il terreno, „solo“ 260 km2, cioè una volta e mezza la superficie del comune di Milano.
Spesso questi beni immobiliari erano solo in uso alla chiesa, ma di proprietà dell’aristocrazia e dello stato, ma la chiesa li ha gestiti come propri e se ne è poi impossessata.
@francesco e @mosconi
Non capisco cosa cambia. Se io dono i soldi alla mia Chiesa di chi sono i soldi? Attenzioni al concetto di DONARE. Se un comune dona i soldi ad una associazione qualsivogla, per un progetto qualsivoglai, di chi sono i soldi? anche qui attenzione al concetto di dono.
@Sandra: io ho donato e dono ancora soldi alla chiesa. Posso far quello che voglio dei miei soldi? Se invece li dono all’uaar non è furto? Se hai documenti ecclesiastici in cui si mostra che i soldi sono estorti, hai ragione. Quei soldi sono stati rubati. Altrimenti aliti al vento
@roberto: sei giovane, ma prima dell’otto per mille (introdotta nel 1984) i cristiani facevano offerte alla chiesa. Se mi porti documenti storici in cui si dice che vi era nua confisca dei beni ai cittadini per finanziare la chiesa mi fa piacere.
Noto le classiche contraddizioni: “Le varie chiese e monasteri sono stati DONATI dall’aristocrazia” . se sono donati non vedo il furto. L’artistocrazia, o qualunque classe, non può donare soldi? e una volta donati non sono di chi li riceve?
teologo
Sempre in palese malafede lei.
L’aristocrazia per poter “donare” delle ricchezze doveva affamare, derubare ed opprimere un popolo per poterle ottenere. Se alla chiesa andavano bene questi doni, vuol dire che andava bene che l’aristocrazia trattasse così il popolo e, quindi, era connivente e strumento di questa oppressione. Non le dice niente che ci fosse una moltitudine di persone al limite della soppravvivenza ed una ristrettissima cerchia intrallazzata invece che accumulava enormi ricchezze? Si dimentica anche del papa re, dei principi vescovi e dei monasteri e vescovadi come centri di potere, con diritti di tipo feudale? e le indulgenze?
Io mi riferivo alle ricchezze accumulate prima del concordato del 1929, un periodo che non si può certo definire democratico e libero, ma oppressivo e coercitivo. Curioso che gli italiani siano andati in massa “spontaneamente” verso la sola religione cattolica, che i tedeschi del nord e gli scandinavi “spontaneamente” verso il luteranesimo, che gli arabi siano andati “spontaneamente” verso la religione islamica. Anche nei regimi comunisti la gente “spontaneamente” donava il proprio lavoro e le proprie ricchezze alla nazione, così come sotto il fascismo tanta gente “donava spontaneamente” le proprie ricchezze.
Il dono (anche le tangenti sono state spesso fatte passare come doni) può essere anche la forma di pagamento della prestazione in cui non si dice la cifra, ma ci si aspetta un pagamento lasciato libero (ma ben sapendo che non può essere troppo basso): se dei monaci dicono che hanno pregato per il principe (o chi per esso) intercedendo con dio perchè ti nasca un figlio maschio e tu li ringrazi costruendo un monastero per loro, tu stai pagando una prestazione.
Non sono giovane, visto che ho 50 anni e conosco bene il periodo ante 1984, non mi può raccontare storie, è lei che invece non è mai connesso con la realtà: in quel periodo la religione cattolica era ancora religione di stato e non è certo con le donazioni di allora che la chiesa cattolica ha costruito il suo patrimonio, ne ha così tante proprietà nei centri storici. Si sta attaccando alle briciole.
Mi ha deluso teologo io pensavo che per eleudere al mio commento tirassi fuori argomenti del tipo il “Gesu’ storico”.
Invece ti accontenti di una scusa qualsiasi, contento tu.
Sono soldi rubati, ripeto, perché non c’era scelta. Come furono rubate le fedi al tempo del fascio. O pensi davvero che a tutti importasse così tanto dell’ideologia fascista? Alla gente comune non importa un accidente, e se dona ai potenti è per sopravvivere, quando non ha alternativa.
@teologo
Il problema è perché sono stati fatti tali doni. Se il motivo non persiste più è inutile anche solo parlarne.
Se le pecore del gregge scarseggiano a che serve più la stalla?
Per di più: hai di nuovo fatto finta di non capire: sei sicuro che tutti i soldi donati siano unicamente dei fedeli? Oppure in quanto <strong<pubblici appartengono anche a chi fedele non è?
teologo il concetto di proprietà è molto relativo
Le chiese sono state costruite con libero contributo dei cittadini credenti, specie quella di cui si parla. Poi la rivoluzione francese ha fatto lo scippo. Sarebbe più logico che tornassero alla chiesa una volta per tutte; e questa si preoccuperà della loro manutenzione.
Ditelo ai musulmani di trasformare una moschea in mercato e vediamo come reagiscono.
Già, è vero! Uffa!! Speriamo che le chiese non siano sostituite da moschee! Almeno le prime sono decorate!
Ceeeeerto, invece in Italia le chiese sono di proprietà della Chiesa MA per la manutenzione PAGA lo Stato, cioè tutti.
Come la reggia del vescovo della mia cittadina – in crisi nera – restaurata tamburo battente con i soldi pubblici.
La solita SOLFA non funziona più, caro.
La Chiesa restituisca piuttosto le DECIME sottratte per SECOLI ai contadini affamati, piuttosto.
La chiesa in questione è stata costruita tra il 1854 e il 1874 dalla municipalità di Bruxelles che ne è proprietaria. Quindi niente scippi o rivoluzioni, è stata pagata con denaro dello Stato.
“Le chiese sono state costruite con libero contributo dei cittadini credenti”
E’ proprio come dici tu, giuseppe, come dici tu. 😆
“Le chiese sono state costruite con libero contributo dei cittadini credenti”. E hai il coraggio di spedire gli altri a studiare. Ma credi che “I pilastri della terra” sia un libro di storia? E non servirebbe nemmeno studiare, basterebbe osservare come sono le persone.
“Persino il vicariato di Bruxelles si sarebbe mostrato più disponibile. Ammettendo che i luoghi di preghiera della zona sono “sovradimensionati” rispetto al numero di fedeli. E sostenendo che occorre ridefinire con l’amministrazione, caso per caso, l’utilizzo di certe chiese per altre funzioni.”
CASA TI SFUGGE DEL FATTO CHE E’ PROPRIO LA CHIESA A VOLERSI LIBERARE DELLE CHIESE??? 😯 😯 😯 😯 😯
Secondo me non perdi occasione per smentire di essere un “genio”. 😉
çgiiuseppe—le decime(soldi dati al clero) non erano un libero contributo,ignorante nei decretum chi non lo pagava era scomunicato..studia capra capra capra.capra capra,ed con quelle che la chiesa costrui a desta a mancha per 1500 anni,certo giuseppe sei di un ignoranza spaventosa
“Ditelo ai musulmani di trasformare una moschea in mercato e vediamo come reagiscono.”
Con gratitudine, come hanno reagito i Turchi quando Ataturk ha fatto radere al suolo parecchie moschee, ha chiuso le scuole coraniche, abolito il califfato e proibito di portare simboli religiosi…
In definitiva, la destinazione d’uso non cambia: sempre mercato è.
Già: prima spaccio di “oppio dei popoli”, poi mercato di oggetti più materiali.
” La chiesa di Sainte-Catherine a Bruxelles, potrebbe essere ‘convertita’ in un mercato coperto.”
Le virgolettte della parola “convertita” sono molto appropriate. Io penso che più che essere “convertita” in un mercato coperto cambia semplicemente la destinazione di utenza e ricavi.
😉
Spero un giorno nella “conversione” della basilica di s. pietro e di tutto il vaticano.
Bhè mi sembra molto giusto quello che dicono giuseppe e teologo cattolico, ogni confessione religiosa dovrebbe essere proprietaria dei suoi luoghi di culto.
Ma essere proprietari comporta anche dei “doveri”, fra cui quello della manutenzione, straordinaria e ordinaria, senza oneri per lo stato.
Se il discorso è messo in questi termini, io sono d’accordo al 100%.
Finalmente un bel po’ di parcheggi al coperto in più!!
Immagino che però lì in Belgio l’equivalente dell’ICI (o dell’IMU) venga pagata anche dalla chiesa, se i luoghi di culto vengono trasformati in attività commerciali.
tanto per essere chiari, monti giustifica l’introduzione dell’ici sulla prima casa, in quanto dovrebbe costare ai comuni quanto mai fantomatici di costi per cosa non si sa.
Ma le chiese sono esenti, eppure costano ai comuni bei soldini per contributi a feste patronali, nonchè onerose spese di ristrutturazione, ogni chiavicoso comune d’italia ha sicuramente speso i suoi sghei per ristrutturazioni e contributi.
Prima di farsi tanti scrupoli giuridici, ricordiamoci che moltissime donazioni alla chiesa sono state estorte dai preti, nel corso dei secoli, con promesse salvifiche varie (e, soprattutto, gratuite per chi le ha fatte….).
Pertanto, nel dubbio, lo stato potrebbe “salomonicamente” incamerare, e destinare a – reale – pubblica utilita’, il 50% degli edifici religiosi! (e sarebbe ancora a credito…) 😉
E, per evitare cambi di destinazione d’uso, sarebbero gia’ pronte in vista dell’auspicata abolizione della legge Merlin.
Evidentemente su certe questioni c’e notevole divergenza tra il nostro comportamento e quello degli stranieri :qui si parla di inserire chiese o meglio cappelle all’interno dei supermercati,
la invece si creano supermercati all’interno delle chiese.
Chissa quale iniziativa paghera maggiori dividendi ?
Non c’è cambio di destinazione d’uso, mercato era e mercato rimane!
Anche qui a Firenze una delle tante chiese del centro storico è stata sconsacrata e destinata ad ospitare concerti.
Ovviamente l’Arcidiocesi ci paga l’ICI.
A me dispiace solo per l’eventuale contenuto artistico della chiesa.
Probabilmente gli arredi e i quadri saranno già stati fatti sparire, poi bisogna vedere che tipo di chiesa era, per esempio un mercato in una chiesa barocca sarebbe un pugno negli occhi, (meglio un museo o una sala per concerti) quindi spero vivamente che si tratti solo di pareti in pietra e qualche nicchia.
E’ una bellissima chiesa gotica.
Gli idioti degli atei non capiscono che qui si sta distruggendo il patrimonio culturale dell’Europa.
Gotico nel 1850?? Casomai imitazione del gotico. Comunque terreno e opera di proprietà del comune. Perché mantenere una chiesa tanto grande per pochi fedeli, quando la cittadinanza ha altre priorità? Certo i cattolici, la chiesa, i vescovi, ecc. sono liberi di autotassarsi e comprarla dal comune, e di mantenerla a proprie spese. Potresti iniziare una colletta.
“E’ una bellissima chiesa gotica.
Gli idioti degli atei non capiscono che qui si sta distruggendo il patrimonio culturale dell’Europa”
dissero coloro che distrussero tutte le antiche statue di roma perchè considerate pagane e razziarono i plurisecolari templi pagani per profanarli e convertirli in chiese cristiane, nei rari casi in cui non li rasero interamente al suolo bruciando nel frattempo anche un immenso numero di antiche opere letterarie perchè considerate anche esse “pagane” o “non concordi con la bibbia”……
….a proprosito di una chiesa “gotica” (secondo loro. che evidentemente non sanno cosa sia il gotico) del 1850 converita in qualcosa di più utile alla comunità.
@ Mannaz.
Ceeerto, dissero così anche i cristianissimi e cattolicissimi razziatori dell’oro degli Incas, rubato ad gloriam ecclesia e rifuso in statuine del “vero” dio per celebrare la propria idolatria e diffonderla in giro per il mondo.
Quella chiesa NON appartiene alla Chiesa, ma al Comune.
Ergo, o tirate fuori i soldi e la ACQUISTATE con i soldi vostri, oppure tacete.
La chiesa protestante tedesca prevede nei prossimi anni di vendere circa metà delle proprie chiese (20 mila). Anche la chiesa cattolica tedesca sta vendendo le sue chiese, a Berlino ormai circa il 25% di quello che possedeva fino a pochi anni fa.
Ma le stesse chiese convertono in abitazioni o in alberghi le loro proprietà inutilizzate.
Alcune di queste proprietà sono state ristrutturate, altre distrutte.
Questo succede normalmente all’estero visto che il patrimonio immobiliare è notevole, ma notevole anche il calo dei fedeli e consistenti i costi di manutenzione. Succede anche in Italia, ma ancora in minor misura.
Ma conversione non vuol dire distruzione, così come diversi palazzi storici, ville sono stati ristrutturati: ci sono anche i vincoli sugli immobili di interesse storico che vincolano gli acquirenti. Purtroppo qui da noi spesso si identifica una chiesa con patrimonio artistico, mentre non basta essere vecchie per esserlo. Inoltre bisogna fare i conti con le disponibilità economiche e le priorità. Molti castelli e ville sono andati in rovina perchè non era possibile conservarli o perchè non erano così di pregio.