Il noto regista Marco Bellocchio sta preparando un film che vedrà come protagonisti Toni Servillo e Alba Rohrwacher. Sarà ispirato alla vicenda di Eluana Englaro, morta a Udine, e tanto è bastato a far nascere un caso politico in consiglio regionale. La Regione Friuli Venezia Giulia ha infatti una commissione, la Friuli Venezia Giulia Film Commission, incaricata di erogare contributi a film che si svolgono, almeno in parte, sul suo territorio. Il capogruppo UDC Edoardo Sasco ha dunque presentato un ordine del giorno, sostenuto da altri ventinove consiglieri, in cui si proclama un preventivo ‘no’ all’elargizione di contributi al film. Peccato, riporta Repubblica, che la produzione non abbia ancora nemmeno avanzato la richiesta di fondi. E peccato che i film, stando al regolamento, dovrebbero essere finanziati in base alla loro qualità, e non alla coerenza con il fanatismo religioso di certi politici clericali.
Friuli, polemiche su contributi a film di Bellocchio ispirato a vicenda Eluana
36 commenti
Commenti chiusi.
Tra i ventinovi consiglieri che hanno sostenuto l’ordine del giorno ci sono anche quelli del PD.
Povera Italia, amate sponde.
tutti quanti quelli del PD ?
La maggioranza. Ormai per cercare la sinistra in Italia serve la famosa lanterna di Diogene.
Al rogo , al rogo!!!!
Come l’Ultimo tango a Parigi (o era a Zagarolo?)
Bruciate, bruciate (o almeno non sganciate uno scheo, ostrega ciò!), qualcosa resterà. 🙂
PD senza la elle?
Secondo me i film non dovrebbero essere finanziati con denaro pubblico, specie di questi tempi, anche se di “qualità”. Del resto chi certifica questa qualità? Sono stati finanziati film di qualità che hanno fatto flop al botteghino, che nessuno ha mai visto e vedrà mai. Che meriterebbero il famoso commento fantozziano. La qualità in definitiva la decidono i politici in base ad affinità ideologiche. Che esistano enti come la Friuli Venezia Giulia Film Commission (già il nome fa ridere i polli) è un fatto tragicomico. Sarebbe interessante sapere chi la nomina, quante poltrone sono, quanto prendono pro capite per decidere la qualità.
Sottoscrivo.
Anch’io.
Sottoscrivo anchio…Però bisogna dire che a questo film di Bellocchio, e’ stata fatta una sospettissima “guerra preventiva”, non vi pare??? 😉
Concordo con Paul Manoni.
@ cesares
Non sono d’accordo.
I film di qualità, specialmente se anticattolica, devono essere finanziati con i soldi pubblici.
Viceversa le scuole private, specialmente se cattoliche, non devono essere finanziate con i soldi pubblici.
Ma piantala, è evidente che i finanziamenti ai film non hanno nulla a che fare con l’arte. Non bisogna finanziare i film in generale e stop.
Bravo redipippe
Non devono essere ASSOLUTAMENTE finanziate attività dirette a fruitori immaturi.
Quindi niente soldi ai film e alle scuole cattoliche.
Piano piano sta forse emergendo anche qui un sano “basta con l’ assalto alla diligenza (del pubblico erario)” anche quando farebbe bene alla propaganda del laicismo ? Finalmente ! Così si acquisisce pure una grandissima autorevolezza agli occhi degli indecisi.
Se guardiamo a tutte le fiction sui vari padri pio e gesù di nazareth e papponi natalizi assortiti, altro che assalto alla diliginza! La propaganda religiosa non ha limiti (con i soldi dell’erario ovviamente).
Meglio finanziare un bel film sulla truffa di Medjugorie.
Così si potrebbe chiedere anche un contributo all’ Opera Romana Pellegrinaggi !
Non ho capito se è una tesi ufficiale dell’uaar, da statuto, che non si possano dare finanziamenti pubblici, che non ci debbano essere, che in questo caso un consiglio regionale non possa dare finanziamenti (in questo caso per dei film)
E non ho capito la relazione tra eventualmente questa tesi, l’ispirazione laica e l’ateismo. Ovvero se è possibile , secondo l’uaar, essere atei e laici e ritenere possibile che un ente locale possa – ovviamente decidendo in maggioranza e democrazia (..l’essere tutti d’accodo su un finanziamento rispetto ad un altro credo sia molto raro) – finanziare iniziative e progetti con i soldi pubblici.
“”””
I film, stando al regolamento, dovrebbero essere finanziati in base alla loro qualità, e non alla coerenza con il fanatismo religioso di certi politici clericali.
“”””
Il Friuli, è chiaro, preferisce finanziare una “boiata pazzesca” purchè di soggetto confessionale !
L’opinione che non si debbano dare contributi pubblici a opere culturali (siano esse film, libri, quotidiani, quello che ti pare) è un’opinione ovviamente politica, che vale per qualsiasi tipo di film.
Certo è che finché una simile linea non passa nei palazzi del potere, se un contributo ci deve essere, non può essere dato in base alle opinioni politiche o religiose, ma dovrebbe essere dato in base al valore intrinseco dell’opera, che però è un dato soggettivo.
Altrimenti bisognerebbe darlo ad ogni opera, meritevole o meno, col rischio di finire come nell’editoria con soldi buttati per giornali che vendono poche migliaia di copie (Padania, Liberazione ecc.). Basta pensare ai fondi dati al giornale di Mastella, che neanche esisteva.
E questa linea di pensiero non ha niente a che fare con l’ateismo, è una semplice opinione politica.
“I film, stando al regolamento, dovrebbero essere finanziati in base alla loro qualità, e non alla coerenza con il fanatismo religioso di certi politici clericali.”
Il Friuli, evidentemente, preferisce finanziare una “boiata pazzesca” purchè di soggetto confessionale gradito alla Curia !
chiedo scusa, commento involontariamente duplicato
teologo cattolico, preoccupati del fatto che i vertici di C.L. stanno venendo giustamente rinviati a giudizio per reati come collusione mafiosa, corruzione, etc. etc. c’era oggi sui giornali, manca solo Formigoni ma presto verrà il suo turno. In particolare il reato di Collusione Mafiosa è già Dimostrato.
” Non ho capito ”
Troppo usato da te ormai. Cambia versione, sei noioso come i preti !
Quindi teologo, se la maggioranza delle persone che ti conoscono, decidesse di darti fuoco (ipotesi molto probabile), tu saresti d’accordo?
io sono contrario al finanziamento pubblico dei film. troppe ciofeche sono state fianziate coi soldi pubblici. Per non parlare della regione sicilia che ha speso 12 milioni di euro per finanziare una merdosa fiction
Una delle “Produzioni assistite” della Friuli Venezia Giulia Film commission è stata “madre teresa” nel 2003, e, si legge nel sito, “FVG Film Fund finanzia le opere audiovisive con stanziamenti diretti e varia a seconda della durata delle riprese sul territorio regionale, fino ad un massimo di 150.000 euro.”
Dopo questa notizia e quella della megachiesa a Bolzano mi viene un dubbio: non è che queste regioni a statuto speciale hanno soldi da buttar via?
nessuna regione, ora come ora, ha soldi da buttare via.
Il problema: li buttano via lo stesso!
(questo vale sia per le regioni autonome che non)
p.s: aggiungi il contributo di 100.000 euro erogato di recente all’opera diocesana di trento per un evento sui missionari
http://www.uaar.it/news/2011/09/20/trento-100mila-euro-dal-comune-per-evento-missionari/
In Friuli Venezia Giulia, regione a statuto speciale, sono stati elargiti contributi pubblici a un sacco di film, specialmente quelli che si chiamavano sceneggiati televisivi a puntate. Questo fatto è spiegato in quanto questa regione sembrerebbe non esistere in Italia, visto come e quanto sia nominata a livello nazionale da tutte le reti televisive e dalla stampa che la ignorano costantemente. Il fatto di dare contributi in denaro ai film che in parte o completamente siano ambientati in loco è una pubblicità a questa terra che vi ricordo è Friuli Venezia Giulia e non semplicemente Friuli che è solo una parte di essa e non la totalità. Il film in questione li avrà come tutti, perchè c’è una legge regionale e quindi va rispettata.
Credo che l’Italia abbia proprio bisogno di un film sull’eutanasia, così gli italiani sapranno che cosa spetta ai nostri pensionati tra qualche decennio, quando non avremo più i soldi per mantenerli.
il suo commento si commenta da sè
Recentemente la regione Friuli Venezia Giulia ha destinato 9.000.000 di Euro per i vari lavori per gli edifici parrocchiali; una motivazione è stata quella di offrire un ulteriore volano di reddito e di tenuta produttiva per il sistema delle imprese edili. Magari la stessa motivazione potrebbe far portare i contributi a questo film.
Il fatto che anche il pdmenoelle si sia schierato contro il film dimostra che ormai sono diventati più clericali dei clericali veri.
I cattolici esigono l’obbedienza assoluta. Tortura obbligatoria di fine vita per tutti anche per i più indomiti, indomabili per i quali verranno usate delle energiche fasce di contenzione che li renderanno docilissimi. Un grosso tubo infilato nel retto, uno nella vagina per le donne, un catetere in vescica, un tubo nella pancia per lo svuotamento dell’intestino, uno nello stomaco per il nutrimento uno nel petto per la respirazione e 2 sondini nel naso sempre per la respirazione e, per finire, decine di flebo nelle braccia.La vita è sacra soprattutto nel fine vita e solo dio se la può riprendere. Che sia fatta la sua volontà. Così sia. Tutti sull’attenti………….ops…. tutti distesi per 30 anni in attesa che il buon dio si riprenda la nostra vita!
Azz
Ma noi andremo in Svizzera, cianuro e cioccolata
ma noi andremo in Svizzeraaaa
Ehi, sorellina, ehi versaci da bere
Ehi, sorellina, ehi, basta un bicchiere…
Ma cos’è tutta codesta smania di riprodursi?
Ma cosa siamo, Piccioni? – 🙁
Un film su Eluana, realizzato poi da Bellocchio, potrebbe essere l’occasione per accendere i riflettori ancora una volta, e in modo magari eclatante, sul diritto all’autodeterminazione dell’individuo e sulla assoluta proprietà della nostra stessa vita e del nostro corpo.
Sulla questione del finanziamento pubblico ai film non so, possiamo discuterne a lungo, ma in effetti anch’io ho qualche perplessità, anche se ritengo che almeno alcuni film lo meritino.