Un altro caso di sussidiarietà ‘malata’ arriva dalla Sicilia. A ulteriore riprova del fatto che appaltare senza veri controlli ad enti religiosi gli aiuti pubblici per il volontariato rischia di creare profonde discriminazioni. E favorire in Italia proprio le realtà legate alla Chiesa, come già denunciato, indebolendo più o meno surrettiziamente quelle che non hanno connotazione cattolica.
La cooperativa Proxima, una realtà operante nel territorio del ragusano che offre assistenza e ospitalità a donne vittime di tratta, sfruttamento e violenze, ha potuto beneficiare fino a poco tempo fa dell’assegnazione di derrate alimentari provenienti dalla Agea, l’agenzia pubblica che, in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare, legata a Comunione e Liberazione, si occupa anche di redistribuire gli eccessi di produzione alimentare. Poiché in genere non è possibile accedere direttamente a questi aiuti, che naturalmente Proxima redistribuisce alle donne di cui ci occupa, fino al 2011 la cooperativa si è avvalsa della mediazione della Caritas diocesana di Ragusa.
Secondo quanto si apprende dal sito dell’emittente ragusana Telenova, a partire dall’anno nuovo le cose cambieranno. Il coordinatore della cooperativa, Emanuele Bellassai, rende infatti noto di aver ricevuto il 25 novembre scorso, a pochi giorni dal termine per la presentazione delle richieste di convenzione alla Agea, una raccomandata dalla Caritas in cui veniva avvertita che “non essendo [la Proxima, ndr] legata da vincolo canonico pastorale a questa Caritas diocesana non sarà inserita nel programma di distribuzione 2012 di questo Ente”. Fortunatamente la Proxima è comunque riuscita ad attivarsi immediatamente ed a trovare supporto da altre cooperative impegnate nel sociale, quindi anche per il 2012 i suoi ospiti potranno contare sugli aiuti della Agea, ma non più grazie alla Caritas di Ragusa.
”…i suoi ospiti potranno contare sugli aiuti della Agea, ma non più grazie alla Caritas di Ragusa. …”
Meglio dire NONOSTANTE la caritas.
Comportamento infame dal punto di vista etico.
Ma nel libro mastro dei cattolici non c’è la colonna dell’etica, solo quella dell’AVERE.
Forse era meglio svincolarsi già da prima. Ho sempre detto, con quella gente proprio non si può aver niente a che fare. Anche una bestemmia è troppo perchè significa dare rilevanza a qualcosa che rilevante non è.
Non mi sorprende. Anche in Africa la politica delle missioni della caritas è sempre quella del piattino di riso in cambio della conversione. Che ricatti “missionari”….
chissà chi gli paga il misero 20 % dell’ otto per mille che la chiesa passa alla caritas??
Questa è una risposta a quelli, come giuseppe, che chiedono perché i laici non si danno all’assistenza.
“una raccomandata dalla Caritas in cui veniva avvertita che “non essendo [la Proxima, ndr] legata da vincolo canonico pastorale a questa Caritas diocesana non sarà inserita nel programma di distribuzione 2012 di questo Ente”.”
CHIESA = MAFIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 👿
Questo non me lo sarei proprio aspettato dalla caritas, un atto in netto contrasto col suo nome e anche un po’ schifoso.
Io me lo sarei aspettato: v. il mio commento delle 19:16 qui sopra…
Guarda io mi occupo di spedizioni e talvolta ne faccio anche per ONLUS… ne avrei da raccontare di veramente divertenti.
Anche la caritas è una RAZZACCIA! Che schifo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
completamente prevedibile nel momento in cui si lasciano i servizi in mano alla feccia ciellina e liquame equivalente
Concordo fire…!
Potevi scommetterci che con CL e gli amici di Firmigoni di mezzo, le cose avrebbero preso quella piega.
Questi fattti danno una conferma a quelli che sono sempre stati un pesante sospetto, non mi meraviglio minimamente.
Ma il primo responsabile è il governo che non si è mai preso cura di farsi carico in modo diretto tramite propri enti e sotto il proprio controllo di questo genere di servizi, delegando a organizzazioni oggettivamente di parte.
Ciao a tutti
Per caritas che gente !
O fai parte della famigghia o te ne vai per la tua strada… E queste sarebbero le onlus con finalità sociale ? La discriminazione basata sulla religione dovrebbe automaticamente farvi trattare come spa con Ici Ires Irap e ogni altra maledizione fiscale
Mi sembra un’ottima notizia: una cooperativa è riuscita a svincolarsi dagli appoggi della Caritas per continuare nel suo lavoro di assistenza ai bisognosi. Ovviamente non avendo i canali preferenziali ben oliati della Caritas avranno dovuto (e dovranno, d’ora in poi) faticare il triplo per fare lo stesso lavoro, e questo è un gran peccato: speriamo che almeno serva da apripista.
Alb
E se dell’assistenza ai bisognosi e alle persone in difficoltà si occupassero direttamente gli enti pubblici, non sarebbe molto, ma molto meglio?
Il principio di sussidiarietà ha in se stesso il germe dei favoritismi e della “carità” finalizzata al conseguimento di obiettivi di parte.
non essendo [la Proxima, ndr] legata da vincolo canonico pastorale a questa Caritas diocesana.
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Bellissimo ed originale.
Racket delle …. assistenze ?
Le solite prepotenze delle organizzazioni cattoliche e legate alla chiesa, che spesso agiscono in modo mafioso (come dire: se non sei dei nostri ti escludiamo da tutto).
Ma che cribbio vuol dire “non legata al vincolo canonico”?
Che rispetta “solo” le leggi dello Stato e non quell’accozzaglia di minchiate infami che è la legge della Chiesa, chiamata “diritto canonico”??
Robaccia da azzeccagarbugli.
Lo stesso valeva anche per quel porco di Don Verzè, scomunicato ma con benedizione assicurata e funerale in pompa magna?
Tempo fa lessi un articolo dove Bagnasco bacchettava la caritas per non dare il giusto spazio nell’evangelizzazione prevalendo l’aiuto laico. Ora vedo i frutti di quelle affermazioni. Aiuti si ma solo se diretti alla diffusione del vangelo.
Che merde!!!!!! 🙁