Il vicesindaco di Roma Sveva Belviso ha inaugurato un “cimitero per bambini mai nati” (ufficialmente “giardino degli angeli”) al Laurentino, allo scopo dichiarato, per chi volesse, di “assicurare al proprio bambino non nato un luogo di sepoltura”. Belviso ha tenuto a specificare che questo cimitero non è contro le donne che abortiscono volontariamente, ma l’iniziativa dei membri dell’amministrazione della capitale (che fa eco a una simile decisione della regione Lombardia) ha una evidente connotazione anti-legge 194. Il luogo dove creare questo spazio non sembra scelto a caso: di fronte alla parte del cimitero dedicata ai bambini.
Roma, cimitero per “bambini mai nati” con l’approvazione del vicesindaco
133 commenti
Commenti chiusi.
A quando un cimitero dedicato a tutti i bambini morti per mano dei pretofili?
I pretofili sono quelli che si scopano i preti? 😕
@ Reiuky
No, la parola “pretofilo” (plur. “pretofili”) è un neologismo che sta per “prete pedofilo”.
Tra l’altro nè il vicesindaco nè il presidente dell’Ama hanno chiarito se le spese saranno a carico delle asl (quelle laziali esauste) o dell’ama (esauste anch’esse)
a quando il cimitero di tutte le divinità, finalmente sepolte?!??!
ps: il vicesindaco di Roma mi pare si chiami Silvia (oppure ha sbagliato Rai2)
Consentiranno il sepoltura unica in caso aborto multiplo o hanno qualcosa da dire i preti anche questa volta?
Pensa, hanno inaugurato uno spazio infinito.
Un piccolo suggerimento :d’ora in avanti ogni netturbino di Roma dovrebbe essere dotato di un contenitore,possibilmente consacrato,dove riporre tutti i profilattici usati che immancabilmente si raccolgono ogni giorno,in certe zone ovviamente molto piu’ che in altre .
Semplicemente sara una voce in piu’ nella “raccolta differenziata”.
Tale raccolto dovra ovviamente essere inumato in una apposita fossa comune del “giardino degli angeli”,perche’,come osservava l’indimenticabile Oriana Fallaci in un suo libro,non c’e motivo di pensare che gli spermatozoi che non hanno avuto la fortuna di incontrare un ovulo
debbabo avere meno dignita di un ovulo fecondato,no ?
Indimenticabile Oriana Fallaci: con le pinze.
Piuttosto un’osservazione del genere la potrebbe fare chiunque, e infatti prima che sapessi di questa cosa volevo chiedere se era legale la pratica dell’onanismo nel cimitero.
La necrofilia è una specialità tutta cattolica.
@ΔΙΩRAMA
Ribadisco :indimenticabile.
Anche lo scomparso Cristopher Hitchens aveva espresso il suo rispetto per la sua professionalita,in particolare la sua capacita di intervistare i massimi capi di stato mondiali senza lasciarso intimidire e senza evitare domande pungenti.
O preferisci forse la famosa intervista di Mina’ a Fidel Castro,dove il primo lascio’ parlare ininterrottamente il secondo per ore,aprendo bocca ogni dieci minuti in media
per dire soltanto :”Si si,si si,si !” ?(Stile ripreso da buona parte dei giornalisto nostrani,del resto.)
Certo non era perfetta,ma tu mostrami un individuo perfetto e di sicuro sara uno
morto prima ancora di nascere.(Solo cosi si evtano errori e difetti).
@ whichgood
Ti sbagli. E’ tutta atea.
Tra aborti, eutanasie e testamenti biologici, la voglia di morte regna sovrana tra gli atei.
@ redichiappe.
A voi resta la necrofilia hardcore dei cadaveri riesumati, siliconati ed esposti all’adorante pubblico pagante. Cattolico, ovviamente.
Ah, la voglia di morte cattolica! Puzza quasi più della vostra “morale”: quella di Renatino De’ Pedis sepolto a Sant’Apollinare.
Ciao idolatra dei morti.
Di questo passo potrò ordinare la tomba per Pan e per Tammuz… 🙄
“Bambini mai nati”.
Perchè non chiamiamo ai bambini “adulti non ancora divenuti” e agli anziani ” morti non ancora senza vita ” ???
sulla base di ciò propongo di seppellirci tutti quanti, visto che siamo tutti potenziali morti.
Bellissima questa! 🙂
All’agenzia funebre:
– Buongiorno, vorrei chiedere il vostro servizio per il nostro “bambino mai nato” –
– Pergo, si accomodi. Mi dica, dove dovremmo ritirare il “corpo mai vissuto” ?
@ whichgood
Immagino si possa pagare con banconote mai stampate…
Giusto!. Ti daranno la ricevuta per l’importo mai versato.
🙂
Sarò controcorrente, ma onestamente non vedo niente di male a seppellire un feto. In fondo l’aborto è (quasi) sempre una scelta molto dolorosa e l’idea che quello che avrebbe potuto essere mio figlio (anche se solo un grumo di cellule) finisca in un cassonetto non mi piacerebbe.
Chiaramente eviterei una cerimonia (soprattutto se religiosa), ma se lo spazio potesse essere usato liberamente, nel senso che vado lì, seppellisco il feto e me ne vado, non sarebbe poi così male.
“quello che sarebbe potuto essere” non “quello che avrebbe potuto essere”, scusate 🙂
neanche io ci vedo niente di male. Infatti un feto può essere battezzato e quindi regolarmente sepolto. Ma non c’è mai stato bisogno di uno spazio apposito: il regolare cimitero è sempre andato bene.
Vero, ma in tal caso devi sorbirti cerimonia e tutto. Io sarei più per uno spazio in cui seppellirlo personalmente nella nuda terra.
Non so come funziona, ma dovrebbe esistere anche una sorta di funerale laico.
Forse si potrebbe accedere a quello.
@Reiuky
“Infatti un feto può essere battezzato …”
Non ne sono sicuro al 100%,ma credo che un feto possa essere battezzato solo da vivo e DOPO la nascita,per dargli la possibilita di accedere al Paradiso evitando la
noia eterna del Limbo.Per quanto tempo fa si vociferava dell’intenzione di abolire
quest’ultimo.
Qualcuno a proposito sa dirmi a chi spetta la responsabilita di quasta decisione ?
A quando il cimitero per i mai concepiti?
@Lonfetto
Aggiornati: i mai concepiti vengono da sempre inumati in tombe virtuali nel cimitero inesistente dell’Isola che non c’e’.
🙂
Nel “giardino degli angeli” seppelliscono gli aborti. Non è un po’ sacrilego il nome ?
Non necessariamente aborti, infatti esistono tuttora le morti prenatali e sono un numero rilevante. Generalmente sono causa di grande sofferenza per i genitori, soprattutto per quelle donne costrette ad un travaglio indotto per espellere un figlio morto in grembo.
Forse sarebbe il caso, e lo dico a tutti, di essere meno cinici e crudeli e un pochino più rispettosi delle sensibilità e del dolore altrui.
Non proprio un numero rilevante (dal punto di vista puramente statistico) purchè in Italia rappresenta lo 0,41% della nascite.
Cosidero più cinico e crudele il dover affrontare una cerimonia e avere sempre presente la tomba del figlio MAI conosciuto otre a subire il trauma della perdita.
Certo che spiace, ma che c’entra?
Caso mai è chi strumentalizza le morti prenatali e le usa per calpestare i diritti di tante cittadine costrette ad abortire in mezzo ad autentiche torture medievali, che non mostra rispetto ne’ compassione per il dolore altrui.
Basterebbe che fosse lasciata la libertà di scelta per gli interessati, non mi pare difficile.
Se qualcuno ha perso spontaneamente un bambino quasi a termine, che già aveva sentito muovere nella pancia, e che era arrivato a un’età gestazionale potenzialmente adatta a sopravvivere, non ci trovo nulla di strano se desidera che sia seppellito come chiunque altro. E la stessa cosa vale anche per chi ha scelto l’aborto terapeutico tardivo per una gravidanza che inizialmente era voluta, ma che poi si è rivelata compromessa da malformazioni gravissime.
Il fatto che l’iniziativa possa essere usata strumentalmente non cancella la realtà che a molte persone farebbe piacere avere un riferimento simbolico per consolazione.
Quello che non mi spiego è cosa ci sarebbe di nuovo rispetto alla normativa che esiste già. I bambini persi per morte intrauterina spontanea a gravidanza avanzata potevano GIA’ essere sepolti…
Lisa
@ paniscus
Fammi vedere.
Non sarà mica per avere un maggior impatto psicologico al vedere un luogo pieno di tombe e far “riflettere” la gente sull’aborto?. Non credo che il promotore dell’iniziativa sia così cinico.
Il nome “angelo” non è forse un riferimento religioso (specifico) e così istrumentalizzare la morte prenatale?. Non credo che il promotore dell’iniziativa sia così cinico.
Non sarà per creare un nuovo mercato della morte, con un apparato burocratico nuovo?. Non credo che il promotore dell’iniziativa sia così cinico.
Sarà forse per creare ulteriore sofferenza ai genitori che non desiderano tener sempre presente (fisicamente!) la perdita del figlio?. Non credo che il promotore dell’iniziativa sia così cinico.
Sento odore di Santità in tutto questo, ma non credo che il promotore dell’iniziativa sia così cinico.
Quoto whichgood in toto anche nel tono.
Suggerisco un’ iniziativa ufficiale della UAAR: poichè un embrione/feto abortito NON e’, ai sensi delle leggi un cadavere, ma un rifiuto speciale (cito all’ incirca la legge, non esprimo giudizi), esso NON può essere seppellito nel modo classico, ma deve essere trattato come, credo, i rifiuti speciali, (ad esempio i “ritagli” delle operazioni chirurgiche) quindi, probabilmente, calcinato in apposito forno. Quindi un bell’ esposto della UAAR “ci sta dentro una cifra”.
Che cosa avete al posto del cuore?
Piuttosto cos’è che hai al posto dei freni inibitori e della logica?
Non so…
Detta così fa anche pena, ma a una certa…
🙄 🙄
Forse la testa?
Il cervello
Ok. Portiamo tutti i tampax usati cui dare finalmente degna sepoltura.
In fondo che ne so se sto mese non ho espulso spontaneamente un ovulo fecondato?
Mica vorrete discriminarmelo…
quel cimitero è solo una pubblicita diretta alle donne,che abortiscono,volontariamente,solo i tipi come gobbels ,avrebbero avuto idee del genere,un conto un cimitero,spoglio,senza statue e e e segni a richiami,di unica religione(vedesi il titolo-angeli con statue a fare da contro altare),e poi pure per privacy,questo posto doveva essere comunicato alle donne stesse,che magari,uscivano da centri dopo l aborto viene fatto in posti privati e pubblici,non tanto di copertina,per far contenti,cardinali ..predicozzi…,dunque mnon è altro che il senso di colpo che diventa arma di stato,al servizio,di una religione.
ops senso di colpa…scusate
“rifiuto speciale”
Vallo a dire alla donna che l’ha tenuto in grembo, magari per 7 mesi, e poi l’ha perso…
Hai un po’ d confusione tra aspetto emotivo, opinione personale e fatti mi sa. Giusto un poco.
Guardati un po’ questo e schiarisciti le idee:
http://www.linux.it/~della/fallacies/ricorso-all-emozione.html
Ma infatti io vi ringrazio di esistere!
Come cantava Mary Poppins, “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù”. Chi mai potrebbe andare contro un’iniziativa che si fa scudo con i bambini e gli angeli?
Una domanda da ignorante. Per una donna che abortisce e’ possibile avere il feto del proprio figlio? Se – come sopra commentava Alessio – si tratta di un “rifiuto speciale” (sebbene il termine sia antipatico) come e’ possibile seppellire un feto abortito?
Infatti secondo me non potranno effettuare vere sepolture, a meno che le norme locali lo consentano. Se è così queste sono al più lapidi commemorative, che ogni famiglia potrebbe fare comunque senza il bisogno di un luogo speciale e carico di propaganda…
Dal poco che so io sì.
Comunque, ricordo che qui non si parla dei soli feti abortiti, ma anche di morti prenatale, o simili e orribili situazioni.
Non c’è niente di peggio che vedere la bambina che tanto si aspettava nascere già morta o morire nel tentativo di fare il primo respiro, come purtroppo è successo a un mio amico.
Sul serio, molti, questa volta, partono prevenuti su questa iniziativa.
Ma scusa nei casi da te citati, c’è bisogno di un cimitero speciale? Secondo me si fanno delle esequie senza bisogno di dichiarazioni strumentali. I prevenuti mi sembrano questi amministratori che usano le tragedie personali dei comuni cittadini per la loro ideologia.
c’è bisogno di un cimitero speciale? bella domanda. Io pensavo che un cimitero fosse unico per tutti, invece scopro qui che esiste un cimitero per i bambini… quindi non so più che rispondere. sul serio.
esperienza personale.
mia madre ha partorì una bimba morta all’ottavo mese. venne inumata nel cimitero della località dove ha sede l’ospedale.
in tale cimitero vi è un riquadro adibito ai bambini, morti sia prima che dopo il parto.
peraltro nel cimitero del mio comune questo scomparto riservato non c’è.
Ogni anno muoiono 11 milioni di bambini per cause facilmente prevenibili. (dal Rapporto Unicef : La fame nel mondo) Probabilmente un numero significativo di essi potrebbe sopravvivere (essendo nato!) utilizzando i soldi buttati in queste demenze.
potrebbero sopravviverne diversi milioni ma il resto deve essere abortito (o mai concepito)
Non sto proponendo una pianificazione planetaria delle nascite. Dico solo che se uno ha soldi da buttare, meglio darli a bambini affamati che a pompe funebri vaticane (o affini).
Perché non proporla?
perchè invece scrivere slogan sugli autobus è MOLTO più efficace….
Fallacia del Tu Quoque:
http://www.linux.it/~della/fallacies/ad-hominem-tu-quoque.html
Devo ricordare che l’UAAR non ha principalmente di questi scopi?
🙄
Ciao prof.
mi risulta che nemmeno il comune di Roma abbia pricipalmente questi scopi.
@Joseph
Nel caso di quel che ha detto faidate posso anche essere d’accordo.
Nel caso generale mi pare che hai metà ragione e metà torto, visto che gli anti-abortisti non sono certo un collegio statale tanto meno le loro opere…
@ fsmosconi
si tratta di riconoscere il diritto ad una minoranza (donne che hanno abortito e desiderano un luogo per i loro figli).
ti ricorda qualcosa?
Noto l’inadeguatezza, al limite della blasfemia, di intitolare agli angeli un terreno destinato ad accogliere materiali abortivi, se il feto infatti è formato, se è morto dopo la 24 settimana, può essere sepolto normalmente come un bambino, non mi risulta che vada nei rifiuti, quindi questo giardino, in effetti, serve solo a promuovere la cultura antiabortista che è poi quella che tende ad umanizzare il prodotto del concepimento fin dal momento della fecondazione.
Giusto. Oltretutto non vedo perchè dover seppellire il cadavere (nel caso di morte prenatale) o l’aborto in un luogo identificato con il nome di un essere spirituale, dunque, religioso.
Concordo. Io ci vedo, oltre al subdolo intento condizionatorio, dell’infantilismo
nel voler perpetuare un dolore per l’amore che non si è potuto dare a una persona che non ha potuto esistere.
un ottima iniziatiua,ovviamente gli abortisti la contestano poich sono omicidi e questo fa loro vergogna,poich se lo ammettessero pubblicamente sarebbero colpiti da generale ribbrezo,quindi ipocritamente dicono che l’aborto non un omicidio,nei 9 mesidi gestazione per essi non accade niente,chissa se essi si ritengono vivi,chis quando una persona per loro viva,anche dopo ilparto un bimbo\a viene nutrito\a
Tu sei un aborto che starnazza errori, quale migliore prova che dio è un vostro errore?
Esistono anche i cimiteri per animali. Perchè non fanno il cimitero dei “cuccioli mai nati”.
Se ha tanto a cuore la vita di quei feti perché non propongono una legge per abolire l’aborto ?
Ovviamente perché perderebbero troppi voti, mentre così non ne perdono e cercano di lusingare il Vat per qualche appoggio e voto in più, …. furbi !
Non mi ritengo più intelligente degli altri, però questa osservazione che ho fatto è basilare, … il vice sindaco cerca solo di ingraziarsi il Vat e di trarne il massimo vantaggio, se gli interessasse la mancata vita dei feti farebbe ben altro, … ma non si può perché perderebbe troppi voti, … opportunismo al masismo grado, sai quanto gliene importa dei feti !
Se al vice sindaco interessasse davvero la vita proporrebbe in tutti i modi una legge locale per dare 100.000-200.000 o più euro alle donne che rinunciano all’aborto e di più dovrebbe offrire il Vat, per salvare quanti più feti possibile dall’aborto, ma …. si guardano bene dal farlo, ci tengono troppo ai soldi !!!
E dai, questa è stata proposta centinaia di volte (ovviamnete con cifre diverse da quelle che dici tu), ma non regge: come si farebbe a distinguere chi ha davvero “rinunciato all’aborto” da chi semplicemente non aveva mai avuto intenzione di abortire ma ha inscenato la manfrina per prendersi i soldi? Chiunque potrebbe dire che vuole abortire quando invece non è vero, e poi miracolosamnete “cambiare idea” e beccarsi i soldi a prescindere… 🙂
Per un cattolico vero anche una vita su 10 finti aborti dovrebbe essere un dovere morale !
Oggi a Roma è successo questo:
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_gennaio_5/uccisi-rapina-padre-figlia-cinesi-1902756529525.shtml
Per non parlare dell’infiltrazione mafiosa dilagante. Ma per il vicesindaco il problema sono gli aborti.
Indovinello:
Chi è che ha più presente il diritto dei morti più che quelli dei vivi ?
Non voglio fare difesa d’ufficio per cose che non conosco.
Il vicesindaco ha fatto solo questo fin d’ora?
La giunta comunale potrebbe inaugurare il cimitero dei ”cervelli adulti mai sviluppati”.
Donando il loro.
suggerisco alla vicesindaco dare istruzioni affinché tutte le donne attive sessualmente possano inviarle in busta chiusa i loro assorbenti per la sepoltura
gli aborti spontanei sono frequentissimi, quindi c’e’ una certa probabilità che l’assorbente contenga i resti di un ovulo fecondato (se poi la donna sta cercando di avere un bambino, le probabilità sono decisamente più alte)
assicurare al proprio bambino mai nato un luogo di sepoltura…
ma se la madre non voleva saperne del bambino non penso voglia darne una sepoltura.
Vorrei che fossero aperti, a spese della P.A. anche…
il cimitero dei sogni mai realizzati
il cimitero degli amori non ricambiati
il cimitero delle idee che ci hanno deluso
a me servirebbe proprio seppellirci un po’ delle mie cose…
mettici anche il cimitero dei cervelli degli invasatei e uaarini
non c’è piu spazio. tutto preso dal cimitero dei cervelli dei cattotalebani.
Antonio, un altro degno rappresentante della Unione Citrulli Caproni Rimbambiti. E’ come combattere contro le forze di Vega, ad ogni notizia mandano almeno un mostro ignobile a prendere bastonate
@ Antonio.
Voi siete acefali telecomandati dal Papa, che giochicchia col vostro midollo spinale per vedere che effetto fa.
Il bello è che gente a favore della trovata di un cimitero per chi non è mai morto dà dell’invasato a chi lo prende per il Ratzinger. 😆
L’ultima pagliacciata di un potestà fascista.
Mentre la città è terrorizzata da gambizzazioni e morti ammazzati come non è mai successo. Mentre solo ieri hanno ammazzato come un cane una bambina di nove mesi per la strada l’infame fascista butta i nostri soldi per divertire i preti con l’ennesima pagliacciata.
Cremazione obbligatoria e si finiscono i problemi, poi con le ceneri ognuno fa quello che vuole.
Dirò lo stesso circa il cimitero mussulmano (scorsa ultimissima): non si poteva semplicemente ampliare il cimitero comunale o modificare qualche regolamento, senza bisogno di questa propaganda?
E’ bisogna separare, segnare le differenze, fare i buoni e i cattivi, i meritevoli e quelli che vanno all’inferno, sia da morti che da vivi…
P R E V E N I R E.
Per prevenire bisogna darsi da fare, bisogna investire tempo, denaro e risorse
Non per seppellire i feti che è una evidente sciocchezza demagogica.
investire tempo denaro e risorse???????? non ne sono capaci!! hanno il cervello attrofizzato!!!! E’ più comodo costringere una donna ad allevare un figlio che non vuole (che magari un giorno sarà un pericolo per la società) che creare strutture in cui i figli candidati all’aborto possano crescere sani e circondati d’amore.
“E’ più comodo costringere una donna ad allevare un figlio che non vuole (che magari un giorno sarà un pericolo per la società)”
Questa frase è un concentrato di lungimiranza e razionalità. Complimenti.
B A S T A !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La cosa è molto seria. Penso che si possa rispondere realizzando un cimitero per i bambini mai nati per secoli di imposizione della regola di castità (maschile e femminile) nel coso di parecchi secoli.
Parlare con disprezzo dei feti abortiti fa solo il gioco dei confessIonalisti, non cadiamo in questo errore !
L’UAAR è Per la vita, ma anche per la libertà della donna, L’uaar si dispiace se una donna è costretta ad abortire, significa che lo Stato ha fallito nella sua opera educativa e di prevenzione.
Con i 6.000.000.000 dati alle religioni si potrebbe fare una seria e capillare rete di prevenzione per una procreazione consapevole e nei casi in cui non si riesca proporre a chi vuole abortire di rinunciare in cambio di denaro, naturalmente rinunciando al figlio.
Con quei 6 miliardi si potrebbero fare anche tante altre cose.
Scusate ma non capisco il senso dei vostri commenti. In quel campo non verrebbero inumati i feti o embrioni di interruzioni volontarie di gravidanza ma i feti espulsi causa aborti naturali.
E non ti sembra un macabro feticismo?
No.
@ Enrico.
Ma allora perchè fare un cimitero-ghetto solo per i feti espulsi causa aborto naturale? Non bastano i cimiteri normali?
E’ mai possibile che il culto della morte porti a queste cose?
Il perchè di un cimitero separato non lo capisco anche secondo mè sarebbe meglio un campo separato.
“E non ti sembra un macabro feticismo?”
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Francamente, non più della normale sepoltura di chiunque altro. E lo dico da laica, eh.
In ogni caso, continuo a non capire dove starebbe la necessità di un campo apposta, visto che la sepoltura dei bambini nati morti a uno stadio di gravidanza avanzata è GIA’ consentita, nei cimiteri normali.
Lisa
Potremmo pensare di fare un funerale anche degli scarti delle operazioni chirurgiche. Ad esempio, che fine fa il fegato originario dopo un trapianto di fegato? Oppure, quando ad una persona viene tolto un rene o una gamba, che fine fa questo rene o questa gamba. Sarebbe giusto dare a quesi organi una cristiana sepoltura e destinare un’area del cimitero a queste sepolture, ovviamente dopo avere celebrato il rito funebre. Infatti tutte queste parti contenevano l’essenza della vita e come tali vanno religiosamente considerate.
“giardino degli angeli”???? Ma che cavolo di concetto… 😯
Facciamo un po’ di chiarezza:
1) Gli angeli non esistono.
2) Nella mitologia cristiana (ne’ in altre, suppongo), gli angeli non si situano in un giardino.
3) Etimologicamente: “àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. –” (da http://www.treccani.it/vocabolario/angelo/ ).
Pensa che da queste parti s’è aperto un ristorante che hanno osato chiamare LA RIVA DEL SOLE…. come se il sole avesse una riva!
(do LOL loop)
Temo non sia l’unico:
http://www.google.it/search?source=ig&hl=it&rlz=&q=LA+RIVA+DEL+SOLE&oq=LA+RIVA+DEL+SOLE&aq=f&aqi=g1g-v1&aql=&gs_sm=s&gs_upl=10078l10078l0l12906l1l1l0l0l0l0l250l250l2-1l1l0
mmm mi sa che ho capito cosa c’è dietro sta cosa… PENSATECI: i bambini non sono mai nati, si deve finanziare un cimitero per loro = i fondi saranno spesi e nessun cimitero sarà finito perchè i morti non sono nati. E’ coerente
non immaginate nemmeno cosa voglia dire per molti genitori (soprattutto le madri) perdere un bambino a 9 mesi.
Un pò di rispetto per i tentativi anche estremi di attutire il loro dolore, siamo buoni almeno verso di loro per favore, fosse anche solo per una sola di quelle madri.
@ Calinero Della Torre
Tutto il rispetto per i (quasi) padri e le (quasi) madri da te citati, il fatto di cui si discute è l’eventualità di fare un cimitero A PARTE per i cosiddetti “bambini mai nati” quando, volendo, essi potevano essere seppelliti anche nei cimiteri “normali”, senza spendere soldi pubblici per compiacere i preti.
Concordo. Tanto più che la questione dei ”bambini mai nati” non è un problema che si presenta oggi all’improvviso e per la prima volta.
Non voglio sminuire il dolore dei genitori, ma penso che sia uno stato da superare, non da perpetuare. Assomiglia molto al comportamento di chi ha perso un figlio adolescente e ne conserva intatta, per il resto della vita, la cameretta con tutti i giochi.
Voglio anche un cimitero per coloro che da piccoli sono stati molestati dai preti.
Sono patetici e perditempo. Ma non hanno altro da fare questi coglioni? Non mi risulta che una Divisione di Ost.Gin. possa riconsegnare il prodotto abortivo di poche settimane. Feti di 4-5 mesi sì, ma la prassi è lunga.
Proprio una gran bella iniziativa, complimenti. Ma questi personaggi alle cose serie non ci pensano neanche per sbaglio?
Ecco, in un momento in cui si chiede alla gente di fare sacrifici (anzi, per dirla alla Napolitano «sagrifiscci») e in cui non passa giorno che si invochino tagli alla spesa pubblica taglieggiando gli stipendi dei lavoratori pubblici (ops, scusate, «offrendo biù efficgascci rigonoscimendi del merido»), direi che questo è un bel colpo di coerenza. Se tra i cittadini paganti ce n’è ancora qualcuno dotato di neuroni attivi, direi che avrebbe ottime ragioni per dar fuori di brutto.
Mi pare dimentichiate un piccolo aspetto: ci sono donne che abortiscono e ciao. Ci sono donne che abortiscono e poi se ne pentono. Queste donne hanno bisogno di un luogo di riferimento per i loro figli (che spontaneamente chiamano per nome). Non si tratta di assecondare i deliri di persone esaurite, nè di rigirare il coltello nella piaga per sadismo, ma di aiutare donne che stanno affrontando un percorso di elaborazione del lutto. E non tirate in ballo il bombardamento ideologico della Chiesa, perchè non si spiega come mai PRIMA dell’aborto tale bombardamento sia innocuo e DOPO così efficace. A meno che non si voglia ammettere che con l’aborto succeda effettivamente qualcosa, anche nella psiche della donna.
Certo che succede “qualcosa” nella psiche della donna che abortisce, eccome! Solo che c’è chi si adopera per far superare il trauma, e chi per renderlo definitivo per tutta la vita.
I secondi sono gli stessi che si danno POCO da fare per prevenire le gravidanze indesiderate, finanche quelle frutto di violenza sessuale.
Il nuovo “campione” di costoro? Rick Santorum. Nomen, omen.
Bel modo di aiutare l’elaborazione infierire sul hai ucciso (e considera anche l’involontarietà della cosa emotivamente quando si tratta di shock può avere quasi nulla influenza) un figlio e ribadisco figlio. A una donna. Proprio delle personcine dabbene…
Mettere un bel durante ti fa cascare il castello di carte?
Mai sentito parlare di stress da parto? Mai avuto la responsabilità della tua (ed eventualmente di qualcun altro, nel caso fosse semplice gravidanza senza necessità d’aborto)? Mai preso decisioni difficili?
Se sei talmente anaffettivo o talmente cieco da rimuovere volontariamente tutte queste cose, allora non dovresti nemmeno avere il coraggio e la faccia di parlare.
E scusa la scortesia ma certe cose mi mandano veramente in bestia.
Pardòn: il grassetto doveva finire a *A una donna*…
Vada per la scortesia,solo perchè ti scusi, ma non esagerare. Anche a me, quando si parla d’aborto, parte l’embolo (potresti fare un piccolo transfert e immaginare che l’aborto sia DAVVERO un omicidio, e poi ragionare di conseguenza. Capiresti il perchè del mio embolo).
“Mettere un bel durante ti fa cascare il castello di carte?”
Non capisco: durante in che senso? durante il periodo in cui la donna sta decidendo? quello fa parte del PRIMA. Durante l’operazione? Non credo tu intenda una cosa così assurda.
“Mai preso decisioni difficili?” Ti ri-pongo la domanda che puoi leggere sotto: difficili de che? se è solo un grumo di cellule….
@Joseph
potresti fare un piccolo transfert e immaginare che l’aborto sia DAVVERO un omicidio, e poi ragionare di conseguenza. Capiresti il perchè del mio embolo
Non confondere i termini:
Transfer: trasferire tutte le caratteristiche della persona a un oggetto sino all’identificazione totale.
Quella che intendi è un semplice uso (non patologico o sintomatico come il transfer) dei neuroni specchio.
Nel merito: non che non mi riesca difficile, ma consto che l’inverso non avviene e ne immagino i motivi.
Non capisco: durante in che senso? durante il periodo in cui la donna sta decidendo? quello fa parte del PRIMA. Durante l’operazione? Non credo tu intenda una cosa così assurda.
Partiamo per gradi visto che mi pari in difficoltà:
1: la donna scopre d’essere incinta
2: per un motivo o per un altro scopre che non può tenere il figlio per determinate ragioni
3: la donna, visto che in precedenza s’era preparata involontariamente dal punto di vista emotivo (visto che è una questione d’ormoni), scopre che tutto il suo patire è inutile
4: la donna è psicologicamente in stallo e stressata ma deve decidere pensando che la sua decisione potrebbe influire sulla sua vita affettiva e sociale
Ecco: io intendevo il punto 4.
Ti ri-pongo la domanda che puoi leggere sotto: difficili de che? se è solo un grumo di cellule….
Forse non hai considerato tutto il mio scrivere di sopra: è difficile perché influisce sul corpo, sulla mente e sulle relazioni sociali e affettive.
Più chiaro?
“Nel merito: non che non mi riesca difficile, ma consto che l’inverso non avviene e ne immagino i motivi.”
Visto che sei superiore, prova comunque (e dimostrerai d’esserlo).
“4: la donna è psicologicamente in stallo e stressata ma deve decidere pensando che la sua decisione potrebbe influire sulla sua vita affettiva e sociale”
ed è qui che l’indottrinamento della Chiesa avrebbe effetto? e perchè non la fa recedere dalla decisione di abortire??
@joseph
Visto che sei superiore, prova comunque (e dimostrerai d’esserlo).
mai detto d’essere superiore, il fatto è che immedesimandomi in te provo a immedesimarmi in me stesso, ma chissà com’è, anche così, dacché sono immedesimato in te, noto delle remore personali mica da poco. Una sorta di petizione di principio di base, che va ben oltre la semplice indignazione, che impedisce il contatto.
Ma forse mi sbaglio.
ed è qui che l’indottrinamento della Chiesa avrebbe effetto? e perchè non la fa recedere dalla decisione di abortire??
Perché alcune sono più coraggiose di altre o lo diventano per questioni, per loro, non voglio generalizzare la cosa per quieto vivere, ragionevoli. Perché decidevano da sé già da prima. Per pietà del (possibile) futuro figlio e per la vita che avrebbe potuto condurre…
Di motivi non è difficile trovarne.
“Perché alcune sono più coraggiose di altre o lo diventano per questioni, per loro, non voglio generalizzare la cosa per quieto vivere, ragionevoli. Perché decidevano da sé già da prima. Per pietà del (possibile) futuro figlio e per la vita che avrebbe potuto condurre…”
Quindi la molla NON è l’indottrinamento della Chiesa, ma ancora una volta, decidono da sè.
Il che ci riporta alla domanda di partenza: che accade alla donna dopo un aborto? perchè improvvisamente e autonomamente sviluppa sensi di colpa?
@Joseph
Fa’ pure finta di non capire: ovvio che queste reagiscono di risposta perché non tutte hanno lo stesso carattere.
O ritieni che che tutti agiscano allo stesso modo dinanzi allo stesso problema?
“Certo che succede “qualcosa” nella psiche della donna che abortisce, eccome! Solo che c’è chi si adopera per far superare il trauma”
Vuoi vedere che quando diciamo che l’aborto fa male anche alla donna forse un pizzico di ragione l’abbiamo? e poi, trauma de che? per un grumo di cellule?
“e chi per renderlo definitivo per tutta la vita.”
Va anche detto, per completezza, che le donne che si rivolgono a questi sadici son già passate per la terapia “Coraggio, non è successo niente.” Che evidentemente non ha funzionato.
Vuoi vedere che quando diciamo che l’aborto fa male anche alla donna forse un pizzico di ragione l’abbiamo? e poi, trauma de che? per un grumo di cellule?
Pensa tu ad adattare modo di vivere, pensare, ormoni, abitudini alimentari per una cosa per cui ti stavi preparando magari da una vita e per la quale soffri fisicamente per molto tempo e poi scoprire che tutto ciò è inutile. Aggiungici poi parenti, fidanzato/marito o assenza di quello, dei fanatici che ti gridano contro anche se, nel caso di aborto naturale, non ne hai colpe.
Poi giudica.
Stai estendendo le opinioni altrui oltre il loro limite naturale. Ti pare che una persona con un minimo di senso affettivo possa anche solo pensare questo?
In che mondo vivi: Harry Potter contro Voldemort?
“Pensa tu ad adattare modo di vivere, pensare, ormoni, abitudini alimentari per una cosa per cui ti stavi preparando magari da una vita e per la quale soffri fisicamente per molto tempo e poi scoprire che tutto ciò è inutile. Aggiungici poi parenti, fidanzato/marito o assenza di quello, dei fanatici che ti gridano contro anche se, nel caso di aborto naturale, non ne hai colpe.”
Stai estendendo le opinioni altrui oltre il loro limite naturale. Io parlavo di aborto volontario.
Per quanto riguarda i “fanatici che gridano contro”, a parte l’esiguo numero (di solito si cercano contatti normali), vale il discorso del bombardamento ideologico: se non funziona prima, perchè dopo sì?
Non capisco il tuo commento: le donne che hanno abortito si rivolgono VOLONTARIAMENTE ai gruppi di supporto post-aborto cattolici (quelli “cattivi”, come dici tu) e volontariamente possono abbandonarli quando vogliono, come da testimonianze. E’ evidente che quelle che scelgono di continuare il percorso traggono qualche giovamento, cosa che non collima con la teoria del sadismo gratutito.
@joseph
Io parlavo di aborto volontario.
Tolto che ho messo un bel se davanti a non hai colpe, ciò è ininfluente visto che parlo della decisione e della situazione della gravidanza in sé. Ma tu fa’ pure finta di non capire.
Per quanto riguarda i “fanatici che gridano contro”, a parte l’esiguo numero (di solito si cercano contatti normali), vale il discorso del bombardamento ideologico: se non funziona prima, perchè dopo sì?
Non ti stai spiegando: prima-dopo nel senso del prima voglio poi no? Oppure del prima non m’importava ora gli do ragione?
Ovvio che il primo caso è il più deprimente (e parlo per te): evidentemente non conosci niente dei meccanismi emotivi umani e di quanto un sentimento possa far cambiare idea. Nel secondo caso: prova tu a decidere nelle condizioni che ho detto.
Non capisco il tuo commento: le donne che hanno abortito si rivolgono VOLONTARIAMENTE ai gruppi di supporto post-aborto cattolici (quelli “cattivi”, come dici tu) e volontariamente possono abbandonarli quando vogliono, come da testimonianze. E’ evidente che quelle che scelgono di continuare il percorso traggono qualche giovamento, cosa che non collima con la teoria del sadismo gratutito.
Tu dici? Giovamento? Che idea hai di giovamento prima di tutto? Sei davvero sicuro che sia volontariamente in senso proprio o cono spinti pro bono da parenti o simili (calcolando anche che in genere le donne curano più degli uomini l’aspetto sociale)?
Definisci tutto ciò e porta degli esempi da fonti neutre. O non si fa niente.
…e comunque, le donne che si rivolgono alle associazioni cattoliche di sostegno post-aborto sono quelle che erano GIA’ cattoliche anche prima, che erano GIA’ abituate al linguaggio cattolico, che GIA’ condividevano l’ideologia cattolica, e che tuttavia hanno abortito lo stesso.
E che quindi, sono effettivamente sopraffatte dai sensi di colpa, ma non da quelli che possono insorgere spontaneamente per mille motivi personali…
…bensì esattamente da quel genere di senso di colpa che arriva loro dritto dritto dalla morale cattolica, che avevano interiorizzato anche prima, e che le conzizionava anche prima.
In tal caso, non c’è assolutamente nulla di strano, nel fatto che vadano a cercare conforto in un gruppo cattolico. Ma di qui a dire che quelli siano un campionario oggettivo e imparziale di tutte le donne traumatizzate dall’aborto, o di tutte le donne che hanno abortito, ce ne corre.
Se io ipoteticamente abortissi, e poi mi sentissi in colpa di aver abortito (e può succedere anche a una laica, non lo sapevate?) magari andrei da uno psicologo, oppure andrei in un gruppo di auto-aiuto alla pari di altre donne che ci sono passate… ma di sicuro non andrei in un gruppo dove so a pripori che mi sentirò ripetere concetti direttamente improntati a una dottrina religiosa che non condivido.
E’ lo stesso discorso che si è già fatto mille volte sui Centri di Aiuto alla Vita: funzionano solo su chi condivide già il loro linguaggio, ed è già predisposta ad ascoltare quello. A un’altra, farebbero saltare i nervi in partenza.
Lisa
“dei fanatici che ti gridano contro anche se, nel caso di aborto naturale, non ne hai colpe”
credo stiamo facendo un po’ di confusione: forse al posto di “colpe” andrebbe “responsabilità”, sarebbe più chiaro. In ogni modo dubito che qualsiasi persona sana di mente (risparmiati pure la battuta, la so già) inveirebbe contro una persona “colpevole” di aborto spontaneo.
Prima-dopo.
Prima dell’aborto indottrinamento, invettive dei fanatici, ecc… NON hanno effetto. Aborto . DOPO aborto, insorgono problemi. Dovuti a indottrinamento invettive ecc? Se sì, secondo te, ciò è dovuto solo a fattori, diciamo così, “esterni” al rapporto madre-figlio (che secondo te, non esistendo un “figlio”, non ha ragione d’essere).
“Sei davvero sicuro che sia volontariamente in senso proprio o cono spinti pro bono da parenti o simili (calcolando anche che in genere le donne curano più degli uomini l’aspetto sociale)? ”
ho letto testimonianze su siti dedicati, e in molti casi le donne vi si rivolgono all’insaputa del loro entourage, e/o dopo che il loro entourage aveva proceduto con la classica terapia che ho citato sopra.
non ho fonti neutre. mi dispiace. Le uniche, che io conosca, ad ammettere l’esistenza di una patologia post-aborto e a proporre una terapia sono associazioni di stampo cattolico.
credo non se ne farà niente
credo stiamo facendo un po’ di confusione: forse al posto di “colpe” andrebbe “responsabilità”, sarebbe più chiaro. In ogni modo dubito che qualsiasi persona sana di mente (risparmiati pure la battuta, la so già) inveirebbe contro una persona “colpevole” di aborto spontaneo.
Stratagemma numero 12 dell’Arte di Ottenere Ragione. Ho provato a vederla dal punto di vista della donna, cosa che evidentemente stai fugando…
Prima-dopo.
Prima dell’aborto indottrinamento, invettive dei fanatici, ecc… NON hanno effetto. Aborto . DOPO aborto, insorgono problemi. Dovuti a indottrinamento invettive ecc? Se sì, secondo te, ciò è dovuto solo a fattori, diciamo così, “esterni” al rapporto madre-figlio (che secondo te, non esistendo un “figlio”, non ha ragione d’essere).
Qualsiasi shock di questo genere va elaborato: il primo passo è l’accettazione dell’esistenza del problema. Semplice. Troppo per taluni deduco.
ho letto testimonianze su siti dedicati, e in molti casi le donne vi si rivolgono all’insaputa del loro entourage, e/o dopo che il loro entourage aveva proceduto con la classica terapia che ho citato sopra.
non ho fonti neutre. mi dispiace. Le uniche, che io conosca, ad ammettere l’esistenza di una patologia post-aborto e a proporre una terapia sono associazioni di stampo cattolico.
credo non se ne farà niente
Bravo, vedo che hai capito.
“Qualsiasi shock di questo genere va elaborato: il primo passo è l’accettazione dell’esistenza del problema. Semplice. Troppo per taluni deduco”
cioè: la sindrome post aborto non esiste o esiste ma nei termini che stanno bene a te?
(Cioè lo shock non è dovuto alla perdita del figlio ma ad altri fattori?)
dalla tua ultima risposta sembrerebbe la prima ipotesi, ma ciò contrasta con quanto asserisci sopra.
dovresti portarmi esempi. accetto fonti non neutre, ma con testimonianze dirette.
cioè: la sindrome post aborto non esiste o esiste ma nei termini che stanno bene a te?
(Cioè lo shock non è dovuto alla perdita del figlio ma ad altri fattori?)
Sto parlando prima dell’aborto effettivo, del momento della decisione.
Poi non nego che esista una sindrome post aborto ci mancherebbe.
Non usare questi giochetti eristici, non fai una gran bella figura.
dovresti portarmi esempi. accetto fonti non neutre, ma con testimonianze dirette.
Chiedi a qualsiasi persona scopra un problema di questa entità, ma non per forza al negativo: anche un comune parto è sufficiente. Anche un lutto passa per questa fase, seppur più tortuosamente.
O vuoi negare che, se fossi una donna, il fatto di ritrovarsi inaspettatamente incinta ti lascerebbe indifferente.
Ma perché devo ridurmi a spiegare l’ovvio?
da spinoza.it : “A Roma un cimitero per i bambini mai nati. Finalmente so dove buttare tutti quei fazzoletti. “