Il governo turco, guidato dal partito islamico moderato (AKP) del premier Recep Tayyip Erdogan, sta usando da mesi il pugno duro contro gli oppositori, in particolare i giornalisti. Già l’anno scorso erano stati arrestati diversi giornalisti, come riporta Repubblica, tra cui il noto Nedim Sener, accusati di far parte di una rete sovversiva denominata Energekon, che avrebbe puntato a rovesciare il governo di ispirazione islamica. Il caso ha suscitato indignazione a livello internazionale, è intervenuta anche Reporters Without Borders. Decine di cronisti, editori e altri operatori del settore dell’informazioni sono stati arrestati e sottoposti a trattamenti duri. Non si contano le censure di siti giudicati anti-governativi. Persino Orhan Pamuk, noto scrittore nonché premio Nobel, è stato multato per aver parlato esplicitamente del massacro di curdi e armeni a opera dei turchi, durante un’intervista su un quotidiano svizzero.
Proprio in queste ore si apprende dell’arresto di Ilker Basbug, ex capo dell’esercito turco e in pensione dal 2010, accusato di voler rovesciare il governo di ispirazione islamica. L’esercito in Turchia è considerato, fin dai tempi di Kemal Ataturk, il garante della laicità nel Paese. E in questi ultimi anni, con l’ascesa del partito islamico, gli attriti non sono mancati. Tanto che decine di ufficiali sono stati messi in carcere proprio con l’accusa di aver complottato contro l’esecutivo di Erdogan.
“L’esercito in Turchia è considerato, fin dai tempi di Kemal Ataturk, il garante della laicità nel Paese.”
Mi suona strano un paese in cui l’esercito sta dalla parte dei “buoni”.
Se è vero è un caso più unico che raro, per una volta nella vita posso gridare: “viva la giunta militare”.
certo che è vero. è cio che impedisce alla turchia una deriva nell’estremismo religioso. questo è uno dei 3 grandi motivi che rendono pericolosa l’annessione turca alla UE: l’Ue obbliga la Turchia a modificare il ruolo dell’esercito esplicato nella loro Costituzione, ma la conseguenza di una “democrazia equilibrata” sara’ un regime islamista. Cio porta al secondo problema: il neo paese piu popoloso della UE estesa alla Turchia sarebbe proprio un paese islamico non laico ( il terzo problema sono i conti non in regola).
Questa è in sintesi una delle lezioni universitarie di diritto europeo seguite 4 anni fa. E comunque l’UE non è poi questo plendore di organismoodemocratico che i media ci hanno ripetuto per 20 anni…ahime’.
Povera Turchia: un governo in mano a facinorosi bigotti (e nazionalisti), i militari “speranza” per la laicità dello Stato.
Andiamo bene…… e come la mettiamo con i “diritti democratici” per entrare nell’Europa?
Semplicemente, non dovrebbero entrare in Europa. E sarebbe anche da rivedere il “caso Ungheria”, a causa della loro nuova costituzione.
Infatti al governo Ungherese è già stato dato un ultimatum.
Nessun problema. Se non c’è l’Europa, c’è sempre la Santa Madre Russia
@ Federico.
Con quel “democratico” di Putin – ex-agente del KGB sovietico – che vince le elezioni con i brogli elettorali.
Da quando è diventata “santa”, questa Russia, non fa altro che peggiorare. E io pensavo che con lo stalinismo avesse toccato il fondo.
@ Southsun
Sei sicuro di conoscere bene la storia della Russia?
A me l’Islam fa paura.
Mi spiace, ma niente Europa.
Mi piace pensare che alle prox tornate elettorali i turchi daranno la colpa ad erdogan, il guaio e ‘ che lo stesso pusillanime dara ‘ a sua volta la colpa al complotto giudaicolaicoplutomassonicogay.
Convincendo i turchi, naturalmente.
I sistemi che i nostri superstiziosi, se potessero utiliazzare qui in Italia, userebbero pure ma come ripeto sempre, per merito della civilta’ e non loro (come furbescamente vorrebbero fare capire) sono costretti a darsi un contegno e a dover ricorrere all’appoggio dei politicanti da strapazzo che governano questo paese.
Bel dilemma: dittatura militare o dittatura religiosa?
Se la scelta è obbligata, “dittatura militare”.
A me non sembra che i militari puntino al governo del paese, ma che in Turchia abbiano solo e semplicemente una funzione, attiribuita parealtro dalla loro Costituzione, per garantire la Laicità delllo Stato. Tutto qui. 😉
Insomma, non vedo nessun “colpo di Stato militare”. Il fatto che ad accusare i vertici militari di questo, sia un govenro filo islamico, la dice lunga su tutta quanta la faccenda, no!?
Proprio così, i militari sono un ostacolo alla islamizzazione del paese.
Appunto…
Ma non era l’Ergenekon il movimento della purezza etnica?
La cosa mi puzza d’Ungheria. Saranno i metodi.
Ho sempre saputo che veramente l’ esercito turco, pur zuppo di sangue armeno, è il garante della laicità. Mi sorprende che qualche ufficiale venga islamicamente arrestato e l’ esercito “abbozzi”, invece di dare qualche simpatica cannonata al minisetro degli interni. Perchè, spero che saremo tutti d0 accordo, un milione di volte meno peggio i generali che i preti, in Turchia, in Tunisia od in Egitto.
Be’, in questo caso ritengo che il confine sia un po’ labile.
Anche se non si parla propriamente di preti ma di muezzin, il succo rimane lo stesso.
@ F.S. Mosconi
” La cosa mi puzza d’ Ungheria …”
In merito all’ Ungheria, l’unico punto accettabile delle modifiche, era il controllo della Banca Centrale Ungherese .
Ebbene, visto che, come lo sappiamo dalla stampa, l’Ungheria è sull’orlo della bancarotta, essa ha chiesto un prestito alla Banca Centrale europea . La risposta di Bruxelles fu : si, ma a condizione che la Banca Centrale ungherese non sia sottomessa al controllo del governo . Per gli altri cambiamenti antidemocratici della Constituzione sembra che, agli occhi di bruxelles, non ci siano problemi …!!!!!!