Bangladesh: insegnante arrestato, nella biblioteca dell’istituto c’era una copia di un libro di Taslima Nasreen

Il libro di Taslima Nasreen, Vergogna, è da tempo al bando in Bangladesh, patria della scrittrice. Al bando è anche l’autrice, costretta da tempo all’esilio. Raccontare le stragi commesse dalla maggioranza musulmana nei confronti della minoranza induista non è permesso, a maggior ragione se sei atea. Vergogna è comunque acquistabile in Bangladesh: come i testi illuministi nella Francia del Settecento, ne vengono prodotti esemplari contraffatti, venduti sottobanco. Circolano largamente, perché non sono pochi i bangladesi che aspirano a una società migliore. Se però si portano a scuola, può capitare di essere arrestati, come è accaduto a Yunus Ali. Che rischia tre anni di carcere.

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16 commenti

Southsun

Nessuna meraviglia che nei Paesi dove le religioni imperano ci sia ancora nel 2012 l’Indice dei Libri Proibiti.

Grazie Garibaldi per aver fatto un culo così all’ayatollah de noantri.

Arnaldo

Lunga vita alle società secolarizzate e che nel tempo aumentino di numero.

Fabio

ma gli abitanti del Bangladesh non si dovrebbero chiamare Bengalesi?!?

Nietzsche

Sssh non dite al papa che girano testi dell’illuminismo, potrebbe arrabiarsi!

mirko

Assolutamente indignato e incazzato, queste cose sono delle vere ingiustizie e barbarie! 🙁

Airon90

Onore a questa gente. Loro riusciranno a cambiare le cose.
E appenderanno il nemico in 10, 100, 1000 piazzali Loreto

John

Ma l’embargo per questi paesi no? Siamo capaci di esportare la democrazia (fosse vero) solo a suon di bombe? Mondo vergognoso…

Marcus Prometheus

Embargo di che cosa? Ma hai una mezza idea di cosa sia il Bangla Desh? E’ l’esempio maggiore al mondo della follia della sovrappopolazione. E’ un paese poverissimo, in perenne carestia. Inoltre e’ a rischio di sommersione per mezza superficie quando c’e’ qualche uragano. Poi ha pochissimo commercio internazionale e zero turismo. Facilissimo a mettere in ginocchio, in ginocchio e’ da sempre. Che tipo di embargo imporresti?
Vuoi bloccargli le importazioni di riso? O il carburante e le parti di ricambio per le pompe?
Certo che sarebbe EFFICACISSIMO, morrebbero come le mosche i poveracci, ma non credo sia questo che vogliamo. E neanche che qualche decina di milioni di sopravvissuti invadano L’India armati o disarmati che siano, non farebbe grande differenza, e menerebbero strage anche nel Bengala indiano (Calcutta e’ quasi sul confine) solo portandosi dietro un incremento nelle malattie contagiose.

Southsun

Per Natale ho ricevuto un paio di calze sportive di una notissima ditta italiana, teoricamente piuttosto costose.

Nell’etichetta esterna c’era scritto: MADE IN BANGLADESH.

Capito ora?

Gérard

Conosco il Bengla Desh per motivi di lavoro . L’ unica industria esportatrice è di fatto l’industria tessile . Sopratutto maglieria ( come a Calcutta d’altronde ) e poi esiste una fabbrica gigante che tocca a tutto, ( Camiceria etc ) la Beximco . Se non c’è praticamente niente di rilevante .
Il grande problema è il lavoro degli bambini e ovvio una miseria tremenda .

Manfredi

Quanto mi piacerebbe essere “produttore ” e “spacciatore ” di libri messi all ‘ indice in Bangladesh, pensate arrestato per associazione mafiosa finalizzata allo spaccio di testi illuministi…..NA GODURIA!!

Roberto Grendene

le persecuzioni degli atei e la negazione della loro libertà di espressione è argomento tabù nei nostri mezzi di informazione

MicheleB.

Quanto è vero! Un cristiano arrestato fa molta più notizia d’un ateo morto. E nel caso non verrebbe menzionato come ateo.

Francesco

Direbbero che prima di morire si e’ convertito al cristianesimo.

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