Il deputato Pdl Fabio Garagnani, ha deciso di stendere una relazione in cui denuncia la laicizzazione degli istituti scolastici di Bologna proprio nel periodo natalizio, scrive Il Fatto Quotidiano.
“La festa religiosa è stata ricordata a fatica”, lamenta il politico, “ed è prevalsa una mentalità laicista in cui muovono residui del ’68 condizionati da una visione ideologica della società”. In diverse scuole elementari non verrebbe celebrato a dovere il Natale, perché “si va dall’indifferenza totale ad una certa ostilità”. In sintesi, “a Bologna prevale una falsa concezione laica che tende a uniformare tutte le religioni penalizzando, nei fatti, quella cristiana”.
“Non si chiede che la scuola diventi confessionale o di Stato, ma che sia radicata alla sua storia identitaria, alla storia d’Italia e alla sua cultura tradizionale che è quella cristiana”, assicura, “questo però non ha niente a che fare con l’integralismo ma con l’identità”.
Nonostante le rassicurazioni e i distinguo sulla “laicità” (concetto distorto negli anni da professionisti del genere), il deputato è noto per le posizioni apertamente clericali. Dalla strenua difesa di una insegnante di religione sospesa per aver spaventato i bambini con l’Apocalisse, alla lotta per l’affermazione delle radici cristiane nella scuola in qualità di membro della Commissione Cultura della Camera. Si segnala inoltre come ideatore del libretto propagandistico che nel 2006 Forza Italia inviò ai parroci, in cui si elencavano i privilegi concessi alla Chiesa e le posizioni cattoliche del governo Berlusconi. Ma anche per lo zelo nel voler punire chi “offende” la Madonna e i crocifissi.
Bologna, per Garagnani (Pdl) “scuole laiciste snobbano il Natale”
39 commenti
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E poi dicono di non essere privilegiati…
Ma stiamo scherzando? Le scuole stati non devono essere scuole di Stato? 👿
Ma no guarda: com’è che le due cose vanno sempre a braccetto (vedi Ungheria)? 🙄
Identità=identitarismo…Il solito “noi vs loro” 😉
“ed è prevalsa una mentalità laicista in cui muovono residui del ‘68 condizionati da una visione ideologica della società bla bla bla”
Infatti bisogna distinguere tra i residui del ’68 e i residui del ’69.
Specie quelli che cascano giù dal lettone di Putin.
Pdl Fabio Garagnani fa parte di quelle persone che hanno paura della civilizzazione.
No è furbo, sfrutta a suo vantaggio la paura della chiesa di perdere troppi fedeli, e ne sta perdendo tanti, a Bologna i matrimoni civili sono ormai il 70% e se si aggiungono le “coppie di fatto” che ogni anno si formano, a Bologna i matroni religiosi sono veramente una percentuale da contare sulle dita delle mani e avanza forse qunlche dito.
“In diverse scuole elementari non verrebbe celebrato a dovere il Natale,”
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Qualcuno si prende ‘sta palla imbarazzante di spiegargli che, tra i compiti della scuola statale, quello di “celebrare il Natale” non c’è mai stato, nemmeno quando c’era la religione di Stato?
Che poi ci fosse l’abitudine sociale di infarcire le attività didattiche di riferimenti al Natale, e che in parte ci sia ancora, non ne dubito, ma che c’entra con la “celebrazione”, e addirittura ” con una “celebrazione fatta a dovere”, che non è mai esistita?
Lisa
“La festa di Babbo Natale è stata ricordata a fatica”, lamenta il politico, “ed è prevalsa una mentalità laicista in cui muovono residui del ‘68 condizionati da una visione ideologica della società”. In diverse scuole elementari non verrebbe celebrato a dovere Babbo Natale, perché “si va dall’indifferenza totale ad una certa ostilità”.
Quindi sarebbe “Babbo Natale” a rappresentare i valori profondi dell’identità religiosa cattolica? E andiamo bene.
Comunque, la domanda è seria: qualcuno ha letto il documento originario o sa dove trovarlo?
Lisa
Credo che sam fosse sarcastico, sottolineando l’assurdità e la vuotezza delle asserzioni del deputato confrontandole con delle asserzioni uguali ma riferite a babbo natale……
@ Nightshade90
Precisamente!
Ma, in fondo, una scuola che non insegna fanfaluche che scuola è? Va a finire che comincia ad educare seriamente.
tra le varie perle: “…uniformare tutte le religioni penalizzando, nei fatti, quella cristiana”
innazitutto le religioni cristiane diverse dalla cattolica dubito siano altrettanto ossessionate dalla celebrazione del Natale religioso nella scuola pubblica
ma da quando in qua trattare tutti allo stesso modo diventa discriminazione?
e immagino che Garagnani non prenda nemmeno in considerazione di riservare ad ateismo e agnosticismo gli stessi diritti delle religioni (discriminazione “preventiva”)
Trattare tutti allo stesso modo diventa discriminazione se nella tua testa una religione dovrebbe avere un’importanza enormemente maggiore di tutte le altre messe insieme. Allora ti senti discriminato, povero cucciolo…
Secondo me la risposta a questi atteggiamenti è sempre la stessa: provare a scambiare i ruoli. Per esempio portando il Garagnani a fare un bel giro in qualche paese islamico dove le “tradizioni” sono altre e i cristiani sono per questo, veramente, discriminati. Ma forse sarebbe inutile, perche’ nella sua testolina non si accenderebbe un sillogismo illuminante, quanto piuttosto un atteggiamento di difesa alla “ecco, visto come sono cattivi quegli altri? e se loro sono integralisti (ops: tradizionalisti) dobbiamo esserlo anche noi!”.
Ma un bel TSO a questo signore? 🙂
Ho avuto lo stesso pensiero!
Ho avuto lo stesso pensiero!
E poi c’è qualcuno che qui viene a raccontarci che in Italia non esistono i cattotalebani.
garagnani riesce q1ualche volta a battere in idiozia clerico-fascista pure giovanardi. C’è un bella lotta al riguardo nella destra clericale emiliana, per cui sorge la domanda: aveva ragione il grande Andreotti quando diceva che il potere logora chi non ce l’ha?
Io ho un nipotino di 7 anni. Mia sorella l’ha voluto mandare ad una scuola cattolica privata (non so perchè). E anche l’asilo l’ha fatto dalle suore.
Nonostante l’ambiente mio nipote, quando sente parlare di Natale, pensa solo a:
– i giocattoli;
– i filimini a cartoni animati;
– andare nelle sale giochi.
Insomma pensa alle solite cose che pensavo io quando avevo la sua età.
Io invece ho fatto un percorso di studi ultra laico per non dire semi – ateo e sono sempre stato nella scuola pubblica (anni post ’68).
Mi ricordo che si faceva comunione e cresima a circa 10 – 11 anni. E già in 2^ media (13 anni nel 1976) della religione nella mia classe non gliene fregava niente a nessuno. Si parlava solo di motorini e delle tette delle compagne.
Sono curioso di vedere se crescendo, si affezionerà alla religione, ma non credo. Anzi potrebbe essere che alla fine l’ambiente della scuola cattolica lo disgusti e diventi ateo per ribellione.
Speriamo lo divenga. E, come lui, i figli dei prolificissimi ciellini!
In effetti la scuola pubblica (quando fa il suo mestiere) apre le menti ed educa alla criticità i ragazzi. Però, poveri agnellini, allontanati così brutalmente dai precetti pastorali di chi li protegge, li ama e gli apre tutt’altre vie.
“…e gli apre tutt’altre vie”
Spesso pure senza vasellina… i pii educatori cattolici!
pero’ a volte.. dopo.. gli regalano 50 centesimi
Sono ossessionati dal ’68!!! Cavolo, so passati più di 40 anni!!!
Nel 68 avevo ventanni e sono contento di avergli fatto un:
C————————————————————————————————-O
così a tutti i bigottoni. E sono pronto a rifarglielo.
QUOTO.
Erano tempi di Libertà e di rivolta contro queste mummie di un passato della coscienza umana primitiva.
J’avemo fatto un C..O tanto ,,, che ancora je rode.
Stefano Benni ha coniato questo aforisma a proposito dei traumatizzati dal ’68, quanto mai opportuno per questo idiota clerico fascista che riesce pure a superare Giovanardi (in idiozia):
Quelli che ce l’hanno tanto con il ’68
anche se è passato da un pezzo,
è perchè, pur passando,
li ha mostrati per sempre,
per quello che sono
Che il Natale venga ignorato mi giunge talmente incredibile da parermi ridicolo. Forse vuol dire che non si son recitate le preghierine a scuola?
Ovvio che quell’impresentabile di deputato sia affezionato a quella ricorrenza.
Con tutti quei (nostri) soldi che proprio Babbo Natale gli porta ogni mese…
🙂
Tanto più che, per un cattolico veramente coerente, la Pasqua dovrebbe essere molto più importante del Natale. Ma ancora non si è mai sentito nessuno che protestasse per la sottovalutazione educativa della tradizione della Pasqua, da parte delle scuole laiciste.
Ragionevole ipotesi sul perché:
a) il significato sociale della Pasqua, nella nostra comunità attuale, è quasi nullo, e la festività è sentita solo per motivi veramente religiosi, da chi ci crede. Invece il Natale è socialmente importantissimo perché smuove una mole immensa di soldi, di consumi e di merci, anche da parte di chi non ci crede. Quindi, un soggetto come il signor G., la cui identità di berlusconiano liberista e aziendalista squalo è molto più importante di quella di cattolico, la Pasqua nemmeno la vede, ma all’idea che “la società debba dare una grande importanza al Natale”, ci tiene eccome.
b) il Natale fa presa su una mentalità becera, perché è una festa molto più INFANTILIZZATA della Pasqua, e quindi funzionale al mantenimento della popolazione in condizioni di acriticità, appunto, infantile. Magari a Pasqua, chi riesce a ritagliarsi un fine settimana lungo, un viaggetto o un’escursione fuori se la fa; ma siccome a Natale è freddo, è buio, si sta più in casa, si sta più in famiglia (e dal punto di vista infantile ci sono molti più giorni di vacanza da scuola), è la situazione ideale per farci sentire tutti bambini. Cosa che a certa gente fa un gran comodo…
Lisa
Seconda guerra mondiale i soldati dell SS rastrellano un quartiere ebraico.
Soldato nazista rivolto ad un ebreo: Vi stiamo deportando nei campi di concentramento ma questo però non ha niente a che fare con l’integralismo ma con l’identità.
Ebreo: Ah, vabbè e allora.
Vedo che molti ingenuamente accreditano il politico in questione di “fede”, ma è un bel furbo nello sfruttare questa situazione a suo vantaggio personale !
onorevole garagnani,forse le è sfuggito che a bologna hanno un’altro problema,…………………IL TRAFFICO.
Quando andavo a scuola io (ne sono passati di anni) si faceva la messa a inizio e fine anno, ma mai a Natale o Pasqua. Nè la partecipazione era obbligatoria.
E quando ero studente c’era ancora la religione di stato.
Solo due anni, uno alle elementari e poi uno in prima superiore, ho avuto di religione un prete che obbligava alla preghiera prima a inizio e fine “lezione”.
beh… io alle elementari dovevo pregare con la classe ogni inizio di lezioni.
alle superiori lo facevo da me prima di ogni interrogazione.
poi visto che fioccavano le insufficienze, ho cominciato a rifletterci su ed eccomi ateo e felice! 😉
Le scuole laiciste dvono essere abbatute,con gli atei dentro.
Ma piantala ! ti piace così tanto fare figure di çaçça ?
@ Ale.
Quelle cattoliche bruciate, visto che sfornano mentecatti come te.
Hai scritto una cagata di 10 parole contentente 2 errori di grammatica e 1 di battitura.
Sparisci, zozzo idolatra.
“a Bologna prevale una falsa concezione laica che tende a uniformare tutte le religioni penalizzando, nei fatti, quella cristiana”
Ecco, questo e’ preoccupante. 😯
Tanto per cominciare, la corretta concezione della Laicità quale sarebbe, la sua? Quella di Don “peppe”? O quella che prevede lo spendere 1.500.000.000 di euro in insegnanti di religione cattolica, secondo dottrina?
Al di là dell’indentitarismo proposto a più riprese da questo Garagnani, dove la vede, di fatto, una religione crisitana “penalizzata”??? 😯
Insomma, e’ inequivocabile che le lamentele del soggetto siano piuttosto INDECENTI.
E’ inutile anche lamentarsi per un Natale passato sottotono, visto che e’ proprio la presenza di alunni “non-cristiani”, e la conseguente maggiore laicità delle scuole, a far si che certe feste “partigiane” e religiose, non vengano festeggiate come vorrebbe il Garagnani.
…Uff!…I soliti politicanti baciapile e cattotalebani incalliti!! 😉