Questione Ici-Imu, si profila accordo tra governo Monti e Cei

Il governo Monti e la Conferenza Episcopale da tempo starebbero lavorando per cercare una soluzione all’esenzione Ici per gli immobili ad uso “non esclusivamente commerciale”. Questione denunciata anche dall’UAAR, con la sua campagna sui costi della Chiesa. E che secondo l’Anci comporta mancato gettito fiscale nell’ordine di centinaia di milioni d euro, come segnalato nell’inchiesta UAAR, nonostante le ambigue stime al ribasso del Ministero dell’Economia. A dimostrazione che un problema effettivamente esiste, nonostante le assicurazioni e i distinguo più volte proclamati dallo stesso quotidiano dei vescovi Avvenire. Già in tempi non sospetti si era fatto notare come la Chiesa gravasse sulle finanze pubbliche, avviando l’estate scorsa un ampio dibattito sui giornali.

Per Il Corriere della Sera, si sarebbe vicini ad un accordo intorno al pagamento dell’Imu (già Ici) sulle strutture ad uso commerciale, come alberghi e negozi, di proprietà della Chiesa. Secondo le indiscrezioni, con la nuova misura si potrebbe far pagare la tassa agli immobili interessati sulla base della percentuale utilizzata a scopo commerciali, escludendo quindi le parti eventualmente adibite per il culto. Il documento potrebbe essere diffuso dopo l’udienza privata tra il presidente del consiglio Mario Monti e papa Benedetto XVI, prevista per il 14 gennaio.

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34 commenti

Tiziana

Non si capisce perchè il governo Monti lavori di intesa con la Cei per una materia non concordataria .

rederik

Troveranno il modo di considerare i 20MQ di una stanza d’albergo come 2MQ adibiti al riposo (il letto) + 18MQ adibiti al ritiro spirituale, e quindi esentasse…

civis romanus sum

Ovvio ,,, così pigliato per il sedere lo stato, cioè tutti noi, con la compiacenza di Monti cavalier loro servente, metterebbero a tacere pure le polemiche che tanto danno gli fanno.

Odino

Sarebbe già un primo passo ma:
1) Ho i miei dubbi sulla reale approvazione di una legge del genere.
2) Non c’è 2 senza 3. Già una volta è stata approvata una normativa (quella vigente) che scientemente creava una scappatoia per continuare ad ingrassare la chiesa. La cosa sicuramente si ripeterà.
3) Non sarebbe il caso di estendere l’imu anche agli edifici di culto. Non che io apprezzi l’imu come tassa ma, se devo pagarla io sulla casa dove abito, perché non dovrebbero pagarla anche i luoghi di culto.
Capisco l’esenzione per edifici adibiti ad opere caritative ma i luoghi di culto che hanno di speciale?
Se devo pagare la tassa su un edificio che soddisfa il mio bisogno primario di abitare a maggior ragione dovrebbero pagarla i proprietari di edifici adibiti a bisogni non primari come pregare.

dv64

Straquoto.
Nei luoghi di culto tra l’altro non solo si prega ma si raccolgono direttamente fondi e si opera una propaganda che suggerisce poi ulteriori elargizioni e lasciti, non sono quindi anche questi edifici ad uso commerciale?

Marco Uno

Molto giusto il punto 3 Odino.

L’attività caritatevole o assistenziale che merita l’esenzione è ben diversa, il culto è il prodotto venduto dalla chiesa, una fonte di reddito per lei tramite offerte e donazioni.

marcigno

già proposto giorni fa la stessa cosa… chiese, oratori, conventi, seminari… devono pagare, non hanno nulla di speciale…

Congo

Mah….
perché parlare di percentuali?
Se l’edificio non è indiviso è sufficiente frazionarlo in sub, come qualsiasi altro edificio esistente. E pagano il dovuto sui sub relativi alle attività commerciali.

E’ tanto difficile? O mi sfugge qualcosa?

Vittorio

@ Congo.
Probabilmente ti sfugge il senso dell’art. 7 della costituzione. La CCAR non è soggetta allo Stato ma autonoma nel suo ambito. Ambito che in pratica vuol dire tutto! E’ ancora peggio di tutto quanto andiamo discutendo….

FSMosconi

Già qualcosa: nel caso renderanno gli alberghi per pellegrini (rigorosamente a pagamento e con tutti i comfort) più da pellegrini

🙄

Flavio

Ho il sospetto che risulteranno camere di albergo e sale di ristorante adibite al culto… 😛

whichgood

Basterà mettere due candelle e un crocifisso al ufficio commerciale/hotel/negozio e ualà!, adibito al culto. Percentuale?, 10 mt quadrati da ogni crocifisso. E poi, chi passerà a controllare le percentuali, gli stessi che dovevano controllare sul pagamento ICI ???
La dicano chiara e tonda, se vogliono esentare la Chiesa lo mettano per scritto, altrimenti è legge demagoga.

ALESSIO DI MICHELE

Finalmente ! Qualcuno che dice che anche il culto dovrebbe pagare ! Vi do un’ ulteriore indicazione, abbstanza tecnica (sono stato iscritto all’ albo dei dottori comemrcialisti): l’ elemento oggettivo (sto in chiesa ed adoro un impasto di acqua e farina) è l’ unico che possa essere valutato nel campo del diritto tributario; l’ elemento soggettivo (per me è il corpo di Cristo) è poco provabile, non documentabile. Perchè adorare quell’ impasto dovrebbe esentarmi da imposte ? Addirittura: se adoro l’ ostia della CCAR va bene, se invece è l’ ostia della Sperlari s.p.a. va male. Così il culto: o sono tutti uguali (e sappiamo, invece, che sono uno peggio dell’ altro) ed allora voglio l’ esenzione dall’ IMU perchè in casa adoro la fondente al 70% oppure l’ abbacchio fritto, e quindi non la paga più nessuno, oppure stabiliamo che qualche culto è più culto degli altri: ora l’ art. 3 Cost. si può estendere e ritrarre a piacimento come la pelle dello scroto, ma c’ è un limite a tutto

ΔΙΩRAMA - Roberto Amabile

Caro Alessio,
ti chiedo di correggere gli errori da me commessi in questo e questo.
Hai un account sul forum? Possiamo parlarne meglio lì data la temporaneità dei commenti sotto le ultimissime?

Volevo inoltre chiederti, dal punto di vista tributario, cosa ti fa e/o compara a “religione” agli occhi dello Stato? Come un nuovo culto può accedere a quelle agevolazioni? Serve necessariamente l’intesa?

Diocleziano

Sento odor di fregatura se monti e fester si mettono d’accordo di nascosto, anche se loro la chiamano ‘udienza privata’.

galileo bruno

Ma di che stiamo parlando?
Ai religiosi basterà disseminare legni incrociati, banchi e inginocchiatoi in ogni stanza, riducendo la superficie efficace per la nuova norma.
Poveri ingenui. Questi signori conoscono trucchi di sopravvivenza parassitaria tali da far durare il loro virus mentale per millenni !

faidate

Idea! Facciamolo anche noi! Mettiamo croci e candele ovunque. Don Verzè insegna che si può fare quel che si vule con la croce, non è mica brevettata, tutt’al più ci sospendono a divinis.

teologo cattolico

@faidate

ma infatti è quello che ho chiesto (provocatoriamente) una infinità di volte. Se bastasse per legge mettere una croce, una statua, un altare, quello che vuoi dentro un albergo, perchè non lo si fa?
la risposta è ovvia..

serlver

Veramente lo fanno già, solo che come ti è stato già detto non basta che l’albergo sia di un privato cittadino, deve essere di un ente religioso.

teologo cattolico

@serlever

e ti chiedo ancora una volta..mi citi la legge che lo dice? copia-incollami l’articolo di legge che esprime quella possibilità, riservata solo se il proprietario è “un’ente religioso” ( ???).
Altrimenti si alita al vento, ci criticano leggi che non esistono.
Ti prometto che passo a vedere la risposta.

teologo cattolico

@galileo

Hai colto in pieno l’assurdità della notizia

whichgood

E tu come al solito ti dai la zappa sui piedi.
Torna a pregare.

galileo bruno

@teologo
non è corretto: ho colto in pieno la natura parassitaria dei sistemi di circonvenzione infantile che sono le religioni.

faidate

L’Uaar potrebbe proporre che, in attesa di accertamenti sull’ICI- IMU, lo Stato trattenga una quota dell’8 per mille (per esempio versando solo il 6 per mille) destinato alla Chiesa, salvo conguagli una volta perfezionati tali accertamenti. Questo data l’eccezionalità della crisi etc.

teologo cattolico

“Secondo le indiscrezioni, con la nuova misura si potrebbe far pagare la tassa agli immobili interessati sulla base della percentuale utilizzata a scopo commerciali, escludendo quindi le parti eventualmente adibite per il culto.”

Troppa grazia. Fino ad oggi se un albergo adibisce un locale a culto deve pagare l’ICI anche sul locale. Forse in futuro vi sarà l’esenzione almeno per quel locale.

firestarter

io non capisco come si faccia a mentire cosi`, deve essere deformazione professionale: prendi una affermazione di fantasia, ripeti persistentemente, complimenti hai stabilito una verita’ teologica

teologo cattolico

@firestar

Confutami. Citami l’articolo di legge che prevede quelle esenzioni sugli alberghi con le “parti adibite a culto” (..scommetto solo per la chiesa cattolica).
Perchè se non esiste quella legge si sta facendo una lotta contro i mulini a vento.

Roberto Grendene

e perchè non tolgono l’esenzione per le canoniche e le abitazioni di residenza di vescovi?

cosa hanno di speciale preti e vescovi, per cui gli appartementi in cui abitano loro non dovrebbero pagare le tasse come gli appartamenti abitati da cittadini e famiglie “normali”?

libero

Se i cattolici sono veri credenti devono pagare e farsi rimborsare pregando ….. ma non penso siano veri credenti ….

luigi

Faranno in modo che la maggioranza degli immobli di proprità della chiesa SONO ESCUSIVAMENTE a fini religiosi! E VAI!!!!!!!!!!!!!!!!!!

whichgood

Ok, ci saranno tantissimi atei a denunciarli alla guardia di finanza e pubblicarlo in tutti i mezzi pubblici. Fortunatamente siamo già in tanti e non soltanto atei a essere stanchi dei privilegi della chiesa cattolica, tanti fedeli si allontanano morti della vergogna, prsonalmente ne conosco alcuni.

Maurizio_ds

E questa sarebbe la grande idea? Cioè, regalare un ulteriore sconto alla chiesa sul pagamento dell’imu? Quindi anch’io, se mi metto un altarino in casa, ho il diritto a uno sconto sul pagamento dell’imposta in base ai metri quadrati che l’altarino occupa. Ribadisco: zero fiducia nel governo monti.

Michele Gaismayr

Ma il culto non è forse un’attività commerciale? Eccome, se lo é!!

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