Una famiglia italiana come tante altre voleva ottenere l’idoneità per l’adozione internazionale. A patto però, pretendevano i due coniugi, che il bambino fosse bianco, proveniente da una famiglia anch’essa cattolica e che i genitori biologici non avessero problemi psichici.
Ma VI sezione civile della Cassazione, confermando il giudizio del tribunale per i minori di Bologna e della Corte d’appello, ha dato loro torto. Con la sentenza n. 29424/11, in cui si definisce l’atteggiamento della coppia “spaventato” e “difensivo” e si chiarisce che non si possono scegliere ‘su misura’ i bambini da adottare, ponendo vincoli etnici o religiosi.
Spero proprio che questa coppia razzista sia dichiarata inidonea a qualunque tipo di adozione sia nazionale che internazionale.
OH MY GOD!!!!11Razzzistiiih!!!!Omoffobbiiih!!
Io credo che molte di voi zecche checche buoniste multiculturaliste radical-chic proviate una grandissima invidia per le persone di tipo nordico. Non credo sia un caso che l’aspetto tipico del bestiame dei centri sociali sia quello dello scuretto riccioluto e peloso.
Sei pregato di non offendere nessuno. Non esiste poi un “tipo etnico” che frequenta o meno i centri sociali. Detto questo la coppia che voleva adottare un bambino bianco & cattolico è semplicemente da definire razzista, altro che spaventata e difensiva.
@admin: cancellare i commenti di mannaz di cui sopra in quanto, oltre offensivi rappresentano dei reati perseguibili (diffamazione mezzo stampa e violazione legge mancino).
Anch’io sono razzista, ed è una posizione che difendo con orgoglio. Il voler difendere e garantire continuazione alla propria stirpe è un sentimento nobile.
I miei figli saranno bianchissimi, e dai capelli e dagli occhi chiari, esattamente come me, e cresceranno nella cultura europea, non nella degenerazione del globalismo e dell’individualismo neoliberale.
@John: complimenti per l’ipocrisia. In questo blog si insultano pesantemente QUOTIDIANAMENTE cattolici e altre religioni (o anche non religiosi che la pensano diversamente come me), e non attraverso battute umoristiche cattive come la mia, ma seriamente.
la pensi così mannaz?
allora mi spiace ma sei la feccia di questo mondo, il “voler difendere e garantire continuazione alla propria stirpe” non è affatto un sentimento nobile, è un sentimento razzista (=brutto e cattivo), stupido, ignorante, odioso, orripilante, terribile…
quello che dovrebbe prevalere nel mondo è la fratellanza in virtù del fatto che siamo tutti esseri umani con uguali diritti, e l’amore libero non vincolato da aspetti di tipo somatico o etnico, o da altre boiate simili..
quello che distingue veramente le persone, è il modo in cui la pensano… e tu purtroppo sei un esempio di “brutta persona”
@mannaz: multiculturalista sarai tu (sicuro di sapere a cosa ti riferisci?)
ps: ho i capelli biondi e gli occhi verdi.
Sì certo, peace&love.
Grazie per il “brutta persona”, è un complimento.
Io non ho detto che nel mondo debba regnare l’odio… e poi, cos’è l'”odio”? L’unica cosa per la quale una persona lucida può provare odio è la moderna società neoliberale dell’individualismo e dell’appiattimento delle culture. Le razze e i popoli sono tutti diversi e tali diversità devono essere valorizzate e preservate. E’ giusto che ogni etnia sia conscia e fiera di sé: il multiculturalismo è la tomba dei popoli e contemporaneamente la culla di una massa di consumatori senza radici e senz’anima.
Mannaz sei un bell’ignorante… se non sei islandese sei frutto della commistione di diverse razze da circa 3000 anni fattene una ragione… se sei italiano o tedesco a maggior ragione… se sei slavo ahaaahahhahaa
dr m
@Mannaz
Io credo che molte di voi zecche checche buoniste multiculturaliste radical-chic proviate una grandissima invidia per le persone di tipo nordico.
Il bello è nell’occhio di chi guarda: onestamente trovo attraenti sia le dignitose “orientali” che le misteriose “medio-orientali” e così via: l’aspetto non è così importante se hai una testa d’asino.
Volendoci scherzare: i nordici saranno anche degli adoni, ma che lingue fastidiose: sembra di masticare metallo gelido (eccezion fatta forse per gli inglesi)!
I miei figli saranno bianchissimi, e dai capelli e dagli occhi chiari, esattamente come me
Sai che i capelli biondi e gli occhi chiari sono geni recessivi sì? Quindi sai che se ti capita una moglie con caratteristiche non a te simili il tuo sogno va a farsi friggere sì?
L’unica cosa per la quale una persona lucida può provare odio è la moderna società neoliberale dell’individualismo e dell’appiattimento delle culture.
Stai ammettendo di essere un solitario Solone emarginato?
Sai: non è che ci siano tanti motivi per cui una persona di punto in bianco comincia a fare questi ragionamenti. Fossi in te uscirei più spesso e la pianterei di dividere il mondo in solo bianco e solo nero.
E’ giusto che ogni etnia sia conscia e fiera di sé: il multiculturalismo è la tomba dei popoli e contemporaneamente la culla di una massa di consumatori senza radici e senz’anima.
Lo sai che i Finnici hanno nel Kalevala rimembranze nordiche e che questi ultimi rispondono ponendo come capo della “Genia dopo il Ragnarok” un Re Finnico (Kaleva?)?
Non era anche questo multiculturalismo?
“Volendoci scherzare: i nordici saranno anche degli adoni, ma che lingue fastidiose: sembra di masticare metallo gelido (eccezion fatta forse per gli inglesi)!”
Lingue fredde e formali, sono meravigliose per qluello. Gelido come metallo è anche gran parte dell’inglese d’Inghilterra, contrariamente all’americano, rotico, assolutamente volgare.
“Sai che i capelli biondi e gli occhi chiari sono geni recessivi sì? Quindi sai che se ti capita una moglie con caratteristiche non a te simili il tuo sogno va a farsi friggere sì?”
Lo so perfettamente. La mia donna ideale infatti è mitteleuropea o nordica nelle fattezze e nei colori.
@Mannaz
Di là delle opinioni linguistiche, vedo che non hai risposto sul Kalevala. Punto nel vivo?
@mannaz
fai attenzione, il sito non è propriamente laico, o melgio, ha una concezione tutta sua di laicità e non ammette la libera espressione di ogni pensiero. Puoi dare tranquillmante del pedofilo e mafioso al Papa, senza problemi, ma come dice @john, i commenti contro i gay sono a rischio di denuncia penale…
@ Mannaz: Quindi tu ti sceglierai una compagna non per il suo caratterre, le sue idee o anche solo la sua bellezza, ma esclusivamente sulla base del suo codice genetico?
Che squallore…
Mannaz, voler continuare la propria stirpe è un istinto ANIMALE, che hai in comune con conigli, merluzzi e amebe. E i tuoi figli, poveretti loro, cresceranno nel mondo che ci sarà, ti piaccia o no.
Ah, gli incroci fra consanguinei indeboliscono la stirpe, non la rafforzano. I tuoi figli potrebbero venire fuori anche più storditi di te e magari piuttosto cagionevoli. Figliando con una vietnamita, avresti molte maggiori probabilità di avere prole sveglia e sana. Ma figuriamoci se ci arrivi.
No. Non si trattava di multiculturalismo. L’assimilazione in una cultura di un elemento proveniente da un’altra non comporta la distruzione della cultura, la sua sostituzione, o la sua riduzione in minoranza. La cultura può essere altresì arricchita dall’assimilazione di elementi esterni non deleteri, compatibili con il suo ethos, e opportunamente “tradotti” nel linguaggio della cultura stessa.
Un esempio più significativo di quello che hai portato è la fioritura della civiltà germanica che ha caratterizzato l’Europa dal Medioevo ai nostri giorni: i Germani assimilarono e combinarono con il loro Volksgeist con la legge e la filosofia del mondo greco-romano.
Il multiculturalismo è invece un’ideologia che sta portando alla scomparsa della civiltà europea e dei popoli stessi dell’Europa nel nome della dittatura del politically correct: siamo tutti uguali -> i popoli europei non esistono -> l’Europa è la casa di tutti -> non c’è nulla di male nell’immigrazione di massa.
Il multiculturalismo non è l’assimilazione di elementi esterni e l’arricchimento delle culture europee e dei popoli europei (quale potrebbe essere la diffusione dei testi vedici tradotti e adattati al contesto europeo), è mettere da parte le culture europee (e i popoli europei) per lasciare spazio alle nuove etnie portate dall’immigrazione di massa.
Il multiculturalismo è l’esperimento della convivenza forzata di genti e culture diverse in uno stesso calderone. Un’utopia, una società in cui più nessuno si sente nella sua terra e si crea una tensione crescente che inevitabilmente sfocerà in una violenza più grande e devastante di quella che l’Europa vide in passato per le guerre di religione.
Il commento sopra è @Mosconi.
———————————
@teologo cattolico: lo so, siamo alla dittatura del buonismo politicamente corretto e al razzismo inverso. Nella civiltà dei diritti (di mercato forse) è razzista chi rivendica con orgoglio le proprie radici.
@ Mannaz (mercoledì 11 gennaio 2012 alle 18:07) : Già detto così ha un senso più logico… ma come credi siano stati “assimilati” gli elementi di altre culture, se non tramite la convivenza e il dialogo di individui di origini differenti?
La differenza tra ora e il passato è che gli spostamenti di individui o famiglie in terre straniere non è più limitato dai mezzi dell’epoca, e quindi avviene in massa, ma il concetto è lo stesso. Questo può anche provocare contrasti culturali, ma sono cose che si diluiscono con il tempo.
Certo, non diminuiscono affatto se gli individui, come te, si arroccano su concetti quali “la mia etnia” o “la mia cultura” da “tramandare alla mia stirpe”.
Il concetto di etnia o cultura non deve esistere, perchè il solo considerare come tale un certo paniere di idee o di tratti somatici lo rende “sacro”, (un concetto che a noi atei non va proprio giù) e quindi semi-impermeabile a qualuque cambiamento, cosa che mette i diversi panieri in contrapposizione tra loro.
Invece di parlare di culture o (peggio ancora) etnie, bisognerebbe prendere i valori uno per uno, confrontando qualli a cui si è stati educati con quelli di altri panieri, e FORMANDOSENE UNO PROPRIO.
Così si che sarebbe un’ottima globalizzazione: non una massificazione, ma un’elevazione dell’individuo, la totalità dei quali va poi a formare la società (in democrazia ogni voto è [o dovrebbe essere] il risultato di idee personali).
La cultura è personale, l’etnia è irrilevante (siamo tutti esseri umani), e la stirpe (tua, mia, di chiunque) si formerà a poco a poco la propria cultura personale, e io personalmente farò di tutto per fornire ai miei figli (se mai ne avrò) tutti gli elementi di tutti i panieri possibili, per dare loro modo di scegliere.
@Mannaz
Ti avrebbe già risposto sufficientemente Sailor-Sun, ma visto che ci sono:
Un’utopia, una società in cui più nessuno si sente nella sua terra e si crea una tensione crescente che inevitabilmente sfocerà in una violenza più grande e devastante di quella che l’Europa vide in passato per le guerre di religione.
Una domanda: credi che se i Cinesi fossero vissuti da questa parte di mondo queste regioni sarebbero state “meno loro”?
Per teologo.
fai attenzione, il sito non è propriamente laico, o melgio, ha una concezione tutta sua di laicità e non ammette la libera espressione di ogni pensiero. Puoi dare tranquillmante del pedofilo e mafioso al Papa, senza problemi, ma come dice @john, i commenti contro i gay sono a rischio di denuncia penale…
Come puoi dire che qui si possono dire certe cose sul papa (in modo particolare quest’ultimo papa) e poi dire che se insulti un gay puoi essere denunciato, non ti rendi conto della tua contraddizione.
Teologo ma sempre brutte figure fai, teologo.
L’immigrazione di massa (in Europa, perché nessuno si sogna di imporre l’ideologia del multiculturalismo in Giappone o in Cina) non porterà a semplici contrasti culturali che si diluiranno con il tempo; il multiculturalismo sta creando una trincea nella quale a vincere la guerra sarà solo il più forte e il più arrogante. Per ovvie questioni demografiche a vincere (e a spazzare letteralmente via noi e la nostra civiltà) saranno le culture nere e arabe, e l’Islam.
“Il concetto di etnia o cultura non deve esistere, perchè il solo considerare come tale un certo paniere di idee o di tratti somatici lo rende “sacro”, (un concetto che a noi atei non va proprio giù)”
Se non esiste l’etnia può esistere solo il caos, e difatti la “civiltà moderna” che vuole distruggere le etnie è l’incarnazione del caos. “Ethnos”, l’etnia, è un gruppo umano che vive in accordo con l'”ethos”, l’etica, e l’ethos è l’insieme delle regole naturali che permettono la convivenza in armonia tra gli uomini e l’armonia tra la società e il mondo. L’ethos è l’insieme di regole innate che conferiscono ordine fondamentale alla società umana e tolgono l’uomo dal regno animale (per esempio “non si violentano i figli”). E, sì, l’etica è proprio SACRA, cioè “in accordanza con l’ordine naturale”.
“Invece di parlare di culture o (peggio ancora) etnie, bisognerebbe prendere i valori uno per uno, confrontando qualli a cui si è stati educati con quelli di altri panieri, e FORMANDOSENE UNO PROPRIO.
Così si che sarebbe un’ottima globalizzazione: non una massificazione, ma un’elevazione dell’individuo, la totalità dei quali va poi a formare la società (in democrazia ogni voto è [o dovrebbe essere] il risultato di idee personali).”
La società che auspichi è quella di un individualismo completamente attuato, anti-etnica ed anti-etica. Purtroppo già ci siamo in fase piuttosto avanzata. Io penso che nel momento in cui un individuo sia assolutamente “indvidualista” non possa affatto contribuire all’armonia della società, poiché non ne fa più parte, e non ne fa più parte tanto più se non sente proprio un ethos attraverso il quale esprimersi in un contesto ordinato, l’ethnos.
Magari adesso si scopre che Mannaz, i cui “figli saranno bianchissimi, e dai capelli e dagli occhi chiari” proprio come lui, è un terruncello scuro, riccio, tarchiato e con un accento siculo, degno delle migliori macchiette di Abatantuono.
@Mannaz
Se non esiste l’etnia può esistere solo il caos, e difatti la “civiltà moderna” che vuole distruggere le etnie è l’incarnazione del caos. “Ethnos”, l’etnia, è un gruppo umano che vive in accordo con l’”ethos”, l’etica, e l’ethos è l’insieme delle regole naturali che permettono la convivenza in armonia tra gli uomini e l’armonia tra la società e il mondo.
E io pensavo che fossero semplici questioni di adattabilità imposte dall’ambiente…
L’ethos è l’insieme di regole innate che conferiscono ordine fondamentale alla società umana e tolgono l’uomo dal regno animale (per esempio “non si violentano i figli”). E, sì, l’etica è proprio SACRA, cioè “in accordanza con l’ordine naturale”.
Quale ordine? Vedi di non confondere come ti risolvi i tuoi dubbi rispetto alle soluzioni altrui.
Sull’etica: e io pensavo fosse improntata al “buon vivere” basata sulle norme di convivenza…
non possa affatto contribuire all’armonia della società, poiché non ne fa più parte, e non ne fa più parte tanto più se non sente proprio un ethos attraverso il quale esprimersi in un contesto ordinato, l’ethnos.
Quindi ammetti d’essere un Solone emarginato “manicheista” come detto sopra:
http://www.uaar.it/news/2012/01/11/vogliamo-adottare-bambino-bianco-cattolico-cassazione-dice-no/#comment-604231
?
@ teologo
“non ammette la libera espressione di ogni pensiero”
So che hai in abominio i fatti, ma hai appena espresso il pensiero qui sopra dirigendoti a Mannaz che ha detto la sua. Non mi pare siate finiti sul rogo.
Credo Giordano Bruno avrebbe preferito qualche sberleffo.
Tanto per sottolineare ogni tua stupidaggine, il mio sport preferito 😉
sempre riferendomi al teologo, vorrei sapere chi a denunciato chi per insulti contro i gay
Mannaz, la tua donna ideale mi sa che tale rimarrà…
salutami il dizionario.
Anchio sono biondo di occhi azzurri ma mi tingerò per non sembrare idiota come te.
Bravo Mannaz! “Clap-clap”.
@ Mannaz:
1) Ripeto, avverrà qualcosa di simile solo se le varie “etnie” continueranno ad autosegregarsi per diverse generazioni, cosa che, osservando qual poco che vedo tra i giovani nelle scuole, non sarà così. Non dico che non ci saranno gli estremisti, ma dubito che possano divenire la maggioranza.
2) Ti contraddici: tu parli dell’etica come “l’insieme delle regole naturali che permettono la convivenza in armonia tra gli UOMINI e l’armonia tra la società e il mondo”, ma vorrei farti notare che tutte le varie differenti etnie sono composte da UOMINI, quindi, secondo il tuo ragionamento, o esistono diverse etiche / diversi ordini naturali (il che sarebbe concettualmente assurdo), oppure, più semplicemente, le differenze etniche sono solo ILLUSIONI dovute al fatto di considerare un certo Ethos più importante della comune umanità. Caos? A me sembra che quello ci sia ora, dovuto ai contrasti e alle tensioni generate dal considerare l’Ethnos come qualcosa di “sacro”.
3) La società è la somma degli individui, non è affatto detto che debbano avere le stesse idee o la stessa etica. Se così non fosse non esisterebbero diversi partiti politici, diverse posizioni su temi quali aborto ed eutanasia, diverse scelte alimentari e così via. Per consentire l’armonia della società è condizione necessaria e sufficiente il considerare ogni individuo come un essere umano proprio pari, cosa che, con i tuoi discorsi etnici, impedisci soltanto.
visto che io sono alto biondo e con gli occhi azzurri ti rispondo ma vaffa….. !
@Sailor-Sun: ho sbagliato a parlare di “uomini” in generale, perché ogni gruppo etno-razziale è diverso e diverso è il mondo che ha costruito intorno a sé e nel quale vive.
Le varie razze sono diverse ed è ipocrita sostenere il contrario, esistono delle notevoli differenze a livello genetico che non si limitano al colore della pelle (mi sembra l’1-2% di differenza nel genoma tra bianchi e neri, percentuale notevolissima dato che è la stessa che intercorre tra l’uomo e gli altri primati). L’approccio al mondo degli individui di una razza è diverso dall’approccio di altri individui, le varie razze si sono organizzate in maniera diversa creando tipi di società radicalmente diversi.
Oggi l’isteria ipocrita buonista impedisce di affermare quelle che sono verità sotto gli occhi di tutti.
Mi stupisce comunque come molti di voi aborriscano il Cristianesimo ma parallelamente accolgano il nichilismo dell’universalismo buonista multiculturalista anti-identitario e anti-culturale, che non è altro che la facciata ideologica della globalismo economica, e non è altro che un’ideologia cristiana, come universalista, buonista, livellatore delle etnie e delle culture (“non c’è più Greco né Giudeo, Barbaro né Scita” Luca 14,16-24) fu il Cristianesimo delle Origini e sono il Protestantesimo e il Cattolicesimo post-conciliare.
Te le studi di notte queste definizioni?
@Mannaz
ho sbagliato a parlare di “uomini” in generale, perché ogni gruppo etno-razziale è diverso e diverso è il mondo che ha costruito intorno a sé e nel quale vive.
“Homo sum, humani nihil a me alienum puto” Indovina che c’entra questa frase?
Non per annullare l’evidenza degli stock culturali, ma davvero ritieni che ciò debba essere eternamente mantenuto?
Le varie razze sono diverse ed è ipocrita sostenere il contrario, esistono delle notevoli differenze a livello genetico che non si limitano al colore della pelle (mi sembra l’1-2% di differenza nel genoma tra bianchi e neri, percentuale notevolissima dato che è la stessa che intercorre tra l’uomo e gli altri primati).
Un po’ sommaria come cosa: in quali alleli, in quali cromosomi?
L’approccio al mondo degli individui di una razza è diverso dall’approccio di altri individui, le varie razze si sono organizzate in maniera diversa creando tipi di società radicalmente diversi.
To’, mi stai dando ragione: ma noto che continui a dimenticare la capacità d’adattamento e l’ecletticismo, quest’ultimo per altro per niente nuovo: basti pensare che usiamo il vetro fenicio e la polvere da sparo cinese: questo ci rende meno “noi”?
@alex
“Spero proprio che questa coppia razzista sia dichiarata inidonea a qualunque tipo di adozione sia nazionale che internazionale.”
Forse e’ meglio di no, e sai perche ?
Semplicemente perche anche in quella famiglia un bambino crescerebbe molto meglio che in un orfanotrofio,specialmente se gestito da enti religiosi.
Del resto non mi sembra affatto assurda la voce,vecchissima,che la Chiesa abbia sempre ostacolato in generale le adozioni proprio per poter accogliere nel proprio grembo ( nei suoi istituti)tali bambini,(assieme beninteso alle sostanziose rette pagate da Pantalone),per poterne fare dei “soldati di cristo” a proprio piacimento e rimpolpare le proprie fila,oggi piu’ che mai sguarnite.
Questo potrebbe essere vero se non ci fossero in lista d’attesa migliaia di coppie disposte ad adottare e a dare amore ad un bambino indipendentemente dalle sue caratteristiche fisiche.
A me una famiglia disposta a dare amore solo se rispondi a “certi requisiti” fa venire i brividi.
Personalmente non farei adottare a queste persone neanche un pesce rosso.
@alex
Per quanto riguarda stupidaggini come il colore degli occhi e dei capelli,come pretenderebbero di scegliere alcuni,sono d’accordissimo.
Per il colore della pelle ,lasciando da parte le ipocrisie,concedo invece che uno abbia il diritto di preferire di evitare un fattore che potrebbe attirare troppo l’attenzione sulla famiglia e che potrebbe creare problemi che non tutti se la sentono di affrontare,senza che questo gli impedisca di essere ottimi genitori.
Per quanto riguarda poi gravi infermita fisiche o peggio ancora mentali come la sindrome di Down, poi,l’eventuale pretesa della Corte di imporre agli aspiranti genitori
“questa minestra o niente “sarebbe veramente idiota.
Altrettanto idiota della pretesa della Curia di impedire l’interruzione della gravidanza anche se i test dimostrassero la presenza di gravi tare nel feto.
Se qualcuno sceglie consapevolmente e liberamente di adottare bambini
gravemente handicappati e’ un suo diritto,e posso avere rispetto per lui.
Dico “posso”perche non escludo che in qualche caso uno possa essere mosso da motivi discutibili,come una attrazione morbosa per la sofferenza altrui paragonabile a quella di Madre Teresa,magari condita da fanatismo religioso,tutte cose che non ne fanno certo un buon genitore.
Ma se qualcuno desidera soddisfare il proprio desideri di maternita o paternita ma non se la sente di sobbarcarsi i gravissimi problemi legati a prole gravemente malata ritengo che nessuno abbia il diritto di criticarlo.
Che uno stesso gruppo etnico condivida lo stesso ethos è un’asserzione non dimostrata nè evidente, e assieme infondata perchè poggia su un altro presupposto indebito: l’ethos come ‘regole naturali’.
Al massimo possiamo dire che l’unico elemento ‘naturale’, nel senso di fondamentale per l’Uomo, alla base dell’etica sia la razionalità (e forse questo è l’unico giusnaturalismo accettabule); ma pensare che ogni gruppo abbia un suo ethnos naturale e legato all’ethos e che dunque l’ethnos vada mantenuto per garantire l’ethos è assieme -per fare l’emulo di FSMosconi- un’asserzione nè evidente nè dimostrata e una petito principii.
sai Laverdure, a me questa notizia fa venire in mente quelli che affermano di amare gli animali poi spendono 1500 per il cucciolo di razza, invece di prenderne uno al canile…
padronissimi, ma c’è qualcosa che mi inquieta.
come nel tuo supporre che chi sceglie l’adozione di un bambino disabile provi un’attrazione morbosa verso la sofferenza altrui.
sai Laverdure, a me questa notizia fa venire in mente quelli che affermano di amare gli animali poi spendono 1500 per il cucciolo di razza, invece di prenderne uno al canile…
padronissimi, ma c’è qualcosa che mi inquieta.
come nel tuo supporre che chi sceglie l’adozione di un bambino disabile provi un’attrazione morbosa verso la sofferenza altrui.
sai Laverdure, a me questa notizia fa venire in mente quelli che affermano di amare gli animali poi spendono 1500 per il cucciolo di razza, invece di prenderne uno al canile…
padronissimi, ma c’è qualcosa che mi inquieta.
come nel tuo supporre che chi sceglie l’adozione di un bambino disabile provi un’attrazione morbosa verso la sofferenza altrui.
ehm… non capisco perchè si sia triplicato il commento…
@manimal
A me invece viene in mente la polemica suscitata i Inghilterra poco tempo fa da un’associazione di sordomuti i cui membri manifestarono il desiderio di avere
deliberatamente prole affetta dalla stessa menomazione,considerandola un
“fatto culturale”(termine sacro,vero ?),e chiedevano ai medici di poter selezionare se possibile i feti,in modo evidentemente da escludere quelli “sani”.
Penso sarai d’accordo che almeno in questo caso e’ lecito scorgere un minimo di
morbosita .
@Laverdure
beh… è spiazzante questa notizia. non l’avevo sentita prima.
non saprei dire se questa strana richiesta sia “morbosa” o solo dettata da un pregiudizio: la difficoltà di accettare chi è diverso da noi, che in questo caso sarebbe un bambino normoacustico.
comunque rimango dell’opinione che, nella maggior parte dei casi, chi opta per l’adozione di un bambino disabile lo faccia per la voglia di cambiare in meglio la vita ad un essere umano che di ciò ha bisogno.
minor convinzione ce l’ho verso altri candidati all’adozione, che secondo me fraitendono nel ritenere di aver diritto a quelo figlio che la natura loro ha negato.
Il cattolicesimo è quindi una etnia.
Cacchio! Un vero bambino ariano!
Madre natura è stata pietosa non dandogli la possibilità di avere figli, speriamo che non glielo permetta la legge…
Beh, speriamo che non sia di ispirazione per Mr. Monti e le sue liberalizzazioni: liberalizzare le adozioni, ovvero tanto più si paga, quanto più si può scegliere sui parametri del bambino da adottare.
Batracos
Se uno è disposto a pagare tanti soldi per avere in adozione un bambino non significa che è “non idoneo”, significa semplicemente che è molto interesato ed ha molte disponibilita.
Bardhi.
E mica ho detto che non è idoneo: avere tanti soldi ed essere idoneo sono due cose non necessariamente correlate: uno può essere ricco ed incapace di dare affetto ed educazione, come essere ricco ed esserne capace, essere meno ricco ed esserne incapace, essere meno ricco ed esserne capace.
Chiarito questo, io ho, facendo una battuta su una situazione che penso e spero mai avverrà, semplicemente ironizzato su come estendere ad libitum il concetto di ‘liberalizzazione’ rischi di trasformare in merce ciò che merce non è.
Ma, appunto, era più che altro un’estemporanea battuta sul nostro Governo, nullaltro.
il fatto che non ci metti i soldi in mezzo pero non garantisce che il bambino non venga considerato una merce, il caso di questa coppia è l’esempio, qualcuno ha considerato loro idonei al adozione ma per fortuna si sono “smascherati” da soli.
Se ho tanti soldi è sono incapace di dare amore ma altrettanto desideroso ad avere un figlio trovero il modo di “convincere” qualcuno di dichiararmi idoneo al adozione.
@ bardhi
E chi garantisce che un genitore naturale non consideri il figlio una merce, o comunque un oggetto atto a soddisfare un suo bisogno? Perché la gente fa figli? Forse perché ritiene che la vita sia bella e vuole offrire ad altri la possibilità di sperimentarla? Mah, può darsi che ci sia chi li fa per questo, ma a me sembra che di solito i figli si facciano perché è bello averli, quindi per un interesse personale.
Quanto all’amore, ne esistono tante forme, e distinguere quello per sé da quello per gli altri non è sempre facile. Quanti genitori rovinano i figli dando loro un amore anche eccessivo, ma inadeguato?
Sono d’accordo che chi vuole adottare un bambino venga valutato per accertarsi che sia idoneo, ma lo stesso andrebbe fatto per i genitori naturali. E non so quanti passerebbero il test.
In realtà la cosa viene già fatta e non sono rari i casi in cui vien tolta la patria potestà se il giudice ritiene incapaci i genitori di far crescere dei figli.
Detto questo spero che a questi genitori “puristi” non venga concessa un’adozione, come ha detto qualcuno la natura in questo caso ha preceduto la legge, con tutto rispetto per chi i figli non li può avere e non si fossilizza su cose quali etnia e religione.
@ Francesco S.
Si dice “potestà genitoriale”, il “capofamiglia” non esiste più nel diritto vigente.
Scusa se mi permetto.
——il fatto che non ci metti i soldi in mezzo pero non garantisce che il bambino non venga considerato una merce——
Io penso che una merce sia ciò che è soggetto a commercio (merce, mercato, commercio, mercante).
In questo caso semplicemente si stanno comportando da pessimi genitori, ma proprio perchè il bimbo non è una merce e l’adozione non è un mercato la legge può intervenire e bloccare queste richieste allucinanti.
Se l’adozione fosse liberalizzata il mercato sarebbe il regolatore.
Ma la mia era solo una battuta su Monti, peraltro anche OT, ma pensavo che essendo una battuta l’OT si concludesse subito.
Batrakos l’ho capito ma non ti preoccupare non voglio fare, come nello sketch di monty python, la parte della “l’inquisizione spagnola” 🙂
Comunque intendevo anche se non sarebbe direttamente il mercato a regolarizzare non significa che i soldi non entrino mai in giuoco, p.e. corrompere un funzionario?!
@ SilviaBo, penso che sia più difficile proteggere un bambino dai genitori naturali ma snaturati che da quelli adottivi, dal altra parte pero è impossibile introdurre la patente a punti per fare il genitore, il mondo perfetto non esiste.
Certo che può succedere, Bardhi, ma la corruzione è un reato; anche se in questa Italia la corruzione e la concussione spesso sono routine, comunque è una differenza non da poco rispetto al fatto che la legge lo consenta.
Ma, appunto e per fortuna, non credo che sia questo il genere di liberalizzazioni che hanno a cuore Monti e i suoi datori di lavoro, cioè la Goldman Sachs.
@Stefano
Grazie infatti intendevo riferirmi a quello che intendevi tu non certo al capofamiglia, sai è che mi mancava il termine.
sa il bambino è piccolo, basta che sia bianco. A farlo cattolico ci pensano i genitori.
Si nasce tutti atei
Non so se si nasce atei. Anche gli animali non umani hanno forme di superstizione. In certi casi, la superstizione ha anche senso. Se mentre toccavi una margherita un leone ti aggredisce e tu non hai la capacità di capire se le due cose sono collegate, per sicurezza è logico che tu non tocchi più le margherite.
Di certo non si nasce con una religione ben precisa piantata in testa, ma probabilmente una certa tendenza a credere in spiegazioni fantasiose e collegamenti indimostrabili è insita negli esseri umani.
Sono daccordo con Silvia, infatti un figlio naturale è in se stesso un bisogno soddisfatto.
Gli animali non sono superstiziosi, al massimo hanno dei tic, delle sequenze di azioni che ripetono.
Istinto e superstizione sono cose diverse: va bene l’esempio delle margherite per l’istinto, ma direi che la superstizione sia aver paura di cose che non esistono.
Certo che esiste la superstizione negli animali. E’ uno degli oggetti di studio dell’etologia.
Vedi ad esempio questo scritto di Mainardi sulle analogie tra superstizione umana e superstizione negli animali(spero di essere capace di mattere il link):
http://www.onuspi.it/articoli/articolo0009.asp
un fenomeno conosciuto gia negli anni 70 “Superstition in the pigeon”
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=101608
Ma cosa insegnano nei corsi prematrimoniali delle parrocchie? Se dai frutti si riconosce l’albero…
Ariano, biondo dai lunghi capelli e occhi azzurri da mandare in guerra e morire in un campo di biondo grano, perchè solo così potrà entrare nel regno del walhalla.
Pretendevano i due coniugi, che il bambino fosse bianco, proveniente da una famiglia anch’essa cattolica e che i genitori biologici non avessero problemi psichici.
Sarà difficile trovare due genitori cattolici SENZA problemi psichici. Il fatto di credere a qualcosa che non esiste già dimostra un problema psichico, o no?!
Io non direi che uno come, ad esempio il primo che mi viene in mente, Ignazio Marino (oppure uno come fu De Gasperi) sia uno con problemi psichici, al di là delle loro credenze in ambito religioso.
Bravo! Con queste uscite offensive e, permettimi, poco pensate si presta il fianco a critiche di politici e preti pronti ad additare agnostici ed atei come personedalla puzza sotto il naso che certo non fa capire le nostre piu ‘ che giuste critiche.
ancora complimenti!
Ovviamente, mi riferivo a Gradient.
Questi due si meritano il clone del Trota.
🙂 🙂 🙂
In questo caso però pretendevano che i genitori non avessero probelmi psichici…
Se si vuole adottare un bambino, deve essere per il bambino ( magari con problemi ) affinchè abbia anche lui un futuro migliore ..
Se fosse nato da genitori indu, cattolici, protestanti o di altre religioni ( anche musulmano ma so che è vietato per noi non musulmani adottare bambini provenienti di genitori musulmani ) farei sapere quando sarebbe stato piu grande, di che religione erano i veri genitori e lo lascerei scegliere ( questo per rispetto degli veri genitori …) .
Quello che tu proponi è ciò che in genere fanno gli atei più convinti con i loro figli sia naturali che adottivi: nessuna educazione religiosa e da grande sceglie.
Però non è quello che fa la grande maggioranza della popolazione (i credenti e anche alcuni atei) che di solito educa i bambini alla religione fin dall’infanzia.
E’ conveniente mettere la generalità dei credenti che aspirano all’adozione di fronte all’aut aut: o non impartisci l’educazione religiosa oppure non adotti? Non si rischia di abbattere il numero di coloro che sono disposti ad adottare?
Beh, insomma, come inizio di trama di film horror non c’è male…poi c’è la casa coi simboli di morte appesi, i mantra ossessivi ecciao…Eh sì, tristessa…
Però la manipolazione genetica per farsi i bambini su misura mica male…io sono gay, così mi faccio un figlio intonato con la tappezzeria del soggiorno (era una battuta basata sugli stereotipi)…
Ovviamente, NON in Italia.
e poi dicono di essere contro l’aborto!!! Bah…
Dalla notizia non si capisce, ma ai genitori viene impediti di adottare o di adottare un bambino con quelle caratteristiche? no, perché la differenza è ben rilevante.
Se non ho capito male hanno bloccato l’adozione in toto perchè la magistratura non accetta l’idea del supermercato del bambino ariano.
BENE! ^__________^
Indipendentemente dalle discussioni con i troll che hanno già monopolizzato il thread, il punto è uno solo:
chi sceglie di adottare dovrebbe, a prescindere, aver già maturato una mentalità di ACCOGLIENZA verso una persona che esiste già, e che ha già diritto a una sua storia personale, indipendente da quella dei genitori adottivi.
E questo non c’entra niente con l’età del figlio adottivo, con il colore della sua pelle, o con la sua origine genetica: è una questione che esisterà sempre, a prescindere da tutto.
I genitori adottivi veri sanno benissimo che la questioe esiste anche nel caso di adozione di bambino appena nato, che non ricorda nulla, e che ha perfino i tratti somatici somiglianti a quelli della famiglia adottiva.
Se uno non ha capito questo, è perfettamente inutile che adotti.
Lisa
SELECT ID_bimbo FROM da_adottare WHERE relig_genit = “cattolica” AND stato_psicolog = “in salute”
the query returned 0 entries
SELECT ID_famiglia FROM famiglie WHERE stato_psicolog = “razzista” AND religion=”cattolica”
error: out of memory
😆
E poi ci sono genitori che non riescono ad ottennere un bambino da amare.
E poi ci sono le coppie omosessuali che non possono avere un bambino da amare
E poi ci sono sti imbecilli…
Il massimo della presunzione è che questi due pretendano un bambino senza genitori disturbati mentalmente… ”Ci siamo già noi!…”
Quegli aspiranti genitori cattolici che desiderano adottare un bimbo “cattolico” non hanno capito un bel nulla, né della loro cosiddetta religione, né del siginificato dell’adozione. Si adotta un bambino non per soddisfazione e aspirazione personale, ma con l’intenzione di dare una famiglia a quel bambino. Quei due tipi psicopatici non sono adatti neanche ad adottare un gattino… Come essere umano mi vergogno per loro.
Questo caso sottolinea la abissale differenza tra egoismo e altruismo, quando applicati allo stesso desiderio.
C’è la coppia che vuole adottare un bambino per poter donare una famiglia al bambino stesso e farlo felice.
C’è la coppia che vuole adottare un bambino per poter avere un giocattolo sofisticato che aumenti il prestigio e la credibilità della coppia stessa.
Nel primo caso, la coppia si ritiene soddisfatta da qualunque bambino venga loro affidato.
Nel secondo caso, la coppia si ritiene soddisfatta solo da bambini con certe caratteristiche.
La prossima volta lo chiederanno biondo, occhi azzurri e con un marcato accento tedesco.
Sulla razza sono d’accordo che i genitori non possano porre condizioni.
Sono in dubbio sulla religione, perchè in una famiglia avere genitori di una religione e figli di un’altra pone problemi oggettivi. Mi chiedo in questi casi come ci si regoli.
“Sulla razza sono d’accordo che i genitori non possano porre condizioni.
Sono in dubbio sulla religione, perchè in una famiglia avere genitori di una religione e figli di un’altra pone problemi oggettivi. Mi chiedo in questi casi come ci si regoli.”
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Se il bambino è molto piccolo, la famiglia adottiva non fa altro che ignorare le sue origini culturali e educarlo nella religione che preferisce.
Se il bambino è abbastanza grande da avere dei ricordi delle proprie origini culturali, la famiglia si prende le sue responsabilità, e si fa un mazzo così per mediare, presentando al bambino le proprie convinzioni religiose, evitando di denigrare o di candellare le sue.
Se non è in grado di farlo, non adotta, e basta …
No alla diagnosi preimpianto? Ecco, incartate e portate a casa. Che imbecillità nel mondo (cattolico).
Attenzione: oltre a non rilevare che la fede viene vissuta come una caratteristica innata, quindi identitaria, e come tale va affrontata, si rischia di non considerare un altro aspetto, e cioè che non si deve esporre il bambino ad incongruenze che gli farebbero venire curiosità affettivamente dolorose. Cioè, se io sono il piccolo Arnold della serie televisiva ed i miei genitori sono Rutger Hauer e Nicole Kidman, forse qualche doloroso dubio mi viene. Ho personalmente conosciuto una mamma che aveva fatto un analogo gesto di nobiltà, chiedendo espressamente un figlio evidentemente nè suo nè del marito, e quanto era tronfia nel sottolineare una cosa evidente ! “Sono così buono che se non ci credi ti prendo a schiaffoni” !
Personalmente non considero affatto la fede una caratteristica innata, ma naturalmente è solo la mia opinione. Sul fatto delle “incongruenze” io veramente non vedo dove sia il problema. Io sono del parere che con il bambino bisogna essere sinceri e che quindi vada informato (in modo compatibie con l’età) delle sue origini.
Ritengo avere buone ragioni per non credere che la fede dipenda da « caratteristiche » innate ! La fede non è una caratteristica geneticamente trasmissibile ! Mi sia concesso precisare che l’uomo nasce con un cervello « vuoto ». A « riempirlo » sono tutti coloro che il bambino dalla nascita in poi, incontra (interferisce) nell’ambiente in cui evolve. Il bambino nato da una coppia atea, che viene adottato da genitori credenti, e che evolve in un ambiente maggiormente religioso (%), sarà indotto, sia pure involontariamente, ad acquisire il carattere del luogo che lo circonda, conformandosi ! In questo caso le probabilità che a sua volta diventi credente, sono elevate. Sarebbe assurdo ritenere che noi « siamo gli altri » ? Cioè che la nostra personalità è la risultante di tutti coloro che, dalla nascita in poi, hanno interferito su di noi sia personalmente, ma anche virtualmente, (via mass media etc..cosa che spesso dimentichiamo…), oltre quelli che ci hanno (diciamo) educato ?
Oltretutto, anche se non è necessariamente un dettaglio di cui andare fieri, non è mica vero che questo famoso carattere “innato” della religione locale sia così sentito… dall’italiano medio conformista-buonista-cattolico.
L’Italia è piena di famiglie adottive che non si sono minimamente fatte scrupoli di “ribattezzare”, di catechizzare e di avviare alla religione cattolica dei figli adottivi che avevano ricevuto il battesimo ortodosso in Russia o in Romania, o che erano stati allevati in ambiente buddista in Cambogia o induista in India. Il tutto, in base all’idea che i bambini siano una sorta di animaletti, che “non capiscono”, che “non si rendono conto di niente”, e che “dimenticano subito”.
Il problema (ipocrita) sorge solo quando il figlio adottivo arriva nella nuova famiglia essendo già abbastanza grande da ricordarsi coscientemente la sua esperienza precedente.
E allora, non è che la famiglia “non possa” ugualmente educarlo come vuole: potrebbe benissimo farlo, se solo se ne prendesse le responsabilità. Invece, semplicemente, non ha voglia di affrontare i suoi eventuali dubbi e le sue eventuali domande, non è preparata a rispondere alle richieste di un ragazzino che conosce anche altre realtà oltre a quella che la famiglia vorrebbe inculcargli, e non è abituata a situazioni in cui è previsto il pluralismo.
Semplicemente, si vorrebbe un bambino che non abbia nessuna esperienza e nessuna consapevolezza già interiorizzata, e che fosse una sorta di tabula rasa pronta a ricevere acriticamente quello che i genitori decidono di versarci dentro.
In passato, questo si risolveva abbastanza facilmente adottando dei neonati che consapevolmente “non ricordano nulla”.
Ultimamente, siccome questo non è quasi mai possibile, e sempre più spesso i bambini adottati hanno già almeno tre o quattro anni… allora si pretenderebbe che fossero GIA’ stati esposti alla stessa identica mentalità nella quale poi la famiglia ha intenzione di allevarli.
Il tutto, per risparmiare ai genitori adottivi la responsabilità di rispondere a domande difficili o imbarazzanti…
Lisa
Della serie: a questo punto tanto vale che chiedevano lo scontrino e piazzavano il pupo in un carrello.
🙄 🙁
il bambino cattolico non esiste, esiste il bambino figlio di genitori cattolici ed educato come tale. io poi sono figlio di una cattolica e di un ateo..quindi le combinazioni culturali possono essere molteplici
Posso averlo con i capelli bianchi, occhi gialli e pelle verde?
c’è un catalogo online? 😀
provo io
posso averlo con cinque braccia, che sputa acido e con il potere della Forza? se potete metteteci anche una spada laser funzionante in omaggio, grazie
*E gli rifilarono una versione Lucasiana di Stitch*
😀
Insomma, questi volevano comprarne uno come piaceva a loro e gliel’hanno impedito. Eh, insomma, non si può più neanche scegliersi le cose come piacciono, questi cattolici sono proprio vessati in continuazione. E vogliono toglierli l’esenzione imu, e vogliono costruirgli le moschee, e vogliono vendere la pillola del giorno dopo anche contro il loro parere…
🙂
Non esistono bambini cattolici, esistono bambini a cui si sta facendo il lavaggio del cervello.
Una famiglia italiana come tante altre voleva ottenere l’idoneità per l’adozione internazionale. A patto però, pretendevano i due coniugi, che il bambino fosse bianco, proveniente da una famiglia anch’essa cattolica e che i genitori biologici non avessero PROBLEMI PSICHICI.
Ma se e’ cattolico ha gia’ problemi psichici, poverello.
Io conosco diversi atei con problemi psichici.
Io conosco diversi atei con problemi psichici.
@Mannaz
Vorrei pero’ precisarle che da serie statistiche psichiatriche, risulta che le persone maggiormente soggette a (o con) scquilibri mentali diversi sono credenti a circa 90% dei casi; e ovviamente circa il 10% degli atei e agnostici !! Inoltre, per sua informazione, possiamo estrapolare queste incidenze -alla proporzionale- affermando che nelle carceri europee (ma non solo), il circa 90% dei detenuti per reati gravissimi sono di stampo religioso (principalmente monoteista), il rimanante circa 10% è composto da agnostici e atei…..Da meditare !!
Mannaz, che grande scoperta che hai fatto, tutti possono aver problemi psichici, che come in questo caso possono a credere in delle superstizioni.
Appurato che adottare qualcuno significa portarsi in casa un estraneo del quale farsi carico, direi che chiedere un minimo di garanzie di compatibilità sia più che lecito. A rendere “insopportabili” quelle richieste è solo un modo di porsi fortemente ideologico di fronte alle cose, per cui i problemi che potrebbero nascere da incompatibilità nella convivenza vengono rimossi per non mettere in crisi il mondo di fantasia che abbiamo scelto come “perfetto”. Da tanti commenti intuisco che in queste pagine è diffusa la convinzione che desiderare un mondo in cui le differenze non contano (ma solo certe differenze, perché contro altre ci si scaglia ferocemente) sia condizione necessaria e sufficiente perché le differenze non contino. Ma non è così.
Concludo dicendo che alla fin fine la coppia non ha avuto chissà quale disgrazia: semplicemente continuerà la sua vita di sempre. La disgrazia l’ha avuta probabilmente (solo probabilmente) il possibile adottato [1], bianco, nero o a strisce, perché anche lui continuerà la sua vita di sempre, ma non sarà una vita che si è scelto, bensì quella che s’è ritrovata.
Dimenticavo: chissà chi sono i genitori naturali e se sono meglio o peggio della coppia alla quale è stata negata l’adozione…
Concordo.
Costituzione italiana
Art. 3:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Non penso che ci sia altro da aggiungere a questa storia assurda, con protagonisti gente repellente. Giustissima la decisione della Cassazione.
Dato che vi sono tantissimi che vogliono adottare e pochi adottandi NON mi scandalizzo troppo che a qualche categoria di richiedenti si dica di no. Purtroppo anche i gay.
TUTTAVIA
1) Non c’e’ alcun motivo di tacciare di razzista quella coppia per una semplice preferenza.
Dovendo avere un figlio, qualcuno preferisce molto naturalmente secondo me immaginarsi qualcuno in cui possa riconoscersi in tante cose, e magari anche nell’aspetto superficiale.
NON c’e’ niente di male a sentirsi piu’ vicini a qualcuno che ci pare piu’ in consonanza con noi, e di solito piu’ simile significa piu’ in consonanza.
Il razzismo e’ un’altra cosa, ed e’ condannabile sia perche’ nega diritti ed afferma come scolpite nella roccia indimostrati primati.
Ora essere adottati NON e’ un diritto.
E quando si adotta se si puo’ si sceglie in base a preferenze. E le preferenze soggettive non mi sembrano per niente condannabili.
2) La coppia puo’ anche avere avuto intenzioni altruistiche: bambini dell’aspetto grossomodo prevalente in ogni paese hanno meno problemi di quelli visibilmente di origini lontane, e questo puo’ valere per qualsiasi colore.
Se mi trasferiro’ in Brasile come intendo, potrei adottare volentieri un bimbo nero (ma sinceramente preferirei esteticamente i mulatti, anche se non ne farei per niente una questione decisiva), mentre se restassi in Europa orientale ove risiedo adesso, sinceramente non mi parrebbe una grande idea, bensi’ una fonte di complicazioni da evitare ceteris paribus.
3) MA INFINE se la coppia avesse espresso la preferenza per un figlio nero o mulatto
sareste davvero insorti in tanti a strillare DAGLI AL RAZZISTA?
Eppure in ITALIA mi pare che stiamo proprio vivendo in un mondo di folle razzismo anti bianco oltre di folle razzismo anti nero e di folle razzismo anti ebraico
Cio’ anche a causa di immigrazione eccessiva e di normalissimi timori alcuni fondati, altri infondati rinfocolati da questa invasione non limitata che ci mette a rischio non razzialmente, bensi’ culturalmente, con la complicita’ di molti cattocomunisti antiitaliani.
Provate a riflettere sulla pazzesca notizia che do’ nel prossimo messaggio da cui risulta la magistratura impegnata nella islamizzazione di un bambino figlio di una coppia mista italiana mussulmano laico o ateo!
Lasciamo perdere le “razze pure” inesistenti (ma anche le accuse di razzismo ad ogni pie’ sospinto, salvo se davvero fondate) e lottiamo tutti per la laicita’ in Italia opponendoci sia al clericalismo sia alla islamizzazione!
Ma una preferenza che non lede i diritti di nessuno NON e’ razzismo.
Marcus.
Non è detto che il razzismo violi per forza un diritto: se io, ad esempio, penso che i neri siano inferiori ai bianchi sono razzista anche se non violo nulla.
E’ vero: essere adottati non è un diritto, ma dal momento che si vuol adottare è diritto del bambino non essere scelto in base al colore della pelle o alla famiglia di origine: questo ha sancito la Cassazione sulla base dell’articolo 3 della Costituzione, come ricorda Paul Manoni.
Se ciò non piace nessuno è obbligato ad adottare, nè credo che un criterio puramente estetico abbia senso nella scelta di un individuo da assumere come figlio; il criterio estetico, a cui accenni, vale per la merce… un capo di abbigliamento o una vettura, per quel che mi riguarda non vale nemmeno per un cane che si vorrebbe scegliere (ho sempre avuto cani considerati bruttini ma ci sono sempre stato benone).
Nè credo valga molto il discorso delle affinità: quando nasce un figlio, dunque simile biologicamente e proveniente dalla stessa cultura, non si sa mai quello che il figlio sceglierà di essere (magari diventerà un fondamentalista, chi può saperlo…) e siccome l’adottato diventa a tutti gli effetti un figlio, vale lo stesso principio.
Nè si può pensare a problemi di stigma sociale o cose simili: si ragionava così anche per i figli dei divorziati, poi tutto è rientrato. Per avere un avanzamento civile bisogna anche superare in prima persona il pregiudizio, tanto più dove esso è così volgare ed anacronistico.
Sulle motivazioni altruiste: credo che sia comunque meglio per il bambino avere problemi di integrazione, oggi assolutamente superabili, che continuare a vivere dentro un orfanotrofio (salvo eccezioni che ci sono sempre).
Sul fatto che se avessero voluto un nero nessuno avrebbe gridato al razzismo: ciò è vero, ma bisogna tener conto, proprio per le motivazioni espresse, che spesso il nero o altre situazioni consimili sono parti più deboli della società (argomento condiviso anche da te, viste le argomentazioni precedenti), e tentare di aiutare un debole non è una forma di razzismo. Sarebbe razzismo in una società ormai aliena da ogni pregiudizio (lo stesso discorso del pride per i gay…mostrare orgoglio gay ha senso in quanto il gay è denigrato, non lo avrebbe più un domani che questo non sarà più).
Sulla notizia riportata sotto: beh, la cosa grave è a monte, nel togliere un figlio ad una persona che non ne aveva in alcun modo violato i diritti; per il resto parliamo di ‘affido’ e non di adozione, che dunque è temporaneo e non consente gli stessi poteri di un’adozione.
Del resto, se la famiglia musulmana affidataria è stata valutata come idonea dal personale o si è sbagliato colui che valuta, o i pericoli presentati non ci sono e abbiamo davanti musulmani non integralisti (tanto è vero che hanno preso in affido dei battezzati).
Se non c’è errore di valutazione, impedire a musulmani non integralisti -e la conversione è vago indizio di integralismo, non è universalmente detto che un convertito sia per forza un fanatico- violerebbe nuovamente l’articolo 3.
Allora, o è considerato sbagliato l’articolo 3 (e dunque è sbagliata la parità, base della democrazia, ergo è sbagliata la democrazia stessa) oppure non si può prescindere da esso nell’affrontare determinati concetti.
E quando si adotta se si puo’ si sceglie in base a preferenze.
———————————
Non mi risulta che la legge preveda questo.
Lisa
Genova, Eurabia
TRIBUNALE MINORI PRO ISLAMIZZAZIONE minori ITALIANI.
padre mussulmano laico contro ISLAM si appella alla LEGA
GENOVA 8 Gen – Riporta il Corriere della Sera. Khalid Makhlou era in casa del fratello per trascorrere in famiglia l’ Epifania. Nel salotto di casa a Albenga le voci dei due fratelli si sovrappongono nella concitazione di raccontare la «storia terribile di Khalid». Al centro ci sono due bambini, i figli di Khalid e della madre italiana (sposata in Comune dodici anni fa) che le disavventure della vita hanno portato in un centro di accoglienza per tossicodipendenti. I bambini di tre e cinque anni, una bimba e un bimbo, sono stati affidati per decisione del Tribunale dei minori di Genova, poco prima di Natale, a una famiglia musulmana. Ma Khalid protesta e si è rivolto al Secolo XIX per raccontare il suo caso: non solo chiede che i suoi figli vengano affidati al fratello o altri componenti della sua famiglia ma soprattutto non vuole che siano cresciuti come musulmani. «Sono da venticinque anni in Italia – racconta ora Khalid – ho sposato una donna italiana. Non le ho mai chiesto di convertirsi all’ Islam e i miei bambini sono stati battezzati in chiesa. Solo pensare che mia figlia crescendo debba portare il velo o non possa fare sport o andare al mare mi fa impazzire. Voglio che i miei bambini abbiano una vita come gli altri». La famiglia che ha avuto in affido i due bambini è composta da un egiziano e da una donna italiana convertita all’ Islam e questo fa preoccupare Khalid: «Chi si converte è più rigido in fatto di pratiche religiose di chi nasce in quella religione». Così lui, un piccolo artigiano, è andato in comune a Albenga dove ha trovato un sindaco leghista Rosy Guanieri e un assessore ai servizi sociali Eraldo Ciangarotti che hanno preso a cuore la sua vicenda. Non ci sono episodi di maltrattamenti o di molestie nella storia di Khalid, ma la difficoltà a prendersi cura dei figli di un padre solo che lavora fino alle sette di sera. «Quando sono andato in Tribunale – dice Khalid – ho detto che mi avrebbe aiutato una vicina e questa mia proposta è stata respinta ma nessuno mi aveva spiegato che così non si poteva fare e che mio fratello e sua moglie mi possono aiutare come famiglia di appoggio». «Come Comune – dice il sindaco Rosy Guarnieri – cercheremo di aiutare Khalid. L’ assessore Ciangarotti ha già scritto una lettera al Tribunale dei Minori chiedendo di riesaminare il caso». Nella lettera si sottolinea che il padre rileva che la famiglia affidataria è di religione musulmana mentre i bambini sono battezzati «e ritiene che questo elemento la renda incompatibile». La storia dei bambini di Khalid sta creando malumori nella comunità islamica di Albenga: «Lo sappiamo – dicono i fratelli Makhlou – che veniamo criticati. Ma noi ci sentiamo italiani». La decisione del Tribunale non è definitiva. Il caso è aperto. Erika Dellacasa http://www.imolaoggi.it/?
Cordiali saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus.
Penso che tutte le grandi religioni del mondo: …
… cristianesimo, islamismo e comunismo,
siano, a un tempo false e dannose. Bertrand Russell
Accogliere solo i profughi laici dall’Islamismo Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale, che mina liberta’ e democrazia.
“A patto però, pretendevano i due coniugi, che il bambino fosse bianco, proveniente da una famiglia anch’essa cattolica e che i genitori biologici non avessero problemi psichici.”
Si sono dimenticati di chiedere di controllare l’olio e i freni.
.. l’atteggiamento della cooppia spaventato e difensivo … la sentenza della corte mi fa più schifo di questa coppia di di razzisti e xenofobi !!!!
Razzzishtyyyyhhh!!!!
genocidio!!!!
@Mannaz :
LE RAZZE (PURE) NON ESISTONO : sono semplicemente quelle che ci assomigliano relativamente omogenee, ma in che realtà NON LO SONO ! Nell’uomo (e cioe’ la SPECIE umana) esiste un elevata omogeneità solo per caratteristiche chiaramente visibili, come il colore della pelle !!!
Mi sia concesso di precisarle che non esistono dei « buoni » o « cattivi » geni, cosi come « buoni » o « cattivi » ambienti ; è l’interazione entro i due che da un vantaggio selettivo.
Senza un complesso mecccanismo cellulare di proteine, il DNA è incapace di auto-riprodursi o produrre qualsiasi cosa. E’ (quasi) certamente una delle molecole fra le più inerti attualmente conosciute.
L’evidenza inattesa di un piccolo numero di geni (poco più di 20000) ha mostrato che le caratteristiche specifiche umane non risiedono nelle parti elementari della sua esistenza (determinismo genetico) ma nel modo in cui queste sostanze interagiscono per generare le funzioni complesse degli organismi viventi.
Contrariamente a certe credenze, i geni non sono, in linea di massima, le unità di selezione durante l’evoluzione, sono gli individui che lo sono.
Bien à vous
Oh, il pandesini mi ha preceduto, ma vabbè.
Tutti i discorsi fatti fin’ora non hanno molto senso per il semplice motivo che apparteniamo tutti alla stessa razza. Non è un concetto buonista o morale, è semplice e voluzione. L’Homo Sapiens nacque circa 200mila anni fa in Africa e da allora ha occupato l’intero pianeta sopravvivendo alla competizione con altre specie di ominidi poi comlpetamente estinti. La diversità delle sembianze (colore della pelle, taglia, tratti somatici, ecc.), dovuta semplicemente a esigenze di adattamento all’ambiente, non può portare a parlare di razza, poichè il tempo non è stato sufficiente a separare le popolazioni in razze geneticamente distinguibili. Inoltre è ormai assodato che esiste maggior variabilità genetica in villaggi africani che fra tutte le popolazioni del mondo. Se fosse possibile mettere in fila tutti gli abitanti del pianeta si potrebbe notare come il passaggio da una categoria genetica all’altra avviene in maniea sfumata e non netta, a testimonare la mescolanza di geni. Quindi, tutti i discorsi di razza, etnia, stirpe, schiatta o quello che cazzius vi pare pssono avere solo basi di tipo socio-culturale o ideologico. Credere che un individuo sia meglio di un altro solo perchè biondo, bianco e cattolico sono convinzioni che derivano da indottrinamento e paranoia.
“L’Homo Sapiens nacque circa 200mila anni fa in Africa e da allora ha occupato l’intero pianeta sopravvivendo alla competizione con altre specie di ominidi poi comlpetamente estinti.”
Questa vecchia TEORIA sta già crollando. Le scoperte recenti stanno mettendo sempre più in luce un’origine diversificata delle attuali razze umane, molto probabilmente derivate da differenti specie di Homo. Era già palese, comunque.
Le razze moderne derivano dalla mescolanza dell’Homo Cromagnonensis con altre specie come il Neanderthalensis che sarebbe alla base di bianchi e estremo-orientali e l’Erectus che sarebbe alla base della razza nera, detto in maniera molto semplificata, perché chiaramente la varietà di specie e subspecie Homo.
Si, l’IPOTESI multiregionale e l’IPOTESi dell’origine Euroasiatica. Che, come tu stesso hai scritto, non escludono ibridazini o incroci che dir si voglia. Ipotesi che, secondo me, rendono ancora più sterile e assurdo il concetto di superiorità genetica.
E ancora, vogliamo parlare di specie, ceppi? Va bene. Razze? No. Razza è un termine esclusivamente zootecnico e non zoologico. Per essere corretti possiamo parlare di Genere Homo e di Specie Homo Sapiens che, a oggi, è quella che ha resistito nei millenni.
Dunque non esisterebbero razze umane perché geneticamente siamo molto simili. E quanto sono geneticamente diversi due cani di diversa razza? Di più? di meno? Mi sa che la verità è che, come ho già osservato, siamo talmente presi dal timore di dover mettere in discussione un impianto ideologico che abbiamo deciso di accettare come quello (correntemente) corretto da rigettare la verità fattuale che abbiamo direttamente sotto gli occhi: la specie umana, al pari d’ogni altra specie, ha al suo interno differenze madornali, e quelle differenze sono dovute a un processo di selezione ambientale che ha avuto luogo attraverso secoli e millenni. Il fatto che oggi le razze umane siano sottoposte a un forsennato e irrazionale processo di ibridazione (ovvero di perdità di diversità biologica, con tutti i rischi che questo depauperamento comporta) non cambia la realtà dei fatti. Ma perché, poi, dobbiamo avere tanta paura delle differenze? Che scheletri ci sono nell’armadio? E sono scheletri che abbiamo ancora motivo di conservare oppure no?
Pensate che c’è addirittura chi, in tempi che fortunatamente paiono superati, è arrivato a sostenere che non esisterebbero differenze tra uomini e donne, il che è una palese assurdità.
La cosa più triste è che ancora non riusciamo a concepire l’idea che le differenze, quando non diventano motivo di sopraffazione, sono una ricchezza. E per permettere a quelle differenze di conservarsi, è necessaria una qualche forma di separazione territoriale. Come qualsiasi agricoltore sa bene, anche nel mondo vegetale la monocoltura espone a un’elevatissima sensibilità verso i patogeni e di questi facilità la proliferazione e la diffusione (particolarmente in condizioni di sovraffollamento). Per converso, la biodiversità e la separazione degli ambiti di coltura costituiscono una delle più valide difese. Analogamente, sempre le esperienze agricole hanno dimostrato che trapiantare colture tra i territori, introducendo organismi “alieni”, è un potente e pericoloso veicolo di destabilizzazione degli equilibri.
Poi, per carità, possiamo continuare a raccontarci che tutto ciò non si applica alla specie umana. Del resto, fonti autorevoli (la Bibbia) sostengono proprio questo: che l’Uomo è cosa altra e al di sopra rispetto agli animali e alle altre creature dei cieli e della terra, sottoposti al Suo dominio. A volte mi pare che anche tra noi atei questo tipo di sciocchezza faccia molta presa.
@benjamin
Il termine razza è di uso esclusivamente tecnico e si usa solo con gli animali domestici. Le carattersitiche di cani, gatti e simili non sono naturali (nella maggiorparte dei casi), ma frutto di incroci e selezioni mirate. Non nego certo le differenze esistenti fra un caucasico e un africano o un asiatico (sia fisiche che culturali), ma, a livello genetico, non sono così profonde da poter parlare di razza. Ripeto, mi sto mantenendo sull’aspetto tecnico del discorso e sto cercando di far capire che le differenze, per quanto come giustamente dici, siano importanti, non possono motivare nessun senso di superiorità e nessuna discriminazione.
Le razze moderne derivano dalla mescolanza dell’Homo Cromagnonensis con altre specie come il Neanderthalensis che sarebbe alla base di bianchi e estremo-orientali e l’Erectus che sarebbe alla base della razza nera,
——————
Scusa ma… detto cordialmente, che cavolo dici??????
L’erectus è stata una variante esclusivamente asiatica, che non risulta aver lasciato discendenti diretti nelle popolazioni esistenti attualmente… e che comunque, se anche ne avesse lasciati, sarebbero rimasti asiatici, e non avrebbero avuto nulla a che fare col le cosiddette “razze nere”. Cosa dovrebbero entrarci gli erectus con gli antenati degli attuali africani neri?
Le mescolanze genetiche con la specie dei Neandertal, eventualmente avvenute dopo la suddivisione, sono minime, talmente minime che non si sa con certezza se siano realmente avvenute o no.
In che modo gli “estremo-orientali” dovrebbero essere più simili agli europei rispetto ai neri (che comunque non sono un blocco unico, ma sono divisi in ceppi molto diversi tra loro), sarebbe un autentico mistero.
Da dove verrebbe questa convinzione?
Solo dal fatto che sono più chiari di pelle?
E allora come si spiega che gli aborigeni australiani, molto scuri e molto “estremo-orientali”, siano la popolazione più geneticamente lontana in assoluto da quelle africane?
Se queste sono le obiezioni scientifiche alla tesi dell’unità della specie umana, andiamo benissimo: con certi sostenitori, il “razzismo scientifico” non ha alcun bisogno di nemici, si elimina da solo 🙂
Lisa
posso con molta modestia fare una affermazione?
a me, delle differenze genetiche, somatiche, epidermiche, linguistiche, culturali e financo religiose, non me ne frega una beata min…a.
continuo a pensare che qualunque persona alla fin fine sia come me.
ride come me, piange come me, soffre o gode come me e ha un cervello che sa usare meglio o peggio di me.
tanto mi basta.
Le ultime scoperte genetiche attestano la forte presenza nel genoma di Asiatici ed Europei di elementi del Neanderthal. Fai una ricerca.
L’Erectus era diffuso in tutto il Sud del mondo, esattamente dove oggi prevalgono le razze dalla pelle scura. Sotto posto la mappa.
“Le razze moderne derivano dalla mescolanza dell’Homo Cromagnonensis con altre specie come il Neanderthalensis che sarebbe alla base di bianchi e estremo-orientali e l’Erectus che sarebbe alla base della razza nera,”
Mi ricorda tanto la credenza secondo cui i tre figli di Noè diedero origine a “bianchi”, “neri” e “gialli”.
Qualche titolo se qualcuno volesse approfondire/valutare? Io sul tavolo ci metto “Geni, popoli e lingue” di Cavalli Sforza.
posso con molta modestia fare una affermazione?
a me, delle differenze genetiche, somatiche, epidermiche, linguistiche, culturali e financo religiose, non me ne frega una beata min…a.
continuo a pensare che qualunque persona alla fin fine sia come me.
ride come me, piange come me, soffre o gode come me e ha un cervello che sa usare meglio o peggio di me.
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Ecco, io credevo di aver detto, con linguaggio più scientifico, più o meno la stessa cosa.
La risposta definitiva contro il “razzismo scientifico” l’ha data una trentina d’anni fa il grande biologo Stephen J. Gould, nel suo saggio che in italiano è stato pubblicato come “Intelligenza e pregiudizio”.
Ossia, il principio di base è questo: se anche fosse vero che i bianchi sono più intelligenti dei neri, o che i neri sono più intelligenti dei bianchi… E ALLORA??????
Lisa
Trent’anni fa. Non mi stupisce.
@Mannaz
non ti stupire neanche se tre trent’anni il tuo figlio biondo/occhi azzurri, ti dirà che si sposa con una bella moretta figlia di immigrati dal Congo.
magari ti stupirà scoprire che la tipa non è niente male come nuora.
Se sarà sano di mente perché sarò riuscito a trasmettergli amore per sé e per la sua eredità etoculturale stai certo che non accadrà.
*etnoculturale
Sarai un ottimo padre…
Per curiosità, che accadrebbe nel caso?
Mappa: http://www.athenapub.com/13erectmp.GIF
Perché? Quali altre teorie nuove e MIGLIORI che smentiscano quella sarebbero arrivate, nei trent’anni intercorrenti?
Se pensi che tali aggiornamenti (che smentiscono i risultati di 30 anni fa) esistano davvero, ti prego di citarli, poi se ne discute tranquillamente!
Lisa
@Benjamin l@asino:
« ….Pensate che c’è addirittura chi, in tempi che fortunatamente paiono superati, è arrivato a sostenere che non esisterebbero differenze tra uomini e donne, il che è una palese assurdità…. »
Questa tua frase mi lascia perplesso ! Vorrrei chiederti, oltre che alle evidenti differenze fisiche e strutture cerebrali che codificano il comportamento sessuale, quali sarebbero le altre differenze evidenti tra uomini e donne ?
Inoltre parli di « razze umane » ; quali sarebbero queste « razze umane » ? Su quale referenziale neuro-antropologico è riferita questa tua asserzione ? Grazie per la risposta.
Dunque non esisterebbero razze umane perché geneticamente siamo molto simili. E quanto sono geneticamente diversi due cani di diversa razza? Di più? di meno?
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Di più: credevo che fosse notissimo.
Le razze di cani esistono, quelle degli umani no.
Ma non è una questione di politicamente corretto, è una questione di dati oggettivi di biologia e di genetica.
Non è che ogni singola specie abbia esattamente lo stesso pool genetico e la stessa variabilità.
Se una specie abbia avuto o no la possibilità di differenziarsi in “razze” (che poi in biologia non si dice “razze”, si dice “varietà”, o nei casi più estremi “sottospecie”), dipende da più fattori:
– quanto tempo ha avuto per differenziarsi;
– quanto è stata sottoposta a pressioni effettivamente differenziate tra un gruppo e l’altro;
– e soprattutto, quanto era ricco e variegato il pool genetico originale.
Nel primo fattore, ovviamente, non rientra solo una misura del numero di anni in assoluto, ma il tempo di ricambio tra una generazione e l’altra. Se la specie umana ha un tempo di ricambio generazionale di almeno 20 anni e spesso anche di più, mentre quella dei cani produce una generazione nuova ogni anno… l’incidenza di mutazioni spontanee che si cumula in un secolo in una stirpe di cani è circa 20 volte di più di quella che si cumula negli umani. Quindi, in circa diecimila anni di convivenza domestica con l’uomo, le linee genetiche dei cani hanno avuto più occasioni spontanee di differenziarsi di quante ne abbia avuto l’uomo in 200mila anni.
Il secondo fattore ci dice che il cane, oltre ad avere un ricambio generazionale più veloce, è stato attivamente selezionato APPOSTA dagli umani, che hanno deliberatamente favorito gli incroci per differenziare categorie diverse.
Ma soprattutto, se il pool genetico iniziale è scarso, la variabilità rimane scarsa, qualunque sia il successo riproduttivo numerico del gruppo. Se un ipotetico continente disabitato viene colonizzato da un piccolissimo gruppo di individui che sono anche tutti parenti… anche se le generazioni successive sono fertilissime e il numero della popolazione esplode, sempre tutti parenti sono, e la variabilità genetica è minima.
Se gli umani hanno avuto a disposizione, in partenza, un pool genico più scarso di quello dei cani (e pare che sia vero, che sia andata esattamente così, a seguito di una serie di estinzioni massicce e di “colli di bottiglia” genetici), allora, anche a distanza di 200mila anni, il materiale necessario per differenziarli in “razze” proprio non c’è, è inutile cercarlo con la lanterna!
Non è ideologia, è un dato di fatto: alcune specie hanno effettivamente delle suddivisioni in varietà che abbiano un senso scientifico, mentre altre no.
La specie umana appartiene alla seconda categoria.
Fattene una ragione.
Lisa
Tra le razze (o come cavolo le vuoi chiamare, sottospecie, varietà) umane intercorre la stessa percentuale di differenza genetica che c’è tra la specie umana e la specie scimpanzé, cioè l’1-2%.
Quindi lo scimpanzé è umano.
Ahhh, la bellezza delle fonti
Mi correggo, tra uomo e scimpanzé intercorre una differenza genomica del 2.7%, tra bianchi e neri un 1%, che in materia genetica è una differenza enorme.
Potresti citare le fonti esatte, per cortesia?
In ogni caso, non c’è nulla di disonorevole ad essere riconosciuti come parenti stretti degli scimpanzé.
Solo che non mi risulta che i confronti tra i numeri siano effettivamente quelli, tutto lì.
Lisa
Le ricerche sono dello Human Genome Project e dello Chimpanzee Genome Project.
A me risulta che lo Human Genome Project abbia proprio detto il contrario di ciò che affermi, cioè che le razze come comunemente le intendiamo non esistono.
Monday, 20 April 2009
Human Genome Project Confirms that “Race” Simply Does Not Exist as a Matter of Biology
According to the U.S. Department of Energy Office of Science, Office of Biological and Environmental Research, Human Genome Program:
“DNA studies do not indicate that separate classifiable subspecies (races) exist within modern humans. While different genes for physical traits such as skin and hair color can be identified between individuals, no consistent patterns of genes across the human genome exist to distinguish one race from another. There also is no genetic basis for divisions of human ethnicity. People who have lived in the same geographic region for many generations may have some alleles in common, but no allele will be found in all members of one population and in no members of any other.”
Alla corrispondente voce italiana dell’human genome project wikipedia dice
-2. Tutte le razze umane sono uguali al 99,99%, quindi le differenze razziali sono geneticamente insignificanti.
Qua sembra indicare lo 0,01% di differenza e non l’1% come dici tu.