Come riporta Vatican Insider, la Chiesa cattolica in Austria registra ancora un netto calo di fedeli. Già l’anno scorso si era raggiunto il picco, con più di 85.000 persone avevano formalmente lasciato la Chiesa, mentre nel 2011 sono più di 58.000. In Austria ci sono 5,4 milioni di cattolici ‘ufficiali’ su 8,4 milioni di abitanti.
Nel 2010 aveva suscitato grande indignazione lo scandalo pedofilia, anche per l’ambiguo comportamento delle gerarchie ecclesiastiche. Anche tra i sacerdoti austriaci è in aumento la percentuale dei ‘dissidenti’.
Ay, ay, ay!, con questi ritmi aumenterà la disoccupazione (clericale) e aumenterà l’uso di psicofarmaci !
whichgood
Purtroppo ho impressione che, almeno qui da noi e nel breve periodo, la disoccupazione clericale la supporterremo noi stato. In alternativa avremo solo preti e suore di colore (che fra morire di fame e darsi al clero immagina cosa sceglieranno) importate dall’africa che sosterremo economicamente sempre noi, in un’Italia con chiese desolatamente vuote e preti messi lì a vegetare (e io pago…)
Casomai la lega dovesse appartenere alla coalizione che vincerà di nuovo le elezioni, immagini quali artifizi dialettici dovrà inventarsi per conciliare il “via all’immigrato” con i preti di colore?
Diranno meglio il prete neger che terrun. Oppure, l’africano del nord si può sempre accettare. In fatto di idiozie sono maestri, no?
La Lega ha già iniziato un avvicinamento con i “negher” investendo i soldi dei rimborsi elettorali italiani in Tanzania. Forse è un errore del loro amministratore che non ha capito bene cosa gli stava bofonchiando Bossi ed ha scambiato Padania con Tanzania.
“Già l’anno scorso si era raggiunto il picco, con più di 85.000 persone avevano FORMALMENTE lasciato la Chiesa, mentre nel 2011 sono più di 58.000.”
Vista la parola “formalmente”, ritengo che in Austria esista un meccanismo simile a quello tedesco per il finanziamento delle religioni.
E’ così?
@crebs
Mi associo alla tua osservazione e la preciso in domanda: cosa si intende con lasciare formalmente la Chiesa? A rigore si dovrebbe intendere l’atto di apostasia simili sbattezzo. Domando: qualcuno ha delle fonti che chiarifichino il concetto? Inoltre con crebs chiedo se qualcuno sa se esiste un meccanismo simile a quello tedesco di finanziamento. Anche qui sono gradite fonti che lo spieghino. So che potrei cercare da solo, ma se qualche buon anima mi linka dove cercare mi risparmia tempo.
Grazie
Si teologo avrei tutte le precisazioni, tutte le fonti e i link che desideri come hai fatto con me quando ti ho chiesto se il tuo dio stupido esiste e di dimostrarrmelo, aspetta teologo mi raccomando aspetta.
vai a lavorare.
vai a lavorare, e due .
parassita
@francesco
No, non esiste un mio dio stupido. Lo dimostro con l’aiuto della metafisica classica che dice che Dio (l’esse ipsum subistens) ha tra i suoi attributi l’intelligenza, dunqnue non può avere tra i suoi attribuiti la stupidità, dunqnue un Dio stupido non esiste.
Adesso mi linki quello che ho chiesto?
@teologo
Lo dimostro con l’aiuto della metafisica classica
Peccato che la metafisica classica avesse come cavallo di battaglia l’astronomia (vedi Timeo, il più chiaro in questo senso). Ora, volendo ri-applicarla alle conoscenze quali l’Entropia il dio in questione non solo sarebbe stupido o meglio idiota, in quanto quando ha fatto le leggi non pensava certo alle sue creature, ma un assiduo fanatico delle Leggi di Murphy:
Essendoci in Austria e Germania la libertà religiosa, i fedeli si iscrivono alla chiesa che vogliono.
che l’idea di dio abbia intelligenza da dove viene fuori??
@mosconi….non mi risulta che Aristotele scriva la sua metafisca a partire dalle basi astronomiche..non deduce le qualità dell’ente in quanto tale dall’astronomia…
In quale capitolo della metafisica trovi scritto?? Dove Aristotele scrive e mostra di dedurre la sua intera metafisica dal timeo platonico?
Questo mi incuriosisce veramente
@diego
Non l’idea di Dio, ma Dio per il teismo è per definzione l’assoluto personale, altrimenti non sarebbe teismo, ma deismo, o panteismo.Se è personale è dotato di qualità spirituali, tra cui l’ intelligenza.
Il mio Dio essendo personale ed essendo intelligente non può essere stupido; un mio dio stupido dunqnue non esiste: questo mi chiedeva francesco.
@teologo
Aristotele deduce alcune (non tutte) basi su Platone. E fin qui spero siamo d’accordo.
palese che il Motore Immobile sia un Demiurgo più impersonale.
ma perché?:
Il οὐ κινούμενον κινεῖ a che vedere, per prima cosa, con l’Armonia delle Sfere, cioè i movimenti planetari.
Ora: l’Astronomo che fa parlare Platone nella Repubblica descrive a più riprese nella sua cosmogonia il mondo come una sfera armillare e da diversi passi si può dedurre che:
1 i Pianeti e le Sfere sono mossi da entità spirituali
2 Tali entità sono sottomesse al Demiurgo (la cui azione concreta secondo la Repubblica viene eseguita dalle Parche)
Similia Similibus, Mutatis Mutandis si può dedurre che il sistema di Aristotele è essenzialmente la semplificazione di quello di Platone. Fondamentalmente astronomico.
Basta?
Errata Corrige:
@mosconi
“il sistema di Aristotele è essenzialmente la semplificazione di quello di Platone”…ah ah.. basta, per carità.. mi basta eccome…
@teologo
Vuoi per caso negare che Aristotele in quanto discepolo non abbia preso in prestito idee e/o metafore dal suo maestro Platone, così come questo prese in prestito da Socrate e dagli Orfisti Pitagorici?
Non so… dimmi te.
Per teologo cattolico.
“No, non esiste un mio dio stupido. Lo dimostro con l’aiuto della metafisica classica che dice che Dio (l’esse ipsum subistens) ha tra i suoi attributi l’intelligenza, dunqnue non può avere tra i suoi attribuiti la stupidità, dunqnue un Dio stupido non esiste.”
Adesso mi linki quello che ho chiesto?
Le prove teologo, le prove, me ne frego della metafica classica, Gesu’ era figlio di dio si o no? E ha fatto quello che c’e’ scritto nei vangeli?
Non mi basta una tua risposta affermativa voglio le prove.
Ma essendo una persona educata, ti restituisco il favore, in tono alla tua risposta, a che ti servono i link? Devi avere fiducia in chi ha scritto l’articolo, come tu la pretendi da me dicendomi che devo credere che il tuo dio non sia stupido (peccato che tu ti rifesci ad un dio in generale, io parlavo del tuo, quello che fa figli illegittimi e gli fa moltiplicare i pani e i pesci e guarisce i ciechi a sputazzate) a causa di quello che dice la metafisica classica.
Are you happy, teologo?
Errata corrige:
“No, non esiste un mio dio stupido. Lo dimostro con l’aiuto della metafisica classica che dice che Dio (l’esse ipsum subistens) ha tra i suoi attributi l’intelligenza, dunqnue non può avere tra i suoi attribuiti la stupidità, dunqnue un Dio stupido non esiste.”
Da quando una definizione è una dimostrazione?
Ma vai a cagare! (e a lavorare)
@mosconi.
Un conto è dire che ha preso delle idee in prestito in quanto discepolo (cosa che fanno tutti i discenti di qualunque materia), un altro è dire che “il sistema di Aristotele è una semplificazione di Platone”…(se diceva che era uno sviluppo avrei avuto meno obiezioni, anzi probabilmente nessuna)
@francesco
la mia risposta è negativa, non affermativa: ti ho risposto che non esiste “il mio dio stupido”… hai perso la tua occasione
@schiaudano
La dimostrazione non è una definzione, ma ogni dimostrazione implica delle definzioni.
In questo caso se @francescom cui rispondevo, domanda del “mio” dio stupido, se permetti, mi lascia ampio spazio di manovra. Se non sa fare le domande peggio per lui (vedi come è costretto a rimangiarsi l’dea che esista un mio dio stupido, nella sua replica).
E no teologo, eccome se esiste il tuo dio, visto che ti definisci cattolico e la religione cattolica crede che abbia fatto, tra le altre cose stupide, le cose che ti ho menzionato.
Sei tu che hai perso un’occasione, ma del resto non e’ la prima volta.
Teologo, ho riletto il mio commento e mi e’ venuto il dubbio che ti riferissi a questa frase:
Non mi basta una tua risposta affermativa voglio le prove.
Io volevo intendere che tu affermi che non esista un dio stupido non che tua abbia detto di si, l’ho so che hai scritto no.
Ma voglio assumermi le mie responsabilita’, conoscendo da tempo le tue facolta’ intellettive limitate dovevo esprimermi in modo meno complicato per venirti incontro.
Scusa teologo.
@teologo
Se vedi sotto ho corretto il tiro, in fondo ero stanco e non riuscivo quindi a esprimermi bene:
non possa aver preso in prestito idee e/o metafore
Nello specifico: mi riferivo a quest’ultima. Ovvio quindi che nel senso di metafora tra vedere tanti esseri governati da uno e uno e solo uno vi è una notevole semplificazione. E ciò ovviamente non contraddice la questione dello sviluppo: se vedi infatti il mio commento sotto:
http://www.uaar.it/news/2012/01/12/austria-continua-defezione-fedeli-chiesa-cattolica/#comment-604908
Affermerò l’ovvietà dell’estensione del concetto, e cioè il suo sviluppo.
Leggi un po’ meglio gli interventi la prossima volta.
Si, anche in austria, come in germania, c’e’ una tassa ecclesiastica
http://www.stpauls.it/fc98/2498fc/2498fc58.htm
Grazie. Lo sospettavo. Questo spiega la motivazione economica del tutto giustificata degli atti di formale defezione.
Teologo, lo devi dire a noi che i superstiziosi siete solo degli opportunisti?
patetico come al solito il teologo, che ancora una volta ci fornisce un mirabile esempio di come la pratica teologica consista nel tradurre in virtu’ necessita’ fattuali.
il fattore economico conta ora come ha sempre contato dall’entrata in vigore della attuale legge, quindi l’emorragia deve essere correlata all’emergere di altri fattori come ad esempio il livello di istruzione, la secolarizzazione e il fatto che fanno schifo al mondo in modo esplicito. troppo facile per chi e’ abituato a mentire per cristo.
Mosconi.
Ci sono forse due grandi differenze tra Platone ed Aristotele, anche se certamente è legittimo un accostamento tra i due visto che entrambi avevano il problema di conciliare l’immutabilità dell’essere parmenideo con il mutamento degli enti espresso da Eraclito.
La prima differenza è che Aristotele col concetto di atto puro va oltre quello del semplice moto dei cieli ma individua essenzialmente ciò che garantisce ogni tipo di mutamento (passaggio dalla potenza all’atto) esistente -a parte la creazione della materia che è principio che verrà col tomismo ma comprendendo quello di animare la materia inerte- non solo quello delle sfere, e il demiurgo platonico non ha nulla dell’atto puro visto che non è usato quel tipo di argomento così esteso.
La seconda è che Platone ammette l’esistenza delle idee come enti reali metafisici in un mondo perfetto e immutabile iper uranio, idee che si degradano in certo modo nel mondo nostro diventando enti transeunti e copie sbiadite della perfezione dell’idea, bene/bello a cui la materia tende (dunque causa finale ma non efficiente); Aristotele concepisce l’esistenza del singolo ente, composto indissolubile di materia e forma, per cui le idee non hanno un’esistenza autonoma ma sono colte per astrazione dell’intelletto dagli enti reali percepiti attraverso i sensi.
@teologo cattolico
Eh, NO, teologo cattolico, se dici che “questo spiega la motivazione economica del tutto giustificata degli atti di formale defezione”, crolla quello che hai sempre sostenuto sui finanziamenti statali alla religione in Italia.
Allora, giusto per fare un esempio, l’8×1000 va dato solo per le firme effettive e non per il resto.
Se un cattolico nega di esserlo per motivi economici, tu ritieni giusto che i non cattolici debbano pare le spese del Vaticano?
@Batrakos
Appunto nel commento di risposta sotto ho corretto il tiro limitandomi alla metafora: ovvio che poi entrambi i concetti vengano estesi… 😉
@Batrakos
Per quanto nella concezione antica in cui le mosce nascevano dal letame e i semi dalla terra si può ben ipotizzare che il pristino concetto di atto e potenza sia quello di nascita-morte determinato dalle stagioni.
(Però è solo una mia ipotesi, per carità)
Mosconi.
Non so di dove sia venuto ad Aristotele lo spunto per formalizzare i concetti di potenza ed atto: sono concetti talmente adoperati in modo intuitivo e per la fondamentale importanza che rivestono nel nostro modo di pensare (‘se potrò verrò’ ‘sarebbe intelligente, se si impegnasse sarebbe bravo a scuola’ ‘è un potenziale criminale’) da rendere difficile capirlo, per cui…boh?
@firestar
un altro fattore potrebbe essere un clima di crisi economica; o anche l’attesa inevasa di un cambiamento della legge. Come ho già sostenuto, io avrei fatto quella defezione. E da diritto canonico non sarebbe considerata apostasia. In ogni caso basta fare una verfica parallela, io non ho i dati, e non ho voglia di cercarli, magari in un altro blog potreste riportarli..
Negli stati in cui non vi è quella tassa imposta, vi è un proporzionale numero di defezioni? Escludiamo la tua tesi razziale, ossia che i livello culturale e intellettivo degli austriaci sia superiore a quello degli abitanti degli altri Paesi europei, dunqnue non confrontabile, per cui la tua idea non potrebbe essere falsificata.
@batrakos
Si, ci sono delle notevoli differenze tra Aristotele e Platone ( e dunqnue neoplatonismo e neoaristotelismo). Dire come fa @mosconi che “Aristotele è una semplificazione di Platone”, che significa dire che quanto scrive aristotele è già detto e meglio da Platone, non è accettato da nessun storico della filosofia.
Sei un gradino sopra i tuoi amici uaarini
@crebs: non ho capito. Un cattolico che scrive l’atto di defezione per motivi economici non compie apostasia. L’apostasia è rinuncia alla fede, non …all’obbligo del pagamento della tassa.
@teologo
Ti ho già risposto:
http://www.uaar.it/news/2012/01/12/austria-continua-defezione-fedeli-chiesa-cattolica/#comment-604937
E piantala di usare lo Straw man Argument:
se proprio vuoi citarmi fallo bene:
ho detto il sistema di Aristotele non Aristotele sic et simpliciter. C’è differenza.
tesi razziale? ma vergognati squallido parassita che non sei altro. Discutere con te e’ un insulto alla propria intelligenza
Qui si perde di vista il motivo reale delle defezioni, oscurato dal pretesto economico: il motivo vero era lo scandalo di pedofilia e tutto quello che ne è derivato, se vi ricordate…
Ho sentito un’intervista ad un rappresentante della chiesa austriaca su OE1 (un’emittente austriaca) il quale si diceva contento della defezione minore nel 2011 rispetto a quella del 2010. Lo stesso riteneva anche che la defezione di credenti fosse irreversibile, cioè che non ci sarà più in futuro un’aumento di fedeli. Speriamo bene (e cioè che abbia ragione).
proprio oggi mi è capitato di incontrare una coppia (nel senso di marito e moglie) di conoscenti, lei catechista ed entrambi assisui cattolici praticanti, con i quali in passato avevo avuto vivaci scambi di idee sulla chiesa cattolica e sull’operato dei preti etc etc, sempre finiti in quasi scontro, sembrava di avere di fronte un muro di gomma. Ebbene, dicevo che oggi dopo un pò di tempo li ho nuovamente incontrati e senza che io uscissi fuori discorsi sulla chiesa, mi hanno detto, con mi a grande meraviglia (udite, udite), che hanno entrambi fatto richiesta di “sbattezzo” perchè hanno verificato di persona determinate cose relativamente alla loro ormai ex santa romana chiesa. Hanno detto di avre “aperto gli occhi” e che io avevo ragione sulle cose che dicevo in passato confrontandomi con loro. Mi hanno detto che come loro ce ne sono anche molti altri che hanno preso o stanno prendendo la stessa decisione. Una bella soddisfazione!
Aggiungo che i preti possono ritenersi fortunati se ancora (ma fino a quando?) la gente non li cominci a prendere a bastonate, come si legge fece tal Gesù 2000 anni fa……
Nel paese reale le cose stanno davvero all’opposto rispetto a ciò che mostrano in televisione e mass media relativamente all’affezione della gente per la chiesa e i preti, è tutta propaganda cattolica …… Penso che presto ne vedremo delle belle!!!
La capillare sempre più pervasiva presenza dei preti sui media popolari è inversamente proporzionale al calo di fiducia che stanno sperimentando realmente sul campo.
Più calano di consenso, più perdono fedeli e fiducia e più impestano i media alla ricerca di visibilità e pubblicità.
E’ una reazione naturale del loro sistema di potere.
Tutti i sistemi di potere in crisi di consenso e fiducia tentano del resto una reazione del genere.
Capisco il fastidio per noi gente per bene, ma c’è da essere allegri dunque del proliferare di fiction, film e propaganda clericale nei media popolari.
Sono alle corde ,,, più sentono la pressione per l’ineluttabile estinzione più forte sarà la loro reazione.
Abbiate pazienza quindi, la coscienza umana continua a evolversi, come fa dalle sue origini, a loro proprio dispetto, e tra non molto non avremo più problemi da questi individui.
non dovete pensare neanche per un momento che l’abbandono della fede cattolica sia un fatto riguardante solo le altre nazioni 😉 in italia le cose vanno nello stesso modo con la sola grande differenza che qui politica e chiesa sono legati a doppio filo dagli infami patti lateranensi firmati unilateralmente dal regime fascista nel 1929 e poi rinnovati nel 1984 dal “laico” Craxi, per cui l’abbandono delle chiese ormai vuote ovunque è una notizia che è bene non dare, che viene censurata ad ogni livello.
questa è l’italia purtroppo.
Che i dissidenti ( traditori ) se ne vadano pure. La chiesa ha tutto da guadagnare se ne vanno. Quelli che resteranno faranno rifiorire il cristianesimo meglio di prima.
@giuseppe, se guardi il link postato dall’utente @fri si può ipotizzare che le apostasie siano dovuto per motivi economici, non c’entra la quesione di fede. se è vero che in Austria vi è una legge dello Stato he impone un pagamento di una tassa per l’essere cristiani, si spiegano le defezioni.
Anche io avrei fatto quell’atto di “defezione formale” se fossi in Austria, ma di certo non ha valore di apostasia.
ciao
@ teologo
“in Austria vi è una legge dello Stato he impone un pagamento di una tassa per l’essere cristiani” poveretto vedi persecuzione ovunque 🙂 vogliamo fare come nei USA che ogni uno si paga la sua chiesa e lo stato non mette i le mani in tasca a nessuno per dare ai preti??
“ma di certo non ha valore di apostasia” almeno giuseppe è onesto e li chiama traditori invece tu sei un poveraccio, ma come uno che si sbattezza per non pagare il Kirchensteuer alla propria chiesa sarebbe pure un santo 🙂
Purtroppo non ci sono dati pubblicati dalla tua CCAR ma ci saranno molto piu italiani sbattezzati perche immigrati in germania e svizzera quindi per non pagare il Kirchensteuer(in quelli paesi devi presentare il certificato kirchenaustritt) che quelli sbattezzati per convinzioni anti religiosi. DIO DENARO
@bardhi
ma non ho capito perchè è stupido restare cristiani e non pagare obbligatoriamente una tassa, rispetto ad essere cristiani e pagare. Non ho capito perchè pagare qualcosa di non dovuto è necessariamente più intelligente di non pagare.
Se il cristiano vuole fare una offerta alla sua chiesa la fa liberamente. In Italia vi è una offerta libera, non obbligatoria.
Per spiegarmi cambio prospettiva:
Se per scrivere sull’uaar fossi obbligato a pagare una tassa, credi che ci sarebbe lo stesso numeri di utenti??
E credi che se un utente non scrive su uaar allora diventa improvvisamente credente? Se vuoi prova a proporre l’esperimento, ti assicuro che vedrai un aumento di defezioni…
..sveglia….
traditori? perchè mai? sono passati “al nemico”?
sei in guerra, giuseppe?
magari invece semplicemente non erano dei veri credenti.
riflettere sul valore del battesimo dei bimbi no, eh?
Molti nemici, molto onore! …era uno degli slogan partoriti da Mussolini, quando tutto il mondo aveva capito quanto era pazzo. Il che dimostra che anche la ccar e’ alla frutta! Finira’ anche bagnasco appeso a testa in giu?
L’armi, qua l’armi, procomberò sol io!
….e poi, in punto di morte torneranno all’ovile chiedendo perdono. Avete poco da stare allegri.
Il Pio Desiderio, per quanto dissimulato nell’assolutezza dei periodi, non è mai stata una prova. Tutt’al più una prove di auto-convincimento.
la tendenza dice che voi credenti avete poco da stare allegri.
man mano che il pensiero critico e il sapere, grazie anche ad internet, si fanno strada sono sempre meno gli ingenui disposti a credere ai miracoli e scemenze simili.
si può ipotizzare che le religioni monoteiste, come diceva lo stesso Einstein che si considerava l’ultimo deista del ‘900, “non riusciranno ad arrivare al 2100, se non apporteranno radicali cambiamenti al loro corredo di stupide favole e dogmi inaccettabili”.
Giuseppe, guarda che e’ piu’ giusto che siate voi superstiziosi, in punto di morte, a chiedere perdono, visto che dite di credere nel vostro dio, che pretende certi comportamenti da voi e invece ne fate di cotte e di crude.
Mi raccomando, che poi il tuo dio ti punisce.
certo, cosi’
🙂 🙂 🙂
…quasi lo dimenticavo. Grande!
e perchè mai dovremmo rattristarci di cosa fanno dei moribondi?
…perdòno di che cosa? E sopratutto: a chi? In punto di morte chiederò certamente perdono alla/e persona/e a cui riterrò di aver recato offesa o danno, non sprecherò certo il poco tempo che mi resta a fare le assurdità che dici tu. Ovile? Fortunatamente non sono una pecora, non belo, non seguo i cani pastori, e decido con la mia testa. E soprattutto non permetto che mi si rinchiuda in nessun ovile mentale…
In punto di morte, sono i cattolici a rinsavire e rendersi conto che non c’è proprio niente.
In ogni caso, se anche qualche debole di mente in punto di morte sbarella completamente, perché non dovremmo stare allegri?
Be in realtà non sarebbe male come opzione. Vivere la vita a proprio piacimento, fregandosene delle follie religiose, dei tabù inspiegabili e dei dogmi irrazionali e poi, in punto di morte, giusto così per sicurezza, convertirsi ad una 50ina di religioni differenti. Una sorta di principio di Pascal ma molto più efficace. Invece di dire: conviene vivere come se dio esistesse, si potrebbe dire: conviene morire come se dio esistesse 😉
@ giuseppe :
L’ovile è per te e per quelli come te.
Io sono un uomo libero.
Ciao pecorone! 🙂
“….convertirsi ad una 50ina di religioni “.
Non lo so con certezza, ma ritengo che quella cristiana sia l’unica religione che ammette il pentimento in punto di morte.
giuseppe,
sbrigati, se devi schiattare, perché corri il rischio che quando sarà il tuo momento non troverai nemmeno un prete.
Io parlo per me e da fervente cristiano quale mi ritengo, io sono credente sorry, mi sono reso conto dopo tanto studio senza i paraocchi che per dirsi cristiano è difficile appartenere alla Santa Romana Chiesa.
Questa maggiore consapevolezza e cultura ha fatto allontanare dalal Chiesa altri miei amici, alcuni hanno abbandonato il cristianesimo perchè non ci si riconoscono, altri come me, hanno intrapreso uno studio dei testi serio che gli ha aperto gli occhi.
Sincermanente credo che con il tempo e con la diffusione dei testi e delle idee saranno sempre di più coloro che sceglieranno di non aderire a una Chiesa di massa ma che preferiranno percorsi individuali più consapevoli.
L’epoca delle moltitudini ignoranti e ottuse è oramai finita e credo che la Chiesa se ne dovrà rendere conto.
Ho anche amici ferventi cattolici per i quali va il mio rispetto nononstante non ne condivida le convinzioni oramai, ma anche questo è giusto. Sarebbe ora che ogni uno potesse essere ed esprimere la propria religiosità, o non religiosità, senza sentirsi dare da altri appellativi indecorosi.
La Chiesa per prima dovrebbe farsene una ragione!
Ecco i credenti che mi piacciono: ragionevoli e non parassiti della società. 😉
Un discorso intelligente.
Chapeau!
Si sta esplicitamente parlando di “pecorelle” che non obbediscono e non si sottomettono al “pastore”, e di persone che “aprono gli occhi”, “fanno percorsi individuali” 2 “ragionano con la loro testa”. Comportamenti che condivido ovviamente.
Due considerazioni quindi:
1- Necessità di imporre il battesimo ed imporre un’adesione ad una religione, pari allo ZERO.
2- Necessità di una religione in senso generale, ridotta ai minimi termini.
Bene, bene, notizie come questa fanno pensare che almeno in altri paesi la gente comincia a riacquistare un po’ di cervello.
La PROVA che dio è stato CREATO dall’UOMO !
http://www.youtube.com/watch?v=ipzR9bhei_o
Relativamente al preteso pentimento in articulo mortis di tante persone famose o meno (l’ultimo in ordine di tempo è Giorgio Bocca) faccio queste considerazioni:
– tale evento è raramente chiaramente espresso dal moribondo; di solito è riportato (wishful thinking) da: congiunti credenti o che comunque si sentono a disagio che il morto non sia conforme con il loro benpensare; preti che raccontano – in buona o mala fede – che il moribondo ha dato segni indiscutibili di pentimento (ovviamente non hanno bisogno di dare alcuna prova di quanto dicono).
– Nel lessico di quasi tutti gli italiani – compresi i non credenti – figurano modi di dire irriflessi, tipo “grazie a dio”, “se dio vuole” etc. che scappano – nel parlare comune anche ai non credenti (come pure ci sono bestemmie che scappano altrettanto frequentemente nel parlare dei sedicenti cattolici).
Prenderli per segno inequivocabile di pentimento, in assenza di altre controprove, è una forzatura, sopra tutto quando l’interessato non è più in grado di ribadire la sua posizione.
In conclusione, diamo ai pentimenti in extremis il peso che meritano.
mario