Il ricorso era stato presentato da un insegnante licenziato da una scuola religiosa in violazione della legge statunitense sulla disabilità. La scuola ha replicato che le sue regole vietano di portare le dispute interne davanti a un tribunale. E la Corte Suprema USA le ha dato ragione. L’American Humanist Association è preoccupata: in una dichiarazione raccolta dal Secular News Daily, ha commentato la sentenza notando che, ora, le organizzazioni religiose saranno libere di discriminare donne, disabili e minoranze razziali in materia di rapporti di lavoro. Non solo: temono che ora le confessioni religiose saranno spinte a definire ‘ministri’ i loro dipendenti, al fine di rimarcare la caratteristica ‘interna’ delle controversie che dovessere eventualmente insorgere. A detta della AHA, la Corte Suprema ha violato il principio che tutti, “credenti e non credenti, siamo tenuti a rispettare allo stesso modo la legge”.
Norme sul lavoro, Corte Suprema USA ammette eccezione per le religioni
15 commenti
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Questa sentenza è assurda.
E’ quello che succede da noi in Italia…..ma al contrario !!!
?
@Sledge
Hai sbagliato universo: per il mondo reale devi prendere il prossimo incrocio di gravitoni. Alle terza via verso il cartello tre dimensioni, abitata-E=mc²…
🙄
Ti sbagli,
la tua è “2^ stella a dx” e l’ “isola che non c’è” 🙂
@Sledge
Battuta un po’ vecchiotta, se non altro per il riferimento.
Ma se ti può servire ti presto una guida. C’è da fidarsi: sulla copertina c’è scritto Niente Panico…
🙄
un problema di diritti dei lavoratori in generale prima ancora che di laicità
I contratti di lavoro devono rispettare delle regole comuni, non possono essere lasciate all’arbitrio delle singole realtà, libere di imporre le loro regole in violazione dei principi costituzionali!
E’ più o meno lo stesso di quella sistemista informatica incinta licenziata in USA da una scuola religiosa e non posso che dar ragione all’ America Humanist Association.
Ma Corte Suprema USA, intesa come Corte Suprema degli Stati Uniti d’America o come Corte Suprema dei Sottosviluppati Uniti d’America?
Penso la seconda non la prima.
Gli statunitensi sono cresciuti con la colt nella mano destra e la bibbia in quella sinistra; questo fatto dobbiamo tenerlo sempre a mente. I predicatori che giravano per il far west avevano nel loro dna lo stesso fanatismo dei talebani afghani.
Purtroppo con una parte di islam che per uscire dalla miseria, invece di imparare ad usare la nostra tecnologia ha pensato bene di attaccarsi al terrorismo, si è risvegliata prepotentemente la vecchia mentalità bigotta che per un certo periodo si era assopita, grazie anche al benessere di cui questo grande paese aveva goduto negli ultimi cinquanta anni.
I risultati di questo cambiamento li stiamo vedendo sia con queste sentenze che con la spinta creazionista la quale sta attraversando tutto il mondo contadino (che è quello più retrogrado) degli USA. Speriamo bene…..
NON esagerare, questa sentenza mi pare l’unica (o la prima da molto tempo) che da’ un po’ di spazio alle pretese di privilegi delle Chiese USA.
Ogni altra sentenza segnalata dalle Ultimissime e che ricordo di aver letto va a LIMITARE quelle pretese. Pertanto secondo me non ce’ alcuna tendenza filoreligiosa in atto, ma solo una sentenza contestabile.
Il ricorso era stato presentato da un insegnante licenziato da una scuola religiosa in violazione della legge statunitense sulla disabilità. La scuola ha replicato che le sue regole vietano di portare le dispute interne davanti a un tribunale. E la Corte Suprema USA le ha dato ragione.
Forse nella visione in cui la comunità è un’intero organismo hanno evangelicamente deciso di amputarsi la parte offesa. 🙁
Non credo che le sentenze americane sul lavoro, sopratutto in materia di licenziabilità, facciano testo. Di solito si licenzia senza nemmeno spiegare il perché.
Che si presti il fianco a future sentenze a favore delle scuole religiose o di altra natura, mi pare assolutamente assodato purtroppo. 🙁
Atei .toh.