Intervistato da Quotidiano.net, il vescovo di Ragusa Paolo Urso ha espresso caute aperture sulle convivenze e anche sulle unioni gay, nonché su altri temi.
“Sono convinto che la Chiesa debba essere una casa dalle porte aperte a tutti”, anche a immigrati, “donne in fuga da mariti violenti” e anche “chi è omosessuale e si sente escluso”. Sull’emancipazione femminile sostiene “provocatoriamente” che “nessuno ha difeso la donna come la Chiesa”. E fa riferimento “al modo in cui Gesù ha valorizzato il ruolo della donna”, citando Maria Maddalena. Ma per l’accesso al sacerdozio delle donne “credo che il dibattito, anche alla luce della lettera apostolica Ordinatio Sacerdotalis (1994) sia chiuso”.
Nel 2005 il prelato annunciò che sarebbe andato a votare per il referendum sulla procreazione assistita, lasciando libertà di coscienza ai fedeli. Nonostante l’ostruzionismo diffuso e palese delle gerarchie ecclesiastiche e dell’allora presidente Cei, cardinale Camillo Ruini. E conferma: “Senza dubbio lo rifarei. Sono stato educato alla laicità dello Stato e al rispetto delle leggi civili”.
Sul tema delle convivenze, è cauto. E’ un “tema complesso”, “potrebbe essere il segno di una paura di assumersi delle responsabilità” e “testimoniare disitima nei confronti del matrimonio”. La Chiesa quindi ha il “dovere di sottolineare la bellezza e l’importanza delle nozze”. Mostra comunque un’apertura sulle unioni civili, anche per gli omosessuali. “Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme, importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto”. Ma “va chiamato con un nome diverso dal matrimonio”.
Conferma che l’Italia è un paese in forte ritardo su certe tematiche e sul fronte della laicità in generale: “Uno Stato laico come il nostro non può ignorare il fenomeno delle convivenze e delle coppie di fatto”, ha detto, “deve muoversi e definire diritti e doveri per i partner, poi la valutazione morale spetterà ad altri”. E questo “anche se sono dello stesso sesso”. Sulla condanna tuttora sancita dal Catechismo nei confronti dell’omosessualità, ha detto che “la Chiesa fa le sue valutazioni, ma ciò non toglie che deve sempre essere una casa dalle porte aperte”, anche per gli omosessuali, distinguendo il “peccato” dal “peccatore”.
Nessuno ha mai discriminato la donna come la chiesa: vedi clausure forzate, roghi di streghe, accesso al sacerdozio, impossibilità di carriera ecclesiastica oltre la suorina, inibizioni sessuali di ogni genere e molte altre cose.
“Nessuno hai mai protetto i bambini come la chiesa”: questa il vescovo non ha avuto il coraggio di spararla, chissà perchè.
““Nessuno hai mai protetto i bambini come la chiesa”: questa il vescovo non ha avuto il coraggio di spararla, chissà perchè.”
Perchè qualcuno gli avrebbe risposto “Sparati!”…
Tranquilli, che prima o poi avranno il coraggio di spararla. Basta lasciar calmare le acque e poi trovano sempre il coraggio per tutto.
@ Chierico… Per le inibizioni sessuali, la prego di legggere le lettere di santa Caterina da Siena, dove parla di fuoco e di sangue ( intendendo l’accaloramento dell’amore ), e poi santa Teresa d’Avila, quella che proclamava “Muoio perchè non muoio”, tanto era forte in lei il desiderio di Dio, raggiungibile pienamente solo nell’altra vita. Già, perchè l’amore mistico di Dio è un erotismo molto più forte di quello sessuale, che ingloba e supera.
Prevedibile l’osservazione sul gruppo scultoreo di Bernini, alla quale rispondo che i prelati che la fecero passare erano evidentemente convinti di questo concetto del super-erotismo. Odem per le citazioni dal “Cantico dei cantici”: se esso, nato come canto d’amore anche erotico, venne inserito nel canone biblico, è segno che si riteneva valida l’analogia amore umano – amore divino.
Teressa D’avila amore mistico ??? !!!
Guardi, a seguito faccio una copia di un paragrafo dell’autobiografia:
« Gli vedevo nelle mani un lungo dardo d’oro, che sulla punta di ferro mi sembrava avere un po’ di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore, così profondamente che mi giungeva fino alle viscere, e quando lo estraeva sembrava portarselo via lasciandomi tutta infiammata di grande amore di Dio. Il dolore della ferita era cosi vivo che mi faceva emettere dei gemiti, ma era cosi grande la dolcezza che mi infondeva questo enorme dolore, che non c’era da desiderarne la fine, né l’anima poteva appagarsi che di Dio. Non è un dolore fisico, ma spirituale, anche se il corpo non tralascia di parteciparvi un po’, anzi molto. È un idillio cosi soave quello che si svolge tra l’anima e Dio, che io supplico la divina bontà di farlo provare a chi pensasse che io mento. »
Lei ci trova qualcosa di mistico dove qualcun’altro troverebbe molto di psichiatrico, profondamente libidinoso. Sono punti di vista, i soliti, la fede che appanna la visione della realtà.
“Già, perchè l’amore mistico di Dio è un erotismo molto più forte di quello sessuale, che ingloba e supera.”
contento tu…
Quoto Dariok! 😉
“perchè l’amore mistico di Dio è un erotismo molto più forte di quello sessuale”
Flo, perche’ lo racconti qui a noi, vallo a dire al tuo papa e al suo segretario che e’ una vita che convivono insieme. 😆
@Flo’
perchè l’amore mistico di Dio è un erotismo molto più forte di quello sessuale, che ingloba e supera.
Un Freudiano puro insinuerebbe qualcosa come una scarsa capacità di raggiungere l’orgasmo col partner o le cattive influenze dell’auto-castramento sessuale. Ma meglio se sorvolo…
Odem per le citazioni dal “Cantico dei cantici”: se esso, nato come canto d’amore anche erotico, venne inserito nel canone biblico, è segno che si riteneva valida l’analogia amore umano – amore divino.
Dire che è ripreso a bella posta dal Canto di Ishtar E Tammuz no?
Così: per quella cosa tanto bistrattata quale l’onestà intellettuale…
@wichgood
Lei ci trova qualcosa di mistico dove qualcun’altro troverebbe molto di psichiatrico, profondamente libidinoso.
Quello che stavo pensando anch’io: al limite del patologico…
@ Flo
A parte il fatto che Teresa d’Avila era una povera ragazza rinchiusa in convento e sessualmente repressa da sognarsi amplessi tutte le notti (Gli vedevo nelle mani un lungo dardo d’oro, che sulla punta di ferro mi sembrava avere un po’ di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore, così profondamente che mi giungeva fino alle viscere, e quando lo estraeva sembrava portarselo via lasciandomi tutta infiammata..) mi piacerebbe sapere se tua moglie/compagna (se l’hai) è gelosa del fatto che provi un erotismo molto più forte pregando che non con lei.
Per i bambini non dici niente??
Paolo Urso: un caso di coscienziosità vera o di trasformismo strisciante? 😯
Secondo me, la prima. Sembra sicero quando parla di laicità. Aggiungo che se tutti i Vescovi fossero come questo, la secolarizzazione subirebbe una decisa battuta di arresto, nel senso che le persone tornerebbero a frequentare Chiese, e a seguire la loro religione.
Alla Chiesa manca il contatto con la realtà del mondo di oggi, e si ostina a non voler cambiare, finendo per perdere fedeli ed aumentare il distacco con la stessa società.
Donne prete, abolizione del celibato, apertura ai divorziati, a chi ha abortito, a chi si affida alla fecondazione assistita, ai gay, alle unioni di fatto e tante altre aperture, verrebbero accolte molto favorevolmente da tutti, non credenti compresi…Ed invece si ostinano a mantenere la loro mentalità da reliquie medioevali pseudo fasciste. Contenti loro, con il tempo finiranno per andare a mendicare un minimo di attenzione con il “porta a porta” con i TDG. 😉
“va chiamato con un nome diverso dal matrimonio”
e perché? basta usare gli aggettivi per chi vuole fare precisazioni: civile, cattolico, gay, etero, islamico…
Presto ne sentiremo delle belle da Ponticess.
distinguendo il “peccato” dal “peccatore”
Capito. Le chiesse si svuotano?: reinterpretiamo tutto !
l’evoluzione delle religioni è una delle migliori prove contro l’esistenza di dei e divinità
Sarà davvero laico questo vescovo?
Mi sembrava di sì, finchè non sono arrivato a leggere
““Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme, importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto”. Ma “va chiamato con un nome diverso dal matrimonio”.”
E lì si è tradito. Le parole hanno il significato che viene loro attribuito dai dizionari della lingua italiana, non dalle sacre scritture. Allo stesso modo, dichiarandomi “ateo” ad un cattolico, lui ci tenne a correggermi: “No, ateo è chi non è mai stato battezzato, tu sei un non credente”. Al che gli sottolineai che se la chiesa attribuisce un diverso significato alla parola ateo, non sono problemi miei. Ora comunque, preferisco “razionalista”.
Tornando al vescovo, mi fa comunque piacere osservare le sue timide aperture alla laicità. Sarà sincero? Sarà un lupo travestito da agnello?Oppure sarà solo abbastanza lungimirante da preferire il male minore cioè un ammodernamento della chiesa per tentare di arginare l’emorragia di fedeli?
Mi piacerebbe un commento di alecattolico, giuseppe ed enrico (quello tutto “famiglia tradizionale”) in proposito.
Che vuol dire poi che
“Sull’emancipazione femminile sostiene “provocatoriamente” che “nessuno ha difeso la donna come la Chiesa”.” ?
Forse è ironico? Dissente da S.Agostino secondo cui le donne non andrebbero neanche educate, e sono colpevoli di far venire le erezioni agli uomini santi?
Asserisce forse che la chiesa ha anche difeso la libertà negando di aver osteggiato l’abolizione della schiavitù o promosso l’istruzione contestando la legge del 1877 – se ben ricordo – contro l’istruzione obbligatoria?
” Ma per l’accesso al sacerdozio delle donne “credo che il dibattito, anche alla luce della lettera apostolica Ordinatio Sacerdotalis (1994) sia chiuso”.
Traduzione: non potendo ordinare donne sacerdotesse ci saranno preti gay e travestiti.
Opsss…, scusate il lapsus. Il travestimento c’è già. Ci sarebbe soltanto la dovuta distinzione rispetto al travestimento laico; in quest’ultimo caso è di buon gusto.
“Sull’emancipazione femminile sostiene “provocatoriamente” che “nessuno ha difeso la donna come la Chiesa”. E fa riferimento “al modo in cui Gesù ha valorizzato il ruolo della donna”, citando Maria Maddalena.”
La chiesa alle donne ne ha fatte e ne continua a fare di tutti i colori, fare riferimento ad un testo mitologico non e’ molto serio, per non parlare del fatto che leggendolo tutta questa valorizzazione delle donne basata sulla figura di Maria Maddalena non si capisce a cosa possa essere attribuita e che i superstiziosi non vengano a frantumare, dicendo che e’ stata lei a vedere per prima Gesu’ risorto, perche’ se vogliamo credere che sia accaduto un episodio simile e’ normale, che nella mentalita’ di allora il compito di innescare la sceneggiata venga attribuito ad una donna, mentre gli uomini sono a fare il lavoro sporco: cioe’ rubare il cadavere e poi aspettare la lei che dia la “notizia” facendo finta di nulla.
Non so perchè ma anche a me è venuto in mente subito uno slalom ,,,, di quelli da competizione !!!
Non condivido del tutto l’acrimonia di certi commenti.
Certo l’ideale sarebbe dove un paese dove le convizioni religiose sono un fatto privato e non entrano nel dibattito pubblico. Ma meglio un uovo oggi che una gallina domani: In un momento in cui i più fanatici e integralisti hanno spazio e sotegno ovunque, una voce moderata all’interno della chiesa cattolica è un fatto positivo (lo facesse anche solo per mero opportunismo).
” una voce moderata all’interno della chiesa cattolica è un fatto positivo ”
Positivo per chi ?
Per i gay, che magari non verrano più additati come figli di Satana, e avranno diritto a unissi civilmente?
… e per la chiesa, che, quando sarà costretta ad accettare gli omosessuali, potrà dire “vedete? noi eravamo sempre a favore e le voci contro erano mosche bianche!”
@ NIetzsche
Mi sembra che attendere i dettami della Chiesa in materia di diritti è inaccettabile in un paese laico.
Le unioni civili non sono materia religiosa, appartengono alla società tutta.
Se i gay vengono accusati di sattanismo, deviazione e qualsiasi altra fesseria peggio per la Chiesa che continua a far la figura del patacca. Ci guadagna la laicità.
Rischia di essere un fatto positivo solo per la chiesa stessa, che infatti sopravvive e mantiene consenso trasversale proprio perchè riesce ad avere al suo interno TUTTE le posizioni su TUTTO, dall’estrema destra all’estrema sinistra, e questa è la sua strategia per poter comunque, se non ora in futuro, rivendicare quando da una parte quando dall’altra ‘noi infatti questo lo abbiamo sempre sostenuto’.
E’ lo stesso motivo per cui preti ‘eretici’ o ‘comunisti’ come don gallo vengono sgridati da un lato ma mantenuti dall’altro, ed anche il motivo per cui questi, pur strnazzando, non se ne vanno dalla chiesa che tanto aborrono ma rimangono pur sempre pecorine del gregge.
@whichgood
Positivo per tutti quanti dato che, ci piaccia o no (a me di sicuro non piace) la chiesa in italia fa il bello e il cattivo tempo, e con i politici che ci ritroviamo la situazione non cambierà tanto presto. Quindi tanto vale essere pragmatici e riconoscere nei religiosi moderati un interlocutore per migliorare un po’ la situazione del nostro povero paese.
@ whichgood
Bisogna confrontarsi col fatto che, per alcune persone, la Chiesa sia un’autorità morale, per cui se dicono ‘gli atei sono figli del demonio’, questo rende la vita di un omosessuale in un paese come l’Italia parecchio più difficile.
Se il vescovo la pensa così, sono contento perché, magari, qualche politico si adeguerà pur di dare ragione alla chiesa, e magari qualche ragazzo ragusano troverà il coraggio di fare comune out e vivere la sua vita felicemente.
Anche se ne fosse uno solo, meglio di niente.
@ Nietzsche
E così facendo dovremmo, al posto di lottare per la laicità dello Stato e l’ingerenza della Chiesa, aspettare che qualche prete benestante (e nullafacente) ci “assolva” dei nostri “peccati” (l’omosessualità) reinterpretando le nefandezze psichiatriche (la dottrina) della Chiesa.
Meglio ottenere da soli il rispetto dei nostri diritti che attendere il giudizio di qualche oppurtunista gonnellone di turno.
Io non mi aspetto niente dalla Chiesa, ma io ho avuto la fortuna di poter essere quello che sono senza che nessuno mi dicesse che sono “malato” o peggio.
Questo non succede a tutti, e per evitare di aumentare la schiera degli adolescenti che tentano il suicidio perché bullizzati a causa dell’identità sessuale tutto fa brodo, anche una dichiarazione di timida apertura come quella di questo vescovo.
Forse tu non hai mai vissuto questa ghettizzazione, quindi non puoi capire il mio discorso.
@ Daniele+
Sì, concordo. Io ho provato subito simpatia per questo monsignore.
Mi sembra decisamente un tipo di mentalità aperta, data la media delle gerarchie cattoliche. Una voce moderata all’interno della Chiesa cattolica, e per di più in un posto di un certo rilievo, è una cosa molto positiva. In un perido come questo in cui la maggior parte delle gerarchie vaticane tentano di fare pressione sugli Stati affinchè difendano i “valori non negozialibi”, a discapito della laicità, fa molto piacere sentire persone così illuminate su problemi di etica e bioetica.
Certo, il monsignore non chiamerebbe matrimonio l’unione tra una coppia omosessuale, ma i cambiamenti si fanno un passo alla volta…
Sì forse preti ‘eretici’ come Don Andrea Gallo non vengono bacchettati per convenienza, ma si può sempre sperare in un cambiamento, seppur lento, dall’interno della Chiesa verso una maggiore modernità e rispetto della separazione Stato-Chiesa.
@ Nietzsche commento delle 19:36
Pienamente d’accordo! 🙂
Condivido quanto detto da Daniele+, Nietzsche, e Lyra.
Più sono le voci fuori dal coro, più il coro tenderà a stonare e ad essere costretto a modificare la propria impostazione. Un eventuale “nulla di fatto” dovrà essere verificato dopo l’eventuale modifica. 😉
L’ottuso programma pastorale del papa bavarese, tutto informato all’oscurantismo teologico più becero, sta portando la chiesa allo sfascio. Qualche vescovo comincia a rendersene conto, e tenta, pur nell’orizzonte molto piccolo e circoscritto della sua diocesi, di correre ai ripari. A dire il vero, quanto dichiarato da monsignor Paolo Urso non mi suscita un grande interesse, se non altro perché viviamo in tempi in cui sono ben altri i problemi di cui dovremmo preoccuparci, e per questo evito di perdere tempo in commenti puntuali di ogni sua frase.
Però c’è una cosa che voglio mettere bene in chiaro: personalmente, credo che queste modeste aperture ecclesiastiche ai diritti dei gay portino ben poco giovamento alla crescita del movimento omosessuale. Il problema vero è e rimane la lotta senza quartiere al pregiudizio antiomosessuale della nostra società, il quale persiste tenacissimo nonostante tutta la cosiddetta “liberazione sessuale” del ‘900. Chissà poi perché… E la lotta al pregiudizio antiomosessuale può dare risultati validi, solo se si hanno l’intelligenza ed il coraggio di attaccare quei poteri che lo fomentano. Tutto il resto sono solo chiacchiere solennemente vuote e stupide, che abbondano sempre sulle labbra (e sui keyboards) dei molti (troppi) falsi amici dei gay.
Commento migliore non potevo leggerlo. Grazie.
Non sono d’accordo. I cambiamenti sociali sono sempre lenti, l’acccettaione dei neri in America ha preso il suo tempo, e succederà anche per i gay.
Sarebbe bello svegliarei domattina è scoprire che nessuno pensa più che siamo malati, ma non è possibile, quindi meglio poco che niente.
Guarda l’America. Obama sta lentamente lavorando per l’accettazione dell’omosessualità, senza colpi di mani, prima evitando di difendere il DOMA, poi eliminando il DADT, e poi mandando avanti la Clinton nella difesa a livello mondiale della causa LGBT.
e la sua tattica sta funzionando, basta vedere come viene accolto malamente Santorum nelle università del New Hampshire, anche i conservatori, lentamente, stanno cambiando idea.
Confermo Nietzsche…Il pregiudizio o le mentalità medioevali clerico fasciste non si accendono e non si spengono come un’interruttore. Magari questa apertura del Vescovo sarà ignorata dai palazzi assoggettati al Bavarese, ma proprio il pregiudizio, la diffidenza e la mentalità, in chi ascolta tutti i giorni il Vescovo tenderà a cambiare….E se permetti, in un contesto come quello culturale siciliano, e’ un gran bel passo avanti. 😉
@ Stefano Grassino
Prego, non c’è di che!
@ Nietzsche @ Paul Manoni
Ero incerto se rispondervi, dato che tentare di ragionare con voi mica è tanto facile. Mi vedo allora costretto a ripetere cose già scritte e riscritte molte volte in threads precedenti. Vi pongo, ancora una volta, queste semplici domandine:
1) Perché, nonostante la liberazione dei costumi sessuali nel ‘900, il pregiudizio antiomosessuale resiste ad oltranza e non c’è verso, non dico di eradicarlo del tutto, ma almeno di attenuarlo? Si tratta solo di mentalità medioevale clericofascista … o di qualcos’altro?
2) Nessun pregiudizio è mai spontaneo, ma c’è SEMPRE QUALCHE POTERE FORTE O FORTISSIMO CHE LO FOMENTA IN QUANTO LO GIUDICA FUNZIONALE AI PROPRI INTERESSI OGGETTIVI. Secondo voi, chi può trarre giovamento, nella società occidentale contemporanea, dal pregiudizio antiomosessuale? Pensateci un pochino – guardate che non è difficile rispondere.
3) Perché il cinema ignora di proposito l’omosessualità? I films che trattano amori omosessuali sono pochini ma pochini davvero, e QUASI SEMPRE profondono tutto il loro impegno narrativo nel presentare l’omsessualità (soprattutto quella maschile) come qualcosa di deviante e di sporco ovvero, nel migliore dei casi, come qualcosa di problematico. Eppure il cinema, quando vuole, sa essere molto spregiudicato nell’affrontare temi moralmente scabrosi, ma con l’omosessualità (chissà perché) è tutta un’altra faccenda…
4) Vi siete mai chiesti perché la chiesa ratzingeriana si è tanto impegnata nella crociata contro gli omosessuali? Secondo voi, si tratta solo di oscurantismo clericale? Già in alcuni threads precedenti ho tentato (invano) di richiamare la vostra attenzione sui rapporti tra le gerarchie cattoliche d’Oltretevere e la mafia italo-americana, ma la cosa (chissà perché) non sembra interessare molto agli uaarini. Eppure il Caso Sindona dovrebbe indurre tutti voi a qualche “sana” riflessione. Bene, perché non provate a chiedervi, una buona volta, quanto il sostegno della mafia italo-americana sia stato detrminante nell’elezione del bavarese al soglio pontificio?
Sono sicuro che anche stavolta non avete capito una bella mazza di tutto quello che ho scritto. Pazienza! Il mio dovere di tentare di farvi ragionare almeno l’ho fatto.
Chi cavolo ha autorizzato il vescovo a prendersi certe liberta’?
La chiesa cattolica DEVE tagliare definitivamente tutti i ponti con conviventi, omosessuali, zingari, ebrei, protestanti, ortodossi, musulmani, giainisti, comunisti, radicali, anarchici, psiuppini, garibaldini e tutti quanti non ne seguano tassativamente e puntualmente i precetti!
Cosi’ chiudera’ presto bottega, finalmente! 😉
L’omosessualità esiste eccome all’interno della Chiesa cattolica, anche ai livelli più alti. Questo prete pretende soltanto che venga riconosciuta ufficilamente.
Ben svegliato dormiglione… 😀
si chiama marketing
“Sono convinto che la Chiesa debba essere una casa dalle porte aperte a tutti”
Giusto, anche gli ispettori della Guardia di Finanza.
Ahahahah, questa era davvero forte, bravo 🙂
“La Chiesa fa le sue valutazioni, ma ciò non toglie che deve sempre essere una casa dalle porte aperte, anche per i gay e le lesbiche. Non va confuso il peccato con il peccatore”.
Alla faccia dell’apertura.
E’ talmente aperta la porta che lascia entrare anche i pregiudizi.
Da gay, dichiarazioni di personaggi “timidamente” aperti ne ho sentite anche troppe. e non mi interessano, se non per condannarle. Ritengo infatti che servano egregiamente ad abbindolare molti gay credenti, che si sentono orfani della mamma CCAR e che accettano qualsiasi cosa, anche uno sputo in un occhio, pur di sentirsi un minimo accettati. Riescono, a prezzo di dissonanze cognitive da emicrania a grappolo, a considerare la dichiarazione che la chiesa “condanna il peccato ma accoglie il peccatore” come una specie di accettazione della loro condizione. Inutile cercare di ragionare con queste persone – la fede, ovvero la disperata ricerca di accettazione e amore – non conosce ragione.
Queste dichiarazioni sono molto pericolose proprio perché “moderate”: non fanno avanzare il dibattito di una virgola, ipotecano politicamente la possibilità di un pieno riconoscimento del matrimonio PER TUTTI ed impediscono di trarre le dovute conclusioni circa l’imperante omofobia italiana – ovvero che senza duemila anni di giudeo-cristianesimo ce la saremmo cavata molto prima nel riconoscimento dei diritti delle donne, dei gay e civili in generale.
Ecco perché credo siano più pericolose le dichiarazioni “laiche” dei religiosi che non gli articoli sinceramente deliranti di Pontifex – questi ultimi sono chiari e coerenti e non confondono le acque.
non sono solo quelle sul “non si deve chiamare matrimonio omosessuale” le dichiarazioni tese ad abbindolare. ad esempio dice:
“La nostra Caritas è una realtà molto bella e vivace. Pensa e opera per cercare di colmare i bisogni della gente.”
beh, la loro caritas e’ quella di quest’ultimissima di qualche giorno fa: http://www.uaar.it/news/?p=29631
tra l’altro, la cooperativa di cui si parla in quell’ultimissima, di fatto ostacolata proprio dalla caritas di urso, si occupa guardacaso di donne vittime di sfruttamento e violenza, il che cozza tremendamente con quest’altra sua frase:
“Per esempio, in questi anni siamo entrati a contatto con donne in fuga dalle famiglie, perché vittime di violenze perpetrate dai mariti o dai conviventi”
Sono perfettamente d’accordo è ora di finirla perchè definire l’omossessualità peccato lo fa rientrare nell’ordine delle volontarie scelte dell’individuo che peccando si allontana da Dio. Quindi di fatto il MOns. non accetta PER NULLA i Gay se considera il loro agire peccaminoso.
1000 e passa anni fa si diceva la stessa cosa delle done e di tante altre pratiche che oggi sono considerate normalissime.
Inoltre salvo 2 passi (che vanno contestualizzati) del Nuovo Testamento Gesù non ha mai condannato l’omossessualità o la sua pratica, semmai quello è appunto Paolo di Tarso, lo stesso paolo che minacciava le donne ordinandole di tacere in pubblico e ai mariti di non essere troppo “duri” con le loro mogli.
@ Steve
Pontifex non espirme posizioni, delira e basta e non so se possa essere “chiaro e coerente” al di fuori dei suoi osceni deliramenti.
Io sono sinceramente più preoccupata da quella marmaglia fanatica che dal monsignore in questione, ma forse è perchè sono di parte, dato che son credente.
Penso che noi laici, sia non credenti che credenti, dovremmo essere contenti di queste aperture, che forse, lentamente, porterenno ad una attenuarsi nelle ingerenze che il Vaticano tenta di compiere o compie, quando afferma che lo Stato deve difendere i diritti non negoziabili e la famiglia fondata sull’unione tra uomo e donna.
Su una cosa concordo: l’affermazione “condanna il peccato ma accoglie il peccatore” è piuttosto molesta, ma un passo alla volta. Prima o poi la Chiesa giungerà anche a non considerare più l’omosessualità un peccato (magari prendendo esempio dalla Chiesa valdese che benedice le unioni omosessuali), ma temo che ci voglia ancora un bel po’ di strada.
Io dubito invece che lo farà molte cose verrebbero messe in discussione se lo facesse, e il Magistero vacillerebbe.
La
Non conosco il mons.,ma hanno fatto sempre cosi, diventano
liberali su un concetto quando ormai la maggioranza delle persone ha
cambiato mentalità e modo di percepire le cose e dicono che è merito loro.
Comunque il problema è per chi segue i dettami della ccar.
Per quel che mi riguarda la cosa mi lascia del tutto indiferente.
Sicuramente Gesù per il suo tempo mostrava un’apertura eccezionale nei confronti delle donne.
Oggi però, dopo duemila anni, i tempi sono diversi. Al giorno d’oggi quella magnanima e paternalistica “apertura” non basta più. Oggi abbiamo le costituzioni, le carte dei diritti umani, la civiltà ha fatto passi avanti e anche tutto quel che c’era di buono nel messagio di Cristo è stato comunque SUPERATO.
Oggi alle donne non basta più l’emancipazione, oggi è il tempo dell’UGUAGLIANZA.
Ragazzi a parte l’astio che si può avere per la chiesa, dobbiamo ricordare che ai tempi di Gesù la prima chiesa cristiana era molto varia. Anche le donne potevano esercitare potere evangelizzatore e le cose come le definì Costantino 300 anni dopo erano ancora in la da venire.
Il cristianesimo degli inizi era un movimento eterogeneo con molte diversità le chiese delle varie città non erano affatto tutte uguali e la figura della donna, come dimostra Gesù nel vangelo non era affatto subordinata.
Ne è la prova anche le lettere di Paolo dove esorta le donne a tacere in pubblico, si dice proprio per frenare questa interpretazione della parola.
Non a caso la Chiesa Cattolica si vanta della sua origine Paolina.
LE Chiese moderne, ad esempio le riformate, hanno aperto da tempo alle done il sacerdozio e altre importanti posizioni nella realtà religiosa.
Semmai è la Chiesa Cattolica che si aggrappa e prassi alto medievali per dettare i sui “principi assoluti”.
“nessuno ha difeso la donna come la Chiesa”
AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH!
poco meno di quanto nessuno abbia difeso gli ebrei più dei nazisti.
per lor la donna era una serva che doveva
1 essere sempre sottomessa ad un padre od un marito. altrimenti, nel dubbio, la bruciavano come strega.
2 essere completamente ignorante e non studiare nulla. trantomeno immaginabile che addirittura insegni delle discipline. altrimenti, nel dubbio, la lapidavano come strega (ipazia).
3 non osare decidere con chi sposarsi: a decidere è solo il padre (o il tutore) al punto che nella vecchia formula di matrimonio il “sì” lo deve dire il tutore. è normale che la donna venga data in matrimonio da giovanissima, appena avute le prime mestruazioni o addirittura poco prima. altrettanto normale che il mtrimonio sia combinato solo ed unicamente con motivazioni economiche e politiche, senza uno straccio di amore. e con un marito anche anziano. in pratica un contratto di vendita della figlioletta come schiava sessuale a pedofili.
4 una volta sposata, è tenuta al dovere coniugale. in parole povere, anche se non si è scelta il marito, deve sottostare alle sue voglie. lo stupro coniugale, se la moglie si rifiuta di fare sesso, è considerato legittimo.
5 non è concepibile che la donna tragga piacere dal sesso. la donna deve fare sesso solo per procreare (e perchè lo ordina il marito). l’adultera è duramente condannata. è considerato invece normale che l’uomo faccia sesso per piacere, si considera molto meno grave l’adulterio e il libertinaggio maschile. (questo si direbbe valere ancora oggi)
questa è stata la donna per la chiesa per più di un millennio e mezzo. carne da monta, bestia da riproduzione, merce scambiabile per convenienza, incubatrice umana e badante ed educatrice dei figli alla fede cristiana come massima (ed unica) aspirazione culturale ed intellettuale mentre il marito è altrove.
Ma questo signore, che dice che uno stato laico non puo’ ignorare il fenomeno delle convivenze e delle coppie di fatto, anche se sono dello stesso sesso, lo sa che il motivo per cui invece le ignora e’ perche’ la maggior parte dei suoi colleghi del clero ad iniziare d l papa (e qui evito di fare delle ironie sul suo segretario personale per evitare che mi venga censurato il commento 😆 ) si permettono di interferire nella nostra politica, affermando che lo stato italiano non deve riconoscerle, con la conseguenza che la maggior parte dei nostri politici baciapile (che magari poi vengono beccati con un trans) sono disposti a dare loro ascolto?
O come direbbe la compianta 😉 Kaworu, fa finta di cadere dal pero?
Per cui, invece di fare l’emancipato laico, si rivolga direttamente ai suoi colleghi se vuole veramente ottenere qualcosa (probabilmente una scomunica 😆 ).
@Francesco
Sai che fine ha fatto Kaworu? Ho notato che non scrive da un bel po'(in effetti anche io ho ridotto la mia frequenza di commenti rispetto a qualche mese fa, quando ero novella di questo sito), anche se quotidianamente guardo le Ultimissime.
Per Lyra.
Ho fatto anche io questa domanda nelle ultimissime e mi e’ stato detto che per adesso non le frequenta, perche’ sta preparando un esame. Forse si fa “vedere” ancora sul forum.
Non so niente altro.
…a quanto ne so al momento Kaworu è presissima con lo studio….
Grazie! 🙂 Kaworu era molto attiva con i post e non vederne neanche più uno suo mi aveva portato a chiedemi che fine avesse fatto!
Calma non esageriamo stiamo parlando di 2000 anni di cultura e civiltà europea non è che inventasse tutto la Chiesa semmai rappresentava il pensiero del tempo.
@Lyra
Mi spiace ma paradossalmente su Pontifex non sono affatto d’accordo: le loro sono opinioni direttamente derivabili dal magistero della chiesa e dalle loro “sacre scritture”. Il cristianesimo non è diverso dall’islam – una religione che predica l’intolleranza e l’ha praticata finché glielo abbiamo permesso.
Non sono affatto contento che un vescovo mi conceda “graziosamente” di poter parlare di un diritto: è il rappresentante di una associazione privata e come tale la sua è solo un’opinione. Io il matrimonio lo voglio per TUTTI perché è un diritto di TUTTI.
Ritengo inoltre che non esistanto religiosi (giudeo-islamo-cristiani ) laici e/o moderati: se lo sono o sono in cattiva fede o stanno tradendo la loro ideologia. “Se il tuo occho ti è di scandalo strappalo e gettalo via da te” – l’atteggiamento di base è questo.
@ Steve
Purtoppo è vero che alcune farneticazioni di Pontifex sono derivabili dal Magistero (come la posizione contro l’omosesualità), ma ritengo che quel sito esasperi ulteriormente e distorca anche le posizioni più rigide della dottrina della Chiesa, fino a renderle irriconoscibili (es. il Vaticano, attraverso Cantalamessa, ha preso le distanze da coloro che dichiaravano i terremoti come castigo divino http://www.uaar.it/news/2011/04/22/teodicea-nuove-dichiarazioni-mattei-cantalamessa/)
Ad ogni modo non voglio prolungarmi in un’apologia della Chiesa, dato che non sono sua gran fan…
Su una cosa siamo d’accordo: io il matrimonio lo voglio per TUTTI perché è un diritto di TUTTI.
Mi permetto invece di dissentire vivamente dalla separazione tra laici e credenti: i credenti possono benissimo essere laici, anzi dovrebbero!
La laicità non è una caratteristica tipica ed esclusiva dei non credenti, ma di qualisiasi persona che sa andare oltre il proprio metro di giudizio, in nome del bene comune e della democrazia.
Comunque anche le mie sono solo opinioni e non mi importa di convincere nessuno della loro bontà; l’importante è che ci sia rispetto reciproco tra credenti e non credenti e magari anche una collaborazione sotto l’insegna della laicità e della democrazia, poi ognuno è libero di tenersi le proprie idee.
Ps. la fede non dovrebbe essere ideologia, ma sentimento, intimo bisogno, sennò non so a cosa serva e in cosa differisca dalle varie ideologie politiche.
Intanto permettimi ma il cristianesimo non è una ideologia, ma un movimento fondato sulle opere scritte del Vangelo e ha diverse interpretazioni dello stesso.
Inoltre il Vangelo ha tante verità filosofiche e morali oltre le banalizzazioni di certi siti cattolici.
Diverso è anche il Cattolicesimo che usa il Magistero come chiave di interpretazione del vangelo stesso.
Gesù non ha mai istituito una chiesa con la C maiuscola ne ha dato precetti morali che esulassero totalemente dal suo background culturale.
Non a caso il diritto canonico è stato elaborato molto dopo e prendendo a prestito tante cose dal diritto romano!!!
Stesso problema è il matrimonio che per sua definizione varia da cultura cultura ma che in occidente unisce il diritto romano al credo cristiano medievale.
DA cui il significato di famiglia, di prole ecc. ecc.
Volere che le unioni omossessuali abbiano copertura giuridica e tutele pari a quelle matrimoniali è un sacrosanto diritto, che le si chiami uguali non saprei.
Io da cristiano comunque non trovo nel Vangelo nulla che ne vieti l’applicazione come unioni di fatto nonostante quello che pensano i Cattolici più intransigenti.
@mirko
Hai ragione, il cristianesimo non è una ideologia.
Ciò che intendevo dire, forse non sono stata sufficientemente chiara, è che a volte lo si vede declinato a mera ideologia politica, con tanto di programma stilato (no divorzio, no aborto, no unioni omosessuali, no principio di autodeterminazione, no testamento biologico etc), come nel caso dei tradizionalisti, dei fanatici o di coloro che vi vedono più uno stumento di potere e di controllo sui fedeli che un sentimento di fiducia e gratitudine verso un Dio-padre, un Dio-amore di cui Gesù ha tanto parlato.
Anche io sono cristiana e, a giudicare dal tuo commuento potremmo avere idee abbastanza simili: anche tu deluso dalla Chiesa? Io non riesco più a definirmi cattolica, dati i miei dissensi verso alcuni dogmi e verso le posizioni bioetiche adottate dal Magistero.
Sì, il Vangelo propone una bella e difficile filosofia di vita, ricca di consigli etici-morali ed è anche legittimo il dubbio che Gesù volesse veramente fondare una Chiesa e se essa abbia il diritto di portsi come unica chiave interpretativa del Vangelo.
“Volere che le unioni omossessuali abbiano copertura giuridica e tutele pari a quelle matrimoniali è un sacrosanto diritto, che le si chiami uguali non saprei.” Per me non ci sarebbero grossi problemi a chiamarli matrinomi omosessuali, ma ammetto che ci sono delle resistenze di carattere culturale(matrinomio nell’immaginario collettivo è associato a coppie etero e a figli) e quindi mi sembra accettabile anche il termine unione. Penso che a molti omosessuali importi più la legalizzazione del loro rapporto più che del nome con cui ciò viene fatto, ma non sono sicura, bisogna chiedere a loro…
Mi sembra che nel Vangelo non ci sia niente contro tali unioni, anche se sia nell’Antico Testamento che nelle lettere di San Paolo si condannano più volte i “sodomiti”: ritengo che i passi vadano contestualizzati nel contesto storico-culturale e che possano essere superati da una morale più adatta alla nostra sensibilità di persone del 2000.
E la totale discutibilità dell’applicazione del concetto di matrimonio ai gay (genere di cui vado orgogliosamente fiero di appartenere) dove la mettiamo? Si può essere monogami o poligami, ma trovo ridicolo come omosessuale che il discorso cada proprio qui sull’argomento.
Gli omosessuali, nel caso quelli atei, che discutono di matrimonio sul sito della UAAR? Parliamo di unioni di fatto, và.
Inoltre, dovendone parlare: GRAZIE VESCOVO! ASPETTAVAMO PROPRIO LEI! CHEBELLO!
e di grazia perché non dovrei sposarmi col mio compagno? perché finora matrimonio era un vocabolo implicitamente “etero”? queste sono polemiche di retroguardia – il matrimonio è un istituto e io voglio che l’istituto con i suoi benefit e i suoi doveri sia esteso anche alle coppie dello stesso sesso.
Mica crederai che voglio mettere il velo e farmi benedire da Don Ciccio? voglio andare davanti all’ufficiale comunale e dichiararmi disponibile a condividere la vita col mio compagno, assieme ai debiti, alle malattie e alla casa. E anche a promettere di amarlo in modo esclusivo.
Tra l’altro che differenza ci sarebbe tra due persone unite civilmente o spostate? perché creare unioni di serie B?
Mah, a me sembra un’operazione di marketing tipica della chiesa: il gioco al poliziotto buono e a quello cattivo. Su una sola cosa questo cardinale ha ragione: l’Italia è molto indietro sui temi della laicità. E di chi sarà mai la responsabilità? Magari proprio della chiesa…
Se ci fosse il matrimonio gay come in Spagna, chissà a quanti cardinali verrebbe un infarto.
Che schifo!.se veramente detto cosi dovrebbe essere ridotto allo stato laicale,niente amici di Kaworu in chiesa.
Che schifo la tua grammatica!.
Più grammatica e meno catechismo!