Rhode Island, giudice ordina rimozione di preghiere dai muri di una scuola

Jessica Ahlquist ha avuto ragione nella causa intentata contro la sua scuola superiore: il murale posto nell’auditorium contenente la “preghiera della scuola” dovrà essere rimosso per ordine del giudice Ronald R. Lagueux. La sala è utilizzata da studenti, insegnanti e genitori sia per attività obbligatorie che facoltative.

La sentenza ripercorre la storia della preghiera nella scuola in questione: fino ai primi anni ’60 le lezioni si aprivano con una preghiera, sostituita da un minuto di silenzio in seguito alla storica sentenza Engel v. Vitale. Successivamente i diplomati dell’a.a. 1963-64 donarono i murales contenenti le preghiere, che sono giunti al 2012.

AGGIORNAMENTO DEL 14 GENNAIO. Puntuali, arrivano soprattutto da internet attacchi pesanti e personali a Jessica Ahlquist, come riporta The Examiner. Nel florilegio di insulti integralisti, anche incitamenti all’aggressione fisica.

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14 commenti

serlver

Mah…, capisco i crocifissi in Italia che servono solo ai cattolici per marcare il territorio come fanno cani quando alzano la zampa, ma in questo caso la “preghiera” mi pare che sia quasi una testimonianza storica del passato della scuola: non è un simbolo ma un mero cimelio.

flaccido

sono d’accordo… nel bene e nel male la chiesa è parte della storia e non va cancellata… sarebbe come pretendere che in tutti i palazzi storici si coprissero gli affreschi a sfondo religioso

Flavio

Ma l’avete vista la foto? Quel murale non ha assolutamente alcun valore storico né artistico. Che argomentazione ridicola.

flaccido

il valore storico non è determinato dalla bellezza o dal valore economico ma dalla memoria che rappresenta.
questa preghiera rappresenta un concetto di scuola religiosa che è stato superato. e che almeno li non è più presente e va ricordato.

faber

Concordo. Per quanto di tratti di una scuola, la quale dovrebbe mantenere il carattere di laicità, in questo caso mi sembra una sentenza assurda, come assurda è la richiesta di chi ha intentato la causa. Per quanto il murale non abbia un oggettivo valore artistico, rappresenta comunque un patrimonio storico della scuola e tale va considerato. Se sul muro di una scuola fosse affisso un crocifisso di Giotto sarei ben felice di non rimuoverlo. Ben diverso il discorso riguardo alla recitazione della preghiera, che rappresenta invece un atto religioso e che pertanto deve rimanere rigorosamente al di fuori delle mura scolastiche.

schiaudano

Concordo.
La storia, sopratutto in certi casi, non va cancellata ma spiegata.

“E anche adesso è rimasta una scritta nera
sopra il muro davanti casa mia
dice che il movimento vincerà
il gran capo ha la faccia serena
la cravatta intonata alla camicia.

Ma il bambino nel cortile si è fermato
si è stancato di seguire gli aquiloni
si è seduto tra i ricordi vicini i rumori lontani
guarda il muro e si guarda le mani
guarda il muro e si guarda le mani
guarda il muro e si guarda le mani. ”

F. De Andrè – Le storie di ieri.

manimal

dalle mie parti su un municipio c’è l’immagine sbiadita di un fascio littorio. quando hanno fatto lavori di restauro dell’edificio, hanno tinteggiato tutta la facciata lasciando inalterato il simbolo dello storico partito illegale nell’Italia repubblicana.

a mio avviso hanno fatto bene, in quanto testimonianza storica, ormai, e non più strumento di propaganda.

Francesco

Hanno fatto bene! Perche’ portava sfiga, gli studenti che la leggevano venivano bocciati. 😆

FSMosconi

Preghiere sui muri?!
Alla faccia del quando pregate non fate come gli ipocriti… 😯

Francesco S.

Negli States sono assurdi permettono il licenziamento di una donna incinta e di un insegnante per motivi religiosi (alla faccia della laicità) e cancellano murale di 50 anni (che al di là del contenuto, hanno un qualche valore storico).

Paul Manoni

Tutto sommato, dubito che agli studenti possa servire per passare gli esami, quindi a parte una testimonianza storica di eventi passati, a cosa servirebbe quella preghiera in uno spazio condiviso da tutti, per cui laico?
Se Benedetto XVI fosse arrivato alla Sapienza e avesse regalato un murales con una preghiera, a “testimonianza storica” del suo passaggio, sarebbe stato giusto tenerla esposta nell’aula magna???…Io penso di no, quindi direi che hanno fatto benissimo a toglierla.

Maurizio

Quando si dice fanatismo: adesso cambieranno nome a Los Angeles per il riferimento alle figure cristiane ivi rappresentate…

Pier Paolo Nicolè

Assolutamente si per rispetto agli atei di Los Angeles.

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