Pisapia: “Registro coppie di fatto a Milano entro 2012”

Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, ha annunciato ieri in diretta tv che sosterrà il registro comunale per le coppie di fatto. Durante il programma di Fabio Fazio Che tempo che fa? su RaiTre. “Manterrò l’impegno e ne sono orgoglioso”, ha detto, “per cui il registro delle unioni di fatto diventerà realtà entro quest’anno”. E che serve per rendere “più vivibile, felice e bella Milano”, come la festa internazionale delle famiglia, evento che vedrà anche la presenza di Benedetto XVI. “Due segnali di forte cambiamento, risposte a situazioni diverse ma entrambe meritevoli di attenzione”, ha concluso.

Plaudono le associazioni omosessuali, mentre per il capogruppo Pdl del consiglio comunale Carlo Masseroli si tratta di “un’evidente provocazione, quasi un affronto alla Chiesa”. Contraria anche l’ex assessore per le politiche sociali, Mariolina Moioli, che paventa il rischio di “speculazioni ideologiche”.

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54 commenti

Diocleziano

Il signor Massiroli si preoccupi degli interessi dei cittadini, che pagano il suo stipendio.
Se cittadini cattolici hanno da ridire, se ne facciano una ragione: non è cosa che li riguardi.
Che gli piaccia o non gli piaccia.
E della suscettibilità della chiesa me ne faccio un baffo,

Murdega

Come Diocleziano delle 09:44.
Non vedo cosa hanno da ridire i catt. in quanto fare una coppia di fatto non è
obbligatorio.
Possono sempre sposarsi, contenti loro !!!!!

Federico Tonizzo

Tanto più che è sotto gli occchi di tutti il fatto che anche molti sedicenti cattolici costitutiscono, di fatto, coppie di fatto! :mrgreen:
Addirittura, se è vero che i sedicenti cattolici sono percentualmente molti più degli atei, le coppie di fatto tra sedicenti cattolici sono verosimilmente molte più di quelle fra atei, o di quelle fra un membro sedicente cattolico e un membro ateo! :mrgreen:

GianniCiardi

Ma i cattopitechi ( c’è ancora qualcuno che si offende se li chiamo così!) hanno il monopolio in tutto, anche per quello che non li riguarda?

Fatevene una ragione, siete superati. La vostra idea razzista e separatista della società è superata e improponibile a persone con un minimo di intelligenza e di dignità:
andate a lavorare!!

cesareTS

Gli effetti pratici e legali di un registro delle unioni di fatto quali sono?

alesssandro

uno dei vari credo sia la possibilità di poter accedere alle liste di accesso alle case popolari

Roberto Grendene

Contraria anche l’ex assessore per le politiche sociali, Mariolina Moioli, che paventa il rischio di “speculazioni ideologiche”.

condivisibile, ma solo in relazione alla “festa internazionale delle famiglia” che dalle premesse sembra voler discriminare le famiglie non cattolocamente fondate

Francesco

Invitare Ratzinger alla festa internazionale delle famiglia e come invitare Hitler alla festa internazionale della tolleranza etnica.

Enrico

Scusate ma per fare una delibera ci vogliono mesi?Capisco scrivere il testo di un nuovo codice penale ma per un registro il cui effetti legali sono dubbi.

G.B.

A rigore la definizione più esatta sarebbe “regolamentazione di forme di unione diverse dal matrimonio”, da attuarsi comunque sulla base di un accordo pubblico e formale tra le parti interessate. Altrimenti c’è il rischio che una persona si trovi impegnata in un “quasi matrimonio” senza aver dato il suo consenso, come rischiava di accadere con la vecchia proposta dei DICO. Insomma deve essere ben chiaro che chi, etero o gay, vuole convivere senza alcun vincolo formale, mantenendo pienamente la propria libertà, ha tutto il diritto di farlo. Penso in particolare a coppie giovani che, ormai quasi di regola, fanno precedere il matrimonio da una più o meno lunga convivenza, sperando così, arrivandoci dopo avere sperimentato un periodo di vita in comune, di ridurre le probabilità di separazione e divorzio, con annesse spese e rogne.

Losna

Buona e atroce la vignetta sul misFATTO di oggi:
Il Papa: “Le coppie di fatto minacciano la dignità umana”, e si vede un prete che chiede al bambino: “Mi vuoi sposare?.

Losna

Se mi citi qualche sito dove posso copiare e incollare ben volentieri.

El Topo

Perché fermarsi alle coppie? Ma è ora di rilanciare, doppie coppie, full e scale reali…
A parte le battute mal riuscite sarebbe lungimirante rivedere l’istituto del matrimonio ripartendo dal suo carattere di contratto tra delle parti, sarebbe ora di allargare a più soggetti ed in insiemi di più tipi la possibilità di condividere le proprie esistenze avendo tutelati diritti e doveri al di là delle modalità di accoppiamento preferite dagli stessi (che andrebbero sicuramente considerate una questione di secondo piano). Rimarrebbe da rivedere la terminologia da utilizzare e ci sarebbe da lavorare sodo per i legislatori ma sarebbe un passo avanti notevole. Una riforma come quella che ipotizzo non avrebbe alcun effetto sul matrimonio religioso che rimarrebbe solo una delle possibili forme di convivenza.

Federico Tonizzo

In effetti, la parola “matrimonio” potrebbe derivare da “matris-” (“madre”) e “-monium” (“compravendita” o giù di lì), quindi potrebbe significare “compravendita di una madre”, ovvero: un uomo acquistava una donna per farne una madre di figli. (V. anche l’etimologia di “mercimonio”: “compravendita di merci” o giù di lì).
Sappiamo bene che, purtroppo, presso le popolazioni semitiche (e probabilmente non solo), pagando con mucche e pecore o con moneta sonante si acquistavano/acquistano le donne, per farne mogli o schiave…
Il concetto di “matrimonio” sarebbe quindi una turpe eredità di un turpe passato (in alcuni luoghi non del tutto passato), che rimane, sia pur leggermente “edulcorato”, nelle (sigh!) nostre società attuali.
Concordo quindi pienamente con El Topo.

Federico Tonizzo

Leggo su Wiki alla pagina “Matrimonio”:

“Forme ed effetti del matrimonio:
Il matrimonio nel diritto romano era essenzialmente una SITUAZIONE DI FATTO da cui l’ordinamento faceva discendere gli effetti civili. La forma non era disciplinata. I suoi presupposti erano la convivenza dell’uomo e della donna e la capacità di agire degli sposi, il conubium, che non tutti avevano, differentemente dal diritto moderno.
Nel diritto romano arcaico vi erano tre forme tradizionali:
– la coemptio, la forma nettamente più diffusa, nella quale il padre plebeo metteva in atto una vendita fittizia della figlia, così emancipandola, al marito. Era una cerimonia di tipo civile, adattamento di un contratto di compravendita, la mancipatio, in cui si sostituiva all’acquisto della proprietà su beni materiali, l’acquisto dell’autorità maritale sulla donna;
– la confarreatio, forma minoritaria, scelta dai patrizi e da chi aspirava a cariche religiose, nella quale gli sposi facevano offerta di una torta di farro a Giove Capitolino, alla presenza del sommo pontefice e di chi officiava il rito, il Flamen dialis. Era un matrimonio di tipo religioso;
– l’usus: la coabitazione ininterrotta di un anno di un plebeo con una patrizia. Era considerato un matrimonio legale di tipo civile.”

Interessante, no? 🙂

Francesco S.

@El topo

Prima si inizia dalla sostanza (i diritti), poi si può passare alla forma: per questa servirebbe una riforma costituzionale, che richiede tempi lunghi e maggioranze qualificate.

Mannaz

Ci sono problemi ben più gravi da risolvere (o quantomeno attenuarne i danni) delle “CoPpyE dI FaTtOh!!!11!”. I politici dovrebbero lasciare tali tematiche ai vari TaLk ShOw e Barbare D’Urto. I sinistri non possono fare a meno di far eva su certi DiRiTtih STORTI per guadagnare consensi dal popolo bove e gallinaceo col cervello fritto dal GranDeH FraTeLloH!!!1.

alesssandro

c’è sempre un problema più grande da risolvere e , ragionando così, non si risolverebbe mai nulla.
Tali tematiche, invece, adrebbero trattate proprio dai politici e non da quelle cafonate mediocri che si vedono in Tv che son pane quotidiano dell’omofobo italiano medio

Mannaz

E’ una TV femminista e gay per gente lobotomizzata dalle ideologie anni ’60, femministe e gay appunto.

Ci sono italiani che non arrivano a fine mese, gente costretta a elemosinare, suicidi alle stelle, giovani senza lavoro e senza futuro.

In un quadro simile discussioni politiche sui diritti storti rivendicati dalle lobby non sono altro che fastidiosa fuffa.

Southsun

@ Mannaz.

Certo, esattamente come il tuo razzismo fuffologico rivendicato dalla tua miseranda lobby di fascistoidi falliti.

Come Casa Pound e accoliti odiatori assortiti insegnano.

alesssandro

la tv itialiota è tutto fuorchè femminista tant’è che la donna è mero oggetto e le persone gay vegnono rappresentate in modo caricaturale.
diritti storti tua sorella e lelobby son solo nella tua capoccetta bacata

whichgood

Grande Pisapia!.

Io sono per la redifinizione del concetto di famiglia. Ognuno dovrebbe essere libero di vivere e condividere la propria vita con chi vuole, avendo gli stessi diritti e garanzie di una famiglia cosidetta “tradizionale”. Non vedo niente di male neanche nella poligamia, sia di un uomo con diverse donne o donne con diversi uomini (quest’ultima la trovo una variante interessante). Anche famiglie poligamiche interamente femminili o maschili, cosa c’è di male ?.

MicheleB.

Concordo: e lo dico senza interesse, da eterosessuale e monogamo quale sono. Ma questa famiglia rigida statuaria, in un mondo complesso e multiforme come l’odierno, è una prigione ideologica e basta. Viva la libertà di ognuno nel rispeto di tutti.

Francesco S.

La poligamia proprio no in entrambi i sensi e indipendentemente dal sesso, anche perchè potenzialmente lesiva dei diritti umani di uomini e donne coinvolti.

D’altonde a cose servirebbe sposarsi (ovvero un contratto di fedeltà tra partner) se si vuol cambiare partner.

E poi troppo pericoloso aprirebbe un varco alla poligamia sessista di stampo islamico. No la poligamia proprio no.

Fri

Boh, per me se c’e’ completo accordo da parte di tutti non vedo eprche’ non si potrebbe accettare anche il matrimonio poligamo e poliandrico.

whichgood

” La poligamia proprio no in entrambi i sensi e indipendentemente dal sesso, anche perchè potenzialmente lesiva dei diritti umani di uomini e donne coinvolti. ”
Lesiva in che senso?. Potresti fare un esempio ?

” D’altonde a cose servirebbe sposarsi (ovvero un contratto di fedeltà tra partner) se si vuol cambiare partner.”
Io non parlavo di matrimonio ma di diritti e garanzie. Comunque, sarebbe giusto potersi sposare con più partner contemporaneamente purchè siano tutti d’accordo.

” E poi troppo pericoloso aprirebbe un varco alla poligamia sessista di stampo islamico. No la poligamia proprio no.”
Non se anche la donna ha il diritto di sposare più uomini. La situazione si compensa e non ci sarebbe sessismo ma uguaglianza di diritti.

Francesco S.

Io la penso così. Comunque la questione è fuori tema, qui si parla di coppie di fatto, (e spero che un giorno venga riconosciuto anche il matrimonio tra coppie dello stesso sesso).

Francesco S.

Su questo sì che son d’accordo, l’importante è la tutela.

fab

Perfettamente d’accordo con whichgood. Lo stato deve al massimo certificare quelli che i singoli decidono, senza nessun diritto di sindacare.

giuseppe

Si illudono che con un registro potranno cambiare la reltà della natura !

whichgood

Certo, perche gli animali credono a dio, molto naturalalmente.

Diocleziano

”…realtà della natura…”

e lo dice uno che crede nella transustanziazione, nella resurrezione dei cadaveri, nelle gravidanze di origine divina… ahhhh, principio di non contraddizione, dove sei finito?

Southsun

@ Enrico.

E tu ti illudi che la natura sia come la vorrebbe il tuo Papa in gonna e sottana di pizzo.

fab

Che concetti penosi, giuseppe; pura superficie sensoriale, senza la minima rielaborazione, la minima critica; mai nessuno sforzo di capire. Così non vai da nessuna parte.

MicheleB.

Pisapia è un eminente esponente di SEL, proveniente dall’ecologismo storico italiano. Milano, la città più inquinata d’Europa, aveva necessità di un uomo così, dopo anni nelle mani di una destra becera ed ignorante, affarista e sciovinista.

redicoppe72

Pisapia può istituire tutti i registri che vuole, ma il loro valore giuridico è pari a zero (e lui lo sa, ma gli piace prendere per il coulo i suoi elettori).

Anche io ho la mia agendina-registro dove prendo appunti.

Diocleziano

Anche il prete ha il suo registro dei battezzati, col quale ti prende per il kulo e tu, gonzo, lo prendi sul serio.

redicoppe72

@ Diocleziano

Ma mi sembra che anche voi (atei, agnostici, razionalisti, laici, illuministi, ecc.) lo prendiate sul serio, visto che vi agitate tanto per essere cancellati da quel registro.

P.S. Diocleziano, hai detto una caz zata. Metti la testa (cioè quella palla che porti sopra il collo solo per una funzione estetica) sotto la sabbia.

Southsun

@ redichiappe.

Certo, perchè dai dati fasulli di quel registro la tua Chiesa sgualdrina attinge per numerare i suoi “fedeli”.

Registro assolutamente abusivo e giuridicamente NULLO perchè il battesimo viene IMPOSTO in un’età in cui non si può manco decidere se andare o no al bagno.

La tua Chiesa annulla matrimoni perfettamente consumati e validi per un “difetto” di volontà di uno dei coniugi al momento della stipula, e considera invece valido un sacramento impartito senza il consenso dell’interessato.

Ma tu sei cattopiteco, quindi non ci arrivi a queste cose.

E non arrivi neanche al fatto che il registro di Pisapia avrà valore – eccome! – locale, non nazionale.

Fri

I suoi elettori sanno benissimo che, grazie a gentaglia come te, questo registro non ha valore legale. Ma non si sa mai che un giorno, speriamo non troppo lontano, anche l’Italia diventi un paese civile e permetta ad ognuno di vivere come gli pare.

vime

” mentre per il capogruppo Pdl Carlo Masseroli si tratta di “un’evidente provocazione, un affronto alla Chiesa”

Allora sarebbe ora che si aggiorni! Una volta scoperta l’evoluzione, Adamo ed Eva devono andare in pensione, non si tratta di affronto alla Chiesa.
Così come una volta scoperto che essere omosessuali non è una malattia e soprattutto NON è una scelta, non ci trovo niente di strano se qualcuno si adegua.
Ma in fondo è proprio questo il problema della Chiesa, non vogliono mai vedere la verità e preferiscono immaginare il mondo come vogliono loro.

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