Spettacolo ‘blasfemo’ a Milano, Castellucci: “Atteggiamento pilatesco della Curia”

Continuano le polemiche intorno allo spettacolo Sul concetto di volto del figlio di Dio, firmato da Romeo Castellucci. L’opera sarà rappresentata al Teatro ‘Franco Parenti’ di Milano dal 24 al 28 gennaio, ma è oggetto di aspre critiche da parte degli integralisti cattolici, che promettono battaglia come già successo in Francia.

L’interessato, il regista Romeo Castellucci, critica “l’atteggiamento pilatesco del cardinale Angelo Scola”, arcivescovo di Milano, che “non è scusabile”. Considerata “l’onda oscurantista che si sta spargendo nella società”, aggiunge, come riportato su La Repubblica di oggi.

Proprio la Curia, sebbene non si fosse schierata apertamente coi cattolici integralisti, aveva criticato il Teatro ‘Franco Parenti’, chiedendo “una maggiore attenzione al momento della programmazione degli spettacoli”, in modo che “fosse riconosciuta e rispettata la sensibilità di quanti vedono nel volto di Cristo l’incarnazione di Dio, la pienezza dell’umano e la ragione della propria esistenza”. La direttrice del teatro, oggetto anche di insulti antisemiti e minacce, Andrée Ruth Shammah, aveva assicurato che lo spettacolo è “tutt’altro che blasfemo”, “anzi ha un contenuto intensamente religioso”. L’assessore milanese alla Cultura, Stefano Boeri, ha difeso la regista “al centro di un inaccettabile attacco razzista e antisemita” e la messa in scena dello spettacolo.

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15 commenti

exodus

tanto sto spettacolo fa cagare lo stesso, ma sti cattopubblicitari non hanno capito che hanno fatto tanta di quella pubblicità a sto evento che altrimenti non se lo cagava nessuno xd

giulio

“quanti vedono nel volto di Cristo … la ragione della propria esistenza”

Mi sa che se qualcuno vede nel volto di Cristo la ragione della propria esistenza, quel qualcuno è alla frutta.

goied83

Ma a non andarlo a vedere…lo spettacolo…non si fa prima? Affettano tanto gli zebedei…ma non potrebbero andarsi a mangiare una pizza oiuttosto? Magari ci troverebbero una fetta di prosciutto a forma di faccia di Gesù e farebbero festa :)))

Paul Manoni

Io non mi sognerei neanche lontanamente di andare a vedere questo spettacolo, ma con tutta la pubblicità, la manifestazioni e le aspre critiche (anche antisemite) che ha ricevuto lo spettacolo, direi che un pò di curiosità mi e’ venuta… 😉
Quantomeno per smentire i miei sospetti circa l’apprezzabilità di tutto ciò che viene contestato da certi soggetti e da certe categorie ideologizzate di persone. 😉
Insomma, tutto ciò a cui si oppone Militia Christi e cattofascistume vario, di solito e’ interessante e degno di essere visto. 😉

giuseppe

Se avessero fatto la stessa cosa contro l’islam “religione di pace” il teatro sarebbe stato già bruciato. Ma il signor Castellucci non ha le p.le per fare qualcosa di simile. E’ molto facile farsi della pubblicità attaccando chi é contro la violenza e definire violente le reazioni misurate di indignazione.

exodus

veramente la pubblicità l’hanno fatta i cattolici. xd…….

manimal

eh… bei tempi quando le p.le non facevano difetto alla ccar…
ai bei tempi mica solo il teatro avrebbero bruciato…
quanta nostalgia! 🙁

alesssandro

contro la violenza?
il tuo padrone è violenza verbale fatta persona

angelo Ventura

Sono laico e anticlericale, ma la copromania non è il mio genere. Si possono dire le stesse cose senza bisogno di violare le più elementari norme del buon gusto. Gesù non è il mio pastore, ma neanche certi “artisti”.
Non so se mi fanno più schifo quelli di “Militia Christi” o l’uso di certi “materiali” in scena.
non andrò a vederlo, neppure per far dispetto agli estremisti cattolici.
Bleah!

Festival_Vaticano

Il punto non è se lo spettacolo sia bello o brutto, di cattivo gusto o meno. Il punto è che ci sia chi pretende che lo spettacolo sia cancellato. Non è certo la prima volta che individui e movimenti religiosi, più o meno esagitati e bellicosi, vogliono decidere per tutti cosa può essere detto, visto e scritto nelle varie forme di arte. È successo molte volte in passato e probabilmente succederà ancora, dimostrando l’arroganza di chi ritiene che il proprio modo di vedere le cose valga di più di quello degli altri. I credenti che pensano di sentirsi offesi nel loro “sentimento religioso” da uno spettacolo come questo hanno la formidabile libertà di non andarlo a vedere. Impedire ad altra gente che la pensa diversamente di poterlvi assistere (volendo imporre dunque il loro modo di vedere le cose a tutti) diventerebbe un sopruso inaccettabile.

whichgood

Per non dire di tutti quei credenti che vorrebbero assistere allo spettacolo. Penso che siano abbastanza in…zzati con vaticalia.

mistergrey

“Se avessero fatto la stessa cosa contro l’islam “religione di pace” il teatro sarebbe stato già bruciato. Ma il signor Castellucci non ha le p.le per fare qualcosa di simile. E’ molto facile farsi della pubblicità attaccando chi é contro la violenza e definire violente le reazioni misurate di indignazione”

L’obiezione non è pertinente.

Essa parte dal presupposto che l’autore abbia passato in rassegna tutte le figure sacre prima di vilipendere quella con i supporter più bonaccioni.
L’obiezione, dicevo, non è pertinente , tuttavia richiama un problema di scottante attualità che ha cominciato a porsi dai tempi della Fatwa contro il povero Rushdie.
Pensiamo ai guai che stanno passando certi giornali satirici in Europa, pensiamo a Van Gog.
Anch’io ho l’impressione che ci sia in giro una certa autocensura tra le penne più taglienti quando
si parla di Islam.

L’idea di potere essere condannato a morte dall’ultimo iman di quartiere è piuttosto inquietante.
Una cosa sono le prediche dal pulpito del parroco o le messe riparatorie, un’altra la prospettiva di uno psicolabile che ti insegue con la scimitarra nella convinzione di guadagnarsi il paradiso sgozzandoti, caritatevole pensiero che non verrebbe in testa nemmeno al più bigotto dei cattolici ( almeno in questa epoca ed escludendo i folli veri e propri).

Quanti sono i musulmani, un miliardo?Se anche lo 0,01 % dei fedeli (maschi) non pensa che a procacciarsi le Uri, sono Kazzi. 🙂

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