Bruxelles, nelle scuole insegnamento islam supera quello cattolico, in crescita etica laica

Nelle scuole primarie di Bruxelles ormai la maggioranza gli studenti segue l’insegnamento della religione musulmana. In netto calo l’insegnamento cattolico, sorpassato per numero di alunni del corso di etica laica. Lo riporta Il Corriere della Sera.

Lo segnala una indagine del Centre de recherche et d’information socio-politiques (CRISP) del Belgio. A seguire il corso di islam a Bruxelles il 43% nelle scuole primarie e il 41,4% nelle scuole secondarie. Al secondo posto la morale non religiosa: 27,9% alle primarie e 37,2% alle superiori. Da notare, in questo caso, l’aumento sensibile dei frequentanti con l’aumento dell’età, anche per un diffuso svincolamento dei giovani dalla morale religiosa. Il corso cattolico invece coinvolge solo il 23,3% e il dato si riduce ulteriormente nei licei, arrivando al 15,2%.

Allarmati soprattutto i cattolici, che vedono in questo la crescita dell’islam in Europa. Come fa il leghista Lorenzo Fontana, il quale ritiene che si debba “intervenire urgentemente” per evitare che “il Vecchio continente perdala sua natura e la sua identità, cessando di essere Europa”. I segni della secolarizzazione si fanno sentire molto in Belgio, dove è presente una forte componente laica ed è in crescita l’islam.

Diversa la situazione nel resto del paese, rispetto alla capitale ormai multiculturale. Nelle zone fiamminghe l’81,8% dei liceali segue corsi di educazione cattolica, il 13,1% l’etica laica e solo il 3,8% l’islam. In quelle vallone (francofone) il corso cattolico raggiunge il 52,8%, l’islam l’8%. Ma qui nei licei si preferisce il corso laico (64,2%), rispetto a cattolici (26,4%) e musulmani (7,8%).

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129 commenti

DURRUTI 51

La notizia non mi rallegra,speriamo di non finire in un altro medioevo.

Claudio

Sono solo corsi di indottrinamento religioso oppure etico/moralista… temo che si giungerà a questo punto anche da noi, al posto di abolire l’ora di religione cattolica si introdurranno ore anche per le altre religioni oltre che per l’ “etica laica”, ovviamente non saranno i bambini a scegliere ma i loro genitori…

Come al solito è triste vedere come stati moderni e sulla carta “liberali” avvallino l’indottrinamento morale (religioso o meno) dei bambini, invece di lasciarli crescere consentendo loro di scegliere liberamente la propria strada.

Steve

serve più coraggio “laico” nell’affrontare dibattiti con l’islam. Credo sia l’unico modo.

Lorenzo Galoppini

Con l’islam la vedo molto dura affrontare un “dibattito”.

Claudio

Sono solo corsi di indottrinamento religioso oppure etico/moralista… temo che si giungerà a questo punto anche da noi, al posto di abolire l’ora di religione cattolica si introdurranno ore anche per le altre religioni oltre che per l’ “etica laica”, ovviamente non saranno i bambini a scegliere ma i loro genitori…

Come al solito è triste vedere come stati moderni e sulla carta “liberali” avvallino l’indottrinamento morale (religioso o meno) dei bambini, invece di lasciarli crescere consentendo loro di scegliere liberamente la propria strada.

neuro

Dalla padella alla brace. Dal crocefisso in aula al burqa. E’ questa la tattica dell’islam: insinuarsi nel cuore dell’europa e sfruttando la su civile tolleranza portare avanti le idee incivili e oppressive che lo contraddistingue più delle altre religioni.
Pèrmeano la nostra società favoriti da un’idea sbagliata di multiculturalismo che vorrebbe imporre alla cultura occidentale di adeguarsi ad una religione che non ha intenzione di cedere niente alla laicità (seppur relativa) che abbiamo ottenuto con secoli di lotte.
E’ molto più facile in questi tempi contrastare la chiesa cattolica (male che vada ci fanno un articolo su avvenire) che l’islam che spesso reagisce con condanne a morte che possono essere emesse da un imam qualsiasi (senza nemmeno controllo gerarchico).
Bisognerebbe avere anche il coraggio di scontrarsi con questi soggetti e non solo quello di combattere una chiesa cattolica che sta perdendo credenti in continuazione.

Laverdure

Si potrebbe dire che siamo alle prese con uno di quei problemi di contraddizione logica,detti anche paradossi,che appassionarono tanto Bertrand Russel e altri matematici e logici:
dato che il “politicamente corretto”impone fra i suoi principali dogmi la tolleranza,e’ giusto
tollerare,assiema a tutto il resto,anche l’intolleranza ?In particolare l’intolleranza altrui ?
Perche’ e’ lapalissiano che tale sia una caratteristica principale della religione islamica,che
supera in questo anche la religione cristiana.
Per inciso ovviamente questo e’ dovuto unicamente al fatto che quest’ultima e’ stata “addomesticata” a forza dalla cultura laica,vedi illuminismo,rivoluzione francese,cannonate di Porta Pia ecc,tutte cose che sono mancate alla prima.

benjamin l'@sino

Laverdure: «Dato che il “politicamente corretto” impone fra i suoi principali dogmi la tolleranza, è giusto tollerare, assiema a tutto il resto, anche l’intolleranza? In particolare l’intolleranza altrui?»

Be’, il paradosso si può anche rivolgere verso coloro che, in questo spazio virtuale, si dimostrano intolleranti verso gli intolleranti. Anche a me è capitato di ricevere le “attenzioni dialettiche” di alcuni intollerantissimi tolleranti che non tolleravano la mia intolleranza. In verità, ritengo che la soluzione del paradosso passi attraverso la rimozione delle cause dell’intolleranza, ovvero verso il perseguimento di una adeguata separazione territoriale tra gruppi che non condividono gli stessi fondamenti culturali. Dopo questa affermazione, mi aspetto che qualche tollerante, dall’alto della sua indiscutibile superiorità etica, indulga in pesanti parole di intolleranza nei miei confronti…

Laverdure

@Benjamin

Bloccare l’ingresso a immigranti di religione islamica ci risparmierenne un sacco di problemi senza il minimo dubbio,ma e’ ovvio che non e’ fattibile e lo dimostra il fatto che nessun paese europeo ha potuto farlo.
Quello che invece sarebbe fattibile sarebbe ostacolare l’indottrinamento teologico delle nove generazioni di immigrati obbligandoli a frequentare gli stessi programmi scolastici
del resto della popolazione,impedire le forme piu’ spinte di condizionamento come
veli,chador ecc in pubblico,condannare senza attenuanti gravi reati commessi per
fanatismi religiosi ecc,tutte cose che in altri paesi occidentali vengono attuate piu’ o meno efficacemente,ma temo che nel nostro prevalga il “meno”,vuoi per motivi di propaganda politica demagogica vuoi per motivi di interesse.

benjamin l'@sino

Laverdure: «Bloccare l’ingresso a immigranti di religione islamica […] e’ ovvio che non e’ fattibile»

A me non sembra tanto ovvio. Diciamo piuttosto che chi ha in mano il potere non vuole farlo per ragioni sue. A me piacerebbe sapere se ci fosse una consultazione a voto segreto cosa ne direbbe il popolo (una volta) sovrano…

Losna

Agli strenui difensori del crocifisso nei luoghi pubblici: aspettatevi di essere ripagati con la stessa moneta quando gli “altri” saranno la maggioranza!
Non è meglio pensarci prima?

whichgood

” Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti. “

whichgood

“Ciò che per te è odioso non farlo al tuo compagno. Questa è l’intera Legge” (31° Sabbat, Talmud Babilonese).

Tino

@ Losna
Ma perché ti credi che qui in Francia dove non ci sono crocifissi le cose vadano meglio?

Mannaz

Questi non si rendono conto che quello in atto è un rimpiazzo etnico e non la mera diffusione di una nuova religione.

Mannaz

Non si rendono conto che quello che sta morendo non è solo il Cristianesimo, o il Cattolicesimo con tutte le sue tradizioni e riti ingranati nelle comunità locali, e le nuove ideologie laiche degli ultimi secoli; sta morendo la Civiltà Europea e stanno morendo i suoi popoli, le loro lingue, le loro tradizioni, cancellati nel nome del buonismo multiculturalista del “meltin’ pot” globale.

FSMosconi

@Mannaz

Le divisioni nette tra culture e popoli sono morti quando i primi due commercianti cominciarono a interessarsi uno degli usi dell’altro. Per tua norma.

fab

Veramente ce ne rendiamo conto perfettamente. E’ così che funziona la storia: le civiltà nascono, vivono e muoiono.
Quello che è senza senso è stabilire che, chissà perché, la peggiore religione in circolazione, che può essere imposta soltanto con la forza, dovrebbe essere l’unica a rimanere senza nemmeno una scalfittura, pronta a generare un Reich millenario musulmano, e questo nonostante dinamiche sociali che la rendono del tutto inadeguata.

Mannaz

Puoi rispondere con tutti gli stereotipi buonisti che vuoi, citare gli studi dell’università americana di ‘sta cippa finanziati da chissà quale organizzazione, ma io non sarò mai uguale a un congolese. La vulgata del “siamo tutti uguali” è la più grande menzogna della storia e dacché i nodi vengono sempre al pettine…

FSMosconi

@Mannaz

Non vedo che ci sia di male nell’essere uguali ad un Congolese.
Non vivi sotto il suo stesso cielo? Non manchi anche tu del cibo come lui? Non respiri come lui?

O è una questione di compensazione di mancanze personali (un modo gentile per chiedere se hai complessi d’inferiorità)?

Mannaz

Mi cadi proprio in basso Mosconi.

Piuttosto che tirare in ballo me diciamo che il Congo non avrà mai il suo Leonardo, il suo Michelangelo, Mozart, Bach, Liszt, Shakespeare, Byron, Giordano Bruno, Galileo, Mendel, Aristotele, Democrito, Platone, eccetera, eccetera, eccetera.

FSMosconi

@Mannaz

Perché no?
Se la Cina ha avuto Lao Tze, Sun Tzu, Sun in Confucio, le varie dinastie che in quanto a finezza artistiche non erano inferiori ai Reali Europei; se il Giappone ha saputo creare l’icona del Samurai; se l’India ha creato fiori di filosofi che hanno influito non poco nella storia della filosofia Europea sino a creare un’Università; se la Mongolia è riuscito a generare dinastie di Regnanti con chi più chi meno gusti artistici eccelsi come i Moghul o gli Ikhanidi… se tutto ciò è possibile perché il Congo avrebbe meno possibilità?

Mannaz

Non ho messo in dubbio le civiltà asiatiche. Chiediti però perché mai nessuno si sogni di forzare giù per la gola i dogmi del multiculturalismo a quei popoli fieri inondandoli intanto di arabi e africani.

fab

Mannaz, mettiti il cuore in pace: tu non sei nessuno di quelli nominati (fra i quali c’è anche della discreta fuffa). Non farti bello con le penne del pavone.
E comunque, se sei costretto a passare la giornata a cercare proteine, non ti resta molto tempo per scrivere il “Macbeth”. Altra cosa: entra in una classe qualunque delle superiori e vediamo se hai ancora il coraggio di sostenere che sono gli italiani quelli superiori. Sé, proprio.

FSMosconi

@Mannaz

Tu impediresti a uno che fugge dalla sua terra natia di abitare su un suolo non solo tuo unicamente perché africano o arabo?

Mannaz

@Mosconi: sì, che imparino a sviluppare la civiltà nei loro Paesi natii.

FSMosconi

@Mannaz

E cos’è la civiltà per te? Il sentirsi superiore a un’altro uomo pur rimanendo uomo tale e quale?

Mannaz

@Fab: non lo metto in dubbio, in Italia è in atto da decenni un gravissimo impoverimento-imbarbarimento etico e culturale, non che negli altri Paesi vada meglio comunque… forse si salvano i piccoli centri, le campagne, le minoranze etniche indigene (Walser, Venedi, Sami)… chissà per quanto.

Mannaz

@FSMosconi: vivere con i propri simili e secondo i propri costumi. Se loro vivevano di caccia e raccolta fino all’altro ieri evidentemente un motivo c’è ed è giusto che continuino così…

FSMosconi

@Mannaz

Poi dici a me che vivo di stereotipi!

vivere con i propri simili e secondo i propri costumi.

Sei cosciente che nessun costume, nessuna tradizione è eterna?

Se loro vivevano di caccia e raccolta fino all’altro ieri evidentemente un motivo c’è ed è giusto che continuino così…

Se p riuscito ad arrivare sino a te dubito sia così arretrato. Ma anche solo saper accendere un falò in zone proibitive dimostra un certo ingegno, cosa che evidentemente chi vede tutto o solo bianco o solo nero non è disposto ad ammettere…

Mannaz

Parlavo degli Africani, e l’Africa mi sembra tutt’altro che una terra proibitiva. Non tirare in ballo il colonialismo, perché prima di questo per millenni mentre in Europa, in Asia e in America si sviluppava la civiltà la maggior parte delle popolazioni di razza congoide ha perpetuato società e stili di vita primitivi.

FSMosconi

@Mannaz

Primitivi?
I carovanieri del deserto erano dei primitivi?
L’impero Songhai era primitivo?
L’impero Mali era primitivo?
Ripeto:
e poi dici che sono io quello che vive di stereotipi!

Mannaz

Ho scritto “la maggior parte”. Ad ogni modo gli imperi di cui parli nacquero presso popolazioni chiaramente influenzate dalle civiltà berbero-semitiche del Nord Africa, e dall’Europa attraverso queste.

Fri

perché mai nessuno si sogni di forzare giù per la gola i dogmi del multiculturalismo a quei popoli fieri

forse perche’ la cina E’ GIA’ un calderone di popoli, etnie, lingue, religioni, ecc… a loro il multiculturalismo gli fa un baffo!

inondandoli intanto di arabi e africani.

forse perche’ il giappone e’ piu’ vicino all’estremo oriente? (In 2010, the number of foreigners in Japan was 2,134,151. There was 230,552 Brazilians who are mostly of Japanese descent, 687,156 Chinese and 565,989 Koreans. Koreans, Chinese and Brazilians account for about 69,5% of foreign residents in Japan.)

Mannaz

2 milioni su 120 è una cifra insignificante. In Giappone il 98% della popolazione è Giapponese. In Europa invece la maggior parte dei Paesi si ritrova con un 20% e più di immigrati venuti da ogni angolo del globo.

Per quanto riguarda la Cina, le centinaia di minoranze etniche non sono certo forzate a mescolarsi con gli Han o con altri, o addirittura con allogeni provenienti da altri continenti e accolti nel nome del buonismo, anzi, spesso risiedono in proprie entità politiche provinciali o subprovinciali, come gli Zhuang del Guangxi.
Lo stesso discorso si può fare con la Russia, erede anch’essa come la Cina di un impero, dove ogni minoranza etnica, o almeno le più grandi, ha un proprio Stato, Krai, Oblast.

Noi Europei Occidentali nel nome del buonismo, del multiculturalismo, della americanizzazione, abbiamo dimenticato le nostre identità, ma addirittura ignoriamo l’esistenza di piccole minoranze etniche indigene dell’Europa come quelle citate sopra e non ci sfiora l’idea che nel marasma del multiculturalismo possano andare distrutte pure quelle… mica sono i Tibetani dopotutto.

Batrakos

Il problema delle migrazioni è che non si può essere troppi su un territorio non infinito e che, quando di massa come oggi, portano alla guerra tra poveri a beneficio di padroni e padroncini, che complici le leggi contro il lavoro, possono pagare i lavoratori sempre meno intanto che essi si distraggono facendosi la guerra tra poveri e trovandosi costretti ad accettare di tutto per campare.
Credo che proprio il problema delle migrazioni continue di capitali ed esseri umani sia quello impossibile da risolvere se non si pensa ad un’alternativa di sistema al capitalismo almeno nella sua variante neoliberista: visto che i mercati sono saturi e i padroni vogliono continuare a guadagnare è assurdo pensare che esse si potranno fermare a suon di leggi e leggine a meno che non si sia così ingenui da pensare che la forma-Stato legiferi contro il Capitale che la determina e finanzia (tantopiù oggi in cui la sovranità nazionale è svenduta alle banche); o si decresce e si pianifica l’economia oppure, rimanendo nella compatibilità di sistema che oramai è un’utopia anche più infondata delle altre, il mercato delle vacche continuerà necessariamente finchè non si arriverà alla rovina di tutte le parti in causa

Tutto il resto è fuffa, perchè nulla dimostra che nelle società tradizionali sia maggiore la felicità media individuale rapportata a quella diffusa (ovvero non ci sia una grossa forbice), felicità che si calcola su vari parametri: il benessere, l’aspettativa di vita, gli scambi sociali e la mobilità delle classi, anzi…

Batrakos

Chiaramente parlo di sistema in senso globale, perchè anche le migrazioni umane sono causate da mancanza di prospettive sul proprio territorio.
Complici i satrapi locali e il ricatto del debito, oggi in Africa subsahariana è difficile poter campare di caccia, pesca (visto che in ambito congolese, ad esempio, le industrie estrattive hanno avvelenato i fiumi) e raccolta come era un tempo.
E’ altresì vero che dove si ha talmente fame da essere ai limiti della sussistenza non si emigra, lo si fa dove la povertà lascia al cervello la facoltà di pensare senza l’obnubilamento della fame.
Infatti le zone africane ad altissima densità di materie prime non hanno praticamente migrazioni, quelle in cui si sta un po’ meglio, come il Maghreb, sono ottima riserva di forza lavoro a basso costo.

Io mi concentrerei più sul Fmi e le sue emanazione anzichè su tradizioni ormai storicamente superate.

Batrakos

Scusate il triplo intervento, ma il discorso è così complesso da trattare qua che mi accorgo che ogni volta che cerco di semplificare ometto qualcosa.

Mi si dirà che ci sono parecchi migranti anche da Paesi come, ad esempio, la Nigeria o il Senegal, ma si tratta di Paesi con poche megalopoli come Lagos o Dakar…da Paesi come Burkina Faso, Lesotho, Burundi dove esiste la pura economia di sussistenza, sussitenza quando va bene, le migrazione sono molto basse.

gmd85

Il problema delle migrazioni è che non si può essere troppi su un territorio non infinito e che, quando di massa come oggi, portano alla guerra tra poveri a beneficio di padroni e padroncini, che complici le leggi contro il lavoro, possono pagare i lavoratori sempre meno intanto che essi si distraggono facendosi la guerra tra poveri e trovandosi costretti ad accettare di tutto per campare.
Credo che proprio il problema delle migrazioni continue di capitali ed esseri umani sia quello impossibile da risolvere se non si pensa ad un’alternativa di sistema al capitalismo almeno nella sua variante neoliberista: visto che i mercati sono saturi e i padroni vogliono continuare a guadagnare è assurdo pensare che esse si potranno fermare a suon di leggi e leggine a meno che non si sia così ingenui da pensare che la forma-Stato legiferi contro il Capitale che la determina e finanzia (tantopiù oggi in cui la sovranità nazionale è svenduta alle banche); o si decresce e si pianifica l’economia oppure, rimanendo nella compatibilità di sistema che oramai è un’utopia anche più infondata delle altre, il mercato delle vacche continuerà necessariamente finchè non si arriverà alla rovina di tutte le parti in causa

Mi trovi d’accordo. Keynes docet 🙂

Tino

@ Batakros
Quello che stai dicendo è molto interessante anche se non condivido tutto, i liberisti sono spesso favorevoli all’immigrazione anche perché grazie ad essa la gente è meno solidale e quindi è più facile far passare la pillola della privatizzazione e della riduzione dello stato sociale (oltre alla pressione sui salari). La sinistra sbaglia credendo che la solidarietà sia automatica, quando le persone sono troppo diverse culturalmente si sposta poi a livello di comunità. È il solito problema il capitalismo è internazionale il proletariato no.

Mannaz

@Serlver: impossibile, quelli del KKK erano protestanti. Ad ogni modo tu sei un buonista senza identità e senza radici.

Fri

In Giappone il 98% della popolazione è Giapponese.

Since the Japanese population census asks the people’s nationality rather than their ethnic background, naturalized Japanese citizens and Japanese nationals with multi-ethnic background are considered to be ethnically Japanese in the population census of Japan. Thus, in spite of the widespread belief that Japan is ethnically homogeneous, it is probably more accurate to describe it as a multiethnic society. (http://en.wikipedia.org)

Fri

Per quanto riguarda la Cina, le centinaia di minoranze etniche non sono certo forzate a mescolarsi con gli Han o con altri

neanche qua lo sono, non per niente esistono le regioni a statuto speciale!

ma addirittura ignoriamo l’esistenza di piccole minoranze etniche indigene dell’Europa

bohhh, forse tu le ignori, io no di certo. O forse ignori che sono stati i tuoi padri fascisti a voler, a forza di olio di ricino, calpestare le piccole minoranze etniche indigene d’italia!

Mannaz

Sul Giappone: propaganda multiculturalista. Il Giappone non è “multietnico”, non prendiamoci in giro. Girando per le strade giapponesi sembra di stare in Giappone, non in Marocco o in Senegal come in diverse città Europee.

Sulle minoranze etniche: le conosci così bene e sei così conscio delle tue radici da favorire l’annientamento di ciò che distingue l’Europa razzialmente e culturalmente supportando l’immigrazione di massa. Vai a chiedere a un Venedo, un Voro o un Sami, o un Casciubo, ma potremmo benissimo dire anche a un Inglese, un Lombardo, un Bavarese, un Estone consci di sé (dato che non è necessario essere minoranze etniche protette per essere consci delle proprie radici) cosa se gli fa piacere che la sua identità etnica e culturale venga caplestata dai governi centrali.

Non mi identifico come fascista ma ho notato che voi antifa non potete fare a meno di usare etichette a caso per demonizzare chiunque osi contestare i dogmi dell’ideologia multiculturalista, che, come hanno spiegato Batrakos sopra, è solo la facciata buonista di un sistema economico senza scrupoli e di élite disposte a tutto pur di non perdere il potere che hanno ottenuto. Io dico anche che sono processi voluti volti a distruggere la civiltà europea.

Batrakos

Sia chiara una cosa: anche io sono di sinistra e antifascista e infatti non condivido proprio il discorso sulla volontaria distruzione della civiltà europea, ma sinceramente, vista l’ora e dato l’argomento che, detto con franchezza, a me pare più una presa sul serio di qualche saga fantasy che un’analisi materiale della realtà, non mi interessa molto entrare nel dettaglio.

Tino.

A parer mio il problema della sinistra è di aver abbandonato strutture politiche e concettuali perchè, come dici tu, la solidarietà non nasce spontaneamente ma va costruita attraverso la cultura politica e la reciprocità, che, come tale non può che essere laica: tutto questo va costruito con una presenza attiva nel tessuto sociale e nell’organizzazione e non con partiti di elite totalmente scollati dalla base; sulla laicità, come ricorderai che ho fatto anche qua, rimprovero una certa tendenza al comunitarismo e alle sue tendenze separatiste -scambiata troppo spesso per antirazzismo e solidarietà di classe- anzichè verso i valori laici illuministi.

Tino

@ Batakros
Esatto la sinistra è ormai assente nel tessuto sociale, in ogni caso nelle periferie qui in Francia ci sono gli islamisti e gli evangelici (che hanno parecchio successo tra gli immigrati subsahariani)

Fri

Girando per le strade giapponesi sembra di stare in Giappone,

perche’ tu girando per le strade giapponesi (se mai lo hai fatto veramente!) sei in grado di distinguere un giapponese da un coreano, da un cinese, ecc?

PS: senza contare che sono i giapponesi stessi ad essere i “marocchini” del Giappone, visto che sono discendenti di popolazioni coreane che hanno invaso e colonizzato il Giappone antico a scapito delle etnie locali!

Fri

le conosci così bene e sei così conscio delle tue radici da favorire l’annientamento di ciò che distingue l’Europa razzialmente e culturalmente supportando l’immigrazione di massa.

Io non supporto proprio niente. Ritengo che l’immigrazione sia inevitabile oggi come lo e’ stata in passato. Lo sviluppo di una cultura si basa anche sugli scambi con le altre. I popoli che si isolano non evolvono e sono costretti prima o poi a cambiare (come per esempio e’ successo alla cina) o a perire.

Vai a chiedere a un Venedo, un Voro o un Sami, o un Casciubo, ma potremmo benissimo dire anche a un Inglese, un Lombardo, un Bavarese, un Estone consci di sé (dato che non è necessario essere minoranze etniche protette per essere consci delle proprie radici) cosa se gli fa piacere che la sua identità etnica e culturale venga caplestata dai governi centrali.

gli Inglesi sono proprio gli ultimi che dovresti citare visto che sono stati fra i primi colonizzatori e annichilatori delle etnie preesistenti.
Per il resto la mia “etnia” di appartenenza e’ stata conquistata ed assimilata 2000 anni fa in quel processo di grande annichilamento culturale che e’ stata l’espansione dell’impero romano (il primo governo centrale ad imporre il multiculturalismo. La tua cara europa “geneticamente pura” nasce da li).

Non mi identifico come fascista

Che tu non ti ci identifichi non vuol dire che non lo sia. E’ chiaro come il sole.

Io dico anche che sono processi voluti volti a distruggere la civiltà europea.

Io dico che la civilta’ europea evolvera’ e si adattera’ e che domani sara’ una cosa diversa (speriamo migliore) da quella che conosciamo oggi e da quella che hanno conosciuto i nostri padri.

alesssandro

@ mannaz : “vivere con i propri simili e secondo i propri costumi. ”
Io, per fortuna, non sono un tuo simile e ci tengo anche al fatto che questa dissomiglianza sia sottolineata.
Sono sicuramente più simile ad un congolese tollerante ed onesto che ad un italiota pseudopsicologo e razzista come te.

[con i punti di quale prodotto hai preso la tua pseudo laurea?]

Fri

Sono sicuramente più simile ad un congolese tollerante ed onesto che ad un italiota pseudopsicologo e razzista come te.

quoto!!!

Mannaz

Che tu ti senta simile a un congolese non lo metto in dubbio. Sono 60 anni, o forse più, comunque in maniera massiccia da quando esiste la TV, che ficcano in testa all’inesistente popolo “Italiano” di essere “meticcio”, per forzare giù per la gola ai popoli della penisola la truffa dell’unità nazionale e l’italianizzazione. Ne ho sentite di tutti i colori, persino gente che sosteneva che gli “Italiani” abbiano anche sangue brasiliano… tutto il mondo insomma.

FSMosconi

@Mannaz

Fosse come dici in tutta la storia italiana non ci sarebbero state immigrazioni. Il che è a dir poco ridicolo, o meglio ancora: assurdo.
Fin qui ci arrivi o anche te spero…

Mannaz

Ho detto semplicemente che il “popolo italiano” non esiste come etnia, è una nazionalità, e che sul suolo italico erano venute a formarsi etnie e Stati ben diversi tra loro calpestati l’attuale ridicola nazione italiana.

Si tornerà alle identità locali: a un’azione segue sempre una reazione uguale e contraria, e quando l’azione è forzata a lungo la reazione sarà violentissima. Non a caso dopo un’epoca di Stati-nazione, di cancellazione delle identità, buonismo e multiculturalismo, i movimenti identitari e secessionisti, oltre che le destre estreme, sono in crescita esponenziale in tutta l’Europa.

FSMosconi

@Mannaz

Il fatto che tali movimenti siano stati aiutati più dalla crisi economica che da altro (come d’altronde sono sorti) ovviamente non dice nulla.
🙄

Fri

persino gente che sosteneva che gli “Italiani” abbiano anche sangue brasiliano…

e cosa ci sarebbe di strano in questo? gli italiani sono stati fra i primi a colonizzare il brasile quando fu scoperto, vuoi che nessun marinaio si sia mai riportato in italia un figlio suo fatto con una indigena? e tutti gli emigranti italiani in brasile di seconda o terza generazione che sono ritornati in italia e hanno messo su famiglia? e 25 mila soldati brasiliani che sono stati in italia durante la seconda guerra mondiale vuoi che non abbiano lasciato nemmeno una loro creatura?

benjamin l'@sino

Mannaz, lascia perdere. Parli a persone che hanno convinzioni troppo radicate. Per loro, metterle in discussione significherebbe dover riconsiderare l’intera struttura culturale che hanno scelto di darsi (o che altri sono riusciti a instillar loro goccia a goccia). Implicitamente danno a te dell’ingessato, ma hanno una rigidità maggiore di quella del calcestruzzo.

Fri

metterle in discussione significherebbe dover riconsiderare l’intera struttura culturale che hanno scelto di darsi

Io metto continuamente in discussione le mie idee, se no non sarei qui a discutere. Non dubito di dover studiare e maturare ancora molto, ma visto quanto mi disgustano le idee razziste di mannaz sono certa che le condividero’ mai.

Parli a persone che hanno convinzioni troppo radicate.

Le mie convinzioni sono radicate perche’ hanno solide basi culturali e scientifiche.

alesssandro

@ mannaz
il punto è un altro: condividere la nazionalità non ci rende per forza di cose più simili; potrei essere decisamente più simile ad un cinese che ad un idiota razzista italiano come te anche se lui mangia riso mentre io e te spaghetti.
L’identità delle persone intelligenti , fortunatamente, si basa su cose decisamente più importanti rispetto al luogo in cui si è avuta la fortuna/sfortuna di nascere.

Fabius81ge

Se il Giappone con 120 milioni di abitanti ha oltre due milioni di immigrati provenienti da mezzo mondo è già un paese multiculturale, anche se quasi la metà di questi immigrati sono coreani (con lingua e tradizioni simili).
Il 20% di immigrati non esiste in nessun paese europeo, forse solo il Svizzera e Lussemburgo, dove comunque il grosso viene dai paesi europei.
In Italia siamo al 2-3% circa, la maggioranza viene dall’Europa dell’est, la nostra situazione è ben diversa dalla Francia o dal Regno Unito.
Sull’identità italiana, è dimostrato che il popolo italiano esiste, anzi rispetto ad altre nazioni siamo meno mischiati (i più mischiati penso siano i polacchi visto le continue invasioni fino alla seconda guerra mondiale), e una carta del secolo scorso sulle razze non dava differenze tra l’Italia del nord e quella del sud, dunque l’invenzione ad esempio del popolo veneto è una pura assurdità fascistoide.

Andrea65

Non solo l’Islam prenderà piede in Europa, ma supererà certamente il Cattolicesimo ovunque.
Come ripeto ad ogni buona occasione, quelle che i cattolici credono vittorie (crocifisso & company) sono solo vittorie di Pirro.
Ben presto in virtù del “diritto” delle maggioranze e delle radici di queste, di apporre i propri simboli in scuole e tribunali, i simboli del cristianesimo verranno soppiantati da quelli dell’Islam.
Solo una laicità ferrea potrà tenere a bada le religioni che si avvicenderanno quando la cattolica verrà cannibalizzata dall’Islam.

Ciao a tutti

G.B.

Condivido, e aggiumgo: se i cattolici avessero un po’ più di sale nel cervello, capirebbero che la “laicità ferrea” conviene anche a loro, o almeno a quelli di loro che non hano particolari interessi da difendere e vogliono solo vivere in pace la propria fede.

Mannaz

Solo fermando l’immigrazione e l’ideologia anti-civiltà-europea del “multiculturalismo”, e invertendo tendenze già avviate ovviamente, si potrà salvare l’Europa e i suoi popoli o ciò che ne resta.

Bruxelles è già un’enclave islamica, così come lo sono già Rotterdam ed Amsterdam e presto lo saranno anche molte altre città europee, prima tra tutte Londra. Fuori dalle metropoli la cara vecchia Europa si è conservata un po’ meglio.

Mannaz

Non illudetevi che la “laicità ferrea” possa cambiare qualcosa perché la “laicità ferrea” già esiste a Bruxelles, in Francia e negli altri Paesi del Nord Europa. La “laicità ferrea” non conterà una cippa quando il 90% degli abitanti d’Europa non saranno più Europei Etnici ma Arabi e Africani.

fab

Bene. L’ideologia, per così scrivere, più occidentale che ci sia è l’ateismo. Regolati di conseguenza.
In ogni caso, dobbiamo anche preoccuparci di quando l’Europa sarà al 99% pinguina.

Mannaz

L’ateismo materialista è la massima conseguenza del Cristianesimo. E’ l’ideologia speculare al dogma dell’unico Dio rivelato e trascendente della tradizione ebraica. E’ un prodotto dell’Europa che rifiuta un corpo estraneo allo spirito dei suoi popoli: la fede giudeo-cristiana.

fab

Petizioni di principio, non argomentate né argomentabili. Rifiutare favolette perlomeno improbabili, se non impossibili, non è ictu oculi conseguenza del cristianesimo.

Tino

@ Mannaz
A Bruxelles gli africani sono in maggioranza cristiani del congo, invece i turchi sono musulmani.
@ Fab
Sì ma ci dobbiamo regolare anche noi perché l’ateismo prende piende unicamente tra i cattolici per i musulmani è un argomento tabù.

Fri

Solo fermando l’immigrazione e l’ideologia anti-civiltà-europea del “multiculturalismo”, e invertendo tendenze già avviate ovviamente, si potrà salvare l’Europa e i suoi popoli o ciò che ne resta.

L’europa non si puo’ “salvare”, non quella che abbiamo conosciuto noi. L’europa e’ gia’ diversa da quella che era cent’anni fa o cinquecento o mille. Non puoi fermare il tempo, cosi funziona la storia. E se non sara’ il “multiculturalismo” a cambiarci sara’ la guerra. Come e’ sempre stato in qualsiasi luogo del mondo e non ha risparmiato nessuna civilta’. Barricarsi dentro ai proprio confini non impedisce i cambiamenti, li posticipa solo.

Mannaz

Bene, allora facciamola rinascere la civiltà europea… e se serve la guerra, ben venga la guerra.

fab

Tino, il fatto che sia tabù è ovvio: l’islam fa talmente schifo che appena apri uno spiraglio scappano tutti. Ma mi piacerebbe sapere quanti di quelli che si dichiarano musulmani lo sono davvero. Secondo la mia esperienza, una minoranza. La mia impressione è che il contatto con società secolarizzate, prima o poi, farà raggiungere la massa critica per dichiarare che il re è nudo. Naturalmente, la dura resistenza dei fanatici renderà questo momento tutt’altro che sereno. D’altronde, anche noi in Europa siamo dovuti passare per rivoluzioni e guerre.

fab

Bravo, Mannaz, e già che ci siamo facciamo rinascere anche la zia di Esopo.

Tino

Fab, non lo so quanto prevalga nella testa dei musulmani invece il rigetto di un modello occidentale e per opposizione la costruzione di un’identità islamica in antitesi con i valori occidentali. Chi vivrà vedrà.

Tino

@ Fri
Beh anche posticiparli non è male scusa se permetti. Preferisco essere in galera per ateismo a 70 anni (dopoi aver già fatto buona parte della mia vita) che a 40.

fab

@ Tino
In effetti, siamo nell’imponderabile. Fra l’altro, bisognerebbe anche distinguere fra tendenze maschili e femminili. Per un uomo fare il duro e puro è chiaramente più facile.

Fri

Bene, allora facciamola rinascere la civiltà europea… e se serve la guerra, ben venga la guerra.

sei proprio sicuro che vincerebbe l’europa?

serlver

Il mussulmano uomo medio di prima generazione vuole gli agi e i vizi propri dell’occidente, e grettezza e l’arretratezza della sua tradizione di origine per sottomettere la donna

gmd85

Tutto ciò, a riprova del fatto che l’insegnamento della religione a scuola non dovrebbe esistere. Bastano catechismo e educazione nelle moschee. Non si deve confondere la laicità con la tolleranza. In un certo, senso, potrei dare ragione a mannaz sull’eccessivo buonismo, ma non con la sua visione. Se lo stato è laico, lo deve essere per tutti. Non importa se si è cattolici, musulmani, pastafariani ecc. La religione si studia a casa, non a scuola. E se al musulmano integralista non sta bene o si adatta o si leva dalle palle.

Tino

Le cifre sono comunque da relativizzare o quantomeno da rivedere.
Infatti l’insegnamento ufficiale a Bruxelles non comprende:
1° Le scuole in lingua olandese (fiamminga) che attirano meno immigrati rispetto a quelle in lingua francese
2° Le scuole private (dette libere) in lingua francese
Così ad occhio direi dunque che le percentuali di musulmani sono inferiori, anche se, alcuni musulmani frequentano la scuola privata libera spesso cattolica. Non dimentichiamo che il netto calo per i cattolici potrebbe essere il risultato di un emorragia verso le scuole private. L’insegnamento pubblico in Belgio è considerato piuttosto scadente, ci sono anche parecchie scuole internazionali dato che è una città sede di importanti istituzioni internazionali.

Andrea65

L’unica guerra che condivido è quella contro la fame e l’ignoranza.
Se invece di ricevere (in particolare in Italia) gli stranieri con razzismo e intolleranza, diamo loro parte del nostro benessere e cultura, si secolarizzeranno ben presto come noi, in quanto le religioni tutte portano sofferenza, la secolarizzazione (allontanamento dagli usi e costumi religiosi) porta al benessere, e gli stranieri vengono nella speranza di vivere meglio, non per portare le loro religioni.
Purtroppo almeno ad oggi, vengono accolti con crocifissi appesi ovunque e razzismo e se non ci si dà una regolata, al momento del sorpasso (si valuta avverrà tra circa 50 anni), ci restituiranno il pan per focaccia che ci saremo meritati.
In un paese dove le religioni possono influire sulla politica come nel nostro, eventuali “invasori” troveranno gioco facile sostituendo semplicemente la propria religione con quella del posto; al contrario, in un paese dove le religioni sono trattate per quello che alla fine dei conti sono, relegandole alla vita privata, sarà pressochè impossibile che in qualche modo gli “inavosi” possano influire sulla politica, saranno cannibalizzati dalla secolarizzazione.

Ben presto anche qui si insegnerà l’Islam a scuola, perchè mai non dovrebbe essere?
Per la stesso assurdo motivo per il quale oggi si insegna religione cattolica, presto o tardi si insegnerà pure l’Islam, e successivamente solo quello.

Ciao a tutti

Mannaz

Mi sembra di sentire le parole dei pretini terzomondisti post-Vaticano II della CEI… Quando “accogliamo gli immigrati” lo dicono loro, però, tutti pronti a ribattere “perché non li accolgono tutti in Vaticano?”.

Tino

Ma dai andrea ai musulmani non frega nulla del crocifisso nelle scuole, qui in Francia quelli che si sono integrati meglio sono andati alla scuola cattolica altro che nella scuola pubblica senza crocifissi. Il problema non è il razzismo, ma lo scadere della scuola pubblica (qui da noi in Francia che è diventata un supermercato dove non si insegna nemmeno più la storia in ordine cronologico ma argomenti a scelta votati dagli studenti) .L’ignoranza è proprio l’ideologia antirazzista che la sta diffondendo. La secolarizzazione dei musulmani dipende unicamente da loro, sta storia che sei tutto buono e perfetto loro lo diventano anche si apparenta ad un credo religioso.

Tino

Tanto per farti un esempio Rachida Dati (madre single e ex ministra) e Rama Yade sposata con un ebreo , hanno fatto tutte e due la scuola cattolica.

mistergrey

“al contrario, in un paese dove le religioni sono trattate per quello che alla fine dei conti sono, relegandole alla vita privata, sarà pressochè impossibile che in qualche modo gli “inavosi” possano influire sulla politica, saranno cannibalizzati dalla secolarizzazione”

Disgraziatamente la crisi della democrazia “consumista” e gli esiti deludenti delle rivoluzioni terzomondiste hanno reso più problematiche tali prospettive di secolarizzazione.

Tino

Ma soprattutto non si capisce quale siano i paesi dove le religioni siano relegate alla vita privata, la Cina? la Corea del Nord? Perché qui mi sembra invece una gara a chi mostra di più la religione indipendentemente dal quadro legislativo e vale per tutte le religioni.

gmd85

Infatti il problema è che non si capisce che la religione in sè è inutile. Invece di far capire questo e promuovere una laicità vera, si dà spazio a tutte le religioni. Laicità un paio di palle, così.

mistergrey

Azz, superati pure dagli etici atei. Ah, se fosse ancora vivo il povero re Baldovino, che addirittura si “autosospese” (molto italianamente) per non promulgare una legge che non garbava ai preti!

C’è poco da rallegrarsi però, dato che aumentano i “taleban”. 🙁

Il punto è che la religione non si dovrebbe insegnare nelle scuole, c’è già il catechismo.

gmd85

Non so perchè, ma il commento non è andato, vabbè…

L’articolo è una riprova del fatto che l’insegnamento della religione a scuola andrebbe abolito, del tutto. Qui si confonde la laicità con la tolleranza. Basatno catechismo e moschee per insegnare la religione. Se agli integralisti non va bene, problema loro. Uno stato se veramente laico, lo deve essere per tutti.

Tino

Sono d’accordo che l’insegnamento della religione non va fatto nelle scuole pubbliche, ma qui è un po’ come rompere il termometro per non vedere la febbre.

Tino

Al di là del discorso l’islam la maggior parte delle persone che scrivono sulle ultimissime non hanno abbastanza coscienza di quanto la scuola pubblica sia diventata scadente all’estero (secondo me in Italia siete ancora all’inizio del fenomeno). Non c’entrano nulla i finanziamenti, le insegnanti di una volta in scuole prefabbricate dove pioveva dentro insegnavano meglio di adesso. Sotto la spinta ideologica di sinistra (a cui però la destra si è piegata facilmente sapendo che si sarbbero dati una zappa nel piede favorendo così le scuole private) la corsa all’uguaglianza ha portato a un livellamento verso il basso. E va dal non dare compiti a casa per non stigmatizzare gli alunni senza genitori che aiutano all’insegnare la storia del paese di origine. Con il risultato che queste politiche non migliorano in nulla la situazione degli alunni in difficoltà (figli di immgrati o meno) e tirano verso il basso quelli che figli di mmigrati o meno hanno potenzialità enormi. Ora i musulmani per adesso frequentano la scuola pubblica perché hanno meno scelta verso la scuola privata. Ma pure le scuole musulmane che stanno nascendo sono migliori (dal punto di vista della disciplina al meno) della scuola pubblica. In questo contesto la storia del crocifisso, al quale io sono contrario, è veramente secondaria.

gmd85

Il problema dell’essere umano è che raramente riesce a trovare il giusto compromesso. O niente integrazione o integrazione smodata. Mossi dalle ideologie di appartenenza si attuano iniziative che potrebbero sembrare utili, ma che hanno sicuamente i loro aspetti negativi. Nello specifico, isngenare la storia del paese di origine, è una boiata. Se l’alunno è interessato, lo chiederà a casa o si documenterà quando ne sarà capace. Come anche non dare i compiti a chi non ha i genitori. Che ca**ata è? Si presuppone che ci sia sempre un forte aiuto da parte della famiglia? Cmq, sto andando OT. Il probema di fondo è sempre quello. L’intromissione religiosa. Se questa sfera fosse circosctritta ai luoghi di culto, per come la vedo io, non sarebbe rompere il termometro, ma sarebbe già una prima somminstrazione di antipiretico (per rimanere sulla metafora medica). Posso dare atto a mannaz (senza però fare miei i suoi presupposti ideologici, ma per puro spirito razionale e pratico) che la tolleranza, a volte, porta a risultati non proprio soddisfacenti.

Tino

L’ultima proposta è stata quella di abolire i voti che deprimono gli alunni.

mistergrey

“Sotto la spinta ideologica di sinistra (a cui però la destra si è piegata facilmente sapendo che si sarbbero dati una zappa nel piede favorendo così le scuole private) la corsa all’uguaglianza ha portato a un livellamento verso il basso. E va dal non dare compiti a casa per non stigmatizzare gli alunni senza genitori che aiutano all’insegnare la storia del paese di origine”

Alla fine ,dunque , è sempre colpa del 68 🙂

“Ma pure le scuole musulmane che stanno nascendo sono migliori (dal punto di vista della disciplina al meno) della scuola pubblica”

Quali scuole? le madrasse? Immagino…..:-).

civis romanus sum

Notizia eccellente quella della rimonta della laicità.
La coscienza umana continua il suo cammino di evoluzione a dispetto di tutti i preti di qualsiasi supestizione ,,, e se esistono ancora resistenze religiose, quali l’islam, indotte da un educazione paternalistica medioevale incline alla violenza per inculcare nei più deboli concetti infami come i principi di autorità ed obbedienza, queste non resisteranno in occidente molto più a lungo di una generazione.
Evidenze e dimostrazioni si hanno nei conflitti che sorgono tra figli e genitori islamici anche qui in Italia.
In sostanza ,,, I figli sono più svegli dei padri, anche quelli di genitori islamici, e il costume e la mentalità occidentale pluralista e democratica avrà cura di educarli al meglio sui corretti modi di concepire la convivenza, il mondo e la vita umana.

Congo

Questo dipenderà però dalla portata del flusso migratorio degli islamici. Se è molto forte, il processo di laicizzazione potrebbe fermarsi e addirittura invertire il verso.

civis romanus sum

Noi occidentali abbiamo sopportato l’invasione cristiana e ce ne siamo liberati.
Così se, come scrivi tu e io non penso, ci sarà un imponente invasione in occidente di fanatici dell’islam arriverà bene annacquata dall’evoluzione della coscienza umana che sta già dando i suoi frutti in quel d’oriente, la cultura occidentale avrà la forza di liberarsi anche di loro.

Tu non hai fede 😉

Noi occidentali abbiamo altri valori, che sono impressi fortemente nel nostro carattere: il pluralismo, la democrazia, l’osservanza del Diritto umano per la civile convivenza tra diversi che non si considerano nemici, tutti inventati noi ,,, da noi il dispotismo e l’assolutismo di provenienza orientale non ha mai attecchito veramente, e se è avvenuto è avvenuto solo sporadicamente, per poi venir ricacciato nelle fogne dai quei nostri superiori valori che coltiviamo e coltiveremo sempre perchè ormai impressi nei nostri geni.

Ripeto quindi, anche i giovani orientali sono più svegli dei loro padri, e quando assaggiano la nostra visione del mondo succede sempre che ripudiano quella medioevale tramandata dai loro padri ,,, evidenze e dimostrazioni le hai dalla cronaca anche qui in Italia.

Abbi fede 😉 ,,, quindi nelle nostre radici di popoli occidentali Illuminati e progrediti e non farti terrorizzare dai preti cattolici e dai loro scagnozzi razzisti e fasciti che raccontanto di una prossima eurabia come se fosse il baubau delle favole che inventano per parassitarci sopra.
Ciao.

Gérard

Questo è uno dei problemi . Le generazioni precedenti erano molto piu aperte e non si vedeva un hidjab in giro, nemmeno fra le persone anziane che arrivavano delle più sperdute campagne arabe . Non c’erano queste concentrazioni di musulmani nello stesso rione o sobborgo . Anche gli arabi dell’epoca volevano diventare francesi come gli altri !!
Siccome l’economia tirava bene e per motivi politici, si faceva concessioni a stati come la Turchia o il Marocco che chiedevano l’educazione dell’ arabo o del turco, della cultura d’origine ai discendenti dei loro emigrati . E cosi la Francia accetto quello che aveva rifiutato a Mussollini !! (C’era poi il colonialismo che si voleva farsi perdonare ) L’assimilazione degli emigrati à la française, che aveva permesso al paese di integrare milioni di stranieri di tutti paesi, era poi criticato aspramente da paesi come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna . Cosi cominciarono a sgrettolarsi le certitudine in merito a questo tipo di integrazione e ci furono addiritura ministri e uomini di cultura a pronunciarsi in favore del multiculturalismo . Oggi, gli musulmani sono tantissimi in Francia e rappresentano un bel serbatoio di voti, e con la voglia di non avere problemi, i politici accettono e concedono tutto, spesso a scapito della laicita !!

losna

OT: dal crocefisso al razzismo. Per mia parte mi sento terrestre!

Tino

E la scuola pubblica da chi è pagata dall’organizzazione terrestre? Non ho mai capito la gente che vuole difendere istituzioni nazionali come la scuola pubblica sentendosi poi cittadini della terra.

Fri

la scuola pubblica non deve essere per forza nazionale. Puo’ essere comunale, regionale, nazionale, europea o terrestre. Al momento, purtroppo, le ultime due non sono (ancora) attive.

Tino

Ma non ho detto che deve essere per forza nazionale semplicemente chi si sente terrestre che cominici a lavorare per la scuola terrestre invece di occuparsi della scuola nazionale in cui evidentemente non ripone fiducia se si considera cittadino del mondo. La scuola europea non esisterà mai quella terrestre figurati. Comunale, provinciale non c’entra nulla sono sempre enti parastatali di una nazione.

Tino

Fregatene pure, fatto sta che se non ci fosse lo stato italiano e i cittadini italiani che pagano le tasse non ci sarebbero scuole su cui discutere di crocefissi e di razzismo.

Tino

@ Mistergrey
Non posso dirti se sia colpa del sessantotto perché non so se le persone che sono al potere dagli anni ’80 nel ministero e nessuno li ha mai mandati via indipendentemente dal colore politico e che sono poi quelli che si inventano tutte queste cose si ispirino a quello. Gli slogan del sessantotto come vietato vietare sono comprensibili in quel periodo storico dove a scuola prendevi la bacchetta nelle mani, oggi sono gli insegnanti che sono aggrediti e che tentano il suicidio, una si è data pure fuoco nel cortile della scuola. Sulle madrasse sai in Francia se una scuola islamica vuole i finanziamenti deve rispettare certe regole, certo sono scuole conservatrici dove si insegnano sicuramente cose che fanno rizzare i capelli, ma non è che possono aprire alle cinque del mattino per fare la preghiera e ripetere a pappagallo il corano come nelle madrasse dove poi nelle ore di lezione la gente dorme sui banchi.

peppe

Leggo i commenti e vedo che partendo dalla religione si è pasati a discutere di razzismo.

la faccenda è per me molto semplice: le migrazioni non si possono fermare, ma quello che si può fare e si deve fare è IMPORRE regole chiare, nette e invalicabili. Se questo significa dover militarizzare la laicità e creare un’enclave europea (del tutto analoga, ma opposta, a paesi come l’arabia saudita) impermeabile alle derive religiose totalitarie e barbare… sta bene, sono pronto a limitare la libertà di tutti, anche mia, pur di evitare le dittature ideologiche. Non credo sia lontano il momento in cui i muslim si organizzeranno in partiti politici di chiaro stampo religioso: quando ciò accadrà si dovrà avere la forza di metterli fuori legge, al pari del partito fascista. Chi non è daccordo: espulsione verso paesi a maggioranza islamica. E non in nome di chissàquale spinta razzista o avversione culturale, solo in nome del buon senso. L’islam è un cancro. E non vorrei, dopo secoli di battaglie controil fanatismo catolico ricominciare tutto daccapo coi seguaci di maometto.

Birba

la tua battaglia è già persa, non siamo riusciti ad assimilare gli zingari, come è possibile che l’Italia riesca ad integrare una decina di milioni di islamici ? faranno le loro richieste e noi le esaudiremo, una per una, rinunciando piano piano alle nostre conquiste sociali, la parità tra uomo e donna, la tolleranza verso i gay etc etc etc
prenderei Rotterdam come esempio, non è più una città olandese, chi lo nega è in malafede, o lasciamelo dire è proprio un cretino. La sharia a Rotterdam è la legge di quartiere, e viene fatta rispettare a suon di bastonate.

Gérard

Una domanda a Tino …

Cosa pensi di Riposte Laique ???

( Cerco di farmi un opinione in merito )

Tino

Secondo me sono semplicemente anti-islam come molte persone di questo forum sono anti-cristiane, con tutti gli eccessi che ne derivano. Secondo me è importante che esistano, nel loro sito cmq si trovano molte informazioni censurate dalla stampa, da lì però a seguire tutte le loro prese di posizione e certe alleanze con movimenti di estrema destra c’è una barriera che non intendo oltrepassare. Tu invece cosa ne pensi?

Birba

essere anti cristiano è facile, essere anti islam ci voglio 2 OO così.
si rischia la vita.

Giorgio Pozzo

Trovo molto, molto, strano che l’etnia fiamminga scelga a grande maggioranza la religione cattolica. Non è che il Corriere ha scambiato i dati tra Valloni e Fiamminghi?

Comunque, concordo con la semplice considerazione che un’Europa veramente laica, con separazione totale tra stato e religioni, sia l’unico baluardo contro l’affermarsi del confessionalismo, sia esso islamico o cattolico.

Mi preoccupa invece il fatto che possano nascere partiti islamici che a poco a poco si guadagnano prima una maggioranza relativa, e poi magari assoluta. Su quale base si dovrebbe mettere fuorilegge un partito islamico quando non lo è (e non lo era) un partito cristiano? Un partito della religione x, se raggiunge la maggioranza in parlamento, puo’ promulgare leggi consone alla religione x che sono quindi a tutti gli effetti leggi dello stato, che valgono anche per chi non si riconosce in x.

Senza tirare in ballo alcun razzismo, il potenziale problema esiste eccome.

Tino

Giorgio, i fiamminghi sono tradizionalmente più cattolici dei valloni per ragioni storiche. Quanto a Bruxelles è ormai francofona al 90% e è impossibile decifrare chi è fiammingo o vallone, talmente la popolazione si è mischiata.

benjamin l'@sino

Meno male che la “provincia” argina un po’ il fenomeno. Rimane il fatto che siamo bene avviati verso leggi basate su taglio delle mani, sfregiatura con l’acido, fustigazione in piazza e così via. Diverrà vietato circolare coi calzoni corti, o stringere la mano alle colleghe. I diversi saremo noi, e i nuovi dominatori non condividono certo le nostre idee di accoglienza e integrazione. Buona fortuna (me lo dico da solo).

mistergrey

“Meno male che la “provincia” argina un po’ il fenomeno. Rimane il fatto che siamo bene avviati verso leggi basate su taglio delle mani, sfregiatura con l’acido, fustigazione in piazza e così via. Diverrà vietato circolare coi calzoni corti, o stringere la mano alle colleghe. I diversi saremo noi, e i nuovi dominatori non condividono certo le nostre idee di accoglienza e integrazione. Buona fortuna (me lo dico da solo).”

Perchè stanno diventando ogni giorno di più?

No, non è questo il vero problema. Il vero problema, sul tavolo da circa 30 anni, è la crisi della democrazia “affluente” così come l’abbiamo conosciuta in Europa nella seconda metà del XX secolo, quando si confrontava con il modello del cosiddetto socialismo realizzato.

mistergrey

“Noi occidentali abbiamo altri valori, che sono impressi fortemente nel nostro carattere: il pluralismo, la democrazia, l’osservanza del Diritto umano per la civile convivenza tra diversi che non si considerano nemici, tutti inventati noi ,,, da noi il dispotismo e l’assolutismo di provenienza orientale non ha mai attecchito veramente, e se è avvenuto è avvenuto solo sporadicamente”

Sporadicamente e immagino con pochi danni 🙂

Dunque, vediamo un po’…… nella parte occidentale dell’Impero Romano l’autocrazia è durata poco più di 500 anni , una bazzecola.:-)

Poi mi sembra che nell’ Europa cristiana la monarchia assoluta di diritto divino sia stato il sistema politico prevalente per appena un migliaio di anni.

Il fascismo, la cui variante germanica ha sterminato appena qualche decina di milioni di persone, milione più milione meno, mi sembra che si sia sviluppato in Europa occidentale.

“superiori valori che coltiviamo e coltiveremo sempre perchè ormai impressi nei nostri geni”

Nei nostri “geni” addirittura!

Sicchè tu affermi la superiorità genetica dell’uomo bianco?

Andiamo bene..

Ciò mi ricorda qualcuno e qualcosa che si commemora tra qualche giorno.:-)

Ma forse volevi dire, che nella nostra tradizione storico-culturale si sono sviluppati “anche” questi valori.

diego

senza estremizzare, penso che il succo del discorso fosse un altro. In oriente gli assolutismi sono la regola: in Cina, per quanto barbara sia la dittatura, non potrà mai essere sostituita da un regime democratico come noi lo conosciamo ma solemante da un atro assolutismo, più o meno mitigato. Il Giappone è l’ultimo impero rimasto, il suo imperatore è venerato come un dio. In europa la Grecia ha conosciuto molto presto la democrazia, così come Roma (seppur in modo diverso da oggi). Con l’invasione cristiana si è tornati all’assolutismo, poi a metà medioevo ricompaiono forme parlamentari-democratiche (seppur in modo molto ridotto) in inghilterra e nella repubblica di venezia.

civis romanus sum

Perfetta la risposta Diego.
Non avevo visto la mia citazione perchè fuori posto.

Il mister mi citava accusandomi anche di pseudo razzismo di uomo bianco contro l’omo nero, ma è solo un tentativo di mistificare del senso delle mie parole.

Io parlo di una “sindrome occidentale” capace di accogliere la pluralità per una civile convivenza, contrapposta a una “sindrome orientale”, fonte di tutti gli assolutismi e dispotismi, come bene specifichi tu.

A Roma, è accertato prima che in Grecia, sono state inventati concetti come la Res Publica, adottata per un mezzo millennio e poi esportata nella barbarie; l’invenzione dello Ius, il diritto umano distinto dal fas divino, che moderava l’arroganza del prepotente contro il più debole, e queste invenzioni sono arrivate fino a noi attraverso i secoli imprimendosi a fondo nel nostro carattere di occidentali, non evitandoci certo spesso ricadute nel dispotismo e nell’assolutismo di origine orientale ( anche la religione del monoteismo è di origine orientale ).
Nel medioevo abbiamo avuto anche i Comuni, e poi più oltre è sorta una filosofia laica e un etica diversa da quella religiosa, c’è stato l’Illuminismo, in Italia il Risorgimento e via andando ,,, tutte intuizioni e invenzioni per un “savoir vivre” tra diversi che non si considerano nemici poi messe in pratica in occidente ,,, in oriente tranne poche eccezioni, ( India o Giappone ) la democrazia non ha mai attecchito.

Negare questa nostra sindrome occidentale, questo, diverso dall’orientale, senso critico, questa nostra evoluzione di coscienza, davvero non si può come non si può negare la sua capacità di contaminare le coscienze umane importate dall’oriente.

civis romanus sum

E allora dico di più, per definire la radice di questa sindrome che è forse nell’incrocio di rotte plurime del divenire che è nostro di occidentali nella vita associata, nonostante i ricorrenti passi indietro.

E cito Nietsche che l’aveva ben riconosciuto come trattarsi del fondamentale modo greco di recepire la realtà umana in ogni suo aspetto – “Non c’è nulla da togliere da ciò che è”(Ecco Homo) – compresi quindi gli aspetti malvagi che non vengono negati – come accadrà nel cristianesimo – ma moderati, perchè non uccidano tutto: “La natura per quale si mostra, non viene rinnegata, bensì solo coordinata” ( Frammenti postumi ); è un si alla vita anche nei suoi lati oscuri, aspri e problematici: ” Si è fecodni soltanto a condizione di essere ricchi di contrasti ( Crepuscolo degli dèi).
A N. il cristianesimo pare come uno stadio pre-greco dell’uomo, ” ridotto a un campo di battaglia tra spiriti buoni e malvagi”, condizione che a lui pare barbara e tenebrosa, redenta già da Omero con i suoi Dèi troppo umani.
La morale greca e romana, per lui si fonda, più che sulla religione, sulla “Polis” : nel senso che ” il piacere dellì’ebbrezza, l’astuzia, la vendetta, l’invidia, il vilipendio, la dissolutezza – tutte queste cose furono riconosciute dai greci come umane e in base a ciò inserite ordinatamente nell’edificio della società e del costume”.

” Essi (i greci e i romani ) non vedevano sopra di sè gli Dèi come padroni e se stessi come servi, al modo degli ebrei “.

,,, e conclude Nietsche ” La saggezza delle loro istituzioni risiede nell’assenza di una scissione tra il bene e il male ,,, Non fu una gretta legge morale fatta dai preti quella che risiedette alla fondazione dello Stato “.
Orbene solo un rimescolamento di forze può consentire questo “dividere senza inimicare ” ( Ecce Homo ).

Queste le NOSTRE RADICI occidentali ,,, altro che le chiacchiere ignoranti e interessate degli impostori orientali.

Otto Permille

Ma a gente non ha di meglio da leggere, oltre la Bibbia e il Corano?

MassimoP

Chi si allarma per l'”islamizzazione” d’Europa ha poca fiducia nelle nostre ragazze.
Appena i musulmani in erba – maomettani “a forza” in un contesto abissalmente diverso da quello di provenienza dei loro genitori – inizieranno a flirtare con le loro compagne di classe, credete davvero che queste ultime si faranno mettere il burqa/i piedi in testa (che poi è la stessa cosa)? E, loro, credete davvero che non saranno nemmeno tentati dai richiami della laicità come i loro coetanei… europei “DOCG”?
Se, in tempi anteriori alla crisi, il fascino dell’Occidente poteva essere quello del sogno dei facili guadagni o l’infatuazione del consumismo, ora che le vacche sono magre anche qui – o, quanto meno, si sono molte snellite per i moltissimi che di grasse non ne avevano mai avute – l’appeal dell’Europa sta tutto nella forza del senso: il senso delle cose. Quel senso che porta i giovani a preferire la libertà alla schiavitù, la bambagia ai sassi arroventati, i piedi per terra alla testa per aria (compreso qualche aereo che esplode).
Qualche anticorpo l’abbiamo ancora, orsù…
Non è una questione di “guardia abbassata”; è che tutto lascia sperare che i giovani di origine maghrebina o altro – spontaneamente e senza particolari sproni – preferiscano la tranquillità un po’ sonnacchiosa (ma meno propensa all’estremo) del loro nuovo paese alle lapidazioni rituali ancora in uso nella terra dei padri.
E chissà che, proprio in questi tempi di crisi, i cambiamenti che ci attendono non siano utili per tutti e ci portino – tutti – a puntare più sui valori della convivenza civile che non sui valori… in borsa.

Tino

Il problema è che i musulmani che nascono in Europa vanno poi a cercarsi la moglie sottomessa nel paese di origine. Mica si sposano con le musulmane nata in Europa considerate troppo libere.

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