Il vescovo ausiliare de L’Aquila, mons. Giovanni D’Ercole, rischia di essere processato. Da tempo un’inchiesta sulla sospetta truffa sui fondi ‘Giovanardi’ del dopo-terremoto in Abruzzo, messa in evidenza dal giornale Il Centro, si interessa anche al ruolo del prelato. Dalle intercettazioni è emerso infatti che il monsignore era molto attivo con alcuni personaggi in “affanni poco spirituali e molto temporali“. E aveva tentato di avviare una campagna mediatica proprio per screditare Il Centro, tramite i suoi contatti. Tutto ciò aveva destato dubbi e proteste tra gli stessi fedeli e i sacerdoti. A novembre D’Ercole era stato iscritto nel registro degli indagati, sebbene non per truffa ai danni dello Stato.
Ora gli inquirenti lo accusano di aver favorito altri indagati e diffuso “notizie segrete” su procedimenti penali in corso. Mentre è archiviata l’accusa di aver dichiarato il falso al pubblico ministero. Nonostante le rassicurazioni dei media vescovili, resta comunque imbarazzante il coinvolgimento del prelato in questa storia, compresi i rapporti molto ‘alla mano’ con gli altri indagati.
AGGIORNAMENTO 25 GENNAIO. Sul sito di Repubblica è stata inserita anche la registrazione della telefonata tra l’ex sottosegretario Giovanardi e mons. D’Ercole, di cui alcuni stralci erano già stati pubblicati.
Colgo l’occasione per rinnovare una richiesta ai redatori delle ultimissime: basta scrivere gli appellativi “mons.”. Va bene dire che uno è vescovo così da capire che sta nella CCAR ma dopo per noi non rimane che il signor Giovanni D’Ercole, il titolo monsignore ha valore solo per i cattolici. Così come ci riferiamo all’attuale papa come a Joseph Ratzinger e non come al “Santo Padre”.
myself ,condivido sul mons.
Sono d’accordo.
beh no, quando agisce nelle vesti di mons. io preferisco chiamarlo mons.
deve essere chiaro a tutti che e’ stato un mons. e non un Pinco Pallino
su “Santo Padre” hai ragione, ma l’uso ironico me lo riserverei
Eh ma infatti non dico di dire che non è un vescovo, dico di lasciar perdere tutti i titoli successivi che hanno importanza solo all’interno della CCAR.
Ma la sua qualifica sindacale è ‘vescovo’; il ‘mons’ è espressione di piaggeria da parte dei suoi accoliti.
Sono perfettamente d’accordo, fatto salvo l’uso ironico. Puffi bianchi, puffi porpora, puffi viola, puffi neri, puffilandia divina…
Beh, io trovo buffo chiamare B16 “Santo Padre”. Se lo si scrive tra virgolette lo intendo più in senso ironico che non come lo intendono i relidioti (come semidivinità).
Ooops, volevo rispondere a myself, non postare un commento nuovo. Sorry
Secondo me questa la dice lunga:
aveva tentato di avviare una campagna mediatica proprio per screditare Il Centro, tramite i suoi contatti.
scusate se vado un attimo fuori argomento, ma sul Gorriere della Sera oggi è apparso un mega-spottone pro-monache di clausure, viste come scelta “innovativa” in contrapposizione al cattivissssssimo laicismo imperante… ma la cosa più esilarante è che l’autrice dell’articolo (Elvira Serra) si dice femminista convinta.
http://27esimaora.corriere.it/articolo/la-clausura-vista-dai-genitori-e-se-fosse-vostra-figlia/#comments_list
al peggio non c’è mai limite.
Ma era quell’odiosissimo prete televisivo che una ventina d’anni fa stava sempre in studio nei talk show di Santoro?????
Lisa
Cerrrto ,,, proprio quello.
Ha fatto la gavetta in tv proprio come una velina, capra e ignorante come una di queste, ha accreditato a destra e a manca la sua faccia da pretonzolo, e poi ha tentato di far fruttare questo successo in moneta sonante per se stesso e per la sua categoria di impostori.
E noi glielo abbiamo permesso e pagato ,,, come facciamo del resto ancora con tutti i suoi simili.
A prop di facce da caxxo ,,, mi è arrivato a casa il nuovo elenco telefonico e, meraviglia delle meraviglie, sulla copertina di fondo c’era il faccione gigante di un tal prete con un titolo che era un programma per l’8per mille: chiedilo a don gaetano!
Evidentemente il nome di quel cane di dio in copertina.
Inutile dirvelo che ho strappato subito quella copertina e gli ho dato fuoco per purificare tutto l’elenco che così stante portava infezione in tutta casa.
Sarà il solito “caso isolato”. 😉
Se avessi fatto io tutto quel bendiddio mi avrebbero fatto l’arresto preventivo prima di aver commesso il fatto.
con il terremoto crollano le colonne D’ercole… 🙂
Che farabutto. Anche io adesso strapperò e darò fuoco alla copertina dell’elenco telefonico. Chissà quanto paghiamo noi con l’8xmille per questa copertina! Pagano loro,non io,che l’8xmille lo verso ai valdesi!
L’ennesima prova inconfutabile che il dio cattolico è uno, trino e quattrino.
Il fatto che il gonnellone stava architettando una lurida campagna di screditamento del giornale la dice lunga sul marcio da nascondere.