Bagnasco al consiglio permanente Cei: “Periodo di crisi, Chiesa non chiede privilegi ma sussidiarietà”

Il cardinale Angelo Bagnasco ha aperto oggi il consiglio permanente della Conferenza Episcopale di cui è presidente con una prolusione che ha toccato diversi temi politici e sociali.

Secondo il prelato, il periodo di crisi e le festività natalizie hanno portato molta gente in chiesa. Elogia la religiosità popolare, “il ritorno ad atteggiamenti più semplici e discreti”, che non significano “fede destrutturata o magica” ma sono “movito di riflessione più aperta e meno pregiudiziale da parte di una certa modernità artificiosa”.

In vista dell’Anno della fede (da fine 2012 a fine 2013), Bagnasco si interroga su problemi come il calo delle vocazioni e la crescita della secolarizzazione. “Sembra esistere qua e là una strana reticenza a dire Gesù, una sorta di stanchezza, uno scetticismo talora contagioso”, ma anche segni di “vitalità” da Africa, Asia e America Latina e “tentativi seri condotti nelle Chiese di antico radicamento”. Come la Giornata mondiale della Gioventù che “sta rivelando un modo nuovo, ringiovanito, dell’essere cristiani”, proclama il cardinale. In generale, complice la profonda crisi economica e finanziaria, “l’idea stessa di progresso, in voga dal XVIII secolo, sta subendo un duro contraccolpo”.

In Italia, il nuovo governo si è posto come “esecutivo di buona volontà” per risolvere problemi allarmanti, ma “naturalmente non tocca a noi vescovi parlare di tempi e modi”. Il prelato invita ad “un’azione di contrasto seria, efficace, inesorabile alle zone di evasione impunita, e ai cumuli di cariche e di prebende”. “La Chiesa non ha esitazione ad accennare questo discorso”, continua, “perché non può e non deve coprire auto-esenzioni improprie”. Di più, “evadere le tasse è peccato”, “per un soggetto religioso questo è addirittura motivo di scandalo”. “Oggi c’è da salvare l’Italia e c’è da far sì – cosa non scontata – che i sacrifici che si vanno compiendo non abbiano a rivelarsi inutili”, dice Bagnasco invitando ad accantonare le divisioni.

Tra le altre cose, “occorre lucidamente contrastare l’idea che per i malati terminali le cure vadano centellinate”, contro “la tendenza eutanasica che ammorba la civiltà europea”. Assieme al gioco d’azzardo “che si rivela come abbrutente dipendenza che deforma l’umano dell’uomo e sconquassa le famiglie”, si tratta di “malattie nuove di una post-modernità infragilita dalle proprie ossessioni prima ancora che dai deficit di bilancio”.

E invita, visto che lo Stato non può distribuire risorse agli enti locali, ad “un’alleanza organica tra il cosiddetto privato sociale, le imprese e gli enti locali”. “Un’iniziativa comunitaria nel segno della sussidiarietà”, in cui non può non avere un ruolo “l’assidua, capillare presenza responsabile della componente ecclesiale”. Con la crisi, Bagnasco fa sapere che in pochi anni “le richieste” di assistenza “sono aumentate di oltre l’80%, il che non può non sospingere ormai ad una ‘carità di popolo’ che si faccia ‘carità di sistema'”. Ma, assicura, “lo diciamo sottovoce per non aver l’aria di chi, per questo, ha da avanzare pretese”, “non chiediamo privilegi, né che si chiuda un occhio su storture o manchevolezze”. “Il bene va fatto bene, senza ostentazioni o secondi fini, senza cercare alibi, auto-remunerazioni o auto-esenzioni”, proclama, “nell’umile esemplarità della propria esistenza e con la trasparenza delle opere”.

E torna sul tema Ici/Imu: “la Chiesa in Italia non chiede trattamenti particolari, ma semplicemente di aver applicate a sé, per gli immobili utilizzati per servizi, le norme che regolano il no profit”. “I Comuni vigilino, e noi per la nostra parte lo faremo”, aggiunge contro le “polemiche” che “finiscono per far sorgere sospetti inutili”.

Non manca il riferimento al nuovo attivismo del mondo cattolico, come l’incontro di Todi: “al centro – come bussola – sempre la Dottrina sociale della Chiesa e l’amore leale al Paese”, perché “il nostro laicato vuole esserci, consapevole di essere portatore di un pensiero forte e originale, cioè non conformista”.

“La famiglia resta il bene per eccellenza”, “soggetto che per definizione lo moltiplica”, afferma Bagnasco ricordando le prossime iniziative a Milano e a Verona. La famiglia deve essere sostenuta “con politiche forti, dirette ed efficaci, anche in ordine alle scelte educative per i figli”. Per questo “sarebbe grave impedire – o comunque non favorire – che la famiglia possa riunirsi per ritrovarsi, avendo tempi sufficienti liberi dal lavoro”: “la domenica, che nella tradizione del nostro Paese è dedicata alla famiglia e, se cristiana, al Signore nella comunità, non può essere sacrificata all’economia, indebolendo anche in questo modo un istituto”. “È già fin troppo evidente che, nell’ambito dei poteri globali, si vuole rompere le reti virtuose, e ridurre l’uomo in solitudine perché sia meglio manipolabile”, sostiene.

Il prelato ricorda inoltre i “gravi soprusi patiti da tanti fratelli di fede”, come nel caso degli scontri e delle uccisioni di cristiani in Nigeria. Non manca l’accenno a “ogni forma di vilipendio alla religione”, forse anche in riferimento al caso dello spettacolo Sul concetto di volto del figlio di Dio di Romeo Castellucci, che tante polemiche ha destato tra i cattolici integralisti. “Le intenzioni personali le giudica Dio, ma la sensibilità e il rispetto hanno dei confini oggettivi che non ammettono prevaricazioni”, aggiunge.

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59 commenti

stefano

io non riesco a commentare queste cose senza ricorrere a pesanti offese, commentatele voi se volete, l’arroganza di questa gentaglia è veramente insopportabile.

Giuliano

Provo io, Smettessero di riciclare i soldi sporchi delle organizzazioni mafiose allo I.O.R. . Fatto, e senza ricorrere a pesanti offese ma solo dicendo la Verità.

ALESSIO DI MICHELE

La Verità è spesso la più grave delle offese: semplicemente perchè è inoppugnabile.

Ratio

Ma quante belle parole! Quanto bel blablabla!
Se ho ben capito vuole piu’ sussidiarietà che, in tempo di crisi, è il modo migliore per spremere soldi alle Istituzioni e impinguare le tasche del clero.

Giordano Bruno Mazzacurati

Bagnasko fa il moralista adesso che non c’e’ piu’ niente da rubare, ma fin che ce n’era stava zitto e teneva il sacco!
Dov’erano lui e tutti i corvacci neri (con rispetto per i volatili) mentre berlusca e gli altri elargivano a piene mani gonfiando i debiti che ora gli italiani debbono pagare?

whichgood

Neanche Scilipoti riesce a mettere insieme tante falsità e far finta di essere serio.
Che gentaglia da 4 soldi spirituali e 6 miliardi di contanti all’anno !

sin.night.

Il punto è che l’8×1000 è calcolato in base alle dischiarazioni dei redditi, pertanto l’evasione fiscale non è solo nei confronti dello Stato ma di fatto anche della chiesa…

Se l’Italia va male, anche per la chiesa va male: ci sono meno risorse da cui tirar fuori i trasferimenti a suo favore, la gente diventa meno propensa a donare alla chiesa (questo indipendentemente dalla secolarizzazione della popolazione) perché non ha i mezzi per farlo, nella peggiore delle ipotesi (peggiore… per la chiesa!) la gente può pretendere una riduzione/cancellazione di certi privilegi della chiesa (in un periodo di difficoltà i privilegi – non solo della chiesa – diventano maggiormente invisi)…

Diocleziano

Credo che sbagli su un punto: se l’Italia va male, la chiesa si ingrassa. Con l’aumento
delle tasse anche il gettito IRPEF aumenta, ed è da quello che la chiesa arraffa la sua fetta…
Il viscido mollusco ha già fatto i conti ed è per questo che dice ”Non pagare le tasse
è peccato”: sarebbero soldi tolti anche a loro. Quindi assisteremo al solito miracolo:
calano i preti, calano i fedeli, ma le entrate aumentano.

Florenskij

@ Diocleziano. Veramente che non pagare le tasse sia un peccato l’ho sempre saputo: è insegnamento esplicito e implicito appreso dal “viscido mollusco”. Tuttora all’idea di non pagare l’IVA sulle prestazioni di artigiani e simili mi si torcono le budella. “date a Cesare… ” è un’affermazione piuttosto antica.

sin.night.

@ Diocleziano: forse in parte sbaglio, è vero: se l’Italia va male la chiesa si ingrassa, ma se l’Italia va davvero male anche per la chiesa c’è il rischio che le cose non vadano tanto bene.

Dipende da quanto vanno male le cose, probabilmente Bagnasco pensa che siamo vicini al limite oltre cui anche per la chiesa le cose cominciano ad andar male… La chiesa non ha più il controllo sulla popolazione che le servirebbe per mantenere la propria posizione di potere anche in situazioni difficili (per quanto la chiesa affermi che la popolazione è in larga misura cattolica, in realtà sa benissimo che è largamente secolarizzata/istruita e che molti sono “cattolici per tradizione” e che non può spupazzarsela come vuole tanto facilmente), per cui credo che Bagnasco preferisca evitare di infilarsi in una situazione scomoda/difficile da governare e si accontenti di “vivacchiare” (chiamalo vivacchiare!!!)… magari preparando le basi per tempi migliori per la chiesa (e questa eventualità mi spaventa, visto che la chiesa storicamente è esperta in queste cose… magari cambia gli alleati con la stessa velocità con cui una prostituta cambia cliente, però sul lungo termine ha la propria strategia che la fa sempre stare a galla).

Diocleziano

sin.night.,
l’unico vero potere che la chiesa detiene oggi, è la capacità di manipolazione della classe politica e amministrativa. Pensa se, invece di un devoto Monti, fosse arrivato un tecnico ateo… Dall’oggi al domani le cose sarebbero potute precipitare irrimediabilmente per la chiesa. Il futuro è molto incerto anche per dio… 😉 È più facile che possa essere un ragioniere a far crollare la chiesa, che non un dittatore.

FSMosconi

Incredibile: ha talmente tante di quelle pretese, e di quella faccia tosta, da chiedersi se sia ancora, lo dico gergalmente, connesso
😯 🙄

tommaso

“”“Il bene va fatto bene, senza ostentazioni o secondi fini, senza cercare alibi, auto-remunerazioni o auto-esenzioni”, proclama, “nell’umile esemplarità della propria esistenza e con la trasparenza delle opere”””.

Ma di quale cavolo di “bene” sta straparlando !!!

Gli ospedali e le cliniche gestite da religiosi, curano gratis a spese del Vaticano, o fanno le convenzioni con le USL e fanno pagare il ticket,

COME TUTTI GLI ALTRI ???

tommaso

A S.Giovanni Rotondo, nella “Casa Sollievo della Sofferenza” l’ assistenza sanitaria
la pagano i frati ??????????????

whichgood

“Le intenzioni personali le giudica Dio, ma la sensibilità e il rispetto hanno dei confini oggettivi che non ammettono prevaricazioni”

Ehehehe. Questo è il limite “obbiettivo” che la Chiesa si riserva per poter atturare nella totale mancanza di azione da parte di un dio sempre innoquo e sempre assente. Altrimenti, di fronte alla totale passività del dio del silenzio e del menefreghismo i fedeli si insospettirebbero. 🙂
E’ così evidente che ormai lo capiscono anche i bambini.

massi

“Con la crisi le richieste di assistenza sono aumentate oltre dell’80%, il che non può non sospingere ormai ad ‘una carità di popolo’ che si faccia ‘carità di sistema’.

non comment

Diocleziano

Un colpo di genio! ”Carità di sistema” come dire povertà istituzionalizzata, la povertà come risorsa di perenne crescita delle ricchezze della †roıa succhiasangue.

whichgood

“evadere le tasse è peccato”

Tanto sono loro a dare l’assoluzione.

Otzi

Per me, egli è l’uomo della menzogna. I suoi paroloni offese al libero cittadino onesto.

Federico Tonizzo

Sussidiarietà = metastatizzazioni in Italia del CANCRO Vaticano.

whichgood

CANCRO di tipo MALIGNO, diciamolo, così non restano dubbi.

😉

Federico Tonizzo

Ci pensi, whichgood, che nella fattispecie l’agente CANCEROGENO è costituito dai “nostri” POLITICI, quasi tutti filovaticani? 😯
Essi, infatti, da Mussolini a Craxi a Monti (ma senza esclusione dei governi intermedi) hanno iniziato la cancerogenesi (Mussolini) e favorito la propagazione delle metastasi (i governi successivi a Mussolini).
Come facciamo a liberarci di questa casta di malfattori??? 😯

whichgood

@ Federico Tonizzo

Ci vuole una chemio istituzionale e una campagna massiva di INFORMAZIONE.

Federico Tonizzo

@ whichgood
Concordo.
Non so bene come si potrebbe concretamente fare la “chemio istituzionale”, ma perlomeno la diffusione dell’informazione è alla portata di tutti 😀

Stefano Grassino

Ma perchè meravigliarsi? Son 1800 anni che rigirano frittate. A quest’ora non potevano che diventar maestri o capocuochi che dir si voglia.

Sandra

Ossia… stai per caso suggerendo… è terribile ….. usare le mani per… lavorare ?!?!?!?

Sandra

“l’idea stessa di progresso, in voga dal XVIII secolo, sta subendo un duro contraccolpo”

La prolusione è disponibile su “New e media center” del sito della CEI in formato word, revisione 73, 2969 minuti di editing (però, due righe di getto, dal cuore!).

“I Comuni vigilino, e noi per la nostra parte lo faremo: ci piacerebbe solo non si investissero tempo e risorse in polemiche che, se pur accettiamo in spirito di mortificazione, finiscono per far sorgere sospetti inutili e, in ultima istanza, infirmare il diritto dei poveri di potersi fidare di chi li aiuta.”

Il signor Fidati è morto povero, come si dice. I sospetti sono utilissimi per capire chi ci guadagna e chi ci specula sulla povertà altrui. Bagnasco è in chiaro conflitto di interesse, alla Chiesa la povertà serve.

whichgood

Sussidiarietà.

Se Ligresti chiedesse sussidi statali per costruire sarebbe (giustamente) uno scandalo ma siccome il primo immobiliarista italiano è la Chiesa cattolica allora non ci si scandalizza.
I bigotti meritano di restare con il culo per terra e di andare a bussare alle porte delle mense della loro Chiesa. Poi se renderanno conto di cosa è la sussiduarietà all’italiana.

Giuliano

Mizzica, Totò Ligresti ancora a piede libero gliè, non lo arrestarono per collusione mafiosa con un bel po di dirigenti Ciellini, aaahhh

Roberto Grendene

.. aver applicate a sé, per gli immobili utilizzati per servizi, le norme che regolano il no profit

ah sì?
benissimo: che la Chiesa Cattolica diventi democratica, con elezioni per la cariche sociali, niente discriminazioni di genere o di orientamento sessuale, tutte le sue controllate si registrino all’agenzia delle entrate e presentino bilanci economici e stati patrimoniali
dopo, ne riparliamo

Batrakos

Grendene.

Mentre capisco e condivido il discorso sottostante su 8×1000 e insegnamento della religione cattolica, così come, in questo intervento, capisco e condivido il discorso su trasparenza di bilancio, ma non ho capito il resto.
No profit vuol dire che l’associazione reinveste il capitale sociale nelle attività senza lucro privato; che c’entra il democraticizzarsi, l’elettività, l’apertura a tutti i sessi? E’ obbligatoria una disciplina democratica interna per essere no profit?
A me, se questa democraticità non è legalmente obbligatoria per essere no profit, pare che la struttura organizzativa interna di un’associazione non sia un nostro problema ma sia diritto e facoltà dell’associazione stessa.
Chiaramente, a parte questo dubbio, concordo che la Chiesa sia di fatto molto profit.

andrea tirelli

è possibile creare un’associazione che violi diritti costituzionali e, ad esempio, metta nero su bianco che le donne non possono avere diritto di voto, non possono ricoprire incarichi dirigenziali e hanno restrizioni nella condotta delle attività dell’associazione stessa?
Ed è giusto che un’associazione del genere attinga a fondi pubblici?

Batrakos

Se i soci sono d’accordo con queste regole associative credo che sia possibile, visto che, ad esempio, una donna che decide di stare dentro questa associazione sceglie di limitare i suoi diritti all’interno dell’associazione ma non al di fuori di essa dove rimangono in vigore le regole pubbliche, visto che per quel che riguarda il no profit il discorso consta, credo, della redistribuzione degli utili e non dello statuto interno (ripeto non coercitivo su chi non fa parte volontariamente) dell’associazione, e se, parlando in astratto e in teoria, fanno una buona attività no profit non vedo perchè non possano attingere a finanziamenti.

Il discorso è che tutto questo con la Chiesa non c’entra nulla, ma il problema non è secondo me più di tanto lo statuto interno.

Roberto Grendene

.. aver applicate a sé, per gli immobili utilizzati per servizi, le norme che regolano il no profit

ah sì (2)?
benissimo: la Chiesa Cattolica rinunci all’8×1000 e all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole della Repubblica, che sono cose che il “no profit” non ha
poi ne riparliamo

ANCIA LIBERA

….chi non paga le tasse commette peccato …. e chi non lavora vivendo ed arricchendosi alle spalle degli altri come fanno tutti i parassiti della CCAR non commette peccato ???? bagnasco sei ridicolo !

civis romanus sum

“Secondo il prelato, il periodo di crisi e le festività natalizie hanno portato molta gente in chiesa. ( ,,, ) ma anche segni di “vitalità” da Africa, Asia e America Latina”.

Messo da parte il consueto ipocrita blaterale dell’Ovvio, da questo prete parole rivelatorie dei presupposti su cui basano il loro successo: La miseria, la paura e l’ignoranza dei popoli.

whichgood

🙂

e aggiungo:

“la Chiesa non chiede privilegi”

Soltanto soldi e la possibilità di evadere.

ser joe

…chi non paga le tasse comemtte peccato.
NO caro bagnasco: CHI NON PAGA LE TASSE COMMETTE REATO.
Del resto cosa possiamo aspettarci da gentaglia che ritiene peccato da assolvere con quattro pater ave e gloria anche la violenza su minori.

Federico Tonizzo

E ricordiamo pure che il penultimo governo Berlusconi ha fatto una legge criminale con cui depenalizzava il reato di “falso in bilancio”, legge che poi non è stata mai abrogata, nemmeno da Monti!!! 👿 Alla faccia dell’ “equità” di Monti, a cui ormai credono solo i fessi.

ANCIA LIBERA

secondo me commette reato anche chi non paga chi ha fatto onestamente e bene il proprio lavoro !!! ma si sa qui siamo in italia il paese dei furbi e dei ladri !!!!

spapicchio

Si confonde sempre tra cristianesimo (evangelico) e cattolicesimo (romano).

Federico Tonizzo

Se dici che c’è confusione, proveresti a farci tu un po’ di “chiarezza”? Sono curioso di capire dove vuoi arrivare…

spapicchio

La CCAR vuole annettersi i cristiani, pur non essendo una chiesa cristiana evangelica, e come sappiamo bene anche dalle Ultimissime qui all’UAAR molto spesso anticristiana.

Questo non giova né ai cristiani né agli atei, e nemmeno ai cattolici, perché è un intento antidemocratico ed antirepubblicano, contro la libertà di coscienza dei cittadini.

Francesco

“la Chiesa in Italia non chiede trattamenti particolari, ma semplicemente di aver applicate a sé, per gli immobili utilizzati per servizi, le norme che regolano il no profit”

In pratica come se gli Sheraton Hotels volessero essere trattati come i bed and breakfast o come la Mc donald’s volesse essere trattata come una panineria a conduzione familiare.
Questo signor Bagnasco ha un grande senso dell’equita’.
Sul serio! 😉

neverclean

Un solo commento: ma questo tizio in teoria non dovrebbe occuparsi solo di anime, e non di politica?
Lo so che in pratica è solo uno dei massimi esponenti di una potente lobby religiosa economico-finanziaria, ma ricordiamogli sempre che non dovrebbe uscire dal seminato – come ha predicato il fondatore della sua religione a suo tempo.

massi

La religione è quella funzione dello Stato che i credenti collocano al di sopra dello stato.

statolaico

Con la sussidiarietà tanto cara a Bagnasco (guarda un po’) i ciellini ad esempio hanno spremuto e spremono tuttora il sistema sanitario come un limone… che bello quando pubblico e privato vanno a braccetto… soprattutto quando il privato gode perchè si prende gli utili ed il pubblico si accolla i debiti… questa è la gentaglia che affossa l’Italia altro che quei poveri tassisti!

spapicchio

“al centro – come bussola – sempre la Dottrina sociale della Chiesa e l’amore leale al Paese”

Appunto, Paese non vuole dire stato italiano, al quale Stato unitario la CCAR e lo Stato del Vaticano sono sempre stati ostili e per forza di cose concorrenti ed antagonisti quando non veri e propri nemici.

dan

la chiesa non chiede privilegi ma CHIEDE sussidiarietà? chiede? e con quale diritto CHIEDE? sarebbe più corretto dire che davanti ad uno stato laico (e persino l’Italia lo è stato fino al tragico 1929) una confessione religiosa dovrebbe umilmente prostrarsi davanti alle istituzioni e supplicare, non CHIEDERE, soldi che vengono dalle tasse dei cittadini, di TUTTI i cittadini.
CHIEDE sussidiarietà, traduzione: diverse migliaia di appartenenti al clero, chiedono di essere mantenuti a spese dello Stato, senza dare niente in cambio.
sarà che sono nato in francia e ci ho abitato per molti anni, ma per una simile richiesta da parte di nulla facenti improduttivi, molti in altri paesi comincerebbero a meditare sull’ opportunità di innalzare ghigliottine nelle piazze.

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