Kashmir, sentenze della corte islamica contro missionari cristiani

Recentemente nel Kashmir un tribunale islamico ha sancito l’espulsione di alcuni missionari accusati di “conversioni forzate” tra la popolazione locale. I quali respingono le accuse. Tra questi, il pastore anglicano Chander Mani Khanna, finito in carcere per aver battezzato alcuni giovani convertiti dall’islam, tra l’altro consenzienti.

Nonostante l’area sia sotto controllo dell’India, è stata mantenuta questa corte islamica, che emette sentenze ispirate alla sharia. E’ sceso in campo anche il ministro indiano per le Energie rinnovabili, Farooq Abdullah, che ha di fatto sostenuto il verdetto contro i cristiani. Contestato da diverse associazioni, tra cui anche quelle cristiane che gestiscono scuole nella zona: chiedono le dimissioni del ministro al premier Manmohan Singh.

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31 commenti

Francesco

Quando si assiste ad uno scontro tra religiosi, sembra di vedere una puntata del quiz televisivo “Chi vuole essere piu’ deficiente”.

Francesco

Scusate avrei dovuto scrivere: “Chi vuol essere piu’ deficiente?”

È la tua risposta definitiva? Ti accendiamo?

faber

Be a loro modo stanno soltanto difendendo le loro radici islamiche. Non è giusto che una minoranza di stranieri vada nel loro paese a dettare legge e cancellare secoli di storia. Bisogna mettere un argine a questa deriva che minaccia l’identità dell’intero Kashmir, con le buone o se necessario con le cattive. Se non gli sta bene la sharia che se ne tornino nel loro paese e la smettano di rompere i maroni in Kashmir! Dico bene i vari enrico, giuseppe etc. etc.?

faber

Mmm sospetto che su questo non rispondano. Da buoni cristiani aggirano i paradossi semplicemente ignorandoli 😉

chiericoperduto

Tralasciando che in Europa sarebbe impensabile denunciare e far processare apparteneti una confessione religiosa concorrente alla propria per aver fatto proselitismo ed esser riuscito a strappare adepti (da noi c’è il libero mercato!), resta il fatto che siano stati giudicati da un tribunale “islamico” e quindi di parte. Questo la dice lunga sulla sovranità mancata sul kashmir che la democratica India non riesce ad applicare da quelle parti.

El Topo

La questione del Kashmir Indiano è piuttosto complicata, pur di ridurre le spinte secessioniste della folta popolazione Islamica il governo Indiano le ha concesso una forte autonomia pur mantenendo un forte controllo militare nell’area, regolarmente vengono svolte operazioni militari a ridosso del confine in cui terroristi Islamici provenienti dal Pakistan vengono catturati o più spesso uccisi, la popolazione di religione Indù è praticamente scomparsa, a Srinagar ho visitato un’unico tempio ancora adibito al culto a fronte di parecchi abbandonati, piccolo, vuoto, circondato da filo spinato e presidiato da militari armati. Pur di tenere il Kashmir (di importanza strategica) l’India ha rinunciato a difendere gli Indù della regione, perseguitati e praticamente scacciati dalla popolazione Islamica durante le rivolte nei primi anni ’90, ora perché dovrebbe disturbarsi per qualche missionario?

Congo

Mi sembra che in tutto il mondo, una volta che hanno raggiunto una determinata massa critica (% sulla popolazione totale del luogo) in una determinata regione gli islamici impongono la sharia e islamizzano il territorio in tutti i modi.

Allora, le mie domande sono: quale sia, all’incirca, questa massa critica e se sia opportuno (almeno in questo periodo storico) intervenire affinché in qualsiasi regione di Europa non si raggiunga tale valore, pena la morte della democrazia in quella regione.

gmd85

Addirittura? Non credo ai timori sull’islamizzazione dell’Europa. Dovesse presentarsi il rischio, credo che davvero la popolazione si solleverebbe e, magari, si renderebbe conto dell’inutilità di affidarsi a panacee teo-filosofiche.

gmd85

E proprio la turchia dovevi addurre come esmpio? Si, per carità, negli ultimi anni è diventata più islamica, ma si tratta di una realtà che è sempre stata in contatto con l’ilam, considerando che, a partire dalla metà del XI secolo, i comandanti delle circoscrizioni optarono per l’islam, per motivi prettamente economici.
Io dico che, da noi, devono solo provarci.

Congo

Anche in Africa, proprio in questo periodo, gli islamici hanno preso il predominio di mezzo Stato e lo hanno fatto proprio tanto da costringere alla divisione dello Stato stesso.
I metodi saranno, a seconda dei luoghi, più o meno violenti, più o meno “democratici”, ma alla fine il risultato mi pare che è sempre quello, o tende fortemente a quello: sharia.

faber

Il motivo delle osservazioni che fate a mio parere è uno: gli stati in cui per ragioni storiche oggi ritroviamo l’islam sono delle nazioni culturalmente ed economicamente indietro rispetto a quelle in cui il cristianesimo o l’ebraismo sono maggioritari. Pertanto non godono ancora dei benefici della secolarizzazione che avanza inesorabile di pari passo al progresso economico, civile e sociale. Basta dare uno sguardo alle nazioni in cui i fondamentalisti islamici attecchiscono come il cancro. Mediamente (significa con le dovute gravi eccezioni) i musulmani immigrati in Europa di 2a o 3a generazione sono molto più secolarizzati rispetto ai loro genitori. Attualmente l’Europa deve difendersi principalmente da quelli che sono i pericoli derivanti dall’immigrazione di prima generazione che rischia di importare anche le “usanze” dell’islam più radicale. La soluzione? Aumentare il livello di laicità in Europa, non dare spazio a NESSUNA religione nella gestione della cosa pubblica, far capire che non c’è spazio per nessun tipo di fondamentalismo. La secolarizzazione farà il resto.

fra pallino

secolarizzazione? sembra che proprioa questa sia una delle forze dell’Islam.
Basta vedere il livello di islamizzazione crescente degli stati scandinavi.

faber

Se per islamizzazione intende il numero crescente di musulmani ciò è una diretta conseguenza dell’immigrazione. Ovviamente ciò causa attriti nel breve periodo ma sono fiducioso nel fatto che una società con i dovuti anticorpi laici, nel lungo periodo, possa riuscire a garantire il rispetto delle norme di civile convivenza che le religioni, in particolar modo monoteistiche, tentano sistematicamente di ribaltare.

gmd85

@faber

Concordo. Cio che dici è ineccepibile, ma rimane il serio problema che, se gli immigrati portano l’Islam, gli europei non vogliono proprio mollare il cristianesimo e la laicità che dovrebbe essere la norma, manca. Ecco, manca proprio la cultura della laicità.

fab

Sono d’accordo con le linee generali di faber, ma purtroppo bisogna tenere presente che le risorse planetarie, in riduzione, vanno spartite fra un numero sempre crescente di persone; anche se la situazione demografica si sta lentamente stabilizzando, i bisogni sono comunque in aumento. Questo non potrà non essere origine di conflitti. E’ possibile, anche se per fortuna non scontato, che questi conflitti siano un formidabile freno a tolleranza e laicità.
In ogni caso, dubito che fra un secolo cristianesimo e islamismo saranno ancora quelli che conosciamo ora.

faber

Concordo sia con gmd che con fab. Per quanto riguarda il problema demografico sono un convinto sostenitore della pianificazione. Il vero problema, che non riguarda solo questo argomento ma più in generale tutte le tematiche realmente importanti, è la mancante volontà di voler affrontare a livello globale i problemi globali. Se io Italia decidessi di pianificare le nascite e in Marocco, Svizzera e Francia ci fosse un incremento demografico del 2% annuo, non avrei risolto un bel niente. E’ ora di cedere le sovranità nazionali e delegare agli enti sovranazionali un pò di competenze legislative. Ovviamente non si tratta di un processo che possa avvenire in 10 anni! Ma sicuramente bisognerebbe iniziare a considerarlo seriamente. Non si tratta di utopia nel senso che non è impossibile a priori. Risulta tuttavia molto vicino ad utopia perchè non è ancora emersa una coscienza di massa sufficientemente matura. Sarò pessimista ma credo che un tale coscienza di massa verrà fuori solo a posteriori, quando le tragedie saranno già compiute. Un pò come è avvenuto per le nazioni europee dopo la II guerra mondiale. Che ruolo avrà la religione in tutto ciò? Penso (e spero) nessuno. Un tale processo richiederebbe un profondo senso di umanità, di sacrificio in favore dei posteri, di rinuncia agli interessi particolari, di messa in discussione delle proprie convinzioni. Esattamente tutto ciò che le religioni rigettano!

gm85

Uhm, il problema è che la sovranazionalità, spesso, cozza con il sistema democratico. Premesso che la democrazia, secondo me, già oggi è bella che andata. Qando anche si riuscisse a creare una partecipazione attiva da parte dei membri di una comunità, ci sarebbero valori e criteri che inficierebbero iniziative concrete.

Prendi, per esempio, il controllo delle nascite. È chiaro che è l’unico metodo per contrstare l’aumento demografico. Ma l’unico modo per attuarlo, allo stato attuale delle cose, sarebbe una direttiva sovranazionale che non tenesse conto dei voleri dei singoli stati. Prova a pensare quale sarebbe il risultato di un referendum su tale argomento in Italia…

gmd85

scusate, mi è scappata la d. mi sa che devo mettere il sito fra le eccezioni dei cookies di ffox 😛

gmd85

Uhm, il problema è che la sovranazionalità, spesso, cozza con il sistema democratico. Premesso che la democrazia, secondo me, già oggi è bella che andata. Qando anche si riuscisse a creare una partecipazione attiva da parte dei membri di una comunità, ci sarebbero valori e criteri che inficierebbero iniziative concrete.

Prendi, per esempio, il controllo delle nascite. È chiaro che è l’unico metodo per contrstare l’aumento demografico. Ma l’unico modo per attuarlo, allo stato attuale delle cose, sarebbe una direttiva sovranazionale che non tenesse conto dei voleri dei singoli stati. Prova a pensare quale sarebbe il risultato di un referendum su tale argomento in Italia…

fab

gmd85, la sovranazionalità sarà un problema per la democrazia soltanto finché non ci decideremo ad eleggere un parlamento mondliale.

gmd85

@fab

E la vedo dura. Non molti sarebbero d’accordo, temo. Per ils emplice motivo che gli interessi personali dei singoli stati passerebbero in secondo piano. Homo homini lupus, diceva Hobbes. Forse, l’unico presupposto utile alla creazione di un parlamento mondiale sarebbe, tragicamente, un altro conflitto di portata mondiale. Lo dico solo in via teorica, non lo auspico, ovvio 🙂

Marcus Prometheus

» 27/01/2012 14:47
EGITTO
Mahmoud Salem: Fermiamo le minacce dei salafiti contro i cristiani
Mahmoud Salem, musulmano moderato, membro del Free Egyptians Party, ha denunciato in tribunale Yasser al-Bourhami, imam salafita, accusato di incitamento all’odio contro i copti. No all’uso violento e scandaloso della religione islamica. A tutt’oggi le autorità hanno sempre ignorato le denunce depositate da altri membri dei partiti islamici moderati.

Il Cairo (AsiaNews/ Agenzie) – “Le minacce degli islamisti contro i cristiani e le altre minoranze religiose sono scandalose e vanno fermate”. È quanto afferma in un’intervista al quotidiano egiziano Egypt Indipendent, Mahmoud Salem, blogger musulmano e candidato al parlamento per il Free Egyptians Party (Fep). In questi giorni, egli ha denunciato in tribunale Yasser al-Bourhami, imam salafita, per le continue dichiarazioni di odio contro la comunità cristiana d’Egitto.

“Ho fatto questa denuncia – racconta Salem – perché sono islamico e ho paura di queste dichiarazioni in nome della mia religione. In questi mesi diversi musulmani hanno depositato denunce contro imam e leader affiliati a movimenti islamisti, ma la polizia e tribunali le hanno ignorate”.

Secondo il leader musulmano, il tribunale impiegherà più di una settimana per registrare l’esposto e con molta probabilità non farà nulla neanche in questa occasione. Tuttavia, egli è risoluto a fermare questo clima di intolleranza ed è disposto portare avanti il caso insieme ai suoi avvocati.
Per tutto il periodo delle elezioni, al-Bourhami e altri leader salafiti hanno incitato la popolazione musulmana a boicottare i negozi dei cristiani.
Durante i festeggiamenti per il Natale copto, gli imam islamisti hanno lanciato accuse di eresia contro politici e religiosi musulmani colpevoli di aver fatto gli auguri alla comunità cristiana.

“Con tali minacce – spiega Salem – gli islamisti vogliono terrorizzare chi non è d’accordo con loro”. Il leader musulmano, sottolinea che i principali responsabili di questo incitamento all’odio contro i cristiani copti sono proprio i salafiti, che grazie al risultato elettorale controllano circa il 20% del Parlamento.

Le paure di cristiani e musulmani moderati sono aumentate con la vittoria degli islamisti alle elezioni, dove Fratelli musulmani e salafiti hanno guadagnato circa il 73% dei seggi, pari a 358 su 498. Per evitare di perdere consensi, i leader di Giustizia e libertà – formazione politica dei Fratelli musulmani – hanno più volte rassicurato le minoranze religiose sul loro futuro, garantendo parità di diritti. Legittimati dal risultato elettorale, i salafiti hanno invece continuato a definire i cristiani “infedeli”, promettendo di cacciarli dal Paese. Fonti di AsiaNews affermano che slogan e dichiarazioni contro i copti appaiono tutti i giorni su programmi televisivi, radio e siti internet.

In un’intervista rilasciata lo scorso 17 gennaio ad al-Ahwat, televisione araba con sede in Gran Bretagna, mons. Yohanna Golta, vescovo di Andropoli e vice-patriarca dei Copti cattolici ha dichiarato che le paure dei cristiani sono reali e in futuro gli islamici radicali faranno valere la straordinaria percentuale di voti raccolta durante le elezioni. “I salafiti – ha affermato – continuano a ribadire sui media che ‘i cristiani devono andare via dal Paese oppure pagare la jizya’, la tassa per le minoranze non islamiche (dhimmi). I copti diventeranno stranieri nella loro stessa terra”. Tuttavia, secondo il prelato, la salvezza per i cristiani non può e non deve giungere dai Paesi occidentali, ma dal rapporto con i musulmani moderati egiziani, veri artefici – insieme a molti cristiani – della rivoluzione dei Gelsomini, esempio di un islam rispettoso della persona, delle minoranze e dei diritti umani.

Senjin

Onore a Mahmoud Salem che si batte per difendere le minoranze rischiando la propria buccia. Mussulmani, cristiani che siano sarebbe bello se i credenti fossero in maggioranza come lui.

giuseppe

Continuate pure a ridacchiare di queste persecuzioni contro i cristiani. Verrà il tempo, non molto lontano, in cui le vittime più numerose dell’integralismo islamico si conteranno tra le vostre fila. Allora vedremo se continuerete a ridere.

Marcus Prometheus

@ Giuseppe Io non ridacchio, piango per questa barbarie, sono io che ho diffuso questa notizia dall’Egitto, percio’ penso di poter essere qualificato non solo e non tanto per domandarti

se non siate tu ed i tuoi compagnucci della parrocchia a ridacchiare dei tentativi dei laici di assicurare LIBERTA’ PER TUTTI e PREDOMINIO grazie ad autorita’ statale per NESSUNA RELIGIONE,

ma soprattutto per invitarvi a riflettere che solo la laicita’ ossia la neutralita’ dello stato e l’astensione dello stato dall’intervenire e dal favorire agevolare o finanziare chicchessia puo’ assicurare la LIBERTA’ per TUTTI anche nei decenni futuri quando sciaguratamente la demografia islamica ci sommergera’. Rifletti. Riflettete se non sia il caso nel vostro stesso interesse futuro di rinunciare al piu’ presto a dei privilegi assurdi che stanno per essere rivolti contro voi stessi dalle prossime maggioranze di Eurabia mussulmane,
speriamo almeno che non siano anche islamiste.
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Cordiali saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus.
Accogliere solo i profughi laici dall’Islamismo Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale, che mina liberta’ e democrazia.

Penso che tutte le grandi religioni del mondo: …. cristianesimo, islamismo e comunismo,
siano, a un tempo false e dannose. Bertrand Russell

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