Il tema dell’esenzione fiscale di cui godono gli immobili ecclesiastici a uso “non esclusivamente commerciale” è sempre caldo: larga parte della popolazione non comprende perché, in un periodo in cui il governo chiede a tutti di tirare la cinghia, anche la Chiesa cattolica, la più grande proprietaria immobiliare del paese, non debba fare la sua parte. Il presidente del consiglio Mario Monti si è visto riproporre la questione nel corso di un videoforum su RepTv e Repubblica.it. E ha risposto che si tratta di un “tema importante, che stiamo approfondendo. E siamo piuttosto avanti nell’approfondimento”. Un gran passo avanti: solo due mesi fa, quando l’Uaar lanciava la sua inchiesta su I costi della Chiesa, sosteneva invece che il governo “non si era ancora posto la questione”.
Monti e l’Ici alla Chiesa
56 commenti
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vedremo cosa partorirà il “Governo Bagnasco”
c’è da tremare quando si mettono a “riformare” le leggi che riguardano la Chiesa: la storia insegna che poi ci troviamo sempre più in mutande, mentre la CEI siede su più oro derivante da fondi pubblici (vedi Concordato del 1984)
nel frattempo, diffondiamo i fatti per come stanno:
http://www.icostidellachiesa.it
Ma Roberto! LOL!!!!!!!!!!!!!!!!
”E siamo piuttosto avanti nell’…approfondimento…”
Spero che, previdentemente, si sia procurato della vaselina…
La vaselina la fornirà agli italiani.
Ciao a tutti
No, temo che gli italiani si dovranno comprare anche la vaselina con i propri soldi… 🙁
Quotone a Federico!…….Grrrrrrrrrrrrrr!
secondo me la speranza viene da bruxelles, non aspettiamoci nulla da questo governo, che per mettere l’ici sulla prima casa, e tassare gli immobili rurali non si tira indietro, ma quando si tratta di toccare la chiesa se la fa sotto.
non è che se la fa sotto
ne difende i privilegi, ci fa comunella
Potrebbe essere semplicemente un segno che il primo ministro sta imparando a fare il politico: non si nega mai una richiesta avanzata dalla società civile basta fare una promessa, far credere che la cosa sia quasi fatta salvo poi farla finire nel dimenticatoio o in alternativa eliminare le esenzioni fiscali di cui il vaticano gode salvo poi rendere il “maltolto” di nascosto e magari maggiorato. In ogni caso spero di sbagliarmi…
Questa strategia funziona quando la società civile è particolarmente propensa a far finire le cose nel dimenticatoio. Sinceramente penso che il compito di associazioni definiamole “tematiche” come l’UAAR sia proprio quello di lavorare all’interno della società civile per far sì che ciò che è tema di moda (in questo caso l’ICI della CCAR) diventi coscienza. A quel punto la coscienza è molto più difficile da sopire con le false promesse. Per di più la coscienza porta con sè la strategia, che è qualcosa di diverso dalla rabbia momentanea. La rabbia può portare la gente in piazza per un mese a protestare contro qualcosa, la coscienza permette di lavorare sul lungo termine per cambiarla!
Non ne uscirà nulla di buono. Anzi.
E’ comunque una vergogna che si dia per scontato che i luoghi prettamente di culto abbiano diritto di esenzione dell’ICI.
Anche questi dovrebbero pagarla come tutti gli altri edifici.
Ciao a tutti
Esatto.
Il culto e la religione in generale sono questioni private e non devono condizionare il trattamento fiscale. Altro è l’utilità sociale dell’immobile (es mensa caritas ecc..)
Altrimenti ciascuno a casa propria dedica una stanza a un dio/semidio qualsiasi, meglio se uno tra quelli di moda in questo periodo storico e chiede l’esenzione!
Appunto! Io sono buddista ho il mio gohonzon in soggiorno……quasi quasi chiedo l’esenzione ICI
ed in particolare le abitazioni dei ministri di culto (le “canoniche”)
io pago l’ICI sulla casa dove vivono pure due figli che mantengo assieme a mia moglie?
non vedo per quale ragione non la debba pagare un prete, un vescovo, una suora per le abitazioni in cui dimorano
In altre discussioni qua sviluppatesi, mi è capitato di notare che alcuni tra i cattolici che qua intervengono abbiano sostenuto che la legge, per come è fatta, non esime la Chiesa dall’Ici dove non ci sia il solo culto, e dove ciò non avviene è un abuso, dunque basta, a detta loro, applicare le leggi già in vigore senza bisogno di nuove.
Io dico, a non saper nè leggere nè scrivere, che -a parte l’offerta di ‘trattativa’ di Bagnasco- mi pare che il fatto che Monti dica, in buon politichese, che ci si sta già lavorando e si è avanti nella valutazione, dovrebbe indicare che qualcosa di storto, a livello legislativo, c’è.
Difficile pensare che Monti sia un laicista…
Spero che tu abbia ragione, ma, vista la relazione Monti-clero, …aspetto i fatti.
http://www.google.it/search?tbm=isch&hl=it&source=hp&biw=1179&bih=668&q=Mario+monti+papa&gbv=2&oq=Mario+monti+papa&aq=f&aqi=g1g-S2&aql=&gs_sm=e&gs_upl=1438l5406l0l7297l16l16l0l1l1l0l172l1668l2.13l15l0
http://sporcomondo.it/wp-content/uploads/2011/11/vignetta-papa-e-ICI.jpg
Federico.
Io non dico che Monti cambierà qualcosa -non saprei dirlo anche se personalmente penso che, dovesse cambiare, cambierà in senso gattopardesco vista l’attenzione del cattolico Monti al Vaticno dimostrata anche dai personaggi del suo team-; dico però che il fatto che lui riconosca il problema va in contraddizione con quanti sostengono che il problema c’è: non ci fosse sarebbero ben strane le dichiarazioni di Bagnasco e di Monti.
E’ piu’ facile che la chiesa ammetta che la madonna non era vergine che paghi l’ici di sua iniziativa.
Ma ci pensate? Siamo l’unico Paese al mondo che deve districarsi sul mantenimento di privilegi assolutamente ingiustificati in tempi di crisi. Vaticalia o Vaticanitalia? Come suona meglio? D’altronde la secolarizzazione ormai imperante (e per noi non è affatto un segnale negativo) costringe le gerarchie ecclesiastiche a usare il potere per tenere il gregge al guinzaglio non avendo più strumenti per conquistare le menti e i cuori. Ma ormai il disincanto (dove cresce democrazia, cultura, e benessere) è un fatto irreversibile. Sua Signoria la Storia ha deciso così…
Certo che ci pensiamo…
Siamo il Paese più ridicolo del mondo: appaiamo come uno Paese assolutamente idiota che nutre volontariamente un formidabile parassita geograficamente situato al suo interno (un Paese monarchico extracomunitario e prevaricatore, che interferisce perfino con la legislazione interna dell’Italia e la cui banca è nota per il riciclaggio di denaro di provenienza criminale!), come una coppia di uccelli qualsiasi che si fa in quattro per nutrire il grossisimo figlio di cuculi che ha già gettato fuori dal nido i figli veri della coppia di uccelli che lo ospitano credendolo loro figlio…
Il buon Garibaldi, un secolo e mezzo fa, probabilmente avrebbe cercato di distruggere completamente lo stato della chiesa e di farne fuori tutto il marcio clerume, se avesse potuto prevedere come sarebbe finita molto dopo lasciandolo in vita…
Fantastoria a parte, quello che più mi fa incavolare è questo:
1) non credo assolutamente che i politici italiani non si accorgano che alla gente importa sempre meno della religione;
2) al 99% dei politici stessi (dentro di loro, dichiarazioni e manifestazioni pubbliche a parte) non importa un fico secchissimo della religione;
3) ERGO i politici continuano a far regali alla “chiesa” per pura spartizione delle (ormai esigue) risorse economiche degli Italiani; in altre parole: i politici fanno (a nostre spese) un regalo alla “chiesa”, e la “chiesa” fa, di nascoato, un regalo (di qualsiasi genere: dagli immobili di Propaganda Fide ventuti a basso prezzo, all’appoggio politico, a – secondo me – pura corruzione (leggasi mazzette in beni o contanti o equipollenti) ai politici.
4) La gente quindi può quanto vuole andare sempre meno a messa e sposarsi sempre di più solo in comune (o semplicemente convivere) e usare metodi anticoncezionali, ma finchè avremo l’attuale classe politica corrotta la “secolarizzazione” della cittadinanza non avrà il MINIMO effetto sul continuo malaffare intercorrente tra politici e “chiesa”.
Occorre quindi sensibilizzare la gente non solo contro le malefatte della “chiesa”, ma anche contro la tragica complicità tra “casta” politica e “casta” ecclesiastica.
Tutto vero quanto dici, soprattutto che la maggior parte della gente se ne frega della religione come pratica… ma c’è un punto che manca a mio parere, nella tua analisi: l’acquiescenza non solo della classe politica, ma della maggior parte di quanti hanno in mano i media, televisivi o altro, dove, anche sul versante ‘ateo’, hanno nettamente la prevalenza dli ‘atei devot’. Molti possono anche aver criticato e criticare l’ingerenza del vaticano, in parallalo con le critiche al berlusconismo, ma quando si tratta di parlare di morale, di valori e compagnia bella… indipendentemente dalla gerarchia vaticana… non si osa prendere posizione contro la religione come tale. Avete mai sentito… a parte le solite eccezioni in genere fuori dal circuito mediatico… parlar male degli interventi del B.16 (quelli che invece qui ci fanno tanto ridere o indignare), o più in generale della religione? L’ottimo Odifreddi, consenziente o meno che sia, copre il ruolo più che altro dell ”ateo ufficiale’, chiamato in causa quando, appunto, si intende dare voce anche alla miscredenza, ma quasi sempre per rendere la trasmissione più piccante, per aggiungere una nota di colore allo spettacolo. Scusate, ma questa è la mia impressione… al di là naturalmente dell’indiscusso valore della sua testimoninza atea se presa a sè, del contenuto dei suoi interventi, soprattutto dei suoi scritti. Non incidono sullo spettatore medio perche alla fine la religione non si tocca, non bisogna offendere la sensibiltà dei credenti… quelli ufficiali naturalmente, cioè quelli che si sentono pur sempre rappresentati, per quanto riguarda la morale e i ‘valori, da santa madre chiesa.
E in questo modo, quando si arriva al dunque si chiude uin occhio, o tutti e due, sulle malefatte, sull’ngerenza, sui privilegi della ccar. Che può sempre rinfacciare alle nostre istituzioni, governi in testa, quanto sia preziosa la sua opera di supplenza, sfruttando ipocritamente l’impegno sociale spesso sincero di credenti e basso clero.
Questo – non è certo una novità – è un paese profondamente cattolico, che in definitiva non se la sente di perdere la protezione, nell’accezione più superstiziosa del termine, di santa madre chiesa. Per questo, denunciare i prvilegi, le ingerenze, le basse speculazioni della gerarchia cattolica… per quanto assolutamente necessario, doveroso… non basta fin che non si scalfisce lo zoccolo duro della superstizione.
@ bruno gualerzi
E’ vero quello che dici sui media: in genere si guardano bene dal portare alla luce le malefatte della chiesa (a parte forse l’Espresso, di cui ricordo almeno gli articoli “Le notti brave dei preti gay” e “La santa evasione”, e Milena Gabanelli (che si definisce “credente”) che uno-due anni fa ha intitolato una puntata “Il boccone del prete” e recentemente ne ha fatta un’altra (o due?) sull’ospedale S. Raffaele e le sue “diramazioni affaristico-mondane” in Brasile).
Probabilmente la maggior parte dei media sono in qualche modo succubi o di qualche partito o comunque di qualche influenza ecclesiastica. Figurarsi dunque se qualche giornalista di un media “addomesticato” ha voglia di perdere il lavoro, soprattutto di questi tempi… Ho l’impressione che si tratti, nella maggior parte dei casi, di un’acquiescenza solo formale, da parte di giornalisti che magari non vedrebbero l’ora di parlare, aprendo un vaso di Pandora che potrebbe innescare una sollevazione popolare.
Che poi gli Italiani siano superstiziosi è vero, ma non so bene fino a quale punto; fortunatamente vedo che nelle librerie si vendono anche libri “atei” o cmq anticlericali (anche se meno dei libri “religiosi”). Quindi “qualcosa si muove”, ma speriamo che oltre a “muoversi” speriamo che si metta in piedi e inizi a menar calci presto.
OT: trovo estremamente interessante questo stroncante giudizio di don Farinella contro Bagnasco:
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/02/01/don-paolo-farinella-ior-e-bertone-prove-dell’esistenza-di-satana/
Si, interessante. Peccato che non scappa alla solita dinamica dei ladri che si scannano fra di loro per potere e soldi, mettendo però sempre in mezzo le loro convinzioni religiose, così di rafforzare l’affare della religione. Si mette in discussione la presunta “moralità” dei loro colleghi ma mai la religione.
@ whichgood
Concordo, ma considero cmq l’articolo di Farinella come un sassolino nell’ingranaggio che fa “andare avanti” il Vaticano: se lo si diffonde via e-mail a tutti (io l’ho fatto) sarà pur sempre un ulteriore colpo di piccone nel muro dalle parti di Porta Pia…
Non posso essere ottimista.
Questo governo a parole vuole coniugare equità con rigore, vuole eliminare i privilegi, ecc.
In realtà opera diversamente.
I tagli sono solo per i più deboli (pensionati e pensionandi), l’eliminazione dei privilegi solo per alcuni (e certo non per chi detiene i maggiori e più importanti economicamente privilegi).
Adesso vuole eliminare il famigerato art. 18; non ho ancora trovato cosa chi mi sappia spiegare chiaramente perchè si vuole eliminare; infatti il licenziamento per crisi aziendale, per innovazioni, per tutta una serie di motivi “logici e condivisibili” è già permesso. Per quali altri motivi si vuole il permesso di licenziare? Se qualcuno è in grado di spiegarmelo senza polemiche o battute ne sarei grato.
I privilegi dei politici NON sono stati toccati, malgrado dichiarazioni e farse di vari tipi.
I privilegi dei finanzieri non sono stati toccati, malgrado che il “clima” in tuto il mondo sarebbe favorevole.
Io credo, io sono sicuro che i privilegi della Chiesa Cattolica non saranno toccati da un governo che è stato definito governo bagnasco, governo marcinkus, governo opus dei, etc..
Ritengo che la cosa più probabile, se ci andrà bene, sarà un accordo tipo quello fatto dai parlamentari: prima si sono aumentiti le indennità in silenzio, poi hanno tagliato l’aumento con grande clamore.
Non ho grandissime aspettative.
Gli farà pagare l’ICI su questo, ma gli darà altri 10 privilegi che moltiplicheranno gli incassi del Vaticano.
Non ci credo neanche se lo vedo. Quale interesse avrebbe Monti a prendere posizione su un tema così caldo. Il Governo Monti è un governo tecnico (sebbene pienamente legittimo) e loco gli importa del gradimento degli elettori. Cosa farebbero i vari Riccardi quando non saranno più ministri se il Governo Monti farà approvare un simile provvedimento?
Molto più facile che si faccia pressione sui partiti (PD, IdV, SeL) affinché questo argomento diventi un tema della prossima campagna elettorale.
Non mi faccio illusioni nemmeno su questo. Fra qualche giorno nel Lazio ci saranno le primarie PD per il Segretario regionale. Fra i candidati ho puntato Marta Leonori, che, essendo della corrente di Ignazio Marino, ho pensato fosse sensibile al tema della laicità.
Le ho scritto chiedendole la sua posizione sul tema e non mi ha risposto.
Evidentemente questo tema NON DEVE essere sfiorato elettoralmente.
Son d’accordo che il Pd eviterebbe volentieri l’argomento (non ho mai capito quale sia la posiziOne del Pd su un solo argomento) ma i partiti – loro malgrado – potrebbero trovarsi questo tema in campagna elettorale ugualmente. Un “aiuto” potrebbe venire da Bruxelles ed anche IdV e Sel potrebbero distinguersi dal Pd su questo tema (in sociologia si definisce “policy issue”).
Inoltre i giornali (la Repubblica, l’Espresso ed il Fatto Quotidiano) possono imporre questo tema nell’agenda dei media. La spinta principale viene comunque da tutti noi per imporre (anche con modi polemici) questo tema nell’agenda elettorale. Perciò benvenuti banchetti, web, conferenze, etc. Il tutto per far capire che non è qualcosa “contro” la Chiesa ma un principio basilare di laicità che è normale in qualsiasi Paese europeo.
Inoltre la revisione dell’Otto per mille (seguendo le norme della legge stessa) e l’imposizione dell’Ici/Imu ai beni ecclesiastici è urgente per l’attuale situazione economica ma questo non significa che il provvedimento non dovrebbe essere preso ugualmente anche se le condizioni economiche fossero diverse. Se lo si lega alle necessità economiche del momento si ammette implicitamente che un domani – se dovesse passare la crisi economica – sarebbe possibile ripristinare questi privilegi.
cioe immaginate il patrimonio immobiliare della chiesa…e pensate quanti politici,si fanno doppie triple case,magari comperate dalla stessa caar,sono tantissimi appartamenti,che se comprati con ll bacio al anello,sono fonte di guadagno…ecco perche non vogliono toccare l ici-imu..poiche uscirebbe fuori questo mercato,clero-classe politica e dirigente mostruoso.
cosa dobbiamo aspettarci da uno che ha appena finito ( ammesso che sia cosi) di fare il cascamorto?
Sottolineo l’infame comportamento di questi ‘tecnici’ che tassano a colpi di machete qualsiasi categoria di lavoratori, mentre per tassare la chiesa si prostrano a 90° davanti ai parassiti, che decideranno loro stessi se far finta di pagare un obolo a questo paese ridicolo. Non meravigliamoci per uno Schettino su una nave da crociera… di codardi ne avevamo già un ‘transatlantico’ pieno!
L’ho già scritto non riesco nemmeno più a ricordare quante volte, ma voglio ribadirlo anche adesso. Qui in Italia esistono solo due poteri veramente forti: MAFIA e SANTA MADRE CHIESA. In stretta alleanza tra loro, per giunta. Anche la grande finanza internazionale, di cui Monti non è che un modesto e grigio missus dominicus, deve arretrare di fronte a questi due poteri “supremi”. Che cosa c’è da aspettarsi, dunque?
da un governo più clericale del papa non mi aspetto nulla di buono…
Il governo Monti ha una doppia faccia: “Bado ai principi, abbastanza astratti: equità, rigore, crescita”. L’altra al realismo: “Dipendo dai partiti, vorrei, ma non posso, la situazione reale è questa, in Italia la Chiesa comanda”. Poi ha una terza faccia, quella vera, di aspetto inequivocabile.
Monti è solo il lato presentabile di Berlusconi e sta facendo il lavoro “sporco” che non ha potuto e voluto fare per ragioni elettorali.
Quindi non facciamoci illusioni, la ccar sarà salvaguardata come e forse anche di più che nell’era del cainano.
Già. E il guaio è che, in questo, Berlusconi era un malfattore della domenica, mentre Monti lo è a tempo pieno.
Il tutto, ovviamente, con il supporto “sincero” e ” disinteressato” del PD.
Già 🙁
Concordo!
Mi aspetto, spero, e ritengo molto verosimile, che il serio, onesto e competente Governo Monti riformulera’ la legge vigente, alla luce dell’esperienza, in modo da eliminare deplorevoli furbastrerie da parte di alcuni Enti non solo ecclesiastici.
Si vedra’ cosi’:
a – Che sul piano finanziario si trattava di briciole (per quanto preziose anch’esse in tempi cosi’ difficili).
b – Che buona parte delle suddette (pur preziose) briciole era dovuta a circoli ricreativi e culturali inoperosi, a societa’ sportive dilettantistiche puramente nominali, a filarmoniche silenti eccetera. Entita’, molto spesso, riconducibili a correnti di pensiero non precisamente favorevoli al Cattolicesimo, ne’ alla religione in generale.
c – Che ci voleva un vero cattolico praticante e di coerenti costumi per porre fine a queste storture.
d- Che la Gerarchia ecclesiastica, ben lungi dall’usare la propria influenza a vantaggio di quei cattolici che si avvalevano (come altri, del resto) d’una legge troppo lassista, ha incoraggiato il Governo a redigerne, ed applicarne, una piu’ rigorosa.
Saluti.
cesare b
che sia stata la chiesa a ‘incoraggiare’ la revisione del pagamento dell’ICI è degna di quell’altra detta dal nano di Arcore: ‘Sono uscito di scena con eleganza’. Sì, appena in tempo, altrimenti lo buttavano fuori a caIci in cuIo. C’è voluto un cattolico praticante per sistemare le cose come aggrada alla cosca vaticana solo perchè il cattolico praticante è stato messo lì dalla cosca vaticana. Per il resto, ti dimostri il solito parassita ipocrita.
@Diocleziano. Naturalmente certe sfuriate sono musica per le mie orecchie.
Vedo che non entri nel merito di quanto prevedo, e che ti dai la zapa sui piedi. Infatti, quanto piu’ si ribadisce la pretesa influenza del Vaticano sul Governo Monti, tanto piu’ si contribuisce ad ascrivere ad onore della Chiesa qualsiasi provvedimento contrario agli interessi materiali di qualche ecclesiastico.
Saluti.
Ci ha messo due mesi per capire che è un tema che va approfondito? Se continua di questo passo, forse fra una quarantina d’anni comincierà a pensare a qualche soluzione concreta.
mi sa che nel 2013, ad un mese dalle elezioni, mancheranno loro solo due mesi per riuscire a varare una legge contro i privilegi fiscali clericali 🙁
IO sinceramente preferisco la margarina alla vaselina ” nell’andare piuttosto avanti nell’approfondimento” Ehmmmmmmmmmmmmmmmm!
pane avvelenato. ih ih ih ih
” Approfondimento”. Mi ricorda “oggi è una bella giornata”.
Mentre Monti “approfondisce” l’Italia “sprofonda” per mantenere viva la luce della superstizione e l’ignoranza.
Dio deve essere pagato da chi ha “fede”, altrimenti “dio” è soltanto una scusa disonesta e disonesto chi lo segue.
“siamo piuttosto avanti nell’approfondimento”.
Solo due mesi fa…”non si era ancora posto la questione”
Si sta parlando di un governo che si e’ formato ed insediato nell’arco di un week-end. e che per riformare l’intero sistema pensionistico, che coinvolge la maggior parte dei cittadini che sono i milioni di lavoratori dipendenti, non ci ha messo più di un paio di settimane.
I tempi di questo “approfondimento” sull’ICI alla CCAR, risultano piuttosto lunghetti se si pensa a quell’altro approfondimento, quello anale, che il governo Monti ha esercitato nei conforonti degli italiani tutti. 👿
Infatti:
http://www.google.it/search?tbm=isch&hl=it&source=hp&biw=1179&bih=668&q=monti+ratzinger&gbv=2&oq=monti+ratzi&aq=0&aqi=g1&aql=&gs_sm=c&gs_upl=1125l4078l0l6110l11l11l0l2l2l0l156l1033l1.8l9l0
Aforisma trovato su Dagospia:
9 – SuperMario si deve essere gia’ scocciato del suo nuovo posto di lavoro. Questione di monotonia. Per questo a Repubblica.it ha dichiarato che sta “approfondendo la questione dell’Ici alla Chiesa”.
Questa è una storia che finchè ci sarà il concordato non se ne verrà fuori.
Continueremo a pagarli anche quando resterranno quattro gatti .
La seconda che hai detto mi sembra già la situazione attuale.