Nigeria, organizzazione islamica nega le “radici islamiche” di Boko Haram

Nei giorni scorsi Leo Igwe, attivista dei diritti umani e rappresentante in Uganda e in Nigeria dell’Iheu (di cui fa parte anche l’Uaar) ha pubblicato sul Daily Times un articolo molto duro contro la setta islamista Boko Haram, responsabile di numerosi attentati che hanno provocato centinaia di morti. Igwe concludeva l’articolo attaccando chi continua a sostenere che l’islam non ha nulla a che fare con la setta, e chiedeva alle autorità politiche di riconoscere le “radici islamiche di Boko Haram, prima che sia troppo tardi”.
A Leo Igwe, a cui è già capitato di essere arrestato e picchiato dalla polizia, è arrivata ora la risposta del potente Muslim Public Affairs Centre, “un’agenzia indipendente di pubblico servizio” che promuove “la libertà dei musulmani nigeriani”. Il suo responsabile della comunicazione, Disu Kamor, ha accusato Igwe di essere “un ardente islamofobo”, “un ateo che dimentica i massacri di Stalin, Mao, Pol Pot” (che non risulta siano stati compiuti in nome dell’ateismo),  ha definito le sue  “schizofreniche invettive” un “intelligente tentativo di iniettare il mito avvelenato dell’islam avvelenato di sangue”, perché nel Corano non sarebbe promessa “alcuna ricompensa” per chi “uccide in maniera indiscriminata, o ammazza persone innocenti”.
Peccato che i militanti di Boko Haram lo interpretino in maniera diametralmente opposta, uccidendo proprio in nome dell’islam.

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16 commenti

Tiziana

Uno sforzo sicuramente da condividere quello di Leo Igwe.

Fin troppo spesso per contestare gli estremisti religiosi gli si butta addosso tutta la colpa dei loro libri. Sebbene io non sia religiosa, patisco molto quando si attribuiscono agli ebrei alcune estremizzazioni che sono parte di un gruppo minimo e politico che niente ha a che vedere con l’ebraismo che conosco e che è.

Non si può far passare l’idea, piuttosto corrente in Italia, che un musulmano sia comunque un folle assassino, e dirò di più neanche che un cattolico sia per forza un bigotto che crede che il papa sia la rappresentazione di Dio.

E’ una ovvia banalità quel che dico, ma la tendenza spesso è questa sui media e sui blog

P

faber

Il discorso che fai tu è in parte corretto. Peccato che nella migliore delle ipotesi si possano definire i credenti delle persone profondamente ipocrite. La religione “autentica” è quella del papa-re, quella degli ortodossi basettoni e dei Boko Haram. Fortunatamente, e sottolineo fortunatamente, la religione nel corso dei secoli si è scontrata con la necessità di mantenere un minimo di presentabilità alla società civile, per cui si è via via adattata ai processi storici. Però un cattolico mi dovrebbe spiegare in base a quale criterio accettare il dogma della verginità mariana e rigettare l’infallibilità di un papa che protegge i preti pedofili. Un musulmano “moderato” mi dovrebbe spiegare perchè accettare l’obbligo di preghiera 5 volte al giorno e rifiutare il passo del corano sulla spada di fuoco contro gli infedeli. Potrei continuare all’infinito. Ciò che resta certo è che il credente tipo si costruisce semplicemente la propria religione ad uso e consumo personale. Il fondamentalista, paraddosalmente, è invece il religioso autentico, disposto ad accettare regole che magari vanno anche contro il proprio interesse.

Francesco S.

@Tiziana

Un cristiano che non creda che il papa sia il vicario di cristo in terra non può definirsi cattolico. Confermo quello che ha detto faber il fondamentalista, paraddosalmente, è invece il religioso autentico, i moderati semplicemente non seguono la loro religione.

I moderati dovrebbero o cacciare i fanatici o fondare una versione soft della religione d’origine, non facendo nulla si rendono parziali complici dei fanatici.

Francesco S.

Troppo spesso se ne escono con la scusa dei “fratelli che sbagliano” e questo vale per tutte le religioni.

Tornando in tema, non esiste islam moderato esistono persone moderate che credono di essere musulmane.

Giulio C.Vallocchia

Il nostro impegno di laici dovrebbe essere diretto NON contro i credenti delle varie religioni anche se integralisti. ma contro quella che io chiamo la Menzogna Globale, vale a dire l’insieme di tutte le religioni che affermano l’esistenza di una o più divinità, sia sulla base di una presunta “rivelazione” fornita a personaggi spesso di dubbia o addirittura inesistente storicità, sia mediante la trasmissione orale o scritta di antiche credenze.

Ma due sono i sistemi di potere religioso più pericolosi, il cristianesimo e l’ islam. E questo non solo per la pretesa di detenere ciascuno la verità assoluta, eterna e immmodificabile (che condividono peraltro con l’ebraismo), ma soprattutto perchè sono i due monoteismi che, programmaticamente e per la “rivelata” volontà della loro immaginaria entità soprannaturale di riferimento, hanno l’ obbligo di diffondere la loro fede con ogni mezzo, ivi compresa la “guerra santa” che storicamente appartiene ad entrambi i sistemi religiosi e a quasi tutte le rispettive e multiformi diramazioni.

Depotenziare le religioni denunciandone l’invenzione con le armi della cultura, della democrazia e dell’ informazione è l’unico mezzo legittimo per salvare l’umanità dalle stragi, nonchè il modo più rapido per ridurne almeno le potenzialià distruttive che ancora oggi provocano migliaia di morti nelle guerre di religione sempre in corso in tutto il mondo. Ed è anche l’unico modo per salvaguardare il diritto all’esercizio della libertà di pensiero e di critica che i dettami delle religioni più totalitarie e totalizzanti cercano di impedire..

La diffusione a livello planetario della critica delle religioni costituisce l’ unico metodo utile per il contenimento dei crimini commessi all’insegna della guerra santa in nome di un qualsiasi dio. Giulio cesare Vallocchia

Losna

Analisi ben condensata.
Concordo pienamente ed in particolare per la prima parte; togliendo ai credenti la Verità, (Menzogna Globale), tutto il resto cadrà come un castello di carte!

Tiziana

La mia posizione è laica, sono piuttosto disinteressata alla religione e all’ateismo. Il voler mettere tutti in un cartoccio , ad essempio tutti gli ebrei esaltati tutti i cattolici invasati e tutti gli islamici assassini mi sembra una forma di colonialismo. E’ normale che una persona sia legata alla cultura di origine o dei familiari, ma il pensiero unico , o meglio il giudizio superficiale , è veramente insopportabile

faber

Non si tratta di fare di tutta l’erba un fascio. Si tratta di considerare che le religioni, particolarmente quelle monoteistiche, sono portatrici di messaggi di divisione, ghettizzazione, violenza contro il diverso, supremazia culturale e morale di se stessi contro il resto del mondo barbaro e così via. Fortunatamente questi messaggi nel “religioso medio” sono stati mitigati nel corso della storia ma non sempre ciò accade, sopratutto in quei contesti in cui determinati processi di secolarizzazione ed emancipazione delle masse dal potere religioso non sono avvenute. Questo mi fa dire che per fortuna i veri credenti sono pochi, altrimenti ci sarebbe un continuo sterminio di massa e, in quel caso si, colonialismo. Potremmo forse dire che esista un nazista che ama gli ebrei? O un membro del Ku Klux Klan che non sia razzista e sia contro la supremazia bianca? No, perchè in questi casi non si tratterebbe di nazisti o membri del KKK. Curiosamente questo ragionamente non si applica alle religioni, per cui ognuno può cantarsela e suonarsela come vuole salvo poi dissociarsi da quelli che Francesco giustamente chiama i “fratelli che sbagliano”. Questo riferimento penso voluto ai “compagni che sbagliano” degli anni ’70 è perfettamente coerente. Lasciando per un attimo da parte i discorsi morali sul giusto o sbagliato, un comunista degli anni ’70 poteva pensare che la lotta armata fosse una strategia politica legittima o meno, tutte le posizioni di mezzo erano pura ipocrisia di chi vuole lavarsi la coscienza. Il tutto si abbina perfettamente alla situazione di molte religioni e del rapporto delle masse religiose con le “avanguardie” più oltranziste.

Francesco S.

Quel riferimento è voluto, da comunista sono molto autocritico.

Tiziana

Non sono solo le eligioni, ma le idee fisse precise e immutabili che creano questo.
Comunque mi preoccupa che molti hanno l’idea fissa della religione. In questo modo non si emarginerà mai. Quello che mi chiedo è perchè non si dedica pari studio e tempo al pensiero laico che anche in Italia ha avuto e ha grandi esegeti.

Francesco

Le religioni non hanno in comune lo stesso dio ma le stesse scuse.

Southsun

Ceeerto, è lapalissiano:

– i tuttofobi americani Bibbia&Fucile NON hanno nessun legame con il cristianismo;

– Breivik è venuto da Marte e non ha nessun legame con la religione di cui sopra;

– Al Quaida è un’invenzione di quella pettegola di Clarabella;

– Boko Haram uccide perchè gliel’ha detto Confucio;

– il Papa ha 10 figli e una moglie tettona;

– lo IOR è una banca etica di specchiata trasparenza.

Bibbidibobbidibù.

DucaLamberti74

Ed aggiungiamo anche:

– Tutte le porte vengono chiuse in modo calmo
– Tutti i telefoni hanno la suoneria in modalità silenziosa
– Tutti i fogli sono ben staccati e non incollati
– Tutte le notizie sono scritte in modo chiaro

E gli insegnamenti del profeta Germano Mosconi non li consideriamo ? 🙂

DucaLamberti74

Paul Manoni

Religione = Retro marcia…O, nel migliore dei casi, freno a mano tirato!
Grande Leo! 😉

Felix

Boko Haram.
Ma non sono quelli che sostengono (com’ é giusto che sia) che la terra é piatta ?

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