La scuola è cattolica, e la dirige una suora. Ma uno studente della Nirmala Covent School, a Korba, in India, ha organizzato un rituale indù dedicato alla dea Saraswati, creando anche un piccolo altare. Dopo averlo rampognato per l’accaduto, la suora gli ha restituito i suoi oggetti rituali. Gli estremisti indù locali, venuti a conoscenza dell’episodio, hanno accusato la preside-suora di “dissacrazione” e di aver “urtato i sentimenti religiosi della comunità”. Scrive Asianews, agenzia informativa del Pontificio Istituto Missioni Estere, che che ne hanno chiesto anche l’arresto, mentre un funzionario amministrativo ha a sua volta preteso l’esecuzione del rito: sotto il tiro di pressioni convergenti la suora ha ceduto, e ha chiesto ad alcuni insegnanti indù di celebrare il rito. Suor Ajaya, delle Francescane dell’Immacolata, parla ora di “grave violazione dei diritti umani, della nostra istituzione cristiana e della dignità della donna”, e di “intimidazioni e aggressioni contro una religiosa” che “minacciano i principi democratici e laici della società indiana”, e “creano disarmonia e squilibri nella comunità”.
India, nega rito indù in scuola cattolica, suora rischia arresto
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A dimostrazione che:
– il crocifisso non è un simbolo “universale” come qualcuno sostiene
– l’intolleranza religiosa cattolica esiste eccome
– la Chiesa per “laicità” intende “imposizione dei simboli cristiani”
– la religione in generale crea soltanto stupidi conflitti, come se mancassero già i problemi nella vita
Secondo il ragionamento dei cattolici, gli indù hanno pienamente ragione a fare ciò: la maggioranza di quel paese è induista, quindi…
Naturalmente, questo non avverrebbe in uno stato realmente laico.
Pero ‘, mi par di capire, la scuola era cattolica e allora cosa pretende lo studente?
Hmmmmmm, mi sa tanto che e ‘ stato pilotato da qualche fanatico integralista indu ‘ per creare una giustificazione per qualche ammazzatina religiosa (non bisogna mai perdere l ‘allenamento) .
E allora perchè la suora ha gridato alla minaccia contro i principi laici ?
Wichgood, la laicita ‘ e ‘ anche andare in una scuola privata confessionale ma sapere che a quella confessione, purche ‘ non contrastante con la legge, il genitore/figlio devono attenersi.
insomma, non e ‘ logico iscriversi dai salesiani e pretendere di fare altro nell ‘ ora di religione cattolica.
Io mi iscrivo ad un ente protezione animali, ma poi vado a caccia, ma che senso ha?
@Manfredi: tu puoi benissimo iscriverti all’ente protezione animali e poi andare a caccia. E loro non possono dirti assolutamente niente, perché, fuori dall’associazione, tu puoi fare quello che ti pare (purché legale).
In questo caso, tu sei andato nell’ente con un fucile e hai organizzato una battuta di caccia li dentro…
Reiuky, mica tanto, ma proprio x niente devo dire; innanzitutto, iscrivendomi ad un ente protezione animali ed andando poi a caccia, sarei persona poco o nulla seria, inoltre rischierei di essere allontanato dall ‘ ente in questione.
E ti pare che una famiglia laica iscriverebbe il/la figlio/a in una scuola confessionale? Che cacchio di affermazione è, scusa? parli di logica, ma è proprio quella che manca nel tuo commento.
Comunque, da me si dice “cicciu toccame. mamma, lu cicciu me tocca”. Insomma, premesso che, le scuole confessionali non dovrebbero esistere, il ragazzo ha voluto alzare il polverone. Che diavolo ci fa un induista in una scuola cattolica? Sulle dichiarazioni del ping.. della suora, evito commenti.
gmd85, guarda che laico non significa ateo, le nazioni che si definiscono laiche nelle loro costituzioni non promuovono l ‘ateismo, semplicemente non appoggiano ne ‘ contrastano nessuna religione.
Ben vi possono essere laici credenti e laici non credenti, la stessa religione cattolica prevede la figura dei laici credenti.
Gmd85, se non mi credi, cacchio (giusto per usar un termine a te caro) , controlla su wiki o meglio su una buona enciclopedia.
Ripeto, ti manca il pensiero logico. Qui tutti sappiamo che laico non per forza implica ateo, ma non è questo il problema che ho messo in campo io. Ora, visto che parli di wikipedia:
Quel rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui direi che è sufficientemente chiaro, almeno a chi è in grado di leggere. Una scuola confessionale è chiaramente un mezzo di condizionamento ideologico, morale e religioso. Di certo non è lo standard che una famiglia che crede nella laicità vorrebbe. Dire:
è tutto il contrario della laicità, quindi, prima di dire ad altri di leggere qualcosa, dovresti rileggerla meglio tu prima di sproloquiare, non ti pare?
No gmd85, non ci siamo proprio, ti sfugge forse che la laicita ‘ e ‘ imprescindibile dalla liberta ‘, liberta ‘ di educare mio figlio come ritengo (purche ‘ non contrasti con la legge) , ora, un cattolico ha tutto il diritto di iscrivere suo figlio ad una scuola religiosa ed una scuola religiosa ha tutto il diritto di esistere, in caso contrario vivremmo in una dittatura che tutto e ‘ fuorche ‘ atea e libera.
Cio’ posto, ti dispiacerebbe, per cortesia, essere piu ‘ educato? Termini come ” sproloquiare” e ” cacchio ” riserveli ad una conversazione con i tuoi amici.
Volevo dire, nel mio ultimo intervento ” una dittatura che tutto e ‘ fuorche ‘ LAICA , e naturalmente, una dittatura, non essendo laica non potrebbe mai esser libera.
Mnfredi, continuo a dire che o non sai leggere o leggi e ti rigiri la frittata per come ti conviene. Adesso parli della libertà dei cattolici di iscrivere i propri figli in una scuola cattolica quando il problema di partenza è la laicità. Una scuola confessionale di laico non ha nulla. Se l’istruzione deve essere garantita dallo Stato, non ha senso istituire scuole di stampo religioso, come non ha senso che esista IRC nelle scuole pubbliche. Il fatto che tu dica che alla religione della scuola in questione ci si deve attenere implica un condizionamento, quindi la laicità viene a cadere. Potrei spiegartelo altre cento volte, ma temo che non capiresti. Riguardo al mio modo di esprimermi, passi cacchio, ma sproloquio non è una parolaccia, è un aggettivo che ben si addice ai tuoi commenti. Se ti sei sentito offeso, il problema è tuo.
Gmd 85, ti potrei spiegare 100 e 100 volte il concetto di liberta ‘ e di laicita ‘, ma penso che tu non capiresti, il guaio e ‘ che tu dimostri di essere illiberale nelle tue affermazioni.
Un genitore puo ‘ iscrivere suofiglio dove piu ‘ gli aggrada ed essere laico a buondiritto, perche ‘ vedi, l ‘ impronta religiosadella propria cultura non pregiudica la laicita ‘ la pregiudicherebbe, se il genitore rinchiudese, se fosse possibile, la propria figlia in un convento x farla diventare suore.
E ‘ che il genitore laico cattolico puo ‘ mandare il proprio figlio al catechismo e alla scuola cattolica, rimane pur sempre laico, se convinto della divisione tra chiesa /stato.
Del resto, identificare la parola ateo in toto con laico e ‘ semanticamente scorretta, ben potendo essere il cattolico anche laico.
Nello scrivere ad una persona che non sa leggere c ‘ e ‘ pur sempre una certa aggressivita ‘ tenuta a stento a bada, fatti una camomilla.
E QUA ‘ CHIUDO, NON sei un piacevole conversatore se sei acidino……
Guarda che il primo a indispettirsi sei stato tu. Io dico le cose per come le penso. No so come spiegartelo, ma la tua concezione di laicità è del tutto distorta e adattata alla tua visione. Io sarei illiberale? Certo, dire che si deve sottostare a una religione è liberale, vero? Una scuola confessionale non è laica, proprio perché impostata sulla religione. E coloro che iscrivono i propri figli in una scuola simile lo fanno proprio perché è di tale stampo. Una persona veramente laica iscriverebbe i propri figli in una scuola che può fornire un’istruzione scevra da qualsiasi condizionamento ideologico o religioso. Parli di libertà e laicità, ma non ne hai capito il senso e continui a cambiare solfa a ogni commento. E non sono acido, almeno, non lo ero prima di leggere te. Buon proseguimento.
Dizionario fondamentale di italiano De Agostini, stampa 2001: agg. 1.che non ha ricevuto gli ordini religiosi : frate laico. 2. Che no appartiene al clero.
Ancora, enciclopedia Unedi, Milano stampa 1978: laico : che non appartiene all ‘ ordine ecclesiastico, che non ha ricevuto gli ordini religiosi : FRATE LAICO.
Ogni fedele che non appartiene al clero.
Altro significato, sempre unedi : estraneo a qualunque professione di fede religiosa.
Quindi, la parola laico e ‘ un termine che significa tanto l ‘ esser cattolici, x dire, ma non essere preti (come affermo io) quanto esser estranei a qualunque fede religiosa ( come affermi tu) .
SIGNIFICATI quasi opposti come vedi.
Ma se ci si attiene al significato prettamente letterale, anche un idraulico credente che iscrive il proprio figlio ad una scuola confessional e ‘ laico (ma anche no, visto il 2 significato del termine, e qui ‘ ti do ‘ ragione) .
Poi, mi sa tanto che gli animi si sono scaldati, x la mia parte, me ne scuso.
Siamo d’accordo sull’ambivalenza del termine “laico”. Quello che io critico del tuo primo commento è la tua visione di laicità che, per me, è piuttosto distorta. Dato che non stiamo parlando del singolo individuo, ma di un’attitudine, di un modus operandi, se così lo si può chiamare. Mi spieghi cosa ha di laico una scuola confessionale gestita da rappresentanti di quella confessione? Per quale motivo una scuola dovrebbe essere di stampo religioso,s e non per inculcare precetti e dogmi? Perchè questo succede, e sfido a negarlo. Un genitore che manda intenzionalmente la propria prole in una scuola confessionale non può definirsi laico (attitudine). Poi, vsto che hai posto il punto su liberta e liberalismo, se un bambino fosse iscritto in una scuola confessionale per motivi logistici che gli impediscono di andare altrove e i suoi genitori dicessero apertamente di essere atei, laici o di altra religione (perchè, all’inizio hai fatto intendere questo tipo di libertà), il bambino dovrebbe sottostare comunque alla confessione della scuola? E credi che la scuola accetterebbe un bambino con queste caratteristiche? Io dico di no. Il termine laico è usato impropriamente a volte e credo che aconfessionale si addica meglio a certi contesti. Comunque, ricambio le scuse.
I credenti hanno ancora bisogno di ulteriore prove che dimostrino come la laicità dello stato, la libertà di culto e la pratica religiosa limitata alla propria sfera privata siano le uniche vie per la pacifica convivenza?
Parole da ripetere instancabilmente a tamburo battente!
Da credente le sottoscrivo!!!!!
L’ultima frase del’alticolo di AsiaNews dice:
“… Migliaia di studenti di qualsiasi credo, ceto e casta hanno goduto del nostro servizio”.
ma allora di cosa si lamenta AsiaNews? cosa si intende per “di qualsiasi credo”? che quando entrano sono induisti posono essere di qualunque credo ma quando escono dalla scuola devono essere cattolici ? e se vogliono rimanede induisti non va bene ?
Mi sembra che sia un’applicazione del principio “… se la scuola la fondo io, espongo il solo crocifisso e vieto i simboli induisti, se la scuola la fonda lo stato, invece espongo lo stesso il solo crocifisso …”
… e vieto gli altri simboli “
Tra i protagonisti di questa vicenda, non so davvero a chi dare ragione. Mi pare che abbiano torto tutti.
Sono come bambini: ”Il pallone è mio e faccio giocare chi voglio io”.
🙂
a parte che proprio proprio dovendo scegliere…. tra la muta, umile, sottomessa Maria che si è fatta usare come provetta, e la fiera e bella Saraswati, indipendente, amante della scrittura, della poesia e delle biblioteche… diciamo che saprei cosa scegliere 😆
Maddai…
Una dea ragine ante-litteram 🙂 Quasi quasi mi faccio induista 🙂
Però nel culto di tale dea voglio un rito fatto da una rappresentazione teatrale e poi un accoppiamento carnale con altra devota (devoto per chi è gay o devota per chi è lesbica) sempre in onore della dea…
cultura e affetto carnale le mie due passioni 🙂
Ecco forse ma forseee in tal caso abbandonerei l’agnosticismo mosconiano 🙂
DucaLamberti74
Conoscenza in senso biblico (Adamo conobbe Eva e genero’ Abele e Caino).
Molto bella e poetica questa sintesi linguistica che fa la Bibbia dele due cose belle al mondo per le quali merita vivere, libero pensiero e conoscienza e libero amore.
Purtroppo la Bibbia usa questa splendida sintesi di linguaggio per condannare le due cose specie se vissute in liberta’.
Suor Ajaya… nomen omen? 😀
Se arresteranno la suora, la voglio vedere appendere il crocifisso nella cella condivisa con altri indiani.
Una volta tanto sono (quasi) d’accordo con la suora: se vai a organizzare un rito indù in una scuola cattolica (non una scuola laica, una scuola cattolica) non stai esercitando la tua libertà religiosa, stai dimostrando di essere stupido.
Se la scuola è di indirizzo cattolico e gestita dalle suore, perchè mai dovrebbero rispettare le altre religioni? Sarebbe come andare in chiesa a lamentarsi che non espongono una statuetta di buddha, o in una mosche a lamentarsi che non c’è la stella di david.
Poi vabbè, giustamente la suora si è messa a farneticare a caso (violata la dignità della donna!?)…
michele è se quella scuola fosse una scuola occidentale oppure una delle tante chiese made in caar,in asia,dove accolgono sempre ,magari una certa componente laica DEL PAESE,salve poi,poter svilluparsi,poi che altre scuole non ci sono,un po come era in canada nel xix secolo,ma sai i ragazzi,non sono cosi maturi per scambiare un compromesso,–cioè ti faccio studiare sè impari la dottrina cattolica,perche è nel programma e se non cè non puoi prendere una media..cosi molte onuls targate s egidio,marcano il territorio,in africa e in asia..per esempio,dunque si intravede solo la vecchia massima del salvemini,quando sono in minoranza tutte le religioni,sono vittime..poraccie,ma i colpevoli.
Della serie che la fa, l’aspetti…
Ma come si pretende di fare un rito indù in una scuola cattolica? Secondo me ha (relativamente) ragione la suora.
di cognome faceva BRAZORF
Hanno subito un bel contrappasso dantesco, direi ben gli sta, ma sono pur sempre un laico è devo dar ragione alla suora: a scuola non si dovrebbero fare riti religiosi, per di più essendo una scuola confessionale, riti di un’altra religione.
Però per lamentarsi dovrebbero dare il buon esempio e non far altrettanto in scuole pubbliche statali.
non ci sono più i cristiani di una volta: ora sono ingrassati e stanno tranquilli dall’alto della loro posizione. La suora non doveva cedere, ma farsi martirizzare.
🙂
Non c’è più religione.
Florenskij
Giuseppe
Enrico
allora? Non è lo stesso identico principio brandito da voi per imporre i vostri riti e simboli a TUTTI (e in tutti i luoghi, persino)?
Come mai quando sono gli altri teisti a farvi trangugiare la vostra stessa “medicina” non vi va più bene? L’olio di ricino è aspro, vero?
Non sono forse “maggioranza” loro, e voi “minoranza” che deve adeguarsi e stare zitta? Ditelo a suor Ajaya!
Sarebbe come volere celebrare una messa al circolo uaar. Sempre due pesi e due misure.
I preti non lo farebbero mai perchè non avrebbero un soldo di compenso, mica per coerenza.
“Sarebbe come volere celebrare una messa al circolo uaar”
o come voler celebrare una messa in una università pubblica, se non addirittura porre una messa come celebrazione dell’apertura dell’anno accademico.
oh, apetta, lo fanno già di continuo…..
quello non era un circolo (come l’UAAR), era una scuola. le stesse in cui voi infilate sempre riti religiosi, anche in quelle pubbliche (che quindi sono LAICHE).
qui quelli con due pesi e due misure siete voi: trovate che avesse ragione la suora (come penso anche io)? allora NIENTE RITI RELIGIOSI DI ALCUN TIPO IN SCUOLE ED UNIVERSITA’ PUBBLICHE.
tra l’altro ti si è stato fatto notare come secondo la tua stessa filosofia da te stesso esplicitata più e più volte su questo blog (noi siamo la maggioranza e la nostra religione è la “radice culturale” di questo paese: allora voi state zitti e subite) risulta essere la suora in torto. perchè questa è il tipo di filosofia che sei pronto ad applicare quando la maggioranza siete voi e dimenticare e confutare quando siete la minoranza.
per descriverti c’è solo una parola: IPOCRITA.
Piano, che qualcuno potrebbe sentirsi offeso. -_- Comunque, al solito, ipocrisia o subdola e ricercata manipolazione di argomenti e realtà. O incapacità di comprendere e di additare gli altri quando parlano apertamente e glielo fanno notare. Loro si fanno portatori di verità, ma le verità “vera” poi, bruciano e non le vogliono sentire. Poi, dall’alto della loro ignoranza mascherata da virtù si stupiscono se uno parla in maniera più schietta. Vediamo se qualcuno si indigna, ora.
Volevodire, nell ‘ ultima frase : “tutto e ‘ fuorche ‘ LAICA e libera “.
Scusate il refuso.
Il ministero delle suore dovrebbe rimanere ancorato alla tradizione medesima delle stesse. Perchè stanno abbandonando il ministero della distillazione dei liquori artigianali (ricordo il limoncello di suor Gesuina) e la produzione di dolci locali? C’è crisi spirituale e di dolcezza umana tra le suore in tema di liquori e dolciumi.
Mi verrebbe da dire “chi di clericalismo ferisce di clericalismo perisce”.