Ici-Chiesa, “Repubblica” annuncia imminente accordo

Le indagini dell’Unione Europea e il fastidio della popolazione per un’agevolazione poco chiara potrebbero portare finalmente a un risultato di rilievo: l’abolizione dell’esenzione dall’Ici su tutti gli immobili di proprietà ecclesiastica a uso parzialmente commerciale. L’anticipazione è stata pubblicata da Repubblica: l’accordo verrebbe definito giovedì, in occasione delle celebrazioni ufficiali del Concordato. Occorre tuttavia andare con i piedi di piombo: sia perché voci del genere erano già circolate il mese scorso e non hanno avuto seguito, sia perché l’emanazione di normative ambigue ha, già in passato, consentito l’elusione dei provvedimenti. L’Uaar, nella sua inchiesta I costi della Chiesa, ha stimato in cinquecento milioni ogni anno il vantaggio economico di cui beneficiano gli immobili di proprietà ecclesiastica grazie all’attuale normativa. Poiché quanto deciso con tali “accordi” dovrebbe ricadere anche sul mondo non profit italiano (all’interno del quale le associazioni cattoliche rappresentano una minoranza), ci si domanda comunque se sia giusto che decisioni del genere vengano “concordate” soltanto con le gerarchie della Santa Sede.

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24 commenti

Tiziana

Dirò la cosa più banale della giornata. ma se io non pagassi l’Ici/Imu mi maderebbero una multa di Equitalia che addirittura mi sequestrerebbe il mio conticino in banca e poi anche si rifarebeb sulla mia casa.
E’ possibile che un uomo serio come Monti deve discutere di questo?
Da un lato penso che sarebbe meglio se la Ue ci multasse come con le quote latte, così almeno i clericopecoroni che sostengono queste viziose gerarchie si sveglierebbero dal lungo sonno

alesssandro

secondo me se ne fregherebbero anche delle multe…d’altronde non le pagano loro ma noi…loro una poltrona sotto il c**o e 10 mila euro al mese ce li avranno sempre

Gradient

Ma cacchio, lo stato non viene mica da me a trattare affinchè io paghi le tasse!!!
Così dovrebbe fare anche con la chiesa: “Queste sono le tasse da pagare. Pagate!”

Christian d'IOR

I piedi di piombo sono sempre d’obbligo, visti i soggetti!

c.d.

Finira cosi: la prossima volta che Monti o Napolitano andranno in pellegrinaggio in Vaticano riceveranno personalmente una banconota da 10 euro, per comprarsi i lecca lecca. E ringrazieranno anche.

whichgood

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Ici anche per gli immobili della Chiesa …

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IL DOSSIER
Ici anche per gli immobili della Chiesa
il governo pronto a rivedere l’esenzione
Anche gli enti ecclesiastici dovranno pagare. Palazzo Chigi s’impegna però a esentare le iniziative no-profit. La celebrazione dei Patti Lateranensi, giovedì, sarà l’occasione per esaminare la nuova regolamentazione di ALBERTO D’ARGENIO
Lo leggo dopo

Ici anche per gli immobili della Chiesa il governo pronto a rivedere l’esenzione
ROMA – La proposta finale da spiegare dopodomani alle gerarchie ecclesiastiche è pronta. In tempi di sacrifici per tutti e nell’imminenza di una condanna Ue per aiuti di Stato illegali, le esenzioni fiscali per le attività commerciali della Chiesa non sono più sostenibili: gli enti ecclesiastici dovranno pagare le tasse, anche se il governo si impegna a fare salve le attività puramente no profit.

È questo lo schema che giovedì Mario Monti e i suoi ministri sottoporranno ai vertici vaticani – a partire dal segretario di Stato Bertone e dal presidente della Cei Bagnasco – in occasione delle celebrazioni dei Patti Lateranensi.

Le esenzioni per la Chiesa le aveva introdotte il governo Berlusconi nel 2005 e permettono ad alberghi, scuole ed ospedali degli enti religiosi che operano in regime di concorrenza di non pagare le tasse grazie alla presenza di un semplice cappella al loro interno.

Un vantaggio rispetto ai competitor laici, che devono fare prezzi più alti visto che le tasse le pagano. E con un danno per l’erario italiano di almeno un miliardo l’anno. C’è l’esenzione totale dell’Ici alla quale si somma uno sconto del 50% sull’Ires. Privilegi che saranno cancellati pur salvando le Chiese e le attività puramente benefiche come oratori o mense per i poveri.

IL CONTENZIOSO
L’Italia nel mirino di Bruxelles
“Quel privilegio è aiuto di Stato”
Nell’ottobre del 2010 la Commissione europea ha aperto un’indagine per aiuti di Stato contro l’Italia e una decisione finale è attesa per la primavera. Tanto a Bruxelles quanto a Roma la condanna è data per certa. Cancellando i privilegi l’Italia spera invece di evitare una decisione negativa che oltretutto dovrebbe essere accompagnata dall’ingiunzione di recuperare quanto non pagato dalla Chiesa in violazione delle regole Ue. Ma anche cambiando la legge e chiudendo il contenzioso la condanna per il periodo 2006-2011 potrebbe arrivare. Almeno così la pensano gli autori della denuncia che ha attivato Bruxelles – guidati dal radicale Maurizio Turco – che annunciano: “Se non ci sarà l’ordine di recupero del pregresso andremo in Corte di giustizia Ue”.

Allucinante, se non fosse per questa indagine (extra italiana) non si sarebbe nemmeno posto il problema. Vergognoso, meno male che c’è l’UAAR a far presente tutti gli altri privilegi.

whichgood

Scusate il casino, è rimasto qualche macro collegata, da laggere da IL CONTENZIOSO in poi.

whichgood

Chiedo cortesemente ai webmaster UAAR di rimuovere questo casino che ho combinato se lo ritengono disordinato e mi scuso per la confusione.

whichgood

Anche se la Chiesa pagasse il contenzioso. Facciamo due conti: periodo 2006-2011 x 500 milioni = 3 miliardi di euro.
Neanche tanto tenendo conto che è la metà di quello che la Chiesa costa allo Stato all’anno oppure l’equivalente del 8×1000 che percipisce a titolo gratuito per il periodo di 3 anni.

faidate

Sulla stessa Repubblica, rubrica di C.Augias, un signore racconta come i cattolici tedeschi sostengano la Chiesa. Pagano di tasca propria, anche cifre salate. Se si applicasse lo stesso principio, i cattolici italiani si ridurrennero a un terzo degli attuali.

Francesco

“Ici-Chiesa, “Repubblica” annuncia imminente accordo”

Non saranno piu’ tutti gli immobili di proprieta’ ecclesiastica ad uso parzialmente commerciale ad essere esentati dall’Ici ma tutti gli immobili di proprieta’ ecclesiastica ad uso parzialmente benefico. 😆

Agnostico

La parola “trattativa” mi ricorda la famosa trattativa Stato-mafia del famoso papello di Riina. Comunque – se fossero questi i termini dell’accordo – mi sembra la soluzione più equa.
Mi sa che l’incombenza della sanzione Ue può aver inciso parecchio su questa decisione.
Se il provvedimento fosse adottato Avvenire ed i suoi seguaci cosa potranno dire? Ripetere che il problema non esiste? O forse se la prenderanno con la massoneria Ue.
La mia paura è che Ogni eventuale provvedimento possa essere vanificato nell’applicazione dai singoli comuni.

Paul Manoni

L’UE sanziona quotidianamente l’Italia, anche per la questione del sovraffollamento delle carceri…DA ANNI! Eppure solo adesso si sta cominciando a prendere dei provvedimenti.
Non penso che sia la minaccia delle sanzioni UE per “aiuti di Stato” che ha sollevato l’allora eurodeputato Maurizio Turco. Penso che sia più una questione di indignazione montante dei cittadini italiani, perchè ultimamente, con questo tema IMU/CCAR, si sono riempiti giornali, blog e social network. 😉

Murdega

F……….ski non sarà d’accordo ,proprio no.
Mi preocupa una sua eventuale logorroica presentazione al tal proposito.
Immaggino che partirà dal Big Bang , scusate volevo dire Adamo ed Eva che
non pagavano l’IMU in paradiso

whichgood

E io quando lo Stato italiano lo avrà incassato.
Il problema più grave è che preso da una parte, restituito dall’altra.

Vittorio

Polli fino a questo punto? Ma allora non c’è proprio scampo….

Brian di Nazareth

Spero vivamente che imminente accordo non sia sinonimo di imminente fregatura (per i contribuenti, ovvio).

Commenti chiusi.