Il mese scorso, rivolgendosi alla folla in occasione dell’anniversario della fondazione di Fatah, il gran muftì di Gerusalemme, Muhammad Ahmad Hussein, ha citato in maniera ambigua un hadith (una tradizione attribuita a Maometto) sostenendo che “l’Ora non verrà finché non si combatteranno gli ebrei, che si nasconderanno dietro le pietri e gli alberi. Ma saranno le stesse pietre e alberi a chiamare i musulmani, dicendo loro “O servo di Allah, c’è un ebreo dietro di me, vieni a ucciderlo””.
In seguito alle polemiche immediatamente scaturite, scrive il New York Times, il gran muftì si è difeso affermando che stava soltanto citando le parole del profeta dell’islam. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha definito le parole come “moralmente odiose” e ha ulteriormente rilanciato, paragonando Hussein al suo predecessore, Haj Amin al-Husseini , che il secolo scorso si alleò con Adolf Hitler. Nel frattempo le autorità giudiziarie hanno aperto ufficialmente un’indagine sulla vicenda.
Palestina, il gran muftì parla di “uccidere gli ebrei”, polemiche
58 commenti
Commenti chiusi.
Ma Dio non è “uno solo” e sono semplicemente gli uomini a chiamarlo in modi diversi ?
Ma Dio non è “uno solo” e sono semplicemente gli uomini a chiamarlo in modi diversi ?
certo!! E solo per poterlo chiamare in modi diversi ci si ammazza di santa ragione
Vero.
@ Tommaso che scrive:
Ma Dio non è “uno solo” e sono semplicemente gli uomini a chiamarlo in modi diversi ?
Marcus Prometheus:
per provare a rispondere alla tua domanda mi e’ necessario riformularla in vari modi:
1) la necessita’ di dio negli uomini cioe’ di un amico immaginario, sostegno immagianrio, padrone o riferimento trascendentale e’ comune a gran parte dell’umanita’ anche se non eguale ovunque, o almeno non cosi’ intensa.
In Asia orientale le civilta’ che si rifanno al buddismo (originariamente ateo) ed al confucianesimo (una filosofia morale e civile pratica che si astrae molto dalla religione in senso occidentale) dimostrano proprio un molto minore bisogno di ricerca di soluzioni trascendentali ai problemi umani.
Pertanto se parlando con persone di quelle culture dell’Asia Orientale Asiatiche , diciamo
“dio”, non necessariamente evochiamo in loro proprio la stessa idea che abbiamo noi in mente
2) anche limitandoci al dio delle 3 religioni nate in asia occidentale o vicino oriente e dette abramitiche in quanto si rifanno tutte e tre ai supposti antenati comuni Adamo ed Abramo, non e’ cosi’ sicuro che parlando del dio unico parliamo della stessa cosa.
Quando Maometto creo’ la sua religione, sostenne che NON creava nulla, ma che restaurava nella sua purezza il messaggio dell’unico dio corrotto dai suoi seguaci.
(questo ha terribili conseguenze di pretesa PANISLAMISTA di annessione di tutti i profeti e c e messaggi e civilta’ monoteiste precedenti all’islam, nonche’ di ostilita’ per i supposti corruttori di tali messaggi, cioe’ le scimmie e maiali ebrei e cristiani).
Pero’ in pratica quando predicava ad ebrei ie cristiani identificava il suo dio unico ALLAH con il dio degli ebrei e dei cristiani, ovvero col dio della bibbia.
INVECE quando predicava agli arabi, principali obbiettivi delle sue conversioni
identificava il suo dio unico ALLAH con il dio supremo (ma dormiente, “deus otiosus”, dio ozioso, in pratica accantonato dal culto e dalle interazioni coi credenti) ALLAH, dio LUNARE padre delle 3 dee principali cui invece effettivamente si rivolgeva il culto degli arabi del suo tempo.
Insomma, storicamente non e’ vero che ALLAH dio lunare maschile corrisponda a JHWH
dio vulcano, dio tribale geloso degli ebrei e dei loro eserciti.
Anche se Maometto, A VOLTE, secondo convenienza ha volutamente cavalcato l’equivoco.
Durante la seconda guerra mondiale il gran mufti di allora fu un attivo collaboratore dei nazisti.
Ancor oggi la figura di Hitler gode di molta stima nei paesi arabi.
Anche la CCAR fu attiva collaboratrice del regime nazista, come dei regimi dei dittatori Mussolini in Italia, Franco in Spagna e Pavelic in Croazia. Bel curriculum…
Non e’ proprio la stessa cosa.
Il Gran Mufti di Gerusalemme
1) Si trasferi’ a Berlino e da li’ quotidianamente, per anni aveva una sua trasmissione a Radio Berlino in lingua araba e lingua tedesca nella quale invitava apertamente tutti gli islamici ad aderire alla guerra santa contro gli alleati e contro gli ebrei, a compiere sabotaggi, a servire lo spionaggio nazista ed ad arruolarsi nei corpi selle SS che patrocinava e che regolarmente passava in rivista ed andava a trovare per cerimonie di consegna bandiere da combattimento e simili occasioni come documentato da numerose foto disponibili anche i rete.
Furono costituiti vari corpi SS in seguito a queste sue iniziative:
a) Mussulmani bosniaci, b) mussulmani del Caucaso, c) mussulmani Arabi.
2) Nel 1941 il gran Mufti aveva fomentato la rivolta in Irak e vi aveva partecipato organizzativamente.
3) Prima ancora, aveva fomentato rivolte e pogrom consistenti in linciaggi all’ingrosso di brei in Palestina e Siria, diffondenndo i Protocolli dei savi di Sion e Mein Kampf
Per esempio e’ da addebitare al suo incitamento all genocidio la strage di Hebron che a fine anni venti, mi pare nel 1929, ma cito a memoria, e forse quello non e’ l’anno preciso, stermino’ 3 o 400 ebrei cioe’ TUTTI fino all’ultimo uomo quelli che si trovavano nell’antichissimo quartiere ebraico della citta’ di Hebron (dove c’e’ la grotta dei patriarchi, con la tomba di Abramo e che e’ la citta’ da cui prendono nome gli ebrei).
Pio XII ha fatto il concordato con Hitler, ma non mi pare si sia esattamente identificato con la sua causa, la sua guerra o la sua politica genocida, quindi certo si puo’ e si deve criticare, ma mantenendo le proporzioni su cosa effettivamente fecero l’uno e l’altro.
Per esempio il papato non si e’ alleato ad Hitler per scatenare una guerra di aggressione conquista spartizione e sterminio come invece fece la URSS comunista col patto STALIN HITLER o Ribbentropp Molotov che diede avvio alla seconda guerra mondiale.
@marcus prometheus, Pio XII insignì Adolf Hitler di un titolo nobiliare, questo lo sanno in pochi. Come già il suo predecessore Pio XI che aveva fatto la stessa cosa con Francisco Franco. Se Pio XII non si identificava con il Nazismo allora perchè insigni con titoli nobiliari vari gerarchi Nazisti? Tra questi Adolf, ops pardon, Freiher Adolf von Hitler (diventato “von” proprio grazie al fondatore dello I.O.R.). Insomma, questo Pio XII regalava titoli nobiliari ai gerarchi nazisti, ma ancora c’è gente che lo difende negando l’evidenza.
@prometheus se rispondo ai tuoi commenti aspetti di rispondere giusto in tempo prima che chiudano la discussione come negli ultimi due post?
No, sono pienamente d’accordo con Marcus Prometheus. Bisagna saper distinguere, e qua c’è parecchio da distinguere. E nonostante ciò si può/deve pure criticare la posizione della chiesa.
Se i musulmani aspettano che siano le pietre e gli alberi a chiamarli, credo che gli ebrei possano stare tranquilli.
@ SilviaBO
Se i musulmani _ aspettASSERO _ che FOSSERO le pietre e gli alberi a chiamarli,
avresti ragione a dire “credo che gli ebrei possano stare tranquilli”.
Purtroppo non aspettano.
Per esempio compiono ieri o ieri l’altro 2 attentati con bombe contro DIPLOMATICI israeliani, diplomatici cioe’ tessitori di pace.
Ma i nostri antisemiti razzisti (ufficialmente antisionisti, come se non fosse razzismo anche il pretendere obblighi diversi o non riconoscere diritti eguali a tutti gli stati del mondo)
dicono che e’ una giusta risposta per l’eliminazione degli scienziati iraniani che sviluppano le armi atomiche del genocidio minacciato apertamente da Ahmadinejad e dall’Iran, come se fosse la stessa cosa.
Ovviamente gli antisemiti poi sono quelli che non riconoscono agli israeliani il diritto di difendersi dai terroristi anche andando a snidarli e mirando loro con le eliminazioni mirate.
Invece i cosiddetti solidali con la resistenza palestinese (in realta’ nazi bellicismo e nazi revanscismo) assolvono il terrorismo MIRATO ai CIVILI e la presa di scudi UMANI da parte dei terroristi antisemiti.
Io no.
A Marcus Prometheus, ue ‘ non e ‘ che un diplomatico e ‘ un tessitore di pace, un diplomatico esegue le direttive del governo.
Poi, e ‘ chiaro che non deve essere assassinato.
Una delle vittime designate (attentato in georgia) non era un diplomatico, nè quindi uno che esegue le direttive del governo, e, per amor di precisione, nemmeno un israeliano: era un impiegato georgiano dell’ambasciata. Tra l’altro.
Quando vivi una vita da represso sessuale con regole del cavolo di ogni tipo..
E POI TI DICONO..
VAI ammazza gli infedeli e guadagni le tue settantadue mogli vergini…
TI SFIDO IO AD ASPETTARE 🙂
E MAGARI dopo quando muoiono c’e’ pure allah che gli da un bel premio :-@
DucaLamberti74
Giuliano ha scritto: Pio XII insignì Adolf Hitler di un titolo nobiliare, questo lo sanno in pochi.
Marcus PROMETHEUS risponde:
Infatti a me non risulta, potresti citare per favore la fonte di questa tesi e dire di che titolo eventualmente si tratterebbe? TEORICAMENTE si potrebbe essere trattato di una onorificenza (come quella recentemente data a Massimo d’ALEMA).
Tuttavia, detta cosi’ senza neanche precisare di che titolo si tratterebbe mi pare davvero una affermazione troppo vaga per poterla prendere in considerazione.
MA ANCHE SE FOSSE una notizia vera, non conta quasi niente. Quello che conta davvero fu il concordato e lo scioglimento a pro di Hitler del partito cattolico tedesco, lo ZENTRUM.
Una eventuale onorificenza ad Hitler anche se risultasse vera non conta granche’ anche perche’ non era certo esclusiva: Tante altre BENEDIZIONI, CORTESIE DIPLOMATICHE ed ONORIFICENZE a pacchi andavano anche ai governanti di paesi cattolici schierati contro la Germania nazista BELGIO, LUSSEMBURGO, FRANCIA, POLONIA, LITUANIA, PORTOGALLO, BRASILE oltre che a quelli schierati con la Germania come Italia Croazia Ungheria Slovacchia. Una patacca onorifica in diplomazia non si nega a nessuno e non significa molto, percio’ non compromette neppure molto.
Un concordato ed altre prese di posizione concrete, o perfino un silenzio eccessivo anche se solo per eccessiva prudenza o paura compromettono molto di piu’ di qualsiasi patacca
Chi ha parlato di onoreficenze? Io ho parlato di titoli Nobiliari: nella chiesa cattolica ci sono solo due collegi Nobilitanti in tal senso. Francisco Franco non ne faceva certo mistero, nei quadri si faceva ritrarre spesso con la croce di M. sul petto. Per Hitler si è scoperto solo di recente e getta nuove ombre su Pio XII, perchè se i cavalieri di M. hanno l’obbligo di Obbedienza al Pontefice, allora Pio XII aveva realmente l’autorità per impedire certe sciaguratezze.
E’ il Gran Muftì di Gerusalemme, quindi Israele, non Palestina.
E il bello è che si appella alla libertà di parola, in Israele riconosciuta. Comodo, eh?
E comunque, a voler essere brevi, si può dire che certamente non è un uomo originale, visto che ad oggi c’è chi l’ha fatto rivoltando la verità (e i caporioni sono anche candidati alla santità)
@ Giuliano che ha scritto:
Chi ha parlato di onoreficenze? Io ho parlato di titoli Nobiliari: nella chiesa cattolica ci sono solo due collegi Nobilitanti in tal senso.
Marcus Prometheus: Io ho tradotto la tua affermazione VAGA ed APODITTICA (e tuttora non precisata e pertanto tuttora NON credibile) di una nobilitazione vaticana di Hitler nel SOLO modo in cui sarebbe potuta avvenire, cioe’ come effetto collaterale della concessione di una qualche onorificenza papale, proprio come nel caso di Massimo d’Alema.
(Alcune onorificenze indirettamente presuppongono un riconoscimento di nobilta’).
Al di fuori di questa situazione e’ proprio inimmaginabile una concessione di nobilta’ da parte dei papi dopo la perdita dello Stato della Chiesa.
@ Giuliano che ha scritto:
Francisco Franco non ne faceva certo mistero, nei quadri si faceva ritrarre spesso con la croce di M. sul petto.
Marcus Prometheus risponde:
1) Francisco Franco NON era Adolf Hitler. Dunque che c’entra?
2) che vuol dire croce di M. ?
3) Croce di M. e Croce di qualsiasi cosa non e’ forse una onorificenza?
@ Giuliano che ha scritto:
Per Hitler si è scoperto solo di recente e getta nuove ombre su Pio XII,
Marcus Prometheus risponde:
Per Hitler si e’ scoperto di recente che cosa esattamente?
Chi ha scoperto?
Quando?
Dove e’ apparsa la notizia?
Hai qualche link da dare?
Croce di M?
E croce di M. non sarebbe una onorificenza?
E l’eventuale riconoscimento nobiliare non deriverebbe SE DEL CASO proprio da tale patacca?
E se si trattasse davvero di HITLER perche’ mai adesso parli di Francisco Franco?
@ Giuliano che ha scritto:
….. se i cavalieri di M. hanno l’obbligo di Obbedienza al Pontefice, allora Pio XII aveva realmente l’autorità per impedire certe sciaguratezze.
Marcus Prometheus risponde:
ROTFL Stai scherzando vero? Non mi dire che credi sul serio alle lepidezze che scrivi!
Anche ammesso (ma non concesso fino a che non lo documenti) che ad Hitler sia mai stata concessa una onorificenza quale il Suposto e misterioso “cavalierato di M.” che vagamente menzioni tu, ed anche ammesso che magari nello statuto di tale cavalierato si dica che i cavalieri abbiano l’obbligo di obbedienza al papa, sai immaginare quanto glie ne poteva importare ad un “fedele” cattolico come Adolf Hitler di tale obbligo?
Peraltro, se segui un po’ quanto pubblica la UAAR in relazione allo sbattezzo ed alla sua utilita’ pratica e giuridica in Italia, utilita’ che si desume dalla storia dei due concubini di PRATO e dalla sentenza finale assolutoria del Vescovo di Prato da parte di un tribunale italiano che riconosceva il diritto al magistero ecclesiastico vescovile sui battezzati, Ovvero certi obblighi degli stessi a sottoporsi al magistero stesso,
dovresti dedurne che GIA’ IL BATTESIMO comporta per i cattolici battezzati l’OBBLIGO DI UBBIDIENZA AL MAGISTERO CATTOLICO, ovvero al papa ed ai suoi vescovi!
Pertanto la patacca non cambia niente, riafferma soltanto tale VUOTO OBBLIGO:
Hitler come battezzato era gia’ obbligato a seguire le direttive ecclesiastiche.
Il tutto evidentemente in pura teoria perche’ durante il nazismo al potere nessun tribunale tedesco si sarebbe messo ad obbligare un fuhrer riottoso a seguire le disposizioni del papa, non credi?
Comunque complimenti per la fantasia!
E poi l’OCI chiede l’approvazione della risoluzione 16/18. Già gli USA hanno fatto una boiata a darle credito, Spero che l’UE ci rfletta meglio.
@ gmd85
HAI PERFETTAMENTE RAGIONE.
L’Occidente sta per sacrificare la sua liberta’ di parola di pensiero, di stampa e di diritto di critica delle eligioni se va avanti il cosiddetto ISTAMBUL PROCESSUS, cavallo di battaglia della OCI organizzazione dei paesi islamici.
La Risoluzione 16/18 costituisce il pericoloso progetto di criminalizzazione della “diffamazione delle religioni” nel mondo. L’applicazione di una legge universale sulla blasfemia è stata spinto senza sosta per 12 anni dall’Orga-nizzazione per la Cooperazione islamica che e’ basata in Arabia Saudita, una organizzazione essenzialmente religiosa che si e’ assunta il compito di “combattere la diffamazione dell’Islam”. L’OIC emette delle fatwa (decreti religiosi islamici) e altre direttive per punire l’espressione pubblica della apostasia dall’islam, cosi’ come anche la “islamofobia”.
I leader della campagna della OIC – Arabia Saudita, Iran, Egitto e Pakistan – imprigionano i “bestemmiatori” o li condannano a morte.
Il muftì ha soltano citato le parole di Maometto. Se la prendano con il profeta e non con il muftì.
Sono d’accordo con Netaniau nel definire le parole “moralmente odiose” ma sarei curioso di vedere le reazioni d’Israele se qualcuno a livello diplomatico definisse “moralmente odiosi” alcuni passaggi dell’antico testamento (e ce ne sono parecchi a mio avviso).
quoto
@ Whichgood (ed @ Statolaico che a lui si allinea) :
Dici molto male Whichgood 1 ,
anche se con sottigliezza 2 (“a livello diplomatico”)
1 Di continuo laici ed atei criticano le boiate tremende e criminogene del vecchio testamento
(ma anche del nuovo) SENZA che accada niente da parte ebraica e tanto meno da parte del governo LAICO dello stato israeliano imperfettamente laico (come tutti i paesi al mondo) ma comunque tutt’altro che teocratico ed impositivo di una sua inesistente verita’ ufficiale.
E’ L’unico governo del vicino oriente che lasci perfetta liberta’ di culto a tutte le religioni
Ed e’ l’unico governo che (a differenza della gestione araba dei cosiddetti luoghi santi di Gerusalmme fra il 1949 ed il 1967) che garantisca liberta’ di accesso sia ad ebrei che a cristiani che a mussulmani, ANZI, PURTROPPO, con limitazioni solo per gli ebrei per quanto riguarda l’acesso al monte del Tempio.
Vero e’ che spesso – non sempre- esistono anche limitazioni giustificatissime per pure ragioni di sicurezza nell’accesso dei giovani ed adulti mussulmani maschi (sotto una certa eta’, 40 o 50 anni) al tempio, comunque Israele che ha il possesso e la sovranita’ di tutta l’area lascia la gestione di tutta la montagna del tempio (gestione anche razzista anti ebraica) al solo WAFQ islamico
2 Il Mufti di Gerusalemme non ha alcuno status diplomatico percio’ che c’entra lo status diplomatico? Solo un modo subdolo per introdurre una ipotesi del tutto improbabile cioe’ le critiche alla Bibbia sarebbero state del tutto improbabili a livello diplomatico perfino da regimi ufficialmente atei quando ce ne erano tanti
(UFFICIALMENTE, ripeto, per me il comunismo trionfante fu proprio una altra religione teologia e perfino culto perverso).
Tornando al Mufti di Gerusalemme si e’ trattato proprio di un criminale invito all’odio ed al genocidio da parte di un delinquente nazi islamista protetto fin troppo dalle leggi liberali e democratiche dell’unica democrazia del medio oriente.
NON sono state citate solo le parole di Maometto (gia’ genocide), ma si e’ prorio fatta in Israele una manifesazione apertamente pro genocidio degli israeliani:
Massima autorità religiosa palestinese per un nuovo Olocausto
Di fronte ad un pubblico che scandiva slogan inneggianti al “dovere” dei palestinesi di “combattere gli ebrei ed uccidere quei discendenti delle scimmie e dei maiali”, il Mufti Muhammad Hussein, la massima guida religiosa dei palestinesi, introdotto da un moderatore (sic!), ha ribadito in diretta Tv che: “La resurrezione dei morti non avverrà fintanto che non sarà stata realizzata la prima fase di un vasto processo, ossia che i musulmani non abbiano ucciso quanti più ebrei possibile”.
Il tutto è andato in onda il 9 Gennaio scorso sulla Tv dell’ANP .
(Giustizia Giusta, 13 febbraio 2012)
Non seguo la logica del tuo ragionamento, che si presta ad una serie di obiezioni… sono al lavoro, ora non posso risponderti dettagliatamente, forse dopo con più calma. Saluti.
E’ vero che si affermano boiate (criminogene?) da parte di atei sui testi bibblici ma dubbito che queste possano superare quelle scritte su questi testi.
Non è vero che in Israele non accade niente quando viene toccata la cosidetta “sensibilità dei credenti”, ti posso assicurare che si creano delle bagarre da non finire.
Laicità imperfetta in Israele?. Io preferisco chiamarla teocrazia incompiuta. Ti ricordo che Israele rimane (a mio e tuo malgrado) uno Stato religioso. La religione è la base di qualsiasi presa di posizione importante. Il sabato rimane un giorno sacro e il paese si ferma letteralmente, niente mezzi pubblici, niente commerci, cinema, teatro, bibblioteche, uffici pubblici e in genere, niente di niente (tranne la tv e la radio) ad eccezione di Tel Aviv e piccole realtà turistiche (comunque niente mezzi pubblici). Durante la festività di Pesach (la pasqua ebraica) è vietato per legge la vendita di cibi fermentati (e applicano severe multe), Yom Kipur (il giorno del perdono) è festivo per legge e non vola una mosca (assolutamente vietato aprire qualsiasi tipo di attività). Praticamente il 90% (la cifra è mia) della merce alimentare è Kosher (per legge) e quando la acquisti finisci per finanziare i rabbinati certificatori. Durante lo shabat non ci sono neanche aerei della compagnia di Stato (e su questi anche il cibo è Kosher). Le altre religioni sono tutte ammesse e rispetate ma quella centrale rimane quella ebraica (e la cultura religiosa ebraica viene insegnata a scuola). Almeno fino l’anno 1998 sulla carta d’identità c’era scritta la religione di appartenenza (se t’interessa posso digitalizzarti una).
L’accesso al monte del tempio era libero per qualsiasi persona (ebrei compresi) e potevi anche entrare con la kippà che niente ti sarebbe successo. Questo fino a settembre del 2000. Quel giorno ero al lavoro (a Gerusalemme) e la mia fidanzata era con sua mamma proprio sula spianata della moschea. A un certo punto ho sentito sulla radio una notizia a rete unificata: Sharon si era presentato sulla moschea e i musulmani incazzati avevano iniziato una sassaiola da piaga bibblica. L’ho chiamata immediatamente sul cellulare ed è riuscita a fuggire di corsa insieme alla sua mamma (quasi 60’enne). Dopo questo, sai bene, è cominciata la seconda intifada e d’allora la moschea te la scordi.
Riguardo al muftì, sì, sono sicuro che la sua citazione è strumentale e usa la religione come strumento d’indottrinamento con fini politici/belici. Rimane il fatto che quella di Netanyahu è una dichiarazione di valore morale sulla parola di Maometto. Ero ironico perchè se questo fosse successo nei confronti d’Israele da una fonta diplomatica (è la dichiarazione di un premier lo è) ci sarebbero reazioni da tutto il mondo con intimidazioni contro il razzismo e l’antisemitismo.
@ whichgood che ha scritto
E’ vero che si affermano boiate (criminogene?) da parte di atei sui testi bibblici ma dubbito che queste possano superare quelle scritte su questi testi.
Marcus Prometheus risponde:
HAI certo FRAINTESO: Io NON ho scritto che i laici affermino boiate!
Avevo scritto invece che
1 Di continuo laici ed atei criticano le boiate tremende e criminogene del vecchio testamento (ma anche del nuovo) SENZA che accada niente da parte ebraica e tanto meno da parte del governo.
Whichgood continuava:
Non è vero che in Israele non accade niente quando viene toccata la cosidetta “sensibilità dei credenti”, ti posso assicurare che si creano delle bagarre da non finire.
Marcus Prometheus risponde: BAGARRE? e che vuol dire? chiacchiere, controdichiarazioni e contro dimostrazioni, NORMALISSIMO esercizio di diritti anche altrui in democrazia, NON TEOCRAZIA. Ed in Israele hanno diritti tutti.
Whichgood continuava: Laicità imperfetta in Israele?. Io preferisco chiamarla teocrazia incompiuta.
Marcus Prometheus risponde: Ed io preferisco fare presente che si tratta di pregiudizio antisemita malevolo ed ingiustificato. OPPURE come minimo non tieni conto dell’ambiente!
Certo avresti ragione se tu confrontassi il tasso di laicismo israeliano con quello della ISLANDA, ma dato che si confronta con 23 paesi arabi e 56 paesi islamici, ti domando quale di costoro si comporti piu’ laicamente con le minoranze religiose
Whichgood continuava:
Ti ricordo che Israele rimane (a mio e tuo malgrado) uno Stato religioso. La religione è la base di qualsiasi presa di posizione importante.
Marcus Prometheus risponde: C’e’ liberta’ di QUALSIASI religione e liberta’ di essere ATEI e di dirlo, scriverlo, maniderstarlo, qe questa e’ laicita’ e democrazia non teocrazia.
Whichgood: Il sabato rimane un giorno sacro e il paese si ferma letteralmente, niente mezzi pubblici, niente commerci, cinema, teatro, bibblioteche, uffici pubblici e in genere, niente di niente (tranne la tv e la radio) ad eccezione di Tel Aviv e piccole realtà turistiche (comunque niente mezzi pubblici).
Marcus Prometheus: Proprio non mi risulta! I cristiani ed i Mussulmani, i Bahai e gli atei lavorano se vogliono e fanno festa nel giorno di loro scelta. E questo e’ laico democratico e rispettoso, non assolutista e teocratico. Che poi gli uffici pubblici chiudano nel giorno di festa del gruppo maggioritario mi sembra NORMALISSIMO.
D’altronde riconosci tu stesso che non e’ un problema legale dato che vi sono eccezioni dove c’e’ la richiesta di tali eccezioni ovvero Tel Aviv, la citta’ piu’ grande, dici niente, e le zone turistiche.
Whichgood: Durante la festività di Pesach (la pasqua ebraica) è vietato per legge la vendita di cibi fermentati (e applicano severe multe),
Marcus Prometheus: Non credo sia possibile che le applichino ai mussulmani ne’ ai cristiani e non si sia mai sentito nessuna protesta in merito.
Per estensione non credo che le applichino neanche agli ebrei laici & atei ovvero ai locali che non si dichiarino VOLONTARIAMENTE kosher.
Whichgood: Yom Kipur (il giorno del perdono) è festivo per legge e non vola una mosca (assolutamente vietato aprire qualsiasi tipo di attività).
Marcus Prometheus: 1 Ma che cattivi questi ebreacci teocratici! (fine modo ironico)
2 NON credo che questo valga per le municipalita’ ARABE (il che e’ rispettoso laico e democratico, NON teocratico)
3 Insomma avranno pur diritto di gestirsi le festivita’ in base alle LORO tradizioni !
E questo in base a democrazia, senza sentirsi accusare di Teocrazia.
Whichgood: Praticamente il 90% (la cifra è mia) della merce alimentare è Kosher (per legge) e quando la acquisti finisci per finanziare i rabbinati certificatori.
Marcus Prometheus: son convinto che sbagli: come minimo trascuri gli acquisti di quel 20 % e passa di cittadini arabi di Israele che semmai acquistano Halal, non kosher. E sull’halal ci guadagnano gli imam, non i rabbini. Anche ad accettare le cifre che dai tu del 10% di consumi non kosher sommandole ai consumi Halal si arriva al 30% almeno di consumi non kosher, e se il kosher ti fa proprio tanto schifo, credo che tu abbia sufficienti alternative da non considerarti sottoposto a prepotenza kosher.
A proposito, Israele e’ il solo paese ebraico al mondo, proprio la’ devi vivere per lamentarti che essendo ebraico e’ imperfettamente laico?
Whichgood: Durante lo shabat non ci sono neanche aerei della compagnia di Stato (e su questi anche il cibo è Kosher).
Marcus Prometheus: Dipendera’ mica dal fatto che la maggior parte dei passeggeri della EL AL mangiano esclusivamente kosher, oppure, salvo te, anche non essendo ebrei ortodossi, siano cristiani, mussulmani bahai o atei non hanno comunque fondamentali opposiszioni a tale cibo? Magari possono comunque chiedere cibo vegetariano, o volare con altre compagnie, il che e’ nuovamente laico, democratico e non teocratico.
Whichgood: Le altre religioni sono tutte ammesse e rispetate ma quella centrale rimane quella ebraica (e la cultura religiosa ebraica viene insegnata a scuola).
Marcus Prometheus: Hai ragione e’ proprio una vergogna che non insegnino la cultura papuasa ed e’ proprio teocrazia che rispettino tutte le religioni (fine modo ironico)
Whichgood:
Almeno fino l’anno 1998 sulla carta d’identità c’era scritta la religione di appartenenza (se t’interessa posso digitalizzarti una).
Marcus Prometheus: Il che mi pare che significhi che NON lo fanno piu’, ovvero che nonostante la pressione demografica degli ortodossi che fanno un sacco di figli la laicita’ riesce a fare ancora dei passi in Israele. EVVIVA!
Whichgood:
L’accesso al monte del tempio era libero per qualsiasi persona (ebrei compresi) e potevi anche entrare con la kippà che niente ti sarebbe successo.
Marcus Prometheus: NON mi risulta. Mi risultano gia’ da prima sassaiole e divieti precauzionali israeliani agli ebrei stessi. Sinceramente pero’ non so se fossero divieti continui oppure occasionali. Comunque il monte del Tempio e’ stato lasciato al WAFQ islamico e questo secondo me e’ addirittura esageratamente filoislamico e riduttivo dei diritti ebraici, e comunque e’ ultraliberale nei confronti delle minoranze e tuttaltro che teocratico ebraico
Whichgood: Questo fino a settembre del 2000. Quel giorno ero al lavoro (a Gerusalemme) e la mia fidanzata era con sua mamma proprio sula spianata della moschea. A un certo punto ho sentito sulla radio una notizia a rete unificata: Sharon si era presentato sulla moschea e i musulmani incazzati avevano iniziato una sassaiola da piaga bibblica. L’ho chiamata immediatamente sul cellulare ed è riuscita a fuggire di corsa insieme alla sua mamma (quasi 60′enne). Dopo questo, sai bene, è cominciata la seconda intifada e d’allora la moschea te la scordi.
Marcus Prometheus:
NO, non i mussulmani [spontaneamente] incazzati, il che sarebbe gia’ comunque intolleranza ed aggressione, ma ci fu da parte della OLP la occasione di uno scontro preordinato, programmato, organizzato, preparato nei dettagli ed eseguito secondo i piani per scatenare la seconda intifada per evitare di fare la pace prevista dagli accordi di OSLO. Ovvero ci fu il desiderio di mantenersi aperte le opzioni GENOCIDE REVANSCISTE BELLICISTE.
Il RAZZISMO SUPREMAZISMO arabo ed islamico non ammette eguali in Palestina e non ammette pace coi discendenti di scimmie e maiali. Neppure ammette la verita’ storica che il giudaismo aveva come sacri quei luoghi migliaia di anni prima che gli islamici inventassero la loro nuova eresia- religione e conquistassero militarmente quei luoghi gia sacri ad altri costruendo prepotentemente moschee su antichi luoghi sacri altrui, e di un altro che nessun male aveva loro fatto.
Whichgood: Riguardo al muftì, sì, sono sicuro che la sua citazione è strumentale e usa la religione come strumento d’indottrinamento con fini politici/belici.
Marcus Prometheus: D’accordissimo, solo che NON e’ per niente isolato.
OGGI LA USANO TUTTI GLI ISLAMISTI ovunque.
Whichgood: Rimane il fatto che quella di Netanyahu è una dichiarazione di valore morale sulla parola di Maometto.
Marcus Prometheus: Netahaniau capo politico LAICO con la responsabilita’ primaria di proteggere il suo popolo da sterminii, avra’ o no il diritto di esprimersi sul genocidio minacciato apertamente contro i suoi amministrati?
Whichgood: Ero ironico perchè se questo fosse successo nei confronti d’Israele da una fonta diplomatica (è la dichiarazione di un premier lo è)
Marcus Prometheus: Vedi risposta di cui sopra. un governo deve proteggere i suoi cittadini minacciati di genocidio ed ha tutto il diritto di commentare tali minacce.
Ed un laico se fosse davvero laico e non prioritariamente un antisemita dovrebbe
condannare come teocratica fanatica e criminale la minaccia di genocidio, non chi la subisce come imperfetto ed imperfettamente laico.
Whichgood: ci sarebbero reazioni da tutto il mondo con intimidazioni contro il razzismo e l’antisemitismo.
Marcus Prometheus:
No, non c’e’ nessuna giustificazione. Ti stanno sulle scatole gli ebrei,
(antisemitismo) MOOOOOOOOOLTO di piu’ di quanto possa essere laicismo, ovvero di quanto ti stiano sulle scatole i fanatismi religiosi in genere, altrimenti non accuseresti chi e’ meno fanatico schierandoti con chi e’ MOOOOOOOOOOOOOlto piu’ fanatico, addirittura con aperte pulsioni velleita’ e programmi revansisti, bellicisti, genocidi.
In nome di Allah.
E ‘ una macchi.a dell ‘ odio perfetta, e infatti, non puo ‘ che andare a benzina religiosa.
Su di un ‘Ansa di oggi ho letto che moltibambini palestinesi passano 10 ore al giorno rovistando tra la spazzatura.
Diventeranno futuri kamikaze e fanatici religiosi.
Saranno reclutati in qualche scuolacoranica e x un piatto di lenticchie si immoleranno in onore di allah.
Dall ‘ altra parte qualche religioso ebreo avra ‘ facile gioco a fomentare ulteriore odio.
Grazie religioni…..
Secondo me, invece di indignarsi o cogliere l’occasione per dare addosso a Israele (a scelta, a seconda dei casi), sarebbe molto più interessante chiarire l’origine precisa di tali affermazioni. Non mi stupirebbe affatto se fosse tutto vero: in molti testi sacri c’è istigazione alla violenza, chiara ed esplicita.
E non ho ancora capito bene quanto le gerarchie religiose attuali (sto parlando di tutte quante) abbiano preso oppure no le distanze da tale tipologia.
Avete notato come il gran muftì ha rifiutato la responsabilità delle sue affermazioni dicendo che stava soltanto citando le parole del profeta?
Al solito la religione viene invocata come paravento per dire cose che altrimenti sarebbero inaccettabili.
Ha ragione Dawkins quando denuncia il rispetto automatico per la religione.
È il punto cruciale della questione: chi crede rinuncia a pensare.
Chi crede è vittima di un violento e sistematico condizionamento psichico.
Ed ecco un altro che stava solo “citando”………………….. =_=
Come Flò? 😀
Interessante comportamento questo dei palestinesi: sparare rodomontate come questa del mufti (o qualche razzo, a seconda dei casi) la mattina e fare le povere vittime con gli occhi dolci la sera.
Avrebbero pure ragione su molte questioni (insediamenti illegali, muro, Gaza, eccetera), ma hanno anche un’abilità straordinaria a passare sempre dalla parte del torto.
Il futuro delle relazioni Israelo-Palestinesi sarà sempre più in mano a coloni Chardalim con la sindrome dell’assediato da una parte e a salafiti desiderosi di “martirio” dall’altra. Brutta situazione.
Gli insediamenti illegali vengono smantellati, per gli altri basterebbe un trattato. (Che poi, interessante vedere che la sovranità implica anche cacciare cittadini, e nessuno faccia un plissè)
Il muro serve a prevenire attentati, non ci fossero (più) attentati verrebbe smantellato pure quello.
Gaza è liberamente in mano ai palestinesi dal 2005, il governo scaduto che procrastina le nuove elezioni è sempre il loro. L’embargo è successivo alla vittoria del governo scaduto e terrorista, per impedire che (ancora più armi) possano arrivarci (ma grazie ad un fiorente contrabbando i missili ci sono sempre. (NB: sono reportizzati i carichi di beni che transitano verso Gaza ogni giorno, prima vengono controllati per verificare che non ci siano armi o materiali per farne, of course)
Diciamo che i palestinesi dalla parte del torto ci stanno comodamente seduti da un bel po’.
Sugli insediamenti, forse non hai seguito il dibattito che si sta svolgendo sull’insediamento di Migron. Ti consiglio di andartelo a cercare, molto molto interessante. Anche nella società civile israeliana si stanno evidenziando malumori troppo a lungo sopiti su questa questione, non è accettabile per esempio che un gruppuscolo di “Hilltop Youth” abbia la libertà di assaltare e prendere a sassate l’IDF impunemente o quasi, come è recentemente accaduto.
Nel mio discorso non mi riferisco ovviamente agli insediamenti cosiddetti legali, bensì agli insediamenti illegali come definiti dalla sentenza della Corte Suprema israeliana del 2 agosto 2011: insediamenti costruiti su terreni privati palestinesi.
Che il muro serva a prevenire attentati è tautologico, sennò non sarebbe stato costruito. 😉 C’è anche da dire però che viola in molti tratti la “green line”, che i controlli ai checkpoint a volte sono volutamente fastidiosi e sempre molto lunghi, che ha avuto un impatto molto negativo sulle popolazioni della Cisgiordania e che il muro può essere interpretato come una ghettizzazione, esacerbando così lo scontro, come successe con le “peace lines” in Irlanda del Nord.
La situazione di Gaza è molto complessa. Il governo di Hamas non ha fatto altro che portare la popolazione alle soglie della distruzione totale, e su questo siamo d’accordo.
Va però detto in questo caso nell’operazione piombo fuso l’uso della forza è stato tremendamente sproporzionato, più rispondente a necessità politiche che a obbiettivi militari, e strategicamente fallimentare.
Non si possono celare parti di un discorso complesso, sennò si scade nella pura ideologia.
*che
@ Soqquadro
“Gli insediamenti illegali vengono smantellati, per gli altri basterebbe un trattato”
Da alcuni insediamenti gli israeliani non vogliono ritirarsi, pur di tenerseli propongono ai palestinesi uno stato dai confini spezzettati.
“Gaza è liberamente in mano ai palestinesi dal 2005”
Israele occupa spazio aereo e acque territoriali di Gaza.
“L’embargo è successivo alla vittoria del governo scaduto e terrorista, per impedire che (ancora più armi) possano arrivarci ”
OK, però le tante merci con doppio uso civile e militare non possono entrare, Israele è più sicuro ma il conto lo paga la popolazione di Gaza.
“Diciamo che i palestinesi dalla parte del torto ci stanno comodamente seduti da un bel po’.”
Non mi pare che nemmeno Israele possa salire in cattedra.
Gli insediamenti da cui non vogliono ritirarsi sono fuori anche dagli “accordi di oslo” dai palestinesi sottoscritti (per poi dare corso alla seconda intifada). Si potrebbero, certo, mettere cmq sul banco negoziale, se da parte palestinese esistesse la volontà di un negoziato (adesso esistono solo “precondizioni” su tutto ciò che dovrebbe essere l’oggetto del negoziato, e che se venissero follemente accettate non solo non ci sarebbe più nulla da negoziare, ma la sopravvivenza di israele sarebbe “a termine”). In più, buffo che si parli non della presenza di sicurezza militare ma di insediamenti tout-court, cioè di dove abitano persone. In cambio di sovranità, queste persone dovrebbero dunque venire semplicemente cacciate? (Domanda retorica, Abu Mazen ha già detto di si). E niente da eccepire?
Il blocco areo e marittimo di Gaza è considerato legittimo dal diritto internazionale, considerato che Gaza è retta da un’organizzazione terroristica a statuto nazista che vuole cancellare lo Stato vicino dalle mappe sterminandone gli abitanti. Certo, magari domani cambierà governo (difficile, dato che non si indicono elezioni), e sarà retta da una forza politica democratica, beh, scomparirà anche il blocco.
Quando il governo tedesco aveva un governo simile mi pare che la popolazione tedesca abbia pagato un conto veramente salato. Gaza, diversamente, non è nemmeno in crisi (la popolazione non affiliata ad Hamas lo è ma questa è un’altra degenerazione assolutamente interna), e paga un grosso conto alla sua dittatura (come i cittadini di ogni dittatura). Dall’altra parte c’è la sopravvivenza di una popolazione minacciata di sterminio. Che non è proprio una robetta.
Infatti non è questione di cattedra, ma di sopravvivenza.
Soqquadro.
Però se ci si appella al diritto internazionale parlando di Gaza, bisogna farlo sempre e gli insediamenti sono considerati, se non erro, illegali, e in ogni caso saprai meglio di me che Israele è lo Stato che ha violato sempre e tranquillamente le risoluzioni ONU, quindi appellandoci al diritto internazionale non ha senso pensare che gli insediamenti -conseguenti al problema demografico israeliano e alla densità molto alta e dunque al bisogno di territorio- debbano essere discussi in sede di trattativa…se vale il diritto internazionale esso vale sempre e non a correnti alternate.
Peraltro, il rapporto Sasson dice che il governo ha finanziato spessissimo questi insediamenti.
Sul resto del discorso, credo che questoi dibattito tra Barnard e Ostellino sia molto interessante
(aggiungere il ww) paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=94
Volemose ‘bbene!
Bah, gli ebrei sono dei bei menapiselli ma i palestinesti sono dei veri rompicoglioni…io voto per nuclearizzare le 3 città sante delle 3 religioni monoteistiche: Gerusalemme, Roma e la Mecca…in un colpo solo il pianeta riprende leggerezza e vigore…
Mi pare di capire che Giorgio Pozzo esprima perplessita’ sulla realta’ della attribuzione alla religione islamica “MAINSTREAM” della credenza nello hadith (una tradizione attribuita a Maometto) che dice che “l’Ora non verrà finché non si combatteranno gli ebrei, che si nasconderanno dietro le pietri e gli alberi. Ma saranno le stesse pietre e alberi a chiamare i musulmani, dicendo loro “O servo di Allah, c’è un ebreo dietro di me, vieni a ucciderlo””.
– devo dire che si’, e’ vero, tale hadith esiste, e’ famosissimo, non ho mai sentito che sia contestato da qualcuno, non e’ certo solo l’invenzione di qualche estremista fuori dalla ortodossia islamica (sunna).
Questo hadith descrive le ultime premesse necessarie per la fine del mondo ovvero per il giorno del giudizio finale, che sarebbe come dire una specie di corrispondente islamico della APOCALISSE cristiana.
Ora dobbiamo distinguere semplicemente fra due tipi di credenti islamici, entrambi mainstream (ortodossi) 1) chi pensa come attuale tale apocalisse e 2) chi non la pensa proprio come facente parte della attualita’ del mondo, e pertanto non la prende in considerazione come un comandamento ATTUALE.
Ma a parte la impellenza o non attualita’ della faccenda io non ho mai sentito dire che l’hadith sia messo in dubbio, per cui, agli estremisti basta attualizzare l’idea di giorno del giudizio imminente, e TUTTO il popolo islamico si ritiene automaticamente attivato per il “NECESSARIO” genocidio preparatorio degli ebrei!
Stando alla sunna e agli hadith mi pare difficile pensare come imminente il giorno del giudizio, visto che mancano tutti gli eventi preliminari: ancora la penisola araba deve tornare ad essere florida, deve tornare il profeta Isa (Gesù) a instaurare una temporanea teocrazia di 40 anni (poi morirà di morte naturale venendo seppelito a fianco di Muahammad), e combattere il Dajal, devono combattersi Gog e Magog, il sole deve iniziare a sorgere da occidente e dallo Yemen deve iniziare ad uscire il fumo (vedi in particolare gli hadith trasmessi da Bukhari e da al Khulani).
Per cui, al di là dell’aberrante frase e del senso tutto attuale con cui il Mufti voleva presentarlo, a rigor di islam mi pare difficile che qualcuno possa concepire come imminente il giorno del giudizio…al massimo possono pensare imminenti i suoi eventi precedenti, ma finchè non vediamo sorgere il sole da occidente o tornare giù Gesù il giorno non arriva!!!!
Batrakos ha scritto:
Stando alla sunna e agli hadith mi pare difficile pensare come imminente il giorno del giudizio, visto che mancano tutti gli eventi preliminari: ancora la penisola araba deve tornare ad essere florida, deve tornare il profeta Isa (Gesù) a instaurare una temporanea teocrazia di 40 anni (poi morirà di morte naturale venendo seppelito a fianco di Muahammad), e combattere il Dajal, devono combattersi Gog e Magog, il sole deve iniziare a sorgere da occidente e dallo Yemen deve iniziare ad uscire il fumo (vedi in particolare gli hadith trasmessi da Bukhari e da al Khulani).
Marcus Prometheus: D’accordo.
Batrakos
Per cui, al di là dell’aberrante frase e del senso tutto attuale con cui il Mufti voleva presentarlo, a rigor di islam mi pare difficile che qualcuno possa concepire come imminente il giorno del giudizio… al massimo possono pensare imminenti i suoi eventi precedenti, ma finchè non vediamo sorgere il sole da occidente o tornare giù Gesù il giorno non arriva!!!!
Marcus Prometheus: NON piu’ d’accordo.
La teoria e’ una ma la pratica e’ un’altra!
Niente di piu’ facile per i fanatici che di vedere l’insieme dei fatti preparatori al giudizio finale come da accadere (e da perseguirsi) in parallelo piuttosto che in sequenza.
Evidentemente, Marcus Prometheus, ti devi mettere d’accordo con te stesso più che con me.
Se tu dici che è ortodosso anche chi dice che il giorno del giudizio sia attuale ti contraddici ora dicendo che il fanatico lo vede in sequenza: l’islam ortodosso si basa sulle quattro scuole e nessuna di esse -smentiscimi se sbaglio- vede questi segni in parallelo.
Anzi, il discorso degli ebrei, a quel che mi diceva uno che conobbi (che era stato cresciuto secondo madhab hanafi) è proprio inquadrabile nel discorso Gog e Magog, attualmente impensabile per ovvii motivi.
Se poi mi dici che per un fanatico è facile disgiungerlo dal sistema dottrinario, beh…questo lo avevo già detto io quando dico che il Mufti, anche in mala fede aggiungo ora per chiarezza, intendeva questo discorso in senso pratico ed attuale, ma appunto che sia una posizione ortodossa, dunque corrispondente al fiqh, mi pare arduo da sostenere.
Ovviamente all’inzio era ‘che il fanatico lo vede in parallelo’ e non in sequenza.
Saprai meglio di me che il musulmano ortodosso -ovviamente parliamo dell’ambito sunnita che non ha un clero vero e proprio- non può vederla come vuole ma deve basarsi sugli ulema della sua scuola di riferimento, ovvero sul fiqh (giurisprudenza) da loro espresso nella tradizione, dall’inizio dell’islam a oggi (e nessun mufti può in quattro e quattrotto di testa sua rovesciare la tradizione, ma deve su essa basarsi).
E credo che la difesa in malafede del mufti si giochi su quello, come dire: ‘Io ho riportato solo una frase di Muhammad relativa al giorno del giudizio, quindi non mi si può accusare di niente visto che riguarda la situazione presente’, ma intanto si soffia benzina sul fuoco…ecco perchè dico in malafede.
Di nuovo correggo alla fine ‘visto che NON [omesso] riguarda la situazione presente’.
Mi scuso tanto, ma mi ha suonato il telefono entrambe le volte in cui scrivevo e la cosa mi ha distratto.
@ Marcus Prometheus
Strano che con un hadith del genere per secoli gli ebrei nel mondo islamico abbiano avuto pochi problemi (fino al 1948 per lo meno) rispetto a quelli che hanno avuto in Europa. Deve essere che questo hadith non sia stato molto preso in considerazione, o forse è stato ritenuto valido solo per la fine dei tempi.
lontano parente di Adolf, questo muftì?
No, semplicemente uno che cerca di imitare perfettamente il GRAN MUFTI di GERUSALEMME DEGLI ANNI 30 E 40, zio di ARAFAT, grande antisemita e sabotatore di ogni accordo fra arabi ed ebrei, alleato di Hitler reclutatore e beneditore di reparti SS Arabi Caucasici e Bosniaci, microfono di Hitler per anni a Radio Berlino, fomentataore di vari pogrom antiebraici, fra cui quello che verso il 1929 (cito a memoria spero di non sbagliare anno) vide lo sterminio totale di Hebron (di tutti fino all’ultimo i 3 o 400 ebrei presenti ad Hebron, la citta’ che ha dato il nome agli ebrei, e dove c’e’ la tomba dei patriarchi fra cui Abramo), organizzatore della rivolta anti inglese dei nazisti ed islamisti dell’Irak eccetera.
Cercate su internet, merita.
Ma non furono 67 i morti di Hebron?
Inqualificabile egualmente, ma tra una settantina e trecento/quattrocento c’è una differenza abbastanza grossa.
Albero figlio: Papa’, papa’, un rabbino si e’ nascosto dietro di me, devo chiamare i servi di Allah?
Albero padre: No puoi stare tranquillo, e’ quando un sacerdote cattolico che ti si mette dietro che ti devi inziare a preoccupare.
1 Non e’ per niente vero che fino al 1948 gli ebrei (come scrive Giulio)
“abbiano avuto pochi problemi”.
Anzi, e’ proprio falso: Persecuzioni statali (incluse stragi) e pogrom popolari hanno afflitto gli ebrei (come i cristiani) lungo tutta la storia dell’islam, secolo dopo secolo.
D’altronde la condizione di dhimmi imposta a cristiani ed ebrei e’ gia’ una persecuzione
(anche se non stragista) ma diventa facilmente anche stragista quando qualche mussulmano accusi gli ebrei o i cristiani di non essersi comportati da perfetti dhimmi sottomessi ed umili. Basta studiare la storia.
Stragi di ebrei (anzi genocidi di intere tribu’ ebraiche colepevoli solo di non essersi convertite sollecitamente) iniziarono gia’ con Maometto in persona pochissimo dopo la sua presa di potere a Yathrub (Medina).
E le stragi attentati, pogrom ed appelli alla guerra santa in Palestina NON datano ne; dal 1967 (occupazione di Gaza Giudea e Samaria) ne’ dal 1948, ma dagli anni VENTI, sempre ad opera del Mufti di Gerusalemme di allora e di altri.
2 E’ vero verissimo, incontestabile invece che in ambiente islamico gli ebrei fino al 1945 abbiano avuto MENO stragi e MENO sistematiche che in ambiente cristiano.
Ma meno non significa ne’ zero, ne’ quasi zero e nel nostro caso neanche poche stragi, ne’ poca oppressione sistematica (dhimmitudine).
La grande genialita’ di Maometto e/o dei primi suoi successori Omayadi di Damasco
e’ stata di istituire un sistema imperiale flessibile (e profittevole in termini economici) con vessazioni inizialmente modeste per i conquistati, ma nello stesso tempo con vessazione e discriminazione eterna fino a conversione.
Studiatevi il concetto di DHIMMITUDINE, eppoi mettetelo a confronto con l’inflessibile paranoia cristiana della conversione istantanea o morte nonche’ della condanna a morte degli eretici.
Giulio aveva chiaramente scritto ‘rispetto all’Europa’.
Riguardo agli anni ’20: beh, se le prime forme di violenza fisica sugli ebrei sono iniziate allora (ovvero quando iniziava l’opera di insediamento ebraico e la sostituzione di villaggi e manodopera araba con quella ebraica, come dice bene proprio Ben Gurion) resta il problema per cui, al di là dei torti e delle ragioni, le stragi non furono conseguenza di quell’hadith (altrimenti di minoranze ebraiche da sterminare e non da dhimmizzre ce ne erano sempre), ma di un problema più generale di rapporti tra popoli e società come evidente anche da quel che dici proprio tu.
Sulla dhimmitudine: per correttezza va detto che chi pagava la jizzah aveva anche dispense da alcuni obblighi che avevano i musulmani, in particolare il militare che non è cosa da poco per la sicurezza dell’esistenza della minoranza stessa.
@ Marcus Prometheus
Pochi problemi rispetto agli ebrei d’Europa, ma sempre troppi.
Per un confronto qui la cronologia dei massacri in Europa
http://ideadiversa.blogspot.com/2011/04/cronologia-delle-principali.html
qui quella dei massacri nel mondo islamico
http://ideadiversa.blogspot.com/2011/04/cronologia-delle-principali_20.html
Il confronto è impietoso per l’Europa, e non solo per la Shoah. Nei massacri europei si arriva anche alle decine o centinaia di migliaia di vittime, in quelli islamici non si va oltre le migliaia. Anche la lunghezza dell’elenco è molto diversa.
Se poi vogliamo dire che anche un solo morto è uno di troppo sono certamente d’accordo.