Un’indagine commissionata all’Osservatorio socio-religioso Triveneto dai vescovi della Regione e di cui dà notizia l’agenzia cattolica SIR rivela un netto calo della fede: “vent’anni fa i cattolici erano il 90% della popolazione veneta; oggi sono scesi a poco più di tre su quattro”. In calo anche i battesimi e la pratica religiosa, tra cui i matrimoni come già segnalato. La maggioranza della popolazione sente la Chiesa “lontana”, soprattutto per quanto riguarda l’insegnamento morale e l’utilizzo dei beni terreni.
Cala la religiosità nel Triveneto
42 commenti
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Non capisco che cosa si dovrebbe intendere esattamente per “utilizzo dei beni terreni”…
questa notizia è totalmente falsa. Qui in veneto siamo tutti religiosi e invochiamo sempre il nome di dio. Anche gli extracomunitari si convertono alla religione locale.
Ahahahahahah!!! 😀
Infatti sento molti veneti che invocano dio e tutto il suo parentado specialmente quando sono incazzati.
Confermo da straniero: io mi sono convertito al dio po’ e ora passo la mia vita a controllare che nessuno faccia la pipì nel fiume.
@ diego
Vedo però che il nome di dio lo scrivi minuscolo.
e con ciò?
@ diego
Con ciò ostenti una devozione religiosa che forse non hai.
Cosa ridete. Ha ragione lui. In Veneto sono tutti cattolici. Le scuole d’infanzia sono tutte paritarie cattoliche. Gli uomini vanno a puttane, le donne fanno le puttane, votano lega con percentuali bulgare, sono razzisti e i soldi prima di tutto. Chiedo scusa alle donne venete ma mi riferivo solo a quello cattoliche. A, dimenticavo, quando invocano dio solitamente è preceduto o seguitpo da porco, cane, boia ecc.
@ diego
Oh, sì: moltissimi, in Veneto, “nominano Dio” bestemmiandolo! 😀
“vent’anni fa i cattolici erano il 90% della popolazione veneta; oggi sono scesi a poco più di tre su quattro”.
Mi piacerebbe sapere come si sia appurato questo dato, ho paura che sia stato calcolato in base al numero dei battezzati, cosicché la diminuzione potrebbe essere stata determinata dall’immigrazione. In realtà il dato interessante è quello che riguarda l’*effettivo* numero dei cattolici sulla base della pratica religiosa, perché nel caso… altro che 3 su 4!
per i praticanti siamo a 2 su 10. Poi vengono battezzati tutti, è una tradizione… un po’ come il natale: si festeggia più la nuova nascita che il battesimo.
E si festeggia a suon di pranzi, bevute ecc. ecc.
@ diego. Battesimi meno numerosi e determinati da motivi non troppo nobili; in compenso ogni bimbo appena nato riceve codice fiscale e carta dei servizi. E’ un altro tipo di “bollo” per marcare l’appartenenza al gruppo.
Tra l’altro: perchè fare violenza al neonato, assegnandogli una nazionalità piuttosto che un’altra? E’ un arbitrio! Ciascuno dovrebbe essere libero di scegliere a diciott’anni se essere americano, svedese, cileno, shrilankese o altro.
@Flo’
Appunto la nazionalità si può sempre cambiare, e di più: si può anche essere apolidi.
Il punto è che se nasci in X territorio, perlomeno formalmente, sei di X nazionalità (comprendi il rapporto abitante nazione = nazionalità?). Poi puoi sempre cambiare se e quando ti pare.
Mentre invece, visto che appartenenza religiosa ≠ nazionalità, affibbiare anche solo formalmente X religione in base a X luogo è più che scorretto, in quanto presupponi che in X luogo non possano esserci Y, Z, J, K… religioni. E per questo non dai libertà di scelta ai cittadini.
Troppo difficile?
@Flo’
Sarai ben contento di indicarli allora, sempre che questa non sia solo un ennesimo lamento di volpe “tanto è acerba”.
e se leggete bene l’articolo linkato, in quel “3 su 4” sono compresi quelli non-praticanti, quelli che “credono in Dio” ma con diverse sfumature, quelli che sono “cattolici” perchè battezzati ma che non si ritrovano nella Chiesa Cattolica.
Detto in veneto: iera ora…
Penso che tutto il discorso sull’ici abbia scosso alquanto le “coscienze”, di solito profondamente addormentate, dei veneti & co: quello che non hanno potuto fare la misoginia, la pedofilia e l’arroganza della chiesa nel cambiare la mentalità pecorona e meschina (con tutto il rispetto per le pecore) del veneto medio, possono farlo senza molta fatica “i schei”.
Anche quelli in realtà sono stati necessari.
Per spezzare una roccia ci possono volere molti colpi, anche se sembra che a spaccarla sia stato solo l’ultimo colpo.
Notare la “finezza”, non hanno scritto che la “fede” è calata dl 90 al 75 per cento, ma che dal 90 % è scesa a “tre su quattro”, obbligando chi legge a fare i calcoli per avere un raffronto su dati omogenei e pertanto di immediata percezione.
Si vuole che i lettori non capiscano la reale dimensione del fenomeno ?
Nooooooooooo !!
🙂
scusate potrei errare,non sono infallibile come florenskji.
ma il 90% per cento non e 3 su 4,non sono un matematico,ma i dati sembrano confusi…
Ostrega!
tre su quattro saranno al massimo quelli che si dicono cattolici, ma nella realtà i cattolic8i veri saranno si e no 1 su cinque ad esagerare.come nell’ultimissima scorsa sulla religione in GB: metà di quelli che si dichiaravano credenti manco credevano in dio….
I l 6% degli auto dichiarati cristiani inglesi dichiaravano di non credere in dio.
Il 50% degli auto dichiarati cristiani inglesi dichiaravano di non essere religiosi.
grazie per la precisazione
@ nightshade
esatto! bisogna capire cosa intendono gli intervistati per “cattolici” 🙂
Secondo me intendono chi si dichiara cattolico, perchè dubito possa esserci un 25% di non battezzati, mi sembrano tanti.
Facile invece, pensa agli immigrati…
@ john
Dubito che gli immigrati contino gran che, sia per la % sulla popolazione che mi sembra ben lontana dal 25%, sia perchè molti di loro sono a loro volta battezzati.
Nessuna sorpresa: come ha detto il Papa, “Nel mondo dei media si annida il potere del male”. Si vede che i media sono arrivati anche nel triveneto. Ostrega!
invocheremo Anubis per liberarci dal male.
Per quanto mi riguarda lo invoco spesso e volentieri 🙂
C’entra forse qualcosa la considerazione che l’UAAR ha visto la luce in quel di Padova?
Si’ un po’ la gloriosa UAAR ….
ed un po’ il riemergere del pastafarianesimo vera religione del 90 o 95% degli Italiani.
Dovrebbero essere contati come credenti colore che andando in chiesa e recitando ad alta voce il “credo” hanno un’idea del significato di ciò che proclamano ad alta voce.
Verrebbe fuori che i cattolici sono lo 0,001%
Esperimento: alleviamo bambini senza parlare loro di religione fino a 18 anni, poi facciamo leggere loro la bibbia o qualche enciclica papale. Quanti di loro aderiranno alla fede cattolica?
Di sicuro nessuno, si scriverebbero a psicologia, psichiatria, antropologia.
Purtroppo per allevare i bambini senza parlargli di religione bisognerebbe allevarli in una stazione spaziale.
Mie figlie (34 e 32 anni – non battezzate – cresciute a Padova) sono cresciute in ambiente cattolico ma non ne hanno subito l’indottrinamento ed il condizionamento. Hanno talvolta scelto di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, talvolta no.
Di sicuro la loro sicurezza e tranquillità in non credere in babbo natale e in maria vergine è molto più spontanea di chi è stato educato cattolico e si è convertito all’ateismo.
mario
@giulio
E’ sbagliato, secondo me, crescere bambini senza parlar loro di religione. Bisogna solo farlo con buonsenso e facendogli sviluppare il giusto spirito critico. 😉
Be, c’è anche da direche molti veneti “delusi” da “madre chiesa” o che sentono la la “Chiesa lontana” finiscono tra le braccia di cartomanti e “maghi” del lotto oppure tra i testimoni di geova….Sicuramente tra le generazioni più giovani è in atto una dinamica di de-confessionalizzazione (anche se lenta). Comunque c’è sempre la crociata Lega Nord (e il suo notevole seguito in Veneto) che ricorda ai veneti le origini cattoliche e – soprattutto! – democristiane della loro “razza”…..
PS – la mia tastiera ha qualche problemino….(attacco della Digos?)
Tre su quattro, saranno quelli considerati cattolici dai Vescovi della SIR che basano le loro stime sui battezzati (per tradizione, non per fede!!).
Perchè dubito seriamente che il 75% dei cittadini veneti, abbia fede, nel vero senso del termine, o che sia considerabile come cattolico “vero”, con tutti i dogmi, i precetti, gli assunti e le disposizioni “aziendali” che la CCAR impone. 😉
Con tutta probabilità e’ invertendo le proporzioni, cioè 1 su 4, che si ottiene l’esatta misura del numero di fedeli in Veneto. Anche perchè le statistiche sulla frequentazione dei riti, a livello nazionale, riferiscono di queste proporzioni, con oscillazioni che vanno dai 15/17% del nord, ai 20/22% del centro Italia.
Forse un titolo più calzante è: cala l’ipocrisia nel Triveneto.