I cardinali discutono anche del “confronto col secolarismo”

La sala stampa della Santa Sede, al termine della “giornata di riflessione e preghiera del collegio cardinalizio in occasione del concistoro”, ha pubblicato un comunicato con il quale ha dato conto delle discussioni intercorse tra i ‘principi della Chiesa’. Molto dibattuto il tema della “nuova evangelizzazione” e “dei problemi dell’evangelizzazione nelle diverse aree del mondo e nelle diverse culture”. In particolare, i porporati hanno affontato questioni quali “la crescita dei cristiani in Cina nonostante le difficoltà, il dialogo interreligioso e la lotta contro la povertà in India, le prove cui sono sottoposti i cristiani nei Paesi del Medio Oriente, l’importanza della religiosità popolare per l’evangelizzazione nell’America Latina”.

Dulcis in fundo, “il confronto con il secolarismo che tende a emarginare la religione dalla vita sociale in Occidente”: un eufemismo caricaturale per definire la lotta contro i diffusi privilegi di cui godono le confessioni religiose.

A conclusione dell’assemblea è intervenuto Benedetto XVI, il quale si è soffermato su “quello che è stato definito “analfabetismo religioso””. Il papa ha anche “riaffermato fortemente la necessità della profonda convinzione della verità della rivelazione di Dio nel suo Figlio Gesù Cristo, poiché “se non c’è verità, non c’è bussola e non sappiamo dove andare”, e “solo se c’è verità la vita è ricca e bella””. Senza questa convinzione, ha concluso il papa, la Chiesa cattolica non potrà “rievangelizzare l’umanità di oggi”. Sembra quasi che Benedetto XVI nutra ormai dubbi persino nella fede degli stessi cardinali.

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29 commenti

Paul Manoni

“analfabetismo religioso” ??? 😯
Ma in Veneto, secondo SIR, non c’era il 75% (3 su 4) dei cittadini cattolici??? 😀
Vorrà mica dire che il 75% dei cittadini non conosce ciò in cui dice di credere??? 😉

nathan

In Italia i bambini fanno 2( DUE) ore in settimana di religione cattolica alla scuola per l’infanzia (3 anni); poi altre 2 (o 1? non lo so) di religione alle scuole elementari (5 anni); poi 1 ora alle medie inferiori (3 anni) ed infine 1 ora settimanale alle medie superiori (5 anni). Totale per i non-ripetenti :16 anni di insegnamento della religione nella scuola pubblica (nella privata cattolica è ovviamente di più). Poi, le famiglie di quelli più o meno agganciati alle parrocchie vanno al catechismo almeno una volta in settimana, presso le parrocchie, ed in più devono poi fare corsi aggiuntivi speciali per la preparazione alla prima comunione e soprattutto alla cresima. Dopodichè il papa si lamenta, probabilmente a ragione, dell’analfabetismo religioso! Forse che hanno apparltato tutta questa didattica della religione cattolica all’UAAR, che ha perfidamente boicottato in tutti questi anni?
O c’è qualche altra ragione dietro a questo problema? la cercassero un po, invece di fare tanti piagnistei.

Otzi

Ma la bussola della verità non l’ha tenuta in mano, e non la tiene tuttora, il bianco padre che da Roma è luce e guida? Di che si lamenta? Forse la colpa è proprio dei papi che son sempre maschi e vecchi e che hanno in deposito un disco rotto che ripete sempre “verità, verità”…. E chi se ne frega de sta verità?!

bruno gualerzi

(…)“se non c’è verità, non c’è bussola e non sappiamo dove andare”, e “solo se c’è verità la vita è ricca e bella””. Senza questa convinzione, ha concluso il papa, la Chiesa cattolica non potrà “rievangelizzare l’umanità di oggi”. ”

Agli amici credenti che frequentano il blog.
Lo vogliamo riconoscere una volta per tutte, di fronte a queste affermazioni per altro ricorrenti, ciò che poi, usando anche senza forzare troppo il cervello, sappiamo tutti, e cioè che c’è chi conosce la Verità Vera Unica Assoluta, per cui tutte le altre NON sono verità, se non parziali, quindi mai verità nel senso pieno del termine (una ‘mezza verità’ è sempre anche una ‘mezza menzogna’)? Per cui o ci si adegua a questa verità oppure si sbaglia? Per cui, quando si arriva al dunque di ogni dialogo inteso come confronto fra credenti e non credenti in quanto tali si sbatte contro un muro invalicabile? Per cui – ad esempio – se io conoscessi la Verità Vera Unica Assoluta farei di tutto per difenderla contro tutto e contro tutti e per far sì che tutti la seguissero… e siccome si tratta di qualcosa che riguarda l’intera esistenza di ognuno (non di questioni marginali) non c’è nel merito alcuna concessione o aperrtura che possa fare, se non strumentale, verso altre verità? Per cui farei solo finta, quando non posso fare altrimenti, di credere in una laicità che vorrebbe mettere sullo stesso piano ‘tante verità’?
Sempre se volessi essere coerente…
Il fatto poi però (e da un certo punto di vista si potrebbe anche dire ‘per fortuna’) è che, trattandosi di una verità basata su testi tutti da interpretare, la Verità Assoluta diventa quanto di più Relativo si possa immaginare… non a caso la bestia nera del teologo Ratzinger.

Congo

Esatto. Le Chiese scendono a patti con le altre Chiese (e ora sempre più con i laici) solo per porre più paletti possibili a marcare il territorio.

cosimo

Colpito e affondato. Del resto se ci fosse una vera laicità come camperebbero in Vaticano? Le scarpette Prada non le indossa mica il Dalai Lama. Imporre la loro “Verità” significa imporre i loro privilegi. Nei secoli dei secoli.

Stefano Grassino

La chiesa non può cedere. Se lo facesse, creerebbe lei stessa la prima crepa sotto le basamenta del colosso che ha costruito nei secoli.
Come tutti i poteri assolutisti, le religioni non possono dialogare, esattamente come dici ti Bruno. Sta alle persone arrivare a capire con chi hanno a che fare ed in conseguenza di ciò, muovere i passi necessari per liberarsi del giogo.

FSMosconi

Sembra quasi che Benedetto XVI nutra ormai dubbi persino nella fede degli stessi cardinali.

Un atteggiamento leggermente paranoico direi…
Un po’ come quando un generale in difficoltà se la prende coi sottoposti accusandoli di tradimento.
🙄

Federico Tonizzo

Beh, c’è un libro di Stafano Livadiotti, “I SENZA DIO – INCHIESTA SUL VATICANO”, in cui l’autore considera “senza dio” proprio coloro che abitano in Vaticano…
Se c’è un motivo per considerare “senza dio” proprio il clero vaticano, probabilmente Ratzinger ne è a conoscenza… 🙂

Bismarck

Oramai il loro orizzonte vede solo le tenebre avvicinarsi a grandi passi… Il sole è già tramontato.

Giorgio Villella

Aveva ragione Pio IX.
Istruzione obbligatoria, emancipazione femminile, diritti civili portano dritti (all’inferno) alla secolarizzazione.

John

Meglio avere mille dubbi che poche false certezze, questo il papa e i suoi accoliti non lo capiranno mai…

Enrico-46

Perché, credete che papa e cardinali non abbiano dubbi? Io penso che molti i dubbi l’abbiano, ma è troppo comodo vivere sulle certezze degli altri.

Diocleziano

Enrico-46,
i dubbi delle grarchie sono identici ai dubbi che può avere un sedicente medium.
Voglio dire che, chi meglio del cıarIatano stesso, può conoscere la falsità di ciò
che spaccia come «verità»? Il cıarIatano è l’unico ad avere la certezza della
insussistenza dei suoi poteri. I creduloni sperano sempre.
Le certezze degli altri sono quelle che loro stessi creano e sfruttano.

Stefano Seguri

“se non c’è verità, non c’è bussola e non sappiamo dove andare”……“solo se c’è verità la vita è ricca e bella””…

Essi predicano la loro “verità” ovviamente. Beh, si incominci ad aprire le segrete del potere clericale e vediamo che belle verità che escono fuori. Punto di partenza: abolizione di ogni privilegio legale alle burocrazie confessionali e al patrimonio che gestiscono. Qualcuno, un tempo, diceva: “la verità è rivoluzionaria”. E allora sì che la vita sarebbe bella e ricca.

Che poi la nomenklatura prelata debba ricordarsi di credere – almeno in apparenza – in ciò che proclamano e sul quale hanno costruito un impero non è certo una novità.

Roberto Grendene

Il papa: “se non c’è verità, non c’è bussola e non sappiamo dove andare”

uno “smarrimento” tutto personale
ognuno sceglierà come e dove andare, mica vorrà imporcelo il papa?

“solo se c’è verità la vita è ricca e bella””. Senza questa convinzione, ha concluso il papa, la Chiesa cattolica non potrà “rievangelizzare l’umanità di oggi”. Sembra quasi che Benedetto XVI nutra ormai dubbi persino nella fede degli stessi cardinali.

beh, se devono fare adepti usando la teologia vanno poco il là
non a caso è lo stesso papa che viene ripreso quando fa “discorsi da bar” (come ad esempio l’augurio che smetta di nevicare) ma non certo quando disquisisce di transustanziazione o di formule di benedizione

Barbara R.

“La disputa religiosa deve essere evitata a tutti i costi;essa non dovrebbe essere permessa in nessuna circostanza.Le persone possono avere un credo religioso diverso,ma ciò che è fondamentale e che siamo tutti esserei umani.Noi tutti cerchiamo la felicità e desideriamo la pace.La religione non dovrebbe separare le persone.Dovrebbe unire il potenziale presente nei cuori degli individui a beneficio della società e creare un futuro migliore”
Daisaku Ikeda

Southsun

Il problema è che, invece, è proprio la religione la molla principale per guerre e stragi, e rende la vita d’interi popoli simile all’inferno descritto nei loro libri.

Africa e India ne sanno qualcosa, in guerra perenne per l’affermazione di questo o quell’altro dio, o feticcio che dir si voglia.

Diocleziano

«Nessuna religione ha mai contenuto,
né direttamente, né indirettamente,
né come dogma, né come allegoria,
alcuna verità» ………………………………….’Umano, troppo umano’ — F. Nietzsche

Ma allora, Fester, di quali verità sta parlando?

spapicchio

Di soldi, oro, potere, regime, ideologia, giurisdizione, futuro, politica.

Florasol

“solo se c’è verità la vita è ricca e bella”
tradotto in italiano “Solo se tanti crederanno a quello che IO spaccio per verità la MIA vita sarà ricca e bella”

Paolo Garbet

ha ha, 2000 anni di dottrina riassunti in una frase!
straquoto!

Giorgio Pozzo

è l’impalcatura che sta crollando…

Battuta dell’ateo Burt Lancaster nel film “Nessuna pietà per Ulzana”, rivolta al tenentino di turno, fervente cristiano, il quale esprime i suoi dubbi sul fatto che i suoi soldati (cristiani) infierissero sugli Apache (non cristiani) allo stesso modo con cui gli Apache infierivano sui soldati.

L’impalcatura del Vaticano forse non sta crollando, ma scricchiola…

spapicchio

Ai tempi della Riforma, quando Lutero tradusse la Bibbia ecco cosa scrisse una commissione di prelati cattolici della CCAR in una relazione inviata al papa Giulio III [nato Giovanni Maria Ciocchi del Monte (Monte San Savino, 10 settembre 1487 – Roma, 23 marzo 1555), papa tra il 1550-1555] nel 1553:

”Debbono farsi tutti gli sforzi possibili acciocchè si permetta il meno possibile la lettura del Vangelo […]
Basti quel pochissimo che suol leggersi nella messa, né più di quello sia permesso di leggere a cicchessia.
Finchè gli uomini si contentarono di quel poco, gli interessi della Santità Vostra prosperarono ma quando si volle leggere di più, cominciarono a decadere.
Quel libro, insomma [l’Evangelo], è quello che più di ogni altro ha suscitato contro di noi quei turbini e quelle tempeste per le quali è mancato poco che noi fossimo interamente perduti.
Ed invero, se qualcuno lo esamina attentantemente e diligentemente, e poi confronta le istruzioni della Bibbia con quello che si fa nelle nostre chiese, si avvedrà subito della discordanza e vedrà che la nostra dottrina è molte volte diversa e più spesso ancora ad essa contraria: la qualcosa se si comprendesse dal popolo, non cesserebbe di reclamare contro di noi, fino a tanto che tutto non sia divulgato, ed allora diverremmo oggetto di dispregio e di odio in tutto il mondo.
Perciò bisogna sottrarre la Bibbia alla vista del popolo ma con grande cautela per non suscitare tumulti”.¹

Tre secoli dopo, papa Pio VII affermerà che ”…le associazioni formate nella maggior parte d’Europa, per tradurre in lingua volgare e spandere la legge di Dio, mi fanno orrore…Bisogna distruggere questa peste con tutti i mezzi possibili”.²

1 Avvisi sopra i mezzi più opportuni per sostenere la Chiesa romana. Bologna 20 ottobre 1553. Biblioteca Nazionale di Parigi, foglio B, n.1088, vol.II, pp. 641/650.
2 Bolla del 28 giugno 1816.

http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_III

Francesco

Concistoro:

Eta’ media dei partecipanti 137 anni.
Piu’ badanti che cardinali, muniti (le donne non possono entrare) di pannoloni, flebo e bombole di ossigeno.
Uno dei piu’ arzilli (85 anni) che sdelira sul palco parole senza senso.
Certo che deve essere un grande spettacolo.

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