Come fermare la crisi economica, e invertire la rotta? Con un “pink new deal“. Lo propongono Daniela Del Boca, Letizia Mencarini e Silvia Pasqua nel libro Valorizzare le donne conviene, in corso di pubblicazione da parte del Mulino e a cui il quotidiano Repubblica ha dedicato oggi ampio spazio, con due articoli a firma di Chiara Saraceno e Cinzia Sasso. Secondo le autrici del volume, non è ‘soltanto’ una questione di pari opportunità. E’ anche “il lavoro delle donne che fa crescere l’economia”: in Italia, sostengono, se lavorassero sei donne su dieci, il PIL potrebbero salire del 7%.
Perché non accade? Una risposta l’ha data Assunta Surlo, del movimento Usciamo dal Silenzio, citata da Sasso: a contrastare lo “straordinario impegno delle nel rompere gli schemi”, “c’è un Paese, ancora fortemente influenzato dalla Chiesa cattolica, che resiste al cambiamento”.
Del resto, stando al Global Gender Gap, i tre paesi al mondo dove la differenza di diritti tra uomini e donne è minore sono l’Islanda, la Norvegia e la Finlandia. Tre paesi dove la religiosità è scarsa, e l’influenza della Chiesa cattolica nulla. Per la cronaca, in tale classifica l’Italia si colloca al settantaquattresimo posto, subito dopo Bangladesh, Ghana, Madagascar, Slovacchia e Perù.
Ciononostante, nel corso dell’ultima grande manifestazione di massa delle donne italiane, quella dello scorso febbraio, sul palco di Piazza del Popolo salì anche, nel tripudio generale, una suora, ovvero la rappresentazione vivente di una figura femminile discriminata.
Io penso che in Italia il peggior nemico delle donne siano proprio quelle donne contente di essere delle fabbriche di bambini sottomesse al marito.
E non posso far a meno di pensare a quel co.glione di maurizo ruggieri, sostenitore del “donna schiava zitta e lava”.
Non pensi che alla base di questa “contentezza” ci sia soprattutto un condizionamento culturale ancorato a una tradizione millenaria?
ECCERTO!!!
povero popolino italiota tanto buono…
ma condizionato dalla chiesa cattocolica…
SE il popolino accetta felice e contento…CHE POI NON ROMPA LE PALLE !!
DucaLamberti74
Nel 2005 ci fu il referendum sulla procreazione assistita, non passò perché
non si raggiunse il quorum.
Eppure era una questione che coinvolgeva soprattutto le donne, sarebbe bastato
che fossero andate a votare almeno loro…
Io, che di regola non voto da un pezzo, ci andai perché lo sentivo come un dovere
a conferma dei miei princìpi.
Quando ho saputo del risultato mi son detto «altro che quote rosa, vafffffffff…»
CONFERMO IN PIENO.
In quel periodo pero’ le fanciulle bamboccione erano felici e contente perchè impazzava il revival dei panozzi veri original e delle preppies troppo giuste…
Ed ora magari qualcuna alla soglia dei quaranta frigna e piange perchè deve spendere migliaia di EUR per andare all’estero a farsi curare e poi…
Alle elezioni è in prima linea a votare berlusconi ed a gioire dei suoi bunga bunga…ma vadano affanc@@@
E LA CHIESA CATTOCOLICA ha fatto ben poco…sono state le giovini italiote trentinenni a farselo mettere in quel posto.
Di mio, continuavo a propagandare di andare a votare QUATTRO SI.
E il mio amicone mistergrey cosa ha da dire al riguardo…andò a votare solo il 25% di chi aveva il quorum…che midice, che i rettiliani del pianeta draconis in combutta con il WTO avevano aumentato al massimo i raggi gamma per inibire la coscienza rivoluzionaria che è innata in ogni uomo ?
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
MA PER FAVORE…LA REGOLA E’ SEMPLICE:
popolo di m@@@@ –> politici di m@@@@@ –> leggi di m@@@@@
DucaLamberti74
E quali sarebbero queste donne ?!?!?!
Le donne della mia generazione (quelle che dovrebbero essere pronte a diventare madri) fanno ancora le bamboccione ed aspettano il milionario da sposare con il loro bel sorriso così come ha insegnato loro berlusconi silvio (che hanno votato felice e contente).
Del resto…ormai la sinistra ha rinnegato il femminismo degli anni ’70 per iniziare un dialogo multiculturale e multietnico con i barbitti e barbuti musulmani.
DucaLamberti74
Mi spiegate perchè le suore sono discriminate?
Perchè, scelta personale o meno, quella di prendere i voti le esclude dal processo produttivo. Semplice.
Hai visto qualche suora cardinale?
la tua domanda è ambigua 😆
@ Kaworu
Come ho risposto più sotto, intendo che le suore sono discriminate poichè adesirscono ad una organizzazione religiosa le cui regole impediscono a priori che ai vertici più elevati ci possano essere delle donne.
lo so, io facevo più che altro sarcasmo sulla frivolezza di cardinali dalla voce chioccia e affini 😉
No.
BENTORNATA KAWORU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 🙂
Soprattutto…
Hai visto mai una suora percepire uno stipendio, come invece succede a tutti i preti con i soldi dell’8×1000? 😉
vabbè paul, se le suore prendano uno stipendio non lo so, ma tendenzialmente non fanno la vita delle poverelle (almeno… quando ero alle elementari c’erano scarpe fatte a mano, giubbini di piumino d’oca e via discorrendo, e non le ho mai viste “patite”).
che poi non abbiano la libertà del sacerdote, ci sta (credo non possano mettersi in borghese, per dire) e siamo d’accordo.
però ‘nzomma, poverelle poverelle mica troppo (non a caso ormai son quasi tutte africane – poche -, filippine e via discorrendo).
Kaworu immagino che lei si vesta allora in maniera molto modesta, non abbia hobby non spenda soldi in dischi ed altro.
enrico, il senso di quel che hai scritto?
no perchè sai, io non mi sono fatta suora.
nel caso ti fosse sfuggito.
comunque no, il piumino d’oca non ce l’ho. e neanche le scarpe di pelle fatte a mano.
Be visto che si critica chi ha le scarpe fatte a mano ed il piumino d’oca.
vedo che non riesci a cogliere i nessi più basilari.
comunque come puoi vedere, ho meno di quel che avevano le suore dove mio malgrado andavo a scuola.
ah, tra l’altro io non cambio un’auto all’anno.
cosa che invece facevano (e suppongo ancora facciano) loro.
sarà un limite mio che son brutta e cattiva.
per Enrico:
Tu che sei così esperto di teologia, spiegami alcune cose che mi sfuggono.
Ma dio è maschio o femmina ?
No vorrei capirlo…viene sempre ritratto al maschile e si è incarnato come uomo…
Ma un essere superiore, senza tempo, che coincide con l’essenza stessa del creato…
NON dovrebbe essere asessuato ?
ED inoltre, per quale motivo solo gli uomini posso salire nella carriera ecclesiastica ‘
Qual profondo motivo divino ci sarebbe in questa separazioen dei sessi ?
Attendo fiducioso (E PARLO SERIO QUESTA VOLTA) risposte che possano farmi vedere la luce ed illuminare il buio nel mio animo e nel mio cuore.
DucaLamberti74
Uhm, potrebbe essere semmai androgino. Se è vero che ha creato l’Uomo a sua immagine e somiglianza e per Uomo si intende il genere tutto, quindi anche la donna, dovrebbe possedere le caratteristiche di entrambi i sessi. Ma temo che la risposta sia maschio. Se Adamo era il primo uomo, inteso come sesso, e fu creato a immagine e somiglianza di dio, allora dio è maschio :-D. La donna è venuta dopo, quindi un cattolico tradizionalista avvezzo a queste elucubrazioni ti direbbe che la sottomissione della donna è ben giustificata, vista anche la manfrina del peccato di Eva. Ovviamente, parliamo sempre di fuffa.
MADDAI…
Che dire, se qualche teleolologologo esegesegeta mistomistico che mastichi la mistica della CCAR
può prendere spunto per un nuovo convengo: IL SESSO DI DIO 🙂
DucaLamberti74
Dio non è ne maschio ne femmina.
Si capisce da come sono fatte le regole della chiesa.
quindi dio è un ermafrodita?
e tu come lo sai?
Dogma sancisce inequivocabilmente che dio è Alanis Morrisette
@ Enrico:
“Dio non è ne maschio ne femmina.”
E allora perchè lo chiamano “Dio Padre”????? 😉
“dea madre” faceva troppo fricchettoni coi pantaloni a zampa e i fiori nei capelli, evidentemente.
o forse dipende dal fatto che questo dio se lo sono inventato dei pastori misogini?
mmm…
tiriamo a indovinare?
Dio è sopra i nostri concetti.
Enrico,
se dio non è maschio/femmina, perché ha messa incinta una donna?
E gesù non lo chiama padre?
Vuoi contraddire dio?
Guarda che vai all’inferno, ve’…
Se dio è sopra ai tuoi concetti perché dici che dio è così e cosà?…
quindi è anche sopra ai tuoi…
curiosamente però tu ti picchi di sapere che dio non è maschio o femmina e soprattutto di sapere quel che vuole dio.
com’è? superbia, o molto più semplicemente si tratta di un tuo costrutto mentale?
@ Enrico:
“Dio è sopra i nostri concetti.”
Bene: e allora che te ne frega di uno così?
@Enrico
Ancora non ti e’ bastata???
Continui ad avere la presunzione di “sapere” cosa sia dio, come pensa, come agisce e come e’ fatto, e come influisce sulle nostre vite???
Su Enrico…Cresci! 😉
per Enrico:
va bene. Dio non è ne maschio ne femmina.
ED ALLORA per qual motivo dare una preferenza sessuale (tutte le gerarchie ecclesiasistiche nella CCAR sono al maschile) per i suoi messaggeri ?
Rispondimi a questa..NON mi hai ancora illuminato.
DucaLamberti74
Gesù chiamoi accanto a sè apostoli uomini e non donne, acconsenti di essere seguito da donne ma con ruoli diversi. Probabilmente con infinita saggezza sapeva giù che esistono differenze insuperabili tra i sessi.
per enrico:
—-
Quindi il tuo dio che divenne maschio ma prima era senza sesso credeva che le donne NON potevano avere ruoli di guida spirituale ?
Il tuo dio, senza avere sesso, predilige quindi per la carriera il sesso maschile ?
Per qual motivo una donna NON può avere lo stesso ruolo di un sacerdote maschio nel gestire con saggezza una comunità…sono forse inferiori le donne agli uomini agli occhi del tuo dio ?
E dimmi, il tuo gesù ha mai aprlato del fatto che tutti quanti (uomini e donne) debbano essere in grado di leggere e scrivere e di conoscere oppure un simile dettaglio gli era sfuggito ?
DucaLamberti74
Esistono però delle differenze oggettive tra uomo e donna che rendono obbligatorio distinguere tra i due sessi. Pensiamo alle cure della prole che non può essere divisa a metà tra uomo e donna.
@ Enrico Perché no? Dove c’è scritto? Tu sai che in Svezia i neo papà hanno un anno di licenza paternità? Di solito la madre si prende la licenza maternità durante il primo anno per il discorso dell’allattamento, poi nel secondo anno di vita del piccolo la madre torna al lavoro e il padre rimane a casa con il figlio.
pacamanca, non preoccuparti… enrico s’è fermato all’uomo che lavora e la donna “Che la piasa, che la tasa e…che la staga a casa”.
non ci può far niente, lui ragiona per stereotipi. molto, molto rigidi.
quando qualcosa esce da quegli stereotipi, probabilmente gli si accende in testa la spia “errore errore non permesso non permesso” e va in tilt, tornando punto e a capo e ripetendo il suo stereotipo.
ci sono asperger con una ben più grande flessibilità mentale.
Guardi Kaworu che io vivo nel mondo viaggio all’estero sia per lavoro che per diletto personale e frequento persone di varie estrazioni.
In merito alla Svezia ammetto di non ritenere la società Svezia sana nelle sue fondamenta, una società dove la famiglia è sfasciata e l’autorità genitoriale assente è degradata.
puoi anche andare su marte, ma se ci vai coi tuoi paraocchi, è assolutamente inutile.
tu vedi tutto attraverso il tuo filtro distorto e (quello si) deviato.
hai mai pensato di avere la sindrome di asperger?
Cosa è?
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Asperger
non saresti nemmeno il primo ingegnere ad averla, anzi… è un ambito di studi che ben si addice agli asperger. l’ingegneria, dico.
è una curiosità più che altro, dato che sembri veramente uno molto ma molto rigido e non ammetti nulla se non quello che hai deciso che secondo te va bene/è giusto/è vero.
ma in un modo differente dagli altri cattolici transitati qui.
poco male, nel caso. io son discalculica XD
Come ho avuto modo di dire io sono stato ritenuto idoneo al servizio militare dai medici del distratto di militare.Non mi sembra di essere rigido io parlo con tutti anche con divorziati,atei gente che sostiene di utilizzare il proprio corpo con finalità commerciali ( aspiranti attori di film porno) ed altro.
come ho avuto modo di dire, la sindrome di asperger non rende inidonei al servizio militare.
o tu l’hai letto da qualche parte?
io no.
comunque sia, essere rigidi non è “non parlare con alcune categorie di persone”.
vabbè lassa stà.
le suore sono discriminate perchè nella chiesa cattolica i maschi possono fare preti o monaci, mentre le femmine possono fare solo le monache, il sacerdozio è loro precluso.
Una cosa che non ho capito è cosa c’entra il colore rosa con i diritti delle donne?
Mi sembra eventualmente un privilegio per le donne che non sono chiamate al servizio sacerdotale.
Come quando ai tempi della leva che le donne erano privilegiate perchè non chiamate ad un servizio.
Bella questa! E’ la prima volta che sento equiparare il servizio sacerdotale al servizio militare. A parte poi il fatto che in campo militare si sono evoluti prima, dando accesso anche alle donne.
Enrico, com’è che mi sembra sempre che i tuoi motivi siano soltanto pretesti?
Sono accumunati da una parola servizio.
a meno che uno senta realmente le voci (e in quel caso la chiamata è quella dell’ambulanza per un TSO), il sacerdozio non è obbligatorio.
la leva lo era.
Si definiscono entrambi servizio perchè prevedono il donare sè stessi per un ideale sempre attuale.
Enrico,
con stipendio, vitto, alloggio e poltronaggine garantita non mi sembra
che sia proprio un «servizio»…
quindi come mai il salario si definisce tale se non prevede il pagamento in sale, enrico?
(prova ad andare a dire ai tuoi maschioni sudati a 40 gradi che d’ora in poi, siccome “salario” deriva da qualcosa di ben preciso, li pagherete con qualche kg di sale. così, per fare una battuta simpatica)
Enrico,
come mai le donne che vorrebbero farlo non hanno la possibilità di scegliere di svolgere questo “servizio” ?
“Come quando ai tempi della leva che le donne erano privilegiate perchè non chiamate ad un servizio.”
E questo taglia la testa al toro e chiarisce che è inutile parlare con te che non condividi i minimi termini del diritto della nostra società. Ci sono sentenze costituzionali e leggi apposite che hanno rilevato come fosse una oggettiva discriminazione l’esclusione delle donne dall’esercito, così è in tutto il mondo, e tu dici che erano privilegiate… Inutile parlare con te.
Dio al distretto militare…
perchè NON fa i tre giorni allora per vedere chi è un buon prete ?
… e quando Alvaro Vitali ed Evige Fenech vanno in paradiso… fnalmente
… sugli schermi divini 🙂 🙂 🙂
La soldatessa, Dio, e padre pio alle grandi manovre
Enrico..sei un grande…tu il capocomico ed io la tua spalla 🙂 🙂 🙂
Sono io a servirti su un piatto d’argento queste meravigliose battute 🙂 🙂 🙂
DucaLamberti74
Articolo interessante.
Christian, le suore non sono discriminate in quanto suore, ma in quanto donne. Si piegano a una religione patriarcale fino al punto di volere entrare nei suoi ranghi, dove pero’ non ricevono alcun riconoscimento. Nel cattolicesimo una donna non puo’ essere ministro di culto, le suore sono poco più che le spazzine della Chiesa.
Doppia discriminazione, quindi. Sottomissione alla religione e impossibilità di essere qualcosa di più che recluse.
@ Nicla 3Hugger
E’ appunto ciò che intendevo! Le suore fanno parte di un contesto “lavorativo” le cui velleità di carriera sono bloccate a priori dalle regole proprie di quel contesto.
Tuttavia non è da me provare pietà per chi è artefice del proprio destino. Strapeggio per loro.
E’ vero, le suore sono donne discriminate all’interno della società religiosa. Comunque hanno sempre la possibilità di uscire e lavorare degnamente. La vita religiosa la possono trovare anche fuori da quel mondo insano, hanno bisogno di aiuto tutt’altro che divino.
Non capisco, c’è già abbondante disoccupazione, come dovrebbero venire assorbiti tutti questi lavoratori in extra?
Con “lavoratori in extra” ti riferisci alle donne in generale o alle suore?
Concordo sull’analisi sociologica: il cattolicesimo con la sua carica conservatrice frena un pieno sviluppo della donna nella società italiana.
Invece ho da ridire sull’analisi economica, non credo che se lavorassero più donne aumenterebbe il PIL, in quanto il mercato del lavoro italiano in questo momento sembra saturo, quindi, per quanto auspicapile che aumentino le donne che lavorano, in questo momento storico andrebbero al più a sostituire altri lavoratori, essendosi raggiunta una condizione di saturazione.
Per aumentare il numero di lavoratrici, bisognerebbe aumentare gli assunti, per aumentare gli assunti servirebbero anche politiche di investimento, che per ora non ci sono state.
Politiche di investimento servono a poco se quello che si produce non trova sbocco
sui mercati, nazionali, ma soprattutto esteri.
Se si riuscisse a far lavorare 6 donne su 10, forse avremmo come conseguenza
che lavorerebbero 4 uomini su 10…
Forse la svolta arriverà quando gli italiani faranno i mestieri che i cinesi
non vogliono più fare.
Purtroppo è questo il problema ogni 10 anni (se ci va bene) si raggiunge la saturazione e arriva una crisi. Comunque chiudo l’Off-topic.
Buona serata e grazie del commento mi ha aperto nuovi spunti di riflessione.
Ho frequentato ingegneria, dove c’erano anche alcune ragazze, e nessuno si meravigliava che fossero lì, nè che uscite dall’università avrebbero trovato facilmente lavoro, esattamente (è auspicabile!) come i maschi.
Ma guardando ai percorsi di studi universitari, almeno così com’erano sino a dieci anni fa, quando anch’io ero in quell’ambiente, i corsi di laurea più frequentati dalle donne, cioè letterari, psico-socio-pedagogici, giuridici, linguistici… non contenevano quel mix integrato di competenze tecniche, economiche e giuridiche che consentono di sostenere bene un ruolo lavorativo, soprattutto direttivo, in un’attività produttiva. Lasciatemi esprimere tutto il mio disagio verso gli slogan, forse frutto di semplificazioni e frettolosità ideologiche, che dipingono le donne come persone meglio attrezzate e dotate degli uomini nei confronti del lavoro. Qui in Italia di certo statisticamente non è così! E se una persona, magari in forza di “quote rosa”, entra in un CDA di un’impresa senza un percorso di studi che le abbia fornito competenze idonee a capire e gestire quell’attività, poi quel che segue sono soltanto problemi, disagi e contrapposizioni con chi le competenze le possiede.
Io ho competenze in gestione delle risorse umane. Ho fatto formazione aziendale anche a donne, e sono ben contento di vedere che queste persone si inseriscano in ruoli che valorizzino al meglio il loro percorso di studi. Al posto di quote rosa – che ritengo un modo assai approssimato di costruire la casa a partire dal tetto! – vorrei inserire nelle aziende “quote” crescenti di cultura rigorosa della gestione e sviluppo delle competenze, che prendano il posto di pregiudizi e altre logiche assai discutibili di avanzamento professionale, poi l’assenza di discriminazioni in buona parte, lo spero, verrà da se!
beh ma a me sembra palese che se una/o ha studiato lettere, non venga assunta/o con mansioni da ingegnere.
e viceversa.
Da ingegnere non concordo su alcune sue affermazioni perchè le donne non sono idonee a molte mansioni da ingegnere. Ad esempio una donna non può stare tutto il giorno in fabbrica a 40 gradi d’estate a gestire un gruppo di operai di soli uomini, una donna non può viaggiare come un uomo perchè trattenuta da impegni famigliari ed in molti paesi come il Pakistan non può andarvi per lavoro.
Ovviamente dal tuo punto di vista una donna può benissimo (visto che ce ne sono tantissime!) stare a lavorare tutto il giorno a 40 gradi alla catena di montaggio ma non coordinare il lavoro di un gruppo di colleghi uomini.
Sempre secondo il tuo punto di vista non potrebbe nemmeno sognarsi di riuscire a conciliare carriera lavorativa e impegni familiari.
Per quanto riguarda i viaggi di lavoro in Pakistan e altri paesi misogini, soprattutto di religione islamica, la tua mentalità dimostra che anche in vatikalia si è ancora molto propensi ad assecondare tale situazione. Si attaccano i musulmani solo quando fa comodo per dimostrare la “bontà” del crisitianesimo, ma quando si tratta di parità tra i sessi salta fuori la vera mentalità patriarcale tipica delle società più arretrate.
Infatti; proviamo a mandare le donne là a vivere normalmente e al primo accenno di misoginia piantare delle ritorsioni da panico e mirate; vedi un po’ quanto ci mettono i loro imam a inventare una bella teoria del terzo sesso, da applicare alle donne occidentali.
nemmeno i gay enrico, non te lo dimenticare!
se no si sgonfia la permanente.
almeno, stando alle tue idee bislacche e balzane da poveraccio misogino e omofobo.
tu del resto sei poco idoneo a stare in mezzo alla gente… e io che credevo avessi abbandonato tutto per andare in botswana.
@Enrico
se non avessi paura di perdere l’amicizia, Le presenterei un paio di mie amiche: la sorprenderebbero per caparbietà e spirito di sacrificio.
magari qualche stereotipo in meno?
Enrico, se non sapessimo che sei serio, ci sarebbe da morire dal ridere….
@manimal
e poi come fa enrico a interpretare il mondo, se non usa gli stereotipi che si è costruito nel tempo e che servono per rassicurarlo?
porello, pensa anche a lui, dai 😉
gli servono, terribilmente.
Christian d’IOR
Lei è dirigente di una multinazionale ed ha firmato un codice etico che prevede di non discriminare uomo/donna e deve assumere un proposal engineer in lingua italiana ingegnere d’offerta per i mercati afro/asiatci e deve scegliere tra candidati donne e uomini, se sceglie candidati donne sà che esporrebbe l’assunta a seri problemi durante i viaggi e poi se perde i lavori causa donne inviate le sue performance peggirerebbero e quindi essendo dirigente verrebbe licenziato, cosa sceglie?
In merito al reparto produttivo con tutti uomini magari provenienti in maggioranza da paesi islamici come crede che tratterrebbero un capo donna?Io ho lavorato sia nell’ambito della ricerca universitaria che in fabbrica e capisco che l’ambiente umano con cui relazionarsi è completamente diverso.
adesso però stai parlando dell’approccio di una donna con trogloditi tuoi pari, non di problemi fisici o intellettivi.
o meglio, i problemi intellettivi sono dei trogloditi con cui questa donna dovrà lavorare.
ma di fatto non esistono limiti oggettivi.
comprendi la differenza sottile? più o meno come un baobab
Si ma se uno perde clienti perchè sceglie una donna il posto lo perde poi lui.
si spera che i trogloditi prima o poi si estinguano o si evolvano.
fossi in te proverei a iniziare a sgranocchiare del bambù
Il mio non è un giudizio etico ma una constatazione, perchè sgranocchiare bambu?
per spacciarti per panda.
tranquillo, è humor.
è assolutamente normale che tu non lo capisca, mi stupire del contrario. mica credevo di tornare e trovare qualcosa cambiato… essere ottimisti non equivale ad essere illusi 😉
Continuo a non capire mi sfugge uno o più passaggi logici sempre che tali possano definirsi.
Enrico, a te sfugge MOLTISSIMO più di quanto supponi che ti sfugga!!!
Per esempio, ti sta sfuggendo la VITA!!! 😯
la cosa non mi stupisce affatto.
continua a categorizzare il mondo rigidamente per sopravviverci, va’.
tanto effettivamente non puoi fare altro.
Ignegnere edile e civile sia ben chiaro 🙂
Oppure intendi tutti gli ingegneri…anche quelli chimici, informatici, aeronautici ?
NO..perchè occorre precisare il sesso degli ingegneri 🙂
GRANDEEEEE …sempre il numero uno Enrico
Il vero comico è quello cui le battute arrivano spontanee e sincere…e tu lo sei 🙂
DucaLamberti74
“Si ma se uno perde clienti perchè sceglie una donna il posto lo perde poi lui.”
E io cretino che mi ero rifiutato di fare il sito ad un’associazione venatoria!
Come “invidio” l’etica prêt-à-porter di taluni.
No tutti gli ingegneri.
*schiaudano
Cosi và il mondo.
per enrico:
Hai detto tutti gli ingegneri..
Ed allora una donna NON puo’ stare in ospedale o in un laboratorio di ricerca come ingegnere biomedico o ingegnere chimico ?
Ed allora uan donna NON può stare in un ufficio come ingegnere gestionale o ingegnere elettronico ?
Quindi dio ha fatto i sessi diversi perchè le donne stiano a casa ad allevare figli ed essere serve cucina e letto mentre gli uomini possono avere una vita lavorativa e professionale ?
CHE DITe…se ci fosse il partito di enrico al governo…è vietata la facoltà di ingegneria alle donne 🙂 🙂 🙂
DucaLamberti74
P.S.: dai qualche donna ingegner la ho conosciuta (non biblicamente..mi manca come esperienza sessuale 🙂 ).. al lavoro intendo E NON mi sembravano disadatte al loro ruolo…che dici caro Enrico sono delle donne eretiche che sono andate contro il volere del tuo dio ?
Legga attentamente cosa scrissi:Da ingegnere non concordo su alcune sue affermazioni perchè le donne non sono idonee a molte mansioni da ingegnere.
Il discrimine è la mansione lavorativa non il tipo di ingengeria.
le mansioni da ingegnere quali sarebbero?
a parte lavorare con dei trogloditi pari tuoi, intendo.
perchè di ingegnere donne ne conosco 4 – 5 (una biomedica, una chimica, due meccaniche, una gestionale) e non hanno mai avuto problemi. tra l’altro, la prima lavora in università e va beh, il livello culturale è decisamente elevato. ma le altre quattro lavorano in grandi (intendo MOLTO grandi) compagnie, spesso all’estero, e non hanno mai avuto problemi. si, non solo in norvegia.
enrico, capisco che tu abbia problemi con le donne, con gli omosessuali, e con qualsiasi altra cosa che esca dal tuo ristretto e rigido schema mentale.
ma i problemi son tuoi, non del resto del mondo.
(4 – 5 perchè quella gestionale non so precisamente che faccia, e ingegneria gestionale non m’è mai sembrata molto ingegneria, ma ammetto che possa essere pregiudizio mio)
Anche io ho lavorato in un università e posso dire che li una donna può lavorare tranquillamente in altri ambienti è diverso. In merito alle mansioni ne ho citate alcune dove non si assumono donne in merito all’ambiente in cui lavoro adesso lo ritengo un normale ambiente di lavoro moderno ed attuale con gente comune non trogloditi.
In merito all’ingegneria gestionale concordo.
ti ho fatto 4 validi esempi di donne ingegnere che lavorano per grandi (molto grandi) industrie di un certo tipo, non certo smalti per le unghie, e che non hanno mai avuto il benchè minimo problema con trogloditi assortiti.
ora, capisco che per te sia molto ma molto difficile anche solo ammettere l’esistenza di realtà diverse da quelle che esistono nella tua mente e che sono basate sui tuoi stereotipi.
ma queste realtà esistono.
sai, il mondo non è quello che tu vuoi credere che sia.
Ho mai negato la possibilità alle donne ingegnere di lavorare? Ho solo affermato che alcune mansioni non possono essere ricoperte da loro.
e io ti ho ribadito che nel mondo reale le donne ingegnere ricoprono tutte le mansioni senza problemi.
ho sotto gli occhi le lampanti dimostrazioni.
poi che i tuoi paraocchi non ti permettano di prendere atto di questo, o che tu lavori in un ambiente particolarmente pieno di trogloditi (e ti ci trovi bene perchè di fatto sei come loro) è un altro paio di maniche.
ma è e resta un problema tuo.
Guardi che quanto da mè citato lo sostenevano anche i docenti universitari durante le lezioni.
si lo so che esistono individui limitati e pieni di pregiudizi anche tra i docenti universitari.
sfortunatamente per loro e per te, il mondo reale è un’altra cosa.
cambia.
inquietante, vero?
tanto per dire… l’ingegnere chimico donna che conosco ha lavorato in pakistan, kazakistan, tunisia e un altro paese africano che non ricordo senza il minimo problema.
e non era chiusa nell’ufficio ma andava sugli impianti.
oh è ancora viva, pensa te che roba.
e non racconta esperienze traumatizzanti o altro.
Guarda che il Pakistan è il Pakistan.
si lo so.
e quindi? oO
so anche trovartelo su una cartina geografica, se vuoi.
anche il kazakistan è il kazakistan.
e la tunisia è la tunisia.
e lo stato africano che non ricordo è lo stato africano che non ricordo.
poffarbacco!
e La Palice è morto. e se non fosse morto sarebbe ancora in vita.
Enrico risponde:
martedì 21 febbraio 2012 alle 21:39
Legga attentamente cosa scrissi:Da ingegnere non concordo su alcune sue affermazioni perchè le donne non sono idonee a molte mansioni da ingegnere.
—-
E chi stabilisce quale è il mansionario della donna ingegnere ?
NON puo’ stabilirlo l’uomo altrimenti andrebbe contro il giudizio di dio o dico male ?
E cmq NON hai risposto alla mia domanda.
Per quale motivo fondato una donna con saggezza, intelligenza, e volontà di ascoltare il prossimo NON potrebbe avere compiti ecclesiastici (prete, cardinale, sacerdote, papa) ?
Se dio è asessuato dovrebbe valutare le persone per come sono dentro di animo e NON per la loro capacità fisica ?
Si sta parlando di compiti morali e spirituali NON di fare gli ingegneri in un impianto di gas naturale in siberia o in un impianto di perforazione del petrolio nel texas ?
Enrico … perchè il signore NON ti illumina in modo che con la sua saggezza tu oscuri i dubbi di noi poveri laici che pensiamo che tra uomo e donna nella vità (a meno di evidenti incompatibilità biologiche come il generare figli) debba esserci il più possibile la parità ?
Attendiamo da te (puoi farti ispirare dal tuo dio), una risposta chiara e sincera che NON dia luogo a tutte queste obiezioni piene di buonsenso e di voglia di unasocietà migliore dove uomo e donna siano aprimente rispettati.
DucaLamberti74
Mi sembra un discorso molto economico-centrico, solo apparentemente a favore delle donne.
Il PIL potrebbe salire del 7%? Perché si suppone automaticamente che questo sarebbe un bene? E’ ora di piantarla con questa venerazione del PIL. Non necessariamente un aumento della produzione si traduce in un miglioramento della qualità della vita. Anzi, in una società relativamente ricca come la nostra, è più facile che un aumento della produzione serva ad arricchire ulteriormente chi è già ricco, aumentando il divario coi poveri, e a produrre beni e servizi di cui si potrebbe fare tranquillamente a meno, sprecando risorse e aumentando inutilmente l’inquinamento. Mi pare che in Italia si producano fin troppi beni e servizi inutili, basti pensare a tutti coloro che lavorano per mantenere una burocrazia ipertrofica. Piuttosto che produrre di più, bisognerebbe produrre meglio, concentrandosi su ciò che davvero serve a migliorare le condizioni di vita, e retribuire meglio, in modo più equo.
Com’è che fino a qualche decennio fa uno stipendio in famiglia era sufficiente e adesso in molti casi non lo è più? Forse proprio perché le donne hanno cominciato a lavorare, e aumentando il bacino dei lavoratori disponibili è automaticamente calata la retribuzione. E’ la legge della domanda e dell’offerta: se c’è tanta gente vuole lavorare, trovare lavoro è difficile e la gente si accontenta di stipendi più bassi. La ricchezza delle famiglie non è aumentata, una coppia che lavora oggi non è più ricca di una famiglia monoreddito di 30 anni fa, mentre i “capitalisti” si sono arricchiti.
Ovviamente non sto dicendo che le donne devono starsene a casa, sono una donna anch’io, non mi piacerebbe stare tutto il giorno a lavare e cucinare e sono convinta che le donne possano dare un contributo importante in ambiente lavorativo, così come nella società in generale. Credo però che ci sarebbero le condizioni perché tutti, uomini e donne, lavorassimo meno, a parità di retribuzione. La produttività del lavoro non è diminuita rispetto a 20-30 anni fa, anzi è notevolmente aumentata grazie all’informatizzazione, allora perché il potere d’acquisto degli stipendi è calato? Perché dobbiamo sempre lavorare 8 ore al giorno per guadagnare meno? Perché il lavoro di una persona per famiglia (o di due persone part-time) non è più sufficiente per campare dignitosamente? C’è qualcosa che non torna nel funzionamento del sistema economico. E aumentare il PIL non servirà a risolvere il problema, non farà star meglio la gente.
SilviaBO.
Post, il tuo, a mio avviso da incorniciare.
Non si riesce a capire che la modernità, incentrata sulla necessità della ‘crescita’ produttiva e dunque del patto tra capitale e lavoro per aumentare la produzione, è finita da un pezzo, tanto è vero che la crisi odierna nulla ha a che vedere con la sottoproduzione e dunque la carenza di offerta rispetto alla domanda, ma semmai il contrario, e dunque continuare sulla china della crescita infinita in un mondo che infinito non è sarebbe il viatico verso la catastrofe ambientale e non certo verso il miglioramento sociale, viste anche le grandi capacità di automazione che il capitale finora ha usato per abbassare diritti e retribuzioni del lavoro (‘ho meno bisogno di operai-massa dunque se volete lavorare accettate di fare sacrifici’) ma che, se usate non per privatizzare gli utili e socializzare le perdite come piace al capitale, porterebbero ad una minor necessità di tempo lavorativo a parità di produzione e dunque di denaro primo.
Straquoto (entrambi)
Concordo pienamente.
Sulla scia di quanto dici (aumentare il PIL non farà star meglio la gente) è memorabile il discorso sul PIL che R. Kennedy pronunciò il 18.3.1968.
Per chi non lo conoscesse:
http://www.benessereinternolordo.net/joomla/index.php?Itemid=1&id=8&option=com_content&task=view
dePILiamoci!
Ricordate “Il discorso dello schiavo”?
http://www.youtube.com/watch?v=5YANjIKfNEo
Inoltre:
http://www.albanesi.it/Societa/benessere_interno_lordo.htm
Le donne si frenano da sole quando si affidano alla CCAR per andare al potere ed accedere al reddito statale cedendo a mille compromessi e perdendo la libertà.
Concordo anche io.
I grandi imprenditori marciano tranquillamente sulla storia del PIL e, purtroppo, sembra che pure chi ne avrà sempre e solo la peggio li segua a ruota.
Permettetemi una piccola battuta misogina.
“straordinario impegno delle donne nel rompere gli schemi”
Siamo sicuri che intendessero “gli schemi”?
La competizione esasperata è “qualità” di origine tipicamente maschile.
Ma è pur vero che anche dove le donne assumono posizioni dirigenziali le performans seguite sono quelle del PIL.
In una società patriarcale i padri si prendono la donna e uccidono i figli (guardate la metafora cristiana: non è forse questo che ci dice?).
Il potere maschile è nient’altro che il prodotto delle preferenze sessuali femminili che, a un certo punto di tale selezione si è rivoltato contro le donne per espropriarle del diritto alla scelta sessuale, per appropriarsene al maschile. Quel che ne sono seguiti sono tutti “compromessi in corso d’opera” e questa religione di soli uomini vestiti da donna ne rappresenta il “punto di mediazione”.
Enrico,
forse hai frainteso il titolo dell’ultimissima.
Non è: “Come frenare le donne nella società”.
lol! 😆
Benritrovata 🙂
E neanche un appello tipo: “Alzi la mano chi…”.