Stefano Fassina, responsabile del settore “Economia e lavoro” del Partito Democratico, ha scritto venerdì scorso un articolo per L’Unità dal titolo emblematico: Il pensiero cattolico può aiutare il PD a vincere il liberismo. Con tanto di citazioni di Ratzinger e Bagnasco, usati come sostegno alle sue tesi, Fassina vi ha sostenuto che i promotori di un imminente seminario da lui stesso promosso “sono convinti che il secolare pensiero sociale della Chiesa, aggiornato nell’analisi del passaggio di fase in atto, offre l’opportunità per rianimare e amalgamare in un impasto inedito e adeguato alle sfide del tempo le rinsecchite culture politiche approdate nel Pd”.
Il giorno dopo Dario Di Vico ha anticipato, sul Corriere della Sera
, i contenuti del nuovo libro scritto dallo stesso Stefano Fassina, che parrebbe riprendere gli stessi temi. Di Vico ha così commentato: “se Fassina individua il morbo assoluto nel liberismo ci spiega che il vaccino lo trova in Vaticano”.
Anche i due quotidiani legati al PD hanno commentato le opinioni espresse da Fassina. L’Unità ha dato spazio al polemista di Avvenire Gianni Gennari, un sacerdote che ha ottenuto la dispensa per sposarsi. Per Gennari, già vicinissimo a Berlinguer negli anni Settanta, al PD il pensiero cattolico “serve eccome”, in funzione anti-liberista. L’importante è che non si opponga ai valori non negoziabili della dottrina cattolica.
Su Europa ha invece preso la parola il costituzionalista Stefano Ceccanti, già presidente della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, e promotore dell’assai discutibile e contestata soluzione bavarese per risolvere il problema del crocifisso nelle aule scolastiche. Ceccanti accusa senza mezzi termini Fassina di analisi “limitata” e “riduttiva” e di aver frainteso quanto scritto da Ratzinger e Bagnasco, e lo invita a trovare altri modelli, quali Mario Monti e Jacques Delors. Definiti, per non dare adito a dubbi, “rappresentanti della parte più vitale del pensiero politico dei cattolici”.
Secondo quanto scrive oggi Di Vico sul Corriere Ceccanti ha poi bacchettato in separata sede anche Gennari. Tirando le somme, se ne può dedurre che la presenza cattolica costituisce per il PD un problema a prescindere, anche quando tutti sono d’accordo nel conferire al pensiero cattolico la funzione di faro.
pagliacci che, incapaci di formulare un pensiero politico proprio reale e condivisibile e quindi di porsi come alternativa credibile, cercano di accattonare voti e favori dai potenti di turno assecondando pronamente tutto quanto esce dalla loro bocca.
il PD non esiste come partito: è solo la discarica dove finiscono i politici incapaci che accattonano per ogni briciola di potere ma troppo avidi e arroganti e troppo privi di orgoglio necessario per capire quando è ora di abbandonare la politica per far posto a gente migliore.
non che il PDL sia meglio: stessa cosa, ma organizzata e pianificata.
come ho detto più volte le disgrazie non vengono mai da sole: e quindi oltre a berlusconi ed al suo pdl ci siamo beccati in un sol colpo il pd e napo orso capo !!
Solo piaggeria e chiacchiere, che fanno danni quanto utili (nessuno).
Nel PD si tengono l’un con l’altro e questo produce la loro paralisi politica.
Ed il popolino italiota…
continuò a votare il PD perchè riformista e conservatore, liberale e comunista, cattolico e laico, nannimorettiano ma anche vanzino_neri_parentiano… BASTA !!!
IO DICO:
Alle prossime elezioni un bell’albergo in PARCO DELLA VITTORIA!!!
E vedete che poi la smetteranno di fare gli amici del papoccio razinga zeta!!!
Altrimenti, teniamoci il piddì così coem è, anche con le sue aperture alla chiesa ed i suoi penati vari che giocano in borsa con banche ed assicurazioni mavaff !!!
Ho viale dei giardini..compro parco della vittoria!!! e costruisco l’albergo
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
DucaLamberti74
molto meglio l’armata rossa nel risiko:non guarda in faccia a nessuno e nel planisferio non esiste neppure il vaticano, poi vuoi mettre al conquista della kanchatka…
L’ultima rissa l’ho fatta con un cgiellino che siccome ci sono iscritti che vanno in chiesa lui ci porta pure la bandiera. ma vaff….
Scusami…MA intendevi
#A) Un CI_ellino (ti è sfuGiggGiita una G nel digigigittare 🙂 )
Oppure
#B) Un CGIL_ino …cioè un sindacalista del sindacato più a sinistra ?
Uno della CGIL che porta la bandiera in chiesa…su questo chiedo un parere a mistergrey …è l’onda lunga della crisi mistica di Fidel Castro ?
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
cmq NON hai capito la battuta del votare l’albergo in parco della vittoria 🙂
DucaLamberti74
CGIL e non dell’ultima infornata ma di quelli che han fatto scuola nei soviet—- terribile—-
non amo il monopoli e sono anche un po’ tardo….
E per scrivere ste cretinate usano L’unità: Gramsci starà a rivoltarsi nella tomba. Almeno avesso la coerenza di cambiar nome a quel giornale, tipo Avvenire 2.
Errata corrige
avesso = Avessero
Mannaggia! Mi hai tolto le parole dalla tastiera!
Disgustosi.
Partito Diocesano
Avrei voglia di chiamarlo Partito Democristiano ma non voglio offendere la vecchia DC che rispetto a questi qua, aveva dignità da vendere.
Diocesano, democristiano, democratico, bah. Per me PD è solo l’acronimo di una bestemmia.
Pur nella desolazione di fronte alla continua involuzione politica, al casino e all’incapacità decisionale del PD, voglio essere ottimista ed interpretare le uscite di Fassina come un modo elegante di dire ai cosiddetti riformisti PD: siete più a destra di Ratzinger!
Tra gli squali ridens e la Rerum Novarum : siamo messi proprio bene.
“Il pensiero cattolico può aiutare il PD a vincere il liberismo”
Per vincere il liberismo provassero il famoso metodo “PIO IX”, ovverosia Mastro titta e ghigliottina.
Indipendentemente da come la si pensi mi pare che il PD abbia perso qualsiasi identità.
Né carne né pesce.
Con l’obiettivo di essere il partito di tutti rischia di diventare quello di nessuno.
Non si capisce più quali siano i principi ispiratori (ammesso ne abbia), a meno che non abbia fatto del cerchiobottismo sistema….
Ora un partito DEVE distinguersi dagli altri, altrimenti non è partito. Che sfugga al PD?
INTANTO INIZIAMO A NON VOTARLO PIU’ questo piddì del benga 🙂
Forse..ma foooorse si svegliano…
ED i girotondi di nanni moretti NON servono più ad u nemeritoc c@@@@
DucaLamberti74
E c’e’ chi mette in dubbio il fatto che il comunismo fosse una religione !
Cosa c’entra il comunismo?
Ah, è per par condicio giusto? Siccome si (s)parlava di liberismo bisogna sparlare anche di comunismo… scusa.
@Gianc
A quanto mi risulta l’Unita e il partito Democratico qualche collegamento col passato
Partito Comunista Italiano lo hanno avuto,correggimi se sbaglio.
E penso che un discreto numero degli appartenenti al PD in passato militassero proprio nelle file del PCI.
“Il dio che e’ fallito”,un libro di autori vari uscito una quindicina di anni fa,riassume alla perfezione nel suo titolo una situazione verqamente insolita :il fallimento di una religione in tempi che appaiono brevissimi paragonati a quelli necessari alla scomparsa di tante religioni del passato.
Ed e’ la cosa piu’ naturale del mondo che tanti “mistici” rimasti orfani non possano fare a meno di aggregarsi al carrozzone di qualche religione apparentemente “vincente”,non ti pare ?
In fondo a Ratzinger non mancano certo punti in comune a Lenin o ancora di piu’ a Stalin,o non riuscite a vederne ?
@Laverdure
Non metto in dubbio che “un discreto numero degli appartenenti al PD in passato militassero proprio nelle file del PCI”, così come un discreto numero degli appartenenti al PDL in passato militavano proprio nelle file del PCI (spero di non dover fare i nomi), quindi ripeto: cosa c’entra il comunismo?
Sicuramente sbaglio, ma ho avuto l’impressione di un intervento con l’unico scopo di denigrare un’ideologia che in vaticalia seguono pochissimi (e per giunta nemmeno abbastanza in gtamba da riunirsi tuti sotto un’unica bandiera), sfruttando la passata appartenenza di gente che il comunismo l’ha rinnegato.
Io da bambino andavo all’oratorio, da giovane frequentavo la comunità parrocchiale… questo significa che non potrò mai essere rispettato come ateo?
@è appena il caso di ricordare che chi volle fortemente l’articolo 7 della costituzione si chiamava togliatti
Questa è una (tra le tante) delle grandi macchie della storia del PCI. Non bisogna però dimenticare di inserire gli avvenimenti nei contesti storici appropriati. Si trattatava della costituente e l’Italia era in bilico tra l’uscita dalla seconda guerra mondiale (e relativa guerra civile) e l’inizio di una seconda guerra civile. La costituzione fu il frutto di un compromesso per tentare di avviare un processo di ricostruzione e rinascita democratica della nazione. Con tutti i suoi difetti la costituzione riuscì nell’intento. La responsabilità politica fu semmai della generazione successiva che risultò incapace di rinnovarsi e reinserirsi nel nuovo contesto storico (parlo degli anni ’70-’80).
Nenni disse di no. E era nello stesso contesto
Il concordato fu solo uno dei compromessi da cui venne fuori la costituzione. Se il PCI (o la DC) si fossero messi a fare il muro contro muro l’Italia sarebbe inevitabilmente finita in una nuova guerra civile. Sarebbe stato meglio o peggio? Questo non lo so, con i se non si fa la storia. Certo è che bisogna tenere conto anche del contesto quando si fa un’analisi storica. Diverso è il ruolo che avrebbero potuto giocare i partiti (e su tutti il PCI) nella fase storica successiva alla ricostruzione. E’ lì che a mio parere andrebbero individuate le responsabilità più pesanti.
Dicibene che con i ma non sipuò fare la storia. Ma è evidente che i compromessi al ribasso sipagano con gliinteressi
Sono perfettamente d’accordo con te e lo sono ancora di più da marxista. Cercavo solo di sospendere il giudizio storico per provare a fare un’analisi diciamo più asciutta e meno soggettiva.
Il PD in quanto a contenuti politici con il comunismo c’entra quanto i cavoli a merenda. Non è nemmeno socialdemocratico.
La maggioranza del gruppo dirigente ex-PCI viene da un partito che era ormai in stato di disfacimento (ideologico) avanzato, in cui si parlava di “ombrello della NATO” (sic!) e ingresso nell’Internazionale Socialista.
L’articolo 7 è frutto di un compromesso tattico necessario in quella fase, ed è figlio della sua epoca. Nel ’45 l’Italia era un Paese totalmente cattolico nella realtà dei fatti, non solo nelle statistiche taroccate come oggi.
Perfettamente d’accordo con Syd. Le posizioni del PD sono quelle di un qualsiasi partito liberale tanto in maniera di laicità che per tutto il resto. Qualche rimasuglio socialdemocratico dipende solo dalla necessità elettorale di doversi in qualche modo distinguere dalla controparte.
Per quanto riguarda l’articolo 7, è chiaro che oggi come oggi risulta obsoleto e dannoso ma all’epoca risultò quasi necessario. Per questo dico che le responsabilità gravi sono da ricercare nella generazione politica successiva, quando le condizioni sociali ed economiche della nazione avrebbero potuto permettere una battaglia su questi temi. Purtroppo il cattocomunismo italiano era all’epoca realtà consolidata per cui non se ne fece nulla.
Evidentemente tutti quelli altri non dispongono di sufficienti idee ed autorità proprie. Indi per cui si appigliano ai soliti noti. 😐
Che la dottrina cattolica sia diventata per i politici ciò che è per il pelato la parrucca? 🙄
Io penso che si tratti di pura corruzione, delle più banali e comuni.
Ok e invece a sinistra che dicono? aspetta un momento….
C’era nel carrozzone rutelli e uno diceva: vabbe’ e’ il realismo della politica…
c’era nel carrozzone la binetti ed uno si consolava: ma questa e’ l’ultima volta, neh!
C’è questa ennesima dimostrazione dli leccaculismo di deretani ecclesiastici(!)
Questo pd e’ sempre piu’ simile ad un camaleonte senza averne il successo evoluzionistico.
E adesso aspettiamoci l’ennesima uscita del signor “nulla” ovvero il cow boy Weltrons…….che tutti i pescatori portano seco assieme alla canna.
Vabbè dai…La sua sparata settimanale l’ha già fatta.
Speriamo che non voglia fare il bis!! 😉
Fumo negli occhi, soltanto fumo negli occhi! Nemmeno la potentissima ed estremamente subdola ccar ha mezzi sufficienti per combattere i liberisti (non i liberali, per favore)… sempre che lo voglia.
Per un verso o per l’altro si è sempre strusciata con chi sta con i poteri forti (di solito destrorsi, come gli ultimi due governi, ma non si fa molti scrupoli).
Il PD è un partito fondamentelmente liberista, come il PDL (o il glande centro), e la ccar ha potuto scegliere fior da fiore (con preferenza per i cactus di villa la certosa, ma senza disdegnare garofani e simili).
L’unica speranza ormai viene dalle piazze (Indignados, Occupy, Anonymous, ecc.)
Che schifo, come se quello di Ratzinger fosse un pensiero. Sono soltanto dei capricci di un vecchio stanco e intollerante, monarca assoluto del regno della fuffa.
” Il pensiero cattolico può aiutare il PD a vincere il liberismo ”
Qualsiasi cosa può aiutare il PD ormai, anche lo sterco.
“il secolare pensiero sociale della Chiesa, aggiornato nell’analisi del passaggio di fase in atto, offre l’opportunità per rianimare e amalgamare in un impasto inedito e adeguato alle sfide del tempo le rinsecchite culture politiche approdate nel Pd”
Traduzione: gli avanzi che nessuno vuole mangiare si riprongono il giorno dopo sotto forma di polpette.
Per andare a frugare nel pattume cattolico significa che non sanno piu’ dove sbattere la testa.
Che pena!
“il secolare pensiero sociale della chiesa” 😀 😀 ??? hahahahahahahahahahahahahahahahahahahhaaaa scusate ma non ce la faccio a leggere tutto il resto di queste cretinate hahahahahhahahaha
Ok: stanno proprio alla frutta!! Comunque mi permetto di ricordare, a chi soffre di memoria corta, che il malefico concordato (stilato nell’ anno VII dell’ E.F.) fu introdotto nella nostra Costituzione dal “migliore” ,alias Palmiro Togliatti.
P.S.: se usassero John Maynard Keynes per vincere il neoliberismo, al posto di Nazinger, non sarebbe meglio per tutti?
O rileggessero Gramsci, magari 🙂
Penso che Fassina stia perseguendo il giusto indirizzo per le aspirazioni maggioritarie del PD che potrà così diventare l’omologo italiano dei Fratelli Musulmani.
L’elettorato del PD, e’ formato, a mio avviso, da una parte “fissa” che e’ lo zoccolo duro, ed una parte “mobile”, quella parte di elettorato non ideologizzata che non si mette problemi dal passare dal pdl al pd e viceversa; e’ questa esigua massa di voti che ha fatto la differenza l’ ultima volta che ha vinto Prodi.
Cosa fare x attirare questi voti?
E chi sono questi votanti?
A me sembra che l’elettore cattolico, mediamente osservante, abbia qualche problemuccio a votare pd.
Forse si deve rassicurare i cattolici moderati, non e’ troppo scandaloso.
Pero’ il pericolo e’, ironia della sorte, che per ogni voto guadagnato tra i cattolici moderati, ne perdi due che confluiscono o nell’ IDV, o semplicemente non vanno a votare.
Quindi, il Pd persegue con la politica di un colpo al cerchio ed uno alla botte.
Per essere democratici occorre schierarsi: chi vuol essere “tutti” è niente (dopodiché occorre fare una politica di alleanze con le posizioni più prossime alle proprie).
Mi viene sempre più voglia di andar via da questo paese incivile e corrotto… 🙁
Complimenti ! Nessuno sindaca sull’ affermazione “battere il liberismo”. Ma sì: torniamo ai primi 60 post bellici di consociativismo ! Sì allo sfascio di ministeri dove non fa un cazzo nessuno, ma col placet dei sindacati ! Certo, e non dimentichiamo i benefici fiscali delle cooperative bianche, di quelle rosse, delle casse rurali, dell’ imprenditoria molto brava a battersi nei corridoi ministeriali ma non sui mercati reali che contano. Oppure a 20 anni di berlusconismo, coi piaceri a pioggia ai nostri ed ai loro. Come sempre negli ultimi 20 secoli l’ Italia è divisa in 2 fazioni, l’ un contro l’ armate, buone solo ad appoggiarsi all’ alleato esterno: e come negli ultimi 20 secoli, indovinate un po’ chi è ?
nei primi anni 60 il liberismo era in piena scesa.
Come no ! Gli anni della nazionalizzazione dell’ elettricità ! Mettici un po’ di mannite, è meglio.
Non votare, non delegare.
A mio modesto parere non votare è delegare ad altri.
Certo è che bisogna votare chi se lo merita.
Era un partito privo di identità, idee e pensieri di sorta, già quando e’ nato, figuriamoci adesso, che finito anche il berlusconismo, non hanno più nemmeno un vero nemico da combattere, per far vedere che almeno combnano qualcosa.
Io ritengo che se un partito politico necessita di suggerimenti da parte di una religione, o comunque da terzi, per recuperare i valori, i pensieri, le idee e gli obbiettivi, significa che si e’ sostanzialmente vuoti.
Fassina poi…E’ responsabile del settore “Economia e lavoro”???
Bene. Si occupi di economia e lavoro, anzichè svariare a destra e a manca alla ricerca di genuflessioni da fare a Ratziger. 😉
Certo che è estremamente deprimente vedere tutti i partiti più votati farsi portavoce del papa…
E penso che non ci sia verso di far loro cambiare atteggiamento, anzi: o sono già concretamente corrotti dal Vaticano, o stanno facendo la fila in ginocchio per venir corrotti. Ed è palese che ai partiti non importa un accidente di chi li ha votati.
Ci rendiamo conto che, in questo momento, buona parte della “sinistra più a sinistra” italiana è rappresentata da Di Pietro, che NON è mai stato di sinistra?
Non sono ancora riuscito a capire quale è la posizione, se esiste, del partito di Di Pietro sulla laicità, ma non mi sorprenderebbe se fosse un partito più laico del PD; la qual cosa sarebbe esilarante, essendo Di Pietro un ex seminarista.
Sarà pure un ex-seminarista, ma è l’unico che non ha mai fatto sconti al criminale Berlusconi.
Parlavo di laicità.
Quanto a laicità, in effetti, è un po’ “sì” e un po’ “no”:
http://www.youtube.com/watch?v=KykoBeNWFhI
http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/di-pietro-chiesa-affari-intrighi-omerta-1121390/
Ben mi pare chiaro che il PCI ha avuto il ruolo storico di impedire la rivoluzione italiana…
E mi pare chiaro che il comunismo è meno ideologico del liberismo, perchè le contraddizioni di quest’ultimo sono molto evidenti e ingiustificabili.
Pensano che i capitali privati ed il libero mercato naturalmente portano alla crescita e alla diminuzione del costo dei prodotti/servizi, sempre che non mi sbagli 🙂
E dunque lasciate che si regolino.
Parlando da comunista:
il liberismo non è il male assoluto; è uno di molti sistemi economici che si sono succeduti nella storia, e, come i predecessori, verrà superato da uno migliore.
Di certo non verrà sostituito dall’elemosina corporativista di cui la Chiesa si fa campione.
Non siamo più nel medioevo, grazie.