Benedetto XVI contro la “cultura materialista”

Nel corso dell’udienza generale di ieri il papa ha impartito la sua rituale critica alla società moderna. In occasione dell’inizio della quaresima ha infatti parlato “della Chiesa in cammino nel ‘deserto’ del mondo e della storia”. Un deserto che può rafforzare la fede, ha affermato Benedetto XVI, ma un deserto che è “anche l’aspetto negativo della realtà che ci circonda: l’aridità, la povertà di parole di vita e di valori, il secolarismo e la cultura materialista, che rinchiudono la persona nell’orizzonte mondano dell’esistere sottraendolo ad ogni riferimento alla trascendenza”. Il deserto, ha proseguito il papa con una eterea metafora, “è anche l’ambiente in cui il cielo sopra di noi è oscuro, perché coperto dalle nubi dell’egoismo, dell’incomprensione e dell’inganno”.

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75 commenti

Folletto baldanzoso

Nel deserto il sole è sempre limpido, bellezza.

faber

Il deserto, ha proseguito il papa con una eterea metafora, “è anche l’ambiente in cui il cielo sopra di noi è oscuro, perché coperto dalle nubi dell’egoismo, dell’incomprensione e dell’inganno”.
Sembra che stesse descrivendo il vaticano…
In ogni caso la tattica del: “noi siamo i buoni in questo mondo infame per cui siamo contro tutti” mi ricorda molto Calimero: “tutti mi vogliono male perchè sono piccolo e nero!”. Personalmente reputo che sia la riprova dell’isolamento culturale all’interno del quale si muove la CCAR nel mondo occidentale. Si tratta di un’istituzione in decadenza che cerca disperatamente di aggrapparsi con le unghie al residuo potere temporale che ha mantenuto. Continuo a pensare che ormai la chiesa sia solo un’istituzione politica, che ha perso ogni autorità morale nei confronti delle masse secolarizzate. Quanti sono i cattolici che seguono ciò che il papa vomita ogni santo giorno in diretta tv? Pochi, pochissimi! Direi una percentuale con una sola cifra. La condanna della chiesa è quella di non potersi rinnovare, di non poter accettare le sfide della modernità perchè ciò significherebbe di fatto scomparire definitivamente. Bisogna stare attenti ai colpi di coda ma sono piuttosto ottimista sul fatto che i miei nipoti non dovranno più preoccuparsi di un pagliaccio intollerante vestito di bianco.

PINK

@faber
… forse si è già capito in qualche mio precedente intervento, ma io rimango piuttosto pessimista; i colpi di coda hanno riportato indietro più volte la storia.
Nel mondo ci sono troppe guerre, se consideriamo che da noi bastano pochi anni di crisi per ritornare nella povertà, che poi vuol dire anche ingnoranza e sottomissione, ( vedi contratti di lavoro ) allora rimangono ben poche speranze.
Rimane vero che la sola ricchezza economica non basta per essere felici o equilibrati e nelle società ricche ci sono molte contraddizioni, nonostante ciò non vedo tutto questo deserto, oggi si sta meglio di una volta.

faber

Il mio ottimismo infatti non si riferiva a tutti i problemi del mondo (fame, carestie ecc.) ma nello specifico alla CCAR! La società non si è secolarizzata soltanto perchè stiamo meglio economicamente, ma anche perchè la cultura scientifica ha preso a pedate le credenze religiose. Non si tornerà indietro da questo punto di vista. Certo l’ignoranza può e deve far paura ma si può tornare indietro solo fino ad un certo punto. Per fare un esempio eclatante, non è che durante la seconda guerra mondiale siamo ritornati a credere che Zeus scagliasse i fulmini!

Diocleziano

È l’ennesima ammissione del fallimento della chiesa.
Dopo duemila anni di pensiero unico cattolico, lamentarne l’abbandono è
ammettere che hanno fallito su tutta la linea.
E non c’era nemmeno un antagonista che avesse potuto dare un’alternativa,
la scusa per il fallimento.
La verità è semplice, la società progredisce e non ha bisogno di favole
a sostegno di un’etica che è connaturata nell’uomo.
Il futuro della chiesa è simile al deserto tempestoso che il vecchio ventriloquo
paventa: se tace viene dimenticato, se parla, sbaglia.
Se non guardasse sempre in quel luogo oscuro e angosciante, cioè dentro sé stesso,
vedrebbe che il sole splende…

Florenskij

faber. Invece il discorso di Benedetto XVI poteva esser fatto
da qualsiasi cristiano, papa o non papa, in tutti i tempi e in tutti i luoghi.
L’espressione “gementi e piangenti in questa valle di lacrime” fa parte della “Salve Regina”, preghiera attribuita a san Bernardo di Chiaravalle, grande leader religioso del XII secolo, quando la potenza della Chiesa stava arrivando al suo apice: apice che raggiunse effettivamente con il pontificato di Innocenzo III ( Lotario dei conti di Segni ) il quale peraltro è noto anche per aver scritto l’opuscolo “De contemptu mundi” ( Il disprezzo del mondo ), ove per disprezzo non si intende svalutazione delle cose belle che ci sono, ma stato d’animo chi non nasconde la testa sotto la sabbia per non vedere quanti mali colpiscano l’uomo o incombono su di lui.
E’ il caso di ricordare che i Manichei ( e tali erano i Catari ) sostenevano che il mondo materiale in sè è brutto e spregevole, tqanto da considerare comportamento ammirevole l’astensione da qualsiasi rapporto sessuale e l'”endura”, ovvero suicidio per fame. Al contrario, Innocenzo III ascoltò san Francesco e gli diede il primo “via libera”. Gregorio XIII, uno dei suoi immediati successori, protesse in modo particolare i Francescani, come aveva fatto già da cardinale. I mali di cui abbiamo parlato, lo dico tanto per prevenire l’obiezione: “Pechè Dio ha creato questo mondo?” ci sono e ci sarebbero anche se il laicismo e l’ateismo liquidassero completamente la Chiesa, riducendola a un relitto archeologico. Non è che abolendo l’8 per mille gli aerei nnon cadranno più e i vulcani non erutteranno. Pensate che nessuna Provvidenza aiuta l’uomo
e aprite non un depliant turistico, ma un semplice quotidiano e considerate come sia il mondo.
L’opinione del papa, come di tutta la tradizione cristiana, è che l’uomo contemporaneo, con le massicce iniezioni di agnosticismo e ateismo che ha ricevuto, non ha nemmeno la speranza di ottenere nell’aldilà un mondo luminoso, in cui ogni lacrima sarà asciugata. L’handicappato sarà risanato, la vittima di Auschwitz tornerà in vita… Considerate la vecchiaia: una cosa è la semplice rassegnazione al disfacimento fisico ed estetico ( anche questo conta, e molto ) quand’anche non sia disperazione ( e il caso non è affatto raro: vadasi Lucio Magri, ex bellissimo della politica di sinistra ); un’altre è la convinzione di essere un seme che deve essere piantato nella terra per rinascere in pienezza di vita nella stagione giusta. Considerate la posizione rispetto alle vittime delle tirannidi
( comprese le vittime fatte ingiustamente dalla Chiesa Cattolica ) : una cosa è dire: “Impegnamoci perchè questo non succeda mai più.” un’altra dire: “Tutte la vittime risorgeranno e avranno giustizia e felicità”.
Un concetto del genere, sia pur maggiormente puntato sulla rassetgnazione, anzichè sulla speranza, si trova anche in Brecht, “Vita di Galileo”.
Ho tirato in ballo diverse volte Pirandello, il più grande esponente dell’ateismo letterario italiano ( meritatissimo Premio Nobel ): in lui ci sono tutte le caratteristiche negative indicate dal papa ( che non ha detto niente di nuovo ): relativismo, nichilismo, incomunicabilità, crisi della famiglia, angoscia. L’unica risposta chè ho avuto, o perlomeno che ho letto, è stata quella di un signore che ha dichiarato “fallacia logica” l’estendere gli aspetti negativi del caso Pirandello a tutta la letteratura contemporanea. Ebbene, controrispondo dicendo che nella nostra epoca si sono fatte cose bellissime nella letteratura e soprattutto nello spettacolo di consumo, come i musical americani, di cui sono un fan ( viva Fred Astaire ! ); però l’arte “alta”, quella che tratta i grandi problemi dell’uomo ( nascita, vita, gioventù, morte, dolore, angoscia ) E’ UN’ARTE DELLA CRISI, dello sminuzzamento e deporenziamento della personalità umana, che non riesce più a trovare in sè tensione verso i grandi valori che riempiono la vita., o meglio trova una tensione che si sa limitata e aleatoria. Sfido chiunque a dimostrarmi che questa descrizione non è vera.

Certo, bisogna vedere se le promesse di “vita eterna” sono, ahimè, solo delle favole, oppure corrispondono a una solida realtà; per questo io personalmente mi sono fatto la mia cultura, definita scioccamente e pregiudizialmente ( magari con fastidio )”pomposa”. A me interessa credere come facevo da bambino, come fa ogni bambino che ha fiducia nella mamma; e credere con piena convinzione: “Lassù qualcuno mi ama.” Non è cosa da poco, credetemi. Proprio per questo mi sono spremuto sui libri allo spasimo ( “Fides quaerens intellectum” ), e penso di essere arrivato al sì con l’onestà intellettuale richiesta a ogni persona che pensa.

schiaudano

“A me interessa credere come facevo da bambino, come fa ogni bambino che ha fiducia nella mamma; e credere con piena convinzione: “Lassù qualcuno mi ama.” Non è cosa da poco, credetemi. Proprio per questo mi sono spremuto sui libri allo spasimo ( “Fides quaerens intellectum” ), e penso di essere arrivato al sì con l’onestà intellettuale richiesta a ogni persona che pensa.”

Ma levati dai piedi, te e le tue speranza scambiate per ragionamenti.

MASSIMO

@ Florenskij

Insomma, lei ammette che, siccome non le piace questo mondo, si crea con la fantasia un mondo immaginario nel quale si rifugia.
In effetti io penso che le persone religiose fanno tutte questa cosa.
Ma ci pensi bene. Non le sembra ridicolo un adulto che fa questo?

Murdega

lorenskij risponde:
giovedì 23 febbraio 2012 alle 11:45
Sempre sintetico ed efficace !!!!!!!!!!!!!!!

Ratio

……… A me interessa credere come facevo da bambino,…………..

Qualcuno disse che le religioni sono superstizioni infantili, l’ho sempre pensato anch’io.
Padreterno, santi, befana, babbo natale, le fiabe ecc. Tutte cose alle quali è bello credere, quando si è bambini.

Murdega

Certo, bisogna vedere se le promesse di “vita eterna” sono, ahimè, solo delle favole, oppure corrispondono a una solida realtà; per questo io personalmente mi sono fatto la mia cultura, definita scioccamente e pregiudizialmente ( magari con fastidio )”pomposa.
———-
Condivido quanto sopra, ma perchè di identifichi nella ccar fino all’annichilimento ?

Manfredi

A Florenskji: ti dò un consiglio, evita di scrivere commenti troppo lunghi, al 99% non li legge nessuno.

faber

Pur non credendo in nessuna vita eterna, anzi probabilmente proprio per questo motivo, mi sono spremuto pure io sui libri di scienza a cercare di comprendere il mondo. E sa una cosa? L’ho trovato bellissimo! Talmente bello che non ho bisogno di nessun impulso di trascendenza per ammirarlo! La speranza di cui lei parla è perfettamente legittima, ma non quando finisce per ammantare gli occhi di uno spesso velo di menzogne. Anche a me piace sperare che un giorno nel mondo non ci saranno più guerre, carestie, malattie e quant’altro. Ma, come diceva il buon Monicelli, la speranza è una trappola quando ci spinge all’immobilità nell’attesa di un riscatto che non dipende da noi.
Lei dice: “L’handicappato sarà risanato, la vittima di Auschwitz tornerà in vita… “. Per quanto mi riguarda preferisco impegnarmi affinché l’handicappato sia curato e un’altra Auschwitz non esista.

Alfonso

Oggi la mia stitichezza era particolarmente ostinata.
Laudato si’ mi’ Florenskij per sora nostra funzione corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare.

Alex

A me interessa credere come facevo da bambino, come fa ogni bambino che ha fiducia nella mamma; e credere con piena convinzione: “Lassù qualcuno mi ama.”

In poche righe ha riassunto esattamete quello che è la “cieca credenza” : un rimanere sempre bambini. Bambini che sperano che ci sia sempre la mamma che aggiusta tutto.
Ma poi per diventare adulti i bambini devono aprire gli occhi sulla realtà. Una realtà che talvolta non è certo quella che desidererremmo, ma che dobbiamo accettare per quella che è. C’è chi riesce a farlo e chi invece preferisce continuare a rifugiarsi tra le sue fantasie e illusioni. Questione di scelte.

FSMosconi

@Flo’

Perché tu voglia che una roccia sia albero, quella roccia non sarà mai albero.
Rassegnati: il Wishful Thinking è piuttosto sintomo di auto-esclusione.
E non c’è autorità che tenga. Né se la riconosci vera perché vuoi, né se la consideri valida in assoluto.

Piuttosto noto che continui imperterrito nell’Errore del Riflettore:
http://www.linux.it/~della/fallacies/riflettore.html

Che dire: tanto rumore per nulla

Ferrer

“A me interessa credere come facevo da bambino, come fa ogni bambino che ha fiducia nella mamma; e credere con piena convinzione: “Lassù qualcuno mi ama.” Non è cosa da poco, credetemi. Proprio per questo mi sono spremuto sui libri allo spasimo ( “Fides quaerens intellectum” ), e penso di essere arrivato al sì con l’onestà intellettuale richiesta a ogni persona che pensa.”

In altre parole dice che si è rimbambito. Grazie, si era già capito…

“L’handicappato sarà risanato, la vittima di Auschwitz tornerà in vita… ”

Il poveraccio si è dimenticato di aggiungere “purché appartenenti alla CCAR”, quindi mi sa che la gran parte dei morti ad Auschwitz (perfidi giudei deicidi, comunisti e anarchici senza dio, eretici TDG, ecc…) dovrebbero essere passati direttamente da un forno ad un altro forno, questa volta eterno, almeno a dar retta a Santa Madre Chiesa: Nulla Salus Extra Ecclesiam…

« No, fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana nessuno può salvarsi, come niuno poté salvarsi dal diluvio fuori dell’Arca di Noè, che era figura di questa Chiesa »
(Catechismo di Pio X, art. 169)

Ferrer

“però l’arte “alta”, quella che tratta i grandi problemi dell’uomo ( nascita, vita, gioventù, morte, dolore, angoscia ) E’ UN’ARTE DELLA CRISI, dello sminuzzamento e deporenziamento della personalità umana”

A parte il fatto che i concetti di “arte alta” e di “arte della crisi” sono convenzionali e opinabili, e che ogni giudizio estetico è soggettivo; io considero (e credo di essere in buona compagnia) il “monologo di Molly” nell’Ulisse di Joyce (ateo come Borges, altro grandissimo scrittore del ‘900) un inno alla vita e all’umanità tra i massimi presenti nella letteratura di ogni tempo.

bruno gualerzi

@ Florenskij
“(…) E’ UN’ARTE DELLA CRISI, dello sminuzzamento e deporenziamento della personalità umana, che non riesce più a trovare in sè tensione verso i grandi valori che riempiono la vita., o meglio trova una tensione che si sa limitata e aleatoria. Sfido chiunque a dimostrarmi che questa descrizione non è vera.”

Ma andiamo Florenskij, hai già perso la sfida in partenza! Dove trovi, nel passato, “questa tensione verso i grandi valori che riempiono la vita” se non nella tua esigenza che da qualche parte siano esistiti ed esistano per una sorta di dono divino? Anche nell’ipotesi… che per te naturalmente è certezza… che nella dottrina cristiana ci siano i presupposti perchè sussista questa tensione, quando mai questi ‘valori’ li hai visti trionfare nelle vicende umane del passato? Non credi (faccio per dire) che sia sempre più necessario lasciarsi alle spalle tutti questi valori con l’iniziale maiuscola (Fede, Speranza, Carità) per recuperarli nella loro dimensione tutta umana (fede, speranza, carità), toglierli dalla trascendenza, sdoganarli dalle istituzioni religiosi che se non sono arrogati il monopolio sfruttandone l’esigenza… pena il perpetuarsi di un passato che ha solo sempre pagato questa fuga in avanti? Sperando solo che non sia troppo tardi…

robby

@@—-ma che credete che abolendo l 8x mille gli aerei non cadranno piu ecc.. e i vulcani non eruterranno.
floenskji,lei nei libri ci ha sprecato l inteletto,lei vive su facili comodita intelletuali.
un po di fame le farebbe bene….ma non per iniziazione mistica……

Stefano

@ Florenskij

” A me interessa credere come facevo da bambino, come fa ogni bambino che ha fiducia nella mamma; e credere con piena convinzione”

Una credenza fondata riguarda ciò che è non ciò che interessa.

Per quanto ancora Florenskij?

firestarter

un intervento struggente quello del povero florenskji che ricalca in modo impressionante gli argomenti di mia nonna la quale tuttavia (1) non si vanta di letture gargantueliche (2) ha completato la quinta elementare e (3) tende ad essere alquanto piu’ concisa e piacevole.

il poveretto sembra non capire che i sassi cadono a prescindere dai nostri desideri

Ferrer

“E’ UN’ARTE DELLA CRISI, dello sminuzzamento e deporenziamento della personalità umana, che non riesce più a trovare in sè tensione verso i grandi valori che riempiono la vita., o meglio trova una tensione che si sa limitata e aleatoria. Sfido chiunque a dimostrarmi che questa descrizione non è vera.”

Ecco una citazione dal “Grande dittatore” un’ altissima opera d’arte del 1940 del regista ateo Charlie Chaplin:

A coloro che mi odono, io dico: non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e, qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un’anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie: siete uomini!

John

Che mondo brutto deve essere il Vaticano, io invece mi guardo intorno e vedo gente abbastanza serena nonostante tutto, e senza bisogno di madonne e sacramenti… 🙂

massi

“E nuova!”

Già Pio XI, il 19 marzo 1937, con l’enciclica Divini Redemptoris, indicava il materialismo ateo come il peggior nemico della fede cristiana.

Mentre, all’indomani dei Patti Lateranensi definiva Mussolini l'”uomo della Provvidenza”.

Enrico-46

Ma che pensieri profondi ed originali questo papa… che teologo, che fine teologo…
ma mi faccia il piacere diceva Totò

Sabner

Possono essere mosse molte critiche (che condivido) alla società moderna

Il problema è quello che viene proposto !!! Il papa vorrebbe eliminare certi valori negativi che dominano la società moderna con i valori cristini che per lui sono positivi

Per me è come togliere dei valori negativi per mettere altri valori negativi, non c’è nessun miglioramento

nightshade90

io vedo solo un peggioramento….sostituire “l’aridità, la povertà di parole di vita e di valori, il secolarismo e la cultura materialista” con la sottomissione ai principi cristiani cattolici è come sostituire un raffreddore e la vaccinazione al vaiolo con l’ebola…..

DURRUTI 51

Abbiamo fin troppi guai e molto “materiali” nella nostra vita reale, altro che trascendente ci vuole per risolverli.

PINK

@faber
Sì certo, io intendevo però il regresso culturale, nel senso che è vero, oggi non crediamo più a Zeus, però anche se abbiamo più conoscenza certe credenze assurde rimangono, anche fuori dalle religioni, non vorrei che un giorno, al mancare della CCAR, si sostituisse dell’alro, allora non sarebbe proprio cambiato nulla.
Sarà perchè ho avuto la sfortuna di incrociare nella mia vita alcune persone davvero ingnoranti, che ne ho molta paura …

bruno gualerzi

@ PINK
Fa piacere, ogni tanto, incontrare qualcuno che vede… si potrebbe dire ‘sente’… le cose quasi esattamente come le vedo (sento) anch’ io.
Non naturalmente perchè tanti altri qui non si rendano conto di questa possibile – e in parte già avvenuta – ‘sostituzione’ di un tipo di fideismo con altri sostanzialmente con la stessa funzione… ma per la priorità che una visione atea, o comunque veramente laica, dovrebbe a mio parere attribuire alla questione.

Gianluca

@ Pink & Bruno

Il problema non è la sostituzione di un tipo di fideismo con un altro, il nodo cruciale secondo me è l’impatto economico e culturale sulla popolazione di quest’altro tipo di fideismo. Già oggi sopravvivono, più o meno agiatamente maghi, santoni, fattucchiere e chi più ne ha più ne metta, ma nell’immaginario collettivo sono considerati approfittattori e “circonventori di incapaci”, da combattere con la cultura e l’istruzione. Invece la chiesa è considerata buona e giusta e soprattutto (purtroppo…) necessaria. Una volta che sarà chiaro a tutti che “Il re è nudo” sarà difficile che qualcun altro si autoelegga nuovo re.

Alfonso

Concordo con Gianluca. Vero è che il bisogno di “religiosità” o del “trascendente” potrebbe essere ineluttabile o imprescindibile dalla natura (?) umana come più volte sottolineato da Gualerzi, ma è pur vero che le religione organizzate succhiano risorse pubbliche (soprattutto) e private a differenza di quelle private, quelle “new age” per intenderci, che scroccano solo soldi ai privati, pertanto in questo senso sono senz’altro da preferire alle prime.
Non è un caso che la chiesa cattolica le veda come delle dirette e pericolose concorrenti da combattere in ogni modo.

bruno gualerzi

@ Gianluca
@ Alfonso
E’ sempre la solita questione. Perchè la chiesa riesce a detenere questo enorme potere economico e politico (politico ed economico)? Perchè può lucrare sulla sudditanza di tante persone che le riconoscono – alla faccia di tutte le nefandezze di cui può essere spesso protagonista – un’autorità morale… che può anche non avere niente a che fare con i principi religiosi… ma che li tranquillizza proprio sul piano esistenziale. Come la mamma. E non è vero che ‘di mamme ce n’è una sola’: quando una non risponde più alle esigenze ‘assicurative’ richieste dalla condizione umana (non dalla natura umana, che non esiste), dal riscontro della sua precarietà… se ne cerca e se ne trova un’altra. O si riconosce che le religioni sfruttano questa esigenza reale e si lotta per mettere in luce quanto sia fasulla la risposta che ne danno invece di sostenere che questa esigenza non esiste… oppure non c’è battaglia economica (che pure si deve condurre con tutte le forze, tipo lotta contro l’8×1000 o l’esenzione dall’ICI) che, per sè sola, possa avere successo.
Così cintinuo a vederla.

faber

Non sono d’accordo Bruno. Penso che la chiesa attualmente detenga il potere economico e politico perchè, in passato, lo ha costruito sulla sudditanza delle masse. Ma oggi, si fa per dire, campa di rendita. Non penso che ci sia un asservimento della politica alla chiesa solo perchè portatrice di voti e consensi. Anzi penso che non sia proprio questo il caso. Questo asservimento sussiste solo e soltanto perchè la chiesa è già un sistema di potere aldilà delle masse. La dimensione spirituale della chiesa è già fallita, la sua dimensione politica ed economica è più forte che mai. Per questo penso che la chiesa vada trattata come tale anche nel combatterla: esattamente come qualsiasi altra istituzione politica.

bruno gualerzi

@ faber
Solo un appunto in merito alla tua posizione, per tanti aspetti plusibile. Anche ammesso che la ccar abbia perso la capacità di manipolare come in passato le coscienze (personalmente ne dubito molto), non per questo il potere che la religione, (la cultura religiosa, il pensiero magico religioso, l’esigenza che le alimenta) esercita ancora sulle masse è venuto meno, anzi! Del resto, anche per restare solo in Italia, non credo che la dimensione superstiziosa (ciò su cui in definitiva prosperano tutte le religioni) si sia indebolita in seguito ad un affievolimento delle pratiche religiose tradizionali.
E di questo si trattava all’origine di questo scambio.

gmd85

Concordo con entrambi. Mi spiego: faber ha ragione nel focalizzare l’attenzione sul potere prettamente economico e bruno ha ragione nel nonn escludere la sfera della superstizione. Le masse sono influenzabili facilmente e chi vede la chiesa come espressioen di spiritualità continuera a esserne asservito mentalmente. Dall’altro lato, i politici ne sono asserviti economicamente, Sno consapevoli del suo potere temporale e agiscono di conseguenza. Senza escludere che ce ne siano non pochi che dimostrano comunque la deferenza del credente convinto.

Bulk

Io il discorso lo modificherei così, (riferendomi alla fede religiosa):

….“del Razionalismo e del progresso in cammino nel ‘deserto’ del mondo del soprannaturale religioso e del misticismo”.
Un deserto che può rafforzare l’abbandono delle assurdità della fede, … ma un deserto che è “anche l’aspetto negativo della realtà che ci circonda: l’aridità, la povertà di ragionamento razionale, sostituito dalla vuota cultura religiosa che ripete dogmi anacronistici e privi di senso, contrari alla pragmaticità della vita, che rinchiudono la persona nell’orizzonte ottuso del credere sottraendola ad ogni riferimento pratico alla realtà”.
Il deserto, …proseguendo con una eterea metafora, “è anche l’ambiente in cui il cielo sopra di noi è oscuro, perché coperto dalle nubi dell’egoismo del pensiero unico, del totalitarismo, dell’incomprensione e dell’inganno”.

Ecco, così mi suona molto meglio.

Francesco S.

Alla fine dice sempre le stesse cose, alla faccia del “deserto del materialismo” e della quaresima, domani una bella bistecca al sangue. 🙂

Francesco

Se Hitler avesse criticato il razzismo sarebbe stato piu’ credibile di un Papa che critica il materialismo.
Non ci piove, anche col cielo oscurato dalle nubi.

Syd

I nazisti si vantavano di essere i più avanzati in quanto a diritti degli animali.
Un po’ come la CCAR quando ti spiattella davanti i vari Gallo, Mazzi & Co. ma non parla mai di IOR, Calvi, Marcinkus eccetera, solo per rimanere nell’ambito della storia contemporanea.

chiericoperduto

Bene, cominci la chiesa a spogliarsi dei beni materiali.

Federico Tonizzo

Già.
Eppure forse è proprio per l’enorme croce d’oro al collo che Ratzinger si sta ingobbendo…

whichgood

Sai che in Vaticano sono molto perspicaci e se ne sono accorti; per compensare il peso gli hanno dato un bastone d’oro massiccio che gli tiene la schiena dritta.

Giorgio Pozzo

Voi scherzate, ma come al solito il discorso fa presa su molte, troppe persone.

E’ un sillogismo molto redditizio e sfruttato. Talmente sfruttato che è ormai diventato propaganda cattolica.

a. Crisi di valori morali
b. Cattolicesimo depositario di valori morali
=>
c. Chiesa cattolica unica possibilità di redenzione del mondo

faber

La cosa incredibile è che la fallacia logica riguarda non solo il fatto b ma anche il fatto a del sillogismo! Che ci sia una crisi dei valori morali è tutto da dimostrare. Per quanto mi riguarda dubito che la società di uno o due secoli fa avesse dei valori morali migliori di quella attuale!

Near

Ma comandavano ancora di più loro a quei tempi, è questo che fa la differenza..

galileo bruno

Ratzo dice che “il cielo sopra di noi è oscuro, perché coperto dalle nubi dell’egoismo, dell’incomprensione e dell’inganno” ?
A parte la banalità del dire che il cielo sopra di noi è oscuro per via dell’ora tarda in cui lo si guarda, le parole di questo sedicente benedetto mi sembrano utili per una disgnosi di Sindrome da depressione cronica, o almeno da Sindrome bipolare.
Ratzo, fatti curare come quel parroco pizzicato in crociera. Tanto puoi sempre dire che vai in un ritiro spirituale.

whichgood

Fra il papa e Bertone non esce neanche mezzo cervello. Si dedichino alla preghiera.

Catilina

L’unico punto della lamentatio di Benedetto XVI che condivido è quello contro il materialismo, che nega l’apertura alla trascendenza, all’ideale, al mondo magico-misterico, ma appunto non è di cattolicesimo, né di alcuna altra religione organizzata,con il suo apparato di prescrizioni pseudovine e di miti che pretendono essere verità storiche, che si ha bisogno per ritrovare la dimensione dello spirito nella sua più autentica manifestazione che è la libertà.

schiaudano

Potresti, per cortesia, spiegare quali vantaggi darebbe a una persona “l’apertura alla trascendenza, all’ideale, al mondo magico-misterico”?
Giusto per sapere cosa mi perdo.

Catilina

Io posso parlare solo per la mia esperienza personale, sento che confinarsi entro l’orizzonte materiale per me è troppo riduttivo, la materia non mi soddisfa, io cerco qualcosa di più; se questo sia un vantaggio o uno svantaggio non saprei, di certo con la mia personalità in questa società così materialista mi sono sempre sentita a disagio, quindi su questo punto, solo su questo, posso comprendere Benedetto XVI, anche se lui ha il privilegio di essere inserito in una istituzione che gli permette di vivere spiritualmente, dedicandosi unicamente allo studio e alla ricerca, dunque è un privilegiato, per sé personalmente non dovrebbe avere di che lamentarsi; certo la religione che ha regalato la libertà dalla materialità a lui rischia di ridurre gli altri, gli uomini e le donne comuni in un asservimento ancora peggiore di quello che già si rischia per natura.

schiaudano

Un bel polpettone insomma, che comincia con il mischiare il significato di materialismo (inteso come mancanza di trascendenza) con quello di consumismo + capitalismo sfrenato.
Strano che i trascendenti qualcosa-baba in genere finiscano per viaggiare in Rolls Royce.
Qualcosa nel tuo “ragionare” non funziona.

MASSIMO

“sento che confinarsi entro l’orizzonte materiale per me è troppo riduttivo”

Ma bravi. Vivete in un mondo immaginario creato dalla vostra fantasia e volete insegnare agli altri come comportarsi.
Ma voi avete bisogno solo di un bravo psicologo.

Francesco

Ratzinger: Le persone dovere capiren che non dovere preoccuparsen dei beni materialen.
Segretario personale: E perche’?
Ratzinger: Cosi’ la Chiesen puo’ accaparrarsenen con piuen facilita’.
Segretario personale: Vero, non ci avevo pensato.

Near

“la povertà di parole di vita e di valori, il secolarismo e la cultura materialista”
A proposito di spirito di povertà e modelli di vita sobri e spirituali, questa sera al tg1 è stato intervistato il direttore del consiglio dello IOR che ha affermato che l’aumento della procreazione è utile al fine della crescita del PIL, quindi, che l’uomo è importante come fonte di denaro.
Ha poi elogiato Benedetto XVI come il più grande economista del mondo in quanto direttore dello IOR, forse dimentico dei tanti bei episodi di cui questa banca (che agisce al di fuori dei trattati internazionali sulle norme antiriciclaggio) si è resa protagonista, dal crac del Banco Ambrosiano, algli scandali Enimont, Sofia e Anemone.

dissection

Senza dimenticare che negli anni 70 possedevano una fabbrica di preservativi!!!

Federico Tonizzo

A me pare che i discorsi di Ratzinger siano sempre più superficiali, confusi, elementari, scadenti…
Non è che il “deserto” si sta facendo strada all’interno del suo cranio, privandolo di neuroni?

cesares

Tutti i giorni, dico, tutti giorni, dobbiamo sorbirci una predica. Almeno dopo Celentano è arrivata Belen.

ser joe

Per me sta solo annaspando come uno che sta affogando. Nel suo caso si tratta di materia liquida marrone (…e non è cioccolata).

maxbn

io ho vissuto sulla mia pelle “egoismo, incomprensione e inganno” negli ambienti della mia (ex) parrocchia.

saluti

massi

Eleggono lo spirito per esaltare il comando e odiano i corpi perché odiano il lavoro.

Brian di Nazareth

il papa ha impartito la sua rituale critica alla società moderna

Eh si, la nostalgia del medioevo è una sofferenza in continua crescita.

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