L’inverno tunisino: arresti, violenza, censura

La società laica tunisina è sempre più preoccupata del futuro del paese, dopo la presa del potere del partito islamista Ennahdha. Qualche settimana fa Cheick Sadok Chrourou, un parlamentare di quel partito, ha chiesto di fermare gli scioperi applicando le pene previste dal Corano contro chi si oppone al partito di Dio: “occorre uccidere, crocifiggere e tagliare le mani e le gambe ai miscredenti che hanno dichiarato guerra a Dio e al suo profeta”, ha dichiarato. attounsiaNei giorni scorsi, invece, tre giornalisti sono stati arrestati con l’accusa di “attacco alla moralità pubblica”, avendo pubblicato una foto di un calciatore ritratto insieme a una donna nuda, a cui copriva il seno: la sede del giornale è ora sotto la protezione delle forze dell’ordine a causa delle molte minacce di morte pervenute.

Il mese scorso già altri due giornalisti erano stati picchiati in occasione del processo a Nessma Tv, accusata di aver trasmesso il film Persepolis. Di fronte al rischio che il premier Jabali stia procedendo davvero a tentare di creare il sesto califfato, i partiti laici hanno deciso la scorsa settimana di unirsi in una coalizione.

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52 commenti

gmd85

Ma invece di aspettare le 77 vergini perchè non la piantano e cominciano a viversi la vita?

Laverdure

Per lo stesso motivo per cui milioni di giovani andarono entusiasti al macello al grido di
“Heil Fuhrer ! “o “Banzai per ll’imperatore !”
Con “Viva il Duce” furono un po’ meno,ma molti di piu’ di quanto un paese “antifascista”
come il nostro voglia ricordare.
Tra ideologie e religioni c’e’ ben poca ( o nessuna differenza):entrambe ti offrono solo certezze dipèensandoti dalla fatica di fare scelte,e ti fanno sentire personalmente importante sentendoti l’ingranaggio di una colossale forza vincente.

Marcus Prometheus

Sono solo 72.

Ma forse non sono esattamente 72. In Arabo antico 72 stava a volte per dire MOLTI

Poi non e’ certissimo che siano ragazze (vergini). Forse e’ solo un errore di interpretazione-traduzione da antichi testi aramaici. Secondo una interpretazione alternativa di alcuni studiosi di linguistica siriani giacobiti potrebbe trattarsi di 72 CHICCHI DI UVA PASSA BIANCA.

Infine potrebbe essere proprio un bidone molto peggiore dell’uva passa.
Guardate su Facebook alla mia pagina dove metto adesso una illustrazione di questo ultimo concetto. Il mio conto su FB e’ Marcus Prometheus.

faber

Da un lato ti do ragione per il poveretti…dall’altro mi viene da pensare che le uniche nazioni arabe in cui l’islamismo non è avanzato nelle sue forme più violente e intolleranti sono quelle in cui non vige un regime democratico. Il vecchio Iraq e la Siria sono degli esempi abbastanza lampanti. Laddove le masse hanno avuto in mano il potere elettorale lo hanno sistematicamente esercitato a favore dei partiti più integralisti. Forse la scelta di “esportare” la democrazia non è stato un buon affare non solo per le tematiche portate avanti da una certa sinistra pacifista, ma anche da un punto di vista meramente machiavellico. Personalmente aspetto con un cauto pessimismo lo sviluppo della situazione in Libia, in Egitto e in Siria. Ma a naso direi che tra qualche anno l’Iran potrebbe avere buona compagnia. Anche in quest’ottica è da intrepretare, a mio modo di vedere, il crescente interventismo israeliano che però, a questo punto, potrebbe aggravare piuttosto che risolvere la situazione.

giulio

Per chi crede sia nella democrazia che nella laicità è avvilente vedere come le due cose di fatto facciano a pugni.
Nel mondo arabo a garantire la laicità ci riescono solo i Saddam Hussein, i Bashir El Assad, i Ben Alì.
A questo punto mi sa che ai tempi se ci fosse stata la democrazia non ci sarebbero mai stati nemmeno Burghiba e Nasser.

Laverdure

@Giulio
Una sola domanda:ti sembra,visti gli esempi di Arabia Saudita,Iran,e di molti stati teocratici,che la democrazia si intoni meglio con gli integralismi religiosi ?
E includiamoci anche le performances secolari dello Stato Vaticano prima di Porta Pia.

max2212

Qualcuno disse che non c’è peggiore cosa di un popolo che rimpiange il suo dittatore…. Mi sa che si arriverà a questo

Laverdure

Winston Churchill diceva “La democrazie e’ il peggior sistema di governo possibile…
ad eccezione di tutti gli altri ! ”
Sintassi discutibile,ma messaggio chiaro.

faber

Laverdure non si tratta di discutere i meriti o demeriti teorici di un sistema democratico, si tratta di prendere atto del fatto che gli unici regimi non integralisti del mondo arabo sono stati quelli non democratici. Un pò per il narcisismo dei dittatori (vedi Saddam Hussein) che non ammettevano altro culto che quello di se stessi un pò per la necessità di avere una forte autorità centrale al fine di gestire delle nazioni composite e variegate, spesso con un’impostazione grosso modo tribale (vedi Siria e Libia). Attenzione non sto facendo un discorso etico e morale, ma un’analisi della situazione sociale e politica di gran parte del mondo arabo. Questo chiaramente non significa che tutta la società tunisina o siriana siano dedite all’Islam radicale, ma che purtroppo l’islamismo riesce ad affermarsi quando ha margini di manovra politica sfruttando anche un grado economico-culturale piuttosto basso nelle masse.

Laverdure

@Faber
C’e’ un punto da analizzare nel tuo discorso:siamo davvero sicuri che i regimi islamici,pur avendo innegabilmente l’appoggio delle masse indottrinate,si possano definire democratici ?
Che i governanti siano sempre disposti a tener conto delle richieste della popolazione anche solo per problemi secondari ?
O che facciano qualche concessione soltanto quando il malcontento arriva a provocare
vere manifestazioni di protesta come in Iran,peraltro represse in modo spesso sanguinoso ?
Nel regno di Napoli del primo ‘800 il “re lazzarone” godeva della simpatia del popolino grazie alla politica di “feste,farina e forca”,ma non credo proprio si potesse definirlo democratico.
I regimi islamici hanno semplicemente sostituito alle feste le preghiere e i rituali
religiosi (mantenendo il resto ).

chiericoperduto

L’Iran invece, quando si libererà dalla teocrazia, veleggierà verso la laicità e la modernità. Conosco gli iraniani. Solo dopo seguiranno i paesi arabi, ma piuttosto dopo.

diego

Quei popoli sono ignoranti e superstizioni e così sono stati tenuti dai loro governi. Sicuramente chi vota quei partiti lì lo fa sicuramente per non offendere dio. E il potere così va in mano a 4 violenti guerrafondai che altro non hanno da fare che imporre agli altri il proprio punto di vista. Il problema non è la dittatura, è la base popolare che ha voluto ciò. Esportare democrazia in posti in cui il popolo non sa che farsene del libero pensiero peechè non riesce a concepirlo è stato un grave errore, bisognerebbe istruire il popolo povero (possibilmente non dai cristiani altrimenti siamo daccapo).

Laverdure

@Diego
Insomma dici che in un paese retto da un regime teocratico fondamentalista,che reprime nel sangue la minima dissidenza esplicita o implicita,e controlla totalmente i mezzi di istruzione e di informazione,le cose si possono risolvere soltanto educando il popolo.
Io onestamente credevo che la telepatia esistesse soltanto nei fumetti di fantascienza,perche’ a meno di disporre di essa non vedo come riuscirci.
Il tuo discorso e’ analogo a quelli di intellettuali come Simone Weil,che dopo lo scoppio del conflitto proponevano di non combattere il nazismo con le armi e di “educare” l’invasore
col proprio esempio di civilta.Non e’ una barzelletta.
Va detto che dopo che le performances dei nazisti furono note in tutto il mondo la Weil ammise di essersi sbagliata, e questo la eleva almeno sopra molti altri cosiddetti intelletuali odierni.

Giuseppe Recanati

Il fratello della Weil, il grande matematico André Weil, voleva molto bene alla sorella ma disse che le sue idee gli sembravano ‘un affronto al buon senso’.

Incidentalmente l’ateo André Weil è immeritatamente meno conosciuto della religiosa Simone.

Questione di claque, temo.

Laverdure

@Giuseppe Recanati
In Wikipedia qualcuno ha ritenuto giusta la definizione “filosofa e mistica”nel capitolo dedicato alla Weil.
Questo ossimoro si puo’ forse spiegare con le parole con cui un passante qualunque rispose ad un intervistatore:”Anche una persona molto intelligente non puo’ essere
intelligente 24 ore al giorno !”

diego

certo che basta educare il popolo, o almeno spingerlo all’illuminismo. Certo non è una cosa di pochi anni, ma metti che sempre più gente comprenda che un partito laico non è necessariamente nemico di dio e metta il benessere del popolo in primo piano allora le cose potrebbero cambiare. Noi ci abbiamo messo più di due secoli per separare religione e stato, per capire che ragionare con la propria testa non è equivalente ad odiare dio. Dopo la rivoluzione francese ci son voluti altri cento anni di rivoluzioni, imperi, restaurazioni e repubbliche più o meno democratiche perchè in Francia si raggiungesse la democrazia. In un regime teocratico fondamentalista educare il popolo è impossibile perchè la frittata è stata già fatta. Il popolo è tenuto costantemente oscurato dei propri diritti, non può capire che i governanti approfittano di lui, perfino internet è censurata per paura che il popolo sviluppi l’idea di libertà.

Laverdure

@Diego
E’ certo che su lungo periodo,secoli magari,il liberalismo finirebbe per prevalere,ma il problema e’ che non abbiamo tanto tempo.
Il mondo di oggi e’ molto piu’ complesso e interdipedente di quanto lo fosse ai tempi della Rivoluzione Francese,e il fatto che le armi nucleari diventino sempre piu’ disponibili anche a regimi retrogradi,fa si che tali regimi potrebbero concretizzare una minaccia tremenda per il pianeta molto prima del loro crollo spontaneo.

diego

per quanto orribile possa essere questa prospettiva, il nuovo mondo che nascerà sarà molto migliore di quello odierno.

Laverdure

@Diego
Dici?
Credi davvero che le popolazioni di paesi sconvolti da conflitti totali,con l’uso di armi atomiche,una volta tornata una precaria condizione di pace ,immersi in gravissimi problemi quotidiani di sopravvivenza per la scarsita di cibo,carburanti,medicinali ecc
si butterebbero sul razionalismo ?
O piuttosto si sottometterebbero volontariamente al “signore della guerra” locale
( ne sorgeranno immancabilmente)in cambio di protezione,cosi come si sottometteranno a qualunque tipo di predicatore carismatico nell’illusione di ottenere
aiuto divino ?
E’ un tema fondamentale della fantascienza,prova a leggerti ad esempio “Un cantico per Leibowitz”, ma se preferisci la realta prova a leggerti un po’ di libri di storia, evedrai che e’ sempre andata cosi’.

diego

ho letto molti libri di storia, ma non ho mai trovato di guerre atomiche 🙂 . Comunque, dopo che le alte sfere si sono distrutte a vicenda, il popolo non dovrebbe mettersi nelle stesse mani che hanno causato la loro rovina. Poi, il fatto che la tecnologia si troverebbe praticamente azzerata eliminerebbe parte dei problemi: che senso ha avere la benzina se una bomba E ha neutralizzato tutti gli apparati elettrici? Che senso ha avere medicinali per salvare malati già spacciati quando i soppravissuti devono arrangiarsi in tutto e per tutto? Prima ci sarebbero dei grandi movimenti umani per cercare dei in cui si possa coltivare e allevare, tenendo conto anche che la fascia equatoriale del pianeta si troverebbe in uno stato di inverno nucleare per almeno 10 anni. Poi sorgerebbero forme di governo a cui siamo abituati con elezioni democratiche. Non è scontato che non appaiano anche forme di tirannia, ma non credo avrebbero il sopravvento su tutta la popolazione.

In quanto alla fantascienza, molte sono le situazioni descritte riguardo a scenari postapocalittici: nell’Ombra dello Scorpione il mondo si ritrova diviso in due tra “buoni” e “cattivi”, in Star Trek nel mondo ci sono molte comunità più o meno avanzate su diversi livelli tecnologici e sociali, nel ciclo della fondazione di Asimov si descrive una rivolta contro coloro che usano armi nucleari contro i propri nemici…

Tino

@ diego
Almeno adesso la gente non si può raccontare più storie, i popoli musulmani l’integralismo lo vogliono non è colpa di governi corrotti dall’occidente che non permettono la democrazia, un popolo che pensa di basare il proprio codice penale su un testo di 1500 anni fa non amendabile non è democrazia punto e basta. Laicità non ne parliamo nemmeno.

fab

Guarda che una popolazione non presenta una data caratteristica al 100% o allo 0%.
E’ il solito giochetto dei politici, quando dopo le elezioni, magari vinte per una manciata di elettori, se ne vengono fuori con “gli elettori hanno deciso”. Ma quando mai.
In Tunisia c’è una maggioranza (chissà se eletta senza brogli?) e una minoranza. La maggioranza ha eletto un gruppo di esaltati criminali. Punto.

chiericoperduto

Infatti dare il potere in mano ad un popolo ignorante ed in miseria è estremamente pericoloso. La Cina si guarda bene, per ora, di dare il potere in pasto ad 1300 milioni di persone. Ha avuto un suo percorso: prima, quando vigeva veramente il socialismo, le priorità erano l’istruzione, lo sviluppo infrastrutturale e il raggiungimento di un standard minimo per tutti (non fare la fame come in India o in Africa). Poi, con l’apertura al libero mercato, la corsa verso il benessere ed in ultimo verrà la democrazia.
Può sembrare machiavellico ma il modello cinese ha evitato il rischio dei fanatismi religiosi che sovente si alimentano della povertà.
La democrazia in un paese non si importa, si costruisce, si desidera e sboccia quando è incontenibile.

francesco S.

Di fronte al rischio che il premier Jabali stia procedendo davvero a tentare di creare il sesto califfato, i partiti laici hanno deciso la scorsa settimana di unirsi in una coalizione.

Avrebbero dovuto già farlo, speriamo bene .

MassimoP

“occorre uccidere, crocifiggere e tagliare le mani e le gambe ai miscredenti che hanno dichiarato guerra a Dio e al suo profeta”

L’amore innanzi tutto. Come sempre.

Che occasione sprecata per questa povera gente che “rischiava” di salvarsi!

Laverdure

Una piccola divagazione.
Una frase ricorrente in questa sede come altrove e’ “Non nsi porta la democrazia con le bombe”.
Bisogna ammettere che e’ emotivamente perfetta,si potrebbe associarla a “Non si cura la gente con la sega !”
Pero’….
in presenza di cancrena diffusa irreversibile,tumori maligni,necrosi di origine batterica ecc
quale altro mezzo si puo’ usare, a parte l’amputazione,con tutte le conseguenza negative che ne derivano ?
E in passato,quando non esistevano antibiotici,disinfettanti,e spesso non era nemmeno possibile LAVARE in modo decente una ferita,vi sembra cosi obbrobrioso l’uso intenso della sega sui feriti,specialmente sui campi di battaglia ?
Allo stesso modo,avendo a che fare con illustri personaggi come Hitler,Mussolini,Pol Pot,
Gheddafi e chi piu’ ne ha piu’ ne metta,non vi sembra che condannare a priori l’uso della forza sostenendo il “dialogo ad ogni costo” somigli molto a pretendere di curare i problemi di cui sopra con la preghiera,come pretendono molti?
E ovviamente il paragone potrebbe continuare:cosi come esistevano medici scalzacani che amputavano arti curabili anche coi mezzi di allora, e ne esistono anche oggi ( a volte amputano la gamba sbagliata !),cosi esiste gente che decide l’uso della forza a sproposito,
l’Iraq di Bush ne e’ un esempio.
E come tanta gente sconta sulla propria pelle il credere a guaritori che pretendono di curare
i tumori col bicarbonato o altri mezzi “dolci”,l’Europa sconto a caro prezzo il pacifismo
accomodante con cui affronto’ Hitler inizialmente.
Ma come nessuna persona ragionevole condannerebbe a priori l’amputazione (e’ un miracolo che non lo faccia la Chiesa come fa con l’aborto),non mi sembra proprio una cosa furba il dogma della “pace ad ogni costo” tanto caro a Neville Chamberlain.
Il problema e’ che oggi l’occidente non dispone piu’ di quel mordente e di quella spietatezza ( e’ la parola giusta)necessario per usare la forza con l’intensita necessaria per vincere oggi ideologie come il nazismo,il nazionalismo giapponese o il fascismo e portare la democraziain quei paesi.
E questo rischiamo di pagarlo a caro prezzo in futuro.

Tino

Ma nessuno è per la pace ad ogni costo, i pacifisti sono per il disarmo dell’occidente e basta vedi la vignetta di apicella sull’Iran “missili a lunga gittata, pace assicurata.

Laverdure

@Tino
Il famoso giornalista americano Shirer,che fu corrispondente dalla Germania durante il nazismo,ricorda nelle sue memorie che quando hitler,con un audace colpo di mano
si riprese la Renania “smilitazizzata”,alla faccia di francia e Inghilterra che accettarono il fatto compiuto,molti giornali europei salutarono il fatto come un “passo verso il
consolidamento della pace”!
E le risorse minerarie della Renania,come tutti sapevano erano fondamentali per
l’industria bellica !

Laverdure

@Tino
Anche Bertranda Russel,in un suo articolo all’inizio del ’39,sosteneva il disarmo unilaterale dell’Inghilterra come mezzo sicuro per prevenire una guerra e garantirle una sicurezza dalle invasioni pari a quella della Danimarca.
Se il destino dell’Inghilterra ,perlomeno all’inizio,fu diverso da quello della Danimarca,fu soltanto per il fatto di essere un’isola anziche una penisola,e per quello che la Germania disponeva di un esercito possente ma di una marina limitata,l’esatto
contrario dell Inghilterra.
Chissa se Russell,come la Weil,si penti di quell’articolo ?

Francesco

Come sempre la Chiesa di fronte a questi episodi (a meno che non ci scappi il martire) tace.

Gianluca

@ Laverdure

“Per lo stesso motivo per cui milioni di giovani andarono entusiasti al macello al grido di
“Heil Fuhrer ! “o “Banzai per ll’imperatore !””

Posso consigliarti un libro?
Shogun – di James Clavell

Ps: concordo con te

Tino

Ma di fatto ben ali o non ben ali mubarak o non mubarak l’islamismo aveva già vinto in queste società perché i regimi “laici” avevano lasciato loro tutta la società islamizzato tutto, cultura, assistenza sociale. Del resto mica sono gli islamisti che sono scesi in piazza per primi. In Egitto c’era la sharia già prima, in Libia si tagliavano le mani. Evitiamo inoltre di mescolare la guerra in iraq con quella in libia. La seconda non aveva obiettivo di portare democrazia, sulla Siria è un discorso diverso, non è una società omogenea. Comunque ho letto che i salafiti vogliono la liberalizzazione dell’escissione in tunisia, coranica o non coranica che sia la chiedono.

Marcus Prometheus

Tino ha scritto: I SALAFITI VOGLIONO L’ESCISSIONE CORANICA O NO CHE SIA.

I salafiti sono gente molto seria, e se non sei pazzo o stupido o in malafede o venduto ai petrodollari sauditi wahabiti non puoi proprio confonderti, e puoi sapere esattamente cosa aspettarti.
Purtroppo quando si parla di mutilazioni genitali femminili in occidente salta sempre fuori il cialtrone avvocato del diavolo che precisa che le escissioni NON sono un obbligo per la religione islamica ma un antico costume africano e che sono comuni anche ai “cristiani”, senza neanche precisare che eventualmente si tratta di soli cristiani copti, egiziani o etiopi che siano (ce ne erano fino al 1700 anche in Sudan, ma hanno provveduto gli islamici a sterminarli.
Mi piacerebbe soltanto che dopo avere rotto i maroni per decenni a noi con il concetto di escissioni non coincidenti con l’islam, andassero un po’ a provare a spiegarlo di persona e di faccia ai fratelli mussulmani o ai salafiti in NordAfrica o in Nigeria ai Boko Haram che in fondo hanno esattamente la ideologia dei sinistri nostrani dato che si chiamano
BOKO = OCCIDENTE (educazione costumi e cultura occidentale) e HARAM = PROIBITO.

Purtroppo il medioevo avanza non solo in NordAfrica e nel Vicino Oriente, ma anche in Eurabia (ex Europa) grazie ai Boko Haram traditori ed illusi nostrani filo nazi islamisti.

Cordiali saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus.
Penso che tutte le grandi religioni del mondo: …
… cristianesimo, islamismo e comunismo,
siano, a un tempo false e dannose. Bertrand Russell

Accogliere solo i profughi laici dall’Islamismo Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale, che mina liberta’ e democrazia.

romeno82

io sono anche piu antiislamista di te, te lo giuro.. pero “sinistri” li fai tu in quando vai in macchina casomai.. tu soffri di una visione bianconeristica del mondo..

quindi la liberazione sessuale, i diritti civili chi li ha portati in occidente?? forse la tua cosiamata destra.. ti ricordo che le liberta o si hanno tutte o nessuna.. tu confondi fascismo con liberta.. il fascismo (o nazionalismo) non ha mai portato niente di buono.. sono quelli che tu chiami SINISTRI che hanno fatto grande l´occidente con la loro creativita, il loro spirito libero.. sono i mozart, i tesla e tanti altri..

Gérard

L’ articolo di ” Liberation ” parla anche delle conferenze attraverso tutto il paese di Wajdi Ghoneim, un esaltato salafita che chiede apertamente la liberalizzasione dell’escissione in Tunisia . Queste conferenze, a quando scrive ” Liberation ” ( leggere attentamente l’articolo) sono state molto mediatizzate !!
Questo al mio parere è la cosa piu grave da ritenere da tutte queste notizie . L’avevo fatto notare anche a ” Ultimissime ” quando ci mandò l’articolo .

Marcus Prometheus

@ Romeno: [hai sa nu incurcam toate la un loc, frate]
Ci sono lodevolissime sinistre (socialiste e democratiche) e sinistri favorevoli alla loro propria dittatura.
Ci sono destre liberalissime e democraticissime e ci sono nazisti.
Ci sono centristi e ci sono clericali che stanno perfettamente acquattai al centro.
Ci sono Anarchici ultra’ della liberta’ e ci son bombaroli che si chiamano da se’ anarchici.

La liberazione sessuale l’ha portata la industrializzazione propugnata dai liberali e l’invenzione della pillola realizzata dai capitalisti, poi anche il 68, movimento liberal americano, di ispirazione tipicamente liberale democratica laica ed illuminista, di sinistra americana liberal, diversa dalla sinistra di Stalin di Mao e di Pol Pot.
Diversa anche da alcuni sinistri anti occidentali e filo nazi islamisti attuali.

Batrakos

Però le leggi più favorevoli ai comunitarismi religiosi qua in Europa le hanno sempre promulgate i centrosinistra e i centrodestra che hanno adottato la mentalità liberal.
In Tunisia i partiti di estrema sinistra non mi pare fossero alleati in queste elezioni con i musulmani (lo dico col massimo beneficio del dubbio sulla veridicità di questa mia affermazione).
Le categorie liberal nella sinistra europea hanno portato ai miglioramenti che dici tu (e per fortuna), ma anche ad una certa tendenza al multiculturalismo, ma quello che tu imputi alla sinistra credo che sia invece un prodotto della liberaldemocrazia in entrambe le declinazioni (socialdemocrazia a sinistra, liberalismo sociale a destra), liberaldemocrazia la quale, come ogni sistema di pensiero, ha lati vulnerabili che però, se li si eliminano, portano alla fine della liberaldemocrazia stessa, al di là del nome che ci si dà che nei fatti non è determinante, ma bisogna vedere se i programmi politici sono compatibili con i cardini della liberaldemocrazia stessa, concetto su cui non vorrei entrare per non riprodurre una discussione enorme quanto oziosa visto che poi alla fin fine per fortuna esiste la libertà di pensiero e qua siamo nel puro campo delle opinioni che, in quanto tali, non hanno un discrimine di falsificabilità preciso.

L’area dei centri sociali e di uniti per l’alternativa (Fiom più aree dei centri sociali), che rappresenta in Italia una sinistra tanto decisa quanto moderna, non mi pare, almeno per le aree che conosco io, preoccuparsi più di tanto di dare privilegi ai musulmani

Batrakos

Quando parlo in senso negativo di multiculturalismo ovviamente mi riferisco alla sua accezione detriore quanto più diffusa di multicomunitarismi (i quali violano per essenza i diritti individuali) e non di (per me) buon multiculturalismo inteso come sovranità delle leggi statali su quelle comunitarie, mantenendo invece lo scambio di folklore e tradizioni solo ove esse non siano confliggenti con la costituzione e le leggi sovrane.

Rudy

E’ infatti dolorosa la contraddizione tra “parziale democrazia” come argine laico e “democrazia di massa” come inevitabile espressione di imbarbarimenti religiosi. Io non penso che, entrambe, siano comunque forme di democrazia, quale noi la intendiamo e non so se questo sia possibile ovunque. A volte dico che anche in queste aree del mondo sarebbe necessario un “illuminismo” che consenta di superare un auspicato punto di non ritorno, ma chissà se è possibile. Forse in occidente, generalizzo, è stato un unicum. Non lo so. Continuo a pensare, e sperare, che in realtà una parte non piccola di quelle popolazioni sia più secolarizzata e laica di quello che pensiamo, ma sbagliamo nel mettere nell’unico calderone dell’islam (e non solo) paesi e culture distanti e troppo diversificati. Non basta il dogma dell’arabo come lingua teologica unificante per giustificare questo modo di pensare. In fondo, i peggiori criminali “religiosi” in nome di Allah sono stati allevati proprio in occidente. Se poi pensiamo, ad esempio, all’Iran dove Ahmadinejad sarebbe il despota laico che si scontra con le gerarchie del clero, la confusione è totale.

stefano

ma quale primavera araba…mi dispiace per questi poveracci che ci credono e si sono fatti ammazzare per poi veder prendere il potere da un branco di beduini ignoranti fanatici, che gli faranno rimpiangere anche la vecchia dittatura.
i paesi arabi hanno bisogno di una vera rivoluzione laica e non di illusorie rivolte fini a se stesse.

serlver

A quanto pare non sanno stare senza un dittatore sopra la testa, un po’ come noi italiani.

Batrakos

———i partiti laici hanno deciso la scorsa settimana di unirsi in una coalizione.———

Ma non potevano farlo alle elezioni? Poi magari lo hanno fatto e sono io a non essere molto informato…

DURRUTI 51

Ci sono stati in questi paesi tentativi di adottare politiche simili a quelle usate in occidente, dal liberalismo , fino al socialismo reale, o adattato alle tradizioni locali(nasserismo e dintorni), ma questi popoli hanno solo sperimentato dittature e/o corruzione, senza che le loro condizioni materiali migliorassero. Si è fatto strada l’idea che le ricette occidentali non funzionano, e che bisogna tornare alle proprie tradizioni e alla propria identità. E’ significativo che Hamas abbia vinto perchè Al Fatah (laica) rubava troppo. Nell’Islam l’elemento identitario è fortissimo, ed in periodi di debolezza ed incertezza l’identità è un rifugio fortissimo. Penso per esempio alla nascita dei Black Muslims in America dove una parte del movimento Afroamericano pensò che questa forte identità religiosa fosse la via per l’orgoglio negro, scoprendo una tradizione totalmente posticcia in America.Ugualmente in occidente vediamo il risorgere di movimenti identitari, di tipo fascista( Ungheria, Lepenismo, etc o a carattere anche religioso (destra cristiana, battisti etc.)in America. Penso che la situazione di crisi latente od aperta dell’economia mondiale favorisca o crei questi fenomeni pericolosi.Senza il risorgere di ideali sociali laicamente fondati e con una propria forte coerenza e moralità politica corriamo il rischio di vedere approfondire questi fenomeni . degenerativi.Spero come al solito di sbagliare.

esorciccio

i paesi arabi sono ancora nel medioevo, è follia credere che si possa passare da una situazione come la loro ad uno stato/società laica e moderna (almeno nel modo in cui viene intesa in occidente).
Se tutto va bene ci vorranno anni (generazioni), se va male l’Iran è lì che aspetta con tutto il suo carico di ‘simpatia’.

crebs

fermare gli scioperi applicando le pene previste dal Corano contro chi si oppone al partito di Dio
Se è il partito di Dio, perchè perchè parla sempre un altro al posto del capo?

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