Divorzio breve, primo sì dalla commissione giustizia della Camera

Due giorni fa abbiamo parlato del progetto di legge sul divorzio breve, che prevede l’accorciamento dei tempi a un anno quando non ci sono figli o sono maggiorenni, e a due se si ci sono minori.

Ieri la commissione giustizia della Camera ha approvato a maggioranza tale progetto. Sono stati invece respinti alcuni emendamenti presentati dalla Lega Nord (restrittivi) e dai radicali: questi ultimi hanno proposto di introdurre anche una sorta di divorzio “lampo”, senza passare attraverso un periodo di separazione formale.

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119 commenti

Tiziana

Penso sia più sensato il divorzio lampo
Una rottura è sempre dolorosa, per gli sposi e anche per i figli, trascinarla così con avvocati ecc. non consente la chiusura di eventuali ferite.
Molto meglio, secondo me, annullare i tempi per consentire alla coppia – e ai figli se ci sono – di riflettere senza anche il disagio della burocrazia .
Come quando si pianta un albero bisogna prima togliere i sassi dal terreno, così per iniziare un nuovo capitolo della vita bisogna sgombrare per poter con calma ricostruire.
E’ il principio della resilienza, mi sembra

Kaworu

non stiamo parlando del “ti ripudio, ti ripudio, ti ripudio” eh

Enrico

Bene però è comunque necessario a mio parere un periodo tipo lutto vedovile per la donna prima di contrarre nuove nozze.

San Dokan

@ Enrico

Ma il tuo è un messaggio scherzoso o cosa? No, perchè altrimenti qui con te si prefigura un caso da TSO.

Enrico

Guardi che il cosidetto lutto vedovile è previsto dal codice civile.

Kaworu

probabilmente nella stessa parte del mondo da cui vengono i suoi sottoposti che volevano vendergli una moglie.

che lui non ha accettato.

ma solo perchè di religione diversa, e forse riammaestrarla sarebbe stato complicato.

questo per capire che tipo di… diciamo individuo è enrico.

Kaworu

cambiata la legge sul divorzio, si potrà cambiare anche quest’altra porcata

FSMosconi

@Enrico

Logica vuole che fermo non sia sinonimo di lutto:
Art. 89 Divieto temporaneo di nuove nozze
Non può contrarre matrimonio la donna, se non dopo trecento giorni dallo scioglimento, dall’annullamento o dalla cessazione degli effetti civili del precedente matrimonio. Sono esclusi dal divieto i casi in cui lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del precedente matrimonio siano stati pronunciati in base all’art. 3, n. 2, lett. b) ed f), della L. 1° dicembre 1970, n. 898, e nei casi in cui il matrimonio sia stato dichiarato nullo per impotenza, anche soltanto a generare, di uno dei coniugi.
Il tribunale con decreto emesso in camera di consiglio, sentito il pubblico ministero, può autorizzare il matrimonio quando è inequivocabilmente escluso lo stato di gravidanza o se risulta da sentenza passata in giudicato che il marito non ha convissuto con la moglie, nei trecento giorni precedenti lo scioglimento, l’annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio. Si applicano le disposizioni dei commi quarto, quinto e sesto dell’art. 84 e del comma quinto dell’art. 87.
Il divieto cessa dal giorno in cui la gravidanza è terminata.
http://www.testolegge.com/codice-civile/articolo-89-4
In pratica dice che non si può contrarre altro matrimonio se non a pratiche sistemate e l’eventuale il figlio nato.
Un po’ diversa come cosa.
Sempre che tu non legga le cose a spezzoni.

Enrico

Quello da lei citato è denominato lutto vedovile. Comunque limita la possibilità della donna di contrarre matrimonio.

Kaworu

che poi il senso quale sarebbe? perchè la donna si e l’uomo no?

San Dokan

@ Kaworu

Stessa cosa che mi ero chiesto anch’io. Ma del resto anche la legge sul “delitto d’onore” (mi viene il vomito già solo a scrivere questa espressione) era a senso unico.

Enrico

Lo scopo è quello di evitare errori nell’attribuzione di eventuale prole nata dopo lo scioglimento del matrimonio. Il termine “lutto vedovile” è da intendrsi non come lutto in senso stretto.

San Dokan

@ Enrico

Lo scopo è quello di evitare errori nell’attribuzione di eventuale prole nata dopo lo scioglimento del matrimonio. Il termine “lutto vedovile” è da intendrsi non come lutto in senso stretto.

Peccato che data l’esistenza del test del DNA questa pagliacciata del “lutto vedovile” (una cosa ridicola fin dal nome!) non abbia motivo di esistere, nel 2012.

Kaworu

quindi se non c’è la prole, non c’è bisogno di questa boiata.

tra l’altro anche ora non ce ne sarebbe bisogno, dato che esiste il test del DNA.

Magdalene

Lutto vedovile e divieto di contrarre nuove nozze hanno in comune solo di essere entrambe delle gran boiate. Questioni di attribuzione di paternità ed asse ereditario…tanto per cambiare c’è sempre di mezzo il dio denaro. Mi toccherà fargli un altarino stile kamidana…

Federico Tonizzo

E in ogni caso, se la boiata in questione ha/aveva come “motivo” (notare le virgolette) la possibilità (utilitaristica, in un certo rivoltante senso) di accertare eventuali paternità, è da disonesti parlare di “lutto”.

Paul Manoni

Concordo al 100% con Tiziana. 😉

@Enrico
Periodi di preavviso per cosa, se il divorzio e’ consensuale???
Funziona che la coppia si parla. Dichiarano di volersi lasciare. Si dividono i loro beni. Spiegano la cosa ai figli, senza fretta…POI, QUANDO HANNO SISTEMATO LE LORO COSE, passano da un tribunale e firmano il loro divorzo, in meno di una giornata. Discorso chiuso e niente intasamento di tribunali, e parcelle degli avvocati. 😉

Kaworu

se è l’enrico solito, è abituato al marito che comanda e donna “che la piasa, che la tasa e che la staga sempre in casa”.

Enrico

Scusi quando mai ho sostenutoi ciò? Comunque dire che nella società o nella famiglia sessa i ruoli maschili e femminili non sono intercambili a piacimento non significa degradare la donna ed il maschio.

Si potrebbe rispondere nel merito non con l’attacco personale a chi scrive concetti diversi dal suo.

Enrico

Manoni

Guardi che comunque esiste il problema dell’attribuzione della prole.

San Dokan

@ Enrico

Comunque dire che nella società o nella famiglia sessa i ruoli maschili e femminili non sono intercambili a piacimento non significa degradare la donna ed il maschio.

A parte l’inseminazione e la gravidanza, quali sarebbero i ruoli non intercambiabili tra uomini e donne?

Guardi che comunque esiste il problema dell’attribuzione della prole.

Ammesso e non concesso che la prole ci sia. Comunque se ho capito bene il caso riportato da Paul Manoni riguarda la separazione consensuale, dove quindi i genitori hanno già concordato cosa fare in seguito, incluso mantenimento e “smistamento” dei figli.

Enrico

Si ma se la donna partorisce nei 9 mesi successivi allo scioglimento del matrimonio a chi si attribuisce la paternnità?

I ruoli di cura sono prettamente femminili, quando un bambino stà male vuole la mamma o il papà?

FSMosconi

@Enrico

I ruoli di cura sono prettamente femminili, quando un bambino stà male vuole la mamma o il papà?

La psicanalisi non t’ha insegnato niente?
No, perché da quel che stai descrivendo pare che tutte le donne soffrano del Complesso di Elettra.
Dico bene, Kaw’?

Kaworu

la paternità è genetica.

quindi si attribuisce a chi condivide l’altro 50% del dna col bambino.

il ruolo del padre, o meglio, del co-genitore, si può attribuire a quel che c’è al momento, o può anche non esserci senza particolari conseguenze se la madre è “sufficientemente buona”.

madre o altro caregiver, ovviamente.

quando un bambino sta male, vuole la persona che di solito lo fa stare bene. che solitamente è anche quella con cui passa più tempo. e non è affatto detto che sia la madre. può essere una qualunque altra figura di riferimento importante, di qualsiasi sesso, tra l’altro.

@mosconi

edipo/elettra che io sappia son sorpassati da un po’ 😉
tra l’altro, non esiste solo la psicanalisi (o UNA psicanalisi, a voler essere proprio pignoli).
nonno freud ha aperto un bel cancello, ma poi ci son passate veramente tante persone che hanno costruito molto 🙂

oltretutto, occhio: psicologia non è uguale a psicanalisi (o psicoterapia non è uguale a psicanalisi).

comunque sia, un bambino ha bisogno di una figura di attaccamento, un caregiver stabile e sufficientemente buono. punto. il resto, il sesso di questo caregiver, se è nero, bianco, giallo, o qualsiasi altra cosa, è fondamentalmente irrilevante.

piaccia o non piaccia ad enrico e al suo modo di pensare rigido per stereotipi.

Enrico

*Kaworu

Per far accettare le vostre idee siete costretta a ricorre a neologismi, ciò non vi fà riflettere?

Kaworu

neologismi tipo?

perchè non mi sembrano tali.

a meno che per te “colui/lei che si prende cura di” si possa dire in un modo più breve ed efficace di caregiver.

anglicismi, semmai.

Paul Manoni

@Enrico
“Guardi che comunque esiste il problema dell’attribuzione della prole.”

Ufff….!!! 🙄
Mi ripeto….
“…POI, QUANDO HANNO SISTEMATO LE LORO COSE, passano da un tribunale e firmano il loro divorzo, in meno di una giornata.”

Enrico

Attribuzione è riferito non all’affidamento ma all’attribuzione della paternità.
Sono contrario in quanto comunque il giudice deve:accertare assenza di clausole vessatorie, e comunque accertarsi che la soluzione sia la migliore per i figli.
Se i figli venissero affidati all’conuige che vive in una comunità di figli dei fiori o di raeliani sareste contenti oppure divorzio intra islamico prevalgono le ragioni del marito siete d’accordo?

paniscus

“Si ma se la donna partorisce nei 9 mesi successivi allo scioglimento del matrimonio a chi si attribuisce la paternnità?”

Ma che razza di domanda è? E allora, quando partorisce una donna non sposata, oppure già divorziata da un pezzo, a chi la si attribuisce, la paternità? Se non ci sono contestazioni e sono tutti d’accordo, la paternità la si attribuisce a chi si presenta insieme alla donna e dichiara consensualmente che il figlio è suo e che ha intenzione di riconoscerlo, esattamente come si fa tutti i giorni in tutti gli sportelli anagrafici della nazione. Se invece ci sono contestazioni, non la si attribuisce a nessuno, si fa riconoscere il bambino solo dalla madre, e poi eventualmente si aspettano i risultati di un test genetico, SE le persone interessate lo richiedono. Si potrebbe semplicemente allargare lo stesso identico criterio anche alle donne separate nel lasso di tempo che dici tu. Non mi pare così irrisolvibile, davvero…

“I ruoli di cura sono prettamente femminili, quando un bambino stà male vuole la mamma o il papà?”

Enrico, ma tu hai figli?

Se ce li hai, come è possibile che tu non ti sia mai accorto di come ragionano e come agiscono i bimbi piccoli?

Il bambino che vuole solo la mamma, solitamente, è perché ha un padre che non ha mai mosso un dito nelle suddette attività di cura, e se n’è sempre lavato le mani scaricando tutto sulle spalle della moglie. Se entrambi i genitori sono abituati a prendersi cura del bambino, allora questo li cerca entrambi, si adegua alla presenza di entrambi, e si fida di entrambi.

E sarebbe davvero parecchio triste, se un genitore non potesse nemmeno consolare e accudire un figlio che sta male, perché il figlio non se lo fila e streoita che vuole disperatamente solo l’altro genitrore…

Lisa

schiaudano

“Si ma se la donna partorisce nei 9 mesi successivi allo scioglimento del matrimonio a chi si attribuisce la paternnità?”

Per un attimo ho creduto di aver avuto un embolo e di averla scritta io ‘sta cagata. 🙂

Kaworu

vedi e osservi il mondo. attraverso dei filtri belli spessi, mi sa.

nightshade90

ma enrico non aveva affermato una volta di avere dei nipotini di cui era nonno? e ora afferma di non avere figli?

nightshade90

sarebbe utile se uno dei due usasse la minuscola ed uno la maiuscola, invece di avere nick identici….

Paul Manoni

@Enrico
“Al momento non ho figli ma vedo e osservo il mondo.”

Permettimi di dirti che lo stai osservando con gli occhi di altri…E purtroppo sono gli occhi di chi si autoimpone di non avere un partner, e di non avere figli. Papi, Cardinali, Vescovi e pretume vario, sono gli ultimi a potersi esprimere su cose di questo genere, e sono i primi ad infilarti ogni genere di sciocchezza nel cervello.
Guarda il mondo con I TUOI di occhi!! 😉

Enrico

Falso e poi uno le riserve o meno sul divorzio express in sede civile no sono materia di verità di fede.

massi

(vediamo chi sa giocare meglio alla politica del +1)

e fare il matrimono a scadenza mensile, sulla base del ciclo, no?

San Dokan

Una legge migliore sul divorzio ci vuole, sono già parecchi anni che se ne sente la mancanza. Spero tanto che questo progetto di legge vada avanti con meno rattoppi possibili e che veda la luce in tempi brevi; non è che tale provvedimento sia il massimo, ma per come siamo messi in italia già costituisce un passo avanti, e poi è sempre meglio di niente.

Mentre a titolo personale, per chi (come me) vuole essere più pratico e preferisce agire d’anticipo per evitare il divorzio, la soluzione è semplice: non sposarsi 🙂

Carlo

Concordo. Oggi sposarsi non conviene. Un mio amico dopo il divorzio deve passare alla moglie 700 euro mensili. Come si dice cornuo e mazziato

San Dokan

Mamma mia, poveretto: “cornuto e mazziato” nel senso letterale del termine!
Mi sa proprio che non ho tutti i torti quando dico “Condoglianze!” ai miei conoscenti maschi che si stanno per sposare (anche se spesso ricevo reazioni contrariate) 🙂

paniscus

Boh, io tutta questa orda di donne che vogliono assolutamente farsi sposare per incastrare i poveri maschi recalcitranti, francamente, non l’ho mai vista. Tra le persone normali, il matrimonio viene deciso alla pari volontariamente da tutti e due…

Paul Manoni

Porca miseria, ma che razza di idee vi siete messi in testa??? 😯
La vita, seppure cambia parecchio con 700 euro in meno, di sicuro non cambia decisamente in meglio con 700 euro in più e dei figli a carico. Suvvia, non esageriamo…E’ assuro pensare che sposarsi sia una pessima scelta, solo perchè si rischia di dover divorziare.

Marcus Prometheus

Ma infatti, ormai il matrimonio e’ una meta solo per gay e preti!

Magdalene

Fosse per me il matrimonio sarebbe proprio da eliminare, solo coppie di fatto unite dai sentimenti e non dai contratti. Se e quando il sentimento finisce, niente carte bollate, avvocati e giudici: due firme su un registro e via. Mantenimento al per i figli e stop.
Dopo 10 anni che mia suocera mi stressa perchè io e suo figlio ci sposiamo con motivazioni tipo ‘se a mio figlio succede qualcosa non becchi niente’ (a me) e ‘ se non ti sposi i soldi che t’ha lasciato tuia nonna per il matrimonio non li vedi’, sono arrivata a questa conclusione.

San Dokan

@ Magdalene

Beh, che dire, la figura della suocera andrebbe inserita dall’ONU tra le armi di distruzione di massa, e la tua storia lo conferma… tieni duro. 🙂

Magdalene

La inserirei volentieri in una bara, con la testa staccata e rivolta dal lato opposto. Anche un bel paletto di frassino nel cuore, si sa mai…

Enrico

Ma il matrimonio civile basa sullo scambio di diritti e doveri non sull’amore.

Kaworu

enrico, non sei decisamente la persona più adatta per (stra)parlare di sentimenti.

fossi in te eviterei.

paniscus

“Ma il matrimonio civile basa sullo scambio di diritti e doveri non sull’amore.”

Infatti, è proprio quello il punto: si basa sullo scambio di diritti civili, e quindi perché voi cattolici insistete tanto a volervi attribuire per forza dei significati sentimentali, spirituali, simbolici dalle pretese di solennità assoluta, che poi siete d’accordo anche voi che non dovrebbe avere?

Il matrimonio civile, come hai (correttamente) detto, è un’istituzione esclusivamente legale, laica, che può benissimo cambiare significato nel tempo, risentire di esigenze mutate della società, e che quindi può (e deve) essere messa in discussione e modificata ogni volta che lo si ritenga opportuno… senza che nessuno si metta a strillare allo scempio morale e all’oltraggio all’Istituzione-Più-Nobile-e-Sacra-di-Tutti-i-Tempi.

Storicamente, ad esempio, il passaggio dalla famiglia patriarcale allargata al nucleo coniugale ristretto ha cambiato radicalmente il significato del matrimonio, un cambiamento molto più importante rispetto all’istituzione del divorzio. Eppure non mi risulta che ci sia qualcuno che si straccia le vesti per quello. Anche l’equiparazione del riconoscimento dei figli è stata una modifica epocale, avendo smantellato completamente il concetto di “legittimità”, che era uno dei pochi baluardi su cui l’istituzione si reggeva. E quindi dove sta il problema se la concezione cambia ancora?

Lisa

Enrico

Concordo ma lo stato come espressione del pensiero comune dice cosa si può fare e cosa no altrimenti la poligamia sarebbe legale.

paniscus

Ah: e secondo te l’obbligo di aspettare anni inutilmente e spendere soldi, tempi ed energie per una separazione già decisa consensualmente e senza ambiguità… sarebbe l’ “espressione del pensiero comune”?

Lisa

San Dokan

@ Enrico

lo Stato come espressione del pensiero comune dice cosa si può fare e cosa no

Quindi se il pensiero comune dice che gli ebrei devono essere bruciati nei forni crematori diamo retta al pensiero comune? Hai una visione un tantino distorta di democrazia e diritti umani.
Ho voluto estremizzare il concetto per sottolineare la tua fallacia logica del “ricorso alla popolarità”, ma tornando alla questione in esame, non penso proprio che la maggioranza degli italiani sia così masochista da voler perdere tempo e denaro per stare anni e anni dietro ad una causa di separazione/divorzio. È vero che gli italiani sono, mediamente, abbastanza stupidi, ma non fino a questo punto!

Enrico

*San Dokan

Purtroppo questa è la democrazia un sistema non perfetto ma il migliore che esiste.
Pensi a cosa succede a migliaia di bambini nei reparti di ginecologia tutti i giorni.

Kaworu

mmmm vediamo…

succede che vengono curati da infermieri e medici che possono essere sia uomini che donne?

poffarbacco.

una domanda sorge spontanea… e quindi?

Kaworu

non mi risulta, i bambini di solito vengono curati.

a meno che tu non stia attribuendo alle parole significati diversi da quelli che realmente hanno.

tipico dei cattolici (e/o degli ignoranti, e/o di quelli in malafede)

San Dokan

@ Enrico

Come dicevo poc’anzi, hai una visione alquanto distorta della democrazia, visto che la confondi con la dittatura della maggioranza, vale a dire il populismo/plebiscitarismo. E comunque, nessun bambino viene soppresso nei reparti di ginecologia degli ospedali italiani nel rispetto della legge. Ma tanto abbiamo capito tutti a cosa alludi dicendo questa ‘azzata, peccato che nel farlo hai riconfermato “one more time” la tua forte ignoranza del reale significato dei termini che usi.

Enrico

Ma allora in Italia non esiste la cosidetta interuzzione volontaria di gravidanza?Altro neologismo.

San Dokan

@ Enrico

A me qui sembra che l’unica INTERUZZIONE si sia verificata nel funzionamento del tuo sistema nervoso. Comunque, non si capisce cosa hai contro i neologismi (veri o presunti tali, visto che non sai neanche riconoscere un neologismo da un anglicismo): non lo sai che la lingua parlata è in costante ed inesorabile evoluzione? Secondo te la lingua che parliamo noi oggi esisteva già ai tempi dei neandertal? Certo che in ogni commento ne tiri fuori una nuova…

Comunque, l’interruzione volontaria di gravidanza:
1) non è un neologismo, bensì un’espressione che indica la semplice descrizione di una pratica, esattamente come il “doppio salto mortale all’indietro”;
2) in italia esiste, anche se è regolamentata male ed è troppo restrittiva, oltre ad essere gestita in maniera indecente ed irrispetosa per le pazienti da parte di diversi ospedali pubblici;
3) essa non costituisce in alcun modo l’uccisione di un bambino, nè a livello scientifico, nè a livello giuridico, ma solo a livello religioso(=fuffologico). Ficcatevelo in testa, dannazione.

manimal

@ Enrico
qual? è il neologismo?
“interruzzione”?

o piuttosto di neologismi, si può parlare di sostituizione semantica: bambino al posto di feto?

Enrico

Siete voi che cercate di chiamare con altro modo un fatto che ha un nome aborto.

Kaworu

fino a prova contraria, sei tu quello che chiama bambino un embrione.

prova a sfogliare un vocabolario.

Gianluca

A volte i radicali sembra abbiano i paraocchi: meglio un gradino alla volta che “o la va o la spacca”.

San Dokan

@ Gianluca

Beh, preferiscono prendere la faccenda alla radice: non a caso si chiamano “radicali”. Personalmente apprezzo la determinazione forte ed appassionata di chi si batte per una giusta causa, però da persona estremamente pragmatica quale sono, non condivido questo loro atteggiamento che nella pratica, il più delle volte, ha purtroppo degli esiti masochistici.

massi

Dico che radicali si deve essere nella diffusione della cultura.
In politica invece contano i numeri e i numeri sono consenso.
Quel consenso che misura in quel dato momento la cultura che c’è o che manca ad ottenere il risultato atteso.

robby

ENRICO @-dice che il matrimonio civile si basa su diritti e doveri non dul amore,guiarda semplice enrico,il debito coniugale lo avete inventato voi,rigusrdati il diritto canonico,e non solo l ultima edizione.
concludo ti condidero un eroe.,per la beata ignoranza,che mostri..ohh e un complimento.

Paul Manoni

@Gianluca
Buffo perchè penso l’esatto opposto di ciò che hai scritto. 😉
Al di la del fatto che mi sembra che i Radicali abbiano le vedute piuttosto ampie su praticamente tutto, secondo me sono proprio certe situazioni che richiedono il “Ola va o la spacca”. 😉

Gianluca

Paul Manoni,
mi riferivo al fatto che è inutile che i radicali presentino emendamenti così, appunto, “radicali” da venir bocciati sistematicamente. In questo senso dicevo “o la va o la spacca”. D’accordissimo che abbiano visioni anni luce di distanza rispetto alla media degli altri politici (e italiani), ma appunto per questo dovrebbero cercare, secondo me, di mediare sui punti in cui si può (come ad esempio il divorzio breve), fermo restando che quando ci sono i diritti umani in ballo non si può scendere a compromessi. Diritti umani non negoziabili vs Valori non negoziabili della chiesa.

Horace

Io sono per il matrimonio a tempo. Si stabilisce un periodo dopo il quale se nessuna delle due parti lo revoca il matrimonio è rinnovato tacitamente per un altro periodo. Naturalmente con accordi prematrimoniali e salvaguardia degli eventuali figli minori.

Francesco

Ratzinger: Ien essere favorevolen al divorzien breven.
Segretario personale: Sul serio?
Ratzinger: Certamenten, per dottrinen cattolichen e’ meglio che due personen divorzienen, per breve perioden e poi ritornare insiemen, piuttosto che rimanghenen separaten per tutten la viten.
Segretario personale: Come sempre lei ha capito tutto.

Losna

Ma che bravi in Parlamento!
Per decurtarsi il lauto stipendio non sono così veloci.
Sarà che ci sono molti divorziati e sposati due volte?
No, loro lo fanno solo per l’interesse del Popolo.

Comunque ben venga.

Alfonso

La parola “famiglia” mi ripugna, è la cellula cancerosa della società.

San Dokan

@ Alfonso

Sono sempre stato molto critico nei confronti del “mito della famiglia” che esiste nella società italiana, impregnata di familismo cattolico ipocrita (presente soprattutto qui al Sud), ma tu mi superi. Secondo me sei troppo severo: il concetto di “famiglia”, di base, non ha caratteristiche nettamente positive o nettamente negative; semplicemente, esistono famiglie che “funzionano” e altre che “non funzionano”, o almeno non funzionano come dovrebbero. Trovo sbagliato e dannoso idolatrare il concetto di famiglia come se fosse chissà quale cosa meravigliosa e celestiale, ma anche la sua demonizzazione eccessiva è fuori luogo. Intendiamoci: non vorrei sembrare il classico buonista cerchiobottista all’italiana, è che i giudizi così netti e trancianti come il tuo non lasciano molto spazio all’analisi dettagliata di argomenti che, per la loro complessità, non possono essere liquidati con poche battute.

Kaworu

concordo, la famiglia può essere più o meno buona, più o meno sana…

e ovviamente variamente composta (includere o meno nonni e altri parenti, essere solo la madre o il padre, essere addirittura perchè no, solo il fratello o la sorella, esser la classica famiglia del mulino bianco, esser composta da figli e da due genitori dello stesso sesso…).

che, tra l’altro, evolve nel tempo da sempre

Kaworu

se sono tutti consenzienti, perchè no.

anche viceversa.

sempre che siano consenzienti.

cosa che di solito non succede, nei paesi dove questo avviene (conterò fino a dieci e tu dirai che nooo le donne sono assolutamente felici di ciò).

Enrico

Sinceramente non sò se le donne sono felice nelle famiglie poligamiche, io credo come detto sopra che lo stato come espressione del comune sentire possa dire cosa è ammisibile e cosa no.

Kaworu

non ho capito cosa c’entri con la felicità delle donne “il sentire comune”.

Kaworu

beh ma più che altro è mettere insieme due cose che non c’entrano veramente una cippa XD

dubito che enrico abbia mai letto Mosconi.

non germano eh 😉

Enrico

Uno degli scopi del comune sentire è la ricerca della felicità di solito il comune sentire è quello a cui aspirano i genitori per i figli mezzo per la felicità.
SEcondo voi cosa è la felisità egoismo o dono?

Kaworu

la felsità non l’ho mai sentita.

l’egoismo è badare ai propri interessi (e può esserci un egoismo “positivo” e addirittura costruttivo, e uno negativo e distruttivo).

dono è qualcosa che ti viene regalato e di cui puoi fare quel che ti pare.

la frase precedente che hai scritto, in italiano non ha il minimo senso. prova ad usare una manciata di punti e virgole e riprovare.

San Dokan

@ Enrico

Del “comune sentire” sono sempre libero di sbattermene le pa**e (ovviamente nei limiti della legge), dato che sono un individuo e non un numero; comunque, la felicità è individuale, e quello che i genitori vogliono per un figlio spesso non coincide con ciò che il figlio vuole per se stesso (nei casi più gravi, i genitori affetti di forte proiezione ESIGONO che i propri figli diventino ciò che loro non sono riusciti a diventare, ma qui andiamo nel patologico. Peccato che però spesso tale patologia non venga socialmente riconosciuta come tale).
Per quel che mi riguarda, la felicità non è egoismo nè dono, ma semmai una condizione, difficile da raggiungere e praticamente impossibile da mantenere stabilmente (e qui fa capolino la mia natura di leopardiano). Di sicuro, per me una delle cose che più allontana dalla felicità è la religione, intesa come struttura di pensiero religioso in generale, e con alcune religioni in particolare (tra cui quella cattolica).

Kaworu

poco importa, san dokan. per lui il figlio deve obbedire ai genitori. anche se ha trent’anni. anche se decidono chi deve sposare e quando.

idee che ha già espresso.

Enrico

*San Dokan

Quindi se il suo vicino di casa esponesse sul terazzo uno testa di maiale lei non si offende tanto è comune sentire.

San Dokan

@ Enrico

Eh? Ma cosa significa il tuo ultimo commento? Potresti articolare delle frasi di senso compiuto, per favore?

FSMosconi

Non so se avete notato, ma l’Enrichetto s’è appena contraddetto: prima vuole il sentire comune come legge a cui non si può controbattere e poi:

Quindi se il suo vicino di casa esponesse sul terazzo uno testa di maiale lei non si offende tanto è comune sentire.

🙄

Enrico

San Dokan non vuole che le leggi si basino sul comune sentire allora chiunque ha il diritto di esporre qualsiasi cosa sul suo balcone.

Kaworu

prova a rileggerti, e nel caso a leggere una grammatica italiana.

Kaworu

io leggo uno che salta di palo in frasca senza un filo logico, e leggo cose che non hanno senso.

a volte pure a livello di grammatica.

te invece che cosa leggi?

San Dokan

@ Enrico

Basta che il marito non sia tu, altrimenti quelle poverette si suiciderebbero già in luna di miele!

Kaworu

non so perchè, ma mi si palesa davanti agli occhi la coppia formata dal Dottor Raniero Cotti Borroni e Fosca.

Kaworu

guarda “viaggi di nozze” di carlo verdone (magari ti fai anche una risata, e forse una riflessione)

Murdega

Flò ed il Funese non sono d’accordo, quindi non si fà.
Comunque prima di decidere cerco sempre l’approvazione di Flò.
Flò mi manchi sento la mancanza.

Enrico

Personalmente ammiro entrambi uno per l’ironia e l’altro per la cultura.

whichgood

Ottima notizia. Ora ci vorrebbe lo sbattezzo istantaneo, più che lampo.

Federico Tonizzo

Oh, sarà mica che il divorzio in tempi bevi serve a Berlusconi? 😯

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